Immigrati col Covid. Cittadini si sdraiano per terra per protesta: Santelli pronta a vietare sbarchi in Calabria

Protesta sulla statale SS 18 ad Amantea (Cosenza) per l’arrivo di 13 migranti positivi al Covid 19, sbarcati a Roccella Jonica. Si tratta di 13 pakistani, al momento asintomatici. La task force dell’Asp di Cosenza ha prontamente avviato i protocolli e sta gestendo in loco il focolaio dei migranti. Saranno visitati dall’equipe medica e poi tamponati nuovamente.

Alcuni cittadini si sono sdraiati a terra chiedendo sicurezza e il trasferimento immediato dei migranti in un centro più idoneo.

“I migranti positivi al Covid-19 arrivati ieri a Roccella Jonica confermano gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo”, ha detto il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli

“Per mesi – spiega Santelli – abbiamo combattuto il Coronavirus, al costo di grandissimi sacrifici esistenziali, sociali ed economici. Ma ora, a causa di questa incomprensibile indifferenza nei confronti della minaccia rappresentata dagli sbarchi incontrollati, tutti gli sforzi compiuti dai calabresi e dagli italiani rischiano di essere vanificati. Non possiamo consentirlo. Lo Stato, il Governo, devono essere presenti e affrontare una situazione che, da qui in avanti, potrebbe diventare ancora più esplosiva”.

Per la presidente della Regione Jole Santelli l’unica soluzione è “la requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste delle regioni italiane maggiormente interessate, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e in caso di positività la quarantena obbligatoria”. Santelli scrive al premier Giuseppe Conte che senza una risposta rapida “non esiterò ad agire, vietando gli sbarchi in Calabria”.




Covid-19, ancora trend in risalita

Sono 234 i nuovi contagiati da Covid nelle ultimi 24 ore, in risalita rispetto ai 188 di ieri.

Le vittime sono 9 (di cui 8 in Lombardia), contro le 7 di ieri. I casi totali salgono a 243.061, i morti a 34.954.

Dei nuovi contagiati 77 sono in Lombardia (32,9%) e 71 in Emilia Romagna (30,3%); se ne registrano 28 in Calabria, i migranti sbarcati nel Reggino. Sono stati effettuati appena 38.259 tamponi, in calo rispetto agli oltre 45 mila di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.

Sono 68 i positivi al Covid in terapia intensiva in Italia, uno più di ieri, il secondo giorno consecutivo di lieve aumento, mentre crescono di due unità in Lombardia, da 29 a 31. Quattordici regioni non hanno pazienti in terapia intensiva. I ricoverati con sintomi sono 776 (-50), quelli in isolamento domiciliare sono 12.335 (-175). Le persone positive al Covid sono complessivamente 13.179 (-124). I guariti sono 194.928 (+349).




Assetto Corsa Competizione, si torna in pista

Dopo essere stato lanciato su PC più di un anno fa, Assetto Corsa Competizione sbarca finalmente su console. Da qualche giorno il videogioco di simulazione di guida tutto italiano è disponibile per l’acquisto su PS4 e Xbox One. Rispetto ad Assetto Corsa, sviluppato da Kunos Simulazioni e distribuito da 505 Games, ormai 4 anni fa, qui non si ha più l’impressione di perdere parte dell’esperienza del gioco offerta dalla versione PC. Assetto Cosa Competizione si è rivelato un titolo eccellente, capace di regalare ai videogiocatori da console un’esperienza simulativa di una fedeltà mai vista su queste piattaforme. Prima di iniziare il nostro approfondimento però c’è da sottolineare alcuni aspetti. In primis il prodotto non è un titolo adatto a tutti, e non è un giogo esente da piccoli difetti. Inoltre c’è da dire che Assetto Corsa Competizione esprime tutto il suo potenziale se si utilizza volante e pedaliera, infatti il solo utilizzo del pad non rende giustizia al grande potenziale del lavoro svolto dagli sviluppatori di Kunos. La novità più evidente rispetto al passato riguarda ovviamente la licenza Blancpain GT, una categoria forse ancora poco conosciuta ma dotata di grande fascino: doveroso dunque un piccolo riassunto per chi non sapesse di cosa si stia trattando. Parliamo di un campionato ideato dall’organizzazione del gentleman driver Stephane Ratel e supportato ufficialmente dalla FIA, che ne governa il regolamento tecnico. Sono ammesse le vetture Gran Turismo omologate secondo le specifiche GT3 e si dipana tra dieci storici tracciati europei, suddividendosi equamente in eventi Sprint ed Endurance. Nelle prime si disputano due gare, precedute dalle rispettive sessioni di qualifiche, della durata di un’ora ciascuna; le seconde invece si svolgono in 3 ore, ad eccezione di quella al Paul Ricard in Francia (6 ore) e della manifestazione regina del calendario, la 24 ore di Spa. Il gioco, ovviamente, permette la più ampia personalizzazione, quindi si potranno impostare periodi più brevi.

Ma veniamo adesso all’analisi vera e propria. Il titolo di Kunos mette a disposizione diverse modalità, tutte interessanti e ben realizzate. La più enfatizzata è ovviamente la Carriera, dove si inizia entrando nel programma talenti di Lamborghini che all’atto pratico funziona da tutorial. Dopo una presentazione di benvenuto fornita da Mirko Bortolotti, vincitore del campionato 2017, si dovranno completare tre sessioni di prove libere sulla pista brianzola: la prima in condizioni ottimali, la seconda sotto la pioggia e l’ultima in notturna. A seconda dei tempi ottenuti il computer suggerirà il livello di difficoltà e gli aiuti alla guida; si procede poi alla selezione di una delle macchine a disposizione e alla formazione del proprio team, il che richiede di creare anche un secondo e un terzo pilota. La Blancpain GT prevede infatti che ciascuna delle gare sprint venga disputata da due piloti, che si devono dare il cambio durante il pit-stop obbligatorio la cui finestra si apre trascorso circa metà tempo; nelle competizioni endurance tre piloti devono alternarsi, al termine di ogni ora di gara, alla guida del mezzo. Ottenendo piazzamenti di rilievo è quindi possibile suscitare l’interesse delle squadre più blasonate per poter arrivare infine a scrivere il proprio nome a fianco di quello di Mirko Bortolotti e di Raffaele Marciello, un’altra eccellenza del made in Italy nonché campione in carica della categoria. Oltre a questa modalità di gioco, completano il corredo dell’offerta per giocatore singolo la classica Pratica, la Gara Singola (in cui scegliere tracciato e sessioni a cui prendere parte) e cinque scenari preimpostati in cui cercare di superare gli obiettivi posti dai programmatori, sfidando il cronometro in hotlap, hotsint e Superpole. Chiunque abbia giocato ad Assetto Corsa prima d’ora, sa benissimo che uno dei punti di forza del titolo, oltre naturalmente al modello di guida, era il vasto parco auto rimpolpato nel corso del tempo attraverso DLC rilasciati con cadenza regolare. In Assetto Corsa Competizione la rosa è stata inevitabilmente ridotta alle Gran Turismo che hanno preso parte al campionato GT 2018: parliamo di 13 vetture in totale. I nomi che contano, però, ci sono tutti: Ferrari, Lamborghini, Porsche, Jaguar, Audi, BMW, Mercedes, Honda, Nissan, Lexus, McLaren, Bentley e Aston Martin. Anche i tracciati, pur essendo solo 10, sono tra i più iconici della storia del motorsport: Monza, Misano, Brands Hatch, Silverstone, Hungaroring, Zolder, Paul Ricard, Barcellona, Nurburgring e la già nominata Spa-Francorchamps, in assoluto la più amata nelle partite online. Assetto Corsa Competizione offre due server per il multiplayer: quello pubblico non presenta limitazioni e chiunque può ospitare una partita personalizzata o aggiungersi a una sessione in corso, naturalmente prima dello spegnimento delle luci rosse. Quello competitivo impedisce di aggregarsi nel caso le qualifiche siano già e iniziate e soprattutto richiede che il giocatore sia in possesso di una determinata valutazione, necessaria a mantenere elevato il livello della sfida. Questo permette di approfondire il profilo del pilota, il cui rating totale è fornito da sette categorie, come la conoscenza del tracciato, la costanza nell’ottenere giri sempre simili, la bravura nel non perdere il controllo nell’auto, la prudenza nell’evitare collisioni con le altre macchine. Tutti valori che sono aggiornati man mano che si corre, indipendentemente se contro la CPU o altre persone, dall’insindacabile giudizio del computer. Insomma, tanta roba.

https://www.youtube.com/watch?v=_0nciA2aiR0

A livello di giocabilità, Assetto Corsa Competizione gode di un modello di guida del tutto unico ed estremamente fedele alla realtà. È chiaro sin dal primo giro di pista con la Lamborghini Huracan Super Trofeo che Assetto Corsa Competizione si configuri come una vera e propria simulazione, in grado di mettere alla prova, con i giusti settaggi, anche i piloti professionisti. Il lavoro svolto dal motore fisico proprietario è eccellente e lo si nota sin dall’uscita dai box, quando si capisce che non si può essere troppo aggressivi sui cordoli perché gli pneumatici non sono ancora nella giusta finestra e solamente dopo uno o due giri di riscaldamento riescono a fornire la massima aderenza; allo stesso modo essere sempre troppo irruenti nelle staccate può portare ad un surriscaldamento dei freni con la necessità di alzare il piede per farli respirare prima di poter tornare a spingere. Ai box si possono mettere le mani su una quantità sterminata di parametri, come l’incidenza dell’ala posteriore o l’inclinazione dello spoiler anteriore; la rigidità delle molle, la campanatura delle gomme, la mappatura della centralina, la corsa degli ammortizzatori, verificando con la telemetria in che modo le modifiche incidano sull’usura degli pneumatici e sul tempo su giro. Solo i professionisti riusciranno a destreggiarsi con immediatezza, mentre i semplici appassionati potranno iniziare con delle modifiche più basilari per apprezzare come il minimo cambiamento si traduca con una sensibile variazione del comportamento della vettura. Assetto Corsa Competizione è un gioco pensato per PC e si inserisce in quell’albero genealogico dei simulatori di guida che negli ultimi anni, proprio su computer, ha messo le radici. Siamo inoltre alla fine della generazione in cui lo stacco tra console e PC ormai è molto più accentuato rispetto al passato. Queste circostanze non possono non essere prese in considerazione nell’approcciarsi a questa conversione di Assetto Corsa Competizione per PS4 e Xbox One. Dei sacrifici sono stati fatti nel passaggio da PC e console, su questo non c’è dubbio, principalmente il frame rate, nel tentativo di mettere al riparo l’esperienza complessiva di gioco preservando il cuore di Assetto Corsa Competizione, ovvero l’aspetto simulativo. Per questo nuovo capitolo, Kunos Simulazioni ha deciso di passare dal motore usato nel precedente capitolo all’Unreal Engine 4, particolarmente esigente in termini di risorse richieste. La differenza principale che salta subito all’occhio nel confrontare testa a testa le due versioni è quella del frame rate. Entrambe le versioni per PlayStation 4 e per Xbox One, da noi testata, funzionano infatti a 30 FPS sia nei modelli base che in quelli di fascia superiore. PS4 ha una risoluzione di 1080p che viene upscalata a 4K sulla versione Pro. Xbox One funziona a 900p, mentre quella del modello X è nativa a 4K. Sia PS4 Pro che Xbox One X possono contare su qualche miglioramento grafico rispetto alla versione base, come al draw distance, all’anti-aliasing, effetti di post processing aggiuntivi e effetti particellari. Tirando le somme, Assetto Corsa Competizione si propone al pubblico come un titolo non adatto a tutti, ma è indicato per chi ama davvero la guida e i motori. Se quello che si cerca è un titolo semplice, con un sistema di guida arcade e che “perdona” alcuni errori allora è meglio navigare verso altri lidi. Se quello che invece si desidera è un’esperienza realistica, simulativa ed estremamente impegnativa allora Assetto Corsa Competizione saprà regalare ore ed ore di emozioni forti.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 8,5

Gameplay: 8

Longevità: 9

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise




LG Velvet, lo smartphone 5G dal design innovativo

LG decide di cambiare la linea estetica dei suoi smartphone e lo fa con Velvet, il primo device di fascia medio-alta capace di mostrarsi con un aspetto nuovo non solo esteticamente. E’ chiaro che LG con Velvet vuole abbandonare il susseguirsi della numerazione classica e soprattutto cambia il modo di esprimersi con un device da carattere e l’individualità a sé. Sarà il primo di una nuova serie che però prenderà nomi e caratteristiche differenti non portandosi dietro dunque la denominazione appunto di Velvet. L’azienda punta al mercato di fascia media ma quello più premium e lo si vede realizzando un Velvet con una struttura in vetro e alluminio e soprattutto con la certificazione IP68. Ma non sono perché il nome porta con sé anche una serie di colorazioni sgargianti che fanno parlare non appena le si osservano. Back cover luccicanti e curve che entrano nella cornice in alluminio lucida e che si incontrano in un tutt’uno con il display OLED doppiamente curvo. Gli smartphone di LG in passato non hanno mai davvero ottenuto il successo commerciale che avrebbero meritato. È un peccato, perché si tratta di dispositivi tecnicamente avanzati, “pensati” bene, con un buon design, ottimi display e con funzioni innovative e un po’ sperimentali. La colpa non è solo di un mercato che non li ha capiti, ovviamente, ma anche di una strategia di marketing globale un po’ debole. Con il nuovo Velvet la divisione smartphone dell’azienda coreana sembra voler fare le cose in maniera diversa. La cesura con i modelli V del passato (compreso l’ultimo V60 di poco tempo fa) è subito evidente nel design. Velvet abbandona il formato un po’ “massiccio” dei suoi predecessori in favore di linee snelle e leggere. Il risultato è un dispositivo ben bilanciato con un’ergonomia molto buona. Il prezzo di 649 euro al quale viene venduto mette in conto anche qualcosa di non premium come un display che non possiede refresh rate a 90Hz a differenza di molto contendenti di questa fascia di mercato ma anche una fotocamera che seppure tripla non si esalta rispetto alla concorrenza. Viene a mancare il sistema audio DAC che sembrava una prerogativa ormai di LG ma di fatto c’è il 5G grazie allo Snapdragon 765G che ormai conosciamo bene per efficienza ed efficacia. Acquistando lo smartphone entro il 31 luglio è possibile ricevere assieme allo smartphone anche una custodia protettiva trasparente in silicone ma anche le cuffie LG Tone Free Earbuds wireless che si auto sanificano non appena vengono poste nella confezione.

F.P.L.




Dungeons 3 torna in voga con la “Complete Collection”

Dungeons 3 è arrivato su Pc e console in versione “Complete Collection” ed è pronto a tenere incollati sullo schermo per ore ed ore. Chi è appassionato di videogames e ha vissuto gli anni ‘90 ricorderà sicuramente Dungeon Keeper, un particolare titolo gestionale ideato dalla mente di Peter Molyneux ai tempi di Bullfrog. Nel titolo si vestivano i panni del Signore Oscuro, un genio del male che si dilettava nella costruzione di possenti dungeons attrezzati con un’ampia varietà di stanze e in grado di ospitare le più disparate tipologie di mostri e aberrazioni. Dunegons è un franchise che, sin dal suo debutto nel 2010, segue un po’ troppo da vicino le orme lasciate dal capolavoro a cui si ispira, ma che col tempo ha imparato a differenziarsi e a lasciarsi apprezzare anche per altre caratteristiche peculiari. Oggi analizziamo la sua terza incarnazione in versione “Complete Collection”, un titolo che miscela saggiamente meccaniche da gestionale con quelle da RTS e le condisce con una considerevole dose di umorismo, il tutto arricchito con i molti contenuti extra usciti negli ultimi anni. La storia prosegue direttamente quella del capitolo precedente: il Male Supremo ha vinto la sua battaglia contro il bene e ora si gode la dolce vittoria brindando con calici ottenuti dai teschi dei suoi nemici e pasteggiando lautamente con kebab di unicorno. La vittoria però lo annoia e così decide di espandere il proprio dominio oltremare, inviando nel nuovo continente un’ombra in grado di prendere possesso di un’anima facilmente corruttibile. La scelta ricade su Talya, un’elfa figlia adottiva del paladino Tanos, la quale già in precedenza aveva mostrato una naturale predisposizione a percorrere sentieri oscuri. L’ombra si insinua quindi nella mente dell’ignara elfa e la trasforma passo dopo passo, da docile e gentile fanciulla, in una macchina da guerra smaniosa di versare il sangue dei suoi nemici disgustosamente buoni.

Da qui si dipana l’intera avventura, costituita da un buon numero di missioni, in cui bisognerà affrontare il paladino e i suoi strampalati compagni, come Grimli, il nano alcolizzato, o Jaina Overproud una maga tanto buona quanto attenta ai conti correnti. Il taglio narrativo da commedia fantasy è volutamente lineare e non si sforza in alcun modo di proporre una storia con colpi di scena insospettabili. La sua forza risiede invece in una comicità del tutto riuscita, che arriva alle orecchie del giocatore tramite la voce dell’ottimo narratore, doppiato in italiano dall’azzeccatissimo Gianni Quillico. Dall’inizio alla fine c’è da sbellicarsi dalle risate, quasi ogni dialogo contiene una battuta, una freddura o un riferimento a qualche produzione di stampo “nerd” in grado di mettere di buon umore. Il gioco prende in giro e si prende in giro, spesso disintegrando la quarta parete senza farsi troppi problemi. Con questo terzo capitolo della saga, però, gli sviluppatori hanno voluto provare a fare un salto in avanti rispetto al passato, emancipandosi dal modello originale. La parte di costruzione e difesa del dungeon è rimasta, ma è stata ibridata con dei forti elementi da strategico in tempo reale. Quindi ora non ci si limita a gestire dei sotterranei bui e muffi in tutti i loro aspetti, ma bisogna conquistare anche ciò che c’è sopra di essi, affrontando faccia a faccia chi vuole impedire al giocatore di far prosperare il proprio impero del male. Parlando di contenuti il pacchetto completo di Dungeons 3 è davvero imponente. Considerate che attualmente offre la campagna principale, inclusa nel gioco base, più sei campagne extra, una per ogni DLC, più tre mappe sandbox di grandi dimensioni, aggiunte con il DLC finale. A tutto questo ben di una qualsiasi divinità che vi venga in mente, vanno aggiunte la modalità schermaglia e l’online, per una quantità d’ore di gioco che va oltre la cinquantina, senza naturalmente considerare l’alta rigiocabilità delle campagne e delle singole mappe, che possono essere affrontate a diversi livelli di difficoltà.

Per quanto riguarda la giocabilità, Dungeons 3 Complete Collection strizza l’occhio al passato ricordando le origini in stile Dungeon Keeper, ma poi si evolve in un mondo in superficie in stile Warcraft. All’inizio il compito del giocatore è quello di costruire un dungeon nel sottosuolo e popolarlo di orribili mostri, demoni e qualsivoglia altra creatura disposta a perseguire i nostri maligni intenti. Per farlo è necessario costruire molti tipi di stanze, ognuna utile a soddisfare esigenze diverse dei malvagi inquilini. Le più basilari sono i dormitori e gli allevamenti di tacchini, utili per dare vitto e alloggio a orchi e goblin, ma ne esistono moltissimi tipi diversi. Nel cimitero, ad esempio, vengono sotterrati gli stolti eroi che sono andati incontro alla morte invadendo il nostro sotterraneo, e dove torneranno in vita come fedeli zombie al servizio del giocatore. Se invece non si uccidono gli invasori si può decidere di sbatterli in prigione dove marciranno fino a trasformarsi in arcieri scheletrici, oppure è possibile rinchiuderli nella sala delle torture, dove le conturbanti succubi possono seviziarli fino a quando non decideranno di passare al lato oscuro. Grazie alla sala del fabbro si possono anche costruire trappole necessarie a rendere i nostri domini ancor più pericolosi e inospitali per le forze del bene. Dopo averli appresi, e aver fatto accumulare abbastanza mana ai propri demoni, ci si può anche avvalere di potenti incantesimi: dalle piogge di fuoco a barriere difensive passando per orde di non morti evocati e portali magici, la scelta è vasta. Dungeons 3 però, come detto in precedenza, non si limita ad offrire una parte gestionale ricca e variegata, ma le affianca anche un comparto da RTS votato esclusivamente al combattimento. Come ogni buon dungeon che si rispetti, anche quello creato dai giocatori ha uno (o diversi) ingressi da cui gli impavidi eroi possono entrare e le perfide creature uscire, seminando morte e distruzione in superficie. Fintanto che i soldati del giocatore rimangono nel ventre della terra non è possibile controllarli direttamente, ma solo spostarli da una stanza all’altra sperando che si dedichino all’attività che si desidera. Una volta emersi dalle buie gallerie invece possono essere gestiti nel dettaglio, sia per quanto riguarda gli spostamenti che le abilità speciali. Ogni creatura dispone di valori di attacco e difesa, che aumentano al salire di livello, e anche abilità uniche che le permettono di rivelarsi decisiva in determinate situazioni. Talya, l’antieroina protagonista della storia, può ad esempio scagliare palle di fuoco che infliggono pesanti danni ad area, mentre le Naghe possono rimettere in sesto i membri feriti del nostro esercito con flussi di energia curativa.

 Le sezioni a cielo aperto offrono sempre obiettivi specifici che contribuiscono a rinfrescare, almeno parzialmente, un’offerta ludica che altrimenti risulterebbe troppo stantia. Mancando infatti tutta la parte di creazione della base (poiché la produzione avviene nel sottosuolo) l’unica cosa su cui è necessario concentrarsi è creare un esercito dignitoso e guidarlo nelle varie situazioni proposte. Inizialmente ci si limita a radere al suolo accampamenti e uccidere qualsiasi cosa si muova, ma proseguendo con la campagna ci si ritrova a barcamenarsi in situazioni differenziate, come scortare un gigantesco demone in giro per la mappa mentre Talya se la vede con una maga nemica scagliando raggi dalla cima di una collina. Il titolo propone un grado sfida estremamente accessibile, soprattutto per chi è avvezzo a gestionali e strategici. Ogni missione ha comunque degli obiettivi secondari, a cui possiamo puntare se vogliamo completare tutto al cento per cento, e un livello di difficoltà aggiuntivo per i veterani che cercano una sfida più consistente. Ad ogni modo, se la lunga campagna dovesse risultare “troppo facile” ci si può dedicare a partite competitive in multigiocatore in cui confrontarsi contro altri esperti. A livello tecnico, la grafica del gioco, improntata allo stile umoristico, è semplice, colorata e divertente. Ovviamente non bisogna cercare il realismo in un gioco così perché si rischia di rimanere delusi, ma vi assicuriamo che il risultato complessivo è davvero di buon livello. Tirando le somme la cosa bella di Dungeons 3, nonostante proponga un gameplay piuttosto vecchiotto, è che funziona alla perfezione e, fatta l’abitudine al sistema di selezione delle unità, non chiarissimo da principio, e alle battute irriverenti della voce narrante, ci si trova a giocare senza sosta per ore e ore, macinando una mappa dopo l’altra. Sinceramente non avremmo mai sperato che la formula ibrida scelta per il gameplay funzionasse così bene, ma evidentemente i ragazzi di Realmforge Studios hanno talento da vendere. Compratelo senza indugio perché a nostro avviso di videogame che riescono a divertire così tanto in giro ce ne sono davvero pochi.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 9

Gameplay: 8

Longevità: 9

VOTO FINALE: 8,5

Francesco Pellegrino Lise




Facebook, WhatsApp e Instagram: verso un’unica chat

Facebook, WhatsApp e Instagram verso un nuovo futuro? Tutte le piattaforme riunite in un’unica “superchat” con miliardi di utenti.

Il progetto di Zuckerberg che era stato annunciato circa un anno fa, sta finalmente prendendo forma: le tre piattaforme consentiranno agli utenti di chattare fra di loro tramite un’unica chat anche se appartenenti a social network differenti.

I tempi sembrano essersi velocizzati in seguito al lockdown che ha mostrato la voglia delle persone di stare in contatto con gli altri. A dimostrazione di ciò ci sono le “Stanze” di Facebook, le “Messenger Rooms”, che permettono di conversare con diverse persone in contemporanea sulla stessa piattaforma, anche chi non ha un account. In pratica è il trailer ad una chat unica che riunisca i principali social. A rendere quasi ufficiale l’esistenza del super-progetto messo in atto da Zuckerberg è stato WABetaInfo, il sito specializzato nell’analisi del codice delle versioni beta delle varie applicazioni per smartphone con l’intento di scoprire le funzioni future ancora non attivate. 

Ci sarebbero infatti alcune stringhe che fanno riferimento alla creazione di un database all’interno dell’app, che serve alla piattaforma per sapere se un contatto è bloccato, se una chat è archiviata ed altri aspetti. E magari, chissà, in futuro, quando verranno integrati i sistemi di pagamento tramite app, già in fase sperimentale in Brasile, ci si potrà scambiare denaro tramite piattaforme social differenti. In tutta questa baraonda di interazioni tra utenti di diverse piattaforme ci sono però dei problemi da risolvere. Uno su tutti la privacy. Ad ora non si sa cosa abbia intenzione di fare Zuckerberg, anche perchè in Italia il Garante per la protezione dei dati, già nel 2018 aveva stabilito il divieto di cessione dati da parte di WhatsApp verso Facebook. Le cose sono destinate a cambiare oppure le tre piattaforme sono destinate a restare così vicine ma lontane fra loro? Solo il tempo potrà darci una risposta.

F.P.L.




Finlandia, turismo post Covid-19: il governo attiva nuovi finanziamenti

Il governo finlandese ha reso disponibili nuovi finanziamenti per la promozione e il recupero dell’industria del turismo e lo sviluppo del turismo nelle regioni del Paese. I finanziamenti sono aperti a organizzazioni turistiche regionali e attori simili che supportino le attività delle aziende e sviluppino il turismo della regione su vasta scala; sono destinati a progetti a sostegno delle opportunità delle regioni per sviluppare il turismo, rafforzare la gestione e il coordinamento dello sviluppo del turismo e migliorare la cooperazione nazionale. Un totale di 4 milioni di euro è riservato ai progetti nel quarto bilancio suppletivo per il 2020 con l’obiettivo del governo di aiutare le imprese turistiche a riprendersi dalla crisi del coronavirus. Anche in Finlandia, come in Italia, il settore è stato duramente colpito e stenta a riprendersi.

La richiesta mirata di finanziamenti è operativa dal 3 luglio al 31 agosto 2020

Le organizzazioni turistiche situate nelle regioni della Finlandia orientale e settentrionale possono chiedere finanziamenti al Consiglio regionale del Savo meridionale. L’autorità di finanziamento per le regioni della Finlandia meridionale e occidentale è il Consiglio regionale della Finlandia sud-occidentale. Progetti congiunti di dimensioni maggiori possono richiedere finanziamenti nella regione nord-orientale o nella regione sud-occidentale, in base all’ubicazione della sede legale del principale sviluppatore del progetto nel sistema informativo aziendale.

Una veloce tempistica del progetto per dare impulso al settore turistico

Con l’obiettivo principale dei progetti di promuovere il recupero dell’industria del turismo e sviluppare il turismo nelle regioni, i progetti dovrebbero essere avviati e attuati rapidamente e completati entro il 31 dicembre 2021;  devono inoltre essere compatibili con i temi principali della strategia turistica finlandese ed includerei seguenti obiettivi:

1. Rendere la sostenibilità una risorsa chiave del turismo finlandese

2. Digitalizzazione del settore turistico

3. Migliorare l’accessibilità per sostenere la crescita dei servizi turistici

4. Garantire un ambiente operativo a supporto della competitività.

Criteri di applicazione e valutazione dettagliati sono disponibili sui siti web del Consiglio regionale del Savo meridionale e del Consiglio regionale della Finlandia sud-occidentale.

Oltre ai 4 milioni di euro citati, il governo stanzierà 0,5 milioni di euro per una campagna finalizzata a promuovere il turismo internoì e questo finanziamento aggiuntivo assegnato al turismo fa parte del quarto bilancio supplementare per il 2020, approvato dal Parlamento il 25 giugno 2020.

Viaggiando in Finlandia, possiamo supportare i servizi e gli imprenditori locali. Anche il turismo contribuisce al recupero e all’occupazione di molti altri settori. Tuttavia, al fine di garantire un’estate sicura per tutti, le aziende turistiche e i turisti devono ricordare di seguire linee guida di salute e sicurezza. È anche importante che le aziende turistiche sviluppino le loro attività a lungo termine. Questo è il motivo per cui il governo sta ora investendo di più nel turismo”, ha dichiarato il ministro per l’economia,Mika Lintilä.

In generale, le imprese turistiche in Finlandia sono di piccole dimensioni e le loro attività sono sostenute da varie reti e organizzazioni. Nel Paese operano circa 70 organizzazioni turistiche regionali e sono responsabili della promozione del turismo in una determinata area limitata, come in un centro turistico, un comune, un gruppo di comuni, una regione o una provincia. Tali  organizzazioni hanno basi di proprietà e pratiche operative diverse.

La richiesta di finanziamento è stata appena avviata e Ministero degli affari economici e occupazione e i consigli regionali pubblicheranno informazioni sulle procedure di finanziamento e sui criteri di applicazione e valutazione.

Secondo le statistiche settoriali più recenti, il numero di pernottamenti trascorsi dai turisti interni è diminuito del 74% a maggio 2020 rispetto all’anno precedente. Il finanziamento del mezzo milione di euro sarà utilizzato per attuare una campagna nazionale per promuovere il turismo interno in collegamento con la corrente campagna 100 ragioni per viaggiare in Finlandia organizzata dalla società Suoma Ry, campagna che mira a incentivare l’offerta turistica nazionale e ad aiutare il recupero ed i fatturati delle aziende a seguito della crisi del coronavirus. Un altro obiettivo non meno importante è quello di prolungare il più possibile la stagione del turismo interno fino all’autunno.




Velletri, detenuto muore durante la notte. Il sindacato SIPPE ribadisce la necessità di avere l’assistenza sanitaria h24

VELLETRI (RM) – Detenuto nel carcere di Velletri muore durante la notte.

Si tratta di un 56enne detenuto italiano di Nettuno che è deceduto improvvisamente questa notte nel letto della propria cella mentre dormiva. Ad accorgersi del fatto è stato il compagno di cella dell’uomo che notando la posizione strana che aveva assunto nel letto il deceduto ha subito dato l’allarme all’l’agente responsabile della sezione, che a sua volta ha immediatamente attivato la macchina dei soccorsi.

Sul posto è giunto il personale Sanitario che ha tentato in tutti i modi di rianimare il detenuto, ma purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Il 56enne si presume sia deceduto improvvisamente per arresto cardiaco provocato ad un infarto.

A darne notizia sono i sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) che da sempre denunciano le gravose condizioni in cui si trovano a lavorare tutti gli operatori penitenziari.

“Sembrerebbe che il detenuto deceduto – commenta Borrelli –  assumesse una terapia importante per problemi cardiovascolari, e da circa un mese si trovava ristretto nel penitenziario di Velletri in attesa di giudizio senza avere mai dato fastidio a nessuno”.

Come Sindacato, – dihiara Olanda – questi episodi devono far riflettere attentamente tutte le Autorità che gestiscono il penitenziario di Velletri, perché abbiamo più volte denunciato e sollecitato l’ASL RM6 di Albano Laziale riguardo la necessità di avere l’assistenza Sanitaria h24, o almeno fino alle ore 20, presso il nuovo padiglione Reparto D. Ma a tutt’ oggi i responsabili della ASL RM6 di Albano Laziale del Penitenziario di Velletri continuano ad ignorare l’importanza del servizio”.

Attualmente i ristretti del nuovo padiglione “Reparto D” fanno capo ad un’unica infermeria centrale situata in un altro padiglione adiacente e secondo i sindacalisti del SIPPE la distanza tra i due padiglioni potrebbe essere fatale per i soccorsi in caso di emergenza.

“Auspichiamo che il Garante dei diritti delle persone detenute – aggiungono Borrelli e Olanda – che pochi giorni fa è venuto per verificare lo stato delle condizioni detentive in cui si trovano a vivere i detenuti nel Penitenziario di Velletri e tutte le altre Autorità a cui abbiamo denunciato il disservizio, trovino al più presto una soluzione alla problematica esposta perché non possiamo più accettare che i problemi e la disorganizzazione della ASL RM6 ricadano sugli Agenti Penitenziari e di conseguenza sulla salute dei detenuti”.




Albano Laziale, Orciuoli su formazione e turismo: “Dalle mense scolastiche a una sede universitaria e un nuovo circuito turistico: la dieta mediterranea torni protagonista”

ALBANO LAZIALE (RM) – “Verdura di stagione e frutta a chilometro zero, cereali, legumi, pesce e carni e dei nostri allevamenti.

Tutto con il giusto bilanciamento. Un sistema nutrizionale che, è risaputo, porta benefici alla salute di ciascuno di noi: la dieta Mediterranea deve tornare la regina delle mense dei nostri ragazzi. Ma non solo, perché nel nostro programma elettorale della coalizione di centrodestra, l’alimentazione nostrana e lo slow food sono al centro di un progetto più grande che comprende anche la formazione.

Abbiamo già preso accordi di massima per l’apertura di una sede universitaria con un ateneo pubblico molto importante per aprire una nuova finestra su Albano. Nella nostra coalizione c’è un gruppo di professionisti che hanno già stilato un progetto cui manca soltanto l’attuazione.  Albano a vocazione enogastronomica con ragazzi che si formano per essere la classe dirigente di domani e dominare un settore di cui la nostra Città dev’essere capofila. Un progetto che coinvolga le realtà produttive del territorio, i ristoratori di Albano e crei anche le condizioni per un futuro solido circuito turistico fondato intorno ai valori della dieta mediterranea e del mangiare sano. Questo significa visitare le nostre aziende ortofrutticole, valorizzare i nostri mercati, degustare prelibatezze nei ristoranti di Albano e ricostruire un settore che non esiste più nella nostra città. Questo si può fare soltanto se si parte dalle scuole, se si sensibilizzano i nostri ragazzi che potranno poi essere sicuri di trovare lavoro e nuove opportunità nella loro Città. Questo è possibile, è necessario ed è il momento di attuarlo. Il centrosinistra pensa troppo mentre noi siamo pronti a realizzare”.  Così in una nota il candidato Sindaco di centrodestra Matteo Mauro Orciuoli




Velletri, ripresa post Covid: tutto pronto per il cine drive

VELLETRI (RM) – Conto alla rovescia per il Cine Drive a Velletri, che vedrà il taglio del nastro lunedì 20 luglio, presso il Palabandinelli in via Ariana, 8, con una programmazione cinematografica che saprà entusiasmare ed emozionare tutti gli spettatori.

Il progetto del Cine Drive affonda le sue radici nell’intraprendenza del Cinema Multiplex Augustus, della famiglia Fontana, che, in occasione della ripresa post Covid, ha deciso di fondere innovazione e creatività per offrire una nuova esperienza di visione cinematografica in completa sicurezza. 

Il progetto nasce dalla collaborazione tra CNA Cinema e Audiovisivo con UECI – Unione Esercenti Cinematografici Italiani, giungendo poi alla registrazione del marchio “CineDrive, MultiCineDrive e Cine Arena” Italia – con l’apporto fondamentale dei professionisti avv.ti Alessia Acchioni e Eleonora Cioccari e il dott. Augusto di Lazzaro – che, grazie dunque all’ospitalità di Giorgio Gianni del Palabandinelli e alla tecnologia fornita da Tixter, porterà a Velletri un maxi schermo di ben 18 metri per 6.

Riprendendo l’idea del drive-in, il Cine Drive Velletri offrirà una fitta programmazione – con inizio delle proiezioni alle ore 21,30 -, che delizierà gli amanti del cinema e quanto vorranno vivere un’esperienza di altri tempi, lasciando che l’originalità dell’iniziativa e la spensieratezza nella fruizione, mettano da parte i difficili giorni di lockdown.

“L’intento è quello di ripartire da dove ci siamo lasciati prima della chiusura – ha detto Davide Fontana, sempre pronto a fornire alla comunità nuove esperienze di fruizione, come l’apprezzata programmazione estiva del Cinema Sotto Le Stelle. -. Lunedì 20 luglio sarà un emozionante nuovo ritorno al cinema, con la proiezione dell’ultimo film che abbiamo avuto in sala, ossia ‘Gli Anni Più Belli‘, con Muccino, Favino, Santamaria, Ramazzotti e Kim Rossi Stuart”.

Per la realizzazione dell’evento si ringraziano gli sponsor : C&C Cialde e Capsule, Noleggio Ponteggi Luciani e Pulicati Auto e Moto, Moderna Carrozzeria di Natalino Mizzoni.
Media Partner: Castelli Notizie e Radio Mania.