Roma, auto con “kit da scasso” in giro per l’Aventino: denunciata una coppia

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro hanno denunciato a piede libero una coppia, per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

I due, un 49enne Albanese e una 32enne italiana di Anzio, entrambi già noti alle forze dell’ordine, nel transitare in via delle Terme di Caracalla, a bordo di un’autovettura, sono stati notati aggirarsi con fare sospetto dalla pattuglia di Carabinieri. Fermati per un controllo più approfondito, la coppia, in evidente stato di agitazione, non ha dato una motivazione valida della loro presenza quindi i militari hanno esteso gli accertamenti anche all’interno dell’auto, dove hanno rinvenuto un grosso borsone contenente numerosi arnesi da scasso quali, chiavi inglesi, pinze, tenaglie e giraviti, nonché un dispositivo elettronico per la diagnosi delle centraline veicoli.

I Carabinieri hanno sequestro tutto il materiale rinvenuto nel mezzo e denunciato a piede libero la coppia




Lotta ai cambiamenti climatici: ad Anguillara Sabazia il Consigliere Stronati presenta una mozione per aderire a Stopglobalwarming.eu

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia il Consigliere comunale di Sinistra in Comune Enrico Stronati, ha presentato una mozione per l’adesione del Comune di Anguillara alla campagna www.stopglobalwarming.eu chiedendo quindi al Consiglio comunale e a tutti i cittadini di partecipare e di promuovere la campagna informativa in collaborazione con le Scuole e l’Enea e/o con tutte le realtà che possono fornire conoscenza alle nuove generazioni, destinatarie dell’iniziativa.

Stopglobalwarming.eu è un viaggio virtuale attraverso l’Italia con i sindaci che, da Nord a Sud, raccontano le migliori pratiche del proprio comune nella difesa dell’ambiente e l’impegno per l’iniziativa dei cittadini europei.

Un’occasione per coinvolgere i primi cittadini di tanti comuni italiani nelle proposte per la via alla sostenibilità e alla lotta ai cambiamenti climatici

Una iniziativa quindi per combattere i cambiamenti climatici e per chiedere alla Commissione europea di proporre una normativa dell’UE che scoraggi il consumo di combustibili fossili, incoraggi il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili per combattere il riscaldamento globale e limiti l’aumento della temperatura a 1,5ºC.

Tra gli obiettivi principali la proposta di Stopglobalwarming.eu prevede l’introduzione di un prezzo minimo per le emissioni di CO2, partendo da 50 Euro per tonnellata di CO2 dal 2020 fino a 100 Euro entro il 2025. Al contempo, la proposta punta ad abolire l’attuale sistema di quote di emissione gratuite per coloro che inquinano nell’UE e introdurre un meccanismo di adeguamento alla frontiera per le importazioni da paesi terzi, in modo da compensare i prezzi più bassi delle emissioni di CO2 nel paese esportatore. Le maggiori entrate derivanti dalla fissazione del prezzo delle emissioni di CO2 verranno dirottate verso le politiche europee che sostengono il risparmio energetico e l’uso di fonti rinnovabili e impiegate per ridurre l’imposizione fiscale sui redditi più bassi.

“Se entro il 22 aprile 2021 l’iniziativa riuscirà a raccogliere 1 milione di firme, – spiega il Consigliere Stronati – la Commissione europea sarà obbligata a discutere la proposta della Carbon Tax, che sposta la pressione fiscale dal lavoro alle emissioni di C02. Un’idea già validata da 27 premi Nobel e da migliaia di scienziati. Ma anche da oltre 60 Sindaci italiani che si sono impegnati ad informare i cittadini di questa iniziativa utilizzando il sito e gli spazi istituzionali del Comune. Vorremmo che anche il Comune di Anguillara partecipasse attivamente, coinvolgendo cittadini, applicando il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile già approvato dieci anni fa, e promuovendo l’adozione di un Piano Paesaggistico-Ambientale. Tutti siamo coinvolti dagli effetti del cambiamento climatico. Il caos generato da lunghi periodi di siccità alternati a intensi fenomeni piovosi sta mano mano alterando il paesaggio, l’ambiente, le condizioni di vita. Il nostro stesso Lago non è esente da questi cambiamenti. Il benessere di tutti noi, del nostro territorio e delle future generazioni deve essere al centro dell’azione politica. Ciò significa – conclude Stronati – agire anche a livello locale, contribuendo – nel nostro piccolo – a scelte nazionali ed europee che accelerino la transizione ecologica, oggi più che mai al centro dell’opinione pubblica”.




Rissa tra minorenni a colpi di machete: intervengono i Carabinieri evitando il peggio

Una rissa tra due gruppi di giovani, alcuni dei quali minorenni, armati di mazze e persino di un machete, è stata bloccata nel tardo pomeriggio di ieri a Desio (Monza) dai carabinieri. Venti in totale i ragazzi coinvolti, sei dei quali sono stati identificati e denunciati dai militari, tra cui tre minorenni.

A far scattare l’appuntamento per lo scontro sarebbe stato un litigio nato tra due appartenenti a i due gruppi per una ragazza. A quanto emerso uno dei due gruppi di giovani è arrivato in Brianza da Cinisello Balsamo (Milano), con lo scopo di far “pagare lo sgarro”. Grazie alle telefonate dei presenti alcune pattuglie sono sopraggiunte prima che la situazione degenerasse, bloccando la piazza e identificando tutti i presenti. I sei denunciati dovranno rispondere di rissa aggravata e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. I carabinieri hanno sequestrato una mazza da baseball e un machete. I giovani provenienti da fuori Desio sono stati inoltre tutti sanzionati per il mancato rispetto della normativa anti Covid.




Estradato dagli USA il killer di mafia Ferdinando Gallina, detto “Freddy”: dopo un iter durato 5 anni oggi l’arrivo all’aeroporto di Fiumicino

Negli USA, Gallina, da personaggio di primo piano della mafia siciliana, si è avvalso di una difesa tecnica di altissimo livello che ha utilizzato ogni strumento giuridico previsto dalla legislazione americana per impedire il temuto rientro in Italia

Ferdinando Gallina, detto Freddy, classe 1977, colpito da tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e ritenuto responsabile di tre omicidi aggravati dalla finalità mafiosa, appartenente a “Cosa Nostra”, rientra finalmente in Italia dopo una battaglia per ottenere la sua estradizione durata quasi 5 anni.

L’arrivo oggi a Fiumicino di Gallina, scortato dagli uomini del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP), è da considerare uno straordinario successo italiano perché un pericolosissimo criminale sconti in carcere le pene inflittegli: risultato reso possibile dall’implementazione degli scambi informativi, delle metodologie operative e investigative con gli Stati Uniti, fortemente sostenuta dal Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

E’ durato, appunto, 5 anni l’iter procedurale che ha portato all’estradizione di Gallina, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Carini e killer della mafia, ritenuto il braccio destro per la Sicilia occidentale, ed in particolare per la provincia di Palermo, del boss Salvatore Lo Piccolo.

Gallina è stato arrestato per la prima volta nel 2008 nell’ambito dell’Indagine “Addio Pizzo” del Nucleo investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Palermo. Dopo un periodo di detenzione, alla fine del 2014, era stato scarcerato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Carini (PA), da cui si era allontanato nel gennaio del 2016 rendendosi irreperibile.

Le tracce di Gallina, seguite dagli investigatori dell’Arma dei Carabinieri, hanno portato negli Stati Uniti dove, in effetti, viene arrestato nel novembre 2020 da personale dell’FBI e dell’Immigration Custom Enforcement di New York, a cui era stato segnalato per l’irregolare presenza sul territorio statunitense, ove aveva fatto ingresso con documenti falsi dal Canada.

Nel frattempo, in Italia il G.I.P. presso il Tribunale di Palermo ha emesso nei confronti del latitante, all’esito di convergenti dichiarazioni di coimputati negli stessi procedimenti, altre tre diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile di tre omicidi aggravati dalla finalità di agevolare “Cosa Nostra”, commessi nel biennio 1999 e 2000.

Nel 2017, il Ministero della Giustizia italiano, informato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del rintraccio di Gallina a New York, ne aveva richiesto l’estradizione in relazione alla prima ordinanza di custodia cautelare per cui era si era reso irreperibile e, successivamente, ha integrato la richiesta di arresto provvisorio a fini estradizionali anche per i due provvedimenti restrittivi emessi nei suoi confronti per gli omicidi di mafia.

Negli USA, Gallina, da personaggio di primo piano della mafia siciliana, si è avvalso di una difesa tecnica di altissimo livello che ha utilizzato ogni strumento giuridico previsto dalla legislazione americana per impedire il temuto rientro in Italia.

Nel gennaio del 2020 anche il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, che si trovava in missione a New York e Washington, ha affrontato il caso Gallina con le massime autorità locali statunitensi tra cui il Ministro della giustizia, i direttori di DEA e FBI, i due Procuratori distrettuali di New York (Manhattan e Brooklyn) e vari responsabili delle Agenzie Onu che si occupano di cooperazione internazionale in materia penale.

Con l’osservanza di tutti i protocolli sanitari previsti, personale dello SCIP è volato la scorsa settimana a New York per l’estradizione di Gallina, chiudendo il cerchio di un lavoro ininterrotto di cinque anni, anche attraverso l’esperto per la sicurezza italiana a New York che sul campo, affiancando l’FBI, ha seguito da vicino tutti gli sviluppi giudiziari e investigativi.




Fiano Romano, l’amministrazione Ferilli ottiene due milioni e mezzo di euro per mettere in sicurezza le vie del centro e della periferia

Il Vicesindaco Santonastaso: “Continuiamo a lavorare senza sosta, cercando di portare a casa risultati concreti per la nostra comunità”

FIANO ROMANO (RM) – Due milioni e mezzo di euro per mettere in sicurezza il centro e la periferia di Fiano Romano.

“Il Comune – fa sapere il Vicesindaco Davide Santonastaso – ha ottenuto il contributo dal Ministero degli Interni e ora potrà andare a risolvere importanti criticità che affliggono la nostra città, con un impatto positivo sia per zona centrale del paese ma con un’attenzione particolare rivolta anche a quelle periferiche e di campagna”.

Nel particolare l’investimento interesserà via Val Casale e via Guance Rosse, l’irregimentazione delle acque di via dello Sport, del fosso di Campo Maro e della zona della Vignaccia, oltre che un miglioramento della rete viaria, compresa quella ciclabile e pedonale, di via Palmiro Togliatti, più altri piccoli interventi.

“Continuiamo a lavorare senza sosta, – ha detto Santonastaso – cercando di portare a casa risultati concreti per la nostra comunità. Per questo non posso che ringraziare il Sindaco ed il Dirigente dell’area tecnica”.




Milano, portati in comunità 5 baby rapinatori

L’ordinanza cautelare è stata eseguita questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Solaro

SOLARO (MI) – Collocati in comunità cinque ragazzi, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di rapina pluriaggravata con armi, lesioni personali aggravate e ricettazione.

L’ordinanza della misura cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale per i minorenni di Milano su richiesta della Procura della Repubblica ed è stata eseguita questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Solaro.

L’odierno provvedimento cautelare nasce da una querela presentata presso i carabinieri di Solaro a giugno del 2020 dalla quale emergevano già i primi incontrovertibili elementi di colpevolezza a carico dei minori ed il delineamento del loro abituale modus operandi, per giunta dagli stessi tenuto in ulteriori analoghi eventi in Solaro e nei comuni limitrofi dal 2019 al 2020.




Svezia, si lancia sui passanti e li accoltella: 3 persone in pericolo di vita

Tre delle otto persone ferite nella cittadina svedese di Vetlanda in un attacco all’arma bianca sono in pericolo di vita, secondo quanto hanno fatto sapere fonti ospedaliere. Altri due hanno riportato ferite gravi, tre più leggere. Lo hanno detto le autorità regionali citando quanto riferito dallo staff medico dell’ospedale di Jonkoping, dove i feriti vengono curati.

La quiete di una piccola cittadina nel sud della Svezia, Vetlanda, è stata infranta bruscamente da un ventenne che si è lanciato all’assalto dei passanti, armato di coltello. Ha colpito in cinque punti diversi della città. Alla fine è stato fermato da un agente che gli ha sparato a una gamba. Ricoverato in ospedale non è in gravi condizioni e la polizia conta di poterlo interrogare presto.

Per il momento le indagini sono classificate come tentato omicidio ma ancora non si esclude che possa essersi trattato di un atto terroristico, anche se al momento non trapela nessun dettaglio sulle motivazioni dell’uomo, un residente del posto già noto alle forze dell’ordine per reati minori. L’allerta è scattata intorno alle 15, dopo alcune segnalazioni di un individuo con “un’arma affilata” che stava assaltando diverse persone nel centro della cittadina di circa 20mila abitanti. In una zona affollata, nei pressi della stazione ferroviaria. L’aggressore, che secondo i media locali aveva un coltello – anche se la polizia non ha confermato di che tipo di arma si trattasse -, è riuscito a colpire 8 volte prima di essere fermato dagli agenti.

Restano misteriose le motivazioni che hanno spinto il giovane: inizialmente la polizia ha parlato di un tentato omicidio. Con il passare delle ore ha preso poi corpo l’ipotesi di “crimine di matrice terrorista”. Salvo poi in una conferenza stampa serale ribadire che il reato è per ora classificato come tentato omicidio. In attesa che si chiarisca la dinamica e soprattutto il movente dell’assalto, il primo ministro svedese Stefan Löfven ha condannato questo “atto terribile”, esortando tutti a “inviare un pensiero alle persone colpite dalla violenza e agli uomini e alle donne dell’assistenza sanitaria, della polizia e del comune che lavorano per prendersi cura dei feriti e ripristinare la sicurezza”. Il governo è in costante contato con le forze di sicurezza. In Svezia, i servizi di intelligence considerano alta la minaccia terroristica.