Giorgetti: “Situazione migliora, maggio sarà mese di riaperture”

“La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”. Così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, durante l’incontro al Mise con i rappresentanti di Fipe-Confcommercio, ricevuti dopo l’assemblea straordinaria organizzata in piazza San Silvestro a Roma in collegamento con 21 piazze d’Italia.

Il ministro, pur precisando che non è possibile indicare con certezza una data per le riaperture, ha però sottolineato che gli indicatori stanno migliorando e che “presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture”.

Riaprire in sicurezza ristoranti a pranzo e a cena sfruttando gli spazi all’aperto. E’ questa l’ipotesi contenuta nella bozza delle linee guida sulle riaperture, che le Regioni – a quanto si apprende – sottoporranno giovedì al Governo alla Conferenza Stato-Regioni e che confermano le misure di protezione già in atto. Secondo il documento – che aggiorna le linee allegate al Dpcm di marzo – tali indicazioni dovranno essere compatibili col miglioramento dei dati, anche alla luce di una revisione dei parametri di valutazione. Parallelamente, si prevede anche una regolazione della ripartenza di palestre, cinema, teatri e musei.

Un gruppo di coordinamento delle Regioni sta lavorando anche ad una proposta per la revisione o aggiornamento dei parametri sulla valutazione del rischio epidemiologico attualmente in vigore. Tra le ipotesi c’è quella di inserire, tra i parametri, il numero di somministrazioni effettuate nelle singole Regioni. La prima bozza potrebbe essere presentata giovedìal Governo per un primo confronto alla Conferenza Stato-Regioni, quando dovrebbero anche essere anche presentate le linee guida sulla riapertura di attività economiche, condizionate proprio al miglioramento dei dati e alla luce di una revisione dei parametri.

“Io sono a favore di riaperture. Abbiamo dati in miglioramento, l’R0 è sceso, verosimilmente anche in questa settimana continuerà a scendere”. Quindi, “consolidando i risultati, a partire dal primo di maggio possiamo parlare di riaperture”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione Agorà su Rai 3, sottolineando però che “dobbiamo controllare i dati e conservare quanto abbiamo guadagnato, per non rischiare di richiudere subito”.

“Un rallentamento delle restrizioni sarà possibile solo con contagi giornalieri al di sotto di 5.000 casi, mantenendo una larga capacità di testing e riprendendo il contact tracing per il controllo della diffusione dell’epidemia, i ricoveri in area Covid medica e intensiva largamente al di sotto delle soglie critiche, rispettivamente 40% e 30%, e la vaccinazione completata almeno per i soggetti fragili e gli ultra 60enni, categorie a più alto rischio di ricovero e mortalità”. Lo scrivono al governo diverse sigle sindacali mediche. Per le organizzazioni di lavoratori, “ogni prematuro allentamento delle restrizioni potrebbe mettere a rischio tanto la vita dei pazienti affetti da Covid-19”.




Rieti, positivo al Covid e destinatario di provvedimento di isolamento va in giro per la città come se nulla fosse

RIETI – Va in giro per Rieti nonostante sia positivo al Covid-19 e destinatario di un provvedimento sanitario di isolamento presso la sua abitazione.

Una pattuglia della D.I.G.O.S. della Questura di Rieti ha individuato nel quartiere di Quattro Strade un pregiudicato reatino che usciva, in compagnia di una donna, da un locale esercizio pubblico. Gli Agenti della Polizia di Stato lo hanno sottoposto a controllo, accertando che lo stesso risultava positivo al Covid-19 e quindi destinatario di un provvedimento sanitario di isolamento presso la sua abitazione.

Invitato a far rientro presso il proprio domicilio, nel suo stato di isolamento, al fine di evitare che potesse contagiare altre persone, si è giustificato asserendo che si stava recando presso il locale Drive-in per essere sottoposto a tampone di controllo che, tuttavia, era stato prenotato per alcune ore prima.

L’uomo è stato, quindi, denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovrà rispondere dell’inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione per le persone risultate positive al virus COVID-19 rischiando, in caso di condanna, la pena dell’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5000 Euro e, nel caso più grave, qualora venga configurato dall’Autorità Giudiziaria il reato di epidemia (art. 438 del C.P.), così come indicato nell’art. 452 del Codice Penale, addirittura, la pena della reclusione da 1 a 10 anni o, in caso di morte del contagiato, la pena della reclusione da 3 a 15 anni.

Analoga denuncia in stato di libertà è stata effettuata dagli Agenti del Posto di Polizia di Passo Corese nei confronti di quattro cittadini extracomunitari, un nigeriano, un afgano, un pakistano ed un marocchino, domiciliati in un appartamento del centro cittadino della frazione di Fara in Sabina, attualmente considerata “zona rossa”, tutti positivi al Covid-19 e, quindi in isolamento fiduciario.

La pattuglia della Polizia di Stato li ha sorpresi mentre, ben consci di essere positivi, hanno ospitato nella loro dimora un altro cittadino extracomunitario negativo al Covid-19, rischiando di contagiarlo.

I servizi di controlli del territorio della Polizia di Stato, predisposti per le finalità anti-COVID-19, proseguiranno senza sosta, al fine di garantire la sicurezza e la salute pubblica.




Rieti, 13 aprile 1945: la Polizia di Stato commemora il Commissario Filippo Palieri

Filippo Palieri si adoperò per evitare la deportazione nei campi di lavoro in Germania di circa 300 artigiani reatini nascondendo i loro nominativi e avvisandoli personalmente del pericolo

Oggi ricorre il 76° anniversario dell’estremo sacrificio del Commissario Filippo Palieri, il quale assolse il duplice compito di tutore della legge e testimone della deportazione degli ebrei con quella rigorosa coerenza che, dovendo scegliere fra la propria vita e quella di tanti concittadini innocenti, lo condusse al sacrificio supremo.

Il Questore di Rieti, Maria Luisa Di Lorenzo insieme ad alcuni rappresentanti della locale sezione A.N.P.S., per ricordarne la memoria ha partecipato alla celebrazione eucaristica officiata da Don Fabrizio Borrello, cappellano della Polizia di Stato, questa mattina alle ore 10.30 presso la Chiesa di S. Barbara in Agro sita in Via Chiesa Nuova.

Filippo Palieri nacque a Cerignola il 22 maggio 1911, fu un Ex-Allievo della Scuola Militare Nunziatella di Napoli, si laureò in Giurisprudenza a Roma nel 1933 ed entrò nella Polizia di Stato in giovane età, percorrendo una rapida carriera che lo portò a diventare il Capo di Gabinetto della Questura di Rieti.

Proprio durante il suo servizio a Rieti, Filippo Palieri si adoperò per evitare la deportazione nei campi di lavoro in Germania di circa 300 artigiani reatini nascondendo i loro nominativi e avvisandoli personalmente del pericolo.

Nello stesso periodo, Palieri fu un attivo collaboratore della Resistenza italiana che operava sulle montagne della Sabina fino al giorno del suo arresto quando fu deportato nel lager di Wietzendorf dove morì il 13 aprile 1945 a causa degli stenti e delle torture subite.

A Filippo Palieri sono state dedicate la sezione locale dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, una via della città di Rieti ed un cippo marmoreo nell’area del Santuario della Madonna delle Grazie di Allumiere (Roma).




HP Sport RRT e i francesi Thouret-James vincono a Sanremo nella Super 1600

Confini aperti per HP Sport RRT che al recente Rallye Sanremo ha schierato in S1600 l’equipaggio francese composto da Thouret Brice al suo primo impegno italiano e l’esperta navigatrice già di casa in seno alla struttura sportiva laziale James Jessica.

In gara con un’ammiratissima Citroen C2 S1600 del team AMD Motorsport supportata della HP Sport R.R.T (nella foto Julien Pixelrallyr), dopo una prima parte di gara cauta, l’equipaggio francese è andato all’attacco conquistando sulla quarta ‘piesse’ la testa della classifica di Classe conservandola sino alla fine della gara con un buon margine sugli agguerriti avversari, vincendo al termine della gara ligure anche il Gruppo. Al termine della faticosa gara ligure abbiamo incontrato la navigatrice Jessica James e oltre agli auguri per il suo compleanno abbiamo fatto il punto sulla gara. Vincere a Sanremo che sensazione si prova? “L’edizione 2021 segna la mia quinta partecipazione al rallye Sanremo, è sempre un grande piacere disputarlo, perché si tratta di un rally con una straordinaria storia sportiva, personalmente, correre in Italia mi riempie di gioia.

Per me e per il mio pilota, alla sua prima gara in Italia, è stato bellissimo salire sulla pedana finale, vincendo sia il gruppo che la classe S1600. Una bella soddisfazione”. Perché hai scelto di gareggiare con i colori della scuderia HP Sport? “Avevo in programma di disputare il mio primo rally su terra in Italia, parlando con degli amici mi hanno fatto conoscere HP Sport, ho visto che avevano ottenuto ottimi risultati, molto professionali, da qui la scelta di gareggiare con loro che è risultata vincente”. Quale sarà il tuo prossimo impegno rallistico in Italia? “Non ho ancora definito il mio programma sportivo in Italia vista l’emergenza sanitaria in atto, però posso dirti sin da ora che sarà sempre con HP Sport”.




Vaccini anti Covid, in arrivo oltre 4 milioni di dosi: scontro tra De Luca e Figliuolo

Sono in arrivo questa settimana circa due milioni e duecentomila dosi di vaccino. Nello specifico da oggi, fino a mercoledì, è previsto un nuovo carico settimanale di Pfizer, con notevole aumento: circa un milione e mezzo di dosi. A queste, si aggiungeranno poi altre 400mila di Moderna.

Oggi 360mila dosi saranno stoccate nell’hub della Difesa a Pratica di Mare. Di queste, 184.800 riguardano il primo carico di Johnson & Johnson mentre altre 175.200 sono di AstraZeneca.

Sono oltre 4,2 milioni i vaccini che verranno complessivamente consegnati tra il 15 e il 22 di aprile alle strutture sanitarie delle Regioni. In particolare è prevista la distribuzione di oltre tre milioni di Pfizer suddivisi in due mandate di 1,5 milioni, circa mezzo milione di Vaxzevria, oltre 400 mila di Moderna, e di più di 180 mila di Johnson & Johnson. Per la settimana 16-22 aprile si stimano circa 315 mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2.200 punti vaccinali in tutta Italia attivi. E’ quanto comunica in una nota la struttura Commissariale per l’Emergenza Covid del generale Francesco Figliuolo. “Nel quadro delle priorità indicate dall’Ordinanza numero 6 del Commissario straordinario, il numero di persone di età superiore agli 80 anni che ha ricevuto almeno una somministrazione ha intanto superato quota 3 milioni, con un incremento di 500 mila unità rispetto alla settimana precedente. E’ stato così raggiunto con almeno una dose il 70% della platea di oltre 4,5 milioni rilevata con il sistema informatico ‘Tessera sanitaria’ e verificata dalle Regioni/Province autonome”.

La campagna di vaccinazione “deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie”, ha detto Figliuolo replicando al presidente della Campania Vincenzo De Luca. “L’obiettivo – aggiunge il Commissario – è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.

“La Campania – aveva detto De Luca – è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”.

“Dobbiamo affrontare i problemi con la necessaria serenità ma è evidente che il governo si è dato e ha offerto un aggiornamento del piano vaccini con priorità che devono essere rigorosamente rispettate. Peraltro la conferenza Stato Regioni è un organismo importante in momenti complessi come quelli attuali, è il luogo giusto per chiarirsi e dirimere le questioni”. Risponde così la ministra per gli Affari regionali Gelmini ad una domanda sulla presa di posizione del presidente della Campania.

“Aver superato 2 milioni di vaccini in Lombardia nonostante i ritardi nella fornitura e i disastri dell’Europa è motivo di orgoglio”, ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini chiedendo a Bruxelles di decidere sul via libera allo Sputnik “che è usato in 60 Paesi. Mi domando quanto dobbiamo aspettare per un sì o un no – ha aggiunto – Mi auguro che Ema lo dica in fretta”.




Regno Unito, ritorno alla normalità: riaprono i pub

Lunghe file davanti ai negozi ed esercizi commerciali in diverse città del Regno Unito fin dalla mattina di ieri, in attesa della riapertura dopo il lockdown deciso a dicembre dalle autorità britanniche per contrastare la pandemia da covid-19. Scatta infatti oggi la fase due della ‘road map’ stabilita dal governo britannico per la graduale riapertura del Paese e si comincia da pub (sebbene con il limite al servizio all’aperto), negozi di beni anche non essenziali, parrucchieri e centri estetici, anche palestre.

Così a Oxford Street a Londra, per esempio, una delle vie dello shopping più frequentate al mondo e lasciata deserta dalla pandemia, si sono formate lunghe file davanti ai negozi in attesa che aprano i battenti.

Resta tuttavia l’incognita su come queste prolungate chiusure e il rischio covid che persiste possano aver già cambiato il modo in cui si fa shopping. Di questo tema ne fa subito uno slogan lo storico grande magazzino di Oxford Street, Selfridges, che in occasione della riapertura ha issato sulla sua facciata una scritta a lettere cubitali che recita “Let’s change the way we shop” (Cambiamo il modo in cui facciamo compere). 

Riaperture sì, ma con misura ed entro le regole Covid ancora in vigore. Scattano le prime indagini di polizia e le prime minacce di multe nel Regno Unito sull’onda dell’eccessivo ‘entusiasmo’ segnalato qua e là per la ripresa del servizio (per ora solo all’aperto) dei pub dell’Inghilterra previsto dalla tappa di alleggerimento del lockdown fissata a partire da oggi dal governo di Boris Johnson. Tra i casi limite quello di un pub di Coventry, l’Oak Inn, finito sotto investigazione da parte delle autorità locali, per aver riaperto fin dalla mezzanotte scorsa consentendo l’assembramento dinanzi all’ingresso di decine e decine di persone ben poco distanziate fra loro. L’esercizio, che si trova nella zona universitaria della città , è stato preso d’assalto fin da subito e alcuni video postati sui social media hanno mostrato all’esterno una ressa di oltre 100 avventori. “La gente – ha commentato un portavoce del municipio di Coventry – sta iniziando a godere legittimamente dell’allentamento delle restrizioni, ma occorre ricordare a ciascuno l’importanza di seguire le regole tuttora in vigore, che includono il distanziamento sociale a 2 metri, l’uso della mascherina a copertura del volto e la raccomandazione di lavarsi le mani regolarmente”. “E’ fondamentale continuare a lavorare insieme per frenare la diffusione del Covid-19 per non disperdere i buoni progressi fatti negli ultimi mesi”, ha aggiunto, non senza avvertire che le autorità intendono indagare “su qualunque assembramento denunciato in violazione alle regole”.