Flop dei “No Green Pass” nelle stazioni d’Italia

Allerta nelle stazioni per il rischio di proteste annunciate dai No Green Pass ma l’appuntamento diventa un flop. Poche persone, al massimo qualche decina, stanno partecipando alle manifestazioni di protesta contro il Green pass nelle stazioni ferroviarie di varie città italiane, nel giorno in cui il certificato vaccinale diventa obbligatorio per viaggiare sui treni a lunga percorrenza. Un’iniziativa No Vax che si sta rivelando un flop, anche secondo numerosi commenti pubblicati in queste ore su ‘Basta dittatura!’, il gruppo di Telegram su cui nei giorni scorsi è rimbalzata la chiamata alla mobilitazione.

“Qui ci sono solo giornalisti, io vado via. Grazie per la prossima volta non invitate proprio”, scrive Ghosst, e dello stesso tenore sono molti interventi nella chat, in cui si alternano commenti sgrammaticati e scambi di insulti fra chi si ribella alla “dittatura sanitaria” e chi invece deride il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid. “Io sono a Brescia non c’è nessuno”, dice Billy, mentre Lisa A. è “pronta qua a Firenze: tutti poliziotti pronti chi altro c”è?”. Esprime delusione l’emoticon con cui Marco B constata lo stesso scenario a Bergamo, e commenti praticamente identici arrivano da Riccione, Termoli, Trento. “Io sono in centrale a Milano non c’è nessuno – interviene Pino – a parole tutti leoni poi nessuno fa nulla”.

TORINO – Un attivista ‘No Vax’ e ‘No Green Pass’ è stato bloccato dalla polizia davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino durante la manifestazione che si sta svolgendo. L’uomo prima si è rifiutato di mostrare i documenti agli agenti e poi ha scalciato colpendo i poliziotti, che l’hanno portato in Questura. La protesta si sta svolgendo, al momento, senza altri episodi di tensione: decine di No Green Pass hanno trasformato in un sit in la manifestazione che originalmente prevedeva, nelle intenzioni annunciate dai promotori, il blocco dei treni. E’ da poco iniziata la manifestazione di protesta, organizzata dai no vax in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass per i trasporti a lunga percorrenza, davanti alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, ‘blindata’ dalle forze dell’ordine. Al momento solo un gruppetto di manifestanti, in gran parte senza mascherina, si è radunato davanti a uno degli ingressi dello scalo, ed è stato improvvisato un comizio contro il Green pass, i vaccini, “la dittatura sanitaria” e anche contro i giornalisti. Le forze dell’ordine, anche in assetto antisommossa, filtrano gli ingressi all’interno della stazione e al momento non si registrano tensioni. Presidi delle forze dell’ordine sono stati organizzati anche nelle altre stazioni ferroviarie cittadine.

NAPOLI – I No vax napoletani disertano la manifestazione che era stata organizzata, come in altre città italiane, dinanzi alla stazione ferroviaria di piazza Garibaldi, a Napoli. All’appuntamento si è presentato solo Raffaele Bruno, segretario del Movimento idea sociale, in compagnia di un’altra persona. Bruno ha spiegato perché è contrario al vaccino ed anche al green pass. “Siamo contro ogni forma di violenza, e sono qua non per bloccare treni o fare altro – ha detto ai giornalisti mentre sventolava una bandiera italiana – ma poiché siamo in uno Stato libero e democratico il vaccino non può essere obbligatorio”. Dunque no al vaccino perché, a suo dire, avrebbe necessità di un maggior tempo di sperimentazione ma anche no al green pass che limiterebbe la libertà di movimento dei cittadini. “Abbiamo deciso insieme di rinunciare alla manifestazione – ha detto Bruno – perché il ministro dell’Interno ha mobilitato un esercito di agenti. Io ho detto che sarei venuto comunque per spiegare comunque le nostre ragioni”. Dopo dieci minuti sia Bruno che l’altro manifestante hanno lasciato l’area antistante la stazione ferroviaria che sin dalle prime ore del mattino è stata presidiata da decine di uomini delle forze dell’ordine schierate sotto gli sguardi incuriositi dei passeggeri che da oggi devono mostrare il green pass per accedere ai treni a lunga percorrenza.Nella Stazione centrale di Napoli diversi viaggiatori si presentano ai varchi che danno accesso ai binari mostrando agli addetti alla sicurezza oltre al biglietto anche il green pass, nonostante il controllo di questo documento sia previsto solo a bordo treno o per accedervi. I viaggiatori dimostrano di essere informati sulla novità introdotta a partire da oggi. La situazione è tranquilla e qualche fila si vede solo per salire sui treni. Al centro della stazione una mamma e due figli guardano il tabellone delle partenze: hanno tutti in mano il green pass. Chi arriva a Napoli da altre stazioni spiega di essere stato controllato. C’è qualcuno che invece riferisce di non aver avuto la richiesta di esibire il green pass ma aggiunge subito che probabilmente ciò è stato dovuto al fatto che siamo al primo giorno e che il sistema va rodato.

FIRENZE – Iniziata la manifestazione di protesta, organizzata dai No vax in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass per i trasporti a lunga percorrenza, davanti alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, ‘blindata’ dalle forze dell’ordine. Al momento solo un gruppetto di manifestanti, in gran parte senza mascherina, si è radunato davanti a uno degli ingressi dello scalo, ed è stato improvvisato un comizio contro il Green pass, i vaccini, “la dittatura sanitaria” e anche contro i giornalisti. Le forze dell’ordine, anche in assetto antisommossa, filtrano gli ingressi all’interno della stazione e al momento non si registrano tensioni. Presidi delle forze dell’ordine sono stati organizzati anche nelle altre stazioni ferroviarie cittadine.

GENOVA – Neppure una decina a Genova i manifestanti che hanno accolto l’appello dei ‘no pass’ a manifestare alla stazione di Piazza Principe contro l’obbligo di certificazione vaccinale sui treni a lunga percorrenza, entrato in vigore oggi. Imponente lo spiegamento dei poliziotti, che in alcuni casi hanno identificato i presenti. Una manifestante che ha affermato di non avere i documenti è stata anche accompagnata in questura per accertamenti. Mentre un’altra ha dato in escandescenze insultando gli agenti ed è stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale e per rifiuto a fornire le generalità. Nessuno degli intervenuti sembra appartenere al nucleo di quanti hanno convocato la manifestazione in teoria per bloccare la viabilità ferroviaria. Va detto che il gruppo su telegram dei ‘No pass’ liguri si è dissociato dal gruppo nazionale. Una partecipante, Anna Massone afferma di essere venuta “a difesa della libertà di tutti”. Intanto tutto sembra tranquillo ai controlli in stazione, con personale extra che ferma quanti accedono ai binari dove ci sono treni intercity in partenza. “Non abbiamo avuto alcun problema, tutti erano informati e dotati di Green pass”, ha spiegato un addetto.

TRIESTE –  Flop in Friuli Venezia Giulia per le programmata protesta contro l’obbligo del Green pass sui trasporti. Complessivamente, meno di cinquanta persone si sono radunate, senza striscioni o bandiere, davanti agli ingressi delle stazioni ferroviarie dei capoluoghi. Una trentina di partecipanti in tutto a Trieste, mentre erano meno di dieci sia a Udine che a Pordenone. Per l’occasione, le forze dell’ordine hanno dispiegato diverse unità per presidiare gli accessi principali e i binari dei treni. In un volantino distribuito a Trieste dai manifestanti e firmato da Alister (associazione per la libertà di scelta delle terapie mediche), si legge che “il Green pass è inapplicabile secondo i regolamenti Ue e del Parlamento europeo e del Consiglio Ue, giuridicamente superiori a una legge italiana”. Inoltre, il vaccino viene definito “genico, sperimentale, coperto da segreto nei contenuti e nei contratti di acquisto”, mentre il Covid sarebbe “una guerra economica contro i piccoli imprenditori e un colpo di stato globale”. Tra i passeggeri in transito, quasi tutti hanno espresso contrarietà nei confronti delle proteste. In questo momento, non transitano treni sulla tratta Udine-Venezia per un guasto tecnico non legato alle proteste.

ROMA – Stazioni di Roma sorvegliate speciali oggi per il rischio proteste annunciate nei giorni scorsi sui canali social contro l’obbligo di esibire il Green pass per viaggiare su treni a lunga percorrenza. Monitorate, in particolare, Termini, Tiburtina e Ostiense dove transitano i treni dell’Alta velocità. “Italiani contro il Green pass”. E’ il testo di uno striscione affisso da un gruppo di militanti di Forza Nuova a una ringhiera nei pressi dell’ingresso della stazione Tiburtina a Roma. In piazza anche il leader romano Giuliano Castellino. L’area della stazione è presidiata dalle forze dell’ordine. 

MILANO – Più giornalisti, curiosi e forze dell’ordine che manifestanti contro il Green pass, questo pomeriggio fuori dalla stazione di Porta Garibaldi a Milano, dove era prevista una protesta contro il certificato verde. Scarsa la partecipazione dei ‘no green pass’ intervenuti, interessati più ad intercettare microfoni e telecamere, che a mettere in pratica, come avevano annunciato fino a ieri nelle chat su Telegram, la minaccia di non far partire i treni nel giorno della in cui scattava l’obbligo della certificazione verde anche nel trasporto ferroviario. Tra i manifestanti, anche un professore universitario di filosofia teoretica di un ateneo del Sud Italia e qualcuno più esagitato degli altri, come l’uomo che, indossando una maglietta con la scritta ‘marcia su Roma’, ha tra l’altro offeso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Pochi anche i cartelli di protesta, tra i qual uno raffigurante una lapide che recita le parole ‘Rip Democrazia’ e un altro con la scritta ‘sulla salute decido io’. Attorno alle 16 solo un manipolo di manifestanti è ancora presente fuori alla centralissima stazione milanese e, al momento, nessuno si mai è avvicinato ai binari.Una ventina di manifestanti No Green pass hanno tentato di varcare l’ingresso della stazione di Porta Garibaldi a Milano, ma sono stati bloccati dagli agenti delle forze dell’ordine che presidiavano gli accesi. Esibendo regolare biglietto e con un documento d’identità in mano, un paio di manifestanti chiedevano di poter entrare in stazione, ma il permesso non gli è stato concesso. Subito dopo, si è creato un capannello con i manifestanti che hanno urlato ‘no green pass, no green pass’. La protesta si è quindi spostata nel mezzanino del Passante Ferroviario, ma anche in questo caso i tornelli sono rimasti chiusi per i manifestanti. 

BARI -Flop della manifestazione no-pass a Bari, dove la protesta ha visto la partecipazione di non più di una decina di cittadini, radunati in piazza Aldo Moro, davanti alla stazione centrale del capoluogo, in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per viaggiare. “Non siamo qui per bloccare treni o creare problemi – hanno detto – ma per proporre la nostra versione dei fatti sui diritti costituzionali ormai calpestati e cancellati in questo Paese”. I pochi manifestanti si sono scagliati contro i green pass, contro i vaccini obbligatori e, soprattutto, contro i giornalisti, insultati come “schifo, al soldo di un regime che ci sta distruggendo”. Un docente precario di filosofia, un artigiano, un pensionato, una casalinga, sono questi i no-pass baresi, che annunciano che torneranno presto in piazza.

PERUGIA – Tutti a bordo mostrando il Green pass e nessun problema particolare alla stazione di Perugia alla partenza dei primi treni a lunga percorrenza sui quali è necessaria da oggi la certificazione verde nell’ambito delle misure contro la diffusione del Covid. I primi convogli messi alla prova sono stati il Frecciarossa in partenza dal capoluogo umbro intorno alle 5.20 per Milano e quindi Torino e l’Intercity per Roma. A bordo di entrambi i convogli – come verificato anche dall’ANSA – il personale delle Ferrovie ha controllato il possesso del Green pass da parte dei passeggeri. Tutto si è svolto nella massima calma mentre anche la polizia ferroviaria sorvegliava come sempre lo scalo. Entrambi i treni sono partiti in orario.




Fiumicino, tenta di uccidere un uomo per un posto dove pescare

Arrestato per tentato omicidio un 43 enne di Roma

FIUMICINO (RM) – Al termine di un’articolata attività investigativa, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione all’Ordinanza Cautelate degli Arresti Domiciliari emessa dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia nei confronti di un romano 43enne.

Nei fatti, l’uomo alcuni giorni fa si era recato, in compagnia di un altro soggetto in corso di identificazione, in una zona di pesca amatoriale lungo la foce del Tevere. Sul posto erano tuttavia già presenti altri pescatori, cosa che evidentemente il malfattore non ha gradito. L’uomo ha dapprima tentato di allontanare i propri “rivali” con le parole, non lesinando nell’occasione di minacciarli di morte. Al rifiuto di questi ultimi, li ha improvvisamente aggrediti, ferendone uno con una coltellata. Resosi evidentemente conto dell’accaduto, il malvivente ha tentato di sottrarsi alle proprie responsabilità, gettando l’arma in mare e dandosi alla fuga a bordo della propria auto.

Le puntuali indagini poste in essere dagli uomini dell’Arma hanno consentito, tramite l’escussione dei testimoni e l’effettuazione di alcuni riconoscimenti fotografici, di individuare uno degli autori della violenta aggressione.

L’uomo, residente al Trullo e già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato presso la propria abitazione e, su disposizione della competente Autorità giudiziaria, sottoposto agli arresti domiciliari.




Tivoli, il teatro Giuseppetti apre il sipario alle finali del Cantagiro 2021

La serata finale sarà presentata da Cristiana Ciacci (figlia di Little Tony nativo proprio di Tivoli) insieme a Marco Zingaretti, con la partecipazione straordinaria di Claudio Lippi

Si aprirà a breve il sipario per le serate Finalissime dell’edizione 2021 del Cantagiro in programma sabato 4 e domenica 5 Settembre presso il Teatro Giuseppetti di Tivoli. Il Comune di Tivoli e il Cantiere Turismo Tivoli hanno accolto e aderito con entusiasmo alla scelta dell’organizzazione della storica kermesse musicale, concedendo il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

Del resto il comune di Tivoli è abituato ad essere al centro dell’attenzione con eventi legati alle numerose ricchezze archeologiche che offre. Situato ad est e facente parte della città metropolitana di Roma, è di per sé una location di inestimabile bellezza: qui si trovano ben due siti Unesco, Villa Adriana e Villa d’Este, il sito FAI di Villa Gregoriana, l’architettura militare di Rocca Pia, Il Santuario di Ercole Vincitore e un centro storico medievale unico. E tanto altro. Una scelta vincente che coniuga bellezza storica e culturale alla qualità della musica e dei nuovi talenti. Anche quest’anno la macchina organizzativa del Cantagiro è stata impeccabile. Il coordinamento gestito dal Direttore generale ed artistico Elvino Echeoni e del Patron Enzo De Carlo ha garantito lo standard qualitativo che contraddistingue l’intera manifestazione canora.

La serata finale sarà presentata da Cristiana Ciacci (figlia di Little Tony nativo proprio di Tivoli) insieme a Marco Zingaretti, con la partecipazione straordinaria di Claudio Lippi e saranno ospiti Davide De Marinis, la Little Tony Family e il Mago Heldin. Durante la serata Cristiana Ciacci presenterà il suo libro “Mio padre Little Tony”, da poco pubblicato, dove racconta la storia della sua famiglia e del rapporto con il noto papà.

Come ogni edizione saranno attribuiti i Premi Speciali, Sergio Bardotti e il Premio Little Tony. Si partirà in primis con la finalissima per la categoria New Voice, in programma il 1 Settembre e grandi novità riguarderanno l’ “Accademia del Cantagiro”.

Non mancheranno momenti emozionanti, sorprese ed ospiti d’eccezione del panorama musicale italiano che accompagneranno i finalisti fino al momento conclusivo della nomina del vincitore. Il tutto seguito da un’attenta giuria composta da professionisti del settore (discografici, autori, artisti, giornalisti, esperti di comunicazione) che valuteranno le esibizioni dei concorrenti. La stessa modalità verrà applicata per la scelta dei vincitori delle categorie Band e Junior-Baby che si svolgerà nel pomeriggio di domenica 5 Settembre.

Spettacolo, divertimento e soprattutto musica di qualità sono dunque gli ingredienti del successo del Cantagiro e ne distinguono da sempre lo stile. Parlare de “Il Cantagiro” significa tuffarsi nella storia della canzone, dello spettacolo e del costume italiano. Un’idea ancora oggi vincente, concepita nel 1962 da Ezio Radaelli figura indimenticabile del management musicale. Un festival itinerante, una sorta di “Giro d’Italia canoro” che portava alla ribalta talenti e voci reclutati in varie tappe lungo tutta la penisola, con una carovana festosa e gente nelle strade e piazze di tutta Italia.

La prima edizione del 1962 fu vinta da Adriano Celentano; negli anni successivi si aggiudicarono il primo posto artisti del calibro di Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Peppino Di Capri, Rita Pavone, Caterina Caselli.

Negli anni ’60 Il Cantagiro era l’evento musicale italiano più importante al quale ambivano a partecipare cantanti come Domenico Modugno, Claudio Villa, Lucio Battisti, Gino Paoli e Lucio Dalla. Nel 2005 il marchio è stato rilevato da Enzo De Carlo che ne ha ereditato la gestione ed ha unito lo storico e glorioso trascorso con un rilancio in chiave moderna, unendo i valori storici e culturali con la capacità di rinnovamento e adattamento verso le nuove generazioni.

Uno dei valori che distingue ad oggi Il Cantagiro è quello di essere un concorso “reale” dove i concorrenti si sfidano davanti ad un pubblico vero e propongono già dalle semifinali un brano inedito. Una scelta di grande valore culturale, sia per la musica in se stessa, sia per gli autori ed i cantanti che sono così stimolati alla creatività di nuove canzoni e nuove idee.

Un grande obiettivo che mette in luce il futuro della musica italiana .

Da qualche anno è costante e partecipata la presenza sui principali canali Social con gli hashtag

#iostoconilcantagiro #ilcantagiro2021 #unatempestadiemozioni #ilcantagiro.

La manifestazione è affiancata dalla presenza di sponsor/partners “storici”: Siae, Radio Italia Anni 60, Mio, Vip, Eva 3000, Radio RCS, 2duerighe.




Green Pass, a Torino preside viene denunciato perchè respinge 2 professori

Due professori di una scuola superiore di Torino hanno fatto denuncia ai carabinieri dopo essere stati respinti dal preside della scuola dove insegnano, nel primo giorno di attività didattica, perché sprovvisti del green pass. Sono Giuseppe Pantaleo e Alisa Matizen, docenti al Curie-Levi, nella sede di via La Salette.

Questa mattina si sono presentati con un certificato scritto da un medico che non è stato ritenuto valido per l’accesso nella scuola. Alisa Matizen è nota per la sua attività nel movimento Pas (Priorità alla scuola).

Giuseppe Pantaleo ha denunciato il dirigente scolastico per abuso d’ufficio. Lo ha fatto, assistito da un avvocato, alla stazione Carabinieri di Pozzo Strada, in città. La sua collega Alisa Matizen, invece, precisa di non avere presentato alcuna denuncia. “Non sono un No Vax né un negazionista – precisa Pantaleo – ma, essendomi informato, ho dubbi, obiezioni su questo vaccino. E non mi sono vaccinato per mie patologie pregresse”. Oggi ha presentato un certificato di un medico di Medicina Generale con l’esenzione per ragioni sanitarie. Documento che non è stato ritenuto valido dal dirigente scolastico.

Controllo della temperatura all’ingresso e verifica del certificato verde con un tablet nella biblioteca della scuola. Al liceo Giulio Cesare di Roma, nel centrale quartiere Trieste, tutto era pronto per il debutto del Green pass obbligatorio per il personale. Intorno alle 8 i primi docenti erano in fila sulla scalinata con certificato alla mano. “Sono favorevole al Green pass e alla scuola in presenza – racconta una insegnante dello storico liceo – così ci sentiamo più tranquilli”. Oggi è il primo banco di prova in occasione degli esami di recupero del debito formativo, con controlli ‘manuali’ attraverso la App VerificaC19, in attesa che venga messa a punto la piattaforma che agevolerà le procedure. “Stamattina a scuola c’è il 20/30 per cento del personale, tra docenti e non – spiega la dirigente del liceo Paola Senesi – Al momento tutto è tranquillo, non ci sono criticità. Finora sono tutti in regola.
Noi comunque abbiamo informato nei giorni scorsi della novità dell’obbligo di Green pass. Per l’inizio delle lezioni attendiamo la piattaforma che agevolerà il controllo quando sarà presente a scuola il personale al completo”.




Rieti, Arma dei Carabinieri: Comandante di compagnia promosso Maggiore

RIETI – Promosso Maggiore Michelangelo PISCITELLI, Comandante della Compagnia Carabinieri di Rieti. L’Ufficiale, 34enne, originario della provincia di Bari, sposato, è giunto nell’attuale sede nel mese di settembre 2018 ed indossa oggi i nuovi gradi da Ufficiale Superiore.

Il Maggiore PISCITELLI si è arruolato nel 2006 come Allievo Ufficiale dell’Accademia Militare di Modena dove ha frequentato il 188° Corso di Applicazione, per poi proseguire il percorso di formazione presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, conseguendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza.

Nel corso della sua carriera ha ricoperto importanti incarichi, tutti nell’organizzazione territoriale, tra i quali Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Salerno (2011 – 2014) e successivamente Comandante della Compagnia di Melfi (2014 – 2018), per poi approdare nel capoluogo reatino, sempre come Comandante di Compagnia. 

Al giovanissimo Ufficiale, sono giunti gli auguri del Comandante Provinciale, di tutti gli Ufficiali della provincia, dei Comandanti delle Stazioni dipendenti e dei militari della Compagnia di Rieti.




Miss Teenager Original Italia: la romana Angelica Falchi conquista la 48 esima edizione

A Biella e Rocca di Papa il secondo e terzo posto

ROMA – Vince la 48° edizione di Miss Teenager Original Italia Angelica Falchi, 17 anni di Roma. Seconda Marisol Busato, 13 anni di Biella. Terza classificata Alessia Russo, sedicenne di Rocca di Papa (Roma), mamma del piccolo Riccardo, di appena 5 mesi, con lei dietro le quinte per le poppate di rito.

La Falchi, iscritta all’ultimo anno del Liceo Scientifico, ancora frastornata ha dedicato la vittoria alla mamma e al papà che le permettono di inseguire il suo sogno nella moda. Pur volendosi iscrivere a Giurisprudenza, infatti, Angelica sogna di diventare testimonial delle più grandi maison internazionali.

Con i complimenti di Serena Tumbarello, Miss Teenager Original 2020, e sotto lo sguardo attento della fashion stylist Roberta Nenni e della mascotte Chiara Palombi, la giovane romana è stata incoronata dal Patron Stefano Stefanelli che ha organizzato anche quest’anno la finale dello storico concorso trampolino di lancio per molte protagoniste del mondo dello spettacolo. Tra queste Milly Carlucci, Simona Ventura, Isabella Ferrari, Claudia Gerini, Bianca Guaccero, Serena Autieri e Barbara de Rossi. Per il suo impegno nel mondo dei concorsi di bellezza nel corso della serata Stefanelli ha ricevuto un’onorificenza dall’Accademia Universitaria degli Studi Giuridici Europei consegnata dal Proff. Cesare Sciplini.

La finalissima è stata condotta da un team tutto al femminile: Beatrice De Do, giudice di All Together Now su Canale 5, Mishel Gashi, influencer, modella e protagonista de Il Collegio, Carlotta Casalvieri, attrice in “Tutti pazzi per Amore”, volto social e web di Miss Teenager Original, e Camilla Spinelli, influencer, già Miss Teenager Original Social 2020, inviata nel backstage.

Madrina della serata Maria Albertacci, Miss Teenager 1994 e Miss Mamma Italiana 2009. Ospiti in studio la showgirl Eleonora Cecere, ex stellina di Non è La Rai, che ha presentato il nuovo singolo Rumore, un omaggio a Raffaella Carrà, Angelo Martini, conduttore di Numeri Uno su Rai 2, Magan Rodriguez, Miss Teenager Original 2019, che si è esibita con la sua hit estiva “Pà la playa”, la girl band Vertygini che ha presentato in anteprima “Non mi basti quasi mai”. E ancora le ex Miss, Giulia Zhou e Francesca Compagno, vincitrici delle fasce Teatro e Danza nel 2020, e la pitto-scultrice Carmen Voicu.

Per il secondo anno consecutivo il sogno delle giovanissime Miss Teenager si è potuto avverare grazie al taglio web/social dato al concorso dalla collaborazione con il visual art Riccardo Canini. Si è arrivati così, senza infrangere i protocolli anti Covid, alla finalissima di Roma. Una serata all’insegna della moda e dell’arte, registrata negli studi Gold Tv a Roma permettendo di mantenere il giusto distanziamento tra le partecipanti e la giuria. L’evento sarà poi trasmesso sul canale Odeon Tv.

Le venti finaliste, provenienti da tutta Italia, sono state premiate da una commissione tecnica formata da esperti per ciascuna categoria: Moreno Galli, titolare agenzia di moda Fashion Concept; Alessandro Bartolini, delegato del Teatro Golden Actors, Thiago Oliveira, titolare Campus Dance, Concetta Petti e Vincenzo Capasso, titolari Village Musical Academy, Pablo, art director della maison Gil Cagné, Claudio Marfurt, rappresentante della Face Place, Alessandro Massa, titolare della Alma Music, Amedeo Pesce, amministratore EFC Cinema & Advertising e Nicolò Tonetto, titolare del brand Nicolò Tonetto Milano.

Questi gli altri titoli assegnati:

Alessia Femiano, 17 anni di Napoli, vince le fasce MISS TEENAGER ORIGINAL SHOWGIRL e MISS TEENAGER ORIGINAL CANTO; MISS TEENAGER ORIGINAL SORRISO è Ginevra Cinti, 16 anni di Roma, con alle spalle una partecipazione al film “L’abbiamo fatta grossa” con Antonio Albanese e Carlo Verdone; MISS TEENAGER ORIGINAL DANZA è Marisol Busato, 13 anni di Biella; MISS TEENAGER ORIGINAL BEAUTY è Alice Lucci, 19 anni di Tivoli; MISS TEENAGER ORIGINAL TEATRO è Giulia Trapani, 18 anni di Caserta; MISS TEENAGER ORIGINAL CINEMA è Vittoria Tsialtas, 14 anni di Creta; Alessia Castiglia, 17 anni di Roma, vince la fascia MISS TEENAGER ORIGINAL MODA e MISS TEENAGER MAKE UP; doppia fascia anche per Patriziangiolie Ami, 13 anni, che porta a casa MISS TEENAGER GOSSIP TEEN e MISS TEENAGER BRAND.

Ineccepibile lo staff che compone la macchina organizzativa del concorso capitanato dal Direttore Artistico Stefano Stefanelli: Roberta Nenni, responsabile Image Consultant, Alessandra Marra, responsabile di produzione, l’autrice Beatrice De Do, la responsabile social web Carlotta Casalvieri, il responsabile visual artist Riccardo Canini, gli assistenti di produzione Gennaro Melchiorre e Roberto Verginelli, il Direttore di palco Maria Cristina Parrillo, la responsabile backstage Anna Rita Massa, la coreografa Marilena Ravaioli, il led wall engineer Alessandro Furnari, Amilcare Milani titolare della Mix in time Group, l’ufficio stampa RR Management di Roberto Ruggiero e i fotografi Michele Simolo e Alessandro Ventura.




Colleferro (calcio, Eccellenza), la sfida del presidente Coviello: “Vogliamo la serie D in due anni”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha grandi progetti. L’ingresso del neo presidente Giorgio Coviello e del suo vice Federico Moffa sembra aver dato nuova linfa al primo club calcistico cittadino: “In due anni vogliamo provare ad andare in serie D perché sappiamo quanto pesa questa piazza nel mondo del calcio dilettantistico laziale”. Parole e musica sono proprio del neo presidente che spiega i motivi che l’hanno portato alla guida della società: “Vivo qui da cinque anni e questa città mi è entrata dentro. Sono già socio del Cerveteri presieduto dal mio amico Fabio Iurato con cui speriamo di non incrociarci in Coppa Italia – sorride Coviello – Poi abbiamo da qualche tempo avviato una collaborazione a tutto tondo con Federico Moffa e si è creata una bella sintonia. Già in estate abbiamo fatto un passo importante ottenendo dal comitato il via libera per giocare in Eccellenza, ma sono tante le idee che abbiamo in cantiere: stiamo facendo alcuni lavori ai due impianti e introducendo innovazioni importanti come quella della diretta streaming di tutti gli allenamenti e le partite delle nostre selezioni perché la prima squadra è la punta dell’iceberg, ma Scuola calcio e settore giovanile sono una parte fondamentale del nostro progetto. E nella stagione 2022-23 vorremmo creare anche una prima squadra femminile e una Scuola calcio per le persone Under 25 che hanno delle disabilità: due iniziative a cui teniamo molto”. Domenica sarà il giorno del debutto ufficiale per la prima squadra che giocherà il primo turno di Coppa Italia contro il Città di Paliano: “Se sarò presente? Sicuramente sì, come sta già avvenendo durante gli allenamenti e come accadrà per tutte le partite della stagione”. La nuova proprietà non ha voluto fare rivoluzioni: “Abbiamo dato fiducia ai ragazzi e allo staff che già componevano la vecchia prima squadra. A questi abbiamo aggiunto alcuni giocatori di spessore”. L’ultimo degli annunci ufficiali è stato il “botto” relativo a Diego Tornatore, attaccante che non ha bisogno di presentazioni e che potrà dare un pesante contributo al gruppo per inseguire gli obiettivi stagionali.




Hades approda su Xbox e PlayStation

Hades, il videogame campione d’incassi e di consensi sviluppato da Supergiant Games su Switch, è finalmente disponibile sulle console della famiglia Xbox e su PlayStation. Precisiamolo subito senza mezzi termini: che si tratti di investire 24.99€ per acquistarlo in formato digitale o di spendere i soldi per un’edizione fisica o di premere il tasto download per chi è abbonato al Gamepass Ultimate su Xbox, l’offerta è in qualunque caso irrinunciabile, perché ci si trova dinanzi al cospetto di una vera e propria meraviglia che merita indiscutibilmente il tempo e l’attenzione di una produzione tripla A. Infatti Hades è un gioco unico nel suo genere e straordinario, destinato a lasciare un segno profondissimo una run dopo l’altra anche sulle console di casa Sony e Microsoft. L’opera che ha definitivamente consacrato Supergiant Games è infatti un trionfo incredibile di forma e sostanza: un’esperienza grandiosa che esalterà chi già conosce e apprezza il genere roguelike, dimostrandosi al tempo stesso in grado di far scoprire una nuova e contagiosissima dipendenza pure ai non avvezzi a questo tipo di gioco. Ma andiamo per gradi: di cosa si tratta nello specifico? Se c’è qualcuno che ancora non lo sapesse Hades narra la storia del figlio di Ade noto come Zagreus, giovane principe degli inferi, che tenta di scappare dal regno dell’inferno per andare alla ricerca della sua vera madre. Ovviamente l’impresa si rivela essere una vera Odissea, tempestata da colpi di scena e costellata di personaggi che cercheranno di aiutare o di ostacolare l’eroe nella sua impresa. La storia raccontata in Hades è perfettamente in linea con lo stile di gioco adottato: dialoghi spesso sopra le righe e scanzonati, ma non per questo banali. Nel corsa del viaggio di Zagreus sarà possibile fare la conoscenza di molte divinità e anche altri volti noti che fanno parte dei miti dell’antica Grecia. Tra questi spiccano Thanatos, Orfeo, Euridice, Megera e le sue sorelle Aletto e Tisifone, Teseo, il Minotauro e altri, oltre ovviamente ai vari Zeus, Poseidone, Atena, Ares. Inizialmente la narrativa si svolge tra gli inferi, nella sala comune dei morti dove Ade è occupato a dare sistemazione a tutte le anime arrivate in quel luogo. Nella sala è presente anche Nyx, la madre adottiva che dopo varie peripezie, sarà proprio lei a far capire al protagonista che la sua vera madre risiede nell’Olimpo. Ogni dialogo è fondamentale per quanto concerne lo sviluppo dell’intreccio narrativo e pian piano si scopriranno sempre più informazioni e segreti utili a conoscerne ogni dettaglio. Supergiant Games ha lavorato ad un quantitativo enorme di dialoghi, tutti sempre nuovi e interessanti e che si incrociano tra ironia e leggerezza per . Tra l’altro, Zagreus è un personaggio non troppo approfondito nella mitologia greca, quindi gli sviluppatori si sono potuti prendere diverse libertà a livello narrativo per rendere la figura interessante e plasmarla ad hoc per un videogame.

In Hades, come già accennato l’obiettivo del protagonista Zagreus sarà quello di sfidare l’asfissiante autorità del padre per ribaltare l’ordine naturale delle cose, in un’empia ascesa verso la superficie volta a scoprire la verità sul suo torbido passato. Un viaggio fatto di inevitabili fallimenti in successione, un tentativo dopo l’altro, con comunque la consapevolezza di aver ogni volta appreso qualcosa. Ed è proprio in questo continuo vivi, combatti, muori e ritenta che si può ammirare l’incredibile potenza del titolo sviluppato da Supergiant Games. Hades è un roguelike, ossia un titolo che prevede che ogni tentativo di fuga sia praticamente identico al precedente, tranne per la proceduralità delle mappe, dei nemici e dei bonus, che verranno trovati sempre in modo diverso ad ogni partita. Arrivati al Tartaro, l’obiettivo di Zagreus è raggiungere il Monte Olimpo, ma la strada è lunga e piena di insidie. Bisogna passare per i prati di Asfodelo, per i Campi Elisi, per lo Stige e per altri luoghi. Ogni zona è contornata da una serie di stanze in cui bisogna entrare, eliminare tutti i nemici presenti per passare alla successiva, fino ad arrivare al boss del Tartaro (che è praticamente sempre lo stesso, tranne per qualche variante narrativa). Superato il boss, si deve passare alla nuova zona, i prati di Asfodelo, in cui bisogna ripetere praticamente la stessa procedura fino ad arrivare ai Campi Elisi e così via. Ogni stanza prevede un certo quantitativo di nemici e quando tutti sono stati sconfitti, si riceve la ricompensa, ossia un dono che sarà utile per proseguire. Le risorse presenti in Hades sono davvero tante: ci sono le chiavi che permettono di sbloccare nuove armi o ulteriori punti di potenziamento; ci sono le gemme colorate utili a rinvigorire e migliorare esteticamente la sala comune o la stanza di Zagreus, ci sono le lacrime delle anime che permettono di potenziare il protagonista e moltissime altre risorse utili. Molto spesso si può anche incontrare Caronte per comprare sia risorse utili per la battaglia che potenziamenti olimpici. Ogni divinità incontrata durante il viaggio donerà all’eroe un suo potere, scalabile su diversi tipi di rarità e potenza: bisognerà, in pratica, scegliere quale potere prendere su un massimo di tre. La propria build si costruisce ad ogni tentativo di fuga e man mano che si ricomincia il livello, si diventa sempre più potenti e si apprendono le combinazioni di poteri da utilizzare al meglio sul campo di battaglia. Hades è un titolo action che fa della velocità e della semplicità il suo punto di forza. Tuttavia, dopo poco si prende coscienza che nonostante la semplicità, il combat system è più profondo di quanto si pensi. Il gioco prevede ben sei armi differenti, tra cui lo spadone, la lancia, l’arco e anche uno scudo gigante: ognuna di loro ha un proprio stile di attacco, per esempio la lancia può essere caricata per un attacco rotante o lanciata a distanza sui nemici, mentre lo scudo può essere caricato con un attacco frontale diretto. Ogni arma ha il suo attacco leggero e il suo attacco speciale, dove ovviamente i tempi si allungano di pochi istanti ma l’impatto è più devastante. Oltre ai due attacchi c’è la possibilità di fare uno o più scatti veloci e un lancio di una speciale anima bruciante che entra nel nemico e lo indebolisce. La strategia di combattimento sarà via via da approfondire e costruire strategicamente in base anche al proprio stile di gioco: ogni potenziamento donato dagli dei applica una serie di bonus su alcuni particolari parametri, quindi se si sfrutta molto l’attacco speciale e lo scatto sarà più utile potenziare questi due parametri piuttosto che altri. Inoltre, con alcune diverse divinità, sarà possibile modificare anche completamente i propri attacchi, rientrando in linea con quelli della divinità stessa. Un esempio può essere il fulmine di Zeus, che si aggiunge allo scatto per folgorare i nemici, oppure lo stato di sbornia dell’attacco speciale di Dioniso e così via. Tutto questo dà una varietà enorme al titolo che solo dopo moltissime ore può incorrere in una leggera ripetitività delle azioni. Ma credete a noi, non vi stancherete di Hades tanto presto perché quando crederete di essere giunti all’epilogo ci sarà davvero ancora molto molto molto da fare.

A livello grafico Hades non gode di cambiamenti effettivi rispetto alla già lodevole edizione per Nintendo Switch. Sulle console della scorsa generazione Hades si presenta infatti a 1080p e 60fps, mentre su PlayStation 5 e Xbox Series X si arriva a 4K e 60fps. L’incremento in termini di pixel aiuta senza dubbio a rendere ulteriore giustizia a una direzione artistica strabiliante, mentre la fluidità rimane tendenzialmente inattaccabile come in origine. Esteticamente parlando ogni zona è coloratissima e realizzata in modo sensazionale, per quanto effettivamente si ripeta volta per volta, è sempre bello attraversare il regno delle anime. I disegni sono formidabili e Jenn Zee, la designer di Supergiant Games, si è veramente superata realizzando dei dettagli superlativi in ogni frangente. La sala comune dei morti, ad esempio, vede Ade seduto ad una scrivania enorme e possente, mentre al suo fianco riposa il temibile Cerbero con le sue tre teste. Ovviamente sono presenti molte anime che fanno comunella tra loro in giro fra le stanze e la mensa in cui ci si ritrova a mangiare qualcosa nell’attesa di andare avanti nell’avventura. Ogni cosa è stata realizzata per colpire il giocatore, la stanza di Zagreus è disordinata ma molto accogliente come quella di un adolescente, il Tartaro col suo verde accecante ha tutta l’aria di essere un luogo dove le anime vivono il loro tormento. Ogni stanza è disegnata con trappole e insidie che possiamo rappresentare un vantaggio contro i nemici o un pericolo che fa perdere punti vita, e più avanti si va più le camere diventano pericolose e articolate. Ad un certo punto, nelle fasi avanzate dell’impresa, si inizierà a creare tanto caos da non capire più la dinamica di ciò che sta succedendo, perché tra nemici a schermo, trappole che si attivano e Zagreus che attacca saettando qua e la mentre scaglia fendenti e semina l’area di gioco di effetti vari, il gioco inizia a diventare molto caotico e solo una gran padronanza dell’equipaggiamento e l’esperienza renderà il tutto più “ordinato”. Altro aspetto da Oscar è il sonoro, esso infatti è capace di sorprendere chiunque grazie a una colonna sonora d’impatto e perfettamente in linea con l’estetica e le azioni di gioco. Più si avanza nella storia, più tentativi di fuga si fanno e più ci si innamorerà dei personaggi e delle loro personalità. Tirando le somme, l’arrivo di Hades sulle console di casa Microsoft e Sony è stato davvero un graditissimo regalo per chiunque volesse mettere le mani su questo incredibile titolo. La grandissima varietà di situazioni, armi, poteri, percorsi e la possibilità di combinare numerosissimi poteri per creare build pazzesche fa di Hades uno di quei titolo che nessuno dovrebbe “mancare”. Il nostro consiglio? Acquistatelo e preparatevi a vivere una fra le avventure più incredibili degli ultimi anni.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 9,5

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9,5

Francesco Pellegrino Lise




Windows 11 è disponibile dal 5 ottobre 2021

Windows 11, il nuovo sistema operativo di Microsoft sarà disponibile a partire dal 5 ottobre 2021. Lo ha ufficializzato l’azienda sul suo sito. Da quel giorno, l’aggiornamento gratuito al sistema operativo presentato lo scorso 24 giugno, inizierà a essere disponibile per i Pc Windows 10 idonei, mentre i computer preimpostati con Windows 11 inizieranno a essere disponibili per l’acquisto. L’aggiornamento gratuito “sarà graduale e misurato con un focus sulla qualità – spiega Microsoft – I dispositivi idonei nuovi riceveranno per primi l’aggiornamento, che verrà implementato successivamente sui dispositivi già presenti sul mercato, secondo alcuni criteri: modelli di intelligence che valutano l’idoneità dell’hardware, metriche di affidabilità, età del dispositivo e altri fattori che impattano sull’esperienza di aggiornamento”. Microsoft punta a offrire l’aggiornamento gratuito a Windows 11 a tutti i dispositivi idonei entro la prima metà del 2022. Con l’ufficializzazione della disponibilità di Windows 11, la casa di Redmond ricorda anche alcune delle principali novità: un nuovo design, il menu start rinnovato, la modalità “snap” per una migliore gestione delle finestre, chat di Microsoft Teams integrata, ottimizzazioni per il gioco e per migliorare le prestazioni e nuove app di sistema, tra cui il Microsoft Store.

Ricordiamo che i requisiti minimi hardware di Windows 11 sono soddisfatti dalla maggior parte dei PC in circolazione negli ultimi cinque anni. L’unica criticità è nel “Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0” che probabilmente conoscono solo gli ingegneri e qualche appassionato. Si tratta di un piccolo componente hardware delle schede dei PC e dei portatili che si occupa della sicurezza informatica. In pratica è presente in tutti i prodotti pensati per le imprese, su tutti i computer consumer degli ultimi quattro anni e su tutti i computer dotati almeno di processori Intel di ottava generazione oppure AMD Ryzen 2000. Chi invece si è assemblato da solo un PC oppure si è affidato a un negoziante per farlo dovrà verificarne la presenza sui componenti o nelle schede tecniche: solitamente il TMP è integrato nel processore oppure è un chip della motherboard. Infine bisogna ricordare che il modulo potrebbe essere presente ma privo della corretta attivazione che avviene intervenendo sui parametri del BIOS del proprio computer. Uno sviluppatore statunitense ha pubblicato sulla sua pagina ufficiale della community di GitHub un software, denominato WhyNotWin11, che consente di verificare la compatibilità hardware del proprio PC con il futuro sistema operativo. Basta scaricarlo e avviarlo per ottenere il responso e individuare le eventuali criticità. Ovviamente non si tratta di uno strumento ufficiale e bisognerebbe procedere con cautela. Ad ogni modo, online gli utenti ne stanno apprezzando le qualità. Un metodo semplice per verificare la presenza o lo stato del TMP presente sul proprio PC è quello di digitare nella stringa di ricerca di Windows il termine “tmp”. A quel punto comparirà una pagina dove sarà sufficiente cliccare sulla voce “Processore di sicurezza” per ottenere ogni dettaglio informativo sulla versione montata.

F.P.L.




Call of Duty Black Ops Cold War e Warzone, al via la stagione 5

Call of Duty Black Ops Cold War e Warzone hanno ufficialmente dato inizio alla stagione 5. Anche questa volta su tutte le piattaforme arriva una corposa serie di novità che, come da tradizione, coinvolgono ogni singola componente di entrambi gli sparatutto in prima persona e non lasciano nessuno a secco di contenuti in questa caldissima estate 2021.

Al centro dell’aggiornamento c’è come di consueto il Battle Pass, percorso composto da 100 ricompense distribuite in oggetti gratuiti ed altri ‘premium’, ovvero sbloccabili esclusivamente da coloro i quali hanno acquistato il pass stagionale. Tra le ricompense gratuite sono presenti l’ormai immancabile coppia di bocche da fuoco e, in questo caso, si tratta di un fucile d’assalto e di una mitraglietta. L’EM2, disponibile per chi raggiunge il Livello 15, è un fucile d’assalto prodotto in territorio britannico caratterizzato da una bassa cadenza di fuoco, una discreta gittata e un ottimo mirino integrato che consente di risparmiare uno slot accessori in fase di costruzione del loadout. La mitraglietta TEC-9 invece, richiede un po’ di sforzi aggiuntivi e consente a chi raggiunge il Livello 31 del pass di mettere le mani su un’arma dalla cadenza di fuoco inferiore rispetto alle altre appartenenti alla stessa categoria ma dalla una gittata notevole. Nel pass non ci sono ovviamente solo le armi, ma anche una moltitudine di progetti, skin per veicoli ed armi e una nuova operatrice: Kitsune. Questa esperta di cybersecurity autodidatta e ladra di fama mondiale è disponibile in tre diverse versioni: due si possono sbloccare ai livelli 1 e 100 del pass e una, Kyubi, si può ottenere solo acquistando l’edizione più costosa del pass (quella da 2.400 Punti COD) entro un certo lasso di tempo. Una delle novità inaspettate è la modalità Infiltrato per Call of Duty Black Ops Cold War, il cui annuncio potrebbe aver incuriosito un pubblico più ampio rispetto a quello appassionato di sparatutto in prima persona. Questa modalità trasforma Call of Duty in una sorta di rivisitazione con visuale in soggettiva di Among Us, dal momento che le meccaniche alla base di Infiltrato sono le medesime ma con una maggior attenzione verso l’utilizzo delle armi da fuoco e dei gadget. Se non si è interessati ad un’esperienza di questo tipo potrebbero invece stuzzicare le tre nuove mappe multiplayer: Echelon (6v6), Slums (6v6) e Showroom (2v2 e 3v3). La prima di queste, Echelon, è ambientata a Teufelsberg, un luogo nei pressi di Berlino conosciuto anche come la “Montagna del diavolo” e nel quale i giocatori devono contendersi il controllo della cupola centrale, semidistrutta a causa dei precedenti attacchi subiti. Direttamente da Call of Duty: Black Ops II arriva poi Slums, che è una mappa ambientata a Panama e costituita da tre corsie e da una piazza centrale nella quale avvengono gli scontri più accesi. Infine c’è Showroom, la quale non è altro che una sezione del centro commerciale abbandonato del New Jersey chiamato The Pines: questa mappa è stata creata appositamente per i fan della modalità Scontro fra due squadre formate da due o tre giocatori. In attesa di poter mettere le mani anche sulle mappe e le modalità in arrivo nella seconda metà della Stagione 5, i giocatori del multiplayer potranno utilizzare anche il Lanciafiamme, una potente scorestreak che permette di alzare la temperatura dei match, a patto però di aver accumulato abbastanza punti.

Per quello che concerne Call of Duty Warzone, la principale novità riguarda le nuove specialità con le quali creare loadout personalizzati: Ricognitore da battaglia e Tempra. Con l’attivazione del primo si possono evidenziare brevemente i bersagli raggiunti dai proiettili ed è perfetto per chi è solito comunicare con i compagni di squadra. Tempra, invece, altera il funzionamento della corazza: oltre ad aumentare il valore di protezione dell’armatura da 50 a 75, l’indicatore presenta solo due slot al posto dei classici tre. Anche il Gulag ha subito qualche ritocco ed ora l’area in cui giocarsi il tutto per tutto propone una struttura che ricorda quella di Rush, vecchia mappa di Black Ops II. Chi non ama le regole classiche della battle royale troverà sicuramente interessante la modalità Scontro, la quale non è altro che una variante di Zuffa: le squadre combattono fino al raggiungimento di 200 punti ed è possibile rientrare alla morte. In giro per la mappa sono comparse anche delle stazioni satellitari ed è probabile che abbiano qualcosa a che fare con gli strani comportamenti delle Porte Rosse. È molto probabile che l’assenza di novità di rilievo in Warzone e la presenza di questi eventi siano in qualche modo collegati all’imminente annuncio di Call of Duty Vanguard, prossimo capitolo della serie che potrebbe influenzare pesantemente il free to play. Anche Call of Duty Black Ops Cold War Zombies ha ricevuto parecchie attenzioni nella Stagione 5, a partire dall’introduzione di una nuova regione per la modalità Epidemia, ovvero Collateral. Si tratta fondamentalmente di un nuovo bioma, dal momento che Collateral consiste in un’area desertica che si alterna ad enormi rocce e a qualche struttura. Ad aumentare ulteriormente la varietà di questa modalità open world ci pensa Trasporto, un altro tipo di obiettivo da completare per passare alla regione successiva o procedere all’estrazione e che consiste nella scorta di un veicolo per conto di Requiem. A proposito di veicoli, d’ora in poi è possibile imbattersi anche in carri armati in giro per la mappa, così da massacrare zombi sia con il cannone montato sul mezzo corazzato che alla vecchia maniera, passandoci sopra. Gli sviluppatori hanno anche pensato di implementare esclusivamente in Epidemia un nuovo gadget per la mobilità: il Rampino. Grazie a questo strumento che può essere costruito al tavolo da lavoro sarà molto più semplice spostarsi tra i vari punti d’interesse delle enormi mappe. A coinvolgere l’intera componente del gioco è l’arrivo del perk Percezione della morte, il quale conferisce ai nemici oscurati un aspetto luminoso e dispone di cinque potenziamenti sbloccabili tramite l’esborso di Cristalli di Aetherium. Ad accompagnare la specialità troviamo anche il Potenziamento da campo Tempesta: questa abilità stordisce e danneggia i nemici tradizionali, ma con qualche power-up può avere il medesimo effetto anche su Élite e Speciali. Nel caso in cui dovessero avanzarvi dei materiali per il crafting potrete inoltre costruire un lanciafiamme, un’arma da supporto che vi permetterà di annientare orde di non morti con una potente fiammata. Insomma, anche stavolta per tutti gli amanti del mondo di Call of Duty ce ne sono di cose da fare e di oggetti da sbloccare. Sia che vi piaccia il multiplayer di Black Ops, sia che siate appassionati di Warzone o sia che vogliate placare la vostra fame di zombie, la season 5 vi darà ciò che volete. Provare per credere.

Francesco Pellegrino Lise




Instagram diventa più sicuro con la data di nascita obbligatoria

Instagram introduce un nuovo regolamento per rendere la piattaforma sempre più seria e meno rischiosa per i minori. Con la volontà di aumentare le misure di sicurezza per i suoi iscritti, il popolare social ha comunicato che comincerà a chiedere agli utenti di inserire la data di nascita nel profilo, qualora non l’avessero già fatto. Tramite una notifica a comparsa, l’app invierà questa sorta di reminder con cui inserire giorno, mese e anno, come accade già per altri servizi, come Twitter. Secondo la società, questo migliorerà sia l’esperienza degli utilizzatori, per fasce d’età, che la sicurezza degli stessi, vista la possibilità di personalizzare la fruizione nascondendo, ad esempio, contenuti ritenuti non idonei ai minori o ad un certo pubblico. “La notifica apparirà diverse volte e se, ad un certo punto, non avrai condiviso la tua data di compleanno, dovrai necessariamente farlo per poter continuare a utilizzare Instagram – spiega Pavni Diwanji, VP of Youth Products di Instagram – questa informazione è necessaria per lo sviluppo delle nuove funzionalità dedicate alla sicurezza dei giovani su Instagram. In secondo luogo, per poter visualizzare alcuni post, vedrai un avviso che ti chiederà la data di nascita. Questi sono già attivi sui post sensibili o espliciti ma la novità è che d’ora in poi – se non lo hai già fornita in precedenza – la data sarà obbligatoria”. Resta il problema di chi inserisce sul sistema una data diversa da quella reale, magari per apparire agli occhi di Instagram maggiorenne. “Stiamo già utilizzando l’intelligenza artificiale per stimare l’età delle persone sulla base di alcuni segnali, come ad esempio i post di Buon Compleanno. In futuro, se qualcuno ci comunica di avere una certa età e la nostra tecnologia ci suggerisce diversamente, gli mostreremo un menù di opzioni per verificare l’età. Questo lavoro è ancora nelle fasi iniziali, e non vediamo l’ora di poter condividere più dettagli” conclude Diwanji. Insomma, le nuove regole sono un modo per rendere Instagram un luogo ancora più sicuro e per tutelare gli utenti più giovani.

F.P.L.