Sequestro Modigliani in Svizzera. Lucarella: “Le Istituzioni italiane siano in prima linea sull’accaduto”

L’avvocato Angelo Lucarella, da pochi mesi Vice Presidente coordinatore della Commissione Giustizia del Ministero dello Sviluppo Economico, interviene sul particolare caso Modigliani.

“Questione delicata a cui dare risposte o, quantomeno, cercarle è dovere sia morale che istituzionale dinanzi alla portata incredibile che ne sta assumendo sia a livello nazionale che internazionale.

Anzitutto è necessario che si faccia chiarezza complessiva sull’accaduto ai fini di giustizia e per la tutela dell’interesse nazionale.

Le Istituzioni, laddove saranno ravvisabili responsabilità (a seconda dei diversi piani giuridici) punibili secondo l’ordinamento, non possono e non potranno che essere in prima linea nella difesa, per l’appunto, degli interessi italiani; quest’ultimi non possono prescindere da una operazione verità che, rispetto alle singole competenze, gli attori istituzionali devono e dovranno compiere per porre in essere tutto con coraggio.

Lo stesso coraggio che, prorompentemente, si percepisce nel libro-inchiesta “L’Affare Modigliani” scritto da Dania Mondini e Claudio Loiodice i quali, ne va dato atto, hanno contribuito alla realizzazione di una indagine che, ormai, sta registrando apprezzamenti e riscontri anche all’estero.

La Procura di Bellinzona in Svizzera, infatti, è intervenuta recentemente sequestrando i c.d. “Archivi” del celebre artista italiano Amedeo Modigliani; si tratta di circa 6000 reperti oggetto di cessione, nel 2006, da parte della figlia allo Stato italiano.

Un caso, non solo di connotato giudiziario, nel quale gli eventuali danni e diritti lesi non possono che considerarsi, per certi versi, anche connessi ad un pregiudizio serio e cospicuo degli interessi dello Stato italiano.

Ciò soprattutto se si dovesse considerare l’aspetto dell’economia culturale quale strategico per lo sviluppo del paese.

Perciò l’impegno istituzionale, doverosamente, comporta di attivare le dinamiche ministeriali più confacenti affinché se ne possa riconoscere una sorta di natura strategica, altresì, tenuto conto che Modigliani sarebbe diventato, stando alle parole utilizzate dagli autori del libro-inchiesta, un “brand” attorno al quale continuano, da circa un secolo, ad intrecciarsi affari milionari”.




Prodotti petroliferi, la CSE FNILT proclama due giorni di sciopero per i lavoratori della B.T. Trasporti

Indetto lo sciopero di tutto il personale viaggiante della B.T. Trasporti, per il 7 e 8 settembre per le intere giornate lavorative.

Ad annunciarlo la Segreteria Nazionale della CSE FNILT – Federazione Nazionale Indipendente Lavoratori Trasporti – dopo l’esito negativo delle procedure di raffreddamento e di conciliazione tenutesi presso la competente divisione del Ministero del Lavoro e dopo lo sciopero proclamato per lo scorso 3 agosto che non ha prodotto nessun cambiamento nel comportamento tenuto dall’azienda riguardo alle istanze dei lavoratori.

La BT Trasporti si occupa del trasporto di prodotti petroliferi – carburanti, lubrificanti e gas (GPL) – soprattutto per l’ENI, quindi della distribuzione per l’Italia centrale e per Taranto dagli stabilimenti di produzione ai vari distributori.

Le motivazioni per le quali è stato indetto lo sciopero sono:

  • la mancata applicazione del CCNL di categoria per la parte riguardante le linee guida per il pagamento della forfettizzazione;
  • il  mancato  rispetto  del  salario  secondo  le  modalità  previste  nel  verbale  di acquisizione di affitto di ramo d’azienda;
  • la mancanza di spogliatoi e servizi igienici adeguati;
  • il rifiuto da parte dell’azienda di occuparsi del lavaggio degli indumenti da lavoro come previsto dal CCNL. Questi indumenti vanno lavati da lavanderie industriali specializzate;
  • la modalità con cui l’azienda ha gestito il personale durante l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19: l’azienda ha fatto ricorso alla cassa integrazione per i propri dipendenti mentre utilizzava autisti terzi, i cosiddetti padroncini, o autisti di altre società subappaltatrici per effettuare il lavoro.

Dalla CSE FNILT hanno inoltre specificato che sono state espletate due procedure di raffreddamento, il 14 febbraio 2020 e il 1 luglio 2020, presso gli Uffici del Ministero del Lavoro e che entrambe si sono concluse con esito negativo in quanto l’azienda si è rifiutata di sedersi al tavolo di trattativa per concordare delle soluzioni.




Football Club Frascati (Under 19 reg. C), Como: “Sarà un importante anno di formazione”

Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati, dopo avergli affidato un gruppo di Scuola calcio come quello dei 2007, ora gli ha consegnato un’altra squadra da far crescere… nell’agonistica. Natalino Como guiderà l’Under 19 regionale C del club tuscolano che affiancherà la già presente Under 19 provinciale di mister Fausto Di Marco. “Faremo un campionato da “fuori classifica”, ma questo non vuol dire niente perché sarà un anno di preparazione in vista del futuro anno nell’altra Under 19. Quando si scende in campo, si cerca di fare il massimo con sacrificio e lavoro anche perché in campionato ci confronteremo con squadre blasonate e gli stimoli non mancheranno. Inizieremo la preparazione lunedì 31 agosto, la base del gruppo è composta dall’ossatura della vecchia Under 17 e la rosa è abbastanza buona dal punto di vista qualitativo. Avrò un confronto costante sia con mister Di Marco che col tecnico della Prima categoria Mauro Fioranelli, ma anche con quello dell’Under 17 Alessandro Rodo”. Como lascia il vecchio gruppo Esordienti 2007 che quest’anno farà il salto nell’agonistica pura: “Per me è un ritorno alle origini dopo due anni nel settore di base. Nell’agonistica conta ancora tanto il risultato, mentre nella Scuola calcio bisogna far cercare di crescere tutti i ragazzi. Spero di aver dato al gruppo 2007 un buon bagaglio, il salto nel calcio a 11 è sicuramente impegnativo. Avevamo già programmato qualche prova sul campo grande che è saltata per il Covid, ma l’importante è aver trasmesso loro la voglia di sacrificarsi ed allenarsi. Lascio un gruppo a cui rimango molto affezionato. Ho parlato con mister Massimiliano Graziani che li conosce bene ed è un tecnico a cui non devo insegnare nulla: proseguiranno il cammino con un ottimo allenatore”. Nella sua trentennale carriera da tecnico, Como ha allenato una sola prima squadra: “E’ accaduto in Prima categoria col Santa Maria delle Mole diversi anni fa, ma ho capito che prediligevo insegnare qualcosa ai ragazzi più giovani”. Quello che sta per iniziare, dunque, sarà il suo terzo anno al Football Club Frascati: “Questa società è veramente una famiglia, ho un rapporto diretto e molto cordiale con tutti i dirigenti: dai presidenti Claudio Laureti e Stefano Lopapa, al direttore generale Gianfranco Di Carlo, al neo direttore sportivo Manuel Ricci e al responsabile della Scuola calcio Lorenzo Marcelli. Avevo avuto anche una proposta interessante, ma non potevo lasciare questo ambiente. L’unica cosa che mi rimproverano è il fatto che non metto mai la tuta sociale, ma è una cosa più forte di me che in passato mi ha creato qualche problema in altre società. Qui, invece, ormai la prendono col sorriso questa cosa”.
La chiosa è affidata proprio a Lorenzo Marcelli che nelle ultime due stagioni ha lavorato al fianco di mister Como nel settore di base: “Natalino non ha bisogno di presentazioni, è una vita che calca i campi di calcio. Si è messo subito a disposizione del progetto societario e ha tenuto i 2007 per un biennio proprio per prepararli al meglio verso il passaggio all’agonistica. E’ stata fondamentale la sua esperienza per lavorare su quel gruppo sia a livello mentale che tecnico”.




Frascati Scherma, la Di Russo: “Il raduno con la Nazionale Cadetti? Sarà una grande opportunità”

Frascati (Rm) – E’ una degli otto convocati del Frascati Scherma ai raduni degli “azzurrini” (Cadetti e Giovani) che si terranno nelle prossime due settimane. Guia Di Russo compirà 16 anni il prossimo 9 settembre (un giorno dopo Mattia Raimondi, anche lui tra i convocati del club tuscolano) e si è fatto decisamente un bel “regalo anticipato”: il nome della giovane fiorettista, allieva di Fabio Galli, è nella lista di coloro che parteciperanno al ritiro in programma da domenica prossima a sabato 5 settembre in quel di Piani di Luzza, paese friulano della provincia di Udine. “Due anni fa ero già stata convocata per un raduno “azzurrini”, quando dovevo iniziare il primo anno Cadetti e arrivavo dalla vittoria al campionato italiano Gpg. Sicuramente è sempre una grande emozione, sono certa che sarà una bellissima esperienza e una grande opportunità per potersi confrontare con le migliori della categoria” spiega la Di Russo che sta per iniziare il terzo anno Cadetti e che si è innamorata di questo sport osservando le gesta del papà Fabio. “A sei anni ero già in palestra a Spoleto (in Umbria, ndr) dove vivevo, poi la mia famiglia si è spostata a Roma e ho tirato per un po’ di tempo col Club Scherma Roma, mentre questo che inizia sarà il mio terzo anno a Frascati. Mi sono trovata subito benissimo: la particolarità è che qui c’è veramente una grande famiglia e sono tutti molto accoglienti, anche gli atleti più affermati. Sono sempre pronti a darti un consiglio”. A proposito di consigli, a Guia ne arrivano ovviamente tanti dal maestro Fabio Galli: “Lavoro molto bene con lui, è una persona molto disposta al dialogo e assieme siamo una bella squadra anche se ovviamente ci possono essere dei normali alti e bassi tra noi in qualche momento. Stiamo lavorando su un particolare aspetto tecnico che devo correggere e sull’approccio alla gara: sono abbastanza ansiosa e a seconda di come mi sveglio la gara può andare bene o male, devo trovare maggiore continuità”. La Di Russo fa un passo indietro per parlare della stagione “mozzata” dal Covid: “Le gare più importanti sarebbero arrivate da marzo in avanti, comunque qualcuna ne ho fatta e quella che è andata meglio è stata certamente la prima prova nazionale Cadetti (a Bari) in cui mi sono classificata quinta, poi ho fatto anche qualche esperienza internazionale non brillante a livello di risultato ma comunque formativa. L’anno che sta per cominciare sarà importante per me, considerando che è il mio ultimo anno tra i Cadetti: non sento tanto la pressione, ma ho tanta voglia di raggiungere risultati importanti, è il momento di togliersi qualche soddisfazione”. Inevitabile un passaggio dedicato al particolarissimo nome che si porta dietro: “Guia è la versione femminile di Guido, non a caso in spagnolo significa “guida”. L’hanno scelto i miei genitori insieme e a me piace”. Il Frascati Scherma conta anche su un altro Di Russo: “Mio fratello Manfredi ha 11 anni e tira nel Gpg. Probabilmente alla sua età non ero così brava, ma non glielo dico mai altrimenti si monta la testa…”.




Bracciano, task force anti assembramenti per le spiagge del territorio

BRACCIANO (RM) – Task force anti assembramenti per far rispettare le norme di prevenzione dei contagi da Covid-19 e per contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione sulle spiagge di Bracciano che in questo periodo assistono ad un afflusso rilevante di turisti provenienti da ogni parte d’Italia.

Turisti che vengono presi d’assalto dai vari venditori ambulanti che raggiungono tutti gli arenili del territorio alla ricerca, insistente, di villeggianti disposti ad acquistare i propri prodotti.

Una presenza, quella dei Vu Cumprà che spesso genera assembramenti intorno agli ombrelloni e a ridosso delle aree poste nelle immediate vicinanze delle spiagge, dove i potenziali acquirenti si accalcano per valutare l’acquisto di merce di dubbia provenienza, con il rischio di potenziale contagio da SarCov2.

La Polizia intercomunale, comandata dal dott. Mario Adinolfi, effettuerà dunque uno specifico servizio di controllo sulle spiagge e sulle aree adiacenti soprattutto nei fine settimana dove l’afflusso turistico aumenta notevolmente.




Formia, la città dedica un murales al grande Pietro Mennea

FORMIA (LT) – Un “murales” a ricordo di Pietro Mennea sarà realizzato a Formia nelle prossime settimane. Questa la speciale iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale per ricordare le gesta dell’azzurro che costruì, sin dal 1968 (in quell’anno fece il suo primo stage), le sue imprese nel centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli”, luogo “narrante e identitario” dell’atletica, seguito passo passo dal suo mentore, il marchigiano prof. Carlo Vittori.

La Giunta, presieduta dal sindaco Paola Villa, ha accolto in pieno la proposta presentata dall’associazione Bereshit di Roma, promotrice del progetto “Il velocista – Pietro Mennea”.

“Il murales è una forma d’arte molto in voga in particolare nei giovani e quindi l’obiettivo è suscitare la curiosità sulla leggenda del velocista Mennea ai ragazzi che frequentano la villa comunale”, ha detto l’assessore allo Sport e alla Politiche Giovanili Alessandra Lardo.

Pensiero condiviso dal vice sindaco e assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali Carmina Trillino: “Il murales a Pietro Mennea è esempio, è riconoscenza, è memoria. Esempio per tutti, perché il sacrificio e l’abnegazione siano vettori di successo; riconoscenza per i valori espressi dall’uomo e dall’atleta; memoria perché i luoghi molteplici in cui si è allenato sono casa, sono città, sono Formia”.

Nelle prossime settimane l’opera sarà realizzata su una parete all’interno della Villa Comunale “Umberto I”, in corrispondenza del palco rialzato dove si celebrano gli eventi, capace di una maggiore visibilità e, soprattutto frequentato ogni giorno dai bambini, destinatari privilegiati dello splendido messaggio umano consegnato alla storia dall’atleta che fu insignito della cittadinanza onoraria nel 2009 con l’attestato di riconoscimento “A Pietro Mennea, cittadino onorario di Formia, che ha esaltato con primati e vittorie lo sport e i suoi valori”.

Verrà consolidato il trait d’union tra Formia e uno dei campioni più osannati che ha fatto della forza di volontà, dello spirito di sacrificio e della passione gli strumenti ideali per superare ogni limite e barriera. Inizialmente, dalla delibera del 23 dicembre 2019, si era pensato di realizzare il murales nel sottopasso di Via Olivella, nella zona di Vindicio, che per tanto tempo è stato teatro degli allenamenti dello sprinter azzurro.




Covid, nuovo boom di contagi e aumento dei decessi. Pesavento (CNDDU): Ministero Istruzione tuteli la salute di docenti e studenti

Nuovo boom di contagi per il Covid in Italia: sono 1.367 (contro gli 878 di ieri) quelli registrati nelle ultime 24 ore. E’ il dato più alto dagli inizi di maggio. Sono 13 i morti, in aumento rispetto ai quattro di ieri. I tamponi sono stati 93.529, quasi 20 mila più di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.

Dopo quello di oggi, il dato più alto degli ultimi mesi si era avuto domenica scorsa, con 1.210 contagi in un giorno. E’ raddoppiato l’incremento delle persone attualmente positive al Covid, che nel complesso sono ora 20.753. L’incremento è di 1.039 persone a fronte delle 519 di ieri. Il dato si registra per la forte spinta del numero delle persone in isolamento: anche qui 1.039.

Calano di tre unità i ricoveri (in tutto 1.055) e aumentano di tre quelli in terapia intensiva (da 66 a 69). I guariti sono 314 per un totale di 206.329. Il totale delle vittime è di 35.458 (+13). Solo una regione, la Valle d’Aosta, non fa registrare nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore. Quella con più positivi torna a essere la Lombardia (269), seguita da Lazio (162), Toscana (161), Veneto (147), Campania (135) ed Emilia Romagna (120).

“Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, visti l’elevato numero di contagi 1.367 (Lombardia (269), Lazio (162), Toscana (161), Veneto (147) e Campania (135)) e il forte incremento dei decessi (13 morti) considera seriamente preoccupante la situazione in atto. – Ha dichiarato il Prof. Romano Pesavento Presidente CNDDU Valutiamo positivamente l’avvio della somministrazione dei tamponi al personale scolastico, anche se reputiamo importante che il tampone venga fatto anche agli studenti, veicolo primario di diffusione del virus.
Ricordiamo – prosegue Pesavento – come formulato dall’OMS che il tampone faringeo o naso-faringeo serve per diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi dell’eventuale infezione in corso e non ne garantisce l’immunità successiva. Quindi posteriormente all’accertamento si potrebbe comunque contrarre la malattia e propagarla.
In considerazione di quanto segnalato e dell’enorme numero dei contagi, chiediamo urgentemente al Ministero dell’Istruzione di tutelare la salute di tutti i docenti e in maniera particolare di quelli fuori sede, in quanto più esposti ai rischi di salute e disagi connessi all’emergenza gravissima in corso (concessione utilizzazione e assegnazione provvisoria; smart working; etc.). Si precisa che la maggior parte degli insegnanti in alcune classi di concorso ha un’età media di gran lunga superiore ai 50 anni e lavora a più di 1.000 km dalla propria residenza.
Il CNDDU ritiene fondamentale il valore della salute umana e dei lavoratori; inoltre considera prioritario un’attenta valutazione da parte degli esperti (CTS) dei rischi relativi a una massiccia affluenza di persone all’interno di strutture (gli istituti scolastici) che non fossero realmente in condizione di garantire almeno un contenimento del COVID19″.




Latina, degrado urbano: fa il bagno in piazza San Marco

LATINA – Si concede un bagno rinfrescante nel cuore di Latina, in piazza San Marco.

“Le immagini del giovane extracomunitario che oggi ha deciso di concedersi un bagno rinfrescante nel cuore della nostra città, in Piazza San Marco uno dei luoghi simbolo della nostra comunità, sono un colpo al cuore e al decoro di Latina”. – Dichiara il Coordinatore Comunale della Lega di Latina, Armando Valiani.

“La nostra città – prosegue – è sempre stata una comunità accogliente, ma non può e non deve tollerare queste immagini e questi comportamenti. Mi auguro che il sindaco Coletta sempre così attento ai migranti e alle loro esigenze intervenga per porre un freno a questi comportamenti degradanti che non possono e non devono essere tollerati. Latina non merita il degrado urbano a cui abbiamo assistito in questi anni e le regole devono valere anche per coloro che vivono in clandestinità, nei centri di accoglienza o sono in attesa di rimpatrio. Un maggiore controllo del territorio di sicuro aiuterebbe a prevenire questi comportamenti degradanti a cui i cittadini di Latina non meritano di assistere”.




Bracciano, delibera dell’Ordine dei Giornalisti: L’Osservatore d’Italia non ha denigrato alcun consigliere di minoranza

BRACCIANO (RM) – Nessuna denigrazione è stata operata da parte del quotidiano L’Osservatore d’Italia diretto dalla giornalista professionista Chiara Rai nei confronti di alcuni consiglieri comunali di opposizione del Comune di Bracciano tramite la pubblicazione dell’articolo “Bracciano consiglieri di minoranza nel pallone. Gentili a Donato: “Se nella relazione c’è qualche refuso facciamo la figura del cazzo”.

Questo quanto stabilito con esito favorevole dall’Ordine dei Giornalisti (Consiglio Territoriale di Disciplina -Secondo Collegio) notificato dalla Corte d’Appello di Roma,.

Il pubblicista Silvio Rossi, in data 27 luglio 2019, ha ritenuto di segnalare il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai al Consiglio Disciplinare dell’Ordine facendosi portavoce di alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Bracciano (singolare che un giornalista si faccia portatore delle istanze di tre politici consiglieri) e agisca contro una sua collega che tra l’altro, in qualità di direttore responsabile, lo ha accompagnato nel percorso di formazione per ottenere l’iscrizione nell’elenco dei pubblicisti).

Ebbene, si è tenuta un’audizione dove Chiara Rai ha fornito le prove di quanto scritto nell’articolo incriminato ed è stata assolta con formula piena perché tutto ciò che è stato scritto corrisponde al vero.

“Non ho mai denigrato nessuno – dice Chiara Rai – ma nel pieno del rispetto della verità sostanziale dei fatti e del pubblico interesse, ho sempre esercitato il legittimo diritto di critica e di cronaca tutelato dall’articolo 2 (Diritti e doveri) della legge professionale 69/1963 nonché dall’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana. Ciononostante c’è chi ancora, nella minoranza del Comune di Bracciano, continua ad asserire falsamente di venire denigrato insieme ad associazioni del territorio (ci piacerebbe sapere quali) e ancor più grave che il giornale sarebbe finanziato con i soldi dei cittadini di Bracciano. Non c’è un solo atto esistente che regola alcun tipo di rapporto tra L’Osservatore d’Italia quotidiano e qualsiasi amministrazione pubblica d’Italia. L’Osservatore d’Italia non ha mai preso soldi pubblici ma c’è chi persevera in una presunta “battaglia per legalità” quando non esiste alcun mostro da combattere o tanto meno sistema da abbattere. Il giornale ha soltanto i lettori come unici padroni perciò chiunque amplifichi detta falsa notizia si presta soltanto a giochi politici che hanno come unico obiettivo quello di mettere il bavaglio all’informazione. Ma noi siamo abituati perché siamo una testata che non fa e non farà mai copia incolla delle dichiarazioni integrali di consiglieri senza prima verificarne la fondatezza. di quanto da loro asserito. L’esito del Consiglio disciplinare dell’Ordine è una pagella d’indipendenza per L’Osservatore d’Italia e per il suo direttore. Ovviamente è oltre un anno che mi sento vittima di attacchi politici atti a mettere il bavaglio al mio spirito di critica, pertanto mi batterò affinché questo mio diritto venga tutelato e chi adesso persegue nella sua attività diffamatoria dovrà darne conto sia in sede penale che civile insieme a chi amplifica tale condotta. Se è questa la grande battaglia portata avanti da qualcuno beh, è un gran buco nell’acqua perché l’onestà quella vera, ha trionfato. Sarebbe meglio che chi cerca visibilità accostandosi in maniera ridicola a personaggi di ben altra stesura che combattono veramente per la legalità e contro le mafie, cominci a fare l’attività che gli compete senza cercare consensi con facili e confuse accuse che ad oggi sono prive di qualsiasi fondamento “.




Benevento, evento Lega: multa a Salvini per non aver indossato la mascherina. La polizia locale sta identificando gli altri intervenuti

BENEVENTO – “Il leader della Lega, Matteo Salvini, sarà multato per non aver indossato la mascherina in occasione dell’incontro che ha avuto in via Traiano a Benevento”. Ad annunciarlo è il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, chiarendo che “la manifestazione è avvenuta senza autorizzazione e in concomitanza con un’altra di protesta”.

“Un comportamento – ha detto il primo cittadino di Benevento – in totale spregio alla normativa, che obbliga tutti dalle ore 18 in poi a indossare le mascherine anche all’aperto e in circostanze di potenziali assembramenti”.

La Polizia municipale, su incarico di Mastella, ha avviato, con l’ausilio di foto e immagini video, la identificazione anche di coloro che si sono raggruppati intorno a Salvini, senza essere muniti di mascherina.




Lampedusa, partito il trasbordo dei migranti: è scontro tra Palazzo d’Orleans e Viminale

La nave quarantena Aurelia ha attraccato al porto di Lampedusa e sta imbarcando i migranti ospiti dell’hotspot di contrada Imbriacola.

Priorità d’imbarco viene data, in questo momento, alle persone, circa 70, risultate positive al Coronavirus che erano tenute in isolamento e sotto sorveglianza sanitaria in un padiglione del centro di primissima accoglienza.

Poi saranno imbarcati altri 200 migranti

Nell’hotspot dovrebbero restare più di 800 persone. Nella mattinata di domani è previsto a Lampedusa anche l’arrivo dell​a nave quarantena Azzurra, che al momento si trova a Trapani e partirà alle 20. La nave dovrà prendere a bordo altri migranti ospiti dell’hotspot dell’isola.In questo modo, le presenze nella struttura di prima accoglienza si alleggeriranno.

E’ stato rintracciato dai Carabinieri, intanto, il gruppo di migranti che aveva lasciato l’hotspot di contrada Imbriacola. Nella struttura, occupata ben oltre la capienza, ci sono più di mille persone.

La situazione resta difficile: nei giorni scorsi si era registrata anche una violenta rissa a colpi di pietre e a suon di botte. Dopo l’allarme sull’allontanamento di alcune decine di stranieri, i militari hanno provveduto a controllare l’isola, riuscendo a fermare e a riportare indietro i fuggitivi.

Continua intanto lo scontro tra il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci e il Viminale

Il Governo annuncia che impugnerà la discussa ordinanza con la quale il presidente della Regione siciliana ha disposto la chiusura di tutti gli hotspot e i centri di accoglienza che non hanno i requisiti igienico-sanitari per potere rispettare le norme anti Covid. “Mi fa rabbia che non ci sia stata da parte dello Stato alcuna risposta al problema che abbiamo posto. Quegli hotspot non sono assolutamente adatti dal punto di vista sanitario, soprattutto in questo contesto di pandemia. Mi chiedo perché questo scontro istituzionale noi confronti di un presidente della Regione che ha sempre assicurato il massimo di collaborazione. Se avessero fatto un bagno di umiltà e ammesso che abbiamo ragione, chiedendo anche 10-15 giorni di tempo, avremmo detto di sì. Invece si risponde col silenzio”. Lo ha detto, a Omnibus, su La7, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che ieri ha inviato ai nove prefetti dell’Isola un atto di diffida per chiedere l’esecuzione della sua ordinanza numero 33 del 22 agosto che prevedeva dalla mezzanotte del 24 lo svuotamento degli hotspot. “Se le prefetture e quindi il Viminale non procederanno – ha aggiunto – saremmo di fronte a una grave omissione. Sono pronti a impugnare? Hanno chiamato i loro costituzionalisti per il ricorso al Tar? Anche noi abbiamo i nostri esperti”. Palazzo d’Orleans, insomma, non starà a guardare le mosse di Roma e reagirà: “Se faranno sentire le loro trombe – avverte – noi faremo suonare le nostre campane”.