Bologna, Covid-19. Telefona al 112: “Non ce la faccio più, ho fame e la dispensa è vuota!”

BOLOGNA – “Non ce la faccio più, ho fame e la dispensa è vuota!”, è un’altra richiesta di aiuto di una signora, ricevuta ieri sera, all’ora di cena, dall’Operatore della Centrale Operativa del 112 della Compagnia Carabinieri di Imola (BO).

Sono stati i Carabinieri della Stazione di Imola ad andare in soccorso della donna che vive in una casa popolare con un’amica. La convivenza forzata e la paura di restare senza cibo avevano innescato una lite domestica, le cui urla avevano richiamato l’attenzione di altri cittadini residenti in zona.

Dopo aver preso atto della situazione, i militari hanno tranquillizzato le due donne e sono andati a prendergli tre pizze margherite da asporto, gentilmente concesse da un pizzaiolo di zona che, informato della situazione, ha deciso di aiutare le due signore.

Ogni volta che accadono situazioni simili, i Carabinieri informano subito i servizi sociali, per garantire un’assistenza continua alle persone in difficoltà che hanno chiesto aiuto.




Governo, Covid-19: tutti a casa fino al 3 maggio

Il governo va verso il prolungamento del lockdown fino al 3 maggio. E’ quanto si apprende da fonti sindacali al termine del vertice tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali. Secondo le stesse fonti si valuta la possibilità di poche riaperture mirate nell’ambito dei codici Ateco delle attività essenziali. Nei prossimi giorni – si spiega – verrà istituito un gruppo di lavoro per prefigurare le condizioni per una riapertura progressiva.

“Il presidente del Consiglio ci ha confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese. Prima di tutto la salute dei lavoratori”. Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, dopo il vertice in videoconferenza convocato dal premier Giuseppe Conte, con le parti sociali, sulle misure di contenimento da mettere in campo per le attività produttive dopo il 13 aprile.

“Abbiamo convenuto stasera con il Governo che non ci sono ancora le condizioni per una ripresa delle attività produttive. Tutti vogliamo che si riapra nel massimo della sicurezza e con le necessarie garanzie per la salute in tutti i luoghi di lavoro. Oggi è questa la priorità”, scrive su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan

Non siamo nelle condizioni, al momento, di riaprire le attività produttive perché rischieremmo di far risalire la curva dei contagi e di vanificare i risultati che abbiamo ottenuto con le misure messe in atto dal governo. E’ quanto ha spiegato, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte nel corso della videoconferenza con Regioni, Anci e Upi sul prolungamento del lockdwon.




Pasqua, Covid-19: pronta la task force anti spostamenti

Una direttiva ai prefetti affinchè rafforzino i controlli per Pasqua è stata firmata dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. I dati sull’epidemia, si legge, mostrano “i primi segnali di efficacia delle misure di contenimento”. È quindi importante che queste misure, si segnala, “siano pienamente operative in vista delle imminenti ricorrenze pasquali, tradizionalmente caratterizzate da un incremento dei flussi di traffico, in particolare sulle autostrade e sulle principali arterie di collegamento extraurbane del nostro Paese”.

“E’ del tutto evidente – si legge nella circolare – che, nell’attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico”. Al riguardo, “al fine di confermare l’incisività delle misure di contenimento”, si invitano i prefetti a “dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo sui movimenti che possono avere luogo in questo periodo, in modo da garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza”.

In particolare, il Viminale sollecita la promozione di “ogni utile iniziativa per assicurare l’osservanza delle previste limitazioni riguardanti gli spostamenti all’interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze”.




Ceprano, Covid-19: i Carabinieri consegnano pasta alle famiglie in difficoltà

CEPRANO (FR) – Significativo e lodevole il gesto dei Carabinieri della Compagnia di Ceprano con il Comandante Maresciallo maggiore Augusto Proietti, che dopo aver raccolto 300 kg di pasta hanno provveduto a distribuirla alle famiglie in difficoltà economica, aggravata dall’emergenza sanitaria, dei comuni di Ceprano e Falvaterra.

Animati e sorretti da quel rapporto di assoluta vicinanza e solidarietà che, da sempre, lega l’Arma al territorio ed alle sue comunità, si sono subito prodigati in prima persona per reperire ed organizzare la distribuzione dei prodotti alimentari.

A tal riguardo giunge loro un caloroso plauso da parte del consigliere provinciale presidente del gruppo FI in provincia, nonché commissario della XV Comunità Montana Valle del Liri ing Gianluca Quadrini che afferma:”I miei complimenti agli uomini del Comando della stazione dei Carabinieri di Ceprano con il Comandante M° magg. Augusto Proietti per il bellissimo gesto solidale a dimostrazione della vicinanza dell’Arma ai cittadini anche nei momenti di difficoltà come questo, non solo nell’azione di tutela, sicurezza e salvaguardia territoriale. Un gesto di solidarietà effettuato in questo delicatissimo periodo ha sicuramente contribuito a rafforzare il forte legame che lega l’Arma al Territorio.”




Bologna, primo processo in videoconferenza per una coppia di ladri

BOLOGNA – Tentano un furto in un supermercato di via Mazzini a Bologna ma vengono fermati dai responsabili e dai dipendenti del negozio e dopo un violento diverbio scattano le manette da parte della Polizia Locale.

Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 8 aprile: una coppia di italiani, 43 anni lui e 39 lei, entrambi con numerosi precedenti, tenta un furto all’interno del supermercato. Subito dopo, all’esterno del negozio, si scatena un violento diverbio con calci e sputi nei confronti dei responsabili e dipendenti del negozio.

Una pattuglia della Polizia Locale vede la scena e interviene, la coppia fugge ma viene inseguita e raggiunta. I due non risparmiano calci, spinte e sputi, tanto da costringere gli agenti all’uso dello spray al peperoncino per contenerli.

I due sono stati quindi accompagnati nella sede di via Ferrari e dai controlli sono emersi per entrambi numerosi precedenti relativi a furto e resistenza a pubblico ufficiale.

Convalidato l’arresto, la coppia è stata sottoposta questa mattina al processo per direttissima, il primo in videoconferenza, al termine del quale sono scattati gli arresti domiciliari.




Tidei (Italia Viva): “Sul PTPR dal Governo uno schiaffo al Lazio”

E’ notizia di questi giorni l’impugnativa del Governo in merito al Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) recentemente approvato dal Consiglio Regionale del Lazio.

Questo atto blocca di fatto, fino al pronunciamento della Corte Costituzionale, l’applicazione del provvedimento. Abbiamo ascoltato l’On. Marietta Tidei, Presidente della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale del Lazio ed esponente di Italia Viva, la quale ha manifestato tutto il suo disappunto per l’iniziativa governativa.

Lei ha definito come una umiliazione per il Lazio il fatto che il Governo abbia impugnato, sollevando conflitto di competenze alla Corte Costituzionale, il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) Regionale appena approvato: ci spiega il perché e perché questo piano è così importante?

“L’impugnativa è uno schiaffo al Lazio. Al suo presente, ma soprattutto al suo futuro e al suo sviluppo. Il Ptpr è uno strumento fondamentale: dà certezza alla pianificazione del territorio. Garantisce regole chiare e univoche per la gestione del territorio regionale, salvaguardando i vincoli del paesaggio e fornendo certezze normative. Il Piano consente di superare definitivamente i vecchi piani territoriali paesistici ponendo fine a un percorso iniziato nel 1999 tra la Regione Lazio e il ministero dei Beni culturali e che ha visto coinvolti tantissimi Comuni, Enti locali, associazioni e privati, per dare un contributo determinante alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio architettonico, paesaggistico e culturale regionale. Ha recepito tutti i vincoli puntuali e paesaggistici che sono stati individuati nel corso degli anni ed è aggiornato al 2018 con tutte le modifiche normative nazionali che sono intervenute: è quindi un Piano all’avanguardia e che risponde a esigenze contingenti”;


Un Governo politicamente omogeneo alla Regione Lazio che impugna una legge così importante non è un controsenso? Ci sono questioni legislative o politiche secondo lei

“Non è una questione di omogeneità e di consonanza tra colori politici, è una questione di contenuto. Evidentemente il Governo ha commesso qualche errore di valutazione perché il Piano non presenta al nostro avviso nessuna criticità rispetto ai rilievi fatti dal Ministero. Mi permetta di aggiungere che il lavoro portato avanti dalla Giunta e dal Consiglio regionale è stato puntuale e molto approfondito. Ci sono voluti mesi e mesi di lavoro per arrivare alla versione definitiva del testo. Non abbiamo di certo approvato il provvedimento con superficialità. In una fase così complicata servono certezze mentre l’impugnativa dell’atto porterà incertezza nella sua applicazione. Spero vivamente che il Governo riveda la sua posizione”.




Alessandria, raptus omicida di un 23enne al supermercato: tenta di uccidere un uomo a coltellate e poi aggredisce guardia giurata e poliziotti

ALESSANDRIA – Arrestato un 23 enne con l’accusa di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello. Il fatto è successo lunedì scorso ad Alessandria dove in prossimità del supermercato Penny Market è scoppiata una lite tra due cittadini albanesi finita con l’accoltellamento di uno dei due.

La discussione tra i due è iniziata dapprima solo verbalmente per poi proseguire con spintoni e con una colluttazione fino a quando H.S. estraeva un coltello della lunghezza complessiva di circa 25 centimetri, custodito all’interno di una fondina in pelle occultata nella tasca interna dei pantaloni, colpendo il proprio antagonista all’altezza del torace.

Attirati dalle urla e dagli schiamazzi dei presenti, sul posto intervenivano un’addetta alla vigilanza del supermercato e una guardia giurata che stava percorrendo via Milite Ignoto in auto. I due operatori cercavano quindi di dividere i due uomini e disarmare l’aggressore allontanando l’arma, al fine di evitare che lo stesso potesse riutilizzarla.

A quel punto H.S. si scagliava contro la guardia giurata cercando di sottrargli la pistola d’ordinanza e urlando “dammi la pistola che lo ammazzo”, senza riuscire, fortunatamente, nel suo intento.

Sul posto arrivavano poi le pattuglie della Squadra Volante avvertite dalla Sala Operativa. I poliziotti individuavano immediatamente la guardia giurata che con difficoltà cercava di contenere la resistenza di H.S. e visto l’evidente stato di agitazione del soggetto decidevano di immobilizzarlo attraverso l’utilizzo delle manette di sicurezza ma durante le fasi dell’ammanettamento, lo stesso tentava  a più riprese lo scontro fisico, cercando di spintonare gli agenti di Polizia e sgomitando tentava di aprirsi un varco utile alla fuga che obbligava  i poliziotti all’utilizzo del dispositivo “Oleoresin Capsicum” (Spray al peperoncino) in dotazione.

Solo dopo, H.S. veniva immobilizzato mediante le manette di sicurezza, con l’impiego della sola forza necessaria a garantire l’incolumità degli agenti  e del soggetto stesso.

Il ferito veniva trasportato all’ospedale di Alessandria dal 118 avvertito dagli operatori di polizia.

H.S. veniva portato presso gli uffici della Questura per gli accertamenti del caso e lo stesso non mostrava alcun pentimento per quanto accaduto riferendo più volte che se non fosse intervenuta la guardia giurata avrebbe ultimato quanto aveva cominciato.




ANBI, coltivazioni di miscanto e canapa contro il dissesto idrogeologico: prosegue il progetto GRACE

La natura non conosce emergenza sanitaria e così, in provincia di Piacenza, prosegue il progetto europeo GRACE (GRowing Advanced industrial Crops on marginal lands for biorEfineries) finanziato dal bando comunitario “Horizon 2020 – Bio-Based Industry”, con durata quinquennale.

Sono due gli obiettivi del progetto: sperimentare l’utilizzo del miscanto (un’erba perenne, destinata a biomassa e capace di assorbire una grande quantità di anidride carbonica) per prevenire il dissesto idrogeologico; dimostrare la fattibilità tecnico-economica e la sostenibilità ambientale della coltivazione di miscanto e canapa su terreni a bassa produttività o comunque non utilizzati per la produzione di colture alimentari o mangimistiche.

Al progetto GRACE collaborano 22 partners provenienti da 8 nazioni diverse (tra cui il Consorzio di bonifica di Piacenza), in rappresentanza del mondo accademico, industriale, agricolo, delle piccole-medie imprese e di cluster tecnologici di stampo industriale. I partecipanti coprono tutte le competenze tecnico-scientifiche, necessarie allo studio ed allo sviluppo delle filiere produttive di canapa e miscanto: dalla raccolta alla trasformazione della biomassa fino alla realizzazione di prodotti, che vanno dalla chimica alla bioedilizia, dai bio-compositi alla medicina fino all’impiego in ambito agricolo;   con la biomassa ottenuta, infatti, è possibile ottenere un ampio spettro di prodotti quali bio-etanolo, bio-butandiolo, materiale isolante, bioerbicidi,  pannelli costruttivi ecologici.

“Abbiamo proceduto alla coltivazione di diversi tipi di miscanto sia in un terreno declivio a Chiulano di Vigolzone, sia lungo le sponde del canale Fontana Alta a Cortemaggiore ed abbiamo messo la biomassa raccolta a disposizione di altri partner – spiega Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di bonifica di Piacenza.

“Per noi – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI)scopo primario è quello di sperimentare le specie nel rinsaldamento delle pendici, grazie alle radici che, penetrando nel terreno, lo stabilizzano. E’ inoltre un’opportunità nel segno della green economy, perché il miscanto può svolgere anche un’importante funzione per il riequilibrio dell’ambiente. In questo, si conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione nella ricerca per l’innovazione come dimostrato anche dai sistemi ad alta efficienza, complementari all’attività di irrigazione, che prenderà avvio ufficiale il prossimo 15 Aprile.

“Non solo – chiosa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Quelli scelti sono due territori esemplari della multifunzionalità operativa degli enti consorziali: Chiulano, sulle colline della Val Nure, rappresenta un territorio montano, che va preservato e sostenuto con interventi di sistemazione territoriale, utili al suo rilancio, soprattutto per mantenere gli indispensabili presidi abitativi sul territorio;  Cortemaggiore è, invece, un comune di valle, produttivo e a forte vocazione agricola, in particolare per quanto riguarda pomodoro da industria, coltivazioni cerealicole e foraggere, zootecnia; qui è fondamentale garantire una costante disponibilità d’acqua.”

A collaborare con il Consorzio di bonifica di Piacenza c’è, in particolare, il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili della piacentina Università del Sacro Cuore, anch’essa partner del progetto GRACE e grazie alla quale sono state realizzate coltivazioni di miscanto e canapa, a pieno campo, per dimostrare la fattibilità tecnica ed economica delle colture. Sono state inoltre realizzate prove parcellari per studiare l’efficacia di nuovi genotipi di miscanto e per valutare la sostenibilità di queste colture in condizioni di stress ambientale, anche impiegando moderne tecniche di agricoltura di precisione.




Albano laziale, Consiglio comunale: maggioranza e opposizione unite per il rilancio della città

ALBANO LAZIALE (RM) – Consiglio comunale in videoconferenza streaming quello di ieri sera ad Albano Laziale.

L’assise è stata convocata a seguito della richiesta da parte dell’opposizione che ha ritenuto opportuno sollecitare l’amministrazione ad una condivisione delle azioni a favore della cittadinanza e delle realtà imprenditoriali, commerciali, sociali ed economiche della città, messe a dura prova da questa situazione epidemiologica.

Il consiglio comunale è stato aperto dal consigliere Orciuoli, primo firmatario della richiesta. Orciuoli ha quindi illustrato la proposta dell’opposizione “tendendo la mano” all’amministrazione Marini quindi offrendo piena collaborazione e condivisione delle soluzioni da mettere in campo per far ripartire la città non prima di aver normalizzato gli aspetti sanitari.

E’ seguito l’intervento del Sindaco Marini che interpretando lo spirito della richiesta e aprendo all’opposizione 

Il primo cittadino Nicola Marini, che ha preso la parola subito dopo, ha illustrato le varie iniziative che sono state messe in campo, grazie all’utilizzo dei fondi statali, regionali e comunali, per sostenere la popolazione al fine di sollevarla dai disagi economici causati dall’emergenza Covid-19. L’amministrazione comunale, ha ricordato il primo cittadino, si è dunque attivata immediatamente per erogare contributi per l’acquisto di generi di prima necessità attraverso l’utilizzo  di carte prepagate e che è stato inoltre aperto un conto corrente dedicato alle donazioni e sono stati attivati i servizi di “Spesa sospesa” e “Farmaco sospeso”.

Il Consiglio comunale ha deciso all’unanimità di convocare la conferenza dei capigruppo come tavolo operativo permanente per analizzare ed elaborare le proposte più idonee da mettere in campo per il rilancio della città.

Nel corso della riunione numerosi gli interventi dei vari consiglieri che hanno proposto tra le altre cose di incentivare la comunicazione tramite avvisi da consegnare casa per casa, in maniera capillare, affinché le informazioni nella loro interezza possano raggiungere tutta la popolazione per evitate che nessuna delle fasce più deboli possa rimanere esclusa dagli interventi di sostegno.




Pomezia, acqua: al via i lavori per i nuovi collegamenti idraulici al serbatoio di via dei Castelli Romani

POMEZIA (RM) – Sono partiti lunedì 6 aprile i lavori per i nuovi collegamenti idraulici al serbatoio di via dei Castelli Romani. Per consentire la realizzazione dell’opera, che durerà circa 10 giorni, è stato istituito un senso unico alternato in prossimità dell’incrocio con Via Campobello.

“Stiamo utilizzando queste giornate in cui le vie cittadine sono praticamente vuote – spiega l’Assessore Federica Castagnacci – per realizzare lavori che, altrimenti, avrebbero causato diversi disagi al traffico. I nuovi collegamenti idraulici sostituiranno le pompe di via Giamaica, interessate spesso da guasti, garantendo così il potenziamento e la regolazione del flusso di acqua potabile”.

Questa fase dei lavori, realizzata dal Comune di Pomezia per un valore di 94.000 euro, è propedeutica all’attivazione del serbatoio sopraelevato di via dei Castelli Romani che consentirà l’attivazione di nuove utenze idriche nelle zone di Pomezia Nord, Santa Procula, via Laurentina, via Campobello e traverse, via Naro e traverse, Monte d’Oro e, in una fase successiva, Monachelle.

“Un’opera fondamentale – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – per garantire un bene primario come l’acqua potabile ai quartieri che ne sono ancora sprovvisti”.

Contemporaneamente il Comune sta procedendo ad impermeabilizzare la copertura del serbatoio stesso, danneggiata a seguito della tromba d’aria del 15 novembre dello scorso anno.




Decreto imprese pubblicato su G.U.: ora tocca alle banche

Il decreto imprese è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra quindi in vigore. Il decreto contiene misure sulle garanzie statali al credito alle imprese, il rinvio di alcune scadenze fiscali, l’estensione delle norme di golden power e la proroga dei termini processuali

“Abbiamo lavorato tutta questa notte al testo del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo mezzanotte, per poter inviare alle banche, già stamattina” la “circolare applicativa del decreto sulle misure per fornire liquidità alle imprese”,  afferma il presidente dell’Abi Antonio Patuelli a Radio Anch’io sottolineando come in questo modo le banche, che in questi giorni hanno ricevuto molte richieste dai clienti, possono “subito avere elementi” per applicare la norma che prevede garanzie pubbliche sui finanziamenti bancari alle imprese in difficoltà. Abi, spiega un comunicato dell’associazione, con lettera circolare già diffusa questa mattina a tutti gli associati, ha fornito subito alle banche una tempestiva informazione del Decreto legge. Nella circolare sono illustrate le principali disposizioni sulle quali Abi richiama la massima attenzione e l’immediato impegno attuativo degli Associati, vista l’estrema necessità e urgenza di darne immediata applicazione da parte delle banche. La circolare per l’immediata applicazione del Decreto legge per la liquidità è firmata dal Presidente Antonio Patuelli, dal Direttore generale Giovanni Sabatini e dal Vice direttore generale Gianfranco Torriero. Il Decreto legge, ricorda il comunicato, vista la straordinaria urgenza, ha introdotto importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza del COVID-19.