Nemi, il sindaco Bertucci sui rifiuti in via Nemorense: “Si tratta di trasferenza”

NEMI (RM) – Tavolo tecnico per chiarire il nodo gestione dei rifiuti a Nemi oggi alle 17 con il Garante del Servizio Idrico Avvocato Paola Perisi, l’ingener Nicola Marcucci Dirigente dell’Area Risorse Idriche ed Attuazione Servizio Idrico Integrato, il direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani Emanuela Angeloni, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, i consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, il consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai e il direttore editoriale Ivan Galea.

Fatta la premessa che al sindaco Alberto Bertucci è stata bocciata la richiesta inoltrata al Garante di non partecipazione al tavolo tecnico dei responsabili del quotidiano e dei Consiglieri comunali, finalmente si è chiarita l’attività operata nel terreno comunale di via Nemorense a Nemi.

Alberto Bertucci, rispetto alle puntuali domande del Garante Perisi, ha dichiarato, ripetutamente, che in via Nemorense è avvenuta soltanto una “trasferenza dei rifiuti” e che “i personaggi” che invece hanno parlato di “gestione rifiuti” sono suscettibili di querela per procurato allarme (non è la prima volta che il sindaco querela la stampa libera e chi gli fa opposizione e si fa difendere con i soldi dei cittadini!).

Ebbene finalmente il sindaco ha ammesso che è avvenuta “trasferenza di rifiuti” dando verbale conferma descrittiva e didascalica a tutte le foto scattate e i video girati in questi ultimi giorni e mesi fino ad arrivare a due anni fa.

Non era difficile capire che il terreno di via Nemorense con affaccio sul lago e in zona vincolata fosse utilizzato come stazione di trasferenza di rifiuti

Ne sono dimostrazione il via vai dei mezzi filmati, gli scarrabili con i rifiuti ecc… Attività che è cessata dopo le segnalazioni fatte ai Carabinieri del Noe e della Stazione di Nemi, in Procura e al Parco dai Consiglieri comunali, e l’uscita degli articoli di denuncia su questo quotidiano con relativo materiale video-fotografico comprovante l’attività.

La situazione che spesso viene rappresentata per una attività di trasferenza è riferita inequivocabilmente a una area attrezzata, dove vengono convogliate certune tipologie di rifiuti

La delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984 parla chiaramente dell’attività di trasferenza e dice espressamente che per le “stazioni di trasferenza devono essere adottate le caratteristiche costruttive degli impianti di stoccaggio per quanto applicabili e fissati tempi massimi di permanenza dei rifiuti. Ad eccezione di tali casi (regolamentati) non sono ammessi stoccaggi provvisori”. Concetti ribaditi e ancor meglio espressi nei Dlgs 152 del 2006 e poi nel Dlgs 16 gennaio 2008.

Sorprendentemente il sindaco ha affermato che per l’attività di trasferenza dei rifiuti non c’è bisogno di alcuna autorizzazione, neppure in zona vincolata

Il direttore del Parco Emanuela Angeloni ha detto sostanzialmente di aver effettuato i controlli e constatato la situazione illustrata dal sindaco.

Ciononostante l’attività di trasferenza possa chiaramente risultare foriera del “grave pregiudizio agli equilibri naturali” soprattutto in considerazione dell’art. 11 della legge 398\91, al n. 3, dispone che nei parchi naturali sono vietate, in generale, tutte le attività che: “Possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat”.

A questo punto le prossime azioni rimangono in capo al Garante Regionale del Servizio Idrico che le intraprenderà a seguito delle dichiarazioni rese dal Sindaco che per una volta si trovano in perfetto allineamento con i nostri articoli di cronaca.




Roma, aperto il centro per senza dimora del primo Municipio

ROMA – Mercoledì 23 dicembre in Via Sabotino, 4, la Presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi e l’Assessore alle Politiche Sociali Emiliano Monteverde, con La Cooperativa Europe Consulting-Binario 95 e le Acli di Roma, hanno inaugurato il nuovo Centro di Accoglienza per Persone senza dimora nell’ambito del Piano Freddo del Municipio Roma I Centro.

Il Centro di Via Sabotino n. 4, si trova in un immobile comunale di competenza municipale. Grazie a un innovativo avviso di coprogettazione, nel prossimo futuro l’immobile vedrà l’apertura di nuovi spazi permanenti per persone senza dimora.

In questi mesi invernali il Centro di Accoglienza sarà dedicato alle donne e alle persone trans che potranno trovare servizi, cure, sostegno. Per accedere al centro, le persone dovranno effettuare il tampone anti-covid 19.

“L’accoglienza e il sostegno durante l’inverno alle persone senza dimora – dichiara la Presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi – rappresentano un grande tema in questa città, un tema sul quale lavoriamo da anni dal momento che il Campidoglio non riesce a coprire il grande numero di posti necessari. Quest’anno l’emergenza sanitaria ci ha travolto, mettendo a rischio l’assistenza per le persone più fragili a livello globale. Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo lasciare nessuno indietro. Per questo abbiamo lanciato il Patto di Comunità, proprio per fronteggiare la crisi della cura che la pandemia sta comportando. Ma il Patto di comunità nasce per costruire una rete sempre più fitta e coesa di sostegno e aiuto intorno a tutte e tutti, per ripartire insieme. Come fatto nello scorso inverno, oltre a un ricovero e pasti caldi, attraverso proposte innovative e servizi di secondo livello tarati sui bisogni dei singoli, vogliamo assicurare alle persone accolte percorsi di cura e inclusione, tramite colloqui con gli assistenti sociali del Municipio, la verifica di eventuali diritti inespressi, l’inserimento in percorsi di formazione per chi lo desidera. Una modalità che ha già prodotto riscontri positivi lo scorso inverno, con persone che hanno scoperto di avere diritto alla pensione, oppure che hanno trovato un’occupazione. Tutto questo è stato possibile grazie a una stretta e proficua collaborazione con una rete di soggetti da sempre attivi nel campo dell’assistenza e della solidarietà, come Binario 95 e le Acli di Roma”. Così la Presidente del Municipio Roma I Centro e l’Assessore alle Politiche Sociali Emiliano Monteverde.




Roma, movida violenta: chiuso bar a piazza Bologna

ROMA – Nel primo pomeriggio, i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli hanno notificato un provvedimento di sospensione dell’attività per 5 giorni ai gestori di un bar di piazza Bologna, ai sensi dell’articolo 100 del Tulps.

Il decreto di chiusura scaturisce a seguito delle diverse segnalazioni dei Carabinieri che hanno accertato, nei mesi scorsi, la presenza nel locale di numerosi soggetti con precedenti penali e di polizia, oltre al fatto che il bar è stato teatro di episodi di liti tra avventori e schiamazzi legati alla movida, con urla, musica ad alto volume e rumori molesti fino a tarda notte.

Il locale, inoltre, per tali episodi era stato anche sanzionato dai Carabinieri della Compagnia Roma Parioli per aver violato le normative anti-Covid e l’ordinanza della Regione Lazio.

Su proposta dei Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, il decreto di chiusura è stato firmato dal Questore di Roma e notificato dai Carabinieri questo pomeriggio ai gestori del locale.




Milano, accoltella la convivente alla gola e fugge con bimbo di 18 mesi

Tragedia questa mattina a Vaprio D’Adda, nel Milanese, dove un uomo ha accoltellato la convivente ed è fuggito con un bimbo di 18 mesi, per essere poi rintracciato dai carabinieri e arrestato.

E’ accaduto intorno alle 8 in una palazzina in via Baraggia, quando l’uomo, di 29 anni, durante una lite con la compagna, di 24 anni, l’ha colpita alla gola con un coltello da cucina. Poi si è allontanato con il piccolo.

La donna è stata soccorsa dal 118 e trasportata in codice rosso all’ospedale di Melzo (Milano), dove si trova ricoverata in condizioni molto gravi. L’uomo è stato rintracciato e arrestato. Il bimbo sta bene.




Cina, 4 anni di carcere alla giornalista Zhang Zhan per aver fatto la cronaca sulla crisi da Covid in diretta da Whuan

Zhang Zhan, ex avvocato diventata giornalista-cittadina, è stata condannata a 4 anni di carcere per la copertura in diretta da Wuhan della crisi del Covid-19. La sentenza del tribunale di Shanghai, maturata dopo una breve udienza, ha motivato la colpevolezza per aver “raccolto litigi e provocato problemi” in scia alla segnalazione dei fatti iniziali della pandemia quando, nella città focolaio del virus, si parlava di “polmonite misteriosa”.

I resoconti di Zhang, 37 anni, sono stati a febbraio condivisi sui social media, attirando l’attenzione delle autorità.

Il controllo del flusso di informazioni durante la crisi del Covid-19 è stato fondamentale per consentire alle autorità cinesi di definire la narrativa degli eventi a proprio favore, malgrado le incertezze iniziali la cui denuncia ha avuto serie conseguenze.

“Zhang Zhan sembrava devastata alla lettura della sentenza”, ha riferito Ren Quanniu, uno dei legali della difesa di Zhang, secondo i media locali, confermando la pena detentiva di quattro anni fuori dal Tribunale popolare di Shanghai Pudong.

La donna ha condizioni di salute preoccupanti a causa dello sciopero della fame iniziato a giugno e che ha portato alla alimentazione forzatamente tramite un sondino nasale. La condanna è maturata a poche settimane dall’arrivo in Cina del team internazionale di esperti dell’Oms per indagare sulle origini del Covid-19. Zhang è stata critica nei confronti della risposta messa in campo a Wuhan, scrivendo a febbraio che il governo “non ha fornito alla gente informazioni sufficienti, quindi ha semplicemente bloccato la città. Questa è una grande violazione dei diritti umani”.

Zhang è stata la prima ad avere un processo nel gruppo di 4 giornalisti cittadini – Chen Qiushi, Fang Bin e Li Zehua -, detenuti dalle autorità all’inizio dell’anno per aver coperto gli eventi di Wuhan.




Maltempo, nord Italia sotto la morsa della neve: morto un vigile del fuoco e due feriti

Neve in tutto il nord Italia con conseguenti difficoltà per la viabilità. Milano e la Lombardia sotto i fiocchi e anche Venezia e Genova sono imbiancate.

Un donna è rimasta ferita a causa del crollo di un palo nel capoluogo lombardo. Oltre 50 gli interventi effettuati a Roma dalle pattuglie della polizia locale in queste ore a causa del forte vento. Un albero è caduto in zona Flaminio, ferendo un passante. Lo si apprende dai vigili del fuoco. L’uomo, un 61enne, ferito al braccio e alla testa è stato trasportato dal 118 in ospedale in codice rosso per una frattura scomposta agli arti superiori. Un vigile del fuoco del comando di Sassari è morto durante un intervento di messa in sicurezza di un palo delle linee elettriche. L’incidente è avvenuto a Nulvi.

Milano e la Lombardia si sono risvegliate, stamani, ricoperte da un denso strato di neve fresca. Le nevicate sono cominciate la scorsa notte e ora, a Milano, la coltre bianca si aggira tra i 5 e i 10 cm, con le strade principali spazzate ma molte altre, quelle secondarie, ancora innevate. La nevicata interessa tutta la regione, ad eccezione della pianura Sud orientale dove cade mista a pioggia. Il capoluogo lombardo, che da oggi torna all’allerta ‘arancione’, appare all’alba ancor più silenzioso, mentre la neve continua a scendere senza sosta. Secondo le previsioni però le precipitazioni dovrebbero terminare già nel pomeriggio e nei prossimi giorni sono previste giornate con cielo coperto o poco nuvoloso. “Dal pomeriggio di lunedì – precisa Arpa Lombardia – attenuazione ed esaurimento delle precipitazioni in pianura, deboli sui rilievi fino a martedì, quindi in esaurimento”.

Una donna è rimasta ferita, questa mattina a Milano, a causa del crollo di un palo che l’ha travolta per strada. E’ accaduto pochi minuti prima delle 9 in via Raffaello Sanzio, quando, a seguito di una caduta di un albero, che ha colpito le linee aeree dei tram, uno dei ‘pali reggifilo’ che le sostengono è caduto a terra. Secondo le prima informazioni del 118 la donna ha riportato un trauma cranico, ma sarebbe cosciente e, sempre secondo i soccorritori, non in pericolo di vita.

“A Milano tram bloccati, strade con 20 centimetri di neve e caos”: così ha scritto su twitter il segretario della Lega Matteo Salvini. “Nevicata annunciata da giorni, Sala non segue le previsioni del tempo?”, ha aggiunto.

L’intera provincia di Bergamo si è risvegliata questa mattina completamente ricoperta dalla neve: dalle valli alla pianura, al capoluogo, tetti e strade sono imbiancati. Anche in pianura si sono già raggiunti i 10 centimetri di coltre nevosa. Non si segnalano al momento disagi o particolari problemi.

Una leggera nevicata caduta nella notte ha imbiancato i tetti e le calli di Venezia, e precipitazioni più intense si sono verificate soprattutto nell’alta pianura e nella fascia collinare e pedemontana del Veneto. Le amministrazioni comunali hanno effettuato lo spargimento di sale nelle principali arterie delle città; dalla prima mattinata la nmeve si è trasformata localmente in pioggia, con venti forti da Nordest. Nel capoluogo lagunare si attende un picco di marea di 130 centimetri per le ore 10.30, per il quale è stato attivato il sistema Mose. La Protezione civile regionale ha dichiarato lo stato di attenzione per nevicate dalla mezzanotte fino a domani per pianura, zone collinari e bellunese meridionale. Un avviso di criticità valanghe di grado marcato è stato emesso a partire dalle 10.00 di oggi, per nevicate con apporti anche superiori ai 30 centimetri su tutto il territorio montano regionale.

Forti disagi alla viabilità nel Basso Piemonte a causa delle nevicate di queste ore. Code e rallentamenti sono segnalati, in particolare, sulla A26, in direzione del capoluogo ligure, all’altezza del bivio con la A7. “Genova è il porto più importante d’Italia, realizza il metà dei traffici del Paese. E’ inaccettabile che l’autostrada attraverso cui passano le esportazioni delle aziende piemontesi venga gestita in questo modo”, protesta Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti e leader dell’associazione Si Tav SI Lavoro a lungo bloccato questa mattina sulla A26. “Occorre inoltre uniformare il segnale Isoradio – aggiunge – per avere sempre informazioni aggiornate sul traffico”. Disagi anche sulla A6 Torino-Savona, dove è entrato in vigore il blocco dei tir sopra le 7,5 tonnellate diretti a Savona, che devono uscire a Carmagnola. Rischio gelo sulla A32 Torino-Bardonecchia.

Difficoltà per la neve anche in A10 nel tratto da Finale Ligure verso Savona. Autostrade per l’Italia segnala rallentamenti e code ‘sino a Spotorno’. Nevica intensamente su A26 Genova Voltri-Gravellona Toce tra il bivio per la A10 e la Diramazione Predosa-Bettole. Sulla A7 Milano-Genova tra Serravalle Scrivia e Busalla e in A10 tra Celle Ligure e Savona. Più debole la nevicata sull’A26 Genova Voltri-Gravellona Toce tra la Predosa-Bettole e Romagnano Sesia e sull’A7 Milano-Genova tra Busalla e Genova Bolzaneto.

Oltre alla forte nevicata che si è verificata stamani sulle autostrade del nodo ligure sono caduti circa 2 cm di neve anche a Genova. In città disagi soprattutto a ponente. Nel porto i tir vengono tenuti fermi per evitare la congestione del traffico ordinario. In A10 chiuso per circa un’ora il casello di Genova-Pra’ per pulizia carreggiata.

Abbondante nevicata questa mattina a Udine e in tutto il territorio della ex provincia, dove le precipitazioni nevose stanno continuando, in particolare, in tutta l’area montana, dal Tarvisiano alla Carnia. Il fenomeno, iniziato nella notte in montagna, dovrebbe continuare lungo l’arco alpino fino al tardo pomeriggio di oggi. In pianura, specie nella zona della Bassa friulana, la pioggia sta prendendo ora il posto della neve. Lo rileva il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile regionale del Fvg. Non ci sono segnalazioni, fino a questo momento, di situazioni di particolare difficoltà nelle zone montane, ma diverse squadre comunali di Protezione civile – riferisce il Centro – si sono mobilitate per intervenire nelle situazioni di criticità, lungo alcuni tratti delle strade comunali, in corrispondenza di determinate intersezioni e in alcuni sottopassi. E’ prevista una graduale diminuzione delle precipitazioni nevose in tutte le aree attualmente interessate entro la serata. Nevicate si sono registrate anche nel pordenonese, dove nella zona montana si sono depositate alcune decine di centimetri di neve, e nel goriziano.

In Trentino sta nevicando abbondantemente dalla scorsa notte. A Trento città e in valle dell’Adige sono caduti tra i 15 ed i 30 centimetri di neve e fino a 40-45 cm in montagna. A Trento e in tutta la provincia strade e marciapiedi coperti di neve, con la nevicata che ha causato qualche prevedibile disagio al traffico, soprattutto per i mezzi pesanti ed i veicoli sprovvisti dell’attrezzatura invernale, malgrado la Protezione civile avesse diramato con largo anticipo l’allerta meteo. I mezzi spazzaneve sono operativi per ripulire il più possibile le strade dagli accumuli. Sull’A22, tra Verona Nord ed il Brennero, nevica e le corsie sono a tratti innevate.




Covid, rinnovo sospensione attività di palestre, teatri e cinema: si decide dopo l’Epifania sulla base dei dati epidemiologici

Resta molto probabile il rinnovo della sospensione – da metà gennaio – delle attività di palestre, cinema e teatri. E’ quanto si apprende da fonti di governo che precisano ‘che si deciderà anche sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l’Epifania’.

Potrebbero essere dunque rinnovate misure che prevedono la sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri spazi anche all’aperto, così come la chiusura di palestre e piscine.

Cangemi (Lega) “Scongiurare ulteriori chiusure palestre, o rischio collasso inevitabile”

“Ventilare ulteriori chiusure di piscine e palestre è una ipotesi che deve essere immediatamente scongiurata. Questi impianti sono stati i primi ad adeguarsi alle norme anticovid  ma sono stati ugualmente e inesorabilmente chiusi durante entrambe le ondate del virus”.

Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e consigliere Lega, Giuseppe Emanuele Cangemi.

“Il Governo e la Regione Lazio – prosegue – vadano oltre la chiusura sistematica di queste strutture, che dopo un anno di serrata forzata rischiano un inevitabile collasso. Le norme per il contrasto della diffusione del virus ci sono da mesi, la campagna vaccinale è partita: cosa altro serve per garantire a questo settore un barlume di ritorno alla normalità?”

Italia arancione fino alla vigilia di Capodanno – Nell’euforia da Vaccine Day si chiude la prima fase di zona rossa di Natale, iniziata il 24 dicembre, e per l’Italia ci sono ora tre giorni arancioni, fino alla vigilia di Capodanno, con negozi aperti e spostamenti nel Comune senza autocertificazione.

Le forze dell’ordine aumentano controlli e sanzioni. Sono state 64.119 le persone controllate il 26 dicembre da polizia e carabinieri nell’ambito delle verifiche per il rispetto dei divieti introdotti con il decreto del 18 dicembre, secondo i dati del ministero dell’Interno. Di queste persone 969 sono state sanzionate per violazioni, 8 denunciate per aver infranto la quarantena in casa. Sono state invece 11.594 le verifiche sulle attività e gli esercizi commerciali, che hanno portato alla chiusura di 5 negozi e a sanzioni per 30 titolari.

“Anche a Santo Stefano i controlli sono stati numerosi, le sanzioni pari all’1,5% – dice il viceministro dell’Interno Matteo Mauri -. Il rispetto delle regole da parte dei cittadini è stato molto alto. È questo il modo migliore per garantire sicurezza a tutti e per scongiurare una terza ondata. Ora siamo concentrati sulla giornata di Capodanno. Anche qui sarà necessario mantenere le stesse precauzioni e le stesse cautele di questi giorni”.




Roma, mozione per il salvataggio del Polo Museale dei Trasporti: il M5S (come Ponzio Pilato) si astiene

Il Campidoglio, targato M5S, si astiene, come Ponzio Pilato in chiave moderna, sulla mozione relativa il salvataggio del Polo Museale dei Trasporti di Roma, determinando, quindi, regolamento alla mano, la bocciatura dell’atto da parte dell’Assemblea Capitolina.

“Ancora una volta, la maggioranza decide di non decidere”, tuona a bocce ferme Svetlana Celli, capogruppo della Lista Civica e promotrice dell’iniziativa, “e cristallizza una situazione che, viceversa, necessita di interventi immediati”.

Il tragicomico epilogo martedì scorso, nell’ultima seduta prima della pausa natalizia: 20 astensioni contro 5 voti favorevoli, quelli delle opposizioni, più la consigliera Catini, la sola del MoVimento a schierarsi per il Sì.

E la mozione resta nei cassetti. Difficile capirne le motivazioni. A preoccupare, soprattutto, lo stato di conservazione delle vetture ferro-tranviarie storiche e degli orti urbani, curati dal Centro Anziani dell’Ostiense, rimasti senza manutenzione da marzo, mese in cui il museo è stato chiuso. “In alcune vetture ci piove dentro”, rileva la Celli, “mentre il resto dell’area è lasciato al completo abbandono. Stiamo rischiando di perdere tutto. Sono beni di Atac“. E, quindi, di Roma Capitale. Compreso l’archivio fotografico e documentaristico. Ma neanche questo è servito a sensibilizzare la compagine pentastellata.

L’obiettivo del documento intendeva sollecitare “l’amministrazione ad avviare un percorso comune e partecipativo”, riprende l’esponente capitolina, “data l’urgenza e considerata la disponibilità espressa al riguardo dalla Regione Lazio, nella persona dell’Assessore ai Trasporti Mauro Alessandri, in cui coinvolgere le 24 associazioni del Comitato che sono riuscite a trasformare il sito da luogo di conservazione a una realtà molto più complessa, in una valida officina socio-culturale-didattica”.

Sua sulla pagina di facebook la Celli rende pubblica la “strisciata della votazione”, coi nomi e cognomi dei consiglieri presenti quel giorno e come si sono comportati di fronte alla mozione. Dalla maggioranza è il Presidente della commissione alla mobilità Enrico Stefàno cerca di dare un senso a quanto accaduto: “Desidero approfondire il tema”, risponde ai nostri microfoni, “ci sono altri attori come la Regione da coinvolgere”.

Il Comitato si dice sorpreso dalla decisione assunta dall’Assemblea Capitolina perché “rappresenta un gesto di poca attenzione nei confronti della cultura e in questo caso della cultura e della storia del trasporto pubblico locale del Lazio, racconta all’interno del Polo Museale. Roma Capitale è come se avesse mollato per disfarsi di un bene prezioso che avremmo voluto che lo abbracciasse come patrimonio di Roma, – evidenzia – il Comitato per quanto sorpreso continuerà il percorso di battaglie”.

“Siamo abituati alle stramberie del Campidoglio ma non davanti a casi come questi”, va all’attacco la capogruppo. “Così facendo il M5S, oltre a certificare la morte del sito, disconosce il lavoro e la dignità dei suoi consiglieri in VIII Municipio che, invece, hanno votato in favore dell’analogo provvedimento presentato dalla Giunta di centrosinistra. Noi – chiude la Celli – non molliamo di un millimetro”.

“Oramai siamo alle comiche. In Aula Giulio Cesare il Movimento 5 Stelle boccia la proposta di mozione che impegnava l’amministrazione a trovare soluzioni possibili per la futura riapertura del Polo Museale dell’Atac ad Ostiense”, commenta il presidente della commissione cultura proprio dell’VIII, Flavio Conia. “Nulla è valso l’impegno di Svetlana Celli, delle associazioni che hanno depositato appelli e interpellanze, del Municipio Roma VIII che si è attivato da subito per trovare soluzioni e interlocuzioni con l’azienda. Nulla è valsa la proposta di risoluzione votata all’unanimità da tutte le forze politiche in Municipio VIII: il M5S a livello locale riconosce le giuste battaglie nelle quali essere presente, in Campidoglio si preferisce astenersi. Vi tirate fuori dalle vostre responsabilità, alzate le mani non schierandovi, decidete di non decidere. Così, lasciate morire un museo, gli sforzi fatti per tenerlo vivo ed aperto ed il suo patrimonio”.




Ciampino, bilancio ASP: i conti non tornano. Inseriti crediti per servizi mai autorizzati

Diritti in Comune: “Si metta a verifica immediata la legittimità dell’indennità di risultato in favore dell’Amministratore Unico dott. Arturo Accolla e, nel caso, si attivi da subito per il suo recupero”

CIAMPINO (RM) – 38mila euro di crediti per servizi non autorizzati quelli riportati nella proposta di bilancio di esercizio 2019 della società Azienda Servizi Pubblici S.p.A (ASP) partecipata dal Comune di Ciampino.  

Questo quanto evidenziato dall’Organo di Revisione Economico Finanziaria del Comune che ha preso atto delle verifiche amministrativo-contabili relative il prospetto tra debiti e crediti che intercorrono tra l’amministrazione comunale e l’azienda partecipata.

Nel prospetto sono stati riportati 247.513,01 euro di crediti, che la ASP vanterebbe nei confronti del Comune, comprensivi però di 38.511,70 euro riferiti a servizi che non sono mai stati autorizzati.

Un dato, questo, che riduce i crediti vantati dalla ASP a 209.001,31 euro e che annulla quello che doveva rappresentare l’utile di esercizio della partecipata pari a 33.837,00 euro.     

“Il tema sarà in discussione nel prossimo Consiglio Comunale. – Dichiarano da “Diritti in Comune” – Riteniamo necessario, – proseguono – come sollecitiamo da troppi mesi, che la Sindaca venga nella sede istituzionale opportuna a riferire sullo stato di attuazione del piano di risanamento del debito maturato dall’ASP Spa, inoltre, si metta a verifica immediata la legittimità dell’indennità di risultato deliberata in data 11 giugno 2020 in favore dell’Amministratore Unico dott. Arturo Accolla e, nel caso, si attivi da subito per il suo recupero”.




Bracciano, il videomessaggio del Sindaco Armando Tondinelli: “Alle prossime elezioni amministrative saremo di nuovo in campo per proseguire il nostro progetto”

BRACCIANO (RM) – Tramite un video, il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli ha fatto un bilancio dell’attività amministrativa fin’ora svolta e al contempo ha annunciato che insieme alla sua maggioranza sarà di nuovo in campo per le prossime elezioni amministrative.

Ecco il messaggio postato sul profilo Fb personale di Armando Tondinelli

https://www.facebook.com/comunebracciano/videos/2664111770565726/

“Buongiorno Concittadini, come ogni anno, vorrei fare insieme a voi un bilancio del lavoro che questa Amministrazione sta svolgendo. Chiaramente non posso esimermi dal partire dalla situazione ereditata nel 2016,  quando ci siamo insediati. Abbiamo trovato un buco di circa 10 milioni di euro, abbiamo trovato 124 mutui accesi dalle passate Amministrazioni che obbligano il Comune di Bracciano ogni 6 mesi a pagare circa 700 mila euro di rate.  Questo è stato il nostro punto di partenza ma sin dall’inizio, facendo fede al principio del buon padre di famiglia, abbiamo deciso di non gravare sulle tasche dei cittadini.  Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo razionalizzato le spese pubbliche eliminando quelle inutili e questa condotta, ci ha permesso di rispettare il piano di riequilibrio e come già detto, di non gravare sulle tasche dei cittadini. Anzi, alcune tasse quali la Tari e gli oneri concessori, siamo riusciti ad abbassarle.  Dopo aver rimesso a posto i conti, abbiamo puntato su quello che noi riteniamo indispensabile e cioè che Bracciano possa cambiare pagina.  La priorità è stato l’Ambiente. Abbiamo lavorato in primis riattivando Il Giardino del lago che era rimasto in totale abbandono. Poi, insieme ai Cittadini e alle Associazioni abbiamo combattuto affinché non si creasse una nuova discarica a Bracciano come quella che proponeva l’Università Agraria e poi, sempre insieme alle Associazioni e ai Cittadini abbiamo combattuto affinché Cupinoro non riaprisse e abbiamo ottenuto un grande risultato: dopo 30 anni di strenuo contrasto, non si parlerà più di discarica di Cupinoro.  Da pochi giorni è partita una gara affinché Cupinoro venga definitivamente tombata, noi ci siamo e ci saremo per controllare che questa tombatura venga fatta a regola d’arte.  Inoltre, al fine di salvaguardare la sicurezza e incolumità dei cittadini, siamo stati costretti ad abbattere alcuni alberi perché pericolanti ma allo stesso tempo è iniziata la piantumazione dei nuovi e insieme ad Azzero CO2 abbiamo piantato circa 1.000 tra alberi e arbusti. In questi giorni stanno piantando quelli che in questo periodo si sono seccati. Quindi, abbiamo raggiunto un duplice obiettivo il primis abbiamo salvaguardato l’incolumità dei cittadini e in secondo luogo abbiamo piantato tanti alberi che nessuna Amministrazione prima di noi aveva mai fatto. Ecco, questo secondo noi è un grandissimo risultato per la tutela e la valorizzazione dell’Ambiente a Bracciano. Sempre riguardo l’Ambiente, non possiamo dimenticare la promozione della mobilità sostenibile: abbiamo attivato tre stazioni di bike sharing.  Per quanto riguarda la raccolta differenziata sono stati fatti grandi progressi: nel 2015 a Bracciano si è registrata una percentuale del 48,48% mentre nel dicembre 2019 ha raggiunto il 74,86%. Anche questo è un grande risultato ma il merito va all’impegno dei Cittadini che sanno differenziare i rifiuti e lo stanno dimostrando. Inoltre, tra pochi giorni partirà un restauro del giardino a Bracciano Nuova e soprattutto tra i nostri obiettivi c’è quello che Bracciano debba rientrare in tutti i parametri dettati dall’Europa in tema ambientale, vorremmo essere un esempio virtuoso da seguire.  Un’altra carenza e che abbiamo rilevato fin dal nostro insediamento è riferita al Turismo. Negli anni passati tutte le Amministrazioni che si sono avvicendate hanno parlato sempre, in campagna elettorale, di valorizzazione del turismo ma nessuno aveva mai elaborato un piano che permettesse di richiamare a Bracciano un turismo di qualità. Noi lo abbiamo fatto. Insieme agli operatori abbiamo elaborato un piano turistico, dato voce all’associazione del Turismo che ci ha dato una grande mano e che ringraziamo. Il piano concertato insieme, ci ha permesso di promuovere un brand realizzato ad hoc per la nostra Città “Punto a Bracciano”.  Abbiamo aperto un portale istituzionale dedicato che possa guidare tutti coloro che desiderano visitare il nostro paese. Ciascuno può farsi un’idea di tutto quello che Bracciano offre in termini di accoglienza, sport, cultura, natura ecc.  Per la prima volta, con serietà, ci siamo occupati del Lungolago Argenti. Oltre ad effettuare dei lavori di ristrutturazione che andavano fatti da moltissimi anni abbiamo regolamentato le spiagge e quest’estate, nonostante la pandemia, abbiamo avuto un importante afflusso di turisti come non si vedevano da anni. Devo ringraziare gli operatori del Lungolago che si sono messi a disposizione, sono stati rigorosi nel rispettare le regole, ci hanno seguito e hanno lavorato al nostro fianco.  Abbiamo anche preso decisioni importanti che si rimandavano da troppo tempo come la chiusura del centro storico. Con qualche cittadino abbiamo avuto dei problemi ma i risultati ci stanno dando ragione e la vivibilità e qualità della vita a Bracciano sta migliorando giorno dopo giorno sotto ai nostri occhi. Basta guardare la piazza del Castello, piazza Mazzini, che è veramente un oasi di tranquillità e di bellezza. Ma questo è solo una parte di un cammino che abbiamo intrapreso perché continueremo a lavorare sul turismo che riteniamo essere la base affinché Bracciano possa diventare veramente una città turistica come merita di essere. Un altro settore importante a cui abbiamo dato impulso e abbiamo migliorato sono i servizi sociali che sono fondamentali per la vita di una cittadina come Bracciano. Come saprete, siamo il Comune capofila di 5 Comuni e siamo riusciti ad attivare servizi che erano fermi da anni. Inoltre, durante la pandemia, abbiamo permesso che tutti i servizi in essere non fossero interrotti. Anzi, li abbiamo implementati e i risultati si sono visti. Per questo grande sforzo voglio ringraziare il coordinatore dell’ufficio di Piano a capo dei servizi sociali, tutti i dipendenti e tutti i tecnici che hanno permesso che nessun cittadino in difficoltà rimanesse da solo. Stiamo continuando a lavorare e continueremo in questa direzione perché questo è un settore molto importante che magari non dà visibilità ma permette a chi è in difficoltà di avere un sostegno importante da parte delle istituzioni. Ma non è finita, perché fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato nel mettere a norma tutti quegli stabili comunali e molte scuole che erano prive della certificazione di agibilità. È stato fatto un grande lavoro ma oggi abbiamo tutte le certificazioni necessarie e gli edifici sono a norma di legge. Abbiamo anche iniziato subito il nostro insediamento ad asfaltare le strade che erano in grande difficoltà e stiamo ancora continuando.  Abbiamo messo in cantiere tante opere, chiaramente per fare un’opera c’è un iter burocratico con dei tempi ben precisi e noi, nonostante l’emergenza Coronavirus che ha rallentato tutto, abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni e oggi siamo in grado di mettere in campo una serie di grandi cantieri, alcuni già partiti e altri che partiranno nei prossimi giorni. Mi riferisco al rotatoria dei Carabinieri dove abbiamo acquisito una parte dal Demanio che era della Caserma Montefinale, la rotatoria della Rinascente che verrà fatta a regola d’arte e non come oggi che è molto pericolosa.  Rifaremo l’intero selciato di Bracciano Centro e una menzione a parte la dedico al campo sportivo che non era a norma di legge ma che abbiamo voluto fortemente che lo fosse per essere tra le strutture di riferimento per lo sport a Bracciano. Abbiamo stilato un progetto che è stato già validato dal Coni e dalla Lega Nazionale Dilettanti e i lavori sono partiti. Così, anche Bracciano avrà oltre a un campo d’erba, anche un campo sintetico dove i giovani potranno a brevissimo allenarsi e stare insieme. Per quanto riguarda gli altri lavori in essere, c’è un intervento molto importante che partirà nei prossimi mesi e per cui la gara è già stata pubblicata: si tratta della sistemazione idrogeologica dell’abitato di Pisciarelli, una situazione molto difficile che si protraeva da troppi anni e grazie a un contributo che abbiamo ottenuto dalla Regione Lazio di 500 mila euro potremmo metterlo in essere. Anche qui non sono mancate polemiche sul come avessimo fatto a reperire i soldi, ebbene sia chiaro: non abbiamo preso nessun nuovo mutuo! Abbiamo solamente recuperato i soldi dai 124 mutui che erano già in essere e grazie ai residui di questi mutui, rimasti inutilizzati, li abbiamo recuperati, messi insieme e siamo riusciti a fare delle opere senza gravare sui Cittadini perché la cittadinanza già paga le rate di questi mutui accese dalle Amministrazioni passate. Quindi, ci tengo a ripeterlo, c’è stata una grande razionalizzazione e oculatezza e posso dirmi soddisfatto di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo e che faremo! Siamo riusciti a mettere a sistema tutti gli uffici del Comune per un unico obiettivo: migliorare Bracciano! Per quanto riguarda la Cultura credo che i risultati siano sotto gli occhi di tutti i cittadini, grazie ad eventi e spettacoli siamo riusciti a riportare eventi di qualità nel territorio di Bracciano.  Non possiamo dimenticare le opere svolte all’interno della bellissima cornice del Castello Odescalchi, il grande successo avuto dal Presepe vivente dello scorso anno e che quest’anno purtroppo non abbiamo potuto ripetere. Non possiamo dimenticare i personaggi di grande espressione culturale che si sono susseguiti a Bracciano per la presentazione di libri. La lettura e la Cultura sono tornati protagonisti.  Inoltre abbiamo acquisito grazie alla famiglia Panunzi una preziosa e bellissima collezione che adesso i cittadini potranno ammirare all’interno del museo.  Abbiamo regalato a Bracciano un teatro, “Il teatro del Lago” dedicato a Delia Scala che prossimamente sarà aperto i cittadini che potranno ammirare le varie opere delle compagnie che si susseguiranno.  Infine voglio ringraziare tutti i cittadini per gli attestati di stima che hanno rivolto al lavoro di questa amministrazione. È proprio grazie a questa spinta che insieme alla mia maggioranza abbiamo deciso di proseguire il nostro percorso amministrativo e alle prossime elezioni saremo di nuovo in campo per proseguire il nostro progetto di una Bracciano sostenibile di una Bracciano turistica, di una Bracciano bella come merita di essere la nostra cittadina. Noi ci siamo e ci saremo! Grazie a tutti”




Lega, Cangemi “Congratulazioni e buon lavoro a Becchetti”

“Voglio rivolgere le mie congratulazioni ad Alfredo Becchetti, nominato Responsabile della Lega a Roma dal coordinatore regionale Claudio Durigon. Sono certo che le sue competenze di pubblica amministrazione rappresenteranno un valore aggiunto in vista delle prossime scadenze elettorali. A lui i miei migliori auguri di buon lavoro”

Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e consigliere Lega, Giuseppe Emanuele Cangemi