Bologna, carabinieri insultati e aggrediti da giovani a passeggio senza mascherina

BOLOGNA – Sorpresi a passeggiare nel centro di Bologna senza la mascherina, hanno offeso e in un caso anche aggredito i Carabinieri che li invitavano a indossarla.

È successo nel fine settimana appena trascorso, durante i controlli svolti dall’Arma per verificare il rispetto delle norme e dei comportamenti sociali da tenere per evitare la diffusione del Covid-19. In Piazza Verdi, zona universitaria, una delle piazze toccate dal divieto di stazionamento dalle 18 alle 6, un ragazzo di 25 anni ha insultato e poi preso a calci i militari che gli avevano detto di mettersi la mascherina.

Oltre alla sanzione prevista, è stato denunciato per resistenza a un pubblico ufficiale. Un episodio simile è successo nella vicina via delle Belle Arti, dove una studentessa di 20 anni ha insultato i militari che l’avevano gentilmente invitata a indossare la mascherina.

Per la giovane, insieme alla sanzione, è scattata una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Complessivamente, nel corso dei controlli le persone identificate sono state più di 2.200.




Coprifuoco dalle 23 alle 5 in tutta la Lombardia: questa la proposta di tutti i sindaci all’unanimità

Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi ‘eccezionali’ (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre.

E’ la proposta che, all’unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell’Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus.




Torino, processo per i fatti di piazza San Carlo: Capo della Polizia ammesso come testimone

Il capo della polizia, Franco Gabrielli, è stato ammesso come testimone nel processo – ripreso oggi nell’aula bunker delle Vallette a Torino – per i fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, quando una serie di ondate di panico tra la folla che seguiva su un maxischermo la finale di Champions League Juventus-Real Madrid provocò 1.600 feriti e, in seguito, la morte di due donne.

A chiederne l’audizione sono stati alcuni dei difensori dei nove imputati. ” Gabrielli – ha spiegato l’avvocato Roberto De Sensi – è da tutti riconosciuto come uno dei massimi esperti in materia di pubblica sicurezza anche sotto il profilo amministrativo.

Il suo contributo sarà importante. Ma non si tratta solo di spiegare quali erano le norme in vigore e i contenuti delle circolari che il Capo della polizia aveva diramato proprio in quel periodo. A noi interessa il contesto storico in cui inquadrare la vicenda, con particolare riguardo alla funzione della Commissione provinciale di vigilanza non solo di Torino, ma di tutte le altre città italiane”. Gabrielli è stato “ammesso con riserva” dalla Corte d’assise. Per le ferite riportate il 3 giugno 2017 morirono Marisa Amato ed Erika Pioletti. Oggi in aula, oltre a un ispettore della Digos, sono stati ascoltati il marito della Amato e il compagno della Pioletti. Ci sono stati momenti di commozione.




Salone Nautico di Bologna: il Dpcm non ferma la fiera

Circa 10mila presenze e buone vendite nel primo weekend dell’esposizione dedicata alla nautica tra i 5 e i 18 metri in corso a BolognaFiere

BOLOGNA – Bilancio positivo per numero di ingressi già dal primo weekend per il Salone Nautico di Bologna in corso a Fiera Bologna e che si chiuderà domenica 25 ottobre. L’esposizione organizzata dalla società SNIDI,  che si svolge nei padiglioni 19, 21 e 22 del quartiere fieristico, ha già registrato circa 10mila presenze nei primi due giorni di apertura. Nonostante gli allarmismi prodotti dall’ultimo DPCM, che di fatto non chiude le fiere nazionali ed internazionali, i visitatori hanno partecipato all’esposizione che ha anche registrato diverse vendite.

La prima edizione del Salone, riservato alle imbarcazioni tra i 5 e i 18 metri, registra così un risultato molto incoraggiante nonostante le limitazioni e le difficoltà del periodo per l’emergenza sanitaria. Complice anche il bel tempo del fine settimana sul capoluogo emiliano, sono stati soprattutto appassionati e famiglie ad arrivare al Salone da altre zone dell’Emilia Romagna, ma anche dal Veneto, dalle Marche, dalla Toscana e dall’Umbria per ammirare da vicino molte tra le migliori produzioni della cantieristica nautica italiana.

Circa la metà dei visitatori si è soffermata a lungo nei tre padiglioni per conoscere le anteprime della stagione nautica 2021 e iniziare a valutare concretamente l’acquisto di una imbarcazione. Dati incoraggianti, quindi, per questa prima edizione organizzata da SNIDI, Saloni Nautici Internazionali D’Italia, presieduta da Gennaro Amato che insieme a BolognaFiere ha tenacemente portato avanti il progetto che vede l’adesione di 47 aziende, oltre 100 marchi, e una esposizione di circa 100 imbarcazioni tra gommoni, motoscafi e gozzi a cui si aggiungono motori marini e accessori per la nautica, su un’area espositiva di circa 18mila mq.

Nel calendario dell’evento prevista anche la cerimonia di assegnazione dei Blue Award (venerdì 23 ore 17), i riconoscimenti a personaggi e figure che hanno valorizzato il pianeta mare con il loro lavoro. Ai vincitori andrà sia l’opera del maestro scultore Lello Esposito, raffigurante la Torre degli Asinelli cinta da due onde, che richiama il claim del SNB “Bologna si tinge di blu”, sia la targa in marmorino (polveri di marmo leccese e toscano) della nota azienda pugliese Angie.




Contagia volontariamente con l’Hiv 30 ragazze: condannato a 24 anni di carcere

Nel processo di appello-bis a Valentino Talluto, l’uomo accusato di avere contagiato volontariamente con l’Hiv una trentina di ragazze a Roma, è stato confermata la condanna a 24 anni di carcere per lesioni gravissime così come stabilito nel processo di primo grado.

La sentenza, emessa ai giudici della Corte d’Assise d’Appello, e’ arrivata dopo che la Cassazione, nell’ottobre del 2019, aveva confermato l’impianto accusatorio ma disposto un nuovo processo.

Decisione legata a ricorsi presentati da alcune parti civili in relazione a quattro episodi per i quali era stato assolto. La sentenza di oggi, conferma, quindi la sentenza di primo grado arrivata nell’ottobre del 2017 riconoscendo la sua responsabilità anche per gli episodi. 




RAI Ragazzi celebra Gianni Rodari: cinque puntate speciali de L’Albero Azzurro e il videoclip animato della canzone “Il cielo è di tutti”

Rai Ragazzi celebra il centenario dalla nascita di Gianni Rodari. Al celebre scrittore per l’infanzia, nato a Omegna il 23 ottobre 1920, saranno dedicate cinque puntate speciali de L’Albero Azzurro e il videoclip animato della canzone “Il cielo è di tutti” cantata da Bungaro e Fiorella Mannoia.

Si inizia con l’Albero Azzurro. A partire da venerdì 23 ottobre, alle ore 16.15, in onda su Rai Yoyo, RaiPlay e l’app RaiPlay Yoyo,, la trasmissione, condotta da Laura Carusino, Andrea Beltramo e Dodò, presenterà in ogni puntata una filastrocca del celebre scrittore per l’infanzia: il testo originale – citato integralmente e in modo fedele – fornirà il tema e l’idea dominante alla sceneggiatura, che li svilupperà adattandoli alle caratteristiche del programma. Le puntate manterranno quindi la consueta struttura, con l’avvio della vicenda e la sua conclusione all’Albero Azzurro e lo sviluppo della storia nei diversi ambienti–limbo che caratterizzano il programma: lo spazio, il mondo dei giochi, l’isola, il bosco e il limbo generico.

A completare la puntata, l’appuntamento fisso con la canzone. Ogni testo di Gianni Rodari verrà suddiviso in blocchi narrativi, corrispondenti alle diverse scene, animate dalle azioni e dai dialoghi dei conduttori e dei pupazzi. In ogni blocco una strofa della filastrocca verrà svelata, per poi essere ricomposta e proposta integralmente alla fine. In altre occasioni, invece, potrebbe essere proprio la lettura della filastrocca all’inizio della puntata a dare il via alle avventure dei pupazzi, che vedremo poi impegnati a vivere in prima persona le situazioni e le piccole avventure descritte nel testo. La leggerezza che si accompagna alla profondità degli insegnamenti, tipici dei testi di Rodari, verranno pertanto non solo rispettati e mantenuti, ma ampliati e rappresentati attraverso le delicate e divertenti caratteristiche dei personaggi che vivono all’Albero Azzurro.  La scelta dei testi sarà quindi dettata dal desiderio di garantire al meglio la loro messa in scena televisiva, tenuto conto delle esigenze produttive, delle possibilità espressive dei pupazzi, del target di riferimento e della possibilità di arricchire quanto più possibile a livello visivo il testo letterario. Le puntate speciali andranno in onda il 23, 24, 25, 26 e 27 ottobre.

In occasione del centenario di Gianni Rodari, il 23 ottobre, su Rai Gulp, Rai Yoyo e su RaiPlay, sarà proposto in esclusiva il videoclip animato inedito della canzone “Il Cielo è di tutti”. Il brano, cantato da Bungaro e Fiorella Mannoia, è basato su un testo di Gianni Rodari, con musica di Antonio Fresa. La regia è di Francesco Filippini.




Dpcm anti Covid-19, scaricabarile sui sindaci: l’Anci non parteciperà più ai lavori della cabina di regia governo-enti locali

Chiusure temporanee, una sorta di ‘coprifuoco’ deciso dai sindaci, in piazze e vie dopo le 21 di fronte ad eventuali rischi di assembramenti, didattica a distanza solo in situazioni critiche e possibili turni pomeridiani per le classi. E’ un decreto anti-movida che tutela chi rispetta le regole quello scritto a più mani dal Governo, seduto per quasi tre giorni al tavolo delle trattative assieme a Regioni e Enti locali. Ma “la strategia non è e non può essere la stessa della primavera”, assicura il premier Giuseppe Conte, che avverte: “il governo c’è ma ciascuno deve fare la sua parte”. Ed è solo l’inizio di un piano più ampio. Il Presidente è consapevole “che ci sono ancora diverse criticità: facciamo 160 mila tamponi al giorno – dice – ma certo non possiamo tollerare le file di ore”. Saranno valide fino al 13 novembre le misure del nuovo dpcm sul Covid. Lo si legge nella versione finale del testo, pubblicata sul sito del governo. Le norme entrano in vigore oggi, 19 ottobre. Fanno eccezione le norme che rafforzano la didattica a distanza e gli orari scaglionati alle superiori, consentendo i doppi turni e stabilendo l’ingresso a scuola per i liceali non prima delle 9: questa disposizione varrà da mercoledì 21 ottobre. Per le Asl c’è l’obbligo segnalare contagio su app Immuni. 

I sindaci potranno chiudere dopo le 21 piazze e vie della movida, dice il premier, anche se poi scompare la parola ‘sindaci’ dal testo del dpcm che sarà in vigore fino al 13 novembre. L’Anci, attraverso il presidente Decaro, insorge dicendo che la responsabilità non può essere scaricata solo sui sindaci anche perché la polizia locale “non è previsto che si occupi di Covid”. E annuncia che l’Anci non parteciperà più ai lavori della cabina di regia governo-enti locali. “Nel testo definitivo è stato tolto il riferimento esplicito ai Sindaci che c’era nella bozza, citato da Conte in conferenza stampa. Ma non si dice a chi competerebbero quelle misure: se ai Sindaci, ai Prefetti, ai Presidenti di Regione. Né con quali mezzi si possano attuare”. Lo dice il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. “Per chiudere una piazza con cinque vie d’accesso – aggiunge Gori – servono almeno 10 agenti. Chi li ha? Poi però, dice il DPCM, bisogna consentire l’accesso agli esercizi commerciali e alle abitazioni. Come si controlla? E se la gente si sposta e si assembra nella via accanto? Inapplicabile”.Il ministro per gli Affari regionali Boccia difende l’operato del governo e tenta una mediazione. Il presidente del Veneto Zaia chiede più autonomia sulle misure per le Regioni. Nella polemica interviene il Viminale. “Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze”. Lo ha detto il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati. “Laddove si rivelassero condizioni di urgenza, nell’arco di 24 ore si può far anche l’ordinanza di chiusura, ma è chiaro che non vanno tralasciati una serie di passaggi, non ultimo quello che, quando un provvedimento riguarda un’esercizio, va notificato”. Lo ha detto all’ANSA il Sottosegretario all’Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati. “Essendo una motivazione di natura sanitaria – ha aggiunto Variati – il Prefetto non ha una capacità di emettere l’ordinanza ma di attuazione di quest’ultima. Il sindaco fa l’ordinanza e lo strumento è il Comtato di ordine e sicurezza pubblica, che supporterà, motiverà e accompagnerà il sindaco sull’opportunità di emettere il provvedimento da lui firmato”. Per emettere ordinanze di chiusura come quelle previste nel Dpcm “bisognerà sentire anche l’Asl, che potrà essere invitata dal Prefetto al Comitato per l’ordine pubblico, per portare tecnicamente il pensiero della sanità locale. Sicuramente verranno valutate anche le relazioni delle forze dell’ordine stilate a seguito delle loro verifiche in quei luoghi dove eventualmente dovessero verificarsi assembramenti” ha detto il Sottosegretario. 

Il nuovo pacchetto di misure coinvolge soprattutto bar e ristoranti che chiuderanno a mezzanotte, ma su di loro potrebbero gravare provvedimenti che puntano a limitare in modo mirato i luoghi che espongono a maggiore rischio di assembramento: in quei casi la chiusura anticipata alle 21 potrebbe quindi essere applicata – secondo il provvedimento – dagli stessi sindaci per intere strade. Sindaci che però non ci stanno e rimandano la palla al Governo: “Sarebbe un coprifuoco scaricato sulle nostre spalle. L’esecutivo si assuma le sue responsabilità”. In qualunque caso, dalle 18 sarà possibile soltanto il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi massimo sei persone. E all’esterno dei locali dovrà essere riportato il numero massimo di clienti consentiti all’interno. E’ proprio su questi ultimi punti che è rimasta in piedi l’intesa tra governo e Regioni, le quali chiedevano di non penalizzare ulteriormente quei settori già colpiti dal lockdown (4 i miliardi previsti per il ristoro, ma non ‘più a pioggia’).

Il lavoro di mediatore porta la firma del ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, alle prese con il filo sottile del dialogo lungo quanto la catena di vertici fissati: “sono proposte che vanno nella nostra stessa direzione – spiega Boccia – . Chi vive le complessità quotidiane dei territori merita il massimo dell’ascolto”. Parole che blindano l’intesa. Palestre aperte, come volevano i governatori, ma con riserva: dopo un braccio di ferro tra i ministri di Sport e Salute, Spadafora e Speranza, – il secondo era per chiuderle – le strutture incassano al momento una settimana di tempo per adeguarsi in maniera rigorosa ai protocolli. Gli sport di contatto a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati con uno stop anche per le relative associazioni e scuole per bambini e ragazzi. Il calcio dilettantistico resta attivo fino alla prima categoria.

Sul fronte dell’alleggerimento del trasporto locale, l’unica soluzione che accontenta tutti – Esecutivo e Regioni – è quella di portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%. Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma l’adozione di misure un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa. “Aerei, navi, bus, treni a lunga e corta percorrenza hanno contribuito con lo 0,1% al contagio”, chiarisce il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, che – oltre ai 1.600 bus turistici in circolazione – si dice “disponibile a potenziare il sistema”.

Cambia anche il calendario sugli orari delle scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l’ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta, ma c’è il ‘nì’ del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla richiesta pressante delle Regioni di potenziare la didattica a distanza – affinché diventasse in questi mesi una regola per il quarto e quinto anno delle superiori – e di indicarla in una norma nel prossimo Dpcm. “La scuola in presenza è fondamentale per tutti – ribadisce la ministra – dai più piccoli all’ultimo anno del secondo grado”.

Un ricorso costante a forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, tra cui le lezioni a distanza, saranno possibili “previa comunicazione al Ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali”, si legge nella bozza Dpcm. Si torna indietro di mesi sul fronte degli eventi: saranno sospese sagre e fiere, ma consentite la manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. Ma il virus avanza e tutti sanno che le misure potrebbero rivelarsi più momentanee del previsto, per essere presto scavalcate da altri decreti. “Ci sono evoluzioni continue – spiega il ministro Boccia – Consideriamo questa modalità di confronto tra noi una convocazione permanente e interverremo in tempo reale ogni volta in cui sarà necessario e se dovessero emergere criticità”.




Trento, al cinema Astra la rassegna cinematografica “Ultima Visione”

Un’occasione per riflettere sul tema del fine vita, dell’accompagnamento e dell’elaborazione del lutto

TRENTO – Torna anche quest’anno “Ultima visione”, la rassegna cinematografica che attraverso tre pellicole d’autore mira a sensibilizzare il pubblico sulla questione dell’accompagnamento dei malati terminali e dell’elaborazione del lutto.

L’evento, giunto ormai alla sua 4° edizione, ha l’obiettivo di mettere in dialogo amministrazione e società civile e di costituire un momento di formazione per il cittadino e gli addetti del settore rispetto al delicato tema del rapporto individuale e collettivo con la morte.

Promossa grazie alla collaborazione del Comune di Trento, Servizi Funerari e Servizio Attività sociali, assieme alla Fondazione Hospice Trentino onlus, l’Associazione AMA, il Gruppo Spes e il Cinema Astra l’iniziativa rientra nelle attività avviate da qualche anno dai Servizi Funerari per valorizzare il patrimonio storico-artistico e culturale presente nel cimitero monumentale di Trento. Con l’intento di superare atteggiamenti di inconscio rifiuto che impediscono la frequentazione del cimitero fuori dai momenti canonici (partecipazione a un funerale o visita a un defunto).

In ragione dell’attuale fase emergenziale, per evitare assembramenti i film in programma il 21 ottobre, il 28 ottobre e il 4 novembre, saranno proiettati al cinema Astra in due orari distinti per ogni giornata: alle 18 e alle 21.

I film in programma sono:

  • Mercoledì 21 ottobre: Al Dio ignoto di Rodolfo Bisatti. Italia 2020.
  • Mercoledì 28 ottobre: Una bugia buona di Lulu Wang. Usa,Cina 2019.                
  • Mercoledì 4 novembre: Il meglio deve ancora venire di Alexandre de La Patelliere. Francia 2019.

Confermando una consolidata tradizione, a ogni proiezione seguirà un significativo momento per condividere, assieme ad operatori del settore e volontari, qualche riflessione su una tematica delicata che al giorno d’oggi è stata quasi del tutto rimossa dalla vita quotidiana.

L’iniziativa è a costo zero per l’amministrazione, il Cinema Astra si autofinanzierà con il biglietto d’ingresso.




Consiglio Regionale del Lazio, Simeone (FI): “Trasporti pubblici nel Lazio. Garantire distanziamento sociale”

“Nel corso della discussione in Consiglio regionale su un ordine del giorno che chiedeva alla Giunta Zingaretti di applicare nuove misure sul trasporto pubblico sono intervenuto per sottolineare come queste siano sempre più urgenti. Ciò anche alla luce delle nuove disposizioni contenute nel Dpcm approvato ieri sera che prevedono una differenziazione oraria negli ingressi delle scuole superiori di secondo grado.

Considero doveroso che la Giunta si faccia carico di questa nuova esigenza anche per quanto riguarda i treni regionali, con un’interlocuzione con Trenitalia.

Ribadisco però la necessità di rivedere la norma che stabilisce limite dell’80% della capacità di carico. Perché questo significa che ci sono quasi 5 persone per metro quadro.

Mi domando perché i locali debbano subire delle restrizioni, mentre ad esempio il trasporto pubblico debba mantenere la capienza all’80%, con gli affollamenti quotidiani che tutti vediamo. Diciamo ai cittadini che non si possono fare le feste, che non si possono ricevere più di sei persone in casa. Poi invece gli si dice che si può stare in cinque in un metro quadro con la mascherina. Siamo davanti ad una contraddizione evidente che va rimossa.

E’ facile constatare come vi siano comunque corse piene di passeggeri. Ciò accade negli autobus urbani ed extraurbani, nelle metropolitane e nei treni, soprattutto quelli regionali. A mio giudizio ci deve essere più attenzione su questo fronte perchè il veicolo di contagio sono autobus, treni, metropolitane.
Lancio un appello affinchè vengano riviste le linee guida del trasporto pubblico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le misure organizzative per il contenimento della diffusione del Covid. Bisogna garantire con rapidità il distanziamento sociale sui mezzi”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare




Lotta al Covid-19: dalla tecnologia finlandese arriva in Italia Airforte Aero

Tecnologia d’avanguardia, innovazione e unicità, il tutto inserito nell’ottica ecologica tipica dei paesi nordeuropei: sono questi i plus del ricco ventaglio di soluzioni offerte da Greenova Italia, che dal 2009 seleziona attraverso una capillare attività di ricerca, prodotti e tecnologie per l’efficienza energetica, nel rispetto delle risorse naturali, dell’ambiente e delle persone.

All’interno delle proposte dell’azienda spicca la gamma Airforte Aero, una linea di sistemi per la sanificazione continua e permanente dell’aria in ambienti chiusi anche in presenza di persone. L’alto grado di efficacia ed efficienza di questi prodotti è garantito dall’impiego contemporaneo di ben 5 tecnologie certificate; ionizzazione, lampade UVC, filtri brevettati rivestiti di biossido di titanio, filtro HEPA di ultima generazione e filtri a carboni attivi.  

Ciò permette anzitutto di garantire che la sanificazione operata da questi macchinari sia Covid_Free Tested, fattore di assoluta priorità in questo momento storico, ma non unico. Ad esso infatti si aggiungono numerosi altri benefici; sanificazione continua dei locali anche in presenza di persone, eliminazione di virus, batteri, muffe, spore ed acari, odori incluso il fumo, polveri sottili, pollini, microparticelle, formaldeide, legionella, nessuna emissione di ozono e nessun rifiuto nocivo, basso consumo energetico e bassi costi di manutenzione, facile installazione pronto all’uso. 

I sistemi per la sanificazione di Greenova Italia riproducono il processo naturale con cui il sole, con l’irraggiamento UV, trasforma il vapore acqueo presente nell’aria e l’ossigeno in una miriade di radicali idrossilici, il più importante sanificante presente nel nostro ambiente, capace di eliminare qualsiasi contaminante organico e inorganico presente nell’aria e sulle superfici. Poiché i radicali idrossilici non sono naturalmente presenti negli ambienti, e se ci sono muoiono in 20-50 millisecondi, per poter sanificare in modo efficace un ambiente è necessario produrli costantemente.

A conferma dell’efficacia dei prodotti Greenova arrivano già significative testimonianze, come quella deldott. Roberto Vettori di Viareggio, medico pediatra con 35 anni di esperienza, che dice: “Ho scelto di abbinare questo macchinario ai protocolli esistenti per aumentare esponenzialmente la protezione dei miei collaboratori, dei miei piccoli pazienti e delle loro famiglie nonché la mia, perché l’unica maniera per abbattere la possibilità di contagio, anche solo di un semplice raffreddore, è eliminare tutte le impurità e respirare aria sana. Tra le varie opzioni propostemi, questa mi offriva di gran lunga le migliori garanzie di efficienza e salubrità. La macchina lavora mentre sono in ambulatorio con pazienti e genitori, quindi quando c’e’ più bisogno della sanificazione, e senza alcuna emissione di sostanze nocive. Inoltre ho risolto il problema dell’aria viziata e non devo nemmeno più aprire le finestre durante gli orari di visita.




Cynthialbalonga (calcio, serie D), Pace stende il Castelfidardo: “Ripresi i punti di Sant’Elpidio”

Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga vince la sua seconda gara interna stagionale (su due disputate) battendo il Castelfidardo per 1-0. Ma la gara è stata davvero tirata con gli ospiti marchigiani (che avevano appena fermato il Campobasso) abili nella fase difensiva e con i castellani non ispiratissimi dal punto di vista delle soluzioni offensive. A risolvere la sfida è stato l’esterno sinistro difensivo classe 1999 Federico Pace, bravo a smarcarsi in area su una perfetta verticalizzazione di capitan Angelilli quando mancavano poco più di quindici minuti al 90esimo. “E’ un gol pesante, ci tenevamo a vincere questa partita. Dopo aver sciupato parecchio nella gara della settimana precedente sul campo dell’Atletico Sant’Elpidio (dove è uscito un pareggio per gli azzurri, ndr), diciamo che ci siamo ripresi quei punti pur senza dominare l’incontro col Castelfidardo”. Decisiva nel finale anche una spettacolare parata di Santilli, ma è stato molto significativo anche l’abbraccio di Pace con Venturi dopo la rete: “Il mister mi conosce da tre anni, c’è un rapporto di forte stima tra di noi, anche se lui mi “sprona” spesso in mezzo al campo – sorride il difensore – Comunque, oltre ad essere un ottimo tecnico, è un grande motivatore e questo spinge la squadra a fare quel qualcosa in più”. La classifica del girone F è ancora molto intricata: non c’è nessuna squadra a punteggio pieno, ma ce ne sono tre in vetta a 10 punti (Campobasso, Notaresco e Recanatese), poi il Castelnuovo a 9, il Tolentino a 8 e l’accoppiata Vastogirardi-Cynthialbalonga a 7. “Non so se vinceremo questo campionato – riprende Pace – Ma di sicuro questa è una squadra allestita per stare ai vertici della classifica: siamo assolutamente convinti dei nostri mezzi e lavoriamo tanto per essere protagonisti”. Nonostante diverse sirene estive, Pace ha deciso di proseguire il suo rapporto con la Cynthialbalonga: “L’unico dubbio che ho avuto, in realtà, ha riguardato la possibilità di fare un salto di categoria. Ma rimanendo in serie D, non c’era alcuna incertezza sulla mia permanenza qui: sto bene, la società è seria ed organizzata e l’ambiente è giusto per poter fare bene”.