Cori, nasce il Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini D.O.C.

Ok unanime del consiglio comunale all’adesione da parte del Comune di Cori quale socio fondatore

Nasce il Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini D.O.C. Cori, primo della provincia di Latina (mentre costituisce un metodo di difesa e sviluppo del territorio ampiamente sperimentato, soprattutto nel Nord Italia, basti pensare all’Alto Adige, al Chianti, al Montepulciano), che avrà come finalità la tutela, la promozione, la valorizzazione, l’informazione del consumatore e la cura degli interessi generali relativi alla denominazione ‘Cori’, con un’attenzione particolare puntata sul Nero Buono – vitigno autoctono esclusivamente corese – ma non solo. Un passo importante dunque, che sarà formalizzato a breve, per un territorio da sempre vocato alla viticoltura, un’opportunità fondamentale di crescita economica, imprenditoriale, territoriale, che arriva dopo altre iniziative private che hanno portato lontano il nome di Cori.

Peculiarità del Consorzio è costituita dal fatto che, per volontà dei principali produttori, il Comune di Cori – il cui ruolo è ora soprattutto quello di aiutare e supportare questa fase costitutiva – farà parte del Consorzio stesso quale socio fondatore. Saranno infatti soci fondatori la cooperativa vitivinicola Cincinnato, l’azienda agricola biologica Marco Carpineti, il Comune di Cori (il quale ha stipulato regolare comodato d’uso gratuito per un terreno vitato che consentirà una produzione minima ma altamente simbolica con il marchio, oltre che del Consorzio, del Comune stesso), le aziende Pietra Pinta, Molino7cento e Filippi.

È di ieri sera l’approvazione unanime da parte del consiglio comunale sia dello Statuto del Consorzio sia dell’adesione del Comune in qualità di socio fondatore.

Il racconto di un territorio passa attraverso la sua storia e anche attraverso i suoi prodotti. Questo un po’ il concetto che sta alla base della scelta posta in essere con la costituzione del Consorzio: la qualità delle produzioni si lega indissolubilmente al territorio che le genera, sarà un marchio specifico ora a veicolarli in Italia e fuori, «una sorta di biglietto da visita – così il sindaco Mauro De Lillis e l’assessore all’Agricoltura Simonetta Imperia – delle nostre terre e della nostra storia».

Si tratta di un progetto che avrà ricadute nel medio/lungo periodo, come tutte le iniziative che puntano sulla qualità, e che comporterà nel tempo un incremento di valore dei terreni appartenenti al Consorzio. «Un’operazione tecnica sì – proseguono i due amministratori – ma anche politica, che consiste nell’orientare attraverso questo strumento la produzione del comparto agricolo verso le tipicità territoriali. Crediamo fortemente in questo comparto e riteniamo possa dare una prospettiva e un ritorno importanti al nostro territorio. Occorrono progetti innovativi, grazie ai quali l’agricoltura possa avere un ruolo fondamentale nella salvaguardia del territorio e, contemporaneamente, possa vedere riconosciuta una giusta remunerazione. La nascita del Consorzio costituisce un’opportunità di grande importanza. Grazie alla Regione Lazio, in particolare all’assessore all’Agricoltura Enrica Onorati, e all’Arsial per aver sostenuto l’amministrazione in questo importante progetto».




Ariccia, Poste consegna 8 mila dosi di vaccino AstraZeneca all’ospedale dei Castelli

Poste Italiane è di nuovo operativa nella distribuzione dei vaccini nel Lazio. Sono infatti in consegna domani, sabato 3 aprile, tramite il corriere dell’azienda, SDA Express Courier, 8000 dosi del vaccino AstraZeneca destinate all’Ospedale dei Castelli ad Ariccia, a Roma. Nelle scorse settimane nel Lazio Poste Italiane si era già occupata della consegna del vaccino Moderna.

Gli speciali furgoni, dotati di celle refrigerate adatte a garantire la catena del freddo, partiranno domani mattina dall’aeroporto militare di Pratica di Mare, nei pressi di Roma, per la distribuzione alle regioni del vaccino.

Il corriere Sda in questi giorni è al lavoro con 30 furgoni per consegnare 822mila dosi di vaccino AstraZeneca in tutta Italia. Oltre all’Abruzzo, i mezzi sono in consegna in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Trento, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria e Lazio, per un totale di 3 milioni e 110 mila dosi recapitate dall’inizio delle attività a sostegno della campagna vaccinale.




Marina Militare Italiana, cambio della guardia nell’Operazione IRINI

L’Ammiraglio Fabio Agostini, Comandante di Operazione EUNAVFOR MED IRINI ha presenziato a Taranto all’insediamento del nuovo Force Commander dell’Operazione, il Contrammiraglio della Marina Militare Italiana, Stefano Frumento, che – a partire da oggi – assume il Comando in mare degli assetti aerei e navali disponibili in sostituzione del Commodoro Mikropoulos della Marina greca.

Contestualmente la nave italiana San Giorgio sostituisce la flagship greca HS Aegean. “L’Operazione IRINI ha appena concluso il suo primo anno di attività. Proprio in questi giorni il Consiglio dell’Unione europea ha esteso il mandato per altri due anni – ha detto l’Ammiraglio Fabio Agostini –  Si tratta della riconferma della volontà dell’Unione europea di tener fede agli impegni presi nella Conferenza di Berlino sulla Libia  e il riconoscimento del nostro efficace e imparziale lavoro nell’applicazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”. Il Contrammiraglio Frumento, nato a Savona (Italia), oltre ad essere un ufficiale incursore e ad avere svolto varie fasi della sua carriera nell’ambito delle Forze Speciali della Marina Militare italiana, ha comandato il pattugliatore Spica, la fregata Grecale e la portaeromobili Garibaldi. Ha ricoperto inoltre incarichi presso l’Accademia Navale di Livorno, il Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali e lo Stato Maggiore della Marina.

Differenza tra Operation Commander e Force Commander

Il Force Commander è il Comandante degli assetti (navali e aerei) schierati nell’area di  operazione e agisce sotto l’autorità dell’Operation Commander. Viene nominato dal Consiglio dell’Unione europea su proposta dell’Operation Commander (la più alta carica della missione) e dopo l’approvazione del Comitato militare dell’Ue. Nel ruolo di Force Commander, Italia e Grecia si alternano ogni sei mesi. La flagship è l’unità navale sulla quale il Force Commander è imbarcato con il suo staff. La nave ammiraglia si alterna con il Comandante della Forza in mare. Il Force Commander italiano Frumento e il suo staff sono imbarcati sulla nave italiana San Giorgio. Mentre il Force Commander Mikropoulos era imbarcato sulla nave greca Aegean.

Cos’è Operazione IRINI

Operazione IRINI – che in greco vuol dire “pace” – è stata lanciata il 31 marzo 2020 a seguito della decisione del Consiglio dell’Unione europea, che ha appena rinnovato il mandato della missione fino al 31 marzo 2023. Il compito principale della missione è implementare l’embargo delle armi in Libia in accordo alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’operazione ha come secondo obiettivo quello di monitorare il traffico illegale di petrolio e suoi derivati dalla Libia e contrastare il traffico di esseri umani attraverso il monitoraggio aereo. IRINI contribuisce inoltre all’addestramento e al monitoraggio della Guardia costiera e della Marina militare libica. Compito al momento congelato in attesa dell’accordo con il nuovo governo libico.

Gli assetti di IRINI

L’Operazione IRINI conta al momento su 4 navi, 6 aerei e un drone. In totale, 24 paesi dell’Unione europea forniscono il loro contributo con personale o assetti. L’Operazione IRINI può contare inoltre sul supporto di immagini satellitari fornite da SatCen (European Union Satellite Centre).

I risultati della missione

In un anno di attività Operazione IRINI ha investigato oltre 2400 navi e ha monitorato 200 voli sospetti. Ha condotto 100 visite consensuali (i cosiddetti Friendly Approach) a bordo di mercantili e 9 ispezioni. Il 10 settembre 2020 ha effettuato il primo dirottamento nella storia militare europea di una nave sospetta di violazione dell’embargo di armi. Il mercantile in questione, Royal Diamond 7, trasportava carburante usato anche per scopi militari, ed era diretta a Bengasi. L’Operazione monitora costantemente 25 porti e 16 aeroporti o strisce di atterraggio. Le violazioni o presunte tali dell’embargo di armi in Libia sono state finora segnalate agli esperti dell’Onu in 22 rapporti speciali e hanno riguardato tutte le parti in causa.




Vaccinazioni nel Lazio, l’assessore D’Amato: pronti a sospendere

“Se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni”. Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

“Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata – aggiunge D’Amato -. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l’età 66 e 67 e sono già oltre 36 mila i prenotati. Abbiamo un milione di prenotazioni da qui a maggio. Servono i vaccini!”.

“Noi dal 20 aprile inizieremo con le vaccinazioni nelle farmacie con Johnson&Johnson”. Così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti a Skytg 24. Zingaretti parla di un “numero largo” di farmacie coinvolte. Si comincia, come spiegano dalla Regione, con la fascia d’età che va dai 60 ai 55 anni.




Napoli, tutti pazzi per i Gladiatori: al Museo Archeologico Nazionale l’archeologia incontra la tecnologia

Un viaggio nel tempo per adulti e bambini

Al via l’attesissima mostra “Gladiatori” al MANN di Napoli visitabile sino al 6 gennaio 2022. La mostra offre un focus della vita dei Gladiatori attraverso ben 160 reperti archeologici nel Salone della Meridiana ed un percorso espositivo off nel Braccio Nuovo per la “Gladiatorimania”.

Una “narrazione” del mito dei gladiatori attraverso Vasi di inestimabile valore, raffigurazioni, armi per la battaglia o vestiario per le parate, gioielli, ma anche elementi di archeobotamica del MANN (orzo, lenticchie, farro e favino) oppure elementi per la cura della persona e tantissime altre testimonianze.

 L’esposizione offre un viaggio nel tempo per adulti e bambini da poter vivere appena i musei potranno ospitare. A questo proposito afferma il Direttore Giulierini : “L’esposizione racconta non solo il mito, ma anche la dimensione umana dei gladiatori”.

L’exhibition che coniuga archeologia e tecnologia offre una nuova visione del mito dei gladiatori. L’intera esposizione è stata presentata in maniera digitale il 31 marzo.




Roma, nuovo blitz dei Carabinieri a Tor Bella Monaca: in manette 5 pregiudicati

ROMA – Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri sul fronte del contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, a Tor Bella Monaca, teatro nei giorni scorsi anche di un grave fatto di sangue nel corso del quale è stato ferito un uomo coinvolto in passato in diverse indagini per droga.

Anche nella giornata di ieri, in via dell’Archeologia, a pochi passi dove sono stati esplosi i colpi di pistola lo scorso 30 marzo, i Carabinieri  della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno eseguito un blitz che, in un colpo solo, ha consentito di arrestare, in flagranza, 5 persone, perfettamente coordinate tra loro, sia nella gestione della “clientela”, sia nei ruoli che ognuno di loro ricopriva nell’attività di spaccio. Un sistema perfettamente oleato e organizzato per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Tra loro c’è dunque la vedetta, chi riforniva le dosi da consegnare, chi materialmente le spacciava e chi, infine, riceveva il denaro.

In manette sono finiti  un 26enne romano, già con precedenti, trovato in possesso di 53 dosi di cocaina per un peso complessivo di 25,2 g e 40 euro ritenuti il provento della vendita;  un 19enne romano, incensurato, trovato in possesso di 29 dosi di cocaina per un peso complessivo di 18,1 g e  160 Euro, ritenuti provento dell’attività illecita;  un 20enne, un 55enne romani e un 66enne egiziano, tutti con precedenti, sorpresi mentre cedevano una dose ad un uomo 45enne e trovati in possesso di 300 euro. Tutta la droga recuperata è stata sequestrata. I 5 fermati sono stati arrestati e trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo.

Per l’uomo che stava acquistando la droga, un impiegato romano, è scattata la segnalazione alla Prefettura.




Milano: sorpresi a rubare su un’autovettura in sosta, aggrediscono il proprietario. In manette 3 rapinatori

PIOLTELLO (MI) – Nella notte, a Pioltello (MI), i carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato in flagranza per “rapina in concorso” 3 soggetti, di cui 2 stranieri senza fissa dimora e con precedenti penali.

Verso le 4, cinque equipaggi della Compagnia di Cassano d’Adda sono intervenuti in via Siracusa ove un 41enne bulgaro aveva contattato il “112”, segnalando un furto in atto ai danni della propria autovettura, parcheggiata in strada. Grazie all’efficace coordinamento delle pattuglie in circuito, i carabinieri sono intervenuti rapidamente sul posto, fermando i 3 malviventi, uno dei quali ha tentato di sfuggire al controllo, opponendo attiva resistenza ai militari.

L’intervento dei militari ha quindi interrotto l’aggressione nei confronti del proprietario dell’auto, che nel frattempo era sceso in strada per allontanare i ladri. Al termine dei rilievi, si è accertato che i 3 avevano danneggiato il lunotto posteriore del veicolo, nell’intento di rubare gli oggetti contenuti all’interno.

I carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto dei 3 rapinatori, i quali sono stati associati alla casa circondariale di Milano “San Vittore”. Sono in corso accertamenti, a cura della Tenenza di Pioltello, finalizzati a ricostruire l’eventuale coinvolgimento del gruppo in analoghi furti su autovetture in sosta, registrati nelle scorse settimane nel comune di Pioltello.




Volley Club Frascati (Under 15 femm. Ecc.), Pisicchio: “Questa squadra sa combattere”

Frascati (Rm) – Sono decisi e positivi i primi passi dell’Under 15 femminile nella massima categoria regionale: nelle prime due partite del campionato di Eccellenza, infatti, le ragazze di coach Flavia Mola (che sono passate tramite il girone di qualificazione per approdare in categoria) hanno battuto con un doppio 3-2 prima il Cspeterpan e nel match interno di martedì sera il Volley Friends. Una gara combattuta come dimostrano i parziali (25-16, 23-25, 25-16, 20-25 e 15-9) e come testimonia anche la centrale classe 2006 Sara Pisicchio, tra le protagoniste dell’incontro: “Abbiamo cominciato molto bene la sfida e forse abbiamo pensato che potesse essere tutto più semplice, invece poi il Volley Friends ha dimostrato il suo valore e ha fatto suo il secondo set in cui ci è mancata qualcosina alla fine. La gara è stata tirata fino al tie break in cui l’equilibrio si è spezzato nella parte conclusiva, quando abbiamo “accelerato”: abbiamo ascoltato i consigli della nostra allenatrice e portato a casa un altro bel successo”. Questa squadra ha dimostrato di sapere tirare fuori gli artigli nei momenti delicati della sfida: “Evidentemente siamo un gruppo capace di combattere e in questo senso la coach Flavia Mola sa darci la forza di tirare fuori il meglio. Con lei avevo già lavorato, è un tecnico molto valido”. La Pisicchio, che ha mosso i primi passi pallavolistici al Sant’Anna Morena, è ormai al suo quinto anno all’interno del Volley Club Frascati: “Quest’anno il gruppo è cambiato un po’ rispetto a quello della passata stagione, ma le nuove arrivate hanno saputo integrarsi molto bene. Ci alleniamo tantissimo e credo che i progressi già si siano visti: dobbiamo ancora migliorare soprattutto in ricezione, ma sappiamo che abbiamo margini di crescita in tutti i fondamentali. Comunque in queste prime due partite abbiamo dimostrato di potercela giocare anche in Eccellenza: obiettivi precisi non ne abbiamo, ma cercheremo di dare il massimo puntando sempre in alto”. Domani le frascatane torneranno già in campo per l’ultimo match pre-pasquale sul campo del Dream Team Roma.




Frascati Scherma, la “tifosissima” De Costanzo: “A Doha non è stata una gara bellissima”

Frascati (Rm) – La prova di Coppa del Mondo di Doha non gli ha portato grandi soddisfazioni. Ma Valentina De Costanzo, 31enne fiorettista del Frascati Scherma e dell’Aeronautica militare, non è una che si abbatte facilmente. “In Qatar è stato bello riassaporare le emozioni della pedana dopo uno stop delle competizioni che durava da un anno – dice l’allieva di Fabio Galli – Purtroppo la mia gara non è andata benissimo e anche il gruppo azzurro in generale non è stato brillantissimo, ma evidentemente ci è pesato questo lungo periodo di lontananza da eventi ufficiali. Per quanto riguarda me, sono riuscita a dominare le emozioni nel girone di qualificazione, ottenendo sei vittorie e saltando i turni preliminari delle sfide dirette. Poi, però, nel confronto dei 32esimi con la francese Catarzi forse ho sentito troppo la tensione e l’assalto non è andato bene: mi dispiace perché l’avversaria era alla portata”. La De Costanzo, come tanti altri atleti Assoluti che non parteciperanno alle Olimpiadi, è ora in attesa di capire quando potrà tornare in pedana: “Il calendario non è definito per via dei problemi legati alla pandemia e questo un po’ di preoccupazione me la provoca, visto che non so quando potrò rifare una gara ufficiale. Speriamo che si riesca ad organizzare il campionato italiano o qualche evento nazionale, anche se la situazione dei contagi non è semplice”. La De Costanzo parla poi del suo rapporto col Frascati Scherma e col maestro Fabio Galli: “Sono in questa società da circa otto anni e mi trovo benissimo, qui c’è un gruppo consolidato e di alto livello di atleti italiani e stranieri. Col mio maestro c’è una sintonia totale anche se ovviamente ci sono dei momenti di confronto: Fabio riesce a trovare un feeling con tutti i suoi atleti perché sa dare quello che serve ad ognuno di noi”. La chiusura della De Costanzo riguarda la sua grande passione, per certi versi addirittura superiore a quella per la scherma. “Sono tifosissima della Roma, forse già da qualche vita precedente visto quanto ci tengo – sorride la fiorettista – I miei genitori sono tifosi, ma non così appassionati. Io sono stata abbonata per anni e, compatibilmente con gli impegni schermistici, vado sempre allo stadio e appena si potrà ci tornerò sicuramente”.
Pur non essendo arrivati risultati di primissimo piano, quella di Doha è stata comunque una tappa di Coppa del Mondo importante per i fiorettisti del Frascati Scherma. In particolare un doppio ingresso ai quarti di finali (con conseguente ottavo posto) è stato molto pesante per due ragazzi stranieri: la turca Irem Karamete e il brasiliano Guilherme Toldo, grazie a questo risultato, hanno staccato il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2021, esattamente come lo spagnolo Carlos Llavador (che è stato eliminato al primo turno a Doha). Anche la brasiliana Ana Beatriz Di Rienzo Bulcao si è fermata al primo turno e dovrà fare la qualificazione zonale per il pass alle Olimpiadi. Tra gli azzurri, la migliore è stata Alice Volpi che si è fermata ai quarti e si è piazzata al quinto posto. Sempre tra le donne da segnalare il 17esimo posto di Arianna Errigo (eliminata proprio dalla Karamete), il 25esimo di Camilla Mancini, il 29esimo di Francesca Palumbo, il 38esimo della già citata Valentina De Costanzo e l’81esimo di Elena Tangherlini. Tra gli uomini, si è fermato al 17esimo posto Daniele Garozzo, mentre Guillaume Bianchi si è piazzato 25esimo e Damiano Rosatelli 32esimo.




Asd Casilina (calcio), Federici seguirà i portieri dell’agonistica: “Porterò il mio entusiasmo”

Roma – L’Asd Casilina gli affiderà tutti i portieri del settore agonistico, dalla prima squadra (che dovrebbe militare in Terza categoria) all’Under 14, passando per tutte le giovanili agonistiche. Massimiliano Federici, d’altronde, ha la piena stima da parte del presidente Enrico Gagliarducci che lo ha voluto sempre nel suo staff negli ultimi quattro anni, ovunque sia stato. “Ci siamo conosciuti quando lui era alla Polisportiva Borghesiana. Da allora l’ho seguito nell’avventura a Tor Bella Monaca e poi negli ultimi due anni di nuovo alla Polisportiva Borghesiana. Ora sono concentrato sul terminare al meglio il lavoro col club capitolino (dove Gagliarducci al momento è presidente dimissionario, ndr), poi da luglio in avanti sarò di nuovo a disposizione di Enrico nella sua nuova avventura a Casilina. D’altronde mi ha dato più volte la dimostrazione della persona diretta e seria che è, inoltre apprezzo la sua ambizione e sono convinto che anche al “De Fonseca” saprà fare cose importanti: non a caso ha investito tanto per rilevare il centro sportivo e questo significa che ha in mente di fare un lavoro a lungo termine”. Federici ha alle spalle una carriera molto importante in cui ha difeso i pali di società professionistiche come il Molfetta, il Frosinone e il Cosenza, poi la carriera l’ha finita tra i dilettanti all’Almas dove ha cominciato anche a lavorare come preparatore dei portieri. “Quando mi sono calato in una realtà di Prima categoria, non nascondo che qualche titubanza ce l’ho avuta più che altro sulla possibile risposta da parte dei ragazzi. Invece anche quest’anno ho avuto ottimi riscontri e piena disponibilità, spero che anche per la Terza categoria possa valere altrettanto. Tra l’altro, conoscendo le ambizioni del presidente, sono convinto che il Casilina sia di passaggio in questa categoria. In ogni caso il lavoro sarà basato sulle qualità e la volontà dei ragazzi che avrò a disposizione, le metodologie vanno adattate a seconda dell’età e delle capacità di chi si ha di fronte: io ci metterò il massimo dell’entusiasmo, come faccio sempre”. La chiusura di Federici è sulla famosa regola degli “Under” che, se da una parte premia i giovani estremi difensori, dall’altra poi rischia di diventare un boomerang una volta usciti dall’età di lega. “Le regole sono queste e bisogna adattarsi: io credo che i ragazzi debbano sfruttare le possibilità e la vetrina che gli viene concessa. Ovvio che il “problema” riguarda principalmente le categorie dalla Promozione alla D, dalla Prima in giù i limiti sono meno rigidi e quindi al momento noi non ci poniamo questo problema. In ogni caso penso che alla fine giochi chi merita, al di là di tutte le questioni regolamentari”.




Spionaggio ai russi: il capitano di fregata italiano Walter Biot avrebbe ceduto documenti sui sistemi di telecomunicazione militare in cambio di soldi

Un ufficiale della marina militare italiana, Walter Biot (questo il suo nome secondo quanto apprende l’ANSA da fonti inquirenti) è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo essere stato fermato assieme ad un ufficiale delle forze armate russe: entrambi sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato. L’intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due, che sono stati sorpresi mentre l’ufficiale italiano cedeva all’altro dei documenti ‘classificati’ in cambio di soldi.

La posizione del cittadino straniero è tuttora al vaglio in relazione al suo status diplomatico. Il capitano di fregata Biot, sempre secondo quanto si è appreso, è in servizio all’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa.

Biot e l’ufficiale accreditato presso l’ambasciata della federazione russa sono stati fermati martedì sera in un parcheggio a Roma. L’intervento è stato effettuato dai carabinieri del Ros, sotto la direzione della Procura di Roma, e l’attività informativa è stata condotta dall’Agenzia Informazioni Sicurezza Interna, con il supporto dello Stato maggiore della Difesa.

Documenti classificati esclusivamente di natura militare. E’ quanto il capitano di fregata ha consegnato all’ufficiale dell’esercito russo. Lo scambio, in base a quanto si apprende, è avvenuto in cambio di denaro in un parcheggio della Capitale dove i due sono stati bloccati. Si tratta di copie di documenti che erano all’attenzione dello Stato Maggiore della Difesa. Biot fotografava documenti classificati dal monitor del computer e li scaricava su una pennetta da consegnare al militare dell’esercito russo. Questo il modus operandi -secondo l’accusa- del militare italiano. La pennetta è stata sequestrata ieri dai carabinieri del Ros. I documenti riguarderebbero i sistemi di telecomunicazione militare. Alle carte classificate, Biot avrebbe avuto accesso in quanto era in servizio allo Stato maggiore della Difesa.

Cinquemila euro in contanti. E’ quanto il militare dell’esercito russo avrebbe dato al capitano di fregata in cambio dei documenti. In base a quanto si apprende i soldi gli sono stati consegnate in piccole scatole. Il denaro è stato sequestrato al momento dello scambio. Sembrerebbe che due si fossero accordati anche su una cifra più bassa, circa quattromila euro, per la cessione di documenti avvenuta in passato. Nei confronti del militare italiano, attualmente detenuto, l’accusa è di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, diffusione di notizie di cui è vietata la divulgazione.

L’indagine. La Procura militare di Roma aprirà oggi formalmente un fascicolo d’inchiesta sull’arresto degli ufficiali italiano e russo. Lo ha confermato all’ANSA il procuratore militare di Roma, Antonio Sabino. Si terrà domani l’udienza di convalida di Walter Biot. L’atto istruttorio, a causa dell’emergenza coronavirus, si svolgerà da remoto dal carcere di Regina Coeli. Nei suoi confronti le accuse sono di di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione.

In relazione a quanto riportato dagli organi di stampa circa l’operazione condotta dai carabinieri del ROS, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, la Farnesina rende noto che il Segretario Generale del Ministero degli affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato al Ministero questa mattina – su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio – l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov.

“Confermiamo il fermo il 30 marzo a Roma di un funzionario dell’ufficio dell’Addetto Militare. Si verificano le circostanze dell’accaduto. Per adesso riteniamo inopportuno commentare i contenuti dell’accaduto. In ogni caso ci auguriamo che quello che è successo non si rifletta sui rapporti bilaterali tra la Russia e l’Italia”. Lo riferisce in una nota l’ambasciata russa a Roma.

“In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese”. Lo scrive su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

La cessione di documentazione classificata da parte di un ufficiale italiano a un ufficiale delle Forze Armate russe di stanza in Italia “è un atto ostile di estrema gravità” per il quale “abbiamo assunto immediatamente i provvedimenti necessari”. Lo ha detto il ministro Di Maio durante una comunicazione al Senato. “Su mie istruzioni – ha ricordato Di Maio – , la Segretario Generale Belloni ha convocato al Ministero questa mattina l’Ambasciatore della Federazione Russa Razov per trasmettere con forza la nostra ferma protesta e notificare l’espulsione di due funzionari russi accreditati presso l’ambasciata a Roma.

Russia e Cina “sono attori che hanno sistemi politici e valori diversi dai nostri”, da cui “provengono anche sfide, e talvolta minacce. Lo dimostrano le accuse di spionaggio nei confronti degli ufficiali italiani e russi”, ha aggiunto il ministro. Allo stesso tempo, ha sottolineato, “continueremo ad agire in linea con la nostra collocazione geopolitica e i nostri valori, ma anche a salvaguardare i nostri interessi fondamentali, che richiedono di mantenere un’interlocuzione critica ma costruttiva con la Russia e la Cina”.

La Russia spera che i legami con l’Italia possano essere “preservati” nonostante la vicenda di Roma. Lo auspica il Cremlino citato da RIA Novosti.

“Ci dispiace per l’espulsione da Roma di due dipendenti dell’ambasciata russa. Stiamo approfondendo le circostanze di questa decisione. Faremo un ulteriore annuncio sui nostri possibili passi in relazione a questa misura, che non corrisponde al livello delle relazioni bilaterali”. Lo ha fatto sapere all’ANSA il ministero degli Esteri russo.

Mosca dovrà rispondere in modo simmetrico alla decisione di Roma di espellere due diplomatici russi dall’Italia: lo ha detto il vice presidente della Commissione della Duma per gli Affari internazionali, Alexiei Cepa, ripreso dall’agenzia Interfax. “Naturalmente saremo costretti a rispondere in modo analogo. Vi sarà una risposta simmetrica”, ha detto Cepa a Interfax.

La decisione delle autorità italiane di espellere i due funzionari russi è infondata e avrà un impatto negativo sulle relazioni italo russe. Lo ha detto il presidente della commissione della Duma per gli Affari Internazionali Leonid Slutsky. “La ‘spiomania’ è arrivata anche in Italia. L’espulsione dei diplomatici è un passo estremo. Sono sicuro che per questo non vi erano ragioni così forti”, ha detto Slutsky a Interfax. A suo parere “un tale gesto non corrisponde ad un alto livello di relazioni bilaterali e, purtroppo, imporrà la sua impronta negativa sul dialogo russo-italiano”.