Marina Militare Italiana, cambio della guardia nell’Operazione IRINI

L’Ammiraglio Fabio Agostini, Comandante di Operazione EUNAVFOR MED IRINI ha presenziato a Taranto all’insediamento del nuovo Force Commander dell’Operazione, il Contrammiraglio della Marina Militare Italiana, Stefano Frumento, che – a partire da oggi – assume il Comando in mare degli assetti aerei e navali disponibili in sostituzione del Commodoro Mikropoulos della Marina greca.

Contestualmente la nave italiana San Giorgio sostituisce la flagship greca HS Aegean. “L’Operazione IRINI ha appena concluso il suo primo anno di attività. Proprio in questi giorni il Consiglio dell’Unione europea ha esteso il mandato per altri due anni – ha detto l’Ammiraglio Fabio Agostini –  Si tratta della riconferma della volontà dell’Unione europea di tener fede agli impegni presi nella Conferenza di Berlino sulla Libia  e il riconoscimento del nostro efficace e imparziale lavoro nell’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”. Il Contrammiraglio Frumento, nato a Savona (Italia), oltre ad essere un ufficiale incursore e ad avere svolto varie fasi della sua carriera nell’ambito delle Forze Speciali della Marina Militare italiana, ha comandato il pattugliatore Spica, la fregata Grecale e la portaeromobili Garibaldi. Ha ricoperto inoltre incarichi presso l’Accademia Navale di Livorno, il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali e lo Stato Maggiore della Marina.

Differenza tra Operation Commander e Force Commander

Il Force Commander è il Comandante degli assetti (navali e aerei) schierati nell’area di  operazione e agisce sotto l’autorità dell’Operation Commander. Viene nominato dal Consiglio dell’Unione europea su proposta dell’Operation Commander (la più alta carica della missione) e dopo l’approvazione del Comitato militare dell’Ue. Nel ruolo di Force Commander, Italia e Grecia si alternano ogni sei mesi. La flagship è l’unità navale sulla quale il Force Commander è imbarcato con il suo staff. La nave ammiraglia si alterna con il Comandante della Forza in mare. Il Force Commander italiano Frumento e il suo staff sono imbarcati sulla nave italiana San Giorgio. Mentre il Force Commander Mikropoulos era imbarcato sulla nave greca Aegean.

Cos’è Operazione IRINI

Operazione IRINI – che in greco vuol dire “pace” – è stata lanciata il 31 marzo 2020 a seguito della decisione del Consiglio dell’Unione europea, che ha appena rinnovato il mandato della missione fino al 31 marzo 2023. Il compito principale della missione è implementare l’embargo delle armi in Libia in accordo alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’operazione ha come secondo obiettivo quello di monitorare il traffico illegale di petrolio e suoi derivati dalla Libia e contrastare il traffico di esseri umani attraverso il monitoraggio aereo. IRINI contribuisce inoltre all’addestramento e al monitoraggio della Guardia costiera e della Marina militare libica. Compito al momento congelato in attesa dell’accordo con il nuovo governo libico.

Gli assetti di IRINI

L’Operazione IRINI conta al momento su 4 navi, 6 aerei e un drone. In totale, 24 paesi dell’Unione europea forniscono il loro contributo con personale o assetti. L’Operazione IRINI può contare inoltre sul supporto di immagini satellitari fornite da SatCen (European Union Satellite Centre).

I risultati della missione

In un anno di attività Operazione IRINI ha investigato oltre 2400 navi e ha monitorato 200 voli sospetti. Ha condotto 100 visite consensuali (i cosiddetti Friendly Approach) a bordo di mercantili e 9 ispezioni. Il 10 settembre 2020 ha effettuato il primo dirottamento nella storia militare europea di una nave sospetta di violazione dell’embargo di armi. Il mercantile in questione, Royal Diamond 7, trasportava carburante usato anche per scopi militari, ed era diretta a Bengasi. L’Operazione monitora costantemente 25 porti e 16 aeroporti o strisce di atterraggio. Le violazioni o presunte tali dell’embargo di armi in Libia sono state finora segnalate agli esperti dell’Onu in 22 rapporti speciali e hanno riguardato tutte le parti in causa.




Vaccinazioni nel Lazio, l’assessore D’Amato: pronti a sospendere

“Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata – aggiunge D’Amato -. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l’età 66 e 67 e sono già oltre 36 mila i prenotati. Abbiamo un milione di prenotazioni da qui a maggio. Servono i vaccini!”.

“Noi dal 20 aprile inizieremo con le vaccinazioni nelle farmacie con Johnson&Johnson”. Così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Skytg 24. Zingaretti parla di un “numero largo” di farmacie coinvolte. Si comincia, come spiegano dalla Regione, con la fascia d’età che va dai 60 ai 55 anni.




Napoli, tutti pazzi per i Gladiatori: al Museo Archeologico Nazionale l’archeologia incontra la tecnologia

Un viaggio nel tempo per adulti e bambini

Al via l’attesissima mostra “Gladiatori” al MANN di Napoli visitabile sino al 6 gennaio 2022. La mostra offre un focus della vita dei Gladiatori attraverso ben 160 reperti archeologici nel Salone della Meridiana ed un percorso espositivo off nel Braccio Nuovo per la “Gladiatorimania”.

Una “narrazione” del mito dei gladiatori attraverso Vasi di inestimabile valore, raffigurazioni, armi per la battaglia o vestiario per le parate, gioielli, ma anche elementi di archeobotamica del MANN (orzo, lenticchie, farro e favino) oppure elementi per la cura della persona e tantissime altre testimonianze.

 L’esposizione offre un viaggio nel tempo per adulti e bambini da poter vivere appena i musei potranno ospitare. A questo proposito afferma il Direttore Giulierini : “L’esposizione racconta non solo il mito, ma anche la dimensione umana dei gladiatori”.

L’exhibition che coniuga archeologia e tecnologia offre una nuova visione del mito dei gladiatori. L’intera esposizione è stata presentata in maniera digitale il 31 marzo.




Roma, nuovo blitz dei Carabinieri a Tor Bella Monaca: in manette 5 pregiudicati

ROMA – Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri sul fronte del contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, a Tor Bella Monaca, teatro nei giorni scorsi anche di un grave fatto di sangue nel corso del quale è stato ferito un uomo coinvolto in passato in diverse indagini per droga.

Anche nella giornata di ieri, in via dell’Archeologia, a pochi passi dove sono stati esplosi i colpi di pistola lo scorso 30 marzo, i Carabinieri  della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno eseguito un blitz che, in un colpo solo, ha consentito di arrestare, in flagranza, 5 persone, perfettamente coordinate tra loro, sia nella gestione della “clientela”, sia nei ruoli che ognuno di loro ricopriva nell’attività di spaccio. Un sistema perfettamente oleato e organizzato per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Tra loro c’è dunque la vedetta, chi riforniva le dosi da consegnare, chi materialmente le spacciava e chi, infine, riceveva il denaro.

In manette sono finiti  un 26enne romano, già con precedenti, trovato in possesso di 53 dosi di cocaina per un peso complessivo di 25,2 g e 40 euro ritenuti il provento della vendita;  un 19enne romano, incensurato, trovato in possesso di 29 dosi di cocaina per un peso complessivo di 18,1 g e  160 Euro, ritenuti provento dell’attività illecita;  un 20enne, un 55enne romani e un 66enne egiziano, tutti con precedenti, sorpresi mentre cedevano una dose ad un uomo 45enne e trovati in possesso di 300 euro. Tutta la droga recuperata è stata sequestrata. I 5 fermati sono stati arrestati e trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo.

Per l’uomo che stava acquistando la droga, un impiegato romano, è scattata la segnalazione alla Prefettura.




Milano: sorpresi a rubare su un’autovettura in sosta, aggrediscono il proprietario. In manette 3 rapinatori

PIOLTELLO (MI) – Nella notte, a Pioltello (MI), i carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato in flagranza per “rapina in concorso” 3 soggetti, di cui 2 stranieri senza fissa dimora e con precedenti penali.

Verso le 4, cinque equipaggi della Compagnia di Cassano d’Adda sono intervenuti in via Siracusa ove un 41enne bulgaro aveva contattato il “112”, segnalando un furto in atto ai danni della propria autovettura, parcheggiata in strada. Grazie all’efficace coordinamento delle pattuglie in circuito, i carabinieri sono intervenuti rapidamente sul posto, fermando i 3 malviventi, uno dei quali ha tentato di sfuggire al controllo, opponendo attiva resistenza ai militari.

L’intervento dei militari ha quindi interrotto l’aggressione nei confronti del proprietario dell’auto, che nel frattempo era sceso in strada per allontanare i ladri. Al termine dei rilievi, si è accertato che i 3 avevano danneggiato il lunotto posteriore del veicolo, nell’intento di rubare gli oggetti contenuti all’interno.

I carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto dei 3 rapinatori, i quali sono stati associati alla casa circondariale di Milano “San Vittore”. Sono in corso accertamenti, a cura della Tenenza di Pioltello, finalizzati a ricostruire l’eventuale coinvolgimento del gruppo in analoghi furti su autovetture in sosta, registrati nelle scorse settimane nel comune di Pioltello.




Volley Club Frascati (Under 15 femm. Ecc.), Pisicchio: “Questa squadra sa combattere”

Frascati (Rm) – Sono decisi e positivi i primi passi dell’Under 15 femminile nella massima categoria regionale: nelle prime due partite del campionato di Eccellenza, infatti, le ragazze di coach Flavia Mola (che sono passate tramite il girone di qualificazione per approdare in categoria) hanno battuto con un doppio 3-2 prima il Cspeterpan e nel match interno di martedì sera il Volley Friends. Una gara combattuta come dimostrano i parziali (25-16, 23-25, 25-16, 20-25 e 15-9) e come testimonia anche la centrale classe 2006 Sara Pisicchio, tra le protagoniste dell’incontro: “Abbiamo cominciato molto bene la sfida e forse abbiamo pensato che potesse essere tutto più semplice, invece poi il Volley Friends ha dimostrato il suo valore e ha fatto suo il secondo set in cui ci è mancata qualcosina alla fine. La gara è stata tirata fino al tie break in cui l’equilibrio si è spezzato nella parte conclusiva, quando abbiamo “accelerato”: abbiamo ascoltato i consigli della nostra allenatrice e portato a casa un altro bel successo”. Questa squadra ha dimostrato di sapere tirare fuori gli artigli nei momenti delicati della sfida: “Evidentemente siamo un gruppo capace di combattere e in questo senso la coach Flavia Mola sa darci la forza di tirare fuori il meglio. Con lei avevo già lavorato, è un tecnico molto valido”. La Pisicchio, che ha mosso i primi passi pallavolistici al Sant’Anna Morena, è ormai al suo quinto anno all’interno del Volley Club Frascati: “Quest’anno il gruppo è cambiato un po’ rispetto a quello della passata stagione, ma le nuove arrivate hanno saputo integrarsi molto bene. Ci alleniamo tantissimo e credo che i progressi già si siano visti: dobbiamo ancora migliorare soprattutto in ricezione, ma sappiamo che abbiamo margini di crescita in tutti i fondamentali. Comunque in queste prime due partite abbiamo dimostrato di potercela giocare anche in Eccellenza: obiettivi precisi non ne abbiamo, ma cercheremo di dare il massimo puntando sempre in alto”. Domani le frascatane torneranno già in campo per l’ultimo match pre-pasquale sul campo del Dream Team Roma.




Frascati Scherma, la “tifosissima” De Costanzo: “A Doha non è stata una gara bellissima”

Frascati (Rm) – La prova di Coppa del Mondo di Doha non gli ha portato grandi soddisfazioni. Ma Valentina De Costanzo, 31enne fiorettista del Frascati Scherma e dell’Aeronautica militare, non è una che si abbatte facilmente. “In Qatar è stato bello riassaporare le emozioni della pedana dopo uno stop delle competizioni che durava da un anno – dice l’allieva di Fabio Galli – Purtroppo la mia gara non è andata benissimo e anche il gruppo azzurro in generale non è stato brillantissimo, ma evidentemente ci è pesato questo lungo periodo di lontananza da eventi ufficiali. Per quanto riguarda me, sono riuscita a dominare le emozioni nel girone di qualificazione, ottenendo sei vittorie e saltando i turni preliminari delle sfide dirette. Poi, però, nel confronto dei 32esimi con la francese Catarzi forse ho sentito troppo la tensione e l’assalto non è andato bene: mi dispiace perché l’avversaria era alla portata”. La De Costanzo, come tanti altri atleti Assoluti che non parteciperanno alle Olimpiadi, è ora in attesa di capire quando potrà tornare in pedana: “Il calendario non è definito per via dei problemi legati alla pandemia e questo un po’ di preoccupazione me la provoca, visto che non so quando potrò rifare una gara ufficiale. Speriamo che si riesca ad organizzare il campionato italiano o qualche evento nazionale, anche se la situazione dei contagi non è semplice”. La De Costanzo parla poi del suo rapporto col Frascati Scherma e col maestro Fabio Galli: “Sono in questa società da circa otto anni e mi trovo benissimo, qui c’è un gruppo consolidato e di alto livello di atleti italiani e stranieri. Col mio maestro c’è una sintonia totale anche se ovviamente ci sono dei momenti di confronto: Fabio riesce a trovare un feeling con tutti i suoi atleti perché sa dare quello che serve ad ognuno di noi”. La chiusura della De Costanzo riguarda la sua grande passione, per certi versi addirittura superiore a quella per la scherma. “Sono tifosissima della Roma, forse già da qualche vita precedente visto quanto ci tengo – sorride la fiorettista – I miei genitori sono tifosi, ma non così appassionati. Io sono stata abbonata per anni e, compatibilmente con gli impegni schermistici, vado sempre allo stadio e appena si potrà ci tornerò sicuramente”.
Pur non essendo arrivati risultati di primissimo piano, quella di Doha è stata comunque una tappa di Coppa del Mondo importante per i fiorettisti del Frascati Scherma. In particolare un doppio ingresso ai quarti di finali (con conseguente ottavo posto) è stato molto pesante per due ragazzi stranieri: la turca Irem Karamete e il brasiliano Guilherme Toldo, grazie a questo risultato, hanno staccato il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2021, esattamente come lo spagnolo Carlos Llavador (che è stato eliminato al primo turno a Doha). Anche la brasiliana Ana Beatriz Di Rienzo Bulcao si è fermata al primo turno e dovrà fare la qualificazione zonale per il pass alle Olimpiadi. Tra gli azzurri, la migliore è stata Alice Volpi che si è fermata ai quarti e si è piazzata al quinto posto. Sempre tra le donne da segnalare il 17esimo posto di Arianna Errigo (eliminata proprio dalla Karamete), il 25esimo di Camilla Mancini, il 29esimo di Francesca Palumbo, il 38esimo della già citata Valentina De Costanzo e l’81esimo di Elena Tangherlini. Tra gli uomini, si è fermato al 17esimo posto Daniele Garozzo, mentre Guillaume Bianchi si è piazzato 25esimo e Damiano Rosatelli 32esimo.




Asd Casilina (calcio), Federici seguirà i portieri dell’agonistica: “Porterò il mio entusiasmo”

Roma – L’Asd Casilina gli affiderà tutti i portieri del settore agonistico, dalla prima squadra (che dovrebbe militare in Terza categoria) all’Under 14, passando per tutte le giovanili agonistiche. Massimiliano Federici, d’altronde, ha la piena stima da parte del presidente Enrico Gagliarducci che lo ha voluto sempre nel suo staff negli ultimi quattro anni, ovunque sia stato. “Ci siamo conosciuti quando lui era alla Polisportiva Borghesiana. Da allora l’ho seguito nell’avventura a Tor Bella Monaca e poi negli ultimi due anni di nuovo alla Polisportiva Borghesiana. Ora sono concentrato sul terminare al meglio il lavoro col club capitolino (dove Gagliarducci al momento è presidente dimissionario, ndr), poi da luglio in avanti sarò di nuovo a disposizione di Enrico nella sua nuova avventura a Casilina. D’altronde mi ha dato più volte la dimostrazione della persona diretta e seria che è, inoltre apprezzo la sua ambizione e sono convinto che anche al “De Fonseca” saprà fare cose importanti: non a caso ha investito tanto per rilevare il centro sportivo e questo significa che ha in mente di fare un lavoro a lungo termine”. Federici ha alle spalle una carriera molto importante in cui ha difeso i pali di società professionistiche come il Molfetta, il Frosinone e il Cosenza, poi la carriera l’ha finita tra i dilettanti all’Almas dove ha cominciato anche a lavorare come preparatore dei portieri. “Quando mi sono calato in una realtà di Prima categoria, non nascondo che qualche titubanza ce l’ho avuta più che altro sulla possibile risposta da parte dei ragazzi. Invece anche quest’anno ho avuto ottimi riscontri e piena disponibilità, spero che anche per la Terza categoria possa valere altrettanto. Tra l’altro, conoscendo le ambizioni del presidente, sono convinto che il Casilina sia di passaggio in questa categoria. In ogni caso il lavoro sarà basato sulle qualità e la volontà dei ragazzi che avrò a disposizione, le metodologie vanno adattate a seconda dell’età e delle capacità di chi si ha di fronte: io ci metterò il massimo dell’entusiasmo, come faccio sempre”. La chiusura di Federici è sulla famosa regola degli “Under” che, se da una parte premia i giovani estremi difensori, dall’altra poi rischia di diventare un boomerang una volta usciti dall’età di lega. “Le regole sono queste e bisogna adattarsi: io credo che i ragazzi debbano sfruttare le possibilità e la vetrina che gli viene concessa. Ovvio che il “problema” riguarda principalmente le categorie dalla Promozione alla D, dalla Prima in giù i limiti sono meno rigidi e quindi al momento noi non ci poniamo questo problema. In ogni caso penso che alla fine giochi chi merita, al di là di tutte le questioni regolamentari”.




Spionaggio ai russi: il capitano di fregata italiano Walter Biot avrebbe ceduto documenti sui sistemi di telecomunicazione militare in cambio di soldi

Un ufficiale della marina militare italiana, Walter Biot (questo il suo nome secondo quanto apprende l’ANSA da fonti inquirenti) è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo essere stato fermato assieme ad un ufficiale delle forze armate russe: entrambi sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato. L’intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due, che sono stati sorpresi mentre l’ufficiale italiano cedeva all’altro dei documenti ‘classificati’ in cambio di soldi.

La posizione del cittadino straniero è tuttora al vaglio in relazione al suo status diplomatico. Il capitano di fregata Biot, sempre secondo quanto si è appreso, è in servizio all’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa.

Biot e l’ufficiale accreditato presso l’ambasciata della federazione russa sono stati fermati martedì sera in un parcheggio a Roma. L’intervento è stato effettuato dai carabinieri del Ros, sotto la direzione della Procura di Roma, e l’attività informativa è stata condotta dall’Agenzia Informazioni Sicurezza Interna, con il supporto dello Stato maggiore della Difesa.

Documenti classificati esclusivamente di natura militare. E’ quanto il capitano di fregata ha consegnato all’ufficiale dell’esercito russo. Lo scambio, in base a quanto si apprende, è avvenuto in cambio di denaro in un parcheggio della Capitale dove i due sono stati bloccati. Si tratta di copie di documenti che erano all’attenzione dello Stato Maggiore della Difesa. Biot fotografava documenti classificati dal monitor del computer e li scaricava su una pennetta da consegnare al militare dell’esercito russo. Questo il modus operandi -secondo l’accusa- del militare italiano. La pennetta è stata sequestrata ieri dai carabinieri del Ros. I documenti riguarderebbero i sistemi di telecomunicazione militare. Alle carte classificate, Biot avrebbe avuto accesso in quanto era in servizio allo Stato maggiore della Difesa.

Cinquemila euro in contanti. E’ quanto il militare dell’esercito russo avrebbe dato al capitano di fregata in cambio dei documenti. In base a quanto si apprende i soldi gli sono stati consegnate in piccole scatole. Il denaro è stato sequestrato al momento dello scambio. Sembrerebbe che due si fossero accordati anche su una cifra più bassa, circa quattromila euro, per la cessione di documenti avvenuta in passato. Nei confronti del militare italiano, attualmente detenuto, l’accusa è di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, diffusione di notizie di cui è vietata la divulgazione.

L’indagine. La Procura militare di Roma aprirà oggi formalmente un fascicolo d’inchiesta sull’arresto degli ufficiali italiano e russo. Lo ha confermato all’ANSA il procuratore militare di Roma, Antonio Sabino. Si terrà domani l’udienza di convalida di Walter Biot. L’atto istruttorio, a causa dell’emergenza coronavirus, si svolgerà da remoto dal carcere di Regina Coeli. Nei suoi confronti le accuse sono di di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione.

In relazione a quanto riportato dagli organi di stampa circa l’operazione condotta dai carabinieri del ROS, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, la Farnesina rende noto che il Segretario Generale del Ministero degli affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato al Ministero questa mattina – su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio – l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov.

“Confermiamo il fermo il 30 marzo a Roma di un funzionario dell’ufficio dell’Addetto Militare. Si verificano le circostanze dell’accaduto. Per adesso riteniamo inopportuno commentare i contenuti dell’accaduto. In ogni caso ci auguriamo che quello che è successo non si rifletta sui rapporti bilaterali tra la Russia e l’Italia”. Lo riferisce in una nota l’ambasciata russa a Roma.

“In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese”. Lo scrive su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

La cessione di documentazione classificata da parte di un ufficiale italiano a un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza in Italia “è un atto ostile di estrema gravità” per il quale “abbiamo assunto immediatamente i provvedimenti necessari”. Lo ha detto il ministro Di Maio durante una comunicazione al Senato. “Su mie istruzioni – ha ricordato Di Maio – , la Segretario Generale Belloni ha convocato al Ministero questa mattina l’Ambasciatore della Federazione Russa Razov per trasmettere con forza la nostra ferma protesta e notificare l’espulsione di due funzionari russi accreditati presso l’ambasciata a Roma.

Russia e Cina “sono attori che hanno sistemi politici e valori diversi dai nostri”, da cui “provengono anche sfide, e talvolta minacce. Lo dimostrano le accuse di spionaggio nei confronti degli ufficiali italiani e russi”, ha aggiunto il ministro. Allo stesso tempo, ha sottolineato, “continueremo ad agire in linea con la nostra collocazione geopolitica e i nostri valori, ma anche a salvaguardare i nostri interessi fondamentali, che richiedono di mantenere un’interlocuzione critica ma costruttiva con la Russia e la Cina”.

La Russia spera che i legami con l’Italia possano essere “preservati” nonostante la vicenda di Roma. Lo auspica il Cremlino citato da RIA Novosti.

“Ci dispiace per l’espulsione da Roma di due dipendenti dell’ambasciata russa. Stiamo approfondendo le circostanze di questa decisione. Faremo un ulteriore annuncio sui nostri possibili passi in relazione a questa misura, che non corrisponde al livello delle relazioni bilaterali”. Lo ha fatto sapere all’ANSA il ministero degli Esteri russo.

Mosca dovrà rispondere in modo simmetrico alla decisione di Roma di espellere due diplomatici russi dall’Italia: lo ha detto il vice presidente della Commissione della Duma per gli Affari internazionali, Alexiei Cepa, ripreso dall’agenzia Interfax. “Naturalmente saremo costretti a rispondere in modo analogo. Vi sarà una risposta simmetrica”, ha detto Cepa a Interfax.

La decisione delle autorità italiane di espellere i due funzionari russi è infondata e avrà un impatto negativo sulle relazioni italo russe. Lo ha detto il presidente della commissione della Duma per gli Affari Internazionali Leonid Slutsky. “La ‘spiomania’ è arrivata anche in Italia. L’espulsione dei diplomatici è un passo estremo. Sono sicuro che per questo non vi erano ragioni così forti”, ha detto Slutsky a Interfax. A suo parere “un tale gesto non corrisponde ad un alto livello di relazioni bilaterali e, purtroppo, imporrà la sua impronta negativa sul dialogo russo-italiano”.




Covid, nuovo Decreto del Governo: aprile sarà arancione a meno che i dati non migliorano

Non ci sarà la zona gialla fino al 30 aprile ma, passando dal Cdm potranno essere fatte delle deroghe in caso di dati particolarmente buoni sui contagi e i vaccini.

Dal ritorno a scuola in presenza ovunque fino alla prima media fino al divieto di fare visite agli amici nelle regioni in zona rossa, ad eccezione del weekend di Pasqua. E l’Italia divisa solo tra arancione e rosso per tutto il mese di aprile, anche se si può sperare in deroghe con un decisivo calo di contagi e un netto aumento delle somministrazioni del vaccino in quei territori con dati da giallo.

Ecco alcune delle misure più importanti previste dal nuovo decreto legge del Governo.

SCUOLA – Si tornerà in presenza anche nelle zone rosse fino alla prima media mentre in quelle arancioni saranno in classe gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.

PASQUA IN ROSSO – Dal 3 al 5 aprile (come prevede già l’attuale decreto) tutta Italia sarà in zona rossa, come a Natale. Non si potrà circolare neanche all’interno del proprio comune ma è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi in ambito regionale in massimo due persone più i minori di 14 anni conviventi per andare a trovare parenti o amici. E’ inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all’aperto in forma individuale

NIENTE ZONA GIALLA – Fino al 30 aprile tutta Italia sarà in zona arancione o rossa. Il Comitato tecnico scientifico ha più volte sottolineato che le misure previste per le zone gialle hanno dimostrato “una capacità di contenere l’aumento dell’incidenza ma non la capacità di ridurla”. Il decreto prevede però una verifica a metà aprile: se la situazione epidemiologica lo consentirà, si valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo e, dunque, procedere ad alcune riaperture, in particolare di bar e ristoranti, cinema e teatri.

POSSIBILI DEROGHE, MA DIPENDE DA CONTAGI E VACCINI – Per quelle Regioni in arancione che però avranno dati da zona gialla sono previste possibili deroghe in base all’andamento dei dati su contagi e cifre sulle somministrazioni del vaccino, in particolare alla popolazione anziane fragile. Dunque un eventuale ritorno al giallo solo per quei territori con dati epidemiologici bassi e numeri alti delle inoculazioni.

SPOSTAMENTI – Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Sarà sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.

IN ZONA ROSSA STOP VISITE AD AMICI, MA A PASQUA SÌ – Nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del comune di residenza.

COPRIFUOCO – Confermato il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5. Anche in questo caso, il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità.

BAR E RISTORANTI – Restano chiusi. Possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti. In caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potranno riaprire a pranzo.

PALESTRE, PISCINE, CINEMA, TEATRI, MUSEI – Ancora niente aperture fino al 30 aprile. Se la verifica di metà mese darà esito positivo e dunque torneranno le zone gialle, si potrebbe valutare la riapertura di cinema e i teatri con le regole che erano già previste nel precedente decreto: prenotazione obbligatoria, massimo 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Possibile riapertura anche per i musei.

SECONDE CASE – Sarà sempre possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano però ordinanze dei presidenti di Regione che impongono regole più restrittive. E’ il caso ad esempio di Campania Puglia e Liguria, che hanno posto per Pasqua il divieto non solo per i non residenti ma anche per i residenti. L’accesso alle seconde case per i non residenti è vietato in Valle d’Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna. In Sicilia si entra solo con tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.

OBBLIGO DI VACCINAZIONE PER SANITARI E FARMACISTI – Chiunque lavori in una struttura sanitaria, medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati dovrà vaccinarsi. Per chi rifiuta è prevista la sospensione dello stipendio per un tempo congruo all’andamento della pandemia. Quando si raggiungerà l’immunizzazione di massa o si registrerà un calo importante della diffusione del virus, la sanzione verrebbe revocata. La sospensione durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021. Previsto anche lo ‘scudo penale’ per i somministratori che seguono le regole, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave.

STRETTA SUI VIAGGI – L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza valida fino al 6 aprile prevede che tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Ue siano obbligati a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena.

VIA LIBERA A CONCORSI PUBBLICI – Inserita nel decreto la norma che sblocca tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione dopo il via libera del Cts al protocollo del ministero della Funzione pubblica. Si potranno svolgere le prove su base regionale e provinciale e, dove possibile, in spazi aperti. Dal 3 maggio è consentito lo svolgimento delle procedure selettive in presenza dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni.




Pordenone, passano l’esame di guida grazie a delle mascherine “speciali” ma la polizia in borghese li becca

Continua senza sosta l’attività di monitoraggio e verifica della regolarità delle procedure d’esame di teoria per il conseguimento della patente di categoria B condotta in sinergia tra la Polizia Stradale e Uffici della Motorizzazione Civile di Pordenone.

L’esame comunque veniva portato a conclusione e, subito dopo, gli agenti chiedevano al candidato di consegnare la mascherina usata fornendogliene una nuova.

Quella che apparentemente sembrava una mascherina FFP2 in realtà era composta da 2 mascherine protettive modello FFP2 sovrapposte, con alloccato all’interno un dispositivo elettronico presumibilmente idoneo alla trasmissione via etere e munito di microcamera fuoriuscente dal profilo frontale.

In questo modo veniva smascherato l’ennesimo ingegnoso trucco per conseguire il superamento dell’esame teorico patente categoria B.

Le risposte? Da quanto è emerso venivano fornite al candidato tramite un determinato numero di vibrazioni dello smartphone custodito in tasca; una per quelle vere, due per quelle false. Il cittadino senegalese, residente nella provincia di Modena, è stato denunciato in stato di liberta per il delitto di truffa.

Nel solo mese di marzo la Polizia di Stato ha accertato tre gravi episodi che hanno portato all’arresto di tre persone e al deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di un’altra. Trattasi in tutti i casi di cittadini extracomunitari regolarmente residenti sul territorio nazionale.