Strage di Ardea: celebrati i funerali dei due fratellini di 10 e 5 anni

È una piazza silenziosa e commossa quella che si è raccolta nel piazzale antistante la chiesa Santa Maria Regina Pacis di Ostia per dare l’ultimo saluto a Daniel e David Fusinato, i due fratellini di 10 e 5 anni uccisi nella strage di Ardea. In occasione della cerimonia, a cui hanno preso parte anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Virginia Raggi, sono state realizzate delle composizioni di palloncini bianchi e celesti, i colori della Lazio tanto amata dai fratellini.

All’uscita del feretro dalla chiesa i presenti hanno acceso dei fumogeni biancocelesti e liberato nel cielo i palloncini, seguiti poi da due colombe che sono volate via assieme.

“L’Ostiamare si è chiusa in lutto” ha raccontato commosso Luigi Lardone, presidente dell’Ostiamare Calcio, in cui Daniel faceva il portiere per la categoria Pulcini. “Abbiamo chiuso l’impianto e partecipiamo al dolore dei familiari. Parlare di calcio o di altro in questo momento non ha alcun senso, è una tragedia incredibile. Purtroppo per una serie sfortunatissime di coincidenze è capitata a noi”.




Rifiuti di Roma ad Albano Laziale? Il territorio dice no!

Assenti fisicamente causa impegni improrogabili, ma presenti con lo spirito i sindaci di Rocca di Papa e Pomezia, che si sono scusati ma hanno dichiarato la loro vicinanza. Non pervenuto il Sindaco di Nemi

ALBANO LAZIALE (RM) – Sei sindaci tra Albano, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano e Lanuvio, il Presidente della Commissione Rifiuti Lazio (Marco Cacciatore), 18 tra comitati e associazioni territoriali e tanti cittadini si sono riuniti davanti i cancelli d’ingresso della discarica di Roncigliano per dire no, in modo chiaro e netto, al riavvio dell’impianto e sì alla revoca delle autorizzazioni che garantiscono il riavvio del sito. Le autorizzazioni rilasciate nel 2019 dall’Ufficio Rifiuti Lazio (allora guidato da Flaminia Tosini, arrestata il 16 marzo scorso per presunta corruzione ed ora sotto processo), alla società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni), tra l’altro per la riattivazione del solo TMB (il frullatore per rifiuti indifferenziati). Autorizzazioni rilasciate in barba ad una interdittiva antimafia della Prefettura di Roma del 2014 confermata in via definitiva dal Consiglio di Stato nel 2017 e per cui è in corso, da aprile scorso, una procedura di revoca in autotutela presso la Commissione Rifiuti Lazio.

“L’unica alternativa a discariche, inceneritori e Tmb si chiama Porta a porta, Riduzione e Riciclo dei rifiuti”. – Questa la risposta dell’intera comunità dei Castelli Romani, più Ardea e Pomezia, che ha respinto con forza al mittente, ossia al Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani, la proposta di riattivare l’immondezzaio di Albano Laziale – di proprietà del re dei rifiuti, Manlio Cerroni – paventata a più riprese nei giorni scorsi su vari quotidiani nazionali per ‘salvare Roma’ dall’ennesima crisi dei rifiuti.

Assenti fisicamente causa impegni improrogabili, ma presenti con lo spirito i sindaci di Rocca di Papa e Pomezia, che si sono scusati ma hanno dichiarato la loro vicinanza. Non pervenuto il Sindaco di Nemi.




“Nei secoli fedele”: il sottotenente dei Carabinieri Salvatore Callari spegne 100 candeline

Sottotenente dei Carabinieri Salvatore Callari: “Nei secoli fedele”. È il motto dell’Arma e lui lo ha messo in pratica ogni giorno anche dopo la cessazione dal servizio attivo. Oggi nella ricorrenza del suo centesimo compleanno ha festeggiato insieme all’Arma con gli auguri del Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi e con quelli del Comandante Provinciale di Palermo, Generale di Brigata Arturo Guarino.

Callari è nato nel 1921, si è arruolato a Roma nel 1941 come carabiniere ausiliario. Nel 1944 fu trasferito in Sardegna, in seguito, con la fine del secondo conflitto bellico, fu trasferito in Sicilia. Negli anni ’50, promosso sottufficiale, si sposta in Veneto per poi rientrare nella sua Sicilia e concludere, nel 1977, la sua carriera con l’incarico di Comandante della Stazione Palermo Borgo Nuovo

“Caro Callari, con vivo piacere Le porgo gli auguri più affettuosi e sinceri per il Suo 100° compleanno a nome di tutta l’Arma dei Carabinieri e mio personale.  Lei ha attraversato le vicende felici e tristi di un secolo della nostra storia, dedicando parte della Sua esistenza al servizio della comunità e delle Istituzioni, facendosi testimone dei valori etici e morali fondanti dei Carabinieri, prezioso patrimonio da trasmettere quale esempio alle giovani generazioni”, scrive il Generale Luzi nel suo messaggio di auguri. 

Il Comandante Provinciale di Palermo gli ha invece telefonato per porgergli gli auguri a nome dell’Arma palermitana e per avvisarlo del biglietto e del regalo inviato dal Comandante Generale, un Crest dell’Arma.




Roma, travestito da vigilante rapina tre banche: identificato e arrestato 47enne di Fiumicino

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur e quelli della Stazione Roma Villa Bonelli hanno dato un volto al rapinatore che, travestito da vigilante, in meno di un mese, aveva messo a segno tre colpi in banca tra i quartieri Magliana, Marconi e Testaccio.

I Carabinieri lo hanno rintracciato e arrestato in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione, quotidiana, in caserma presso la Stazione Carabinieri Roma Ostia Lido, emesso dal Tribunale di Roma – Ufficio Gip. Si tratta di un 47enne romano residente a Fiumicino.

Le indagini dei Carabinieri, dirette dal Pubblico Ministero del pool della Procura di Roma coordinato dal Procuratore Aggiunto, Dr.ssa Lucia Lotti, sono scattate dopo tre rapine a mano armata consumate, con lo stesso modus operandi, in data 30 Aprile in una banca in via Oderisi da Gubbio, in data 6 Maggio in una banca in via della Magliana e in data 18 Maggio in una di via Mastro Giorgio.

Il rapinatore, entrato negli istituti con equipaggiamento da vigilante – tuta operativa, giubbotto multitasche, tesserino e placca “fake” – pistola in pugno, si era fatto consegnare il denaro contante custodito presso gli sportelli in quel momento, per un totale, di circa 10.000 euro.

I Carabinieri sono riusciti a raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 47enne grazie ad una scrupolosa analisi delle immagini della videosorveglianza delle banche e delle vie di fuga. Individuato anche il “covo” del malvivente, una camera di albergo a Fiumicino, dove è scattato il blitz che ha portato all’arresto del 47enne e al sequestro della pistola, una scacciacani priva di tappo rosso, simulante una pistola Beretta 92, unitamente al “kit da vigilante”, utilizzati per consumare le rapine.