Occupazione, ISTAT: tasso occupazione raggiunge quota -500 mila

“Da febbraio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di quasi 500 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono cresciute di circa 50 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 400 mila”. Lo scrive l’Istat nelle statistiche flash su occupati e disoccupati a luglio. “In quattro mesi, – continua l’Istituto – il tasso di occupazione perde oltre un punto, mentre quello di disoccupazione, col dato di luglio, torna sopra ai livelli di febbraio”.

L’ultimo anno ha visto un’emorragia di dipendenti a termine (calati del -16,2% a luglio sui 12 mesi, -498mila) e lavoratori indipendenti (-4,5% pari a -239 mila). Il calo degli occupati registrato dall’Istat, non riguarda invece i lavoratori permanenti, che sono tutelati anche dal blocco dei licenziamenti per il Covid-19 e sono cresciuti dell’1,2% (+181 mila).

Aumentano in modo “consistente” a luglio 2020 le persone in cerca di lavoro, mentre calano gli inattivi. Così il tasso di disoccupazione registrato dall’Istat sale al 9,7% (+0,5 punti da giugno, +0,1 punti da luglio 2019). I disoccupati aumentano del 5,8% (+134mila unità) mentre gli inattivi diminuiscono dell’1,6% (-224mila unità) con una contrazione che riguarda uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di inattività diminuisce, attestandosi al 35,8% (-0,6 punti).

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE – Il tasso di disoccupazione giovanile torna sopra il 30%, a luglio, per la prima volta da oltre un anno, a partire da aprile 2019. L’Istat lo attesta al 31,1% per la fascia di età 15-24 anni, in aumento di 1,5 punti da giugno e di 3,2 punti da luglio 2019. “Su base annua – sottolinea l’istituto di statistica – il disoccupazione cresce tra i minori di 35 anni e cala nelle altre classi”. Tra i 25 e i 34 anni, il tasso di disoccupazione è del 15,9%, quasi il triplo di quello nella fascia di età 50-64 anni, ed è cresciuto di 0,9 punti nell’ultimo mese e di 1,4 punti nell’ultimo anno. 

RISALE L’OCCUPAZIONE – A luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione “torna a crescere”. L’Istat registra un aumento dell’occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) che coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni. Gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali). Rispetto a luglio 2019 gli occupati diminuiscono di 556.000 unità e il tasso di occupazione perde 1,3 punti percentuali.




Cantagiro 2020, le serate finali nella suggestiva location delle Terme di Bonifacio VIII con la conduzione di Claudio Lippi

Un’edizione che oltre al patrocinio del Comune di Fiuggi è promossa dall’UNICEF

Grande fermento ed ultimi preparativi per l’imminente partenza dell’edizione 2020 de Il Cantagiro, la storica manifestazione canora simbolo dell’evoluzione della musica italiana. Con un entusiasmo ancora più convinto e grande lavoro di tutta la squadra, anche in quest’anno così difficile, si accenderanno le luci presso la splendida location delle Terme di Bonifacio VIII a Fiuggi, una vasta area all’aperto che consentirà lo svolgimento della kermesse in piena sicurezza.

Si parte il 2 settembre con le semifinali, il 3 Settembre ci sarà la finale della categoria New Voice, per poi giungere sabato 5 Settembre alla serata della Finalissima Nazionale ed in chiusura il 6 Settembre la finale della sezione Junior-Baby. Tantissime le novità di questa edizione, che ha visto svolgersi le selezioni per la prima volta anche sul web, con la supervisione del Patron Enzo De Carlo e del Direttore Generale ed artistico Elvino Echeoni.

La serata della finalissima, in particolare, sarà ricca di sorprese ed ospiti a cominciare dal presentatore d’eccezione, il carismatico Claudio Lippi

Personaggio amatissimo dal pubblico, con una lunga carriera artistica che lo vede nascere prima come cantante per poi virare allo spettacolo ed alla tv. Sagace ironia e battute divertenti sono i suoi punti di forza, riconosciuti dal grande pubblico. Nella serata finale inoltre Lippi si esibirà con un tributo a Domenico Modugno, tornando in questo modo agli esordi della sua carriera.

Nella stessa serata verrà assegnato il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, consegnato dalla moglie Carmen Di Domenico (anche lei autrice) ed il Premio Little Tony per la migliore interpretazione, consegnato dalla figlia Cristiana che per l’occasione presenterà con la Little Tony Family l’ultimo brano inciso dal titolo “Wow”.

Ad affiancare la conduzione della serata, ed anche nelle altre due, ci saranno due volti ormai di casa della kermesse, Giulia Carla De Carlo ed il presentatore Marco Zingaretti. Durante la serata del 3 Settembre sarà ospite invece Massimiliano Polato, in arte Massy, che presenterà il suo nuovo singolo “Big Blu”, brano che vedrà sul palco il balletto coreografato dalle influencer Ilenia De Sena e Chiara Trincanato. Tre serate all’insegna del divertimento e della musica di qualità, come è da sempre lo stile di questa manifestazione, concepita per portare alla ribalta talenti e voci nuove da tutta Italia. Ancora oggi le selezioni si svolgono in diverse tappe, con numerosi agenti e collaboratori, nonché esperti del settore che svolgono un ruolo determinante per la selezione delle nuove voci.

La formula ideata nel lontano 1962 dall’allora fondatore e patron Ezio Radelli è ancora vincente

l’idea di un festival itinerante, una sorta di “Giro d’Italia canoro” dove artisti già noti ma soprattutto sconosciuti, venivano reclutati lungo le tappe dislocate in tutta Italia. Molte cose sono cambiate dagli esordi di cantanti come Lucio Battisti, Adriano Celentano, Gino Paoli, Domenico Modugno tra i tanti nomi eccellenti che si sono esibiti qui. E’ per questo motivo che il Cantagiro riesce a trasmettere ancora oggi un immutato fascino “vintage” legato agli anni ’60 e ’70 ed è con questa forza di un trascorso glorioso che si è saputa reinventare e stare al passo con i tempi. La capacità di innovarsi ed adattarsi perfettamente alle nuove generazioni si concretizza con la presenza costante sui principali canali Social con gli hashtag #iostoconilcantagiro #ilcantagiro2020 #unatempestadiemozioni #ilcantagiro ed i giovani artisti emergenti sono consapevoli della grande opportunità che una manifestazione del genere può regalare loro.




Da Agrigento a Bologna: famiglia di migranti irregolari chiede aiuto ai carabinieri

BOLOGNA – E’ successo ieri pomeriggio, presso la Stazione Carabinieri Bologna Navile, quando il militare addetto alla ricezione del pubblico si è trovato di fronte una coppia di coniugi tunisini con due figli minorenni di sei e undici anni che, colti dalla disperazione, chiedevano aiuto.

Fatti accomodare, i due coniugi, l’uomo trentunenne e la donna venticinquenne, hanno raccontato la loro disavventura, iniziata i primi di agosto sulla costa africana, dove sono saliti a bordo di un’imbarcazione diretta a Lampedusa. Raggiunta l’isola, il nucleo familiare è stato identificato dalle Autorità italiane.

Dopo essere stati trasferiti in un Centro di Accoglienza di Agrigento, dove sono rimasti quasi quattro settimane, i due coniugi hanno deciso di allontanarsi, recandosi a Roma, dove sono saliti a bordo di un treno diretto a Milano, ma sono scesi alla Stazione di Bologna Centrale.

Raggiunta la vicina Piazza dell’Unità, i due coniugi si sono rivolti a una connazionale per trovare una sistemazione e lei gli ha riferito di andare dai Carabinieri della Stazione Bologna Navile che li avrebbero sicuramente aiutati. Appreso il triste racconto, i militari si sono adoperati per allertare il Pronto Intervento Sociale di Bologna e individuare una soluzione dignitosa a tutto il nucleo familiare.




Colleferro (calcio, Promozione), la “ciliegina” Perrotti: “La mia prima volta in Promozione”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha completato la rosa con un colpo da novanta. La società rossonera ha annunciato l’accordo con il bomber classe 1988 Mattia Perrotti, proveniente dall’Ottavia e reduce da una carriera di alto livello tra serie D ed Eccellenza. “Sarà la mia prima volta in Promozione, ma non è stato difficile accettare la proposta del Colleferro – spiega Perrotti, ritratto nella foto di Leonardo Pera – Questa è una piazza che conosco molto bene per averci giocato spesso da avversario e il club e lo staff tecnico-dirigenziale non fanno mancare nulla alla squadra: qui si respirano categorie diverse dalla Promozione…”. Un corteggiamento partito da lontano, quello del Colleferro all’ex bomber di Morolo e Sora (tra le altre): “E’ vero, anche l’anno scorso il direttore sportivo Pino Di Cori e mister Antonio Battistelli mi avevano contattato, probabilmente tramite il mio amico Daniele Lisi che ho ritrovato con piacere all’interno del gruppo. Purtroppo avevo problematiche lavorative inconciliabili con il mio approdo a Colleferro, mentre quest’anno le cose sono cambiate e così ho potuto accettare la proposta della società rossonera”. Perrotti spende parole importanti anche per la squadra: “Devo dire che ho trovato una rosa molto valida e soprattutto tanti ragazzi giovani di grandi qualità. Un team collaudato dopo un anno di lavoro assieme allo stesso staff tecnico e questo sicuramente rappresenterà un vantaggio per partire col piede giusto”. D’altronde le ambizioni del Colleferro sono chiare: “Il 20 settembre faremo il nostro esordio nel primo turno di Coppa Italia di categoria a Rocca Priora, poi la settimana successiva comincerà il campionato con il match interno contro il Giardinetti: non conosco bene la Promozione, ma un club come il Colleferro deve recitare per forza un ruolo da protagonista in tutte le competizioni”. Da ieri è noto anche il girone in cui si districherà la formazione casilina: “Abbiamo evitato il gruppo ciociaro-pontino e probabilmente il girone D dove siamo stati inseriti è quello giusto per le caratteristiche tecniche della nostra squadra”.




Real Valle Martella (calcio, II cat.), Imola: “Il nuovo campionato lo giocheremo a Zagarolo”

Zagarolo (Rm) – L’esilio del Real Valle Martella è terminato. Il presidente Daniele Imola è riuscito a riportare la squadra, che militerà anche il prossimo anno nel campionato di Seconda categoria, nel comune di provenienza dopo due stagioni di “esilio” a Monte Compatri. Nel primo torneo post-Covid, infatti, il Real Valle Martella si allenerà e giocherà le gare interne (sempre domenica alle ore 11) al campo “Elio Mastrangeli” di Zagarolo in via Valle del Formale, impianto che tra l’altro di recente ha visto l’inaugurazione della nuova tribuna. “Voglio ringraziare l’amministra comunale, nelle persone del sindaco Lorenzo Piazzai e del vicesindaco Emanuela Panzironi, per la vicinanza dimostrata: quando l’attività della vecchia squadra di Promozione (l’Atletico Zagarolo, ndr) è cessata, si sono liberati degli spazi e siamo potuti tornare nella città che rappresentiamo. Non è stato semplice, ma ora siamo felici di poter disporre di una struttura importante come il Mastrangeli”. Un fatto totalmente inedito, come spiega Imola: “Nei primi due anni di attività, il nostro club ha giocato a Valle Martella, poi per problematiche varie si era dovuto spostare a Monte Compatri e adesso potremo fare tutto quanto nel centro sportivo principale di Zagarolo”. Una notizia che permetterà al club del presidente Imola di risparmiare i soldi per l’affitto di un campo fuori città e agli appassionati di calcio del territorio di poter stare vicino alla squadra in maniera decisamente più comoda. Anche la squadra, composta da diversi ragazzi di Valle Martella e Zagarolo, ha accolto con evidente favore il ritorno “a casa” che potrà rappresentare indubbiamente un’arma in più nel campionato di Seconda categoria. I ragazzi dell’allenatore-giocatore Simone Paglia (che sarà accompagnato in questa avventura da Stefano De Matteis e da Tomas Bontempi) hanno già fatto un primo raduno ieri al “Mastrangeli” e torneranno a fare lo stesso giovedì, poi da lunedì prossimo comincerà la vera e propria preparazione pre-campionato.




Tor de’ Cenci (calcio, I cat.), via alla preparazione: squadra ancora affidata a Cecconi e Candi

Roma (Rm) – Il Tor de’ Cenci ha già cominciato a sudare. La formazione capitolina, che militerà in Prima categoria e che sarà guidata ancora dalla coppia composta da Alessandro Cecconi e Pietro Candi, ha iniziato la preparazione al campo “Mancini” in vista del primo campionato post-Covid. L’ossatura del gruppo della passata stagione è rimasta intatta, ma il club non potrà che avere giovamento dall’unione di intenti che è nata nelle scorse settimane con la Virtus Divino Amore e con La Selcetta, entrambe rappresentate nel nuovo organigramma rispettivamente dal direttore generale Manuel Delle Chiaie e dal direttore tecnico della Scuola calcio Paolo Pellegrini. Facevano già parte del Tor de’ Cenci il presidente Aldo Casarelli, il vice presidente Antonio Pinna e Ivano Renzi, il quale ricoprirà l’incarico di direttore sportivo. Una stagione che comincia sotto i migliori auspici con il club capitolino che vuole togliersi tante soddisfazioni sia con la prima squadra, ma anche con la Scuola calcio che già lunedì prossimo (7 settembre) vivrà un appuntamento molto importante: alle ore 16 il campo “Mancini” ospiterà l’open day del settore di base del Tor de’ Cenci. Un evento che permetterà a tutti di conoscere il nuovo staff del club capitolino (tutti istruttori qualificati Coni/Figc e allenatori Uefa B o C) e che coinvolgerà tutte le categorie della Scuola calcio, dagli Esordienti (nati nel 2008 e 2009) ai Pulcini (2010 e 2011), dai Primi calci (2012 e 2013) ai Piccoli amici (2014 e 2015). Non mancano le iniziative per andare incontro alle famiglie: ad una quota di iscrizione già bassa (350 euro compreso il kit) vanno aggiunti gli sconti per secondi e terzi figli, lo speciale trattamento per le bambine che pagheranno il solo costo del kit e le agevolazioni per le forze armate e di polizia e per il personale medico. Per tutte le informazioni si possono contattare i numeri di cellulare 3938881614 e 3349892107 oppure la mail asdtordecenci o le pagine ufficiali Facebook e Instagram.




Real Rocca di Papa L.R. (calcio, Eccellenza), il ds Cavalletto: “Il girone? Era piuttosto scontato”

Rocca di Papa (Rm) – Il Real Rocca di Papa L.R. conosce le sue avversarie. Nel corso della cerimonia di ieri della Festa dei Calendari, il comitato regionale ha ufficializzato i tre gironi di Eccellenza e anche gli abbinamenti della Coppa Italia. Il club del presidente Tonino D’Auria è stato inserito nel girone B ed è pronto a battagliare per raggiungere il traguardo della salvezza: “Un girone che era nelle previsioni – commenta il direttore sportivo Fabio Cavalletto – Comunque sono in linea con quanto affermato dal presidente nei giorni scorsi: un girone valeva l’altro per noi, sappiamo che ci sarà da battagliare per conquistare il nostro obiettivo. Personalmente mi sarebbe piaciuto il girone C, anche se a livello logistico ci sarebbe stata più di qualche trasferta scomoda”. L’esordio dei roccheggiani avverrà il prossimo 27 settembre sul campo del Palestrina: “Inizieremo subito contro un avversario blasonato che probabilmente sarà ai vertici del girone – spiega Cavalletto – Ma, come detto, per noi tutte le partite dovranno essere delle finali e dovremo giocarle con la massima attenzione possibile”. Intanto il Real Rocca di Papa L.R. ha “rotto il ghiaccio” a livello di amichevoli, battendo 3-1 l’Ottavia nel match disputato al “Gavini”: decisive le reti di Romei e (dopo il pareggio ospite) di Mangione e Dabo. “Al di là del fatto che la squadra ha disputato una prima mezzora di gara tecnicamente molto positiva, la cosa che mi ha colpito di più è stato vedere subito un certo spirito di squadra – sottolinea Cavalletto – Un aspetto molto promettente per un gruppo che è completamente nuovo e che è mediamente molto giovane. Se riusciamo a compattarci in fretta, aumentano le nostre speranze di fare una buona stagione”. Il direttore sportivo chiude parlando del mercato: “Ci riteniamo abbastanza a posto a livello di organico. Assieme a mister Cirimbilla potremo trarre indicazioni utili dalle amichevoli di questo periodo ed eventualmente effettuare altri due innesti per completare la rosa”. Rocca di Papa (Rm) – Il Real Rocca di Papa L.R. conosce le sue avversarie. Nel corso della cerimonia di ieri della Festa dei Calendari, il comitato regionale ha ufficializzato i tre gironi di Eccellenza e anche gli abbinamenti della Coppa Italia. Il club del presidente Tonino D’Auria è stato inserito nel girone B ed è pronto a battagliare per raggiungere il traguardo della salvezza: “Un girone che era nelle previsioni – commenta il direttore sportivo Fabio Cavalletto – Comunque sono in linea con quanto affermato dal presidente nei giorni scorsi: un girone valeva l’altro per noi, sappiamo che ci sarà da battagliare per conquistare il nostro obiettivo. Personalmente mi sarebbe piaciuto il girone C, anche se a livello logistico ci sarebbe stata più di qualche trasferta scomoda”. L’esordio dei roccheggiani avverrà il prossimo 27 settembre sul campo del Palestrina: “Inizieremo subito contro un avversario blasonato che probabilmente sarà ai vertici del girone – spiega Cavalletto – Ma, come detto, per noi tutte le partite dovranno essere delle finali e dovremo giocarle con la massima attenzione possibile”. Intanto il Real Rocca di Papa L.R. ha “rotto il ghiaccio” a livello di amichevoli, battendo 3-1 l’Ottavia nel match disputato al “Gavini”: decisive le reti di Romei e (dopo il pareggio ospite) di Mangione e Dabo. “Al di là del fatto che la squadra ha disputato una prima mezzora di gara tecnicamente molto positiva, la cosa che mi ha colpito di più è stato vedere subito un certo spirito di squadra – sottolinea Cavalletto – Un aspetto molto promettente per un gruppo che è completamente nuovo e che è mediamente molto giovane. Se riusciamo a compattarci in fretta, aumentano le nostre speranze di fare una buona stagione”. Il direttore sportivo chiude parlando del mercato: “Ci riteniamo abbastanza a posto a livello di organico. Assieme a mister Cirimbilla potremo trarre indicazioni utili dalle amichevoli di questo periodo ed eventualmente effettuare altri due innesti per completare la rosa”.




Ssd Colonna (calcio), il dg Pinci: “Prima categoria competitiva, giovanili molto promettenti”

Colonna (Rm) – Si sono riaperte le porte del centro sportivo “Maurizio Tozzi”. Nella giornata di ieri sono tornate ad allenarsi due squadre giovanili (l’Under 16 di mister Sergio Raponi e l’Under 15 di Claudio Basciani che avevano inizialmente programmato un ritiro, saltato a causa delle problematiche legate al Covid) e la Prima categoria di mister Alberto Torricelli. La prossima settimana, invece, sarà la volta dell’Under 19 guidata ancora da Claudio Randolfi e dall’Under 14 allenata da Davide Pannacci. Tutte le formazioni del club castellano conteranno sulla presenza del preparatore atletico Giacomo Perno e di quello dei portieri Amedeo Tramontano. “La società ha fatto notevoli sforzi per portare avanti i lavori agli spogliatoi ed adeguarsi alle disposizioni anti-Covid – sottolinea il direttore generale David Pinci – Speriamo che la stagione possa proseguire senza intoppi e che le nostre squadre possano regalarci delle soddisfazioni”. Il dg entra più nello specifico dei gruppi del Colonna per fare un quadro della situazione: “La Prima categoria ha un organico competitivo e già in estate abbiamo detto che ci aspettiamo molto da questi ragazzi. In questi giorni valuteremo alcuni giovani, ma la rosa è già a posto. Per quanto concerne le giovanili (che giocheranno tutte nella categoria provinciale, ndr), la squadra che probabilmente parte con le maggiori ambizioni è l’Under 19 di Randolfi: questo gruppo viene da una stagione ricca di soddisfazioni e, se il Covid non avesse interrotto il campionato, i nostri ragazzi avrebbero potuto anche dire la loro. La rosa non è cambiata molto e anche il tecnico è lo stesso, siamo fiduciosi”. Anche le altre tre selezioni del Colonna promettono bene: “Under 16 e Under 15 hanno mantenuto lo stesso allenatore (rispettivamente Raponi e Basciani, ndr), anche se il primo gruppo ha cambiato alcuni elementi della rosa, mentre nel secondo ci sono state meno modifiche. Infine c’è l’Under 14 che è stata affidata a mister Pannacci (ex tecnico dell’Under 17, ndr) e chiaramente presenta qualche incognita per il salto nell’agonistica: in questi giorni completeremo l’organico, ma pure questi ragazzi possono affrontare la categoria con serenità e fiducia”.




Riapertura scuole, incontro tra Ministro Speranza e vertici OMS: “Più azioni comuni e coordinamento”

“Se apriamo le economie, abbiamo bisogno di aprire le scuole. Oms Europa e Roberto Speranza hanno presieduto il 31 agosto una videoconferenza con i 53 paesi che vi fanno parte dedicata allo sviluppo di modalità di riapertura in sicurezza delle scuole ai tempi del Covid-19 proteggendo le comunità”.  Così Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Europa, su Twitter, aveva presentato l’incontro organizzato su iniziativa del ministro della Salute italiano, Roberto Speranza. La riunione in videoconferenza è stata dedicata a sviluppare un quadro comune di riferimento per scuole sicure in tempo di Covid-19, e sono state discusse le azioni messe e da mettere in atto per garantire ai ragazzi di tutta Europa un ritorno a scuola in totale sicurezza.

Oms: scuole sicure

 «La riapertura delle scuole in sicurezza è un grande tema globale su cui lavoriamo col massimo dell’attenzione, perché il diritto all’istruzione e il diritto alla salute devono camminare insieme» ha ribadito il ministro Speranza, ricordando che « su richiesta dell’Italia si è tenuta una riunione dell’Oms sul tema del ritorno fra i banchi di scuola», incontro co-presieduto con Hans Kluge, , che ha aggiunto: «Dobbiamo sostenere i nostri insegnanti mentre navighiamo insieme nell’ignoto. Ancora una volta l’Italia è in prima fila per elaborare strategie utili a combattere il coronavirus. Grazie al ministro Roberto Speranza, oggi 53 Paesi si sono confrontati con l’Oms sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Questa è la nostra priorità».“Abbiamo convenuto che esiste un’ampia gamma di misure che possono essere prese in considerazione per la riduzione del rischio negli ambienti scolastici”, recita la nota congiunta emessa al termine della riunione. “Dalle misure protettive relative all’igiene delle mani – scrivono Kluge e Speranza – alle distanze fisiche, all’uso di mascherine ove appropriato e allo stare a casa in caso di malattia sono le pietre angolari di un’istruzione scolastica sicura all’interno della realtà Covid 19″. Sottolinea il comunicato: “Ci impegniamo a lavorare in tutti i settori per soddisfare le esigenze dei bambini”. Il Covid-19 ha creato la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia, colpendo quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi e la regione europea non ha fatto eccezione. La maggior parte dei paesi ha chiuso le scuole per favorire il contenimento del virus. Sebbene ciò sia stato vitale, mentre ci accingiamo alla riapertura delle scuole dobbiamo determinare come farlo in modo sicuro“. Ed ancora: “La chiusura delle scuole può avere un effetto profondo sulla salute e sul benessere dei bambini. Sebbene i bambini possano contrarre e trasmettere il Covid-19, sono stati in gran parte risparmiati dagli effetti diretti sulla salute del virus, con la maggior parte dei casi lievi o asintomatici. Nonostante ciò, continuano a essere influenzati negativamente dalla chiusura delle scuole, sia in termini di istruzione che di salute mentale, sviluppo sociale, con il rischio di trovarsi anche in un ambiente familiare violento“. – Speranza e Kluge hanno sottolineato come sia “realistico preparare e pianificare la disponibilità dell’apprendimento online per integrare l’apprendimento scolastico nel prossimo anno scolastico. Ciò sarà necessario durante le chiusure temporanee, può essere un’alternativa per bambini ed educatori con problemi di salute, può essere necessario durante la quarantena episodica e può integrare l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di distanziamento fisico nelle aule più piccole. L’importante collegamento tra i settori della salute e dell’istruzione continuerà a crescere mentre affrontiamo la nuova realtà post-COVID-19″. Tra gli obiettivi comuni stabiliti durante l’incontro c’è l’istituzione di una ” coalizione tra gli Stati membri per informare sulle nostre azioni e andare avanti congiuntamente per attuare le migliori misure possibili sull’offerta di un’istruzione scolastica sicura per tutti; un accordo per dati unificati per sapere di più sull’impatto del Covid-19 sui bambini, le loro famiglie e le comunità per meglio informare sulle politiche future; preservare l’equità come principio guida fondamentale per garantire che le popolazioni svantaggiate non siano ulteriormente svantaggiate“. La nota si conclude con la conferma dell’obiettivo di “fornire ai cittadini un quadro fattibile e realistico per gestire la riapertura delle scuole”.




Sutri, una nuova luce al Mitreo per una visita indimenticabile

SUTRI (VT) – A partire da martedì 1° settembre, la chiesa rupestre della Madonna del Parto, il cosiddetto Mitreo di Sutri, avrà un nuovo sistema di illuminazione, destinato a rendere la visita al monumento un’esperienza indimenticabile.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, titolare dell’importante monumento demaniale, esprime il proprio ringraziamento al Comune di Sutri guidato dal Professor Vittorio Sgarbi per aver reso possibile tale risultato, facendo ottimo uso di un finanziamento che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e il Ministero dell’Ambiente hanno erogato già nel 2018, al termine di una lunga selezione, nell’ambito dell’iniziativa “Giubileo della Luce”.

Mitreo esterno

Il piccolo edificio di culto, interamente scavato nel tufo ai piedi della collina sulla quale sorge Villa Savorelli, è un luogo di antiche suggestioni mistiche: già sede di culti pagani, si è aperto poi ai pellegrini della via Francigena sotto l’egida dell’Arcangelo Michele, per essere infine dedicato, almeno dalla fine del XIII secolo, alla Vergine Maria protettrice delle partorienti.

Mitreo interno

Artefice del nuovo splendido progetto illuminotecnico è un gruppo di esperti lighting designers, capitanati da Carolina De Camillis, assieme a Riccardo Fibbi e Chiara Achilli, già responsabili di numerosi successi nell’ambito dell’illuminazione di luoghi d’arte e siti archeologici.

I progettisti hanno lavorato fianco a fianco con i tecnici del Comune di Sutri e sotto la supervisione della Soprintendenza per incrementare l’accessibilità e la visitabilità del Mitreo.

L’illuminazione esterna, garantita da apparecchi perfettamente integrati nell’ambiente, consente a chi si avvicina al monumento e persino a chi passa semplicemente sulla via Cassia di apprezzare la suggestiva facciata rupestre anche di notte. Ma la vera novità riguarda l’interno degli ambienti rupestri, dove la sapiente disposizione dei punti luce e una gestione elettronica del flusso luminoso permettono al visitatore di ripercorrere le diverse fasi di vita del luogo di culto. Si vengono così a creare mirabili scenografie luminose, in cui luci e ombre mettono in evidenza le strutture originarie dell’ipogeo, le navate della chiesa medievale con i resti della decorazione più antica, il prezioso ciclo di affreschi due e trecenteschi, fino al trionfo finale della Natività posta dietro l’altare.

La collaborazione tra Comune e Soprintendenza proseguirà ora con l’impegno a favorire l’accessibilità al Mitreo anche alle persone con disabilità motorie, completando l’operazione di abbattimento delle barriere architettoniche già iniziata all’interno del monumento.

Nel frattempo, grazie al rinnovo della Convenzione per la valorizzazione del Complesso Archeologico, a partire dal 1° settembre i visitatori potranno accedere al Mitreo dal martedì al venerdì dalle 10 alle 15 (e fino alle 17 nei weekend), mentre l’Anfiteatro resta aperto fino alle 18 fino al mese di ottobre (con l’orario estivo). Un ulteriore servizio di visite guidate è in preparazione, in modo da sfruttare appieno il nuovo sistema di scenografie luminose.

Purtroppo, le esigenze di conservazione del Mitreo richiedono di limitare il numero di visitatori a un massimo di 15 ogni ora, per mantenere un costante grado di umidità, CO2 e presenza batterica negli ambienti affrescati. Per questo motivo, sarà possibile accedere all’ipogeo solo su prenotazione, mentre l’accesso sul posto sarà consentito solo in base alla disponibilità di posti.

Ancora una volta la collaborazione tra istituzioni statali e locali porta i suoi frutti nella battaglia quotidiana tra tutela e valorizzazione, il cui scopo finale, come noto, è sempre la pubblica fruizione.