Nemi: è quasi finito l’andazzo

Anni di presenza attiva sul territorio mi consentono, anche in veste di direttore di testata, di tirare delle considerazioni sull’attuale clima che si respira nel territorio di Nemi, un piccolo angolo di paradiso dove risiedo.

Una comunità generosa, retta su sani principi anima questo posto, un luogo che ha un potenziale immenso ma che da decenni manifesta soltanto una minima parte di quello che in realtà può sviluppare.

Purtroppo, nonostante i buoni propositi, devo registrare un dato che mi rattrista molto: la gestione politico amministrativa di questo paese, a mio parere, è come ricoperta da una coltre opaca di insana arroganza, gestione feudale della cosa pubblica, palese incapacità di svolgere in maniera scevra da idee personali il ruolo del “buon padre di famiglia” arrivando a svolgere un attività divisiva, fondata su vecchie logiche che nel 2020, con l’evoluzione della consapevolezza, stonano e stridono ma soprattutto sono destinate a morire. Una gestione in mano a un uomo solo al comando che in più occasioni ha fatto sobbalzare dalla sedia anche chi è all’interno della maggioranza e al contrario del one man show tiene unita la baracca forse perché mosso da ben altri valori di quelli che manifesta ormai da diversi anni il palazzo.

Per qualche anno, noi de L’Osservatore d’Italia, abbiamo favorito la cronaca alla critica riguardo il piccolo e incantevole paese delle fragole. Scoraggiati, abbiamo fatto un ragionamento quasi naturale: la gran parte della cittadinanza forse preferisce quella coltre fitta di cui ho parlato rispetto ad alternative che probabilmente non vedono, non vogliono vedere quando invece, ognuno col buonsenso, può costruire insieme qualcosa di importante. Questo è il senso di una Comunità. Abbiamo cercato in tutti i modi un dialogo con chi siede a palazzo, chiedendo grazia di essere ricevuti per interposta persona. Muri di gomma e di insana superbia hanno continuato ad innalzarsi alti nella casa comunale vuota dove nessuno si sogna di fare il vicesindaco e dove un paio di persone simili a graziosi manichini animati sollevano il braccio a comando.

Un ennesimo episodio che si è verificato mi spinge ancora di più a riflettere a voce alta perché per fortuna in questo bel Paese, l’Italia, c’è ancora la libertà di critica e di manifestare liberamente il proprio pensiero. Non voglio scendere nei dettagli del fatto in se e per sé perché alla fine sembrerebbe riduttivo rispetto al ben più ampio discorso che mi onoro di fare con i lettori intellettualmente onesti che stanno leggendo questo mio fondo.

Succede, come ovunque, che la pandemia detta il calendario dei nostri giorni, modifica gli stati d’animo, le paure, il tessuto sociale.

Nemi, nonostante piaccia pensare che sia un’oasi Covid zero, purtroppo, non è immune alla presenza di questo maledetto virus che ha totalmente modificato le nostre vite.

La carenza di una comunicazione puntuale, trasparente, chiara, offusca le aspettative di gran parte della collettività.

Ormai si è in balia di una sola persona che detta il bello e il cattivo tempo, che è vicino ai cittadini che fanno la riverenza, l’inchino e che possibilmente non rompono troppo con le loro richieste ma ricordano bene in mente qualche briciola che hanno ricevuto. E allora anche ciò che spetta di diritto viene fatta passare come “favore personale” e servizi attesi da decenni passano come un messaggio “straordinario”.

Un esempio su tanti, in questi giorni parte finalmente la raccolta differenziata “porta a porta”, siamo in coda a tutti i Comuni del Lazio, non c’è nulla da festeggiare e non c’è nessuno che può appendersi una medaglietta al petto. Poteva essere fatta molti anni prima e a quest’ora una cittadina piccola come Nemi avrebbe potuto anche trarre profitti da una raccolta puntuale e virtuosa come accade in Comuni vicinissimi come quello di Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo ecc.

Dato che l’immobilismo cronico ha divorato le aspettative dei cittadini, per qualsiasi foglia che si muove a Nemi, si è pronti a fare l’applauso, più si applaude e più il one man show ti considera ma non veramente, attenzione, magari fosse.

Ho letto gli ultimi fatterelli di questo one man show che ha cacciato dalla casa comunale due pubblici ufficiali, due consiglieri comunali accusandoli di fare assembramento (in due?!) mentre c’è chi entra ed esce dal Comune come se fosse a casa propria, una modalità da gitano, con tutto il massimo rispetto per un popolo che ha tradizioni e culture affascinanti e antiche.

Per fortuna non funziona così ma purtroppo il livello di assuefazione a questo andazzo cronico ha preso il sopravvento e se la pensi diversamente sei fuori! E allora visto che qualcuno si prende la briga ancora di far conoscere come stanno gli affari nel palazzo deserto, visto che ancora vigilano, visto che ancora parlano, vengono cacciati.

Come del resto è successo a questo giornale a cui in ogni occasione è stato buttato del fango addosso. Un fango che ci ha aiutato a crescere e anche molto perché questo quotidiano d’informazione gode ogni giorno dell’attenzione di migliaia di lettori.

Oggi siamo più forti e in grado di contrastare questo modo di subire un andazzo che è destinato a soccombere perché la cosa pubblica va gestita con sentimenti inclusivi, va gestita con volontà di progredire intellettualmente e di rispettare ogni singolo individuo anche e soprattutto chi la pensa diversamente.

Il nostro desiderio più grande, insieme a quello di tante persone che conosco, è svegliare dal torpore Nemi, è vedere decollare il vero turismo, valorizzare il territorio con azioni durature nel tempo che portino ricchezza per tutti e non solo per pochi. Un palazzo di vetro, un posto dove contribuire a rendere migliore il tessuto sociale, a estirpare vizi e con cura cicatrizzare ferite sociali che ormai nessuno vede più o fa finta di non vedere. Meglio di questo? Un mondo di alternative.




Castelli romani, scuole superiori: pioggia di milioni dalla Città Metropolitana per la messa in sicurezza

Libanori-Volpi (FDI): “In questi giorni abbiamo effettuato diversi sopralluoghi negli Istituti scolastici castellani prendendo atto in prima persona delle carenze e degli adeguamenti necessari a garantire sicurezza ai nostri ragazzi”

Il Consiglio della Città metropolitana di Roma Capitale ha approvato lo stanziamento di 56 milioni di euro di fonte ministeriale per l’edilizia scolastica e nella lista degli interventi figurano diverse scuole dei Castelli Romani.

“Le scuole provinciali dei Castelli possono sorridere”. Dichiarano i consiglieri di Fratelli d’Italia in Città Metropolitana di Roma Giovanni Libanori e Andrea Volpi che annunciano un ulteriore finanziamento nei prossimi mesi che l’Ente sovracomunale tradurrà in azioni di messa in sicurezza per le scuole.

“Rispetto alla reale necessità di fondi – hanno detto Libanori e Volpi – per mettere in sicurezza l’intero patrimonio che ammonta a circa 800 milioni di euro questi impegni sono fondamentali per avviare un percorso di risanamento per tenere aperte in sicurezza le scuole superiori. In questi giorni abbiamo effettuato diversi sopralluoghi negli Istituti scolastici castellani prendendo atto in prima persona delle carenze e degli adeguamenti necessari a garantire sicurezza ai nostri ragazzi. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dai tecnici della Città metropolitana e dal clima di collaborazione creato dalla delegata Vice Sindaco Zotta con la quale abbiamo interagito per inserire nella lista degli Istituti attenzionati il Liceo Vailati di Genzano di Roma, l’Istituto Pertini di Genzano di Roma, il Liceo Joyce di Ariccia, l’ex Garrone di Albano Laziale, il Cicerone e il Buonarroti di Frascati, l’Amari e il Volterra di Ciampino, il Landi, il Cederna, il Vallauri e il Battisti di Velletri e il Touschek di Grottaferrata”. Sono le parole di Giovanni Libanori e Andrea Volpi,




USA 2020, elezioni regolari: Cina e Papa Francesco si congratulano con Joe Biden

Diverse autorità elettorali Usa hanno affermato in un comunicato congiunto di non aver trovato “alcuna prova” di schede perse o modificate o di sistemi di voto violati. Intanto anche la Cnn assegna l’Arizona a Joe Biden. Primo commento sulla sua vittoria da parte di Mark Zuckerberg, che parla di “elezioni fondamentalmente oneste”. E secondo il New York Times, Donald Trump già penserebbe di annunciare la sua corsa per il 2024.

La Cina si congratula con Biden per la vittoria alle elezioni presidenziali del 3 novembre: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wan Wenbin che, in conferenza stampa, ha aggiunto anche che “la Cina rispetta la scelta del popolo americano. Esprimiamo le nostre congratulazioni a Biden e alla vice Kamala Harris”. Pechino era tra i pochi Paesi che non si erano ancora complimentati con Biden: il 9 novembre, sempre Wang, aveva detto che “abbiamo notato che Joe Biden ha dichiarato la sua vittoria elettorale. La nostra comprensione è che il risultato delle elezioni sarà determinato in conformità con le leggi e le procedure statunitensi”. 

Ieri le congratulazioni di papa Francesco al presidente eletto Usa. Biden ha sottolineato il suo apprezzamento per la “leadership del pontefice nella promozione della pace, della riconciliazione e dei comuni legami di umanità nel mondo”. Nel suo colloquio con il pontefice, il presidente eletto “ha espresso il suo desiderio di lavorare insieme sulla base della comune fede nella dignità ed eguaglianza di tutti gli esseri umani su questioni come le persone emarginate e povere, la crisi del climate change, dare il benvenuto e integrare gli immigrati e i rifugiati nelle nostre comunità”. Lo rende noto lo staff di Joe Biden.

Biden ha scelto: Ron Klain sarà il suo capo dello staff. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Klain ha accettato l’incarico. Klain è la prima scelta di Biden, che dimostra così di privilegiare l’esperienza e la competenza nelle sue decisioni. Klain stato consigliere di presidenti e vicepresidenti democratici. E’ stato consigliere di Biden negli anni 1980, quando il presidente-eletto era a capo della commissione Giustizia della Camera.




Civitavecchia, momenti di panico: minaccia con la pistola il compagno dell’ex moglie

Nella serata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia, diretto da Paolo Guiso, hanno arrestato un uomo del posto, identificato per G.E. di 49 anni che, armato, ha minacciato il compagno dell’ex moglie per poi darsi alla fuga a bordo della sua vettura.

Gli agenti, durante il servizio di controllo del territorio sono stati allertati dalla Sala Operativa che ha diramato le ricerche del veicolo a bordo della quale vi era “un uomo armato” .

I poliziotti si sono messi immediatamente alla ricerca dell’auto, ponendosi all’inseguimento, facendo uso del segnale acustico e intimandogli più volte di fermarsi.

L’auto ha continuato la folle corsa in un tratto di strada completamente buio e solo dopo circa un chilometro, oramai raggiunto dalla pattuglia, il conducente ha accostato sul ciglio destro della strada.

Dal mezzo scendeva G.E. che, nonostante gli fosse stato intimato di non muoversi, si è diretto con fare minaccioso verso gli agenti, giungendo fino al contatto fisico.

A bordo della vettura è stata rinvenuta una pistola del tipo semiautomatica marca BRIXIA-ARMES cal.8 con caricatore contenente 15 cartucce a salve, fedele riproduzione della pistola in dotazione alle forze dell’ordine che veniva sequestrata.

All’ uomo, possessore di armi regolarmente detenute, venivano ritirati in via cautelativa due fucili uso caccia e l’autorizzazione alla detenzione di armi.

Accompagnato in commissariato al termine degli accertamenti G.E. è stato arrestato per violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché denunciato per minacce.




Canale Monterano, la Regione finanzia la creazione di un asilo comunale

CANALE MONTERANO – È un giorno storico per il sistema scolastico di Canale Monterano: con la
determinazione n. G12610 la Regione Lazio, Direzione Inclusione Sociale, ha finanziato il progetto per
la creazione di un micro-asilo, che andrà a collocarsi all’interno di edifici di proprietà comunale, già
esistenti e sottoutilizzati, per costituire un vero e proprio polo scolastico che vedrà presenti tutte le
classi di età, dai diciannove mesi fino a tutta l’età dell’obbligo. Il progetto presentato dal Comune di
Canale si è piazzato al quinto posto nella graduatoria regionale, che ha visto finanziati solo sette
comuni, con fondi MIUR.
“Si chiude un cerchio – afferma il Sindaco di Canale Monterano, Alessandro Bettarelli –
iniziato alcuni decenni fa a Canale, che ha visto sorgere nell’area di Piazza Maria De Mattias, edifici
scolastici nuovi, curati, funzionali. Un’operazione di lungo respiro, concretizzata lentamente negli
anni, che con la nascita del micro-asilo chiuderà un progetto di rinnovamento dell’edilizia scolastica
comunale e rafforzerà ancora di più la nostra offerta per le famiglie”.
“Il contributo regionale – aggiunge l’Assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Magagnini – prevede
una serie d’interventi finalizzati al recupero di locali scarsamente utilizzati e le loro trasformazioni per
la creazione di un micro-nido all’interno della scuola materna. La nuova struttura sarà destinata a
ospitare fino a un massimo di quattordici bambini divezzi (19- trentasei mesi), i locali a piano terra
saranno destinati all’attività dei bambini: zona accoglienza, zona attività, area sonno e area destinata
a laboratori dove potranno iniziare il loro percorso educativo giocando. Una porzione dell’area
esterna sarà recuperata e destinata all’uso esclusivo del micro-nido. Il recupero dei locali posti al
piano primo saranno invece predisposti per il personale scolastico: spogliatoio, wc, stanza educatrici,
stanza da destinare al pediatra oltre a locali a servizio dell’attività. Per quanto riguarda la
preparazione dei pasti, il progetto non prevede la realizzazione di una cucina, perché sarà utilizzata la
cucina già esistente della scuola materna. L’utilizzo dell’attuale atrio come ingresso per il micro – nido
prevede la realizzazione di un nuovo ingresso per la scuola materna, da realizzarsi in prossimità
dell’ingresso esistente.”
“Il progetto – conclude l’Assessore Magagnini – va a implementare l’offerta scolastica
comunale e ha come obiettivo quello di fornire agli abitanti di Canale e Montevirginio una struttura
che possa accogliere i bambini fin dai primi anni di vita e creare un percorso educativo continuativo
fino al passaggio alla scuola primaria. Un ulteriore tassello al già pregevole sistema infrastrutturale
scolastico del nostro Comune, che ogni anno, a ogni livello della scuola dell’obbligo accoglie ragazzi
provenienti da tanti comuni limitrofi, che trovano a Canale qualità negli insegnanti e nelle nostre
strutture.”




Bologna, 19enne muore dopo essere stata investita mentre attraversa sulle strisce pedonali: arrestato 45enne risultato positivo all’alcoltest

BOLOGNA – Incidente mortale ieri sera, intorno alle 19.30, a Castenaso in provincia di Bologna. Una 19enne è morta dopo essere stata travolta, mentre era sulle strisce pedonali, da un’auto condotta da un 45enne risultato essere, da un primo accertamento svolto dai Carabinieri, positivo ad alcoltest.

La vittima si chiama Irene Boruzzi. Immediato l’intervento del 118 ma la giovane è morta poco dopo l’impatto. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri e posto ai domiciliari per omicidio stradale.

L’incidente è avvenuto nel comune dell’area metropolitana di Bologna, circa 15mila abitanti, tra la rotonda Zucchi e via del Frullo: da una prima ricostruzione sembra che la ragazza, che abitava poco distante, si trovasse sulle strisce pedonali quando è stata investita dal 45enne, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, al volante della sua utilitaria. L’automobilista, Davide Melillo, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena.

Da un primo esame l’uomo è risultato avere un tasso alcolemico nel sangue oltre quattro volte il limite consentito (2,18 grammi per litro).

“La ragazza stava correndo quando è avvenuto l’incidente. È un fatto che ci colpisce”. Così il sindaco di Castenaso (Bologna) Carlo Gubellini commenta all’ANSA la morte della compaesana Irene Boruzzi. “Via Frullo è una delle vie che portano in paese – dice il sindaco – La ragazza stava correndo ed era sulle strisce. Era la nipote di secondo grado del fondatore di un noto panificio di Castenaso, dove ancora lavora la sua mamma”.




Palestrina (calcio, Eccellenza), il ds Pagliaroli: “Fare metà campionato? Discorso complicato”

Palestrina (Rm) – Il Palestrina è fermo ai box. La società prenestina ha fermato il gruppo della prima squadra, affidata poche settimane fa a mister Cristiano Di Loreto. “In questo momento, più che mai, la priorità riguarda il discorso della salute – dice il direttore sportivo Enrico Pagliaroli – Nel nostro gruppo, come in tutti gli altri, ci sono persone che lavorano o vanno a scuola e bisogna tutelare i loro interessi e quelli delle rispettive famiglie. Inoltre non avendo una data per la ripartenza del campionato abbiamo preferito interrompere gli allenamenti, a maggior ragione pensando al fatto che gli ultimi decreti governativi non ci permetterebbero di portarli avanti in forma collettiva”. Proprio sugli sviluppi futuri, Pagliaroli rimane molto cauto: “Il comitato regionale e la Lega Nazionale Dilettanti si trovano in una condizione molto difficile e chiaramente è difficile dare certezze in un contesto sanitario così delicato per tutta l’Italia. Al tempo stesso, le società avrebbero bisogno di indicazioni concrete per organizzare il proprio lavoro: è auspicabile una fattiva collaborazione tra tutte le componenti del nostro mondo per cercare di andare avanti in un contesto simile”. Tra le ipotesi che sono venute a galla (e che sono state anche ufficializzate in altre regioni) c’è quella di “dimezzare” il campionato, giocando il solo girone d’andata. “Un discorso complicato perché abbiamo già giocato alcuni turni e resterebbe davvero uno spazio minimo per considerare regolare un torneo impostato così. E’ chiaro che un discorso di play off allargati potrebbe essere un’altra opzione, visti i tempi stretti a disposizione”. Eppure il Palestrina nella seconda metà di ottobre aveva inserito giocatori del calibro di Laghigna, Abbondanza e Corradino: “Abbiamo sfruttato delle occasioni importanti, prendendo il primo anche in considerazione dell’uscita di Di Mario e il secondo per via dei problemi fisici che hanno condizionato capitan Cristofari in mezzo al campo. Il terzo, invece, serviva per completare a livello qualitativo e numerico il nostro reparto d’attacco. La convinzione è che ne è nata una rosa in grado di dar fastidio a tutti, speriamo di poterlo dimostrare sul campo al più presto”.




Cynthialbalonga (calcio, serie D), capitan Angelilli: “Continuiamo ad allenarci con impegno”

Genzano (Rm) – Continua il “digiuno” da gare ufficiali per la Cynthialbalonga. Il recupero sul campo del Real Giulianova fissato per l’8 novembre è slittato per un caso di positività all’interno della formazione abruzzese: ci si riproverà domenica 22 novembre e, di conseguenza, anche il recupero casalingo programmato per il 18 contro il Città di Campobasso è slittato per rispettare “l’ordine cronologico” delle gare come da calendario. “Sicuramente non è una situazione semplice – ammette il capitano e centrocampista classe 1990 Manuel Angelilli – Ma questo è un gruppo sano, composto da ragazzi seri prima ancora che da validi calciatori. Ci stiamo allenando con impegno e concentrazione, anche se chiaramente questa incertezza non aiuta. Personalmente non ho perso l’entusiasmo e la voglia di andare al campo per gli allenamenti, ma ovviamente bisognerà fare qualcosa per salvare questo campionato: l’attuale protocollo non può garantire la chiusura del torneo e quindi serve un intervento da parte delle istituzioni”. Angelilli fa un passo indietro e parla dei motivi che lo hanno portato a sposare il progetto della Cynthialbalonga: “Questo club nasce dall’unione di intenti di due realtà storiche del calcio dei Castelli Romani, la Cynthia e l’Albalonga. Qui ho trovato una piazza importante e una società organizzata ed ambiziosa. In estate il club ha allestito un organico di tutto rispetto e ci sono tutte le condizioni per divertirci e toglierci delle belle soddisfazioni, speriamo di poter tornare in campo al più presto per riuscire a dimostrare il nostro valore”. L’ex giocatore del Monterosi è stato subito investito dei gradi di capitano: “Quando la società e lo staff tecnico mi hanno consegnato la fascia mi sono sentito onorato: per il sottoscritto è motivo di orgoglio e quindi cercherò di onorarla sia durante gli allenamenti che nelle gare ufficiali” conclude Angelilli.




Santa Maria delle Mole (calcio, Promozione), il presidente Barbaria: “Uno stop annunciato”

Marino (Rm) – La Promozione del Santa Maria delle Mole non vede il campo dallo scorso 25 ottobre, data del blocco dei campionati. Il club bovillense, da quel giorno, ha deciso di non far allenare il gruppo della sua prima squadra. «Lo stop ai campionati è stato annunciato – rimarca il presidente Claudio Barbaria – La nostra squadra ha deciso di fermarsi per il bene di tutti. Dopo l’estate abbiamo sperato che tutto fosse finito: abbiamo lavorato tantissimo per adeguarci alla situazione e dar seguito alla passione irrefrenabile che abbiamo verso questo sport. Mi vien da dire che c’è stato tanto lavoro e sacrificio da parte di tutti e che purtroppo sono andati persi. Era nell’aria già dalle prime battute di questo inizio campionato che le cose non sarebbero andate per il verso giusto: troppe incertezze e troppa apprensione. Lo sport deve infondere un senso di libertà e non attanagliare gli animi correndo dietro ad una serie di rituali pre-partita totalmente fuori luogo. Al controllo della pressione dei palloni da gara, non si può affiancare la misurazione della temperatura corporea a 50 persone costrette da mascherine sul volto, non si può rinunciare al rituale del caffè a fine primo tempo da sorseggiare al bar del campo commentando con gli amici quanto accaduto prima del duplice fischio arbitrale. Anche questo per noi del mondo dei dilettanti fa parte della passione per il calcio. Tutto ciò rende la domenica invivibile dal punto sportivo e sociale e l’entusiasmo può venir meno, ancor di più se i risultati non ti accompagnano come è capitato a noi in questo inizio di campionato”. Barbaria approfondisce proprio il tema dell’inizio di stagione della prima squadra: “Assieme al direttore sportivo Roberto Spinetti abbiamo allestito un organico di tutto rispetto, affidandoci a uno staff tecnico estremamente competente e ad un allenatore giovane e preparato come Daniele Paolini, fresco vincitore del campionato al La Rustica. Tutto è filato liscio fino al primo turno vittorioso di Coppa Italia, poi l’infortunio a Maxim e quello a Luca Spinetti indubbiamente hanno tolto qualcosa al gruppo, ma rimaniamo pienamente fiduciosi sulle potenzialità della squadra. In ogni caso la società non si è mai fermata ed è già proiettata sull’organizzazione del proprio futuro calcistico”. In attesa di capire le decisioni del comitato sulla prosecuzione e la fine di questo campionato: “Non so cosa verrà deciso, ma in ogni caso il senso tecnico dei tornei sarà inevitabilmente alterato. Aspettiamo di capire come si proseguirà e poi ci esprimeremo in merito”.




Casa d’Asta Corallo e Cammei: presto il primo catalogo digitale

Le aste hanno origini antichissime, gli antichi romani fra le varie espressioni usavano dire “hastae subicere” ossia “vendere all’incanto”, ma cosa spinge ancor oggi a partecipare a questo tipo di vendita?

A dircelo è il portavoce della Casa d’Asta Corallo e Cammei di Torre del Greco. Un’intervista sul tipo di vendita e in particolar modo del mondo del corallo e dei cammei e sulla loro valutazione.

Com’è nata l’idea di aprire una casa d’aste?

Il progetto è nato nel 2018 con la costituzione della società, quando, insieme ad operatori del settore (corallo e cammei) e tecnici si facevano ragionamenti in ordine alla crisi del settore ed alla ricerca di nuove forme di distribuzione. L’idea della casa d’aste e quella dalla galleria d’arte di oggetti in corallo e cammei è di Aniello Pennino, CEO della casa d’aste, che è un commercialista, quindi, lontano dalle logiche di commercializzazione del prodotto. Il primo aspetto preso in considerazione è l’estrema volatilità del prezzo del prodotto (corallo) e della scarsa qualità artistica (cammeo) degli incisori che hanno affollato il mercato, provvedendo a creare una situazione di confusione tale da non riuscire a comprendere se una lavorazione è artistica oppure no. Oggi chi acquista un prodotto in corallo e cammeo, il consumatore finale non è certo che quanto ha speso rappresenti realmente il valore dell’oggetto acquistato. Non ha una controprova, e, spesso, se prova a rivenderlo ottiene un evidente deprezzamento. La casa d’aste e la sua galleria, provvedono ad una corretta ed imparziale comunicazione circa l’espressione artistica del prodotto e del suo valore commerciale. La pubblicazione dei risultati delle aste e l’esposizione in galleria di oggetti artistici, rende i consumatori collegati, edotti sul valore di quanto acquistato e sulla qualità artistica della lavorazione. Un po’ come avviene nel mondo dell’arte figurativa, le gallerie d’arte e le pubblicazioni oltre alle aste, determinano il “coefficiente” dell’artista, ovvero la sua quotazione sul mercato. Ad oggi il mondo del corallo e dell’incisione artistica del cammeo è privo di tali agenti e la nostra casa d’aste si pone l’obiettivo di determinare la corretta quotazione di coralli e cammei.

Le aste sono on line oppure anche in sede?

Per ora aste non ce ne sono state, e la casa d’aste funziona prevalentemente come galleria d’arte, ovviamente online, vista la situazione sanitaria. Riteniamo di continuare con la galleria d’arte online, perché è una modalità che ci consente di comunicare la valutazione artistica in tutto il mondo digitale. Stiamo formando il catalogo per la prima asta, che riguarderà prevalentemente, il corallo e che sarà gestita in modalità digitale.

Cosa affascina ai partecipanti, l’asta oppure l’oggetto in questione?

Certamente la modalità dell’asta e la competizione rappresenta un elemento di grande fascino per chi frequenta questo mondo e per chi ritiene di avere capacità e competenze superiori alla media che gli consentono di concludere l’”affare”. Mettersi alla prova è sempre un grande stimolo. In ogni caso, riteniamo che l’oggetto in se rappresenterà l’elemento che affascinerà maggiormente i partecipanti. Alcuni degli oggetti che andranno all’asta saranno pezzi da collezione, sia per il valore artistico che per l’unicità, per il corallo è la natura che determina le dimensioni ed il colore. Altri oggetti saranno di largo consumo e, crediamo, che molti saranno affascinati dalla possibilità di acquistare oggetti che oggi appaiono inaccessibili.