Covid, a un passo da un nuovo lockdown e intanto il ministro Speranza scrive un libro. Sciolto ogni dubbio: se tutto va bene siamo rovinati… ma deve andare bene tutto!

di Luca Andreassi*

Succedono sempre due cose quando straripano i fiumi. Piogge torrenziali da una parte e argini non sufficientemente alti dall’altra. Stessa cosa per il CoVid. Da un lato il virus in sé, le piogge torrenziali. E quello ce lo becchiamo così come viene. Noi come il resto del mondo. Dall’altro la capacità da parte dei Governi nazionali di alzare gli argini. Purtroppo, i numeri confermano quotidianamente che non solo i sistemi di tracciamento, ultimo vero argine al virus, siano già saltati in gran parte del territorio nazionale ma che non esista alcuna strategia per il contenimento del virus stesso. Strategie che certamente non possono basarsi sui numeri del giorno che, verosimilmente, riflettono i contagi di 15 giorni prima quando, al contrario, bisognerebbe guardare alla proiezione della curva epidemiologica di qui a due settimane.

Una totale assenza di strategia che si manifesta, tanto per fare un esempio, l’ultimo in ordine di tempo. nelle paventate chiusure di ogni tipo di attività, si vedano le dichiarazioni del Governatore della Campania De Luca, stabilite di punto in bianco senza aver prima consultato … nessuno.

Dal Governo nazionale alle associazioni di categoria

E mentre tutto questo succede, mentre siamo sommersi da nuovi contagi, mentre l’assenza di una strategia, l’assenza di un numero adeguato di tamponi, l’assenza di un adeguato sistema di tracciamento, l’assenza di un reale rinforzo della medicina territoriale – tutti aspetti di cui siamo a conoscenza da 6 mesi ormai – ci spingono verso il baratro di un nuovo, inevitabile, disastroso, drammatico lockdown, uno dei principali responsabili di tutto ciò, il Ministro della Salute Roberto Speranza, cosa fa? Presenta il suo libro. È così. Speranza ha scritto un libro. Il che risponde al dubbio di milioni di italiani. Ovvero, su cosa abbia fatto Speranza in questi mesi. Ecco. Ora lo sapete. Stava scrivendo un libro. Ma mica finisce qui. Avesse scritto un romanzo, un giallo, la storia della sua vita, vabbè. Ha scritto un libro dal titolo “Perché guariremo. Dai giorni più duri ad una nuova idea di salute”. Al di là della mancanza della più elementare scaramanzia, perché con 20.000 contagi al giorno mi pare di poter dire che “i giorni più duri” siano tutt’altro che passati – e chi meglio del Ministro della salute dovrebbe saperlo? – ma sapete che ha anche provato a presentarlo? Pare che almeno la presentazione sia saltata. Credo per evitargli un TSO. Se sopravvivremo a questa pandemia, spieghiamo e spiegate ai nostri figli chi era il Ministro della Salute Speranza e quanto ci abbia detto culo. Nonostante tutto.

*Coordinatore per la Provincia di Roma di Italia Viva




Umbria, la vita “green” di Daniela: un tocca sana la raccolta delle olive

Il sole sul viso, il profumo della campagna e le olive tra le mani. Daniela è impegnata nella raccolta, un rito magico che le porta benessere. Si passa del tempo all’aria aperta, si fa attività fisica e si assorbe vitamina D in maniera naturale, indispensabile per l’assorbimento del calcio, del fosforo, per la protezione dei denti e soprattutto per stimolare il sistema immunitario per la prevenzione delle malattie intensive.

Il Covid è distante da suo modo di vivere, dalle abitudini e dalle giornate che trascorre in Umbria insieme alla sua famiglia.

La natura le regala ogni giorno spettacoli sempre nuovi: scenari che non si trovano da nessuna parte. I colori dell’autunno in questa stagione riscaldano anche gli animi più preoccupati per un futuro incerto. Dal giallo al rosso con sfumature meravigliose. E poi ci sono le castagne, i melograni, la frutta di stagione.

Daniela ha trovato la sua dimensione, curata, in forma e con il sorriso che non manca mai, anche quando qualche nuvola copre il sole. Sono di passaggio e guai se non ci fossero. Guai se non piovesse perché le piante e la terra non potrebbero compiere il loro ciclo naturale.

Daniela è in perfetta armonia con la natura. Si regala e dona a chi ama una vita “green”, tra profumi e valori d’altri tempi che regalano emozioni sincere, quelle che poi sono veramente importanti. E se si provasse un po’ tutti a fare come lei ci si sentirebbe meglio: basta un camino acceso che regali tepore e bellezza e la voglia di condividere tanta bellezza insieme a chi si ama.




Vertice Web Italia-Svezia: l’innovazione digitale pilastro della ripresa

Si è svolto recentemente il “Web Summit Italia-Svezia: l’innovazione digitale pilastro della ripresa”, organizzato da Business Sweden, l’Ambasciata di Svezia in Italia, e il Ministero degli Esteri svedese, a cui hanno partecipato la Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano e il Ministro svedese dell’Energia e della Digitalizzazione Anders Ygeman.

Reti a banda ultralarga e tecnologie digitali: sono questi gli ingredienti fondamentali della ricetta per la ripresa economica messa nero su bianco dall’Unione Europea nel Piano “Next generation UE”. Il rilancio e il sostegno agli investimenti rappresentano la priorità europea per far fronte alle conseguenze della pandemia da Coronavirus e per l’avvio di un nuovo percorso votato alla crescita e al recupero della competitività. Lo scopo di questo Web Summit era di mettere a confronto le esperienze e i progetti in campo in Italia e in Svezia sul fronte dell’innovazione digitale con l’obiettivo di individuare nuove sinergie e stimolare iniziative congiunte alla ricerca di un “modello” comune.

Il Ministro Anders Ygeman, e la Ministra Paola Pisano hanno messo a confronto e discusso le loro agende digitali per rilanciare le rispettive economie nazionali.

Oltre ai ministri Ygeman e Pisano, sono intervenuti l’ambasciatore di Svezia Jan Björklund e il vicepresidente di Business Sweden Fredrik Fexe. A dibattito anche rappresentanti delle istituzioni, operatori di telecomunicazioni e tech companies: Elisabetta Ripa per Open Fiber, Roberto Basso per Windtre, Carlo Nardello per TIM, Emanuele Iannetti per Ericsson, Conny Franzén per Genexis e Viktor Wrede per Scrive. L’evento è stato moderato da Mila Fiordalisi, Direttrice CorCom, la rivista online di riferimento sull’economia digitale e l’innovazione.

Qui di seguito si citano alcuni dei punti più rilevanti emersi durante il Web Summit qui di seguito:

  • il progresso congiunto della transizione dell’UE verso un futuro verde e digitale è cruciale, come ha evidenziato la pandemia di Covid-19. Solo lavorando insieme possiamo raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 che assicurano una società che offra benessere a tutti, aziende competitive e sviluppo economico rispettoso del clima.
  • Italia e Svezia dovrebbero assumere un ruolo guida nel promuovere la copertura della banda larga e la digitalizzazione, anche a livello europeo, e continuare il proficuo scambio di esperienze e conoscenze tra i italiani e svedesi. Diverse aziende ICT svedesi di eccellenza sono presenti in Italia e pronte a contribuire ad accelerare il cambiamento digitale.
  • Esigenza di sfruttare i vantaggi della trasformazione digitale e anche affrontare le sfide ad essa associate, come il divario tra coloro che sono già connessi e coloro che hanno necessità di accedere ai servizi e all’istruzione nelle competenze digitali. Ciò richiede uno sviluppo politico attivo e collaborazione tra le diverse aree politiche.
  • Facilitare accesso ed uso dei servizi digitali, l’esperienza dell’utente è fondamentale per il successo aziendale e anche per gli enti pubblici. La digitalizzazione è davvero uno sforzo congiunto e non c’è una sola ricetta per il successo. Servono soluzioni tecniche diverse e complementari, investimenti in capitale umano e una prospettiva a lungo termine, in cui il governo, le imprese e il mondo accademico lavorino insieme.
  • La digitalizzazione non incrementa automaticamente il giro d’affari delle imprese, ma attraverso un’amministrazione semplificata, le aziende possono liberare risorse da utilizzare per attività creative e di creazione di valore.



Covid, contagi oltre 19mila. Il Prefetto Tagliente interviene sul sistema scuola e spostamenti su mezzi pubblici

Continuano a salire i contagi per Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute l’incremento nelle ultime 24 ore è di 19.143, individuati con 182.032 tamponi, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza. Il totale dei contagiati – comprese vittime e guariti – sale a 484.869. In calo invece l’incremento delle vittime, 91 in un giorno (ieri erano 136) che portano il totale a oltre 37mila (37.059).

Su 6.628 posti di terapia intensiva oggi disponibili in Italia il 15% è occupato da pazienti Covid, percentuale che scende all’11% se si considerano anche gli ulteriori 1.660 posti letto attivabili con i ventilatori che sono già stati distribuiti alle regioni.
Il dato è contenuto nel report settimanale del Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri dal quale emerge che la regione con la percentuale più alta di pazienti in terapia intensiva – rispetto ai posti a disposizione – è l’Umbria, che ha un tasso di occupazione al 27,85%. Subito dopo c’è la Campania (21,71%) e la Sardegna (20,69%). In Lombardia la percentuale è al 15,69% mentre il tasso più basso si registra in provincia di Trento, con l’1,96%.

Il Prefetto Francesco Tagliente, già Questore di Roma e Firenze è intervenuto con una lunga nota su quella che ritiene un’attenta riflessione sull’opportunità di nuova diversa organizzazione delle attività didattiche.

Il Prefetto Francesco Tagliente

Ecco la nota del Prefetto Francesco Tagliente

“Non giriamo troppo intorno al problema. C’è un incremento drammatico del numero dei morti con gli ospedali di alcuni territori al collasso. E’ ora di riflettere attentamente sulla necessità di disporre la didattica a distanza e la massima diffusione possibile dei tamponi rapidi. Proviamo a riflettere insieme sulla nuova organizzazione delle attività didattica.

Il sistema scuola sta funzionando? E lo spostamento di migliaia di studenti sui mezzi pubblici, necessari per raggiungere i propri istituti scolastici? Dalla esperienza di questi primi giorni, risulta sempre possibile far rispettare il distanziamento fisico tra i ragazzi nelle le fasi di ingresso e di uscita dalle scuole?

In tutto il Paese, sono moltissimi i casi di positività al coronavirus tra personale scolastico, insegnanti e studenti. Diverse scuole sono state chiuse o con classi in quarantena per dei casi positivi tra studenti o personale. Solo nel Lazio Il report sull’attività di sorveglianza nelle scuole ha indicato che le Asl sono intervenute in 1.077 istituti. Le scuole con focolaio sono state 75. Il totale dei casi positivi riscontrati, ad oggi sono sono stati, cica 2.500 di cui oltre 2.000 studenti, in prevalenza nelle scuole secondarie superiori e 361 docenti e 112 tra personale amministrativo e addetti alle pulizie.

Penso che sia necessaria un’attenta riflessione proprio sull’opportunità di nuova diversa organizzazione delle attività didattiche. Proviamo a fornire un contributo del vissuto quotidiano:

  • Pensiamo ad una famiglia media: Genitori che lavorano e due figli in età scolastica che frequentano istituti diversi- Uno dei figli sa che un compagno X ha avuto contatti con un positivo Y; finchè il compagno X non viene sottoposto a tampone (richiamato dalla ASL o volontario) e non riceve l’esito positivo la classe non viene avvisata; ove il compagno X ricevesse l’esito positivo sarà poi tenuto ad avvisare la scuola per intercettare i contatti diretti; solo a questo punto verranno sottoposti tutti a quarantena quali contatti diretti del positivo. Tutti gli alunni della classe, divenuti a loro volta contatti diretti, saranno sottoposti a tampone; intanto gli alunni della classe in quarantena stanno a casa ma con fratelli a scuola e genitori a lavoro. Se l’esito del tampone dell’alunno in casa in quarantena risultasse positivo, l’alunno probabilmente avrà contagiato genitori e fratelli che frequentando rispettivamente lavoro e scuola a loro volta potrebbero aver contagiato altri e così via. Poiché il virus è anche asintomatico – e ne abbiamo i risconti – appare di tutta evidenza che questa organizzazione delle attività didattiche alimenta i contagi.
  • Se poi consideriamo che vi è giustamente l’obbligo di mantenere le finestre spalancate, non meraviglia che alunni che possono si portino anche i plaid da casa o una maglia di lana sotto la felpa. Con queste condizioni non meraviglia il fatto che alcuni si prendano il raffreddore.
  • Ci sono alunni che hanno a casa genitori o fratelli in quarantena perché hanno avuto contatti con positivi; i contatti dei contatti non vanno in quarantena, quindi continuano a frequentare la scuola.
  • Anche se la scuola ha dei casi di contagi, l’educazione fisica si continua a fare in palestra chiusa senza mascherina.
  • E’ bene sapere che gli stessi studenti di alcuni licei di Roma si ribellano ad una situazione palesemente sfuggita di mano

Spero che questo contributo faccia aprire gli occhi e far prendere una decisione… finché si è in tempo”.




Roma, giocano a carte scommettendo soldi per strada e ignorando le norme anti-Covid: denunciate 6 persone

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Eur hanno denunciato in stato di libertà sei cittadini filippini, per i reati di esercizio e partecipazione a gioco d’azzardo.

Transitando all’interno del piazzale Enrico Fermi, nei pressi della fermata metropolitana, i Carabinieri hanno sorpreso 6 cittadini stranieri, di età compresa tra i 45 e 74 anni, intenti a giocare a carte scommettendo del denaro contante, usando come “tavolo verde” un cassonetto dei rifiuti.

Successivamente il gruppetto, è stato anche contravvenzionato per violazione delle misure imposte dal DPCM in vigore per il contenimento del contagio da Covid-19, poiché i sei hanno creato un assembramento, senza mantenere il distanziamento interpersonale.




Nemi, da 9 mesi senza Vicesindaco nonostante le indicazioni della Prefettura: il Consigliere Tersigni presenta mozione di sfiducia al Sindaco

NEMI (RM) – Mozione di sfiducia con votazione segreta al Sindaco di Nemi Alberto Bertucci quella presentata oggi dal Consigliere di opposizione Stefano Tersigni di “Insieme per Nemi” per la mancanza della figura del Vicesindaco che ormai si protrae da ben nove mesi nonostante le indicazioni fornite dalla Prefettura di Roma che aveva invitato l’amministrazione comunale a provvedere alla necessaria nomina del Vicesindaco richiamando quanto ribadito con la circolare ministeriale n. 2379 del 16.02.2012, proprio per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente.

“Sono trascorsi quasi nove mesi dalle dimissioni del Vicesindaco Edy Palazzi e le dimissioni del Vicesindaco Pietro Pazienza che sono state presentate dopo solo tre settimane di incarico”. Questo quanto evidenziato dal Consigliere comunale il quale ha evidenziato il fatto che “nella specifica e attuale situazione per il Comune di Nemi la Giunta è composta dal solo Sindaco e dall’Assessore Pietro Pazienza il quale risulta già dimissionario dalla carica di Vicesindaco. Risultando quindi inattuabile anche la condizione precedentemente citata da fonte del Ministero dell’Interno, oltre al fatto che la figura del Sindaco/Vicesindaco è interessata da nuovi doveri imposti dall’ultimo DPCM”.

Tersigni rileva il fatto che “l’articolo 53, comma 2 del d.lgs.n. 267/2000 che prevede la sostituzione del Sindaco da parte del solo Vicesindaco e in mancanza di designazione è Vicesindaco di diritto l’assessore più anziano , non essendo ammissibili ulteriori figure istituzionali che lo possano sostituire nelle proprie competenze quale organo monocratico ovvero quale capo della Giunta. Pertanto, ferma restando l’assoluta necessità di ottemperare al disposto di legge che richiede l’esplicita designazione del Vicesindaco da parte del Sindaco, la citata norma fornisce il necessario strumento per l’individuazione della figura vicaria del Sindaco. ( rif. Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari Interni e Territoriali). Quindi nella specifica e attuale situazione per il Comune di Nemi la Giunta è composta dal solo Sindaco e dall’Assessore Pietro Pazienza il quale risulta già dimissionario dalla carica di Vicesindaco. Risultando quindi inattuabile anche la condizione precedentemente citata da fonte del Ministero dell’Interno”.

Ora la mozione dovrà essere votata in Consiglio comunale, qualora venga ammessa e il Consigliere di “Insieme per Nemi” ha voluto lanciare un avvertimento che “se anche questa volta la mozione non dovesse essere ammessa a votazione” si rivolgerà direttamente all’Autorità Giudiziaria”.




Guidonia e i mondiali di golf, una opportunità da non perdere

Il bando di gara per la realizzazione dei lavori delle opere pubbliche, per circa 27,5 milioni di euro, connesse all’evento della Ryder Cup

“Sarà pubblicato lunedì 26 ottobre, da parte di Astral SpA, il bando di gara per la realizzazione dei lavori delle opere pubbliche, per circa 27,5 milioni di euro, connesse all’evento della Ryder Cup, i mondiali di golf che si terranno a Guidonia Montecelio nel 2023 e di manutenzione straordinaria della Cisterna-Valmontone per circa 6,5 milioni di euro. Questi primi interventi, in preparazione della Ryder Cup, costituiscono una parte dei 50 milioni di euro complessivi erogati dal Governo ad Astral SpA. Gli interventi previsti miglioreranno sensibilmente la viabilità del quadrante nord-est di Roma e provincia” – lo dichiara in una nota l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilita’ della Regione Lazio, Mauro Alessandri –

“Un traguardo raggiunto grazie a una sinergia che ha visto coinvolti, sotto la regia dell’Assessorato, la città Metropolitana di Roma Capitale, i Comuni di Fonte Nuova, Guidonia, Marcellina, Mentana, Monterotondo, Palombara Sabina, Sant’Angelo Romano, e Tivoli che voglio ringraziare per essersi impegnati in una collaborazione continua”.

Tra gli interventi più importanti di questa prima fase, quasi 3 milioni di euro saranno impiegati per le rotatorie di raccordo con la Tiburtina e la Palombarese mentre 3,5 milioni per le arterie di collegamento dell’area tra il GRA e la Nomentana; interventi straordinari sulla viabilità, per 3 milioni di euro, interesseranno inoltre i Comuni di Fonte Nuova, Guidonia Montecelio, Mentana, Monterotondo, Tivoli. Oltre un milione di euro sarà impiegato per il decoro urbano. Voglio ringraziare le Soprintendenze per il fattivo contributo in un territorio di significativo interesse archeologico e paesaggistico ”.

“Infine, non meno importante l’intervento sulla Cisterna-Valmontone che permetterà di mettere in sicurezza un importante asse infrastrutturale in attesa della realizzazione della Roma-Latina e Cisterna-Valmontone” conclude così l’Assessore.




Frascati, grido d’allarme del consorzio. Il presidente Gasperini: “La Regione sostenga le diverse filiere vitivinicole”

«Siamo molto preoccupati per l’aumento dei contagi da Covid-19, per questo mi
auguro che il Governo, soprattutto regionale, tenga conto delle esigenze della filiera
vitivinicola, che ha sofferto molto durante il lockdown per il blocco del settore horeca e
che ha ancora le giacenze della vendemmia 2019 in cantina – dichiara il Presidente del
Consorzio di Tutela Denominazione Vini Frascati Felice Gasperini.
La vendemmia 2020, che si è da poco conclusa, è stata di grande qualità ma
sostanzialmente nella norma per quantità. Per questo un blocco delle vendite degli
alcolici a partire dalle ore 18, come imposto in Lombardia, sarebbe un altro duro colpo
al nostro settore, già costretto a fare i conti con i progressivi lockdown e con un
coprifuoco che comprime ulteriormente l’economia.
Mi auguro che la Regione Lazio tenga conto delle esigenze del comparto vitivinicolo e
lo sostenga attraverso strumenti davvero efficaci e necessari, ma soprattutto
valutando con attenzione le specificità delle singole doc, ognuna con differenti valori di
mercato e quindi bisognose di sostegni ritagliati sulle reali esigenze di filiera. Vedremo
nei prossimi giorni cosa deciderà la Regione – conclude il Presidente Gasperini».




Polisportiva Bellegra (calcio, Promozione), Scotini è il neo tecnico: “Arrivo con tanto entusiasmo”

Bellegra (Rm) – La Promozione della Polisportiva Bellegra volta pagina. La sconfitta di domenica scorsa sul campo dell’Almas (0-2, quarto k.o. consecutivo in altrettante gare ufficiali da inizio stagione, una in Coppa e tre in campionato) ha convinto la dirigenza a provare a dare un segnale: si è interrotto, dunque, il rapporto con mister Vinicio Quaresima e al suo posto il club ha chiamato Andrea Scotini. L’ex allenatore dell’Atletico Zagarolo avrà il compito di risollevare un gruppo che, inevitabilmente, non avrà il morale alle stelle in questo periodo, stante l’ultimo posto in classifica nel girone D (anche se c’è la gara col Bi.Ti. Marino da recuperare il 28 ottobre). “Arrivo con tanto entusiasmo e voglia di fare – dice Scotini – Sono fermo da marzo quando si è interrotto il campionato scorso e poi in estate l’Atletico Zagarolo ha deciso di non iscriversi in questa nuova stagione. Ho parlato col presidente Ciani e il ds Pascucci: so che la piazza è esigente e che il campionato è molto duro, stante anche il regolamento sul numero di retrocessioni, ma metterò il massimo impegno in questa avventura”. Scotini ha diretto ieri il primo allenamento: “La rosa andrà inevitabilmente sfoltita perché siamo in tanti, poi fino al 31 ottobre il mercato è aperto e vedremo assieme alla società se si potrà fare qualcosa. Dell’organico attuale ho già allenato Pestozzi, Moroni e Nati, ma conosco altri elementi come Martinoli e Antonelli e quelli “storici” di Bellegra, vale a dire De Santis, Moselli e Battisti. Il nostro obiettivo è chiaramente quello della salvezza”. Domenica prossima l’esordio di Scotini sulla panchina della Polisportiva Bellegra: l’avversario sarà l’Atletico Colleferro che ha collezionato quattro punti nelle prime quattro gare di campionato. “Mi aspetto che la squadra metta sul campo una grande voglia di riscatto dopo una partenza difficoltosa: di solito un cambio d’allenatore crea una scossa all’interno di un gruppo e speriamo sia così anche stavolta, poi dovremo essere bravi a dare continuità alla nostra reazione”.




Città di Valmontone (calcio, I cat.), capitan Moroni: “Questa squadra è da primi tre posti”

Valmontone (Rm) – Secondo pareggio consecutivo per il Città di Valmontone nelle prime due giornate di Prima categoria. Dopo il 2-2 con la Dinamo Labico, domenica scorsa i lepini si sono ripetuti sul campo dell’Atletico Monteporzio, strappando l’1-1. “Alla fine è stato un buon pareggio – commenta il capitano e centrocampista classe 1984 Alessio Moroni – Siamo andati in vantaggio con Ciampi nel corso del primo tempo e poi gli avversari hanno pareggiato i conti prima dell’intervallo. Nel finale potevamo anche fare il colpaccio, ma alla fine il pareggio è sostanzialmente giusto: loro hanno prodotto qualcosa in più, ma noi siamo stati bene in partita su un campo stretto dove serviva carattere”. Personalità e carisma sono anche caratteristiche del capitano del Città di Valmontone che giusto un anno fa si ruppe il legamento crociato in un match a Villa Adriana: “Non è un infortunio a poter decidere se smetto o meno – dice Moroni – Con grande pazienza e passione mi sono rimesso al lavoro e sono rientrato col gruppo: ora, chiaramente, mi manca un po’ il ritmo partita e sto giocando alcuni spezzoni di gara (a Monte Porzio per lui poco meno di un’ora, ndr). Il ginocchio non mi dà problemi, ovviamente qualche piccolo pensiero a quell’episodio ogni tanto viene fuori, ma sono concentrato solo sul dare il mio contributo alla squadra”. Domenica per il gruppo di mister Aurelio Sarnino arriva un altro big match, quello contro il Semprevisa: “Conosco alcuni giocatori, so che hanno cambiato qualcosa rispetto alla passata stagione e che hanno iniziato forte il campionato come dimostrano le due vittorie consecutive. E’ una squadra tosta e anche in questo caso sappiamo che ci sarà da battagliare, ma abbiamo bisogno di sbloccarci con una vittoria”. D’altronde per Moroni l’obiettivo del Città di Valmontone dev’essere chiaro: “La società ha allestito una rosa di ottimo livello che deve puntare ad uno dei primi tre posti”.




Football Club Frascati, il responsabile della Scuola calcio Marcelli: “Noi procediamo così”

Frascati (Rm) – Ha creato diversi dubbi nel settore sportivo (e calcistico in particolare) l’ultimo decreto governativo che avrà validità fino al prossimo 13 novembre. Il Football Club Frascati, ascoltate autorevoli fonti federali, ha scelto la linea per la sua Scuola calcio (e conseguenzialmente anche per i gruppi provinciali del settore agonistico) e ad esporla è il responsabile Lorenzo Marcelli: “Le nostre attività non hanno subito variazioni pesanti, né tantomeno si sono fermate. Dalle interpretazioni che ci sono state fornite, i gruppi del settore di base possono continuare ad allenarsi in “forma individuale” e quindi i nostri piccoli calciatori hanno leggermente modificato la tipologia della seduta. Si punta ancor di più sugli esercizi di tecnica individuale, sui tiri e su altre attività di questo tipo, evitando con ancora maggiore accortezza tutte le possibilità di contatto tra i vari bambini. Il “sacrificio” maggiore riguarda l’impossibilità di far disputare la classica “partitina”, un momento di sfogo importante soprattutto per i più piccoli. Sono loro ad aver sentito di più questa mancanza nei primi giorni di allenamento “post-decreto”, però cercheremo di non far pesare loro questo periodo”. Inevitabile che tra le famiglie ci sia un po’ di preoccupazione per l’evoluzione delle vicende legate al Covid: “Uno stato d’animo comprensibile. Ma il Football Club Frascati, sin dai primi allenamenti, è stato rigoroso nel seguire tutte le indicazioni del protocollo studiato dalla Figc proprio a tutela della salute dei ragazzi e della serenità delle loro famiglie – rimarca Marcelli – Non a caso, finora, non avevamo organizzato amichevoli per il nostro settore di base, proprio come una forma di precauzione ulteriore. L’attività sportiva, però, è di fondamentale importanza per la psiche dei ragazzi, in special modo in un periodo delicato come questo. Ci auguriamo che il governo non dimentichi questa funzione, pur avendo a che fare con una situazione epidemiologica molto complessa”.