Grottaferrata, tennis: Petra 2011 investe sul giovane atleta Simone De Dominicis

Petra 2000 continua a investire nel mondo dello sport: dopo gli investimenti corposi nel Grottaferrata calcio a 5, ecco che l’azienda romana sostiene il giovane tennista Simone Di Dominicis.

L’imprenditore Masi: “Credo fortemente nella società sportiva Tc Tennis Grottaferrata, questo ragazzo ha le doti giuste non solo tecniche ma ho visto in lui “l’etica” che contraddistingue questo sport e l’umiltà di crescere in un’ambiente sano. Auspico un futuro da professionista così da portare alla nostra città il valore che merita. É fondamentale investire sui giovani del territorio e soprattutto nelle società che dedicano tempo e risorse nel futuro dei giovani”.

L’azienda dei Castelli Romani leader nel settore dell’arredo esterno investe nel giovanissimo Simone De Dominicis. Con un comunicato ufficiale esprime le sue parole di orgoglio in questo investimento singolare, speriamo come auspicato dall’imprenditore Masi Manuel che questo ragazzo arrivi alle competizioni nazionali.




Vini Frascati Doc e Docg, il Presidente Gasperini: “Sarà una vendemmia eccezionale, peccato per Covid che ci penalizza tuttora nelle vendite”

FRASCATI (RM) – A meno di un mese dalla vendemmia, il Presidente del Consorzio di Tutela Vini Frascati parla a tutto campo: dalla situazione delle uve alla riorganizzazione dell’Ente alla lenta ripresa dei mercati.

Presidente, come sta andando la vendemmia 2020?

La vendemmia dal punto di vista climatologico e della maturazione delle uve sta andando molto bene. La stagione è avanzata, si prevede una raccolta molto buona sia per qualità che per quantità. Purtroppo, siamo stati penalizzati da Covid-19, una situazione impensabile, assolutamente anomala e imprevista. Ma quest’anno avremo una vendemmia che oserei dire eccezionale.

Sul mercato interno e su quelli internazionali per il Frascati qualcosa si muove

Sì, è vero, anche se purtroppo siamo stati molto penalizzati e la mancanza di turismo si fa sentire. Devo però dire che alcuni mercati sono ripartiti. L’Inghilterra si sta muovendo discretamente. Anche l’Italia sta ripartendo; così come la Germania, che è un mercato molto importante non solo per noi. Questo ci dà qualche prospettiva di sviluppo per il futuro, anche se quello che si è perso difficilmente potrà essere recuperato.

Quali sono i mercati più problematici al momento?

I mercati che sono chiusi come quello degli Stati Uniti che stanno subendo una crisi profondissima. Per il Frascati era un mercato molto interessante. Anche il Nord Europa sta faticosamente uscendo dalla crisi e resta indietro, rispetto a Germania e Inghilterra.

Quali sono le bottiglie che in questo momento si vendono meglio sul mercato italiano?

Purtroppo, la crisi ha abbattuto il badget di spesa delle famiglie italiane e quindi del consumatore medio. Diciamo che in questo frangente sono penalizzate soprattutto le bottiglie Docg di alta altissima gamma. I prodotti più semplici da bere come le Doc invece stanno reggendo meglio la situazione. Ciò non toglie che i vini devono comunque avere standard qualitativi alti, perché il consumatore oggi è più accorto di ieri. Da questo punto di vista tutta la famiglia del Frascati negli ultimi 15 anni è cresciuta molto.

Quindi siete più operativi che mai!

Il Consorzio è sempre stato operativo; è solo in una fase di riorganizzazione profonda per meglio affrontare le sfide del futuro. Abbiamo intenzione di rinnovare completamente lo staff della Segreteria, dell’Ufficio tecnico-amministrativo e dell’Ufficio comunicazione. L’idea è quella di un rilancio sia dell’immagine del Frascati che delle prospettive del Consorzio. Con i Consiglieri infatti stiamo lavorando per snellire l’Ente e renderlo più agile e pronto ad affrontare le tante sfide che ci pone questo periodo.

In che modo?

Il Consorzio si è riorganizzato distribuendo internamente compiti e incarichi attraverso la creazione di cinque Commissioni nelle quali, autonomamente ma in maniera coordinata, stanno lavorando tutti i consiglieri. Questo darà uno slancio e un maggior appeal al Consorzio. Si tratta di un aspetto molto innovativo della vita del nostro Ente che, come dicevo prima, serve per snellire e velocizzare i tempi e le risposte, valorizzando anche le competenze e le professionalità di tutti noi. Le Commissioni sono: Amministrativa, Tecnica, Rapporti con il Territorio, Psr, Eventi e Comunicazione.

Quali sono gli obiettivi del Consorzio a medio-lungo termine?

Il primo obiettivo è quello di partecipare al prossimo Prowine di Dussendorf. Inoltre, saremo presenti anche ad una manifestazione molto seguita e di prestigio come “La Vendemmia di Roma”, che coinvolge le vie del centro storico e i clienti delle boutique della Capitale. Avremo uno spazio dedicato in uno dei magnifici palazzi che appartengono al Senato della Repubblica. Dobbiamo far sì che i nostri vini siano presenti agli eventi di qualità, per far percepire l’eleganza e il valore del Frascati.




Formia, l’isola ecologica itinerante fa tappa sul monte Redentore

FORMIA (LT) – Per il secondo anno consecutivo le Giornate Ecologiche hanno fatto tappa in montagna nell’area del Quadrivio.

L’appuntamento domenicale che si è tenuto sul Redentore, la settimana prima delle festività di Ferragosto, ha consentito ai proprietari delle abitazioni in montagna di potersi disfare degli oggetti ingombranti.

Dopo il successo dello scorso anno l’isola ecologica itinerante anche ieri ha ottenuto riscontri positivi sul fronte della raccolta.

Nel corso della mattinata sono stati consegnati sacchetti per l’organico a 21 utenze, conferiti 5 metri cubi di materiali ingombranti, 3 metri di R.A.E.E. (grandi e piccoli elettrodomestici, telefoni cellulari, tablet, Tv, monitor e computer) 1 mt cubo di ferro e 20 materassi.

Prezioso come di consuetudine si sono rivelati il lavoro degli operatori della Formia Rifiuti Zero, dei volontari del Ver sud Pontino Formia Protezione Civile e il supporto delle associazioni “Fare Verde” e “Mamurra” che si sono messi a completa disposizione della cittadinanza per fornire informazioni utili e dettagliate sulla raccolta differenziata.

“Per il secondo anno tra le ‘Domeniche Ecologiche’ c’è anche il percorso verso i nostri monti, verso la montagna, dando la possibilità a tutti di non abbandonare i rifiuti, ma di conferirli in modo corretto. Grazie ai volontari che continuano a renderlo possibile, grazie agli operatori della FRZ sempre a disposizione”, ha commentato il sindaco Paola Villa.

Il prossimo appuntamento è fissato il 13 settembre nell’area del Porticciolo Caposele sul litorale di Vindicio. 




Coronavirus, positivi 8 giovani rientrati da Malta

“La Asl Roma 3 ha comunicato la positività di 8 ragazzi tra i 17 e i 19 anni, rientrati il 7 agosto da Malta dove sono stati in vacanza per una settimana”. A renderlo noto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.L’assessore ha aggiunto che è stato avviato “il contact tracing sui contatti stretti che al momento sembrano circoscritti”. “Sempre la Asl Roma 3 comunica di un ulteriore nuovo positivo di ritorno da Ibiza il 31 Luglio dove aveva alloggiato in una villa con amici – aggiunge l’assessore -. È stato avviato il contact tracing internazionale. Massima attenzione al rispetto delle misure di prevenzione non bisogna abbassare la guardia”. “Voglio rivolgere un appello ai ragazzi a fare attenzione con il Covid non c’è da scherzare, si rischia di mettere a repentaglio voi e i vostri affetti più cari. Ci attendiamo un aumento dei casi”, aggiunge l’assessore.




Call of Duty Mw, la stagione 5 è arrivata con una pioggia di novità

Con i primi di agosto ha inizio la quinta stagione di Call of Duty Mw (qui la nostra recensione), lo shooter in prima persona più famoso del mondo, che porta tantissime novità sia per quanto riguarda sia il multiplayer sia per la modalità battle royale “Warzone” (qui la nostra recensione), che ricordiamo essere gratis per tutti. Mentre a Verdansk si intensifica il caos e l’Armistizio sta per raggiungere il suo punto di rottura, entra in campo una nuova forza. La Shadow Company fa il suo ingresso esplosivo e memorabile nel mondo di Modern Warfare, arrivando con stile per affermarsi e rafforzare l’Alleanza, nonostante il fireteam della compagnia stia apparentemente giocando in autonomia secondo le proprie regole. Con la season 5 di Call of Duty Mw, gli studi di Infinity Ward ridefiniscono la mappa di Warzone che sarà allargata grazie all’apertura delle porte dello Stadio, così come gli interni della Stazione Ferroviaria e un gigante treno merci in continuo movimento da rivendicare come base mobile delle operazioni! Ma non è tutto, al lancio saranno disponibili quattro nuove mappe multigiocatore: una nuova esperienza di Guerra Terrestre, due mappe 6v6 e una mappa Scontro pensata per combattimenti frenetici. Ovviamente, questa serie di nuovi contenuti è supportata da nuove modalità di gioco sia per Multiplayer che per Warzone, ed anche da un robusto sistema di Battle Pass che includerà una serie di contenuti da sbloccare, alcuni dei quali anche gratuitamente.

Nello specifico per quanto riguarda Warzone: lo Stadio di Verdansk sarà aperto ai giocatori! L’area è enorme e molto strutturata quindi bisognerà imparare a esplorarla e a dominarla. Non si tratta però dell’unica novità di alto profilo: è infatti in arrivo la Stagione dei treni. Ovviamente non c’è stazione senza treno e, infatti, un enorme e corazzato treno farà il giro della parte sud-ovest della mappa: riuscire a occuparlo e ottenerne i mezzi e le armi pesanti può dare un grande vantaggio ai giocatori. Inoltre, sono stati aggiunte più zipline per salire rapidamente in cima agli edifici più alti, così da contrastare i cecchini più facilmente. Anche le armi recuperabili sul campo sono state aggiornate; sono state introdotte le seguenti varianti all’interno della mappa: 8 armi comuni, 13 non-comuni, 15 rare e 25 leggendarie. Infine, è ora possibile impostare una traccia musicale agli specifici veicoli tramite il menù di personalizzazione; appena sali nel mezzo, la musica parte in automatico. Le tracce sono disponibili solo per i giocatori che possiedono il battle pass. Per quanto concerne il multiplayer, durante la stagione 5 di Call of Duty Mw ci saranno quattro nuove mappe gratis per la versione completa del gioco: Livestock, Petrov Oil Rig, Sudal Harbor e Verdansk International Airport. Arriveranno anche nuove modalità, playlist, mosh pits e altri update. Ecco alcune anticipazioni: Bare bone: una rotazione di TDM, Domination, HQ, Hardpoint, and Kill Confirmed, senza Killstreak, potenziamenti o perk. Search and Destroy Double Down: come un classico Search and Destroy, ma con il doppio dei giocatori; si passa da 6 vs 6 a 12 vs 12. Missioni e Sfide: Più di 12 Mastery Challenge sono state aggiugne in Warzone e Modern Warfare. Ricordiamo che saranno inoltre disponibili due nuove armi ottenibili tramite il battle pass: la mitraglietta ISO SMG e il fucile d’assalto AN-94. Si potranno poi ottenere una serie di elementi cosmetici e vari blueprint.

L’acquisto del battle pass sblocca inoltre i seguenti contenuti, in automatico:

Nuovo operatore, Learch, Shadow Company

Tracce musicali per i mezzi

Skin e missioni per diversi personaggi

Boost XP (+10% per tutta la stagione)

Nuovi operatori nello store

Nel corso della stagione, inoltre, saranno acquistabili due nuovi operatori: Velikan (Allegiance / Shadow Company) e Morte (Coalition / Warcom). Insomma, anche questa volta di cose da fare ce ne sono davvero moltissime.

Francesco Pellegrino Lise




TikTok sotto assedio, ci sono 4 app “rivali”

Se i tentativi di controllare o comunque limitare TikTok soprattutto ad opera del governo degli Stati Uniti andranno in porto lo sapremo solo con il passare del tempo. Attualmente però ci sono già delle app alternative pronte a prendere il posto del popolare social cinese che ha già raggiunto i 2 miliardi di download e che fa gola a Microsoft. Secondo la rivista del Mit, Technology Review, sono quattro i possibili candidati, da Triller, che è al momento il concorrente più agguerrito, a Reels di recente lanciata da Instagram, agli “outsider” Byte e Clash nati entrambi dall’esperienza di Vine, la piattaforma video di Twitter chiusa nel 2016. Pur essendo stata lanciata nel 2015, Triller ha raggiunto una certa notorietà solo nell’ultimo periodo, proprio grazie alle vicende di di TikTok. Il “travaso” di utenti, e anche di qualche influencer, ha portato l’applicazione a raggiungere i 250 milioni di download, ben lontani dai 2 miliardi della rivale ma sufficienti a farla essere l’app più scaricata a luglio in almeno 50 paesi, Italia compresa. “Potrebbe diventare potenzialmente il rifugio principale per gli influencer di TikTok che cercano un’altra app con caratteristiche simili che voglia investire su di loro – spiega alla rivista Alessandro Bogliari, esperto di social media -. Ora che qualche star di TikTok ha già lasciato per Triller altri potrebbero seguirli, portando con sè milioni di fan”. E’ ancora agli inizi invece Reels, applicazione appena lanciata all’interno di Instagram da Facebook, che permette di fare e condividere in uno spazio comune, accessibile da “esplora” video di 15 secondi con una serie di effetti. La chiave del possibile successo, spiega l’esperto, potrebbe essere nel fatto che Instagram è più intergenerazionale rispetto a TikTok, che è ancora abbastanza una “riserva” per i più giovani. E’ ancora in versione beta, anche se è già giudicata molto promettente, la app Clash, ideata da Brendon McNerney, uno dei principali utilizzatori di Vine, che più di TikTok è orientata a far guadagnare i creatori di contenuti con propri video. Ha pochi mesi anche Byte, l’ultima “candidata” secondo la rivista, ma è riuscita già a catalizzare l’attenzione di un pubblico “di nicchia”, interessato all’arte e alla musica. Insomma, per capire se il futuro di TikTok sarà quello di sparire o di perdere una buona fetta di utenti bisognerà aspettare ancora un po’, fatto sta che le 4 app rivali sono sicuramente pronte a dar battaglia.

F.P.L.




Relicta: fisica e misteri nel puzzle game per Pc, console e Stadia

Relicta, l’ultima fatica di casa Mighty Polygon è un puzzle game, disponibile su Pc, console e Stadia, in prima persona che tra gravità e magnetismo porta i giocatori alla scoperta di una Luna molto diversa da come la si conosce. Senza alcun aiuto bisognerà venire a capo di enigmi sempre più complessi, in grado di tenere incollati allo schermo per ore. I rompicapi da affrontare, man mano che si procede nel titolo, sono sempre più complessi e non basterà un semplice colpo d’occhio per portarli a termine. Nel corso dell’avventura si vestono i panni di Angelica Patel, una ricercatrice che vive e lavora sulla Luna, più precisamente all’interno della Base Chandra, detto ciò, però, è opportuno sottolineare che nell’immaginario di Mighty Polygon il satellite naturale della Terra è completamente terraformato. Relicta inizia con un flash forward di un imminente disastro che coinvolge la stazione e una grossa specie di roccia in essa contenuta. Subito dopo si passa a un flashback di eventi avvenuti due anni prima, nel quale si può esplorare brevemente la stazione in cui ci si trova, conoscere via radio alcuni degli altri personaggi come la collega Laia Alami e la figlia Kira Patel, e prendere parte a un breve tutorial che introduce il giocatore ai rudimenti del gameplay. Conclusa questa introduzione il giocatore, infine, si troverà ad effettuare un ultimo salto temporale, andando avanti di due anni in quello che si può definire il presente, poche ore prima del disastro imminente. Durante una telefonata con la figlia della protagonista, improvvisamente salta la comunicazione e toccherà al giocatore scoprire quale sia il problema. Collegandosi al terminale principale ed effettuando un riavvio, il sistema della base comunicherà che è stato solo un malfunzionamento. Contattando i colleghi però presto si verrà a sapere che anche altre aree della base stanno mostrando comportamenti anomali e ad alcune di esse sono addirittura scollegate dal nodo centrale, con le comunicazioni limitate o irraggiungibili dai Maglev, il sistema di convogli che collega i vari punti della stazione. Con questo pretesto inizia l’avventura di Relicta, che porterà i giocatori a doversi addentrare nei vari rami della base lunare con lo scopo di salvare i colleghi e riparare queste fantomatiche anomalie. Queste fasi più narrative consistono in un semplice girare per la base, con la sola possibilità di esplorare in cerca di collezionabili o nuove voci da aggiungere al PDA, un dispositivo elettronico sul quale leggere mail e altre note, utili ad approfondire il mondo di gioco o gli eventi in corso. Quando ci si muove verso le altre zone della base, invece, iniziano i rompicapi che costituiscono a tutti gli effetti il nucleo del gameplay. E’ bene sottolineare che dopo appena qualche ora di gioco la narrazione prende una piega inaspettata, assumendo delle connotazioni degne di un thriller psicologico, coinvolgendo sempre di più il giocatore ma avendo un impatto quasi nullo sul gameplay effettivo. La sensazione che si prova giocando a Relicta è che questa storia, per quanto intrigante, sia superflua ai fini del gioco in sé. In ogni caso sicuramente la trama misteriosa è un valore aggiunto e merita di essere portata a termine.

Ma andiamo ad analizzare il gameplay di Relicta più da vicino: nonostante le ricerche scientifiche sui biomi e la creazione di ambienti ospitali siano le fondamenta dell’ambientazione, in realtà sono fisica e magnetismo i veri padroni del gameplay del titolo. Sin dai primi istanti di gioco, infatti, si verrà a conoscenza della creazione di alcuni guanti in grado di manipolare elettronicamente e gravitazionalmente determinati artefatti. Tali “guanti gravità” saranno i veri protagonisti del gameplay di Relicta. Proseguendo nella narrazione, infatti, ci si troverà a passare da un ambiente all’altro tramite diverse porte colorate: alcune limiteranno completamente l’accesso allo scenario successivo, altre, invece, permetteranno il passaggio della dottoressa, ma non delle casse da usare per risolvere i puzzle, altre ancora consentiranno di essere attraversate in una sola direzione. Per poterle aprire sarà necessario combinare gravità e magnetismo al fine di trasportare gli artefatti sulle piattaforme dedicate. Una volta posizionate tutte le casse sugli interruttori, il passaggio si aprirà e si potrà passare alla stanza successiva. La dinamica di gioco appena citata può apparire semplice, eppure non lo è affatto. Ogni area, infatti, mostrerà un enigma da risolvere prima di riuscire a posizionare ogni cassa correttamente. Anzitutto gli artefatti potranno essere neutri, positivi o negativi, soggetti a gravità e non. Per decidere magnetismo e gravità di ogni box sarà necessario fare semplicemente uso dei guanti in dotazione per decidere la giusta polarità e per attivare o disattivare la gravità. Se vi state domandando perché è necessario manipolare il magnetismo? La risposta è perché, in Relicta, la combinazione delle polarità consentirà di attrarre le casse e respingerle, abilitando quindi lo spostamento verso punti focali. Facili a dirsi, un po’ meno a farsi; in alcuni livelli, infatti, è necessario creare delle combinazioni studiate al millimetro. Una concatenazione di eventi e cambiamenti che dovrà essere studiata con cura e poi realizzata minuziosamente: basterà un comando mancato e bisognerà ripetere l’area da capo. Gli appassionati di videogames potranno trovare alcune assonanze con il ben noto Portal, e nonostante Relicta offra delle dinamiche ben diverse, le assonanze sono diverse. Gli amanti delle sfide troveranno in questo titolo pane per i propri denti. Saranno un po’ meno contenti invece gli amanti dei puzzle game in stile “vecchia scuola” che potrebbero infastidirsi nel vedere distruggere i propri tentativi semplicemente per aver mancato il corretto tempismo nel premere un pulsante. Il gameplay, così strutturato, permetterà a ognuno di godersi il titolo come meglio crede. Durante il corso della narrazione, come dicevamo, non solo sarà necessario risolvere i puzzle, ma anche scoprire quello che si cela dietro i misteri della base Chandra. Man mano che si andrà avanti si raccoglieranno file che mostreranno il quadro completo della storia che, purtroppo, non si sviluppa esattamente con l’enfasi desiderata, ma che comunque resta una splendida avventura da scoprire.

Livello dopo livello ci si fa strada in quella che è un’avventura abbastanza longeva, con un ottimo grado di complessità ma non altrettanta varietà, a causa di meccaniche spesso riutilizzate. La durata in giochi del genere è davvero poco indicativa, dipendendo in gran parte dall’intuito del giocatore, ma in ogni caso dovrebbe assestarsi attorno alle 10 ore. Relicta offre un comparto artistico davvero molto curato e che rende di sicuro più piacevole il progredire nelle varie sezioni. Le zone più spoglie della base si alternano ai diversi biomi di una Luna immaginaria completamente terraformata, tra una tundra ghiacciata e una splendida foresta. Il livello di dettaglio è molto buono e la colonna sonora composta appositamente per la produzione ne aumenta senza ombra di dubbio l’immersività. Tirando le somme, Relicta è un puzzle game senz’altro interessante, capace di offrire degli ottimi rompicapi basandosi su due elementi della fisica: la gravità e il magnetismo. Alcuni livelli denotano una complessità e un grado di difficoltà davvero notevole, richiedendo al giocatore, oltre alla conoscenza delle meccaniche base, pure un ingegno non trascurabile. Purtroppo però non brilla per la varietà, alla lunga le meccaniche risultano ripetitive e gli elementi, se non perfettamente identici, sono comunque equivalenti a quelli già incontrati nei livelli precedenti. Peccato anche per la narrazione, che seppur a tratti interessante, spesso sembra scollegata dal gameplay e ha come unico scopo quello di indirizzare il giocatore verso l’area successiva. In ogni caso Relicta è l’esempio di come un titolo dalla visuale in prima persona possa ancora al giorno d’oggi non essere classificato solo come un action o uno shooter. Se si è amanti dei rompicapo o semplicemente se si è alla ricerca di un videogame intelligente con cui mettersi alla prova, allora l’ultima fatica di Mighty Polygon potrebbe rivelarsi una graditissima sorpresa.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica : 8

Sonoro: 8

Gameplay: 7

Longevità: 7

VOTO FINALE: 7.5

Francesco Pellegrino Lise




Xiaomi svelerà Mi 10 Ultra, lo smartphone super top di gamma

Il co-fondatore di Xiaomi ha fatto sapere che all’evento in programma per l’11 agosto verrà presentato il super top di gamma Xiaomi Mi 10 Ultra. L’evento che si terrà tra pochissimi giorni festeggerà dieci anni della serie Mi, andando a ripercorrere la storia del brand dal primo modello fino al decimo, appunto, Mi 10. Il Mi 10 Ultra sarà una versione potenziata del Mi 10 Pro attuale e avrà delle caratteristiche che lo posizioneranno ancora più in alto. Lo smartphone dovrebbe essere molto simile, se non identico, esteticamente al modello Pro ma vantare dei sensori fotocamera diversi per un imaging di qualità superiore. Ci sarà comunque il sensore da 108 MP. Il SoC sarà lo Snapdragon 865+, memoria ROM in tecnologia UFS 3.x e una batteria da 4500 mAh. Quest’ultima pare che sarà divisa in due batterie rispettivamente da 2250 mAh, per far ricaricare in maniera Wireless e più efficace lo smartphone. La potenza passerà da 50 W a 55 W. Il device arriverà anche in Europa e c’è sicuramente curiosità sul prezzo di vendita. La famiglia Mi 10 ha un listino davvero alto per gli standard Xiaomi. Se tanto ci dà tanto, il costo potrebbe ancora salire, purtroppo. E’ emersa anche la confezione di vendita. La tonalità è l’argento e possiede il brand commemorativo Xiaomi 10th 2020 che ricorda appunto il modello esclusivo per questi 10 compleanni. Assieme alla presentazione dek Mi 10 ci sarà anche spazio per il Redmi K30 Commemorative Edition che però non dovrebbe essere commercializzato in Europa. Avrà un prezzo decisamente più contenuto e vanterà un SoC Mediatek Dimensity 2000, memoria veloce a standard UFS 3.x e 12 GB di RAM. Al contrario di Mi 10 Ultra avrà una fotocamera frontale a scomparsa, come il “vecchio” Mi 9T. Non resta altro che aspettare.

F.P.L.




Warhammer 40.000 Mechanicus arriva su Xbox One, Ps4 e Switch

Warhammer 40.000 Mechanicus è finalmente arrivato su Xbox One, PlayStation 4 e Switch dopo 2 anni rispetto alla sua controparte per PC. Il titolo include i contenuti della Omnissiah Edition e il DLC Heretek che introduce nuove discipline e battaglie. Accostato spesso a X-COM, in realtà, Mechanicus assomiglia al gioco di Mythos e Firaxis Games in quanto strategico a turni più leggero. Paragonare il titolo di Bulwark Studios a uno dei capostipiti del genere porta inevitabilmente aspettative che rischiano di mettere in secondo piano gli spunti originali portati dal team di sviluppo. E’ bene quindi sapere che in questo titolo bisogna fare a meno di una parte gestionale approfondita, di coperture, nebbia di guerra, percentuali di successo. Invece sarà possibile godere di un’ampia personalizzazione delle truppe e un rinnovato sistema di azione che se sapientemente sfruttato permette di estendere i turni di gioco. Ma andiamo a scoprire di più: gli appassionati di Warhammer sanno bene quanto i videogiochi su licenza Games Workshop non abbiano sempre goduto dei migliori trattamenti, come dimostra la qualità spesso altalenante di alcune delle trasposizioni ludiche. Per fortuna Warhammer 40,000 Mechanicus si colloca nella lista dei titoli meritevoli, grazie anche al rispetto che riversa nel trattare da un lato le armate dell’Imperium formate dagli Adeptus Mechanicus e dall’altra le armate Xeno dei Necrons. L’Adeptus Mechanicus ha sempre affascinato per la sua storia e per i principi che lo guidano, un concentrato unico di fede e scienza che si esplicita nel venerare il Dio Macchina e nella ricerca di conoscenza, manifestazione del divino. La carne è fallace, ma la perfezione della macchina è superiore a qualsiasi evoluzione biologica. Quando gli eventi però conducono al risveglio dei Necron dalle loro tombe, la ricerca della conoscenza e lo studio delle forme viventi diventa un cammino impervio fatto di scelte guidate da diverse interpretazioni delle sedici leggi universali alle quali Magi e Tech-Priest fanno riferimento. Bruciare ogni segno del passaggio Necron è in linea con la decima legge universale “Il meccanismo alieno è una perversione dal vero percorso”, ma studiare le tecnologie aliene, registrarle e analizzarle non forse è ciò che porta alla comprensione della realtà? L’influenza di Ben Counter, scrittore ben noto agli appassionati della Black Library, contribuisce a dar vita a una storia intensa e ricca di particolari in cui i nostri si opporranno ai Necros, terribili robot autorigeneranti che si rifanno alle tradizioni egizie. In seguito alla ricezione di un segnale dal pianeta Silva Umbris, i nostri decidono di lanciarsi in una missione di ricognizione che si rivela disastrosa, dato che il capo dei Necros in persona si farà vivo per sgominare i nostri futuristici preti. Inizierà così la lunga campagna di Warhammer 40.000Mechanicus in cui i protagonisti, ognuno con un preciso scopo personale, tenteranno di spingere il giocatore ad affrontare le missioni secondo un particolare stile, facendo così evolvere la storia in una direzione piuttosto che in un’altra e favorendo la rigiocabilità di uno strategico in cui saranno richieste pazienza, tattica e molta programmazione.

Come dicevamo all’inizio, Warhammer 40,000: Mechanicus, tenta di emulare il successo di prodotti come XCOM: Enemy Unknown, si presenta come uno strategico in cui fasi di movimento e di scelta di opzioni testuali si alternano a combattimenti tattici in cui spostare le proprie pedine su una scacchiera virtuale per eliminare nugoli di robot. L’influenza di uno scrittore come Counter si nota già dalle prime fasi di gioco, durante le quali verranno presentati gli eroi che si potranno schierare in battaglia sfruttando una lunga serie di dialoghi, sfortunatamente solo in inglese, che permettono di calarsi fin da subito nello stile dark fantasy di Warhammer 40,000. Faustinius, Videx e Scaevola sono nomi che, per quanto strani, si arriverà a conoscere a menadito, dato che saranno anche i preti che si potranno utilizzare nelle numerose battaglie. Andiamo con ordine, però, dato che prima di poter mettere mano alle armi i giocatori saranno chiamati ad affrontare alcune scelte difficili: esplorando varie stanze, infatti, si potrà incappare in eventi in cui scegliere una tra alcune opzioni testuali che porteranno a conseguenze più o meno positive. Questa possibilità, oltre ad aumentare notevolmente il coinvolgimento del giocatore nella trama, avrà il pregio di rendere più frammentate e meno pesanti le lunghe sezioni di combattimento, oltre a fornire una finestra sempre più ampia sul carattere dei nostri cyborg religiosi che porterà inevitabilmente a patteggiare per uno o per l’altro personaggio, proprio come in un buon libro. Non tutte le esplorazioni vanno però lisce: quando i Necros fanno la loro comparsa, gli Adeptus Mechanicus sono obbligati a estrarre una serie di armi futuristiche e combattere in prima linea oppure inviare i Servitors, picchiatori nudi e crudi, e gli Skitarii, truppe più esperte e versatili, a fare piazza pulita dei nemici. Warhammer 40.000 Mechanicus offre un sistema di combattimento tattico che riporta alla mente i giochi da tavolo, in cui sarà necessario scegliere come schierare e soprattutto spostare su una scacchiera le proprie truppe per evitare di esporsi ma nel contempo riuscire ad attaccare i nemici. I tecno-preti saranno le legioni più forti, nonché quelle che una volta sconfitte causeranno il game over. Gli altri soldati saranno invece poco più che carne da macello, perfetti per fare da scudo o per essere inviati in avanscoperta. La vera novità rispetto a tanti altri titoli tattici di stampo classico è rappresentata dalla possibilità di ottenere punti Cognizione da nemici e strutture; questi garantiranno azioni aggiuntive e perfino la possibilità di sfruttare devastanti armi speciali, introducendo un ulteriore elemento tattico che spingerà a ulteriori pianificazioni delle proprie mosse. Raccogliendo poi le monete del gioco, le Blackstone, sarà possibile potenziare le proprie truppe con devastanti abilità e sbloccarne di nuove. Le possibilità offerte da Warhammer 40.000 Mechanicus, soprattutto se si ama passare ore a personalizzare i personaggi, sono pressoché infinite, dato che non ci saranno limitazioni di alcun genere a frenare la creatività dei giocatori.

Uno degli aspetti migliori di questo titolo è senza ombra di dubbio l’ambientazione. Il design accattivante dei robot si accompagna a quello di boss cattivi, enormi e dotati di una loro personalità unica e persino di un doppiaggio dedicato. Sfortunatamente la mancata localizzazione in italiano di Warhammer 40,000 Mechanicus toglie immediatezza alla narrazione, tanto che molto spesso ci si ritroverà quasi costretti a saltare una mole corposa di testo in lingua anglosassone, perdendo però così inevitabilmente alcuni dettagli. A livello grafico, il gioco fa un ampio uso del verde fluorescente, associato principalmente ai Necron, e più in generale di una serie di colori al neon che contrastano con fondali scuri, scelta che contribuisce a calare i giocatori in un’atmosfera cupa e cibernetica. La splendida realizzazione dei modelli dei personaggi principali e dei nemici mostrata nei dialoghi cozza però con una grafica obsoleta che presta il fianco a critiche soprattutto durante le sezioni di combattimento, in cui il gioco non brillerà mai né a livello di character design né per quanto riguarda gli effetti speciali, spesso ridotti all’osso. La colonna sonora di Warhammer 40,000 Mechanicus è un altro elemento che non si farà ricordare per qualità e innovazione. A eccezione delle voci di alcuni personaggi e di qualche traccia coinvolgente, la maggior parte delle volte la musica accompagnerà in maniera piuttosto poco enfatica gli scontri e le esplorazioni. Più che ottima invece la rigiocabilità di un titolo che risulta tutt’altro che breve già limitandosi ad affrontare una prima volta la campagna, ma che offrirà numerosi percorsi da intraprendere e soprattutto svariate opzioni per personalizzare e rendere più semplice o complicata l’avventura. Tirando le somme, Warhammer 40.000 Mechanicus non sarà certo uno degli strategici con il gameplay più rifinito e ricercato e non sarà nemmeno una perla di tecnica, ma riesce davvero a conquistare con la sua atmosfera incredibile. Bastano poche missioni per appassionarsi alla trama e agli intrecci narrativi, con tutto l’impianto di gioco che, non farà miracoli, ma riesce a regalare un buon gameplay e a divertire. Consigliato per chi è alla ricerca di un buon videogame strategico dalle tinte cupe, con l’unico scoglio che potrebbe essere la mancanza della lingua italiana.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 7

Gameplay: 8,5

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise