Endometriosi, una patologia invalidante ancora molto poco conosciuta: conto alla rovescia per la prima legge nel Lazio

L’approfondimento, su quella che è una vera e propria malattia, con la Consigliera regionale PD Michela Califano e con il Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone

Prevenire e diagnosticare precocemente l’endometriosi e migliorare le tecniche di ricerca e di cura di una patologia invalidante ancora molto poco conosciuta e purtroppo diffusa nelle donne.

Questi i cardini della proposta di legge sull’endometriosi, la prima nel Lazio, presentata dalla Consigliera regionale Michela Califano e di prossima approvazione.

Una legge necessaria per mettere in campo le forme di prevenzione per questa grave e invalidante patologia, basti pensare ai forti dolori che impediscono qualsiasi tipo di attività e in molti casi anche di avere figli, che ancora oggi presenta diagnosi molto tardive che peggiorano sia lo stato di salute sia la possibilità di intervento.

Il Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone e la Cons. in Regione Lazio Michela Califano (PD) ospiti a Officina Stampa del 03/03/2021 per parlare della Legge di prossima attuazione nel Lazio sull’Endometriosi

La proposta di legge è stata portata avanti dalla Consigliera regionale insieme al suo staff e di concerto con due luminari della materia: il professor Fiorenzo De Cicco Nardone e il professor Piero Carfagna.

La legge prevede l’istituzione del Registro Regionale Elettronico dell’Endometriosi, in modo da far convergere i dati in un’unica piattaforma implementando così la raccolta e l’analisi dei dati e l’individuazione di un Centro di Coordinamento presso uno degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico presenti nel Lazio per poter così garantire una diagnosi precoce e certa.

Inoltre è stato previsto anche un percorso clinico assistenziale migliore per le pazienti di endometriosi e una formazione specifica del personale del servizio sanitario regionale con particolare riguardo all’uso delle nuove tecnologie come la teledidattica, la videochirurgia, la telechirurgia robotica e la telecooperazione sanitaria.

Ne soffrono tre donne su dieci ma in pochi la conoscono

Il video servizio sulla legge di prossima attuazione sull’endometriosi trasmesso a Officina Stampa del 03/02/2021

Spesso i suoi sintomi vengono confusi per dolori da ciclo un po’ più forti e questo genera parecchi problemi a chi ne soffre, sia dal punto di vista lavorativo che sociale. Parliamo dell’endometriosi, una patologia prettamente femminile che consiste nella crescita e nella presenza del tessuto che normalmente si trova dentro la cavità uterina (chiamato, appunto, endometrio) al di fuori della sua sede naturale.

Tre milioni di donne soffrono di endometriosi solo nel nostro Paese, mentre nell’intero mondo occidentale si arriva a 200 milioni di casi. In termini assoluti, cioè considerando anche bambine e donne anziane, ne soffre una donna su dieci, ma la popolazione colpita è quella che va tra la l’età della pubertà e i 40-50 anni. Per questo possiamo affermare che ne soffre il 20-30% della popolazione femminile.

Ad aggravare questa situazione è l’assenza di cure: Non esiste infatti qualcosa che riesca a fermare o eliminare la malattia. Ci sono cure ormonali che servono per ridurre i sintomi, mentre l’unico mezzo curativo è la chirurgia. In questo caso, però, ci sono alte percentuali di recidività. Nessun farmaco, dunque, ma solo precauzioni alimentari e integratori che riducono l’infiammazione

Endometriosi, cenni storici e curiosità – Il servizio trasmesso a Officina Stampa del 03/02/2021

Storicamente, le donne che accusavano sintomi di endometriosi venivano curate con l’applicazione di sanguisughe, camicia di forza, salassi, oppure ricorrendo a mutilazioni genitali, alla gravidanza, come forma di trattamento, appendendole a testa in giù o sottoponendole a un intervento chirurgico; in alcuni casi, venivano persino uccise per via di un presunto possesso demoniaco.Sebbene 2500 anni fa i medici ippocratici avessero riconosciuto e trattato il dolore pelvico cronico come una vera malattia organica, nel corso del Medioevo si tornò a colpevolizzare le donne, ritenendole pazze, immorali, affette da dolore immaginario o avvezze a una cattiva condotta. I sintomi del dolore pelvico cronico inspiegabile erano spesso attribuiti a follia immaginaria, a debolezza femminile, a promiscuità o isteria.

L’idea che il dolore pelvico cronico fosse correlato a una malattia mentale influenzò l’atteggiamento moderno nei confronti delle donne affette da tale condizione, causando ritardi nella corretta diagnosi e indifferenza nei confronti della sofferenza delle pazienti vissute durante il XX secolo.

Una curiosità: pochi sanno che la bionda più famosa della storia, la diva americana Marilyn Monroe era affetta da endometriosi che durante gli anni ‘50 rappresentava una sentenza certa di infertilità. E proprio quello della maternità mancata fu per Marilyn Monroe un tarlo che la perseguitò tutta la vita.




Il Sei Nazioni si avvicina: Maxime Mbanda vuole trascinare l’Italia verso qualche gioia

Non è certo un mistero che il rugby stia ottenendo risultati sempre più importanti nel corso degli ultimi anni. Merito anche delle piattaforme dedicate al gioco sul web, che offrono la possibilità di divertirsi con le scommesse online in modo semplice e decisamente sicuro, molto di più rispetto a quello che avveniva in passato.

E gli appassionati di scommesse sul rugby hanno una ragione in più per stare sull’attenti, dal momento che il torneo Sei Nazioni è sempre più vicino. Il mondo della palla ovale, infatti, sta per aprire i battenti all’evento più apprezzato e amato a livello continentale. Nel corso degli ultimi anni è aumentato a dismisura il numero di persone che hanno seguito le principali competizioni a livello internazionale.

La speranza e gli obiettivi di Mbanda, terza linea dell’Italia

Si tratta della manifestazione più importante a livello non solo continentale, e l’intervista che si può leggere e ascoltare sul blog sportivo L’insider, permette di scoprire molto di più su questa disciplina sportiva dalle parole di un grande protagonista.

Infatti, è stato intervista Maxime Mbanda, che darà anime e cuore sul campo di gioco per difendere i colori azzurri nel corso dell’edizione 2021 del Sei Nazioni, che prenderà il via il prossimo 6 febbraio. Il giocatore delle Zebre ha messo in evidenza come la maglia azzurra rappresenti il sogno di ogni bambino che si avvicina a questa disciplina sportiva, perché vuol dire che la passione, l’impegno e i sacrifici possono portare davvero molto distante.

La svolta per l’Italia potrebbe essere l’arrivo in panchina del nuovo allenatore Franco Smith. Si tratta di un allenatore che fa della durezza il suo punto di forza, ma che potrebbe rappresentare quell’esempio che tanto serviva agli azzurri per fare quel tanto acclamato salto di qualità, molto decantato fino a questo momento, ma mai raggiunti.

Eppure, Maxime Mbanda è particolarmente sicuro di come il gap nei confronti delle altre nazionali si stia riducendo sempre di più. Una speranza che sembra a tutti gli effetti diventare una promessa nel momento in cui afferma come l’obiettivo principale sia quello di tornare alla vittoria in un Sei Nazioni.

Il riscatto potrebbe essere dietro l’angolo, ma le avversarie sono toste

Inghilterra e Francia, sono queste le due selezioni che dovrebbero contendersi la vittoria finale e non potrebbe essere altrimenti, visto che in questo momento stanno dominando la scena a livello internazionale. Non è semplice individuare chi possa essere la reale favorita per il successo, anche se chiaramente la sfida con la Francia è particolarmente affascinante per la Nazionale. Una delle potenziali mine vaganti è rappresentata dall’Irlanda, che potrebbe sorprendere un po’ tutti, visto che si trova in uno stato di forma eccellente e potrà sfruttare il fattore casa nelle due partite contro Inghilterra e Francia.

La partita contro i cugini transalpini potrebbe essere senz’altro quella della svolta per l’Italia, in grado di dare fiducia e maggiore consapevolezza anche in futuro. Un match in cui è fondamentale che ogni giocatore metta l’anima in campo.

La Nazionale italiana, d’altro canto, non si trova certamente nel periodo migliore della sua carriera. Nel corso del prossimo mese di marzo sono fissate le prossime elezioni che potrebbero vedere un ricambio alla presidenza della Federazione Italiana Rugby. Insomma, in Italia, per lo sport con la palla ovale, si tratta di un periodo di fori cambiamenti, in modo particolare da un punto di vista generazionale.




Football Club Frascati, il dg Di Carlo: “Merito ai ragazzi, si allenano con impegno e costanza”

Frascati (Rm) – In attesa di avere (magari già nei prossimi giorni) indicazioni su come si chiuderà questa complicata stagione 2020-21, l’intero settore giovanile agonistico del Football Club Frascati (vale a dire dall’Under 19 fino all’Under 14) sta continuando con gli allenamenti in forma individuale. Il direttore generale Gianfranco Di Carlo è soddisfatto della risposta dei ragazzi e delle loro famiglie: “Questi mesi non sono stati affatto semplici, ma bisogna dare merito ai nostri tesserati di essersi sempre allenati con impegno e costanza. E’ chiaro che la partita ufficiale riesce a regalare stimoli e concentrazione forti, ma anche in assenza di questo i ragazzi hanno portato avanti la loro attività con buon profitto. Anche con le famiglie c’è stato un continuo confronto e siamo felici che non abbiamo registrato defezioni da parte dei vecchi tesserati, anzi nelle ultime settimane stiamo anche aggiungendo alcuni elementi nei vari gruppi. Siamo convinti di aver gettato delle basi solide per l’anno venturo”. Quando a rinforzare l’organigramma dirigenziale del Football Club Frascati arriverà anche un neo direttore generale proveniente da un club di serie A: “Posso giurare di non sapere nulla di questo, ma fa parte del costante progetto di crescita di questa società. Personalmente sono a disposizione del Football Club Frascati a cui ormai mi legano anche forti fattori affettivi oltre che tecnici: c’è piena sintonia coi presidenti Claudio Laureti e Stefano Lopapa e col responsabile del settore Scuola calcio Lorenzo Marcelli”. Di Carlo è davvero un “uomo società” e infatti in questo periodo è tornato ad occuparsi in prima persona delle questioni organizzative legate al settore giovanile agonistico, vestendo anche di nuovo la tuta per allenare i ragazzi dell’Under 14: “Il direttore sportivo Manuel Ricci per problemi di lavoro è potuto stare meno vicino alla società. Poi quando c’è stato bisogno di una persona che guidasse l’Under 14 mi sono messo a disposizione: questi ragazzi non stanno soffrendo troppo il blocco dei campionati e sembrano molto concentrati sul lavoro. Continuare con loro anche l’anno prossimo? Mai dire mai, ne parleremo con la società”. La chiusura di Di Carlo è sulle prospettive del calcio giovanile dilettante nei prossimi mesi: “Spero per tutto il movimento che da marzo si possa tornare ad organizzare qualcosa di ufficiale, sarebbe fondamentale per questi ragazzi. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni: noi, in ogni caso, ci faremo trovare pronti”. Frascati (Rm) – In attesa di avere (magari già nei prossimi giorni) indicazioni su come si chiuderà questa complicata stagione 2020-21, l’intero settore giovanile agonistico del Football Club Frascati (vale a dire dall’Under 19 fino all’Under 14) sta continuando con gli allenamenti in forma individuale. Il direttore generale Gianfranco Di Carlo è soddisfatto della risposta dei ragazzi e delle loro famiglie: “Questi mesi non sono stati affatto semplici, ma bisogna dare merito ai nostri tesserati di essersi sempre allenati con impegno e costanza. E’ chiaro che la partita ufficiale riesce a regalare stimoli e concentrazione forti, ma anche in assenza di questo i ragazzi hanno portato avanti la loro attività con buon profitto. Anche con le famiglie c’è stato un continuo confronto e siamo felici che non abbiamo registrato defezioni da parte dei vecchi tesserati, anzi nelle ultime settimane stiamo anche aggiungendo alcuni elementi nei vari gruppi. Siamo convinti di aver gettato delle basi solide per l’anno venturo”. Quando a rinforzare l’organigramma dirigenziale del Football Club Frascati arriverà anche un neo direttore generale proveniente da un club di serie A: “Posso giurare di non sapere nulla di questo, ma fa parte del costante progetto di crescita di questa società. Personalmente sono a disposizione del Football Club Frascati a cui ormai mi legano anche forti fattori affettivi oltre che tecnici: c’è piena sintonia coi presidenti Claudio Laureti e Stefano Lopapa e col responsabile del settore Scuola calcio Lorenzo Marcelli”. Di Carlo è davvero un “uomo società” e infatti in questo periodo è tornato ad occuparsi in prima persona delle questioni organizzative legate al settore giovanile agonistico, vestendo anche di nuovo la tuta per allenare i ragazzi dell’Under 14: “Il direttore sportivo Manuel Ricci per problemi di lavoro è potuto stare meno vicino alla società. Poi quando c’è stato bisogno di una persona che guidasse l’Under 14 mi sono messo a disposizione: questi ragazzi non stanno soffrendo troppo il blocco dei campionati e sembrano molto concentrati sul lavoro. Continuare con loro anche l’anno prossimo? Mai dire mai, ne parleremo con la società”. La chiusura di Di Carlo è sulle prospettive del calcio giovanile dilettante nei prossimi mesi: “Spero per tutto il movimento che da marzo si possa tornare ad organizzare qualcosa di ufficiale, sarebbe fondamentale per questi ragazzi. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni: noi, in ogni caso, ci faremo trovare pronti”.




Frascati Scherma, Galli e i primi test per i fiorettisti: “La gara è un termometro fondamentale”

Frascati (Rm) – Eppur si muove. Il settore del fioretto del Frascati Scherma è pronto ad uscire dal “quartier generale” della palestra intitolata a Cesare Simoncelli. Ad annunciarlo è stato il responsabile d’arma Fabio Galli (nella foto di Augusto Bizzi) nel corso dell’ultima diretta sulla pagina Facebook ufficiale del club tuscolano: “In questo week-end, a Brescia ci sarà una gara “privata” (ovvero non ufficiale, ndr) a cui parteciperanno alcuni nostri ragazzi della categoria Under 14. Sarà un momento importante per questi giovani atleti che potranno avere le prime risposte dopo il lungo lavoro portato avanti in palestra. La settimana prossima, invece, la Federazione ha organizzato un’altra gara a Lignano Sabbiadoro a cui parteciperanno i primi 41 del ranking nazionale dei Cadetti più gli otto migliori “ex Allievi” e cioè Cadetti primo anno, ma anche i migliori 49 atleti nazionali della categoria Giovani. Ovviamente non ci sarà pubblico, né genitori, né punti per la classifica stagionale, mentre ogni società potrà portare al massimo un allenatore. Sono momenti comunque importanti che danno un senso al lavoro dei nostri ragazzi e che forniscono a noi tecnici delle preziose indicazioni: il confronto con l’avversario è un termometro fondamentale”. Il Frascati Scherma, in realtà, ha già fatto “testare la pedana” ai suoi atleti: “Da circa un paio di mesi abbiamo organizzato con le ragazze delle piccole prove interne dedicate a Cadette e Giovani a cui si sono aggiunte pure le campionesse Assolute che si allenano qui e questo ha creato una bella atmosfera e tanto divertimento. Lo stesso abbiamo fatto coi ragazzi, ma i numeri eccessivi non ci hanno consentito di mescolare le categorie Cadetti e Giovani con gli Assoluti”. A proposito di gare, a luglio dovrebbe disputarsi a Tokyo quella più importante per ogni sportivo: “I nostri atleti in odore di Olimpiadi stanno reagendo bene a questo periodo complicato – dice Galli – A fine marzo è stata fissata l’ultima prova di qualificazione che forse si terrà a Doha. Alcuni dei nostri stranieri possono ancora conquistare il “pass” e tra questi c’è anche lo spagnolo Carlos Llavador, ma anche altri hanno delle possibilità”. La chiusura di Galli riguarda l’organizzazione e le “conseguenze” di questa lunga assenza da gare ufficiali: “Siamo molto contenti di come ci siamo organizzazioni, nonostante le difficoltà del periodo. Quasi tutti i ragazzi hanno continuato ad allenarsi con impegno, in attesa di un ritorno alla normalità. Credo che gli atleti all’ultimo anno della categoria Giovani possano subire le conseguenze maggiori perché questo è il momento in cui si possono mettere in mostra e fare il “salto di qualità” nella loro carriera, magari affacciandosi alla Nazionale maggiore o entrando in un gruppo sportivo militare. Dico loro di tenere duro perché chi ha stoffa nel tempo verrà comunque a galla”.




Polisportiva Borghesiana (calcio, Under 15 reg.), Papotto: “I ragazzi sono davvero adorabili”

Roma – L’Under 15 regionale della Polisportiva Borghesiana non molla. La squadra di mister Roberto Papotto sta continuando gli allenamenti (ovviamente nel pieno rispetto dei protocolli federali) in attesa di eventuali buone notizie sulla ripresa dei campionati. “Devo dire che ho un gruppo di ragazzi adorabili – dice l’allenatore del club capitolino – Ci siamo fermati solo nel periodo natalizio, per il resto la squadra ha sempre portato avanti il lavoro a dispetto delle difficoltà di questi mesi. Abbiamo modificato il numero delle sedute settimanali portandolo a due. Qualcuno ha “zoppicato” ogni tanto, ma è anche comprensibile: per il resto la costanza agli allenamenti è stata altissima e lo stesso posso dire anche dello spirito con cui li hanno portati avanti. Anzi, spesso erano loro a consolare me per questa situazione di stasi” dice con un sorriso Papotto. E’ chiaro che alla sua squadra, ferma all’unica partita di campionato disputata e persa col Torrenova, manca molto la gara ufficiale: “Nella prima giornata abbiamo affrontato un avversario fortissimo e lo abbiamo fatto anche con diverse defezioni – ricorda l’allenatore – Sarebbe bello poter tornare a giocare partite vere, ma onestamente non si respira una bella aria e non sono molto fiducioso sulla ripresa, basti pensare alle complicazioni che ci sono per il mondo della scuola”. Papotto non nasconde le preoccupazioni per il tempo “perso” dai ragazzi che gestisce e da tutti quelli della loro fascia d’età: “In questa fase particolare, si acquisiscono particolari cose a livello organico e fisico che successivamente sarà molto complicato riassorbire. A livello tecnico si fa sempre in tempo a cancellare qualche difetto, ma tutto ciò che è stato perso in questo anno solare che poi corrisponde a un anno e mezzo calcistico temo che sarà molto difficile recuperarlo”.