Coronavirus, torna a crescere il totale dei contagiati. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva

Dopo giorni in calo, torna a crescere l’incremento dei contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti. Attualmente sono 221.216, con un incremento rispetto a ieri di 1.402.

Ieri l’aumento era stato di 744. Nell’aumento vanno però considerati 419 casi della Lombardia che, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, “ha comunicato che si tratta di casi riferiti alle settimane precedenti e non alle ultime 24 ore”.

Sono 81.266 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 1.222. Nella giornata di ieri la diminuzione era stata di 836.

I pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 109.039, con un incremento di 2.452 rispetto a ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Ieri l’incremento era stato di 1.401.

Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 952 i pazienti, 47 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 28. Di questi, 322 sono in Lombardia, 19 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 12.865, con un decremento di 674 rispetto a ieri. Sono invece 67.449 le persone in isolamento domiciliare, 501 in meno rispetto a ieri.




Latina, task force per la stagione balneare

Usare la fascia dunale per mettere i tavoli e utilizzare gli spazi, mettendoli a disposizione delle attività di ristorazione del lungomare. Di questa possibilità si è discusso oggi in commissione Governo del territorio, su richiesta del consigliere di minoranza Tiero, ma di fatto l’opzione non sembra essere percorribile.

“È stata una discussione molto tecnica e trasversale, svolta alla presenza dei diversi assessorati e degli uffici dei vari settori coinvolti (Ambiente, Urbanistica, Attività produttive) – spiega Celina Mattei, presidente della commissione Governo del territorio – Sono soddisfatta perché sono stati chiariti molto bene limiti e opportunità in questa situazione difficile dovuta all’emergenza coronavirus, che sta investendo purtroppo tutti gli ambiti oltre a quello sanitario”.

La questione dell’utilizzo della fascia dunale, già complessa, in base a quanto spiegato dai tecnici è bloccata a monte: la destinazione urbanistica di quell’area infatti non ne consente l’utilizzo per finalità commerciali, ma è inquadrata come arenile. Il secondo ostacolo riguarda il fatto che si tratta di aree di proprietà privata e che quindi ogni azione andrebbe eventualmente concertata con i titolari.

“Siamo perfettamente consapevoli delle enormi difficoltà economiche in cui versano le attività che si trovano sul lungomare – commenta Maria Grazia Ciolfi, consigliera con mandato del sindaco per la marina – La stagione primaverile, che normalmente a Latina porta già tanti clienti e durante la quale si pianifica tutto per la stagione balneare, quest’anno è invece saltata quasi completamente a causa dell’emergenza covid. E nonostante la parziale riapertura, si stenta ancora a ripartire. Naturalmente speriamo che la data del 18 maggio porti finalmente importanti novità, ma nel frattempo come amministrazione comunale abbiamo sollecitato l’estensione del suolo pubblico da poter far utilizzare alle attività commerciali, recuperando spazio, per favorire l’economia ed allo stesso tempo rispettare le prescrizioni del governo in tema di distanziamento sociale. Rispetto al tema della fascia dunale – conclude la consigliera di LBC – Sarei più orientata, come già più volte ribadito con i nostri indirizzi di maggioranza, verso la tutela dell’area che è già sottoposta peraltro a numerosi vincoli; se il prossimo decreto lo consentirà, sarà invece nostra premura lavorare per utilizzare il demanio marittimo: il vantaggio sarebbe per tutti, sia dal punto di vista ambientale che economico (per gli operatori che avranno più spazi a disposizione per lavorare), oltre che dal punto di vista amministrativo (l’accordo non coinvolgerebbe terzi privati, ma solo gli enti).

L’amministrazione comunale ha già individuato, comunque, numerose aree per l’ampliamento delle attività di ristorazione all’aperto, per consentire il mantenimento delle distanze tra clienti. Il tema era già stato affrontato alcuni giorni fa in commissione Attività produttive. Si tratta di: Piazzale dei Navigatori per tutte le attività che si trovano intorno; parte del parcheggio di Foce Verde per le attività che hanno il retro su di esso; gli spazi del Vasco Da Gama e il parcheggio della Casilina; il Piazzale Loffredo a Capo Portiere; parte del parcheggio di Rio Martino e tutti gli slarghi del marciapiede sulla Strada Lungomare; per il lato sinistro, le piazzole stradali per i chioschi.




Dal 18 maggio via libera alle visite agli amici: si studia la nuova misura

Con l’apertura di negozi, bar e ristoranti prevista per il 18 maggio potrebbe essere eliminato il vincolo che consente gli spostamenti solo per far visita ai congiunti (oltre che per necessità, lavoro e motivi di salute). E’ una delle ipotesi su cui stanno discutendo, secondo quando si apprende, maggioranza e governo. Sulla questione, che consentirebbe di fatto agli amici di poter andare al ristorante o al bar, non c’è ancora accordo, con alcuni ministri che spingerebbero affinché il vincolo rimanga.

Sulle riaperture di bar, negozi, ristoranti, estetisti, parrucchieri in Lombardia “entro giovedì penso di dare una risposta che sia positiva o negativa”. Lo ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana, a Mattino Cinque commentando l’accordo tra Governo e Regioni per le riaperture differenziate. “Dal 18 maggio i negozi riaprono per scelta del Governo, prima di allora noi dovremo ricevere le linee guida che devono essere inviate dal governo tramite l’Inail – ha chiarito Fontana -, a quel punto incroceremo le linee guida con i dati epidemiologici e avremo la possibilità a livello territoriale di fare valutazioni chiedendo eventualmente di riaprire qualche attività in più”.

“E’ ovvio che il nostro interesse sarà prima di tutto di valutare le condizioni e i numeri dell’epidemia” e ” prima di fare qualsiasi valutazione voglio vedere i numeri: se vanno come nelle ultime 2 settimane” con un contagio “in discesa e soprattutto tra qualche giorno inizieremo a vedere gli effetti della riapertura del 4 maggio e fosse positivo, credo che si potrà pensare di riaprire qualche attività”, ha aggiunto il governatore.

“Ho visto che nel nuovo decreto del Governo c’è il blocco dell’Irap, cosa buona e giusta, ma dall’Irap le Regioni traggono un pezzo del loro bilancio con cui si pagano gli stipendi anche dei medici e degli infermieri che ci hanno curato dal Covid-19, se il Governo blocca l’Irap deve dare alle Regioni i soldi per pagare medici e infermieri”, ha evidenziato il presidente della Regione Liguria e vice presidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti a Radio Capital. E poi ancora: per il crollo di passeggeri nel trasporto pubblico durante l’emergenza coronavirus “alle Regioni mancano almeno due-tre miliardi di euro al netto delle Regioni a statuto speciale, non abbiamo ancora un cifra definitiva complessiva”. Toti non ha escluso che l’impatto della crisi potrebbe comportare anche un aumento dei biglietti dei mezzi pubblici. “In un mondo che deve girare meno in automobile non potremo caricare sui cittadini tutto questo, un aumento dei biglietti per tenere in equilibrio i conti ci potrebbe anche essere, mi auguro che il Governo metta mano. – auspica Toti – La prova vera del Tpl non c’è ancora stata, sta crescendo prudentemente la richiesta dei cittadini. Il trasporto pubblico andrà rivisto, penso al car sharing, ai motorini e alle bici elettriche magari nella forma dello sharing”.

Sulla riapertura della mobilità interregionale il ministro Boccia ci ha detto ‘prendiamoci ancora una settimana prima di cominciare una valutazione’, certamente non riaprirà il 18 maggio, forse il 25 maggio, più probabile il primo giugno“, ha detto il governatore Giovanni Toti intervistato da Radio 24. “Il 18 maggio il Governo suggerirà la riapertura del commercio al dettaglio in tutto il Paese, molte Regioni compresa la Liguria annunceranno la riapertura di parrucchieri, estetisti e in parte anche della ristorazione, la Liguria auspico sia tra queste”.

L’Emilia-Romagna è pronta a riaprire anche le spiagge, oltre a negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, tatuatori, a partire dal 18 maggio, “sempre rispettando le norme di sicurezza”. Lo spiega la Regione: in questi giorni “termineranno i lavori dei tavoli tecnici chiamati a definire i protocolli di sicurezza per il riavvio delle diverse attività ora sospese, nel rispetto delle linee guida nazionali”.

“Considero positivo il confronto con il Governo di ieri sera. E’ passata la linea che io e altri colleghi abbiamo proposto: il Governo per il 18 faccia scelte di base, standard per tutti, poi deleghi alle Regioni”. Lo ha detto il governatore Luca Zaia. “Al presidente Conte – ha aggiunto – ho detto: siamo lo spartiacque tra l’ordine e il disordine; fare il percorso assieme vuol dire ordine, non farlo assieme il disordine. La nostra idea, se ci saranno i presupposti sanitari, è aprire da lunedì tutto quello che è possibile aprire”.

Sulle prossime riaperture in Piemonte il presidente della Regione Alberto Cirio e la giunta “valuteranno la scelta delle date dopo il confronto con il ministero della Salute nei prossimi giorni, alla luce dei dati del monitoraggio. In base a questi verranno stabilite le linee guidata per la riapertura e su quali regole per il Piemonte”. Lo ha precisato la portavoce del governatore Cirio, nella videoconferenza di questa mattina sull’andamento del contagio e delle iniziative della Regione in campo sanitario e terapeuti




Marino, un pessimo esempio di propaganda politica del M5s: la Lega chiama all’appello tutti i partiti

Lega: “L’auspicio è ora quello che i rappresentanti di tutto l’arco politico locale, soprattutto quelli del partito Democratico, in quanto alleati di governo dei grillini, prendano le distanze da questo pessimo esempio di propaganda politica”

MARINO (RM) – “Becero video propagandistico del MoVimento 5 Stelle del Lazio e di Marino”. Così è stato catalogato da Tony Brugnolo e Giorgio Leopardi Responsabili Lega Castelli Romani, dal coordinatore della Lega di Marino Maurizio Forgetta e da tutto il direttivo un video postato sulla pagina Facebook del M5s Lazio in cui si promuove un’iniziativa relativa alla spesa solidale sospesa attuata dal Comune di Marino, in cui si vedono chiaramente i volontari della protezione civile occuparsi di tutta l’organizzazione.

La Lega punta il dito su quello che è stato definito come un uso improprio, a scopo puramente propagandistico, dell’iniziativa attuata dai volontari che viene diffusa con il logo del M5s

https://www.facebook.com/lazio5stelle/videos/266914271027526/

“L’utilizzo solo per il fine scopo di consensi elettorali, – dichiarano gli esponenti leghisti – utilizzando i vari progetti di solidarietà per l’emergenza COVID-19, che hanno coinvolto tutta la cittadinanza, varie associazioni, Protezione Civile e volontariato tutto, comprese le nuove “amiche” associazioni nate solamente oggi durante l’emergenza in corso. Vogliamo ricordare – proseguono – al Movimento 5 stelle del Lazio e di Marino che ogni azione di solidarietà, quando viene usata e strumentalizzata mediaticamente al solo fine di prendere consensi si contorna della più bassa pochezza  e di un indegno modus operandi. Dimenticando che la solidarietà appartiene a tutti e a tutte senza distinzione di colore politico”.

Dalla Lega l’auspicio è ora quello che i rappresentanti di tutto l’arco politico locale, soprattutto quelli del partito Democratico, in quanto alleati di governo dei grillini, prendano le distanze da questo “pessimo esempio di propaganda politica”.  




Vercelli, furti e truffe ai danni di anziani sacerdoti: arrestate 5 persone

VERCELLI – Cinque persone sono state messe agli arresti domiciliari in quanto ritenute responsabili di molteplici furti e truffe ai danni di anziani sacerdoti. Inoltre, sono state denunciate altre cinque persone per i reati di ricettazione e riciclaggio. A eseguire i mandati delle misure cautelari sono stati gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Vercelli, diretta dal Commissario Capo dott. Gianluca Tuccillo

Dai primi giorni del dicembre scorso, gli uomini della Polizia di Stato, a seguito di una rapina perpetrata all’interno di una Chiesa di Casale Monferrato (AL) in cui era stato sottratto un portafoglio ad un’anziana signora, erano impegnati in una laboriosa attività d’indagine finalizzata ad identificare un gruppo di soggetti, poi rivelatisi specializzati nel commettere reati predatori ai danni di sacerdoti che svolgono le funzioni di parroco nelle chiese piemontesi.

Nel corso dell’attività investigativa, era emerso un primo episodio criminale in cui quattro soggetti, facenti parte del gruppo criminale in questione, si erano resi responsabili di un furto in abitazione ai danni del Parroco, ottantaduenne, di una Chiesa della Provincia di Cuneo. Dopo aver rubato la chiave dell’abitazione del prelato, il gruppo si era introdotto all’interno dell’appartamento impossessandosi, staccandoli dalla matrice, di numerosi assegni, poi falsamente compilati e cambiati.
Dall’attività svolta, risultava, inoltre, la responsabilità del figlio, incensurato, di uno dei componenti della banda il quale aveva provveduto al riciclaggio di parte dei proventi del furto cambiando alcuni assegni e versandoli sul proprio conto corrente bancario.

Il valore degli assegni rubati, falsamente compilati ed incassati, risultava ammontare a circa 60.000 euro

Nel prosieguo dell’attività d’indagine, si è scoperto che, tra l’anno 2018 e l’anno 2019, i componenti del gruppo criminale avevano perpetrato un furto all’interno dell’abitazione del Parroco, ottantaseienne, di una Chiesa della Provincia di Alessandria dove avevano asportato numerosi assegni in bianco.
A seguito di falsa compilazione, gli assegno erano stati riciclati oltre che dagli stessi, anche dalla moglie di uno dei componenti della banda e da un altro soggetto; i due, entrambi incensurati, venivano denunciati per il reato di riciclaggio.

Il valore degli assegni rubati, falsamente compilati ed incassati, in questo caso ammontava a circa 35.000 euro. Il terzo crimine contestato è l’ennesimo furto in abitazione commesso ai danni di un Parroco, settantanovenne, di una Chiesa della Provincia di Alessandria in cui, dopo aver forzato la porta d’ingresso, i soggetti asportavano alcuni monili in oro, anche di consistente valore, che venivano poi venduti a due ricettatori.

Il predetto reato fruttava al gruppo circa 5.000 euro. I due ricettatori, entrambi pluripregiudicati, venivano successivamente identificati e segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione.
Proseguendo l’attività d’indagine gli uomini della Squadra Mobile riuscivano a scoprire un quarto episodio.

Nello specifico, i delinquenti erano riusciti a porre in essere una truffa aggravata ed un furto in abitazione ai danni di un Parroco, novantenne, di una Chiesa della Provincia di Biella. In particolare, con astuti raggiri, riuscivano a truffare il Sacerdote vendendogli, ad un prezzo fuori mercato, una finta strumentazione per la prevenzione antincendio della Chiesa.
Durante l’azione criminosa, facendosi accompagnare a turno dal sacerdote, con una banale scusa, in un’altra stanza, i ladri riuscivano a rubare alcuni assegni in bianco che venivano poi falsamente compilati e consegnati ad un altro soggetto, pluripregiudicato, per il successivo riciclaggio. Quest’ultimo è stato identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria. Il provento del furto si aggirava intorno ai 10.000 euro.

Infine, i componenti della banda, dopo aver ideato un piano complesso, realizzavano nei confronti di un Parroco, ottantacinquenne, di una Chiesa di Ivrea (TO) una truffa aggravata approfittando della sua minorata difesa dovuta all’età.

Nello specifico, gli stessi, presentandosi al Sacerdote come appartenenti ad un organizzazione religiosa, riuscivano a farsi consegnare dal prelato una cospicua somma di denaro con la scusa di dover commissionare la fabbricazione di una targa commemorativa in oro zecchino destinata ad un Monsignore per l’impegno da questi profuso negli anni.
I proventi del gruppo criminale, operante nell’intero territorio piemontese ed in particolare nelle Province di Vercelli, Torino, Alessandria, Biella e Cuneo, sono risultati ammontare ad oltre 100.000 (centomila) euro.

Tutta l’attività di indagine è stata coordinata e seguita dalla Procura della Repubblica di Vercelli.
Dopo aver raccolto gli indizi di colpevolezza da parte della Polizia Giudiziaria, il G.I.P. presso il Tribunale di Vercelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso cinque ordinanze di misure cautelari.

All’alba di stamattina i quattro componenti della banda, tre uomini ed una donna, tutti italiani pluripregiudicati, e uno dei riciclatori, anch’egli italiano con numerosi pregiudizi penali, sono stati raggiunti dagli agenti della Terza Sezione della Squadra Mobile della Questura di Vercelli che hanno dato esecuzione alle ordinanze degli arresti domiciliari e denunciato a piede libero gli altri cinque ricettatori e riciclatori.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate, presso l’abitazione di uno dei ricettatori sono state rinvenute, oltre a molteplici monili in oro e orologi di pregio, abilmente celati all’interno di un comodino della camera da letto, numerose mazzette di denaro contante, con banconote in taglio da 100 e 200 Euro, per un totale di oltre 100.000 (centomila) Euro. Gli oggetti preziosi e l’ingente somma di denaro, provento dell’attività delittuosa, sono stati immediatamente sequestrati dagli investigatori.
Sono in corso ulteriori indagini per verificare se i malviventi si siano resi responsabili di altri episodi delittuosi oltre a quelli descritti. Sono, inoltre, pendenti altri procedimenti penali presso le Autorità Giudiziarie di questa regione, nei luoghi dove si sono consumati gli altri reati.




Volley Club Frascati, a casa Monteneri è pallavolo mania. Mamma Tiziana: “Quanto tempo in palestra”

Frascati (Rm) – Sono tra i nuclei familiari che hanno due ragazzi iscritti al Volley Club Frascati. La famiglia Monteneri ha sposato con forza il progetto del club tuscolano: Caterina, classe 2007, è al suo quinto anno nel sodalizio castellano e in questa stagione ha giocato con l’Under 13 denominata Frascati Volleyro’ e allenata da coach Adriano Di Peco. Indubbiamente l’esempio della sorella maggiore è stato trascinante anche per il piccolo Matteo, classe 2011 che è al secondo anno nel club tuscolano ed è in forza al folto gruppo del minivolley seguito da coach Luca De Gregorio. Come se non bastasse, anche papà Daniele è spesso al seguito dei suoi ragazzi e addirittura mamma Tiziana Muscedere è ufficialmente dirigente proprio del gruppo dei più piccoli. “L’avventura di Caterina nel volley è iniziata in maniera graduale, poi è letteralmente esplosa e ora a casa è argomento fisso – sorride mamma Tiziana – Ha iniziato a fare i primi passi pallavolistici a scuola, poi essendo noi di Frascati è stato naturale portarla qui. Da allora sono aumentati in maniera parallela la passione e l’impegno per questo sport e anche da parte nostra è stato così”. Un amore così grande che anche Matteo è stato “sottratto” alla più “tradizionale” scelta del calcio: “Ma anche questa situazione è stata quasi naturale, nel senso che passavamo tanto tempo in palestra per vedere allenamenti e partite di Caterina e portavamo sempre con noi Matteo”. Per questi motivi la quarantena forzata e la chiusura delle palestre ha rappresentato un momento duro per i due ragazzi: “Matteo la vive più serenamente, mentre per Caterina è veramente tosta – spiega mamma Tiziana – Lei si allena comunque un paio d’ore al giorno sia col papà che con le indicazioni online di coach Di Peco. Le manca tantissimo il gruppo che quest’anno aveva trovato davvero un’alchimia speciale e devo dire che lo stesso valeva anche per il gruppo dei genitori”. Inutile chiedere a Tiziana come si trova al Volley Club Frascati… “Qui c’è un ambiente positivo, una struttura importante e una società competente: stiamo sicuramente bene qui. In estate faremo delle valutazioni in famiglia e con il club per capire quali sono i programmi per il futuro”.




Frascati Scherma, la Burli e Roussier Fusco vincono il primo torneo “Virtual Fencing nazionale”

Frascati (Rm) – I tesserati del Frascati Scherma non hanno “perso la mano”. Due sciabolatori del club tuscolano hanno vinto il primo torneo denominato “Virtual Fencing nazionale”, organizzato dal Club Scherma Torino nella giornata di domenica. Diversi atleti (di varie categorie) si sono iscritti da tutta Italia per partecipare a questo particolare evento che si è svolto tramite la piattaforma Zoom e a spuntarla sono stati Francesca Burli nella categoria Open e Andrea Roussier Fusco in quella dei Cadetti. La formula della manifestazione è stata piuttosto particolare: ogni atleta ha affrontato una fase a gironi e poi quella ad eliminazione diretta che ha condotto fino all’ultimo atto. Ogni “assalto virtuale” è stato seguito da un arbitro e gli atleti avevano la possibilità di scegliere tra quattro “mosse”, imitando ciò che avviene nella morra cinese (dove una scelta ha la prevalenza su un’altra, ma soccombe ad una terza). La prima a scendere “in pedana” (per quattro ore circa in mattinata) è stata la Burli che nella realtà è al terzo anno Cadetti e invece ha gareggiato nella categoria Open. “E’ stato un esperimento divertente, anche se chiaramente è una cosa che ha solo “ricordato” la vera competizione – dice la Burli – In ogni caso mi ha tenuto un po’ impegnata e ha aumentato la voglia di ritorno in palestra, che era già molto alta. Se ci saranno altre occasioni di questo tipo, potrei partecipare di nuovo”. “Pensavo fosse più noioso e frutto del caso – le fa eco Roussier Fusco, che nella realtà è all’ultimo anno Gpg e ha gareggiato tra i Cadetti nel pomeriggio – Invece sono state quattro ore abbastanza intense in cui abbiamo simulato qualcosa di somigliante alla scherma, anche se in questo tipo di evento la parte fisica ha pesato decisamente di meno rispetto a quando siamo in pedana”. Per entrambi è stata una stagione molto delicata e di passaggio alla categoria superiore. “Un’annata particolare che avevo iniziato con alte aspettative e senza brillare molto – dice la Burli, seguita dal maestro Andrea Aquili – Le cose sono migliorate dalla prima prova Giovani, poi ho partecipato all’Europeo Cadetti in cui ho vissuto una bella esperienza pur non ottenendo risultati eccellenti. Ero in corsa per essere presenti tra le convocate ai Mondiali, ma l’emergenza Coronavirus ha interrotto tutto”. Anche Roussier Fusco, allievo di Alessandro D’Alessio, si aspettava di più da questa annata: “Le gare disputate non mi avevano soddisfatto molto, ma il “clou” stagionale per noi Gpg sarebbe stato il campionato italiano che è stato cancellato. Mi è mancato molto l’evento di Riccione, l’ultimo del mio percorso nell’Under 14. Comunque sento vicino il mio maestro e tutto lo staff in questo periodo, anche grazie alle lezioni on line che il Frascati Scherma ha organizzato. L’anno prossimo? Sarà il primo tra i Cadetti e lo vivrò senza grosse pretese, ma sperando di ottenere comunque qualche buon risultato”.




Tragedia a Valmontone outlet: commessa ustionata durante la sanificazione di un negozio

Tragedia nel centro Valmontone Outlet dove una commessa di 42 anni di Ferentino, che lavora al Valmontone Outlet, è rimasta seriamente ustionata ed è stata elitrasportata all’ospedale San Camillo di Roma. L’incidente fortuito si è verificato oggi pomeriggio.
La donna stava sanificando i locali del negozio in cui lavora, ad oggi ancora chiuso al pubblico per il Covid-19, quando improvvisamente le sarebbe caduto il contenitore con un liquido chimico, finendole in parte sulla faccia. La donna ha riportato ustioni al volto e in altra parte del corpo, pertanto è stata soccorsa dal 118 e trasferita in eliambulanza nel nosocomio capitolino




SnowRunner, trasporti estremi su ghiaccio, fango e neve

SnowRunner è il nuovo capitolo della saga simulativa di trasporto estremo su gomma. I suoi predecessori, Spintires e Spintires: MudRunner hanno conquistato il favore del pubblico, tant’è che Focus Home e Saber Interactive hanno deciso di proporre un sequel su Pc, Xbox One e Ps4 ambientato sulla neve. Per chi non lo sapesse, Snowrunner è una versione più complessa e completa dei suoi predecessori, la prima differenza che i fan della saga possono notare è ovviamente il contesto di gioco che non si basa più su semplici missioni del tipo “porta il carico di legname dal punto A al punto B”, ma offre molto di più. Da questo punto di vista, il gioco sin dall’inizio propone uno scenario narrativo nettamente diverso e decisamente più interessante: una vasta area rurale del Michigan è stata colpita da una violenta alluvione che ha messo fuori uso numerose infrastrutture isolando intere zone abitate. Sta quindi al giocatore lavorare alacremente con mezzi pesanti di ogni tipo per ricreare strade, ponti, cavalcavia, ecc… e riconnettere le aree isolate. La mappa di gioco appare da subito molto estesa e ci si rende velocemente conto come, accanto alle missioni principali, vi siano diverse “quest” secondarie in grado di aumentare la longevità del gioco. Il compito principale in Snowrunner è quello di liberare le strade intasate dal fango e dai detriti, per poi procedere alla consegna dei materiali necessari per le squadre di ricostruzione e successivamente passare a recuperare i veicoli imprigionati nel fango, passando poi a compiti sempre più complessi e terreni sempre più impervi. In tutto questo notiamo un mondo di gioco vivo e molto dettagliato, con la presenza di villette, bar, alberghi, fabbriche di diversa tipologia ed edifici di culto. Un elemento che rende però il gioco ancora più interessante dei suoi predecessori è rappresentato da alcune caratteristiche RPG, infatti, la progressione del proprio alter-ego virtuale si basa sul completamento di missioni che ci consentiranno di avanzare di livello, sbloccare veicoli e potenziamenti degli stessi nonché guadagnare denaro da reinvestire nel proprio business. Nel corso del gioco, inoltre, si è liberi di muoversi tra le regioni presenti nel gioco: non c’è solo il fangoso Michigan, ma i servigi del proprio autista saranno ben presto richiesti anche nell’innevata Alaska e sulla pianura russa di Taymir, non meno ostica dei precedenti due scenari. Il gameplay di SnowRunner si basa su un concetto fondamentale: inutile avere fretta, l’importante è arrivare con il carico in salvo e senza danneggiare il proprio mezzo. Infatti bisogna tenere conto che è tremendamente faticoso gestire i bestioni di SnowRunner ma, in un certo senso, è anche rilassante in quanto non si è obbligati sfrecciare a 350 km/h guardando gli specchietti retrovisori, ma è necessario essere in grado di gestire colossi da oltre 100 tonnellate. Per gestire questi colossi su gomme sarà necessario essere molto bravi a ragionare in termini di metri e non di km, quindi viene da sé che la filosofia di gioco è ben lontana dal solito titolo automobilistico a cui solitamente si è abituati.

A livello di giocabilità, il controller svolge il suo dovere con le leve analogiche che sono deputate al movimento del mezzo, i tasti frontali ai movimenti di base, i grilletti dorsali per i movimenti più complessi quali, ad esempio, la gestione del verricello. Da quanto scritto finora, può sembrare che SnowRunner sia un simulatore dall’approccio impegnativo ma, in realtà, è possibile anche fare qualcosa di più immediato come, ad esempio, passare in un attimo da un veicolo all’altro o tuffarsi nel proprio garage e cambiare il proprio mezzo per arrivare a destinazione più facilmente. Diventa, quindi, importante dislocare camion e trasporti pesanti di diverse tipologie nei punti cardine della mappa di gioco, per poi ritrovarli al momento opportuno anche perché ogni regione di gioco prevede la presenza di più mappe e, talvolta, bisogna utilizzare più d’un veicolo per completare un compito particolarmente remunerativo. Dal punto di vista grafico, le mappe sono tutte create fin nei minimi dettagli e risultano davvero belle da vedere. Questo è possibile grazie a montagne e paesaggi forestali che sembrano incredibilmente realistici. Unica pecca è che tutti gli scenari, sia le cittadine che le zone boschive e montane risultano un po’ vuoti e desolati. L’aggiunta di persone e fauna selvatica, infatti, siamo certi avrebbe contribuito a rendere SnowRunner ancora più gradevole. Tuttavia, nella nostra prova su Xbox One X abbiamo adorato le texture e i design dei paesaggi e dei modelli dei vari camion. Ci sono tanti veicoli diversi da acquistare con i soldi che guadagni dal completamento dei tuoi lavori, un aspetto che aggiunge longevità ai collezionisti. Altra componente molto interessante è il comparto audio: il rombo del motore suona come se la TV si trovasse all’interno del mezzo pesante, creando un’atmosfera che ricrea alla perfezione quell’atmosfera dello stare alla guida di un camion in ambienti unici e in condizioni avverse. I controlli, sebbene abbastanza standard per un gioco di guida, sono reattivi e si connettono molto bene all’audio per creare un’immersione ancora maggiore. SnowRunner offre anche una modalità multiplayer in cui il giocatore potrà unirsi a tre amici per completare mappe e missioni insieme. Tirando le somme, l’ultima produzione di Focus Home e Saber Interactive, nonostante non sia un titolo in grado di appassionare proprio tutti a causa della sua natura particolare, risulta essere comunque un software interessante, profondo e concepito con grande attenzione. La sua essenza simulativa non lo rende un videogame intuitivo e semplice, ma impegnandosi un po’ e armandosi di santa pazienza, ben presto sarà facile diventare camionisti esperti in grado di affrontare tormente di neve, aggirare smottamenti, passare su tratti di strada inagibili e portare a termine il proprio compito.  Insomma, se siete stufi dei soliti giochi d’auto, SnowRunner è un’esperienza assolutamente da non perdere.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 8,5

Gameplay: 7,5

Longevità: 7,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise




MacBook Pro 13, Apple svela il suo ultimo gioiellino

MacBook Pro 13, così si chiama l’ultimo nato della famiglia di portatili Apple. Come per l’Air e il modello Pro da 16 pollici presentato a novembre, anche il MacBook Pro da 13 pollici ha la nuova tastiera Magic Keyboard che chiude definitivamente le critiche degli ultimi anni al precedente modello di tastiera ultrapiatta, e aggiunge il doppio spazio di archiviazione per tutte le configurazioni standard (partendo da 256 GB non aggiornabili). In particolare, i nuovi MacBook Pro sono rivolti a un pubblico non solo professionale e utilizzano i nuovi processori Intel di decima generazione con scheda grafica integrata. La Le prestazioni sono superiori dell’80%, secondo Apple, per quanto riguarda la parte grafica. Sono disponibili tre processori: un Intel quad-core a 1,4GHz (Turbo Boost fino a 3,9GHz) e un Intel quad-core a 2,0GHz (Turbo Boost fino a 3,8GHz) come opzioni di acquisto preconfigurate da listino, mentre si può richiedere con configurazione ad hoc una versione con processore Intel Core i7 quad‑core di decima generazione a 2,3GHz (Turbo Boost fino a 4,1GHz). I nuovi MacBook Pro hanno 8 oppure 16 Gigabyte di memoria Ram di serie (aggiornabili sino a 32 GB solo in fase di costruzione) del tipo LPDDR4X a 3733MHz, una memoria di archiviazione fino a 4 Terabyte SSD (anch’essa non aggiornabile), schermo da 13 pollici con regolazione True Tone 4 milioni di pixel e 500 nit di luminosità con gamma cromatica P3, Thunderbolt 3 su due o quattro porte e un prezzo di partenza da 1.429 euro (la versione configurata al massimo arriva a costare 4.479,00). Il MacBook Pro 13 pesa poco meno di 1,4 Kg, e come tutti i prodotti di Apple utilizza il chi T2 Security per la verifica del software, l’identità dell’utente con il sensore Touch ID, la crittografia in tempo reale di tutti i dati che girano nel computer.

F.P.L.




Moving Out, traslocare diventa un party-game

Moving Out è il nuovo party game in locale, disponibile 28 aprile su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC, che si propone di offrire ore ed ore di divertimento a base di folli traslochi. I giochi co-op da avviare sul divano di casa sembravano essere spacciati e lentamente destinati all’oblio a causa della diffusione sempre più massiccia dei titoli multiplayer da giocare in rete, ma il successo di Overcooked ha dimostrato che la co-op locale è una caratteristica ancora oggi ricercata dai gamers e che se ben implementata, è in grado di regalare un’esperienza che nessuna connessione internet può replicare. Ma andiamo a scoprire più da vicino quello che questo particolarissimo titolo ha da offrire: in Moving Out, si vestono i panni di un traslocatore neo assunto che entra a far parte della terza ditta della città di Packmore. La compagnia per cui si lavora non discrimina molto chi o cosa assumere, dato che si potrà scegliere di giocare nei panni di un normale essere umano o come un personaggio immaginario, insomma, si potrà essere qualunque cosa si voglia in quanto il proprio alter ego virtuale avrà sempre uguali abilità. Lo sviluppatore offre anche opzioni di personalizzazione già pronte, come la possibilità di scegliere persino un traslocatore su una sedia a rotelle e scegliere il colore della skin di un personaggio. Insomma, in Moving Out, non ci sono differenze di classi o specie, i personaggi a disposizione sono solo un pretesto per giocare e ridere.

Una volta che il proprio personaggio è stato personalizzato sarà possibile capire le dinamiche di gioco tramite un rapido livello tutorial che garantirà la tanto ambita licenza ufficiale da traslocatore. A questo punto la città di Packmore è disponibile e si mostra agli occhi del giocatore in tutta la sua buffa bellezza. Da qui si potrà decidere se affrontare livelli già giocati per migliorare i propri temi o iniziare nuovi lavori. I livelli differiscono un po’ l’uno dall’altro, ma il gameplay principale rimane lo stesso: prendi gli oggetti indicati e caricali sul camion stando attenti a non rompere cose, e nel minore tempo possibile. Una volta entrato nello scenario di gioco la prima cosa da fare è cercare la posizione degli oggetti. Tenendo premuto un tasto dedicato sul controller si potrà vedere cosa deve essere spostato, quindi a quel punto sarà necessario raccogliere quegli oggetti e portali tutti sul camion il più velocemente possibile. Nella versione Xbox One da noi testata è possibile raccogliere ogni oggetto tenendo premuto il grilletto destro e trascinarselo dietro (se si è da solo o c’è un’opzione di sollevamento in tandem, se si sta giocando con un amico) attraverso corridoi avvolgenti o lanciandoli attraverso una finestra vicina. All’inizio Moving Out sembra non offrire una grande varietà, tuttavia, più si prosegue nella campagna, tanto più folli diventano i contratti. Affrontare un lavoro in una baita con piste da sci, in cui si scivola giù a metà trasloco, o in vari luoghi infestati in cui i fantasmi spaventano a morte il povero traslocatore sono solo alcuni degli scenari che renderanno il titolo una vera e propria sfida all’ultimo mobile.

Ogni stage, oltre ad avere ovviamente un layout e contenuti diversi rispetto a quello precedente, presenta anche sfide uniche che si possono scegliere di completare subito o in un secondo momento. Queste challenge sono varie e spesso impegnative e spaziano dal più semplice “carica lo gnomo da giardino” al più impegnativo “non rompere nessuna finestra” al più impegnativo “non usare le scale” e quindi bisogna cercare un percorso più lungo o difficile. Nessuna di queste sfide è necessaria per procedere avanti in Moving Out, ma sono più da intendere come contenuti extra per coloro che desiderano mettere le loro abilità di movimento alla prova in ogni livello. Questo senza dimenticare il fatto che già impilare tutti i mobili nel furgoncino e farli entrare tutti rappresenta una sfida di per sé. Inoltre, ogni livello ha un timer e l’obiettivo di chi gioca è naturalmente quello di completare il livello il più velocemente possibile, rendendo le sfide extra ancora più impegnative. Ci sono tre livelli per ogni timer, che garantiscono una medaglia di bronzo, argento o oro. Ovviamente, ottenere medaglie d’oro in tutti i livelli, completando allo stesso tempo tutte le sfide opzionali è incredibilmente impegnativo, quindi se si ha intenzione di mettersi alla prova, sia da soli che in compagnia, il titolo è assolutamente in grado di offrire un ottimo livello di sfida. In caso di difficoltà, Moving Out è anche eccezionalmente accessibile, offrendo molte opzioni sia per il gameplay che per gli elementi visivi, rendendo tutto più facile per chiunque voglia farlo. Ciò include le opzioni per rendere il gioco più semplice, ad esempio: aggiungendo un po’ di tempo extra su ogni mappa, saltando i livelli se non si riesce a vincere, rendendo più leggeri gli oggetti per due giocatori (cioè gli oggetti che devono essere trasportati da due giocatori) e quindi più facili da trasportare, e persino aggiungendo un elemento visivo che filtra o cambia l’interfaccia per quelli con dislessia. Insomma ce ne è per tutti i gusti, per tutte le età e per tutti i tipi di giocatori, dal casual all’hard core gamer. In termini di contenuti, Moving Out si compone di 30 livelli “storia” che a loro volta presentano 3 diverse valutazioni di tempo – oro, argento e bronzo – e 3 obiettivi secondari che è possibile completare per ottenere dei gettoni. A questi livelli di base si aggiungono inoltre dei curiosi mini-giochi da sbloccare ottenendo più valutazioni oro e gettoni, quindi nel complesso non mancano attività da fare se volete puntare al 100% di completamento.

https://www.youtube.com/watch?v=DwffKcGBUSM

Tra le modalità extra è possibile anche attivare la condivisione di un solo gamepad per controllare due personaggi. Se si gioca da soli e si è a caccia di una sfida impegnativa, o si è in due ma non si posseggono due controller, basterà dividerlo per controllare con una metà il personaggio 1 e con l’altra metà il personaggio 2. In totale, fino a quattro giocatori possono prendere parte alle scorribande per la città di Packmore. Detto ciò, se siete alla ricerca di un party game da fare in famiglia o con gli amici, questo Moving Out siamo certi che sarà in grado di regalarvi ore ed ore di sano divertimento.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7

Sonoro: 7

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise