Coronavirus, in Italia i contagi tornano sotto quota 1000

I contagi da Covid-19 in Italia tornano sotto quota mille. L’incremento in 24 ore è stato di 996, rispetto ai 1.365 di domenica. Sale, invece, il numero delle vittime, sei in un giorno (domenica erano quattro), per un numero complessivo di 35.483 morti. E’ quanto emerge dai dati del ministero della Salute.

Sono 117 i nuovi casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, individuati sulla base di 6.132 tamponi. Di questi 57 sono asintomatici, 53 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 40 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Con 9.866 tamponi eseguiti, sono 135 i nuovi casi in Lombardia (di cui 20 ‘debolmente positivi’ e 8 a seguito di test sierologico). E’ positivo quindi l’1,36% dei test eseguiti. “Su oltre 13 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 148 casi di questi 75 sono a Roma e zero decessi. Si conferma una prevalenza dei casi di rientro (circa 44%) e calano i casi con link dalla Sardegna (circa 34%)”. Così l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “Sono invece ventisette i casi del cluster del San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli a Genzano (25 ospiti e 2 operatori) nella struttura che ospita pazienti adulti con disagio mentale e dove è in corso l’indagine epidemiologica”, ha sottolineato l’assessore D’Amato spiegando che la situazione è sotto controllo. Nuova impennata di contagi in Sardegna, dopo il calo di ieri: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano 79 nuovi casi, 68 rilevati da screening e 11 da sospetto diagnostico. Sono 73 i nuovi casi di Coronavirus nelle ultime 24 ore in Toscana mentre in Liguria si registrano 44 nuovi positivi.

Covid in hotel a Porto Rotondo, 130 tamponi a staff – Centotrenta tamponi sono stati eseguiti tra i dipendenti dell’hotel Abi d’Oru, struttura a 5 stelle nel golfo di Marinella, vicino a Porto Rotondo. Il personale dell’Ats coordinato da Marcello Acciaro, responsabile dell’Unità di crisi per il nord Sardegna, ha effettuato i test in seguito alla prima positività al covid 19 di un barman di 20 anni di Orgosolo, che nei giorni scorsi aveva denunciato su Instagram la sua odissea prima di riuscire a ottenere il tampone dall’azienda sanitaria. Sottoposti a tampone anche 90 tra addetti e bambini del Centro estivo di La Maddalena, dove si era registrata la positività di uno dello staff. I risultati di entrambi i test arriveranno domani.




Covid-19 e trasporto pubblico. I Comitati Pendolari del Lazio alla Regione Lazio: “No a ordinanze inutili, promesse vane e briciole sotto il tappeto”

In attesa di conoscere gli esiti della conferenza unificata Stato-Regioni, che dovrebbe tracciare le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID19 nei trasporti pubblici, in vista della riapertura delle scuole, i comitati pendolari del Lazio provano a fare quadrato. E invitano, in un comunicato congiunto, gli assessori regionali alla Mobilità e alla Sanità, rispettivamente Mauro Alessandri e Alessio D’Amato, a non piegarsi a una politica di «ordinanze inutili, promesse vane e “briciole sotto il tappeto”».

A firmare il documento i Comitati Pendolari della Roma Nord, della Roma-Lido, della Orte, della FL8 Ottavo binario, della Stazione Minturno Scauri e Sferragliamenti dalla Casilina. «Abbiamo obbedito nei duri mesi di lockdown», esordiscono, «chiusi in casa i nostri corpi, non abbiamo messo in congelatore i nostri cervelli e le esperienze di vita. Ci siamo confrontati a distanza, discusso, elaborato idee organiche, che abbiamo inviato alle istituzioni, Assessorato alla mobilità della Regione Lazio in primis.  Sono idee di riqualificazione dei servizi in un contesto di sicurezza per passeggeri e lavoratori. Travalicano l’ambito del trasporto pubblico locale e delle sole ferrovie regionali ex-concesse e coinvolgono il sistema dei trasporti regionali. Abbiamo proposto aumento delle corse coi mezzi disponibili e recuperabili, integrazione dei servizi ferroviari con bus e pullman turistici, anche per dare ossigeno ad un settore gravemente colpito, e molto altro. Tutto nell’orizzonte di arrivare entro settembre alle stesse corse assicurate fino a Febbraio scorso, per aumentare l’offerta da metà settembre, contando anche sulla riduzione della domanda dei “lavoratori” e sulla spalmatura degli orari di punta di entrata/uscita di uffici, fabbriche e scuole. Sono seguiti incontri in video conferenza, contatti e documenti d’approfondimento».

«Speravamo che la Regione fosse in grado di raccogliere la sfida dell’emergenza sanitaria e della crisi economica, per migliorare il sistema dei trasporti pubblici, a cominciare da quelli su ferro, e di confrontarsi con i pendolari nel merito, dando risposte misurabili. Di sicuro c’è stata l’alluvione di soldi buttati nel pagamento “vuoto per pieno” di milioni di chilometri/treno o vettura non fatti dalle Aziende di trasporto, che han mandato migliaia di lavoratori in integrazione salariale a spese della collettività, tagliato turni, straordinari e indennità al personale, soppresso linee speciali, corse scolastiche, notturne e serali, rinunciato a controllare e incassare biglietti ed ancora oggi, al termine della c.d. Fase 3, neppure riescono a far ripartire i servizi che c’erano, con i mezzi che c’erano già a Febbraio scorso».

«Sei mesi passati invano?», si domandano. «Sembrerebbe di sì, leggendo lo sconcertante Ordine del Giorno del 6 agosto, che i Presidenti delle Regioni hanno approvato. In sostanza, chiedono a Governo, Ministero della salute e Comitato tecnico scientifico, di non insistere su distanziamenti di almeno un metro a bordo dei mezzi, misurazione temperature, durate dei viaggi e di accontentarsi dell’invito di indossare le mascherine».

«Sei mesi in cui», proseguono, «non solo non è stata avviata quell’integrazione di bus/pullman privati di cui si è tanto parlato, ma molte linee, sia regionali che statali, hanno continuato ad offrire un servizio ridotto, inducendo molti all’utilizzo dell’automobile, ed in cui si sono giustificate le aziende che non hanno ritenuto di adoperarsi per aumentare il materiale circolante. Sei mesi in cui, invece, si sono lette Ordinanze Presidenziali, come quella del 30 aprile scorso di Zingaretti: a tutela di utenti e aziende di trasporto pubblico dovevano imporre comportamenti corretti per prevenire l’infezione. Si sono rivelate “grida manzoniane”, lasciate al ricatto della volontà e delle risorse disponibili delle Aziende TPL, senza interventi sanzionatori della Regione per le non conformità a quanto ordinato, o abbandonati al rispetto volontario dei passeggeri, senza quasi più controlli da parte degli addetti verificatori/ispettori della Aziende, che si sono ipocritamente nascoste dietro l’intervento delle forze di polizia, dopo una litigata o una rissa. Sei mesi di chiacchiere che rischiano di trovare l’epitaffio nell’Ordine del giorno dei succitati Presidenti delle regioni. Non contenti del limite di occupabilità dei mezzi, portato con l’ultimo DPCM del 7 agosto ad un insostenibile 60%, vorrebbero togliere qualsiasi limite, qualsiasi fragile diaframma per la difesa della salute pubblica di chi opera e di chi viaggia ogni giorno sui mezzi pubblici delle regioni».

Da qui l’invito pubblico «all’assessore alla mobilità, Mauro Alessandri, e all’Assessore alla sanità, Alessio D’Amato: non si pieghino a questa politica di ordinanze inutili, promesse vane e “briciole sotto il tappeto”. Tra gli addetti ed i frequentatori delle discoteche della Costa Smeralda ed i lavoratori e i pendolari del trasporto pubblico del Lazio, l’unica differenza e che i primi, alla fine, sono stati controllati per l’eventuale positività, noi no. Non permetteremo che si giochi con la salute delle persone e soprattutto con quella degli utenti delle ferrovie ex-concesse, che va tutelata come e di più di quella dei frequentatori di discoteche, che sembrano tanto cari alle Regioni».




Regione Lazio, svolta nelle procedure urbanistiche: procedure digitali per autorizzazioni più veloci

Tempi più rapidi, maggiore trasparenza e meno impatto ambientale. Dal primo settembre tutte le richieste di autorizzazione paesaggistica e accertamento di compatibilità dovranno essere prodotte e trasmesse in modalità digitale attraverso la posta elettronica certificata.

Questa misura amministrativa introdotta dalla Regione consentirà la velocizzazione dei procedimenti e l’eliminazione del materiale cartaceo nella gestione e archiviazione delle pratiche. La digitalizzazione delle procedure, inoltre, fornirà ulteriori garanzie su autenticità e integrità della documentazione, amplierà i livelli di accessibilità e di sicurezza relativi alla conservazione degli atti, favorendo un cambio di passo della pubblica amministrazione nell’efficienza e nella tempestività delle prestazioni verso i cittadini e gli operatori del settore.

Le richieste di autorizzazione paesaggistica e accertamento di compatibilità sono quelle che incidono maggiormente sulle esigenze dei cittadini, ma la digitalizzazione delle procedure verrà gradualmente estesa anche ad altre pratiche amministrative.

“Durante il periodo di lockdown gli uffici regionali sono riusciti ad assicurare la continuità lavorativa attraverso l’utilizzo delle procedure digitali. Ora facciamo un ulteriore passo verso la modernizzazione della pubblica amministrazione e per queste pratiche niente più faldoni di carta o la necessità di recarsi negli uffici per consegnare a mano la documentazione: con la sola trasmissione digitale avremo meno impatto ambientale, riduzione dei tempi, più risparmio ed efficienza per i cittadini e per le istituzioni” dichiara Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica e alle Politiche abitative della Regione Lazio. Tutte le informazioni utili per la trasmissione delle pratiche via pec sono pubblicate sul sito della Regione nell’area dedicata ‘Territorio e Urbanistica’.




Nemi, secondo incidente sulla via Nemorense in pochi giorni: auto si ribalta con due ragazzi a bordo

Il Consigliere comunale Stefano Tersigni rilancia sulla necessità di far installare dissuasori per far rispettare i limiti di velocità

NEMI (RM) – Incidente stradale ieri sera verso le 23.45 a Nemi dove un’auto è uscita di strada andando a sbattere contro un muro ribaltandosi poi sul fianco del guidatore. A bordo due ragazzi che sono stati trasportati in ospedale con l’ambulanza intervenuta sul posto.

E’ il secondo incidente stradale che si verifica sulla Nemorense nell’arco di pochi giorni e sempre nello stesso punto. E purtroppo l’uomo rimasto coinvolto nel sinistro precedente è poi deceduto per il suo quadro sanitario che si è aggravato.

A intervenire nei momenti immediatamente successivi all’incidente il Consigliere comunale Stefano Tersigni, residente nei paraggi, che ha prestato i primi soccorsi e ha allertato i sanitari del 118.

“In quel punto della strada c’è una curva che presenta una pendenza che facilita purtroppo l’uscita dalla carreggiata anche se si supera di poco il limite di velocità – commenta il Consigliere Tersigni – e proprio per questo – prosegue – urge l’installazione di dossi in prossimità di tale curva in entrambe i sensi di marcia”.

Solo pochi giorni fa il Consigliere comunale di “Insieme per Nemi” ha presentato una mozione in Comune per impegnare il Sindaco e l’amministrazione affinchè vengano installati dei dissuasori stradali di velocità (dossi artificiali) ed eventualmente ‘Autovelox fissi’. Una mozione che Tersigni ha motivato a seguito dei recenti incidenti stradali e dei numerosi, fortunatamente evitati, nonchè alla velocità dei veicoli in transito che spesso è molto più elevata rispetto ai limiti imposti.

Una strada, la Nemorense, di competenza provinciale. E ora il Consiglio comunale di Nemi, qualora accolga la mozione di Tersigni, potrà sollecitare la Città Metropolitana di Roma Capitale affinchè provveda all’installazione di dissuasori stradali o di altre misure per far rispettare il limite di velocità.




Armine, la modella di Gucci “imperfetta” scatena i diavoli del web

“Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”. Fatto sta che Gucci ha vinto perchè tutto il mondo parla della modella Armine che ha scelto. La pubblicità ha fatto strike.

Si chiama Armine Harutyunyan, è una modella di origini armene di 23 anni originaria di Yerevan, e ha sfilato per Gucci. Ma il suo aspetto, che rispecchia canoni estetici diversi, è stato oggetto di critiche e commenti sui social.

Armine Harutyunyan, che conta oltre 57 mila follower sulla sua pagina Instagram, ha iniziato ad essere presa di mira sui social dopo aver sfilato per Gucci durante la Paris Fashion Week del settembre 2019. Molti utenti non la ritengono abbastanza attraente come figura del mondo della moda. Naso pronunciato e sopracciglia folte, in diversi post è definita “brutta” o “non adatta alle passerelle”. E non mancano gli attacchi per via delle sue origini armene. Insulti, body shaming e razzismo.

Non solo. Nelle ultime ore è stata anche strumentalizzata una sua foto, dal tono ironico, scattata a Roma davanti all’Altare della Patria, in cui ha un braccio alzato e l’altro teso verso il basso, con la scritta “Ave sunstroke”, cioè “ave colpo di sole”. Secondo alcuni commenti al post si tratterebbe di un saluto romano ma la tesi viene smentita da un’altra foto scattata da un’angolazione diversa, nello stesso post, che dimostra come si trattasse solamente di una posa scherzosa. Anche perché Harutyunyan ha una gamba sollevata come in un passo di danza.




Roma, Garbatella: discoteca nel centro sociale? “A sinistra il Covid non fa paura”

“Il tam tam sui social che si è registrato nelle ultime ore – ma non nel sito ufficiale dove è richiesta una parola d’ordine per conoscere gli appuntamenti – è abbastanza chiaro e lascia poco spazio agli equivoci: venerdì e sabato della prossima settimana, il centro sociale ‘Csoa La Strada’ di via Passino 24 nel quartiere Garbatella a Roma, aprirà la propria terrazza per due serate di musica, mostre e incontri. Al contrario di tutte le discoteche che dovranno invece rimanere chiuse per la recente ordinanza del ministro Speranza. A questo punto è lecito domandarsi se i centri sociali della Capitale siano disciplinati da un altro ordinamento giuridico rispetto a quello italiano, oppure se godano di uno status speciale magari rilasciato dalla sindaca Raggi, tant’è che anche la Questura di Roma è già a conoscenza degli appuntamenti previsti. Chiediamo pertanto che si adottino tutte le misure di prevenzione necessarie affinché anche quel luogo deputato a feste piene di alcol, di droga e frastuono per tutta le notte, resti regolarmente chiuso come il resto dei luoghi deputati al ballo per via dell’emergenza coronavirus”. Lo afferma Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega.




Roma, torna la ZTL nel centro storico: colpo di grazia per le attività commerciali

La CNA di Roma esprime grande disappunto per l’odierno ripristino della ZTL con, addirittura, la conferma del divieto di accesso alle moto nella zona del tridente.

L’emergenza economica che sta vivendo il Centro Storico di Roma, la cui Zona a Traffico Limitato con un’estensione di 4,2 chilometri quadrati è la più grande d’Europa, non ha confronti con nessuna delle altre crisi precedenti, né con quello che avviene in altri luoghi della città o nelle località turistiche del resto del Paese.

Il progressivo e drastico calo dei residenti, la chiusura delle attività turistiche a cominciare dagli alberghi, i dipendenti pubblici, e non solo, che continuano a lavorare in smart-working, hanno reso il I° Municipio una zona essenzialmente vuota e desolata.

Non si capisce, pertanto, se non con una logica aprioristica del periodo pre-covid nel quale le esigenze da rispettare erano altre, quale sia la ragione per la quale oggi, nonostante le difficoltà economiche degli operatori, sia utile sfavorire l’utilizzo dell’auto per fare acquisti nelle botteghe artigiane, recarsi in un ristorante o andare a fare compere.

Le attività artigianali e dei servizi, la ristorazione e il commercio della zona stanno vivendo un dramma e la mancata comprensione del contesto segna un punto bassissimo della politica di governo della città che, in circostanze drammatiche, dovrebbe fronteggiare le emergenze avendo chiare le priorità e, al limite, trovando delle mediazioni tra i diritti della cittadinanza e la necessità di tenere in vita le attività economiche.

In questo senso, la CNA ritiene che la soluzione potrebbe essere quella di aprire i varchi della ZTL a partire dalle ore 11 del mattino consentendo in questo modo di contemperare le esigenze delle attività economiche con i problemi della viabilità. Questa proposta, l’Associazione confida che possa essere accolta e si dichiara disponibile ad un confronto di merito sin da subito.




Trento, gli sospendono la patente due volte ma si rimette alla guida

Mercoledì scorso 26 agosto 2020 una pattuglia in auto della Polizia locale di Trento Monte
Bondone, durante un posto di controllo imponeva l’alt al conducente di una Mercedes, il quale però si dava alla fuga dileguandosi.
Grazie al sistema letture targhe del Comune di Trento, il veicolo alle ore 10 veniva
rintracciato in uscita dalla città, in zona collina est. Si provvedeva alla consultazione dell’anagrafica comunale per avere un riscontro tra il soggetto alla guida della Mercedes ed il proprietario del veicolo, già sanzionato in precedenza per guida senza patente.
Dal confronto tra il conducente della Mercedes e la foto del cartellino anagrafico del proprietario emergeva che si trattava della stessa persona, già sanzionato per guida con patente sospesa a febbraio 2020, una seconda volta a giugno 2020 per guida con patente revocata.
Il giorno seguente, 27 agosto 2020, l’autovettura Mercedes veniva intercettata dal sistema
di rilevamento targhe sulla S.S.12 in direzione ovest, e quindi scattava ad opera della
polizia locale la sorveglianza delle vie adiacenti la residenza del proprietario della
Mercedes e le direttrici principali di collegamento della collina. Alle 12:40 circa, gli agenti intercettavano il veicolo sulla strada che portava alla sua residenza.
Alla luce di quanto emerso si contestavano al conducente, dopo aver dato le garanzie
difensive, le sanzioni relative alla reiterazione della guida con patente revocata, art 116
comma 15 e 17 del Codice della Strada, oltre a quelle relative alla circolazione con
veicolo sottoposto a fermo, art 214 comma 8 del CdS.
Trattasi di reato punito con l’arresto fino ad 1 anno, di competenza del Tribunale in quanto
la condotta materiale, ossia il guidare senza patente o con patente revocata, è stata
tenuta reiteratamente dallo stesso soggetto nel biennio precedente.
Inoltre al proprietario della Mercedes venivano contestate anche le sanzioni amministrative per guida in contromano, in contromano in curva, e per omesso arresto all’Alt degli agenti. Il veicolo veniva sequestrato, ed affidato al custode acquirente, ai fini della confisca.




Ariccia, Parco Romano Biodistretto: un settembre ricco di eventi

Settembre a Parco Romano Biodistretto: Mercato contadino, Magnificent the Camp e Foresta Sonora, concerti per un grande distretto green

Prossimi imperdibili appuntamenti a Parco Romano Biodistretto ad Ariccia lo spazio COVID FREE dei Castelli Romani. Oltre la consueta attività del Mercato Contadino (tutti i mercoledì, sabati e domeniche dalle 8 alle 13,30) e quella della palestra Magnificent the Camp con la direzione sportiva del campione del mondo di thai box Gabriele Casella, continuano gli appuntamenti di Foresta Sonora con la direzione artistica di Andrea Giulio Casella nell’ambito del progetto Distretto Green per la promozione e valorizzazione degli artisti e musicisti del territorio.

Il vasto spazio all’aperto di Parco Romano (oltre 10.000 mq2) consente la prosecuzione delle attività in totale sicurezza anticovid e nel totale rispetto delle prescrizioni dell’ultima ordinanza governativa.

Musica dal vivo tra querce secolari che per l’occasione si trasformano in quinte sceniche di performance musicali che nel teatro della natura declinano nuovi scenari sonori.

Incantevole e suggestiva la location della Foresta Sonora dove l’etica e il rispetto per l’ambiente compongono lo spartito di un grande progetto per la sostenibilità ambientale, musicale e sociale, per la ricostruzione di uno spazio comunitario in cui, dopo il coprifuoco del lockdown, il distanziamento fisico non vuole essere distanziamento sociale. Anche questo un modo per sconfiggere il virus.

Notti di musica e cibo di qualità nel parco in cui vive di giorno il mercato contadino. Un connubio indissolubile.

Produzione propria nel cibo e produzione propria nella musica. Senza compromessi e senza tribute band, per ospitare tutti gli appassionati gourmet della buona musica che la sera vogliono cenare e degustare birre artigianali nello scenario unico della foresta sonora. La prima tessera del grande mosaico Distretto green, il festival sulla sostenibilità in cui accanto a produttori agricoli e musicisti hanno sfilato e continueranno a sfilare laboratori e tecnologie della sostenibilità.

Venerdì 4 settembre 2020

Guitar Festival

Seconda Edizione del ” Guitar Festival” – organizzato dall’associazione culturale

“il tarlo nel borgo” – un concerto dedicato alla chitarra acustica e classica. Ci saranno 5 musicisti emergenti che divideranno il bellissimo palco immerso nel verde con Davide Lomagno Lorenzo Federici, Lorenzo Fiorentino, Stefano Benni Damiano De Santis nell’ambito del progetto “Distretto Green”.

Sabato 5 settembre 2020

Gipsy Rufina

Cantautore che da circa venti anni, assieme alla sua fedele chitarra, gira il mondo raccontando narrazioni in musica. Ad esser precisi si accompagna sovente anche con una cigar-box a tre corde, un banjo e l’armonica. É un songster di qualità, che con delicatezza e buon gusto fonde la tradizione leggiadra del folk con l’ardore del blues, raccontando storie che sono figlie del suo viaggiare in lungo e largo.

Domenica 6 settembre 2020

Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio

“MUSECA” il viaggio, il ritmo, il canto per un futuro a sud.

“Verso la terra mia prima,verso sud migrai e trovai nudi e in miseria e fino ai fianchi nel mare, Castello e Città. Là dove il rosmarino fiorisce e dove acqua ancora scorre dalle sorgenti, frutti ombra cadono dai muri, luce di luna imbianca la casa, e cenere di crateri ormai freddi trasportano vento di mare nelle stanze”.

Altre Attività:

sabato 5 settembre 2020 (ore 15 – 19)

Seminario sulle Geometrie Sacre con Laboratorio di costruzione del Genesa Crystal con Marco Chiari – Primotempo Associazione CreAttiva

Il Corso si svolgerà nel meraviglioso Parco Romano Biodistretto, immersi nella natura fra querce, carpini, lecci secolari.

Domenica 6 settembre

Laboratorio di ecoprinting (dalle ore 10)

“Pittura su seta, dipingiamo la pashmina” info 0693896738 3333210610

Domenica 6 settembre (dalle ore 18 alle 19:30)

Laboratorio tradizioni popolari

“Se vuol ballare – Eine kleine folk workshop”

Con Nathalie Leclerc e Nando Citarella

Per gli appassionati delle Tradizioni Popolari che vogliano avvicinarsi a questo mondo così arcaico attraverso la matrice popolare relativa alle Musiche e alle Danze del mondo partendo proprio da quelle dell’Italia Centro-Meridionale e ponendo attenzione su analogie e sincretismi.

Contributo partecipazione Euro 15,00

ore 21:00 CONCERTO LIVE da non perdere!

Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio

Ingresso Euro 10,00 SPECIALE Laboratorio più Concerto euro 20,00




Covid-19, discoteche chiuse. E i centri sociali? Giannini (Lega): “Alla Garbatella due serate di musica, mostre e incontri”

“Il tam tam sui social che si è registrato nelle ultime ore – ma non nel sito ufficiale dove è richiesta una parola d’ordine per conoscere gli appuntamenti – è abbastanza chiaro e lascia poco spazio agli equivoci: venerdì e sabato della prossima settimana, il centro sociale ‘Csoa La Strada’ di via Passino 24 nel quartiere Garbatella a Roma, aprirà la propria terrazza per due serate di musica, mostre e incontri. Al contrario di tutte le discoteche che dovranno invece rimanere chiuse per la recente ordinanza del ministro Speranza. A questo punto è lecito domandarsi se i centri sociali della Capitale siano disciplinati da un altro ordinamento giuridico rispetto a quello italiano, oppure se godano di uno status speciale magari rilasciato dalla sindaca Raggi, tant’è che anche la Questura di Roma è già a conoscenza degli appuntamenti previsti. Chiediamo pertanto che si adottino tutte le misure di prevenzione necessarie affinché anche quel luogo deputato a feste piene di alcol, di droga e frastuono per tutta le notte, resti regolarmente chiuso come il resto dei luoghi deputati al ballo per via dell’emergenza coronavirus”. Lo afferma Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega.




Maltempo, cade un albero su una tenda da campeggio: morte due sorelle di 3 e 14 anni

MASSA CARRARA – Tragedia in un campeggio a Marina di Massa in Toscana. Due bambine di 3 e 14 anni sono morte in ospedale dove erano state trasportate per i gravi traumi riportati dopo la caduta di un grosso albero sulla tenda nella quale stavano dormendo. Sul posto sono intervenute le automediche del 118 da Massa e Querceta, un’ambulanza da Massa, carabinieri e vigili del Fuoco. È stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso Pegaso ma non è potuto intervenire per il forte vento.

La procura di Massa e Carrara ha aperto un’inchiesta sul crollo dell’albero su una tenda nel campeggio di Marina di Massa dove sono morte per questo due sorelle. Primo atto, il sequestro giudiziario dell’area dell’incidente, dell’albero caduto e della tenda oltreché degli oggetti nella pertinenza ondata. Nelle prime ricostruzioni, tutte al vaglio degli inquirenti della procura e dei carabinieri, emergono come cause quella di un forte vento, una tromba d’aria che avrebbe raggiunto il camping Verde Mare e le condizioni della pianta caduta.

La tromba d’aria c’è stata, mi è passata sulla testa stamattina verso le 7, ha attraversato lo spazio del campeggio Verde Mare, ha colpito fatalmente soltanto quel campeggio, senza creare nessun altro danno agli altri campeggi vicini”. Lo afferma Marco Lucetti, presidente di Ageparc Massa Carrara, l’associazione dei campeggi della zona. “Capisco che in questo momento ci sono tanti dubbi cui rispondere, sulla sicurezza delle nostre strutture, sulla condizione della vegetazione che ci circonda, la manutenzione degli alberi, le comunicazioni sull’allerta meteo, ma non è il momento”.

“La tragica scomparsa delle due sorelle che erano in vacanza a Marina di Massa ci addolora profondamente. Una vacanza tramutata in tragedia. Un forte, commosso abbraccio ai genitori e ai loro familiari”. Lo scrive, in un tweet, il premier Giuseppe Conte.

La famiglia delle bimbe, di origine marocchina e residente a Torino stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Toscana. La maggiore delle tre figlie, diciannovenne, ha riportato lievi contusioni. I genitori sono rimasti illesi.

Secondo quanto appreso sul posto, si tratta di una famiglia marocchina, residente in Italia, nella zona di Torino, venuta a trascorrere alcuni giorni di vacanza in Toscana. I familiari oltre ad aver affittato un bungalow nel campeggio avrebbero poi installato accanto allo stesso anche la tenda per avere altro spazio dove poter trascorrere la notte. I genitori e la terza figlia, la più grande, hanno raggiunto l’ospedale di Massa e vengono assistiti dal personale sanitario. L’incidente è avvenuto verso le 7 nel camping Verde Mare, in via del Cacciatore. I vigili del fuoco proseguono le operazioni per mettere in sicurezza l’area. La pianta caduta sulla tenda è un pioppo alto quattro metri e mezzo