Civitavecchia, armato di coltello rapina il Todis in via San Gordiano: arrestato

Gli agenti del Commissariato di Polizia di Civitavecchia hanno arrestato un 23enne che, armato di coltello, nel pomeriggio di ieri, 08 luglio, ha rapinato il supermercato “Todis” nel quartiere San Gordiano.
R.C., civitavecchiese di 23 anni, dopo essersi messo in fila al supermercato con in mano una birra, giunto davanti alla cassa, ha estratto l’arma dal marsupio che indossava legato in vita, puntandola al cassiere e facendosi consegnare il denaro, prima di fuggire all’esterno inseguito da un dipendente del supermercato.
Il giovane, raggiunto da alcuni parenti, veniva immediatamente bloccato dagli agenti delle volanti e dalla pattuglia della squadra di polizia giudiziaria del commissariato, diretto da Paolo Guiso, allertati dalla segnalazione di rapina giunta al 113.
Sul posto giungevano anche altre pattuglie della P.G. del commissariato e gli agenti della Polizia Scientifica. Durante la perquisizione, nel marsupio che ancora il ragazzo teneva allacciato alla vita e dal quale, anche dalle immagini, si vede estrarre l’arma, sono state rinvenute delle banconote “arraffate” velocemente dalla
cassa, accartocciate e risultate dopo essere parte della refurtiva, mentre il resto delle banconote,
accartocciate, veniva rinvenuto sotto il tappetino dell’auto dei congiunti del ragazzo.
Gli agenti, dopo aver sentito i testimoni e visionato le immagini del circuito di videosorveglianza del
supermercato traevano in arresto il 23enne che dovrà rispondere di rapina aggravata e denunciavano in
stato di libertà, per favoreggiamento personale, la donna sotto il cui tappetino gli agenti hanno rinvenuto il
resto del denaro.




Football Club Frascati, la nuova Under 14 a mister Graziani: “Felice per la fiducia del club”

Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati ha affidato la nuova Under 14 provinciale a mister Massimiliano Graziani. Il tecnico faceva parte già l’anno scorso dello staff tecnico della società tuscolana (era alla guida della “vecchia” Under 15) e parla della sua esperienza al Football Club Frascati: “Sono rimasto sorpreso dalla passione e dall’organizzazione che ho trovato in questa società e sono felice di avere avuto ancora la fiducia del club. A settembre scorso avevamo ancora pochi ragazzi per l’Under 15, ma successivamente siamo riusciti a completare il gruppo e a fare una discreta stagione: il Covid ci ha fermato a marzo, ma complessivamente sono soddisfatto. Il prossimo anno? Il Football Club Frascati sta facendo un percorso di crescita esponenziale e col lavoro del direttore generale Gianfranco Di Carlo e del neo direttore sportivo del settore giovanile Manuel Ricci verranno allestiti gruppi validi per tutta l’agonistica”. A lui, come detto, toccherà l’Under 14: “E’ una categoria che mi piace perché l’allenatore ha il compito di “instradare” i ragazzi nel mondo del calcio a undici, inserendo piccoli principi di tattica e un certo tipo di lavoro atletico, sempre fatto col pallone. La presenza dell’arbitro e il confronto coi risultati sono altri aspetti “nuovi”, inoltre per questi ragazzi c’è stato uno stop di tre mesi che ha fatto saltare loro la parte di prova sul campo a undici del finale di stagione. Ci sarà un piccolo gap da colmare, ma i ragazzi a questa età apprendono presto”. Lunedì scorso c’è stato il primo “raduno” per l’Under 14, mentre sabato (dalle ore 10 alle 11) ci sarà un nuovo appuntamento all’Otto Settembre. “Il gruppo sarà formato dai “vecchi” Esordienti 2007 a cui si aggiungerà qualche innesto – rimarca Graziani – Siamo rimasti soddisfatti dei ragazzi visti, spero che sposino il progetto del Football Club Frascati perché si può fare una stagione interessante. Ho scoperto da pochi anni le categorie provinciali, ma la cosa fondamentale è la voglia di imparare dei ragazzi per poter competere ai vertici”. La chiusura di Graziani è sul particolare rapporto con Manuel Ricci, passato dal ruolo di allenatore a quello di ds: “Lo bacchetterò sempre perché sono più grande – sorride l’allenatore – Scherzi a parte, è un ragazzo molto professionale e preparato, ma soprattutto ha una grande disponibilità e umiltà. Penso che abbia tutte le qualità per far bene in questa nuova veste”. Anche il co-presidente Claudio Laureti ha speso due parole su Graziani: “Quando l’anno scorso lo abbiamo inserito nello staff tecnico, ho subito pensato che fosse un altro tassello importante per la crescita del nostro club. Massimiliano sposa in pieno il nostro ideale di calcio e si è calato perfettamente nella realtà del Football Club Frascati. E’ una figura dal forte carisma, sono bastati i primi allenamenti per capire che fosse una persona giusta per la nostra società”.




Città di Valmontone, Consalvi e l’agonistica con cinque regionali: “L’importante è la crescita dei ragazzi”

Valmontone (Rm) – Un’annata speciale per il settore giovanile agonistico del Città di Valmontone. La società del presidente Massimiliano Bellotti sarà ai nastri di partenza con ben cinque gruppi regionali in altrettante categorie. A “dirigere” il traffico da responsabile del settore sarà ancora Giuseppe Consalvi che tra l’altro “tornerà” anche in campo come allenatore dell’Under 19. “Il presidente Bellotti mi ha dato l’opportunità di tornare a fare ciò che amo di più e cioè stare in panchina, ma al tempo stesso porterò avanti con il massimo dell’impegno anche il ruolo di responsabile dell’intero settore agonistico. Sarà un’annata importante per la storia del Città di Valmontone, anche se il nostro club ha dato sempre poco rilievo alle categorie, ma ha messo sempre al centro dei suoi progetti la crescita dei ragazzi e sarà così anche quest’anno. D’altronde vogliamo cercare, nel tempo, di farne arrivare diversi nella nostra prima squadra per valorizzare i giovani del nostro territorio”. Consalvi annuncia la conformazione dello staff tecnico dell’agonistica per la stagione 2020-21: “Al di là del sottoscritto che guiderà l’Under 19 regionale, ci sarà l’avvento di mister Raffaele Luciano alla guida dell’Under 17 regionale. Lui farà anche il responsabile della Scuola calcio e saremo costantemente in contatto nel corso della stagione, come già stiamo facendo in queste settimane assieme anche a Fabio Carosi. A scendere avremo Aldo De Angelis alla guida della nuova Under 16 regionale, categoria che il mister ha già allenato nella stagione appena messa alle spalle (e dunque col gruppo della “nuova” Under 17, ndr) e infine Francesco Picci (ex tecnico proprio dell’Under 19 della passata annata, ndr) con l’Under 15 regionale e Giovanni Innocenzi con l’Under 14 regionale. Anche quest’ultimo faceva parte già del nostro staff tecnico avendo allenato gli Esordienti 2008 nella stagione appena chiusa: siamo convinti che potrà fare bene anche nel settore agonistico”. Sugli obiettivi stagionali Consalvi preferisce rimanere cauto: “Per un mio modo d’essere, mi piace volare basso. Avremo dei gruppi competitivi, ma al momento è presto per sbilanciarsi sulle possibilità di ognuno di essi”.




Volley Club Frascati, la Mola c’è: “Under 15 e 14 possono anche giocare nell’Eccellenza”

Frascati (Rm) – E’ un punto fermo dello staff tecnico del Volley Club Frascati. Flavia Mola sta per cominciare la sua terza stagione con il sodalizio del presidente Massimiliano Musetti ed è la “fotografia pratica” della stretta collaborazione che c’è tra il club tuscolano e il Volleyro’, visto che anche in questa annata si “dividerà” tra le due società. Dopo aver curato direttamente (anche) la prima squadra del Volley Club Frascati, la Mola si occuperà da vicino soprattutto dei gruppi Under 15 e Under 14 femminili anche se sarà stretto il rapporto di collaborazione con Fosco Cicola (che seguirà le categorie superiori fino alla serie C). “Sono contenta di poter lavorare ancora per il Volley Club Frascati che ha sempre dimostrato stima e fiducia nei miei confronti” dice la Mola che poi parla delle caratteristiche dei gruppi a sua disposizione: “L’Under 14 è composta dai due gruppi Under 13 dello scorso anno guidati da Adriano Di Peco e Luca De Gregorio, che arrivarono fino alle semifinali di categoria e dimostrarono di avere qualità importanti. Alcune di queste ragazze giocheranno anche l’Under 15 che sarà formata soprattutto dalle atlete della “vecchia” Under 14 che ho guidato direttamente l’anno passato e che ha conquistato il titolo territoriale di categoria. In sintesi, avremo due gruppi molto competitivi per le loro categoria: ora capiremo come si comporterà la Federazione, ma queste due squadre possono tranquillamente fare l’Eccellenza per i valori tecnici che possono esprimere. Inoltre disputeranno anche un campionato maggiore per fare esperienza “tra le grandi” e assieme alla società stiamo valutando a quale partecipare”. Come detto, la Mola si dividerà ancora tra Volley Club Frascati e Volleyro’, inevitabile chiederle due parole anche sul nuovo progetto della Volleyro’ Academy che coinvolgerà anche altre società: “E’ un primo anno sperimentale i cui effetti dovranno essere valutati nel tempo. Questo accordo permetterà di “allargare geograficamente” la supervisione delle atlete più interessanti, vedremo cosa ne uscirà”.




`Ndrangheta, operazione “Pedigree”: scattate misure cautelari per 12 persone affiliate alle cosche Serraino e Libri

REGGIO CALABRIA – La Polizia di Stato di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, ha eseguito 12 misure  cautelari nei confronti di elementi di vertice, luogotenenti e affiliati alle potenti cosche della `ndrangheta SERRAINO e LIBRI, ritenuti tutti responsabili di associazione mafiosa e, a vario titolo, di estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, corruzione per atti contrari ai doveri d´ufficio, illecita concorrenza con violenza o minaccia, incendio, aggravati dalla circostanza del metodo e dell´agevolazione mafiosa.

I poliziotti della squadra mobile, coadiuvati dagli operatori dei Reparti Prevenzione Crimine della Calabria, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e il sequestro di alcuni esercizi commerciali. Impiegati circa 100 agenti della Polizia di Stato.

Le indagini condotte dai poliziotti della Squadra Mobile  hanno portato alla luce le dinamiche criminali delle predette consorterie della `Ndrangheta operanti, attraverso le loro articolazioni territoriali, nel quartiere di San Sperato e nella frazione Gallina, nonché nel comune di Cardeto (RC) e in Gambarie d´Aspromonte, principalmente nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori e commercianti anche attraverso l´imposizione di beni e servizi, nonché nell´impiego dei proventi delle attività delittuose in esercizi commerciali attivi nel campo della ristorazione [bar] e della vendita di frutta, intestandoli a sodali o a compiacenti prestanomi allo scopo di eludere il sequestro con l´applicazione delle disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.

L´inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria ha consentito di accertare come il vertice della cosca SERRAINO sia attualmente rappresentato da un soggetto, genero di un uomo di fiducia del “boss della montagna”, assassinato durante la seconda guerra di `Ndrangheta.

Nel corso degli anni, il soggetto – catturato da latitante nel 2017 dai poliziotti della Squadra Mobile e dai Carabinieri – ha acquisito una sempre maggiore importanza nell’ambito dei gruppi mafiosi, riuscendo a scalare le gerarchie della cosca SERRAINO, con specifica competenza territoriale nel quartiere di San Sperato. Una consorteria strutturata della `ndrangheta unitaria, che ha trovato la sua forza anche nei legami coltivati con esponenti carismatici di altre potenti cosche di Reggio Calabria, che ne hanno determinato il graduale potenziamento e l´ascesa al vertice. Strettissimo il legame con i capi storici della cosca LABATE [intesi i “Ti Mangiu”] egemone nei quartieri cittadini di Gebbione e Sbarre. Fattivo e proficuo il rapporto con la cosca LIBRI di Cannavò, ogni qual volta si è posta l’esigenza di risolvere problematiche comuni e dirimere controversie afferenti alla rispettiva competenza territoriale. Stabili le relazioni con la potente cosca DE STEFANO-TEGANO e in particolare con uno storico esponente del clan di Archi – recentemente arrestato nell´ambito dell´operazione Malefix – sia per la fornitura di acqua minerale, sia per ottenere l´autorizzazione preventiva ad aprire un bar in una zona non sottoposta al controllo della cosca SERRAINO, bensì sotto il dominio della cosca DE STEFANO-TEGANO, nel rispetto delle regole della `Ndrangheta, sia infine per ricevere aiuto nell’accaparramento di clienti e nelle attività di reperimento di macchinari aziendali necessari per l’apertura di un esercizio commerciale.

Il capo cosca è riuscito a gestire dal carcere gli affari illeciti della cosca attraverso i colloqui con la moglie e le comunicazioni epistolari con altri affiliati, nonché con l´utilizzo di apparecchi telefonici cellulari introdotti abusivamente all´interno della struttura carceraria. Pur essendo detenuto, ha continuato a svolgere le sue funzioni di capo cosca, impartendo direttive dal carcere per eseguire estorsioni, per ordinare danneggiamenti di esercizi commerciali, per imporre la fornitura di beni e per pianificare intestazioni fittizie di attività commerciali. Dall´indagine sono emersi diversi elementi che dimostrano come il capo cosca avesse a disposizione in carcere un telefono cellulare – rinvenuto il 9 aprile 2019 dalla Polizia Penitenziaria – con il quale riusciva a comunicare riservatamente con l´esterno e ad impartire disposizioni alla moglie la quale si prestava a fare da postina e ad altri sodali, con l´uso di un linguaggio criptico ma attinente alle dinamiche e alle attività delittuose della cosca di cui continuava a tenere le redini nonostante lo stato di restrizione.

 Le indagini sono state condotte con l´irrinunciabile ricorso alle intercettazioni grazie alle quali è stato possibile individuare le dinamiche criminali, segnatamente quelle di carattere estorsivo, che hanno determinato il graduale rafforzamento della cosca SERRAINO e in particolare dell´articolazione di San Sperato diretta dal boss. Determinanti anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di Giustizia.




Forze Armate, scoppia appaltopoli: 31 persone indagate

Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 indagati, tra i quali pubblici ufficiali – appartenenti alle Forze Armate con diverso grado – e imprenditori, accusati, tra l’altro, di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d’asta e altro negli appalti per gli approvvigionamenti delle Forze Armate.

Le indagini avrebbero fatto emergere episodi di frode contrattuale ai danni delle amministrazioni dello Stato appaltanti da parte delle ditte aggiudicatarie della produzione dei nuovi distintivi di grado per le Forze Armate.

L’ordinanza dispone per 7 indagati gli arresti domiciliari, 5 misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e 19 misure di divieto temporaneo di contrattare con la Pubblica Amministrazione e di esercitare attività imprenditoriali. Le indagini, coordinate dalla Procura, avrebbero documentato uno “specifico e ben collaudato sistema corruttivo” tra imprenditori e ufficiali delle forze armate, ricostruito grazie alle attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica supportata da servizi di osservazione e pedinamento. Complessivamente, le indagini avrebbero permesso di svelare turbative d’asta e frodi negli appalti delle Forze Armate per un valore di 18,5 milioni. E’ stato disposto un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza delle somme corrisposte ad alti ufficiali delle forze armate per il reato di corruzione.

Sarebbe stata accertata anche una truffa nella fornitura di tende per l’Esercito Italiano nel corso delle indagini della Squadra Mobile di Roma su presunte frodi negli appalti della Forze Armate. In particolare si tratterebbe della fornitura di tende modulari a struttura pneumatica per le truppe in missione all’estero tramite una “gara a procedura aperta” per un importo complessivo di circa 9 milioni di euro.
Coinvolti anche ufficiali dell’ Aeronautica Militare nell’operazione della Squadra Mobile di Roma che ha eseguito 31 misure cautelari per presunte frodi in appalti delle Forze Armate. Sarebbero stati accertati autonomi e distinti episodi delittuosi commessi da ufficiali dell’ Aeronautica Militare che – si legge in un comunicato della Questura di Roma – “si pongono in condizione di stabile asservimento ad interessi privati”.




Settembre 1999 viene ucciso Hyso Telharaj simbolo della ribellione al caporalato: dopo 20 anni di latitanza estradato in Italia l’albanese Vrapi Luan

E’ rientrato stamattina in Italia, scortato da personale dello SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, il 47enne albanese VRAPI Luan, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Foggia il 24.11.1999 per omicidio volontario e lesioni personali aggravate.

L’ex latitante, rintracciato grazie alla frequente e consolidata collaborazione tra la polizia albanese e l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza italiano operativo a Tirana, e grazie al lavoro della Divisione Interpol dello SCIP, è un personaggio noto alle cronache italiane, poiché è accusato, in concorso con altri, dell’omicidio del giovane bracciante di 22 anni, Hyso Telharaj, avvenuto nel settembre 1999 nelle campagne di Foggia.

ll nome di Hyso è diventato un simbolo della ribellione contro l’odiosa piaga del caporalato, ma anche di riscatto e rinascita, ricordato spesso dall’Associazione Libera che per il ventennale della morte, a settembre 2019, ha promosso tre giorni di memoria e impegno dal titolo “Il dolce sorriso di Hyso Telharaj” .

Era venuto in Italia per cercare lavoro e l’aveva trovato come bracciante agricolo per la raccolta dei frutti della terra della Capitanata. Non è stato ucciso dalla malattia o piegato dalla fatica come accade spesso, ma assassinato dai caporali perché non aveva ceduto al loro ricatto e non aveva pagato al loro il pizzo.

Dell’omicidio e della storia di Hyso ha parlato anche Don Ciotti lo scorso 15 novembre 2019, nella sua visita a Tirana insieme al Procuratore Nazionale Antimafia, portandolo come esempio di dignità, coraggio e della ribellione ad ogni forma di criminalità organizzata.

VRAPI Luan, dopo lo sbarco a Fiumicino e le notifiche degli atti da parte della Polizia di Frontiera Aerea dello scalo romano, verrà consegnato al personale della Polizia Penitenziaria di Bari per essere condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria pugliese.




Bracciano, Vigili del Fuoco: ripristinato l’impianto semaforico

BRACCIANO (RM) – Grande soddisfazione espressa dai Vigili del Fuoco di Bracciano per il ripristino della funzionalità e l’adeguamento normativo dell’impianto semaforico presso la locale caserma.  

Il Capo Reparto Esperto Pasquale Stringini, aveva personalmente richiesto all’amministrazione comunale il ripristino dei semafori a causa di una situazione di disagio e mancanza di sicurezza che si era venuta a creare con difficoltà di uscita per i mezzi di soccorso che ogni volta dovevano effettuare manovre con personale costretto a fermare il traffico: “Ringrazio il Sindaco Armando Tondinelli – dice Stringini –  insieme all’Amministrazione per aver compreso l’importanza di tale opera e per l’impegno profuso nel raggiungimento di questo obiettivo”. 

Il corretto funzionamento dell’impianto, infatti, è garanzia sia di sicurezza per i cittadini e gli automobilisti che di rapido intervento in totale sicurezza da parte dei Vigili del Fuoco.

E l’Amministrazione ha rivolto un messaggio di gratitudine per i Vigili del Fuoco: “Non ci stancheremo mai di ringraziare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – ha detto il Sindaco Armando Tondinelli – per il servizio che costantemente viene svolto a favore della comunità di Bracciano”.




Mondello, arrestato il “mago della truffa”: si era sostituito all’Enel nella riscossione delle bollette

PALERMO – I Carabinieri della Stazione Crispi hanno arrestato R.N. 37enne di Castelvetrano (TP), residente a Palermo, in quanto destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Milano per una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione, per truffa e ricettazione.

I militari,  a seguito di una mirata attività info-investigativa, lo hanno rintracciato a bordo di un autovettura a Mondello e dopo le formalità di rito lo hanno accompagnato presso la casa circondariale Lorusso – Pagliarelli.

La condanna trae origine da una serie di raggiri accertati nel periodo marzo – dicembre 2010, quando R.N. aveva costituito una falsa società elettrica sostituendosi all’ENEL nella riscossione delle bollette di ignari utenti.