Bisceglie, arrestati i responsabili del pestaggio al 16enne di Trani

BISCEGLIE (BT) – Arrestati sette ragazzi del posto ritenuti responsabili del brutale pestaggio di un sedicenne di Trani avvenuto nella centralissima piazza Vittorio Emanuele la sera dello scorso 2 giugno.

A eseguire l’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Trani sono stati i carabinieri della Tenenza di Bisceglie che hanno posto agli arresti domiciliari i 7 giovani che rispondono alle seguenti iniziali e data di nascita: D.P.A. (classe 1987), R.M. (classe 1999), B.N. (classe 1999), D.P. F. (classe 2001), T.M. (classe 2001), G. B. (classe 2001) e M.S. (classe 2001).

Le risultanze delle serrate indagini portate avanti dagli uomini dell’Arma sono state integralmente condivise dalla Procura della Repubblica di Trani, e poi dal Giudice per le indagini preliminari, sicché gli arrestati sono tutti accusati, in concorso con altri sette minorenni, di minacce gravi e lesioni gravi pluriaggravate.

La feroce e immotivata aggressione è avvenuta per futili motivi alle ore 22:00 circa, allorquando in quattordici hanno selvaggiamente picchiato il sedicenne tranese, ponendolo in pericolo di vita e lasciandolo ferito ed esanime. Gli altri tre amici minorenni dell’aggredito nulla hanno potuto fare per difenderlo dalla violenza del “branco”.

La giovane vittima è stata colpita con calci (anche in testa) e pugni, persino con l’uso di noccoliere metalliche, e l’inumana violenza non è cessata nemmeno quando il malcapitato era a terra, ormai privo di sensi. Gli aggressori sono poi scappati in ordine sparso per le vie del centro, non appena udivano le sirene delle forze dell’ordine immediatamente accorse, su segnalazione di un amico della vittima.

Il sedicenne tranese è stato quindi subito soccorso dai Carabinieri e dell’ambulanza del 118, che lo ha trasportato prima all’ospedale di Bisceglie e poi al nosocomio di Andria, ove giungeva in “codice rosso”, ossia in imminente pericolo di vita.

I militari operanti, grazie alle immagini di videosorveglianza (che però non hanno ripreso direttamente l’aggressione), e soprattutto attraverso le informazioni rese dagli amici del sedicenne aggredito e da lui stesso, sono giunti ad individuare con certezza gli odierni indagati.

Nonostante l’aggressione sia avvenuta nella principale piazza cittadina, sempre molto frequentata, a parte i suoi tre amici, nessuno ha difeso il ragazzo e nessuno si è fatto avanti per collaborare alle indagini.




Albano Laziale, elezioni: si aspetta un’estate bollente

ALBANO LAZIALE (RM) – La campagna elettorale incalza ad Albano Laziale, città alle porte di Roma che ha visto al governo negli ultimi dieci anni un’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Nicola Marini. C’è indubbiamente molto fermento e attività sia dalla parte del centroonistra che nel centrodestra. La prima vede candidarsi a sindaco Massimiliano Borelli, già consigliere nella giunta Marini mentre dall’altra il candidato è Matteo Mauro Orciuoli, anche lui con consolidata esperienza politica e un impiego nella pubblica amministrazione.

Nei giorni scorsi Borelli e Orciuoli hanno avuto un confronto a distanza su quella che è la loro direzione, impostazione politica, progetti. Una chiacchierata non priva di punzecchiature che hanno fatto emergere differenze di vedute e contenuti. Sostanzialmente a Orciuoli interessa il cambiamento di Albano e l’inversione di marcia rispetto agli ultimi 10 anni mentre Borelli si propone come la prosecuzione, non senza interesse per la novità e l’innovazione, di una squadra che tutt’ora governa la città.

Mentre Borelli posta sul suo profilo “passo dopo passo” le azioni che sta portando avanti l’amministrazione, un concentrato di iniziative che qualcuno ha osato definire elettorali ma che comunque servono alla città… ecco uno degli ultimi post di Borelli



I fermenti di quest’ultimi giorni

L’Amministrazione Marini annuncia un contributo a pioggia per le attività commerciali. La Giunta Comunale ha approvato la Delibera per la pubblicazione di un Avviso Pubblico per la concessione di un contributo a fondo perduto alle attività città che hanno dovuto chiudere durante la fase del contenimento del contagio da Covid-19, a seguito dei DPCM emanati a marzo. Il contributo per ogni singola attività sarà pari ad € 500,00.

Vivace e quasi immediata la critica di Orciuoli, il quale dal suo profilo Facebook, pubblica una foto di Totò con la sua celebre frase “Ma mi faccia il piacere”…. a riassumere il suo stato d’animo rispetto a ciò che definisce una “paghetta” data ai commercianti che per giunta arriva tardi.

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3198051146908061&set=a.159010944145445&type=3&eid=ARBqfpcHoR9qHonwXVMwphKCJ0T7V4-hBRgbS29fgVU8-F73ibaO90hx1OBWJwI_33va1RwQEuEpsun1

Altra aspra critica arriva da Federica Nobilio consigliera FdI alla quale non è sfuggito un “singolare” acquisto fatto dal Comune. Ecco il post

Questo acquisto, non è passato affatto inosservato, tant’è che con grande sorpresa ne ha parlato anche il partito Comunista, non solo il partito di Giorgia Meloni. L’unica nota singolare è che nel post su Facebook, il partito Comunista si propone quasi come se fosse il nuovo che avanza… quando è storicamente provato che non è così. Ecco il post che comunque risulta interessante e suscita una serie di interrogativi



Beh, sicuramente c’è ancora tanto da raccontare e c’è una constatazione: nessuno dei candidati è un novello della politica. Si può parlare benissimo di cambiamento ma non di novità… quello che conta sono i contenuti, l’analisi di ciò che è stato fatto e ciò che si intende fare. Insomma nonostante il Covid-19 si profila una campagna di fuoco.




Coronavirus, il primo vaccino è cinese

La Cina somministrerà il più promettente dei vaccini contro il Covid-19, in preparazione, ai militari. Si tratta di un’accelerazione importante, perché l’operazione sta partendo, durerà un anno e riguarda uno dei vaccini prodotti dal colosso biofarmaceutico cinese CanSino. La notizia è stata confermata da Global Times, un sito in lingua inglese vicino al quotidiano ufficiale del Partito comunista cinese e ripreso dalla stampa internazionale.

L’annuncio è della stessa CanSino, riguarda il vaccino ricombinante (Ad5-nCoV) che ha avuto il via libera dalle autorità per uso militare, dunque una fase ancora più avanzata rispetto alla sperimentazione sull’uomo già in corso per altri vaccini in varie parti del mondo. Secondo Global Times questo vaccino è stato sviluppato è stato sviluppato «da CanSino insieme a un team guidato dall’esperto militare di malattie infettive Chen Wei dell’Istituto di biotecnologia dell’Accademia delle Scienze mediche militari».

La fase due della sperimentazione, secondo la società cinese, è stata completata l’11 giugno e ha mostrato «un buon profilo di sicurezza e alti livelli di risposte immunitarie umorali e cellulari». Ricorda Global Times: «I risultati clinici complessivi indicano che Ad5-nCoV può prevenire le malattie causate da SARS-CoV-2. Secondo i regolamenti dell’Esercito popolare cinese di liberazione, i farmaci speciali militari sono quelli che i militari usano per prevenire e curare ferite di guerra e malattie in ambienti militari speciali». Ancora non è dato sapere se il vaccino sarà somministrato su base volontaria ai militari e quando e se potrà esserci la normale commercializzazione del vaccino.




Regione, Commissione Sanità. Azienda.Lazio.0: il ringraziamento dell’onorevole Simeone

Approvato il testo della proposta di legge su Azienda Lazio.0 che prossimamente andrà in aula.

Il ringraziamento dell’onorevole Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare a tutti i membri della commissione.

https://www.facebook.com/giuseppepinosimeone/videos/615050909109296/



Città di Valmontone, il neo responsabile della Scuola calcio Luciano: “Non potevo dire di no”

Valmontone (Rm) – Continuano a fioccare novità nell’organigramma del Città di Valmontone. La società del presidente Massimiliano Bellotti, dopo aver annunciato il neo tecnico della Prima categoria che sarà Aurelio Sarnino, ha reso noto di aver affidato a Raffaele Luciano l’incarico di responsabile della Scuola calcio. “Dopo la separazione da Claudio Colonna (a cui la società ha rivolto anche pubblicamente sentiti ringraziamenti, ndr), il presidente mi ha chiesto la disponibilità per ricoprire questo ruolo e io non potevo dire di no – racconta Luciano – Collaboro col Città di Valmontone da ormai cinque anni e si è creato un rapporto di profonda fiducia, in particolare con Bellotti. Già l’anno scorso mi occupavo dell’organizzazione di alcuni eventi oltre ad allenare l’Under 15 provinciale (che si è piazzata al primo posto come l’Under 17 di mister Sarnino conquistando il titolo regionale per la prossima stagione, ndr) e ho iniziato a capire come comportarmi in quel tipo di incarico, anche perché non mi piace fare “salti nel buio”. Spero di essere all’altezza della situazione, ma di sicuro ci metterò grande impegno: le mie idee di calcio coincidono con quelle del presidente Bellotti. Nel settore di base è fondamentale educare i bambini allo sport e al rispetto delle regole, curando l’aspetto cognitivo e quello motorio”. Il lavoro di Luciano si è sviluppato in maniera molto rapida: “Abbiamo praticamente definito lo staff degli allenatori del settore di base e saranno tutti tecnici qualificati. Non ci saranno primi o secondi gruppi perché non è un tipo di suddivisione che ci piace: cercheremo di far crescere tutti i nostri piccoli calciatori”. Anche nella prossima stagione, in ogni caso, Luciano sarà in campo alla guida di un gruppo agonistico: “Guiderò la nuova Under 17 regionale, d’altronde mi sento assolutamente ancora allenatore”.
La chiusura è affidata al presidente Bellotti: “Dopo Sarnino neo coach della Prima categoria, con la scelta di Luciano come responsabile della Scuola calcio abbiamo premiato un altro tecnico cresciuto all’interno del nostro club perché quella è la strada che vogliamo percorrere sia con gli allenatori che con i ragazzi da portare a giocare in agonistica e nella prima squadra. Il Città di Valmontone è cresciuto in maniera graduale e costante nel corso di questi anni e vuole continuare a farlo in maniera sempre più importante anche nelle prossime stagioni”.




Ssd Colonna (calcio, I cat.), il neo tecnico è Torricelli: “L’obiettivo? Vogliamo essere protagonisti”

Colonna (Rm) – La Prima categoria del Colonna ripartirà da Alberto Torricelli. Nelle scorse ore la società castellana ha ufficializzato il nome dell’erede di mister Luca Esuperanzi sulla panchina della prima squadra e lo ha presentato al gruppo nell’incontro a cui hanno presenziato il presidente Simone Di Girolamo, il direttore generale David Pinci, il dirigente della Prima categoria Marco Tozzi e pure il consigliere delegato allo Sport del Comune di Colonna Giorgio Cascia. “Avevamo intavolato alcune chiacchierate con altri allenatori – ha rivelato Pinci – Ma quando ho parlato per la prima volta con Torricelli, ho capito subito che poteva essere l’uomo giusto per noi e abbiamo chiuso l’accordo in maniera rapida. Ci auguriamo che possa essere un rapporto proficuo e solido nel tempo”. Anche l’allenatore si è mostrato subito molto entusiasta: “Il gruppo verrà completato con alcuni innesti di qualità e sono convinto che riusciremo a competere per le posizioni di vertice – ha detto Torricelli senza remore – La mia ultima esperienza è stata quella di due stagioni fa con l’Atletico Monteporzio, quando abbiamo chiuso il campionato al terzo posto. Il campo mi manca e non vedo l’ora di tuffarmi in questa nuova avventura”. L’impatto con l’ambiente del Colonna è stato più che positivo per il tecnico che ha allenato a lungo anche a Grottaferrata. “Ho trovato una società sana e composta da persone serie. L’intesa è stata molto semplice, cercheremo di essere protagonisti nella prossima stagione: per farlo, ovviamente, si dovranno “incastrare” una serie di componenti, ma siamo fiduciosi”. L’avventura della nuova Prima categoria del Colonna dovrebbe partire già il 31 agosto con l’avvio della preparazione atletica. “Siamo in attesa di capire le disposizioni governative sull’attività sportiva e calcistica in particolare – ha rimarcato l’allenatore – L’intenzione è quella di lavorare sin da subito sull’amalgama del nuovo gruppo che sarà fondamentale per ben figurare in campionato”.




Ostia, 12enne rischia di annegare: salvato da un bagnino. Elisoccorso impiega 30 minuti per atterrare

Un ragazzino di 12 anni fa il bagno ma prende acqua e preso dal panico le sue condizioni peggiorano fino a quando non riesce più a respirare. Una signora grida e chiede aiuto e un bagnino della spiaggia libera Cayenne lo ha afferrato insieme a un secondo addetto al salvataggio del Bahia lo ha portato a riva. Lì il bagnino Stoian di origini rumene ha praticato 15 minuti di respirazione, manovre fino a che il ragazzo non ha ricominciato a respirare. Le sue condizioni erano davvero disperate.

Soccorsi difficili

Nel pomeriggio del 27 giugno ad Ostia un 12enne ha rischiato di annegare e grazie all’immediato intervento del bagnino e del medico in volo sull’eliambulanza si è salvato. Comunque l’elicottero di
soccorso non trovando dove atterrare ha dovuto effettuare la manovra di calare il medico in volo con il verricello, proseguendo la ricerca di una piattaforma distante circa cinque chilometri dal luogo
dell’incidente.

Ci sono voluti circa 30 minuti di volo per l’elicottero del soccorso prima di poter atterrare, nel frattempo una autoambulanza ha trasportato il ragazzo sino a raggiungere il veivolo ed infine
elitrasportato all’ospedale Bambin Gesù dove è stato ricoverato.

Da tempo sosteniamo che sarebbe opportuno sul lungomare di Roma dove la densità dei turisti è estremamente alto, come ad esempio ad Ostia, una piattaforma per agevolare l’atterraggio di elisoccorsi, come da tempo sosteniamo che ci vorrebbero droni adatti al trasporto sulla
litoranea di defibrillatori per emergenze cardiache. Si salverebbero vite umane, si organizzerebbe una rete di emergenza adeguata alla densità di cittadini che solitamente frequentano i lidi della
Capitale. E’ quanto dichiarano in una nota Gaetano Di Staso, Coordinatore per il X’ Municipio e per il Litorale romano del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del
Movimento.




Strangola i suoi due figli e poi si uccide

Si è suicidato Mario Bressi, 45 anni, il padre dei due gemelli di 12, un maschio e una femmina, uccisi in un condominio di Margno, quasi 400 abitanti in Valsassina. Secondo le prime informazioni, sarebbero stati strangolati. Il suo cadavere è stato trovato poco distante. La famiglia sarebbe originaria del Milanese, con una casa di villeggiatura a Margno.

Il padre avrebbe ucciso i due figli per poi uccidersi, gettandosi dall’altissimo ponte della Vittoria a Maggio di Cremeno (Lecco), luogo poco lontano da dove si è consumato il duplice omicidio. Un viadotto, tra l’altro, tristemente noto in quanto negli anni teatro di innumerevoli suicidi. A trovare i corpi dei figli è stata la madre, giunta dal Milanese disperata dopo aver ricevuto un SMS dal marito per informarla che non avrebbe più rivisto i figli. Il particolare emerge da una prima ricostruzione degli inquirenti che indagano sulla tragedia. 

‘Coi miei ragazzi sempre insieme’ è il testo a corredo delle ultime foto postate sui social dal quarantacinquenne. L’uomo, che non postava nulla dal primo dell’anno, ha pubblicato le immagini intorno alle 3 di notte, foto sue e dei bambini sorridenti in montagna. “Stanotte ho sentito dei rumori sordi, non capivo. Poi questa mattina presto ho sentito delle urla e sono uscito: ho fatto la rampa di scale e ho visto la madre dei ragazzini disperata. Urlava ‘non si svegliano, non si svegliano’. Anche gli uomini della Croce rossa piangevano”. E’ la testimonianza di un vicino di casa di Bressi. “Conosco bene la famiglia, sono villeggianti da tanto tempo qui a Margno, come noi – aggiunge sconvolto il vicino di casa -. Conosco il nonno, insomma ci conosciamo tutti. I ragazzini ieri sera giocavano felici nel cortile. E’ tremendo, non posso crederci…”.

Il dramma familiare si è consumato al primo piano di un condominio  nei pressi della partenza della funivia che porta al Pian delle Bedulle. “Non li conoscevamo, ma siamo frastornati per quanto accaduto”, dicono alcuni villeggianti. I carabinieri, che indagano coordinati dal pm Andrea Figoni e dal procuratore Antonio Chiappani, hanno ascoltato per circa tre ore, nella caserma di Casargo, la madre dei due dodicenni.




Percepisce il reddito di cittadinanza mentre è agli arresti domiciliari

CAPRAROLA (VT) – I carabinieri della stazione di Caprarola, insieme al personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo, al termine di una specifica attività investigativa, hanno individuato un 37enne del luogo che percepiva illegalmente il reddito di cittadinanza, senza averne titolo, avendo omesso, nella dichiarazione all’INPS, di essere al momento sottoposto al regime degli arresti domiciliari e quindi di essere impossibilitato ad adempiere, poiché privato della libertà personale, a tutte le incombenze previste per l’elargizione del suddetto reddito.

I militari, incrociando i dati ed effettuando gli accertamenti in questione, hanno scoperto che l’uomo aveva già tentato in due occasioni di ottenere l’assegno mensile me gli era stato rifiutato per poi riuscirci nello scorso mese di maggio omettendo di riferire circa la misura cautelare alla quale era sottoposto. Il 37nne è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo.  




Detenuto querela due poliziotti penitenziari: manette troppo strette. Olanda (SIPPE): “Vicenda incredibile”

Atto di citazione a giudizio per due agenti della Polizia Penitenziaria querelati da un detenuto. L’accusa è quella di aver stretto troppo le manette al recluso durante un viaggio di trasferimento da Paliano a Roma e ritorno procurandogli, secondo l’accusa, delle lesioni guaribili in due giorni. I fatti risalgono a febbraio del 2019 e i due agenti ora si dovranno presentare il prossimo 2 dicembre davanti al Giudice di Pace di Ferentino per  rispondere dei reati di lesioni personali colpose e di cooperazione nel delitto colposo.

“Questa vicenda è davvero incredibile. – Ha detto Carmine Olanda, Segretario Generale del SIPPE – Sindacato Polizia Penitenziaria – Finire alle sbarre per delle manette presumibilmente strette e con una prognosi di due giorni è un fatto senza precedenti che non riusciamo a digerire. La polizia penitenziaria – ha proseguito Olanda – non può lavorare in queste condizioni, preoccupandosi giornalmente di accuse infamanti di soggetti evidentemente senza scrupoli che utilizzerebbero lo Stato per colpire lo Stato stesso. Siamo stanchi di essere accusati di torture, lesioni nei confronti dei detenuti. La polizia penitenziaria tutti i giorni salva vite umane, garantisce sicurezza sociale e non intende lavorare per pagare gli avvocati per difendersi da accuse che spesso si rivelerebbero fantasiose. Se un detenuto – conclude Olanda – denuncia per presunte manette strette, non posso immaginare quali sarebbero le accuse se lo Stato autorizzasse la Polizia Penitenziaria ad usare il Taser in carcere. Ecco perché chiediamo norme che tutelino il lavoro della Polizia Penitenziaria, prevedendo un reato specifico, con pene severe, per detenuti che aggrediscono gli agenti della Polizia Penitenziaria”.




Guidonia, il sindaco revoca l’assessore Davide Russo

GUIDONIA (RM) – Il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet (M5s) ha emesso ieri un decreto di revoca per l’assessore Davide Russo stabilendo che fino alla nomina di un eventuale nuovo assessore, le attività politico-amministrative inerenti le deleghe sopra descritte, fanno capo al Sindaco.

Nel decreto sindacale si legge che la motivazione della sfiducia nei confronti di Russo è che “sono venute meno le condizioni della necessaria affinità politica che può consentire di continuare proficuamente il rapporto di fiducia nell’interesse della nostra Città”

“Come nella fiaba di Andersen il sindaco Barbet (M5S) di Guidonia Montecelio, circondato dal primo cerchio magico, dopo tre anni, grazie alle grida dei consiglieri di opposizione ha compreso che il vestito che gli confermavano di avergli cucito non esisteva”. Questo un primo commento della consigliera di Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio Giovanna Ammaturo a margine dell’atto del sindaco. “Dopo 11 assessori dimessisi, 4 consiglieri passati all’opposizione il sindaco Barbet, con ordinanza 22 del 26 giugno ha trovato il coraggio revocando al dott. Davide Russo l’incarico assessorile – prosegue Ammaturo – con le motivazioni indicate: “Sono venute meno le condizioni della necessaria affinità politica che può consentire di continuare prolificamente il rapporto di fiducia nell’interesse della nostra Città. Il dott Russo aveva un rapporto di peso con l’Amministrazione penta stellata fin dalla prima ora luglio 2017 quando fu proclamato il neo sindaco: sviluppo, attività produttiva, legalità, sociale, rilancio economico, commercio, PMI, industria e artigianato. Non bastando a novembre 2017 fu anche offerto l’incarico di vice sindaco con delega generale durante assenza del primo cittadino. Successivamente a febbraio e marzo 2020 Barbet ha ridimensionato Russo lasciandogli solo, si fa per dire, il sociale, servizi socio sanitari e sportello antiviolenza. Mentre durante il consiglio comunale del 22 giugno l’opposizione dopo un’ora lasciava l’aula virtuale, anche consiglieri Checchi e Roscetti non si presentavano all’appello invalidando per mancanza di numero legale la seduta. Le due consigliere hanno oggi ufficializzato la costituzione del gruppo Attiva Guidonia mutuando analogo Attiva Sicilia fondato in Trinacria da 5 fuoriusciti regionali del M5S. Russo è stato da subito indicato come il responsabile della dicotomia ma si guardava bene da prendere la paternità adducendo alla libertà di scelta dei consiglieri eletti e di lavorare quotidianamente per la città e nell’interesse dei cittadini. Con l’ordinanza n° 22 Barbet ha messo la parola fine a tanto sudore del dott Russo. Un assessore di certo non scevro da critiche anche da parte della sua stessa parte politica quando fu chiaro che avesse dimenticato di riferire che era contemporaneamente consigliere a Bronte o di far parte dell’Ufficio di Presidenza della Fondazione Caponetto. La stessa che con nota stampa si interrogava sulle motivazioni per aver tolto la delega della legalità proprio a Russo e cosa stesse succedendo intorno alla questione dei rifiuti, delle cave e relativi appalti. Come relatore al vertice nazionale antimafia della fondazione Caponnetto ebbe a dire : “Stiamo governando la terza città del Lazio e ho avuto la netta sensazione che per anni sia stata una vera tintoria del denaro sporco”. Fratelli d’Italia ha presentato in tre anni per le numerose e diverse deleghe detenute numerose interrogazioni e richieste di atti di cui l’ex assessore alla faccia della legalità , non ha fornito legittime risposte. Sono politicamente soddisfatta che l’assessore sia stato defenestrato. Sicuramente Barbet avrà trovato il coraggio di andare avanti con le proprie gambe e sarebbe la prima cosa buona che ha fatto per la Città”