Rieti, 44 enne investe due ragazzi per vendetta: lo avevano redarguito perchè espletava dei bisogni fisiologici in strada

RIETI – Denunciato un 44 enne di Rieti che a bordo della sua autovettura procedeva sulla strada contromano e senza un apparente motivo, investiva due giovani, uno dei quali è rimasto ferito ad una gamba, e poi, non contento, ha aggredito l’altro ragazzo, procurandogli una vistosa ferita sull’arcata sopraccigliare.

I ragazzi aggrediti hanno raccontato agli Agenti della Polizia di Stato che, probabilmente, il gesto dell’uomo è stato commesso per vendetta, in quanto, poco prima, mentre passeggiavano in via Roma, lo avevano redarguito poiché lo avevano notato mentre espletava dei bisogni fisiologici in strada.

L’uomo, che con la sua vettura era andato anche a collidere con un’altra macchina in sosta, è stato sottoposto all’alcooltest che ha rilevato nel suo sangue una concentrazione alcolica ben superiore al limite consentito.

L’aggressore è stato, pertanto, denunciato in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere del reato di lesioni aggravate commesse in danno dei due ragazzi, nonché della guida in stato di ebbrezza che ha determinato, tra l’altro, l’immediato ritiro della sua patente di guida.




Covid, si dimezzano i casi nelle ultime 24 ore

Sono ancora in calo i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, 5.948, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 9.148.

Sono invece le 256 vittime in un giorno (ieri 144). Sono 121.829 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 156.872. Il tasso di positività è del 4,9%% (ieri era al 5,8%).

I pazienti ricoverati terapia intensiva per il Covid in Italia sono 2.490, in calo di 34 unità rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 121 (ieri 109). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.395 persone, in aumento di 50 unità rispetto a ieri.

Con i 13.038 registrati ufficialmente nelle ultime 24 ore i guariti dal Covid-19 e dimessi in Italia superano i 3 milioni e mezzo, secondo i dati del ministero della Salute. Sono esattamente 3.505.717.




Caso Vannini, la Cassazione conferma condanne per famiglia Ciontoli: in serata la costituzione in carcere

Sono definitive le condanne a 14 anni per Antonio Ciontoli, e a 9 anni e 4 mesi per la moglie Maria Pezzillo e i figli Martina e Federico, per l’omicidio di Marco Vannini, morto nella loro casa di Ladispoli nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015. La quinta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza d’appello bis, del 30 settembre scorso, che aveva condannato Ciontoli per omicidio con dolo eventuale e il resto della famiglia per concorso anomalo.

Alla lettura della sentenze della quinta sezione della Cassazione, che ha confermato le condanne per la famiglia Ciontoli per la morte di Marco Vannini, la piccola folla di parenti e conoscenti assiepata fuori dall’aula è scoppiata in un applauso.

Il rigetto dei ricorsi degli imputati è stato accolto da urla di gioia.

“Ci siamo battuti per 6 anni, la paura c’è sempre ma ci abbiamo creduto fino alla fine. Ora giustizia è fatta”. È la prima reazione della mamma di Marco Vannini, Marina, visibilmente commossa dopo la sentenza della Cassazione.

“Sono contento che finalmente è stata fatta giustizia per Marco. Gli avevamo promesso un mazzo di fiori se fosse stata fatta giustizia e domani è la prima cosa che farò”. È il primo commento del papà di Marco Vannini, Valerio, dopo la conferma delle condanne dei Ciontoli in Cassazione.

Amici e conoscenti di Marco Vannini hanno atteso in piazza Cavour, davanti alla sede della Cassazione, la lettura della sentenza. I cartelli che hanno esposto stamattina, e che chiedevano “Giustizia per Marco” sono stati corretti in “Giustizia è fatta”. I genitori di Marco, Valerio e Marina, sono stati accolti dagli applausi.

Stasera la famiglia Ciontoli si costituirà in carcere. Lo riferisce l’avvocato Gian Domenico Caiazza, uno dei difensori, dopo le condanne definitive stabilite dalla Cassazione per l’omicidio di Marco Vannini.




Fiano Romano, Fratelli d’Italia commissariata a sorpresa. Simona Bossi: “Spianata la strada per un accordo elettorale”

In una nota Simona Bossi, antropologa ed esponente di Fratelli d’Italia di Fiano Romano racconta cosa è successo in ambito locale nel partito di Giorgia Meloni. Ecco la nota:

“Col commissariamento del territorio per mano di Marco Silvestroni, che nomina, lo scorso 27 aprile,
Federico Palla come unico titolare di pieni poteri, è stata cancellata con un colpo di spugna tutta la
comunità di militanti presenti a Fiano Romano da cinque anni, probabilmente con l’intento di sostituirla con persone “diverse”: questo gesto pare sia stato formalmente consentito dalla mancata registrazione dei moduli di tesseramento consegnati al partito lo scorso novembre, insieme alle quote previste, stando a quanto affermato da Palla durante una telefonata a viva voce intercorsa tra lui e il portavoce della locale “presunta” sezione lo scorso 27 aprile, quando siamo stati informati del commissariamento CONTESTUALMENTE al comunicato stampa inoltrato dalla Provincia di Roma.

I fatti

Nel novembre 2020 vengono consegnati i moduli del tesseramento 2021, con le relative quote in
denaro, da Massimo Baldarelli, portavoce del locale gruppo FDI, a Marco Vis conti, delegato all’ambiente
FDI al comune di Roma. Successivamente diversi e vari sono stati i tentativi di interloquire con i vertici del partito riguardo la gestione dei rapporti con le altre forze politiche di centro destra sul territorio, ma a nulla è servito, fino a quando lo scorso 27 aprile Marco Silvestroni ha commissariato Fiano Romano a favore di Federico Palla, che al telefono giustificava tale scelta affermando che nulla, né tesserati né circolo, risultava al partito.
Questo commissariamento è avvenuto a sfregio della LEALTA’, della COERENZA, dell’ONESTA’ di un gruppo coeso che nel tempo è stato protagonista di molte iniziative sul territorio, volte alla “crescita e al
radicamento del partito a Fiano Romano” , nonché alla promozione di candidati regionali e nazionali, poi eletti e tutt’ora in carica; su tutti cito l’evento del 18 novembre 2016 (di cui allego foto del volantino) svolto alla presenza dell’ On. Fabio Rampelli che, in quell’occasione, presenziò anche all’inaugurazione ufficiale della sede FDI locale, tutt’ora attiva a spese, ovviamente, della sottoscritta.
Ora ci chiediamo che fine abbiano fatto le nostre quote d’iscrizione, però sappiamo bene perché tutto ciò è avvenuto: si tratta dell’ultimo atto di un progetto che fonda le proprie radici nello scorso anno e volto a spianare la strada ad un accordo elettorale che, a Fiano Romano, “qualcuno” aveva deciso che si realizzasse con Lega e Forza Italia, ma che il nostro gruppo non vedeva di buon occhio, data la palese inconciliabilità di valori, provenienze politiche, obiettivi programmatici, nonché data la mancanza di stima reciproca fra le persone componenti i diversi schieramenti locali; adesso dobbiamo prendere atto che i valori che tutt’ora ci muovono, gli obiettivi, che per quanto ci riguarda sono esclusivamente volti al bene della comunità, NON coincidono con quelli del nostro, ormai, ex partito.
E adesso si spiega perché già lo scorso settembre stava per essere dato alla stampa un manifesto, di cui
alleghiamo foto con data certa, che dava già per scontato ciò che noi non avevamo assolutamente avallato (incluso il nome del candidato sindaco), fatto questo che, alla luce degli ultimi fatti, sarebbe facilmente riconducibile a un “disegno progettuale” già ben definito.
Non possiamo non desumere, corroborati dal silenzio assordante, degli ultimi 3 mesi e mezzo, dei vertici di FDI alle nostre richieste di contatti e chiarimenti, che interessi più grandi di quanto potessimo immaginare abbiano guidato queste scelte, interessi che, evidentemente, avvantaggiano qualcuno a danno di chi, per cinque anni, ha prestato il proprio tempo e il proprio denaro solo per promuovere le battaglie in cui crede, gli Ideali, i Valori, ma mai gli interessi personali, a partire da quando il partito non raggiungeva ancora il 5% dei consensi accompagnandolo fino al raggiungimento dell’attuale 18%.

Stiamo valutando un’azione legale affinché vengano svolte accurate indagini sulla gestione dei fondi
raccolti attraverso le quote di tesseramento. Considerato lo sfoggio delle battaglie di Onestà e Legalità, e contro gli “inciuci”, promosse dal leader di FDI Giorgia Meloni, scoprire del torbido proprio qui è stata davvero un’amara sorpresa”.
Simona Bossi




Consorzi di bonifica, atteso il webinar di giovedì: verrà annunciato il protocollo d’Intesa con Banca Progetto e l’Anbi nazionale

Anbi Lazio ha approvato il proprio bilancio consuntivo. Un bilancio lusinghiero, come lo ha definito, la presidente Sonia Ricci, che con il direttore della struttura Andrea Renna ha fatto il punto delle attività in essere e di quelle in programma nel breve periodo.

Come Anbi Lazio, ha tra l’altro commentato Sonia Ricci, attendiamo con molto interesse e curiosità il webinar della sede nazionale in programma giovedì prossimo 6 maggio.

Si tratta di una attività che, al di là del titolo: “INVESTIRE NELL’ACQUA PER UN’AGRICOLTURA PIU’ REDDITUALE, TERRITORI PIU’ SOSTENIBILI, PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA”, presenterà un protocollo d’Intesa molto atteso con Banca Progetto e la stessa Anbi nazionale, l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

Il parterre degli intervenuti registra presenze di primo piano: insieme al Presidente, Francesco Vincenzi ed al Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano, interverranno, coordinati da Nicola Saldutti, Caporedattore Economia Corriere della Sera, Giuseppe Pignatelli, Responsabile Divisione Imprese Banca Progetto; Dalila Nesci, Sottosegretaria Presidenza Consiglio Ministri; Francesco Battistoni, Sottosegretario Mi.P.A.A.F.; Claudio Durigon, Sottosegretario M.E.F; Paolo Fiorentino, Ceo Banca Progetto.

Il protocollo d’intesa con Banca Progetto è atteso in tutto il Lazio e non solo per poter pianificare delle attività di accesso al credito facilitato che i consorzi di bonifica avevano reclamato e richiesto da tempo.

Il momento è molto particolare per le nostre strutture – ha detto ancora Ricci – che non si sono mai fermate come tutti gli altri servizi essenziali ed hanno bisogno di facilitazioni finanziarie per contrastare il periodo attuale che insieme a qualche pregresso pesante ha bisogno di nuovi percorsi. Bene ha fatto quindi il direttore Gargano a volere realizzare questo impegno. Durante la riunione di venerdì scorso di Anbi Lazio, oltre ad approvare il proprio consuntivo, si è provveduto ad analizzare le opportunità di accentrare servizi per tutti i consorzi di bonifica laziali così come avvenuto con successo per la piattaforma telematica unica e la comunicazione. Anbi Lazio insieme a tutte le sedi associate deve riuscire a dare quel ruolo centrale per concertare scelte ed obiettivi a tutti i livelli. Lavorando insieme sui temi comuni – ha aggiunto il direttore Andrea Renna – rafforziamo il nostro ruolo e ci poniamo nei confronti degli Enti decisori con un piglio più adeguato alle risposte che dobbiamo avere inaugurando quelle intese che rappresentano la svolta per raggiungere in sinergia e collaborazione risultati nel settore della prevenzione e nella salvaguardia idrogeologica del territorio approfittando di assi e misure a vantaggio del settore irriguo.




Asd Casilina, Gagliarducci: “Felici per l’avvio della scuola calcio. Solidarietà a mister Russo”

Roma – Un pieno di energia per l’Asd Casilina. Il club capitolino, oltre a portare avanti gli allenamenti della futura prima squadra (ogni mercoledì e venerdì), è partito da circa un mese con le prove (totalmente gratuite) per i bambini della Scuola calcio, ma anche per i ragazzi dell’agonistica. Il patron Enrico Gagliarducci, che dal prossimo 1 luglio sarà ufficialmente presidente del team capitolino, traccia un primissimo bilancio: “Siamo molto contenti della risposta delle famiglie che ringraziamo per la fiducia: i tesserati per questi mesi finali di stagione sono in continuo aumento e questo entusiasmo ci spinge ad andare avanti per la nostra strada”. L’appoggio delle famiglie del quartiere, ma anche delle attività commerciali: nelle scorse ore, infatti, è stata ufficializzata la collaborazione con Giano Sport Incontro che sarà il punto di riferimento del club capitolino per l’abbigliamento sportivo. “Voglio ringraziare i responsabili dell’azienda per aver sposato e sostenuto concretamente il nostro progetto” dice Gagliarducci. Al patron del Casilina, come sempre schietto e diretto, non piace l’attuale silenzio della Federazione sulla possibilità di fare partitine con altre società e magari anche tornei: “Non capisco quale sia il problema e per quale motivo nessun club si lamenti della stranezza di questa situazione. L’ultimo decreto governativo ha addirittura consentito i match amatoriali di calciotto e calcetto tra amici, mentre ai ragazzi tesserati con le società dilettanti non viene dato il via libera a fare partite tramite un comunicato ufficiale chiaro”. In chiusura Gagliarducci esprime anche solidarietà nei confronti dell’ex tecnico del Tor Sapienza Marco Russo: “E’ un tecnico e una persona che stimo. Mi spiace che sia stato allontanato dopo aver sollevato delle critiche nei confronti del Comitato regionale, tra l’altro a mio modo di vedere condivisibili”.




Modugno, gestione illecita di rifiuti: denunciato un imprenditore

Nell’ambito dei controlli finalizzati al rispetto della normativa ambientale e sul lavoro i Carabinieri della Compagnia di Modugno con la collaborazione dei colleghi della Stazione Forestale di Bari e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato un 38enne, titolare di due imprese operanti nella progettazione e realizzazione di impianti di videosorveglianza, elettrici, automazione, fotovoltaici.

L’ispezione, ha permesso di accertare che il titolare avesse adibito un’area, sita all’interno dell’attività, attrezzata ad autofficina, completa di ponte sollevatore, parete di utensileria, ove un operaio, effettuava la manutenzione e riparazione dei vari mezzi in uso alle imprese del 38enne.

I militari hanno altresì rinvenuto una seconda area, più piccola, adibita a deposito e stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non, provenienti dalle varie riparazioni meccaniche (es. oli esausti, ricambi meccanici).

Per il titolare è scattata la denuncia per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti, nonché una sanzione amministrativa di 9.200 euro per aver impiegato un dipendente in nero.

Al termine delle attività l’autofficina e l’area di stoccaggio sono state sequestrate, con contestuale sospensione dell’attività quale sanzione accessoria per il lavoratore non in regola.




Nemi, gestione rifiuti in via della Radiosa: rischio salubrità per l’acqua potabile di tutta l’area

Il Comitato “I Corsi” scrive ai sindaci del territorio: “L’acqua del pozzo “I Corsi” è un bene comune. Acea la impiega negli acquedotti dei colli albani”

NEMI (RM) – “L’isola ecologica non è gestione rifiuti” questa l’affermazione fatta dal Sindaco di Nemi Alberto Bertucci durante il Consiglio comunale dello scorso 22 aprile dove è stato approvato il progetto definitivo e la variante al Prg per la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti differenziati comunali – isola ecologica in via della Radiosa, nella zona residenziale di Nemi denominata “I Corsi” dove è presente a soli 60 metri di distanza un pozzo di acqua potabile gestito da Acea che serve la popolazione di Nemi e con tutta probabilità anche altri comuni del comprensorio attigui.

L’affermazione del Sindaco, in contrasto con quanto dettato dalla legge 152 del 2006, è apparsa come del tutto gratuita oltre che priva di qualsiasi fondamento rispetto a quanto dettato da una legge dello Stato – D.lgs 152 del 2006 – che vieta espressamente la gestione rifiuti, perchè di questo si tratta, e quindi la costruzione di un’isola ecologica o centro di raccolta rifiuti entro un raggio di 200 metri dal punto di captazione di acque potabili. Una legge che parla chiaro e soprattutto non consente deroghe.

La legge parla anche di rumori o odori e di siti di particolare interesse come quello in via della Radiosa in pieno Parco regionale dei Castelli Romani

Oltre al fatto che lo stesso Decreto legislativo all’articolo 177 specifica che: “I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare:

  • a) senza determinare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora;
  • b) senza causare inconvenienti da rumori o odori;
  • c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente.

E in via della Radiosa, nel luogo prescelto dall’amministrazione comunale per far sorgere l’isola ecologica, oltre ai rischi per la falda acquifera, esistono anche gli inconvenienti da rumori o odori vista la vicinanza a pochissimi metri di distanza di abitazioni residenziali. Per non parlare poi dei danni al paesaggio considerando che il sito in questione è di massimo interesse e dovrebbe essere tutelato da un Ente che fino ad oggi ancora non ha fatto sentire la sua voce riguardo questa vicenda.

Nel 2016 l’ACEA ha detto no all’isola ecologica in via della Radiosa

L’amministrazione comunale guidata da Bertucci ha già incassato un sonoro niet da Acea già nel 2016 in sede di conferenza di servizi proprio alla luce del quadro normativo all’epoca e tuttora vigente richiamando, tra gli altri, l’art. 94. della legge 152/2006 “Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano”.

L’area recintata e sotto gestione di ACEA del pozzo “I Corsi” vicino a soli 60 metri da dove il Comune vuole realizzare l’isola ecologica

L’amministrazione Bertucci ci riprova dopo 5 anni ma la legge è sempre la stessa e non ammette deroghe

Un progetto definitivo e una variante al Prg che sono state approvate in Consiglio comunale lo scorso 22 aprile, con i voti contrari di tre consiglieri di opposizione, e che ora dovranno superare lo scoglio di una nuova conferenza di servizi che verrà indetta prossimamente dal Comune.

Il Sindaco dopo l’approvazione in Consiglio comunale parla di progetto embrionale scaricando la responsabilità sugli Enti sovracomunali

Ma la legge 152 del 3 aprile 2006 non è cambiata e il pozzo di acqua non si è certamente spostato e quello che appare chiaro è che l’amministrazione Bertucci, dopo aver approvato progetto e variante al Prg, cerca ora di recuperare consensi verso una popolazione inferocita, tra cui molti elettori del Sindaco, che ha visto raccogliere ormai ben oltre 200 firme contro questo centro comunale di raccolta rifiuti differenziati “trattino” isola ecologica e costituire un Comitato per dire no a questa struttura, parla di progetto embrionale e soprattutto accusa velatamente i cittadini firmatari della petizione di non aver cercato un incontro con il Comune, definito dallo stesso Sindaco come unica fonte ufficiale, dove avrebbero potuto constatare che in realtà l’isola ecologica non rappresenterebbe un pericolo per l’inquinamento della falda acquifera. In pratica il messaggio subliminale che si vorrebbe far passare tra i cittadini è quello che se il progetto e la variante dovessero passare in sede di conferenza di servizi il Comune non sarebbe responsabile, cercando così di salvare capra e cavoli.

20mila euro di soldi pubblici per un progetto che potrebbe non essere approvato in sede di conferenza di servizi

Da considerare anche il fatto che il progetto relativo a servizi tecnici di progettazione definitiva esecutiva e direzione lavori, attinenti ai lavori di realizzazione dell’isola ecologica in località
“I Corsi” è stato affidato all’Ingegnere Daniele Rossetti, per un esborso dalle tasche cittadine di un importo complessivo di 19.509,84 euro, oltre oneri previdenziali ed IVA se dovuta e dovrà essere approvato dagli Enti sovracomunali. E se gli Enti sovracomunali non dovessero approvarlo?

Il Consigliere Cortuso propone una Commissione ad hoc ma il Sindaco chiacchiera al cellulare e poi boccia insieme alla sua maggioranza

Durante il Consiglio comunale il Consigliere di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso ha ricordato al Sindaco che era stata proposta un’assemblea pubblica, anche online in video conferenza, dove potersi confrontare con la cittadinanza, ma che la richiesta non ha trovato accoglimento. Come del resto a tutt’oggi i Consigli comunali non vengono trasmessi in streaming come avviene invece per la stragrande maggioranza dei Comuni italiani, nonostante, in un altro punto all’ordine del giorno dello stesso Consiglio comunale, il Gruppo consiliare “Ricomincio da Nemi” avesse proposto, con una mozione, la ripresa in diretta streaming delle sedute consiliari, proposta bocciata dalla maggioranza. Nel suo intervento il consigliere Cortuso ha anche presentato la proposta di istituire una Commissione ad hoc per l’isola ecologica mentre il Sindaco Bertucci era impegnato a chiacchierare al cellulare e comunque anche questa proposta è stata bocciata dal Sindaco e dalla sua maggioranza.

Il gestore Acea miscela l’acqua del pozzo con altre fonti di approvvigionamento e la serve anche ad altri comuni dell’area. Il Comitato scrive ai Sindaci dei Castelli Romani

Il comitato “I Corsi” – via della Radiosa, Nemi ha scritto ai sindaci dei comuni attigui, oltre che all’ACEA ATO2 e al Garante regionale del Servizio Idrico Integrato per sollecitare un intervento collettivo urgente di sensibilizzazione nei confronti del Sindaco di Nemi al fine di far rispettare quanto stabilito per legge – D.lgs 3 Aprile 2006 Nr 152 Art. 94 Comma 4 lettera h – in materia di salute pubblica.

Ecco la nota del Comitato “I Corsi” – via della Radiosa, Nemi inviata con Pec ai Sindaci

Il comitato “I Corsi” – via della Radiosa, Nemi si rivolge a tutti i sindaci dell’area interessata, – Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Marino, Rocca di Papa e Velletri quali tutori della salute pubblica, al fine di un loro intervento, per quanto di loro competenza, relativo ad una questione che riguarda potenzialmente la qualità dell’acqua che viene servita dal gestore ACEA nei Comuni attigui a Nemi. Il Comitato ha ben chiara la questione: “L’acqua è un bene comune e soltanto condividendo le criticità può essere tutelato. Se anche solo un pozzo del territorio può essere a rischio inquinamento, bisogna mettere in campo un’azione sinergica volta a prevenire ogni possibile pregiudizio e soprattutto fare in modo che una legge che tutela tale bene primario venga applicata senza deroghe né compromessi”.

Il gestore Acea, preleva l’acqua dal pozzo “I Corsi”, che si trova a circa 60 metri dall’area dove il Comune di Nemi intende realizzare un centro di raccolta dei rifiuti differenziati comunali – isola ecologica, e la miscela insieme a quella proveniente da altre fonti di approvvigionamento per poi servirla alla popolazione anche di altri comuni.

Lo scorso 22 Aprile 2021 il Consiglio comunale di Nemi ha approvato, con il voto contrario delle sole opposizioni, il progetto definitivo e la Variante Urbanistica di PRG per la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti differenziati comunali – isola ecologica in un’area situata in via della Radiosa dove nelle immediate vicinanze è presente il pozzo “I Corsi” che alimenta la rete idrica di Acea. Una approvazione progettuale e di variante al Prg che contrasta con quanto stabilito dalla legge 152 che vieta espressamente e categoricamente tale attività di gestione rifiuti entro un raggio di 200 metri dal punto di captazione dell’acqua non prevedendo nessun tipo di deroga.

Infine, la medesima area – via della Radiosa – è stata già precedentemente interessata da analogo progetto del Comune di Nemi portato in Conferenza dei Servizi in data 7/9/2016. ACEA ATO2, invitata alla Conferenza dei Servizi in qualità di gestore del servizio idrico nel Comune di Nemi, con nota Prot. GEPA/PR/16785 a firma della responsabile della Gestione Operativa Patrimonio e Servizi per l’ambiente Ing. Claudia Ceci, ha espresso parere nettamente sfavorevole alla realizzazione del progetto proprio alla luce del quadro normativo all’epoca e tuttora vigente richiamando, tra gli altri, l’art. 94. della legge 152/2006 “Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano”.

Di tutta questa vicenda sono stati messi a conoscenza diverse istituzioni come il Presidente della Commissione Rifiuti in Regione Lazio Marco Cacciatore che ha presentato una interrogazione, il Presidente della Commissione Ambiente sempre in Regione Lazio Valerio Novelli che ha fatto sapere che si interesserà del caso, oltre a tutti gli attori interessati alla futura Conferenza di Servizi. Ora il Comitato ha portato a conoscenza anche dei Sindaci dei Comuni attigui a quello di Nemi il fatto che l’acqua del pozzo “I Corsi” che l’Acea miscela con altre acque per poi fornirla alle varie utenze anche di altri comuni , potrebbe essere a pericolo inquinamento qualora venga realizzato il sito di rifiuti nonostante la legge dello Stato lo vieti categoricamente. Chissà se ora i Sindaci degli altri comuni si faranno sentire col collega Bertucci.