Roma, Eur: “Scusi ha da cambiare 10 euro?”. Denunciati due 15enni per furto con destrezza

I due baby ladri sono stati anche multati perchè senza mascherina

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno denunciato in stato di libertà, due giovani 15enni per furto con destrezza.

I due, mentre passeggiavano in viale Europa, con la scusa di cambiare una banconota da 10 euro con due da 5 euro hanno avvicinato un cittadino del Bangladesh di 34 anni. Quest’ultimo dopo essersi dimostrato disponibile al cambio del denaro, appena ha tirato fuori le due banconote da 5 euro dal portafoglio, uno dei due giovanissimi, gliele ha strappate dalle mani, senza consegnargli la banconota da 10 euro ed entrambi sono scappati.

La vittima è riuscita a bloccarne uno, mentre il complice è stato rintracciato dai Carabinieri in una via limitrofa. La perquisizione sui due baby malfattori, ha permesso ai militari di rinvenire le due banconote da 5 euro e riconsegnarle alla vittima. Contestualmente i Carabinieri hanno anche sanzionato i due minori, perché era sprovvisti della mascherina, in violazione della normativa per il contenimento del Covid-19.




Verifiche dei Nas in uno stabilimento ad Anagni: 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità

Sabato la Commissione europea ha chiesto al presidente del Consiglio di verificare alcuni lotti di vaccini presso uno stabilimento di produzione ad Anagni (Roma). Lo rendono noto fonti italiane.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegano, ha informato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha inviato un’ispezione, che si è tenuta tra sabato e domenica ad opera dei Carabinieri NAS. I lotti ispezionati sono risultati con destinazione Belgio. Tutti i lotti in uscita vengono controllati dai NAS. “Al momento non sono previste esportazioni oltre ai paesi COVAX. Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa di rilascio del controllo qualità per essere inviate a COVAX come parte del nostro impegno a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito: il vaccino è stato prodotto al di fuori dell’UE e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale”. Lo comunica AstraZeneca in merito alle dosi di vaccino Covid presenti ad Anagni. L’UE, rileva l’azienda, “sostiene pienamente la fornitura di paesi a basso e medio reddito attraverso lo strumento COVAX”.

Nello stabilimento della Catalent di Anagni ci sono 29 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca pronte per essere spedite nel Regno Unito e scoperte dalle autorità italiane in seguito ad un’indagine scattata su segnalazione della Commissione Europea. Lo scrive ‘La Stampa’ in un articolo da Bruxelles nel quale si afferma che le “manovre di Astrazeneca sono state scoperte grazie alla visita del commissario Thierry Breton nello stabilimento di Leida, nei Paesi Bassi, gestito dalla Halix”, uno dei due impianti in Ue utilizzati dalla casa farmaceutica per produrre il farmaco. Quello stabilimento, sostiene La Stampa, è in grado di produrre 5-6 milioni di dosi al mese e ha iniziato la produzione a settembre scorso. Secondo fonti Ue parti di quelle dosi “è molto probabile che in una prima fase siano state spedite nel regno Unito” ma il flusso si sarebbe interrotto il 1 febbraio quando è entrato in vigore il regolamento Ue per il controllo dell’export. Non avendo avuto risposte dall’azienda su che fine avessero fatto le dosi, il commissario francese ha segnalato la vicneda alle autorità italiane che hanno avviato un’ispezione alla Catalent, dove viene infialato il farmaco. “Il primo rapporto spedito a Bruxelles – scrive il quotidiano – dice che nei frigoriferi dei capannoni del sito laziale ci sono 29 milioni di dosi del vaccino. Fonti Ue spiegano che probabilmente non tutte sono state prodotte da Halix, ma si tratta comunque di fiale già pronte per essere iniettate che la casa farmaceutica puntava a spedire nel Regno Unito e non nei paesi dell’Unione europea” nonostante i ritardi nelle consegne concordate con Bruxelles




Il Prefetto Francesco Tagliente sui talk show: “Meno dettagli e più analisi”

Per ridurre i fattori di rischio che influiscono su alcuni comportamenti criminosi, i conduttori e gli ospiti di alcuni talk show dovrebbero spostare l’attenzione dalla criminodinamica alla criminogenesi.
Quel rischio di assuefazione ed emulazione nella descrizione ossessiva della dinamica dei delitti postato sulla pagina FB, dal prefetto Francesco Tagliente, ex Questore specializzato in criminologia.
“Dai talk show mi farebbe piacere ascoltare dibattiti sul perché è avvenuto un fatto criminoso, anziché su come è stato commesso.
Guardando uno dei tanti programmi televisivi mi è tornata in mente l’esperienza maturata negli anni in cui prestavo servizio sulle Volanti della Questura di Roma. Erano gli anni in cui, tra un turno di servizio e un altro, frequentavo la Scuola di Specializzazione in Diritto Penale e Criminologia.
Una grande opportunità per sperimentare sul campo l’importanza degli insegnamenti della Criminologia applicata alla prevenzione ed al controllo della criminalità.
Coniugando il sapere del mondo accademico con il vissuto quotidiano operativo riuscivamo a spiegarci perché alcuni fatti criminosi si ripetevano con lo stesso modus operandi, peraltro da parte di soggetti non legati da conoscenza tra loro e nel breve lasso di tempo.
Faccio riferimento ai reati violenti, ma ancor di più ai suicidi che, ad ondate temporali, si ripetevano con le stesse modalità. Sperimentammo allora con successo che, soprattutto per i suicidi, il fenomeno si interrompeva quando, per prevenire il processo emulativo, nel dare notizia alla stampa evitavamo di fornire i dettagli sulle modalità esecutive dell’atto autolesivo.
Mi sono tornati in mente quei primi passi verso la cultura della sicurezza condivisa quelle esperienze operative e riflessioni sulle possibili rischiose conseguenze emulative dalla descrizione ossessiva e dettagliata della dinamica dei delitti.
Dai talk show mi farebbe piacere ascoltare interviste, monologhi e/o discussioni sul perché è avvenuto un fatto criminoso, anziché su come è stato commesso, per poter capire l’insieme delle tendenze che possono indurre una persona o un gruppo di persone a compiere atti antisociali”
Sul tema condivide con il Prof. Pietro Pietrini, psichiatra e direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, che “L’analisi delle condizioni in cui maturano certi comportamenti criminali e del pabulum (nutrimento) patologico che li favorisce, è il primo passo indispensabile per lo sviluppo di efficaci strategie di intervento e di prevenzione”
“Mi domando – conclude il prefetto Tagliente – quanto sia utile e opportuno privilegiare dibattiti sulla criminodinamica rispetto alla criminogenesi.
Io continuo a sostenere con forza che il linguaggio usato nella comunicazione può alimentare assuefazione ed emulazione e influire sui comportamenti criminali o antisociali.”




Tentata strage a Macerata, spari contro sei migranti: Traini condannato a 12 anni

E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna a 12 anni di reclusione per il 31/enne Luca Traini accusato di tentata strage per aver sparato a sei migranti, ferendoli, il 3 febbraio 2018 a Macerata, con l’aggravante dell’odio raziale.

La Suprema Corte ha anche confermato il diritto al risarcimento per le vittime e per le parti civili. Tra queste, il comune di Macerata e la struttura territoriale del Pd.




Roma, traffico di sostanze stupefacenti: arrestati e portati in carcere tre ex Carabinieri

Era il 2015, quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma iniziarono ad indagare su un carabiniere, insospettiti dai frequenti contatti emersi tra il militare e altri soggetti, organici a locali consorterie criminali, con a carico pregiudizi penali in materia di stupefacenti. I successivi approfondimenti investigativi evidenziarono la stretta collaborazione tra il citato carabiniere e altri due colleghi, con i quali aveva instaurato uno stabile vincolo associativo finalizzato al traffico di stupefacenti.

Nel corso delle investigazioni, inoltre, fu individuato un garage nella disponibilità di uno dei militari, sito nel quartiere “Infernetto”, dove furono documentate diverse movimentazioni di narcotico. A seguito di perquisizione effettuata il 30.04.2016, all’interno del citato locale venne rinvenuto un cospicuo quantitativo di sostanza del tipo hashish.

Altrettanto solleciti furono, da parte dell’Arma dei Carabinieri, i conseguenti provvedimenti amministrativi interni adottati nei confronti dei militari coinvolti nella vicenda che, oggi non più appartenenti all’Amministrazione da anni, nell’immediatezza furono sospesi dal servizio, per poi essere definitivamente allontanati al termine dell’iter disciplinare di stato, conclusosi con “la perdita del grado per rimozione”.

I provvedimenti amministrativi di cessazione di ogni rapporto di impiego furono adottati tempestivamente in quanto la scala gerarchica accertò, fin da subito, i gravi comportamenti illeciti posti in essere dai tre militari durante l’espletamento del servizio, senza necessità di attendere la definizione della vicenda in sede penale.

Per quei fatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Roma hanno oggi notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della DDA della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei tre ex militari, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, peculato, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale (artt. 110, 314, 476, 479 c.p. – artt. 74, 73 D.P.R. 309/90). Nell’ambito della medesima operazione, sono state altresì, eseguite perquisizioni personali e locali nei confronti di altri 5 soggetti, inseriti nel medesimo circuito relazionale, indagati anch’essi in ordine al reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. 

Nell’ambito del medesimo contesto operativo, durante l’esecuzione delle perquisizioni delegate, questa mattina, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza, un quarto uomo, uno dei cinque indagati destinatari di decreto di perquisizione, per detenzione ai fini di spaccio, in quanto trovato in possesso di  14,2 g di mariujana, 3 di hashish e materiale utile per il confezionamento delle dosi.




Lanuvio, colpisce in testa un tabaccaio e tenta rapina: un fermo

LANUVIO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Lanuvio hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentata rapina, un cittadino romeno di 59 anni, senza fissa dimora e già con precedenti. L’uomo si è recato presso una tabaccheria di via Fosso del Bottino, e raggiunta la cassa, all’atto di pagare alcuni oggetti esposti in vetrina, ha colpito l’esercente alla testa con oggetto contundente, sfruttando un momento di distrazione della vittima. Il rapinatore a seguito della pronta reazione del commerciante, si è dato alla fuga senza riuscire ad asportare nulla dal negozio.

Successivamente sono accorsi sul posto i Carabinieri della Stazione che dopo aver raccolto la descrizione del rapinatore, fornita dal titolare, unitamente ai filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza, hanno avviato immediate ricerche che hanno consentito di rintracciarlo poco dopo, all’interno di un casolare abbandonato.

Nel frattempo la vittima è stata medicata presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Velletri e successivamente in caserma dove ha riconosciuto il rapinatore.

Il 59enne è stato fermato in attesa della convalida.




Draghi: pensare alle riaperture, in primis scuola

L’Aula del Senato ha approvato con 231 voti favorevoli, 25 contrari e 11 astenuti la risoluzione depositata dalle forze di maggioranza sulle comunicazioni del premier Draghi in vista del Consiglio europeo di domani. Il documento ha le firme dei capigruppo di Pd, M5s, Lega, Forza Italia, gruppo Misto, Italia viva, Europeisti-Maie-Centro democratico e il gruppo delle Autonomie.

Bocciate le altre 4 risoluzioni sottoscritte – in ordine di presentazione – da tre senatori del gruppo Misto (Elena Fattori, Gianluigi Paragone e Mattia Crucioli) e dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani.

Il premier sarà alle 15.30 alla Camera dei Deputati.

LE COMUNICAZIONI DI DRAGHI AL SENATO

Agli scranni del governo, accanto al premier i ministri della Pubblica Istruzione Renato Brunetta quello dell’Innovazione tecnologica Vittorio Colao, il titolare dei Rapporti con il Parlamento Federico D’inca’, la ministra degli Interni Luciana Lamorgese e quello dell’Agricoltura Stefano Patuanelli.

“Le comunicazioni alle Camere consentono un pieno coinvolgimento del Parlamento. Si tratta di un passaggio importante” e “prima di tutto vorrei esprimere forte soddisfazione per la partecipazione del presidente degli Usa Biden a un segmento del Consiglio “, presenza che “conferma la volontà di imprimere un forte slancio alle relazioni con l’Ue”, ha detto il premier.

A un anno di distanza dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci, ad aprile arriva anche Johnson&Johnson. L’obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile”, ha detto Draghi parlando di un “messaggio di fiducia”.

“Siamo già all’opera per compensare il ritardo di questi mesi. L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno“. “Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti”, sottolinea Draghi. E il premier argomenta: “se paragonate al resto d’Europa, le cose qui già ora vanno abbastanza bene. Per vaccini fatti, l’Italia è seconda dopo la Spagna, ma per i noti motivi l’Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi. Nel Regno Unito, giusto per fare un esempio, la campagna vaccinale procede più rapidamente, anche se bisogna dire che le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi in numero sono paragonabili a quelle dell’Italia. Però vediamo cosa abbiamo da imparare da quell’esperienza e anche da quella di altri Paesi”. “Ovviamente hanno iniziato due mesi prima, anche questo per i noti motivi. Ma lì si utilizza un gran numero di siti vaccinali e un gran numero di persone è abilitato a somministrare i vaccini. Nonché ovviamente il richiamo della seconda dose è stato spostato nel tempo rispetto a quanto avviene in Europa”, conclude. 

Le differenze tra le Regioni nella somministrazioni delle dosi “sono difficili da accettare. Le Regioni seguano le priorità del piano nazionale”, ha detto ancora Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue. “Mentre alcune Regioni seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti”, ha detto ancora Draghi.

“Si parla molto di autonomia strategica, in riferimento alla sicurezza e al mercato unico, ma la prima autonomia strategica è quella dei vaccini, oggi“.  

Mentre stiamo vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture“, ha detto ancora Draghi. “Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi, ma insomma se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse”, aggiunge. “Cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua”. 

“Il governo intende assicurare la massima trasparenza sui vaccini e e renderà pubblici i dati sul sito della presidenza del Consiglio”.

“Dobbiamo chiedere alle case farmaceutiche il pieno rispetto degli impegni, in sede europea. Dobbiamo ricostruire una filiera che non sia vulnerabile agli choc e alle decisioni che avvengono all’esterno”, ha spiegato ancora Draghi.

“Finora Covax ha assicurato quasi 30 milioni di dosi, il nostro auspicio è renedere sempre più efficace questo meccanismo”, ha detto il premier. “Sulla campagna vaccinale è necessario rafforzare la credibilità dell’Ue“, aggiunge.

Il processo di digitalizzazione in Ue “non sarà facile. In Italia il programma Next Generation Ue offre un’enorme possibilità, il 20% dei fondi riguarda proprio la trasformazione digitale, ma lo sviluppo di questi settori non può prescindere dall’equa distribuzione dei proventi. Riteniamo che il Consiglio Ue debba procedere ad una soluzione globale su una tassazione digitale entro la metà del 2021 e credo sia possibile grazie all’apporto degli Usa con la nuova amministrazione”.  

“Un futuro migliore per l’Europa unita passa attraverso un’azione concreta sull’occupazione, soprattutto giovanile, sulle pari opportunità, sui diritti sociali. Vogliamo organizzare e occuparci di questi temi in un “Vertice Sociale” che sarà organizzato il 7-8 maggio dalla Presidenza di turno portoghese del Consiglio dell’Unione europea”. “Ed è il tema che dobbiamo mettere al centro della Conferenza sul Futuro dell’Europa che prenderà il via il 9 maggio. I giovani e l’occupazione giovanile: questo è al centro del futuro dell’Europa. Per questo appuntamento sollecitiamo la partecipazione attiva di tutti i cittadini europei e dei parlamenti nazionali”, aggiunge Draghi concludendo: “L’uscita dalla pandemia rappresenta la principale sfida di tutti i governi europei, ma non è l’unica. E noi abbiamo ora un atteggiamento di coloro che spronano gli altri partner e sono essi stessi consapevoli della necessità di agire urgentemente, con efficacia, senza perdere un attimo.”

Poi un passaggio sulla Turchia: “L’abbandono turco della Convenzione di Istanbul rapprensenta un grave passo indietro”, ha detto il presidente del Consiglio. 

“Il coordinamento europeo va sempre cercato e va rafforzato, ma se non funziona in questi momenti dove il tempo è prezioso, occorre anche trovare del risposte da soli”, ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi. “Noi pretendiamo il rispetto dei contratti da parte delle multinazionali produttrici dei vaccini”. “Dalle esperienze degli atri Paesi impariamo una logistica efficiente può perseguire i propri obiettivi molto più velocemente se si attua un certo pragmatismo nella sburocratizzazione del processo di amministrazione dei vaccini. E lì abbiamo da imparare”. 

Noi per primi dobbiamo cominciare a pensare alle riaperture, in particolare e a cominciare dalla scuola“, ha ribadito il premier.

Poi il presidente del Conisglio ha detto: “Io farò una visita in Libia il 6 o 7 aprile, nella prima settimana del mese. E’ chiaro che l’Italia difende in Libia i propri interessi internazionali e la cooperazione. Se vi fossero interessi contrapposti l’Italia non deve avere alcun dubbio a difendere i propri interessi internazionali, né deve avere timori reverenziali verso qual che sia partner. Ho sempre dimostrato estrema indipendenza nella difesa dei valori fondamentali dell’Europa e della Nazione”. 




Covid-19, individuata una possibile terapia antivirale (I3C) che inibisce alcuni enzimi utili al virus per passare dalle cellule malate ai tessuti

Il composto I3C ha dimostrato di essere in grado di bloccare, in vitro, l’uscita e la replicazione del virus Sars-Cov 2 dalle cellule malate. Si tratta di un composto naturale, ben tollerato nell’uomo, conosciuto come Indolo-3-Carbinolo (I3C) e quindi utilizzabile come antivirale, da solo oppure in combinazione con altre terapie.

“Necessita ora di essere ulteriormente studiato nell’ambito di una sperimentazione clinica per confermare la sua reale efficacia nel trattamento del COVID-19.

E’ importante farlo – afferma il prof. Carlo Tomino, farmacologo, responsabile del Centro del Farmaco dell’IRCCS San Raffaele Roma che ha partecipato al lavoro scientifico, frutto di una collaborazione internazionale, pubblicato oggi dalla prestigiosa rivista Cell Death and Disease (Nature) – perchè può rappresentare una nuova arma nella lotta a questa pandemia insieme alla campagna vaccinale e considerate le varianti identificate e attese. Peraltro, essendo già utilizzato per altri trattamenti, qualora si dimostrasse del tutto la sua efficacia, l’I3C potrebbe essere approvato rapidamente”.

Il prof. Carlo Tomino, farmacologo, responsabile del Centro del Farmaco dell’IRCCS San Raffaele Roma

Il gruppo di lavoro ha identificato una classe di enzimi (E3-ubiquitin ligasi) necessaria al virus SARS-CoV-2 per uscire dalle cellule infette e diffondersi in tutti i tessuti corporei. E’ risultato che i livelli di questi enzimi sono elevati a livello polmonare in pazienti positivi al virus.

Il team di ricerca ha dunque dimostrato anche che la loro attività può essere inibita dal composto naturale I3C.

Lo studio consente una maggiore comprensione dei meccanismi molecolari che regolano il ciclo di vita della SARS-CoV-2 aprendo la strada all’identificazione delle relazioni ospite-patogeno necessarie per l’identificazione e lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di interferire con la replicazione virale, bloccando la trasmissione. E’ stato coordinato dai professori Giuseppe Novelli (Tor Vergata Roma, Italia – Reno, NV, USA) e Pier Paolo Pandolfi (Renown Institute for Cancer, Reno, NV, USA – Università di Torino, Italia), in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù (Roma), l’Istituto Spallanzani (Roma), l’IRCCS San Raffaele Roma e varie istituzioni statunitensi (Harvard, Yale, Rockefeller, NIH, Mount Sinai, Boston Univ, HistoWiz NY, Virna West Roxbury), canadesi (Toronto) e francesi (INSERM Parigi, Hôpital Avicenne).




Milano, 30enne pregiudicato rapina un’anziana facendola cadere a terra: rintracciato, arrestato e portato in carcere subito dopo

MILANO – Arrestato un pregiudicato 30enne di nazionalità egiziana per aver rapinato in strada un’anziana donna.

Mentre la malcapitata, una ottantenne originaria di Avezzano (AQ) ma residente a Milano, stava percorrendo a piedi via Rembrandt per raggiungere la propria abitazione, improvvisamente il malvivente le si è avvicinato strappandole violentemente dalla spalla la borsa che portava a tracolla e facendola cadere al suolo prima di darsi alla fuga.

Il fatto è successo ieri sera e il malvivente è stato ammanettato subito dopo aver compiuto la rapina dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano con i colleghi della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia. Un equipaggio della C.I.O., che transitava in quel momento, ha assistito alla scena e dopo aver prestato immediato soccorso alla vittima e diramato a tutti gli equipaggi in zona la descrizione del rapinatore attivando le ricerche, i Carabinieri riuscivano a rintracciarlo e bloccarlo, dopo un breve inseguimento a piedi, in una via limitrofa.

Contestualmente sono giunti sul posto i militari del Nucleo Radiomobile di Milano che hanno provveduto a mettere in sicurezza il malvivente e trasportarlo in caserma per il compimento delle operazioni di polizia giudiziaria.

Fortunatamente la vittima, nonostante la rovinosa caduta, ha riportato solo una contusione al ginocchio e qualche escoriazione. La borsa, recuperata dai militari, le è stata restituita.

L’arrestato, che dovrà rispondere del reato di rapina aggravata, è stato portato presso la casa circondariale di San Vittore, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica di Milano.




Rieti, 22enne tenta di uccidere il patrigno a coltellate: la madre lo fa arrestare

FRASSO SABINO (RI) – Tenta di uccidere il patrigno di 58anni. Il fatto è accaduto la sera di lunedì scorso, verso le 20, a Frasso Sabino in provincia di Rieti dove sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Poggio Mirteto che hanno arrestato un ragazzo di 22 anni che al termine di una breve e furiosa lite scaturita per futili motivi, ha aggredito il 58enne colpendolo dapprima con alcuni pugni sferrati al volto e successivamente con un coltello da cucina con il quale ha attinto il malcapitato all’altezza della testa provocandogli ferite all’orecchio sinistro.

A chiamare i Carabinieri la madre del ragazzo visto il degenerare della situazione. L’uomo è stato soccorso immediatamente dai militari intervenuti e dai sanitari del 118 che lo hanno trasportato presso l’ospedale di Rieti dove è ricoverato in “osservazione” anche se le lesioni sono risultate non gravi.

Il giovane, vista la tipologia dell’aggressione che solo fortunosamente non ha avuto conseguenze più gravi, è stato arrestato e portato in carcere a disposizione del Magistrato della Procura della Repubblica di Rieti.




Oreste, che storia! Su Rai Yoyo il nuovo programma con Oreste Castagna

Oreste Castagna, beniamino della tv dei ragazzi, torna con un nuovo programma pieno di avventure e mondi fantastici. Si tratta di “Oreste, che storia!” in onda dal 29 marzo, dal lunedì al venerdì, alle ore 18.20 su Rai Yoyo e RaiPlay.

Chi non ha mai sognato di entrare in un fumetto? O addirittura, di vedere i personaggi del fumetto uscire dal disegno? E’ quello che succede grazie alla maestria di Oreste che, in uno studio variopinto, tra matite colorate e tavole da disegno, crea e disenga ogni giorno storie illustrate che hanno per protagonisti Mat e Tita (Matteo Sala e Michela Di Martino), due monelli impertinenti sempre impegnati a combinare guai. Quando Oreste non c’è, infatti, i due si divertono a entrare nel suo studio a portare scompiglio ma quando lo sentono arrivare, scappano a gambe levate per rientrare nel loro mondo illustrato, lasciando ogni volta i segni del loro passaggio.

Oreste però non se la prende: le incursioni di Mat e Tita lo ispirano a inventare nuove avventure in ambientazioni e situazioni sempre diverse. Ritroviamo allora Mat e Tita in mondi fantastici, alle prese con avventure nello spazio, mostri, tappeti volanti fuori controllo e nuovi amici. Il dialogo tra mondo reale e mondo del fumetto genera un linguaggio narrativo inedito, che unisce il fascino del racconto alle potenzialità del chroma key. Oreste crea la storia a fumetti in tempo reale, accompagnando Mat e Tita – e con loro i bambini a casa – in un piccolo percorso di crescita, a volte mettendoli anche in difficoltà, ma trovando sempre il modo per aiutarli e soprattutto divertirli.

Oreste, che storia” è un programma di Lucia Rossetti, Sebastiano Di Bella, Donatella Rorro, Oreste Castagna, con la regia di Emanuela Esposito. Scenografia di Silvia Palazzini, costumi di Claudia Barone, musiche originali di Paolo D’Errico e ideazione grafica di Ernesto Mandara. A cura di Claudia Elia, produttrice esecutiva Donatella Rorro. Il programma è realizzato da Rai Ragazzi, in collaborazione con la direzione Produzione TV – Centri di Produzione di Torino e di Roma.