Albano Laziale, ancora centinaia di persone firmano contro il riavvio del TMB di Roncigliano

Pavona, ancora grande afflusso al banchetto-firme

ALBANO LAZIALE (RM) – Dopo Albano centro e Cecchina anche a Pavona la “chiamata alle armi” contro il riavvio della discarica di Albano – Roncigliano ha sortito un forte effetto.

Centinaia i cittadini e le cittadine di Pavona che sono andati a firmare, a informarsi e far sentire la propria voce a Piazza Berlinguer

17 tra associazioni e comitati promotori di questa raccolta firme che abbraccerà tre Comuni (Albano, Ardea e Pomezia), per chiedere alla Regione Lazio lo stop definitivo alla discarica di Albano-Roncigliano.

Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 12 giugno ad Ardea, presso il Bar Pedalino, 10 – 13.

Cosa sta succedendo in merito alla discarica di Albano?

La società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni) ha ancora nelle mani una autorizzazione (voltura n.G14894 del 31 ottobre 2019 valida fino ottobre 2024) che gli permette di ricostruire il TMB andato a fuoco il 30 giugno 2016.

Il TMB è un impianto di Trattamento Meccanico Biologico, una specie di frullatore per rifiuti indifferenziati propedeutico all’avvio di nuove discariche ed inceneritori.

Ad Albano e negli altri 9 comuni del bacino (Ariccia, Genzano, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Castel Gandolfo, Marino, Ardea e Pomezia) agli ex utenti e clienti della discarica di Roncigliano non servono nuovi TMB, nuove discariche e nuovi inceneritori visto l’alto grado di diffusione del Porta a porta, la raccolta domiciliare della spazzatura, divenuta una realtà grazie all’impegno di cittadini e Comuni.

L’autorizzazione regionale del 31 ottobre 2019 è stata rilasciata, tra l’altro, in barba ad una interdittiva antimafia della Prefettura di Roma confermata in via definitiva dal Consiglio di Stato.

Inoltre, lo studio epidemiologico dell’Eras Lazio (Epidemiologia, Rifiuti, Ambiente e Salute: wwww.eraslazio.it, discarica di Cecchina di Albano), redatto da medici del Sistema Sanitario Nazionale, ha attestato che nel raggio di 5 km dalla discarica di Albano si muore, ci si ammala e ci si ricovera di più che altrove!

Quello che i cittadini chiedono è un sistema di trattamento dei rifiuti locale, sostenibile a livelli igienico-sanitario e ambientale e soprattutto basato su Porta a porta, riduzione, riciclo e riuso.




Un Paese di delinquenti, salvo qualche eccezione per fortuna

L’amministrazione della giustizia è il metro di valutazione del grado di civiltà di una comunità

Di frequente si scrive Italia, paese di pazzi! Anche questa è apparenza e non sostanza, i pazzi infatti sono degli ingenui, senza malizia, innocui;  la definizione pertinente è: Paese di delinquenti, vale a dire di ladri e di corrotti e di incapaci: questa, con dispiacere, è la regola che si legge in giro, salvo qualche eccezione per fortuna.

L’amministrazione della giustizia è il metro di valutazione del grado di civiltà di una comunità. Quanto si registra ultimamente nei vertici del Consiglio Superiore della Magistratura a proposito di corruzione, manovre distorsive, sul carrierismo dei vari magistrati, gli arbitrari milionari, i  privilegi inauditi, allora si comprende perché anche la più banale delle cause debba durare oltre tredici anni nella, di nuovo, generale indifferenza, anche dei sommi capi del losco sistema.

Si ricorda quanto è esploso sui giornali tre o quattro anni fa a proposito di quel consigliere di Stato che da ben dieci anni educava e istruiva le future giudicesse imponendo minigonne, tacchi a spillo e mutande rosse? Dove sono ora queste giudicesse così ben educate? Al contrario si osservino certe facce di magistrati a livello apicale, soprattutto quella del maggior responsabile che in questi giorni ci passano sotto gli occhi alla televisione o nei giornali: ci si chiede sulla scorta di quale principio di efficienza operativa e di rispetto degli utenti si possano destinare a giudici persone con una tal faccia e sembiante, da far accapponare la pelle già a prima vista? Tale contesto primitivo e grottesco ricorda quel direttore delle poste tutto afflato lirico e cuore grande che destinò allo sportello pubblico un impiegato monco, con un solo braccio, a sbrigare raccomandate e vaglia postali e pacchi e francobolli, ecc… Con una sola mano! 

Ed ecco qualche episodio, verificato

Il giudice, ammesso che sia un giudice e non un avvocato che è stato fatto diventare giudice, sentenzia di abbattere un manufatto abusivo e illegittimo. Un altro giudice, nel grado successivo, dopo quattordici anni!!!, sentenzia: non è abusivo, quindi  ricostruire! Si è mai sentito qualcosa del genere? Un giudice scrive: abbattere, un altro: ricostruire! Chi paga? La regola e la giustizia, quella vera,  anche quella del buon senso, esige e vuole che  sia chi ha sbagliato a dover pagare cioè il giudice, uno dei due: invece nel paese dei delinquenti è la vittima a pagare! E nemmeno l’abusivista diventato innocente, nemmeno  il giudice impappone! A  chi ci si rivolge? Nessuno ascolta, letteralmente: se vuoi farti ascoltare, sei obbligato  ad alimentare il tristo apparato cioè affrontare  un altro grado di giudizio, rivolgersi a un avvocato, sborsare soldi, vivere nelle angustie e aspettare una bella quantità di altri anni, per forse avere soddisfazione. Oppure protestare pubblicamente, pure se hai ottantanni, con striscioni e cartelloni magari davanti al Quirinale dove risiede il numero uno della Giustizia. Oppure, oppure…

Ancora: il giudice sbaglia a leggere un atto notarile col risultato di stravolgere un andamento comunitario durato secoli in pace;  in più, erroneamente o per altre ragioni, sentenzia che tizio, pur se ben individuato e documentato negli atti, non fa parte dei due venditori di un determinato cespite! oppure, altra sentenza, che un bene strutturale che è stato proprietà comune per secoli, ora di punto in bianco, per motivazioni assolutamente personali del giudice o della giudicessa e non giudiziarie o tecniche, diventa privato: in questi casi di palesi e manifesti errori materiali o di sviste   -salvo altre ipotesi- che nulla hanno a che fare con il Diritto e tanto meno con la Giustizia, per quale ragione la vittima deve passare ad altri gradi di giudizio, spendendo soldi, vivendo nell’ansia e aspettare dopo 14 anni, chissà quanti altri anni ancora, visto il losco andazzo? Non è più logico e doveroso, se non lo fa il giudice interessato, che siano i suoi superiori ad intervenire e correggere gli errori? Dove è scritto che un giudice è infallibile come un Papa anche quando sbaglia vistosamente e che occorre un altro Papa per correggere  gli errori materiali, sempre ammesso che siano errori e non invece altro di altra origine?

L’ambiguo sistema, invece, vuole che si continui ad alimentare il giuoco, a beneficio di certi giudici e degli avvocati e a danno delle vittime e della comunità dei cittadini che, tra l’altro, deve mantenere lautamente l’indegno apparato. E’ doloroso vivere da parte dei cittadini in che modo il solo pilastro e garanzia di generale equità possa essere lordato così facilmente da certi personaggi immessi nel sistema e rimanervi.    




Covid: 600 mila vaccinazioni in un giorno. Figliuolo: “Italia seconda in Ue”

E’ stata raggiunta quota 600 mila vaccinazioni venerdì in Italia: il dato è stato fornito dal governo e nel corso della giornata subirà un’ulteriore stabilizzazione. E’ la prima volta che si raggiunge un numero così alto di dosi inoculate: sono state per l’esattezza 598.510, di cui 444.639 prime dosi che hanno riguardato 24.331.702 persone, mentre sono 12.737.533 le persone che hanno completato il ciclo. Figliuolo: “Italia seconda in Ue”




Shock a Roma, trovato uomo morto in una valigia. La compagna: “Mi sono disfatta di lui”

Il corpo di un uomo di 37 anni, Luca De Maglie, è stato trovato in una valigia in strada a Roma. L’allarme è scattato intorno alle 7 in via Federico Sacco, in zona Santa Maria del Soccorso, quando un passante ha contattato il 112 notando macchie di sangue che fuoriuscivano dalla valigia.

La polizia, dopo aver visto all’interno la testa di un uomo, seguendo le tracce di sangue sono arrivati ad un appartamento dove hanno trovato la compagna. La donna avrebbe detto che, morto da diversi giorni, si sarebbe disfatta del corpo.

La donna è stata denunciata per occultamento di cadavere. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte. Sul corpo dell’uomo la polizia non avrebbe ritrovato segni evidenti di violenza. L’ipotesi più accreditata al momento sembra essere quella di una morte per overdose.

Immagine Ansa




Anguillara Sabazia, emergenza cimitero: quel silenzio di tomba del Sindaco Pizzigallo…

Enrico Stronati: “Sono ancora in attesa che l’Amministrazione mostri chiaramente quale sia il percorso individuato per risolvere questi problemi che stanno a cuore a tutti”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ancora nessuna soluzione all’orizzonte per il cimitero di Anguillara Sabazia che ha ormai, da tempo, registrato il tutto esaurito. Una situazione emergenziale che dura da anni e che ha visto requisire i loculi a privati cittadini che li avevano ottenuti in concessione, pagando fior di quattrini, e che ad oggi ancora non sanno quando potranno rientrarne in possesso.

Ultimamente il Comune di Anguillara Sabazia ha aggiornato il Piano Triennale delle opere pubbliche, ma dell’ampliamento del cimitero comunale e della costruzione di quello nuovo continua a non esserci traccia.

“Ho cercato di portare all’attenzione dell’Amministrazione comunale la questione della requisizione dei loculi, che è una misura estrema e che, come tale, dovrebbe essere contingentata nel tempo e nei numeri. – Dice il Consigliere comunale di Sinistra in Comune” Enrico Stronati – L’ho fatto formalizzando richieste e incontri che esulassero dagli strumenti del Consiglio comunale (quali interrogazioni e/o mozioni) perché – come ho già dichiarato – l’argomento richiede sensibilità e vanno evitate strumentalizzazioni politiche. Ma non mi sembra che questa scelta stia avendo successo”.

Enrico Stronati parla di un primo incontro risalente allo scorso 2 febbraio 2021 alla presenza della Consigliera delegata, del Responsabile d’Area e della Segretaria comunale. “Rappresentai il problema (già loro noto) – racconta Stronati – e concordammo tutti che la vicenda necessitasse di una soluzione o quanto meno di una programmazione che consentisse di dare indicazioni sui tempi per giungere a suddetta soluzione a tutti quei cittadini che si sono visti requisire i propri loculi ma anche a quelli che hanno pagato per veder, poi, il proprio caro defunto letteralmente “parcheggiato” in un loculo di terzi. Sollecitai una qualche forma di risposta al problema il giorno 11 febbraio e poi il 23 marzo. Cosa che, evidentemente, non ottenni”.

Lo sdegno dei cittadini verso il “disinteresse” al problema cimitero

Alcuni dei nostri lettori, che non riescono a far arrivare il loro sdegno agli amministratori comunali per quello che appare come un disinteresse nei confronti dell’emergenza cimitero, ci hanno chiesto di continuare a richiamare chi di dovere ad assumersi le responsabilità e di dimostrare fattiva volontà di porre fine all’emergenza loculi. Noi lo facciamo volentieri perché non è più ammissibile, come riferiscono queste persone, che si continui con la solita tiritera “vorrei ma non oso”. Con il comportamento che appare come attendista la nuova giunta guidata dal Sindaco Angelo Pizzigallo rischia di perdere la fiducia dei tanti cittadini che hanno riposto in questa legislatura la speranza di una rinascita per Anguillara dopo il fallimentare governo M5s guidato da Sabrina Anselmo.

Volere è potere… dice il detto

E come dice il detto: “Volere è potere” e la Giunta Pizzigallo questa volta lo ha dimostrato, senza esitazione alcuna, con Deliberazione di Giunta comunale n. 74 del 20.05.2021 quando ha approvato 4 decreti sindacali che autorizzano l’erogazione ad altrettanti dipendenti, dell’indennità di posizione, dimostrando con ciò che “certi diritti” non possono essere ignorati, mentre altri, magari possono essere ignorati, come nel caso della requisizione loculi.

Le dichiarazioni del Sindaco Angelo Pizzigallo

Il 15 settembre 2020 su Adnkronos Angelo Pizzigallo, quale candidato sindaco in vista delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre dello scorso anno, così sintetizzava il suo programma: “Decoro, manutenzione, acqua, scuole e turismo sono le emergenze da affrontare con efficienza ed efficacia ad Anguillara”. Questa sua è stata un’ingenua ammissione nel misconoscere candidamente l’emergenza cimitero. Per lui le emergenze sono altre, quelle del suo programma. Però non si amministra con l’ingenuità, dice la gente domandandosi, allora cosa intendeva veramente il sindaco quando, andando a riferire al Commissario Prefettizio Gerardo Caroli il 21 febbraio 2020, discuteva delle varie problematiche della Città, oltre che della scuola parlando anche del cimitero comunale e dicendo: “Per il cimitero siamo propensi ad una risoluzione definitiva del problema del reperimento dei loculi, consigliando la progettazione del nuovo cimitero sulla via di Santo Stefano, come da PRG approvato dalla Regione Lazio. L’ipotesi di un ampliamento dell’attuale cimitero, alla luce delle requisizioni attuali, risolverebbe il problema solo per qualche anno”. Molta gente, constatando che per il sindaco dunque esiste “il problema”, si chiede se come amministratore responsabile non spetti a lui risolverlo.

Intervistato da Chiara Rai nel corso della trasmissione “Officina Stampa” dello scorso 11 marzo il Sindaco spiegava che una prima soluzione di natura emergenziale è quella di ampliare l’attuale cimitero per poi, successivamente, agire sulla progettazione di un nuovo camposanto da realizzarsi nell’area già destinata dal PRG.



Ad oggi sono trascorsi 3 mesi da queste dichiarazioni e ancora non si trova la minima traccia di ampliamenti o di progetti relativi la costruzione di un nuovo camposanto.

E sempre durante l’intervista il Sindaco Pizzigallo affermava che: “Un’attività importante come quella sulle concessioni in essere e quelle vecchie, magari scadute, deve essere portata avanti perché è vero che l’amministrazione deve cercare di risolvere i problemi ma per farlo ha necessità di dare ordini regole e impostazioni”. Ebbene alla luce di queste dichiarazioni forse è il caso che qualcuno faccia sapere all’avvocato Angelo Pizzigallo che è proprio lui “l’amministratore” che dovrebbe dare ordini, regole e impostazioni. Fateglielo sapere, tante volte non lo sapesse, oppure è diventato Sindaco a sua insaputa?

La risposta degli amministratori è sempre la stessa: “Stiamo provvedendo”

Il Consigliere comunale di opposizione Enrico Stronati durante l’incontro dello scorso 2 febbraio con la Consigliera delegata, il Responsabile d’Area e la Segretaria comunale aveva sollecitato un intervento per risolvere l’incresciosa questione del guano dei piccioni “che molti cittadini, tra cui mia mamma, – dice Stronati – mi rammentano ogni volta che mi incontrano. La risposta è sempre la stessa: “stiamo provvedendo”. Ho concesso tutto il tempo possibile, consapevole che un conto è amministrare il bene comune, un conto è fare dichiarazioni in campagna elettorale. Sono ancora in attesa che l’Amministrazione mostri chiaramente quale sia il percorso individuato per risolvere questi problemi che stanno a cuore a tutti. E’ necessario fornire una risposta ai possessori di loculi requisiti, ai cittadini che hanno pagato per un loculo mai avuto e ai cittadini che frequentano il cimitero e devono ogni giorno rimuovere il guano dei piccioni con attrezzi, peraltro, spesso di fortuna. La buona Amministrazione si riconosce dai servizi essenziali che assicura”.

Il Sindaco è stato dunque sollecitato svariate volte ad uscire dall’equivoco e a fornire una risposta ai possessori di loculi requisiti e ai cittadini che hanno pagato per un loculo mai avuto, (facendo così fare cassa al Comune). Il primo cittadino sull’argomento si è trincerato in un assoluto mutismo che non può significare altro che imbarazzo. La buona Amministrazione si riconosce dai servizi essenziali che assicura, ha detto giustamente qualcuno. Qui però si sta parlando di Anguillara Sabazia e definire con gli occhi di oggi questa “una buona amministrazione” sarebbe troppo.

Per il sindaco Angelo Pizzigallo il programma elettorale sembra essere un sogno di mezz’estate

Fra pochi giorni saremo in estate, poi tornerà l’autunno e poi ancora l’inverno e il sogno di Pizzigallo presenterà il conto ai cittadini con le strade che si allagheranno, l’interruzione dell’acqua corrente, le pozzanghere, il vandalismo come quello di pochi giorni fa ai danni del bar Toscanini, la mancanza di aerazione meccanica controllata nelle classi scolastiche e non solo. Una città non vive solamente della “manutenzione straordinaria della tribuna dello stadio calcistico”. Il sogno di mezz’estate di Pizzigallo fra poco svanirà e così andrà in fumo anche un’altra stagione turistica. Il primo cittadino si presume sia soddisfatto, ma la gente non lo è per niente e noi continueremo a ricordarglielo.




Guidonia Montecelio e… i tre concorsi organizzati da un fantasma

Sui 3 bandi del comune di Guidonia Montecelio è indicato il nome del  dirigente Ramarro che lavora a Campagna ( SA) e che disconosce qualsiasi coinvolgimento. 9 consiglieri per le irregolarità emerse chiedono l’annullamento e reclamano dal Prefetto

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Dopo anni si attendevano dai primi tre concorsi banditi dall’amministrazione grillina a Guidonia Montecelio dieci aiuti alla esigenza drammatica di personale nell’ente in cui dovrebbero essere almeno il doppio degli attuali.

Tre bandi varati dalla giunta Barbet e partoriti dall’assessore Saladino non sono stati all’altezza della seconda città d’Italia non capoluogo di provincia. Dopo le irregolarità sollevate dalla stampa sulla mancanza dell’aliquota per disabili e l’opportunità di non poter partecipare alle prove preselettive, alla presenza tra i candidati di diversi politici in corso a tutti i livelli dalla Regione a comuni vicini, a parenti di dipendenti del comune stesso si aggiunge la nota indirizzata al sindaco Barbet, al segretario generale Lardo e al Prefetto di Roma Matteo Piantedosi e firmata da 9 consiglieri di opposizione: Giovanna Ammaturo (FdI), Arianna Cacioni ( Lega), Anna Checchi ( Attiva Guidonia), Paola De Dominicis ( PD), Mauro De Santis ( Polo Civico), Mario Proietti ( Biplano), Loredana Roscetti ( Attiva Guidonia), Mario Valeri ( Polo Civico), Claudio Zarro ( Gruppo Misto). Gli stessi che fin da settembre scorso cercavano di indurre l’assessore ai bandi. Oggi sottolineano nella nota irregolarità e violazioni sulla legittimità di una preselezione convocata dal dirigente del settore finanze dott. Roccolino anzi che dalla Commissione appena costituita. I tempi di venti giorni previsti dai bandi tra la pubblicazione e lo svolgimento della prima prova non sono stati rispettati. L’ipotesi di convocazione complessiva delle prove concorsuali è contemplata al comma 4 dell’art. 21, come facoltà esclusivamente esercitabile dalla Commissione esaminatrice, che, risulta incaricata solo in data 4 giugno e comunque non esercitabile dal Dirigente, Dott. Roccolino.

Nei bandi non è contemplato l’obbligo dei vincitori a permanere per non meno di cinque anni oltre a non sottolineare i tre anni di vigenza delle graduatorie per il reclutamento del personale presso altre amministrazioni pubbliche. Notazioni dovute per legge.

Ultimo la chiosa per cui i consiglieri hanno chiesto l’annullamento delle prove in autotutela dell’Ente stante lo strettissimo rapporto venutosi a creare negli ultimi decenni tra concorsi e ricorsi. Nei tre bandi si trova ben descritto all’Art 9: “Ai sensi degli artt. 4 e 5 della legge 7.8.1990 n. 241 l’unità organizzativa indicata di svolgere il presente concorso è il Responsabile dell’Area Amministrativa rag. Liberato Ramarro”. Ma non risulta nessun dipendente del Comune di Guidonia Montecelio che corrisponde a tale nominativo. Al contrario esiste un Rag. Liberato Ramarro dal 2014 dipendente del comune di Campagna. Lo stesso raggiunto telefonicamente disconosce qualsiasi coinvolgimento diretto ed indiretto nell’elaborazione e la composizione dei tre bandi e di non far parte del personale coinvolto.

A Guidonia Montecelio appare evidente che non sono stati capaci di formularlo in autonomia e neanche idonei al copia ed incolla. E’ peculiare da parte dell’Ente, confermano i nove firmatari, esercitare le proprie azioni all’insegna della trasparenza, dell’imparzialità e della legalità garantendo il buon andamento dell’attività amministrativa come riporta l’Art. 97, comma 2 della Costituzione.




Palermo, criticità nella gestione acque reflue: il Gip commissaria la società AMAP

PALERMO – Commissariamento giudiziale per AMAP S.P.A. – Servizio “Ambiente e Depurazione”. La notifica dell’ordinanza, emessa dal G.I.P. di Palermo, è stata eseguita dai carabinieri forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) del Centro Anticrimine natura di Palermo, su delega della Procura della Repubblica del capoluogo siciliano.

La misura cautelare è stata disposta a seguito di una complessa attività investigativa eseguita dai Carabinieri Forestali e dalla Stazione di Balestrate in relazione a possibili criticità nella gestione tecnico-operativa dei depuratori delle acque reflue urbane di Acqua dei Corsari a Palermo e dei comuni di Balestrate, Carini e Trappeto.

Il commissario giudiziale individuato dal Tribunale di Palermo è il dott. Luigi Librici,già direttore di ARPA Palermo fino al 2015.