Roma, mini rave party al parco della Cervelletta: denunciati tutti i presenti

ROMA – Questa mattina, intorno alle ore 8, alcuni cittadini hanno segnalato al 112 la presenza di un gruppo di persone con musica ad alto volume all’interno del parco della Cervelletta.

I Carabinieri della Compagnia Roma Montesacro, unitamente ai colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma, sono quindi intervenuti sorprendendo 13 persone – tra uomini e donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni, originari di Roma, di Perugia, della provincia dell’Aquila, della provincia di Pescara e della provincia di Catania – che si stavano intrattenendo in un’area del parco, con musica ad alto volume proveniente da alcune casse montate e collegate ad un mixer.

I Carabinieri hanno interrotto la festa abusiva e hanno identificato tutti i presenti denunciandoli per invasione di terreni pubblici. L’organizzatore, a cui i Carabinieri hanno sequestrato l’attrezzatura elettronica, è stato anche denunciato per aver aperto luoghi di pubblico spettacolo o ritrovo senza avere osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela della incolumità pubblica (art.681 C.P.).




Palermo, imbrattamento teatro Massimo: identificati i responsabili

PALERMO – Individuati i responsabili dell’imbrattamento di una colonna del teatro Massimo. Si tratta di 4 minorenni, di cui due infraquattordicenni, individuati dai Carabinieri della Stazione Centro.

L’indagine, partita dalla visione di alcune fotografie apparse sui social media e riprese anche da qualche testata giornalistica, nonché dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nell’area del maestoso teatro, ha consentito l’individuazione e l’escussione testimoniale dei giovani presenti sul posto al momento del fatto e la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di tutti i responsabili.

Il reato contestato, art. 639 del codice penale, poiché commesso su cose di interesse storico o artistico, comporta, qualora gli indagati dovessero risultare colpevoli al termine dell’iter giudiziario, la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro.




Itaca20.21, Cangemi (Lega): “Più di 60 relatori, oltre 2000 persone accreditate per la tre giorni di lavori”

“Più di 60 relatori, oltre 2000 persone accreditate per la tre giorni di lavori di Itaca20.21.Questi i numeri della quarta edizione della manifestazione che si è chiusa oggi a Formello” Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi.
“Rinnoviamo l’invito a ritrovarci l’anno prossimo, per Itaca20.22 con il sicuro riconfermato sindaco di Formello, Gian Filippo Santi, e il nuovo sindaco di Roma Enrico Michetti”

Il futuro della Capitale d’Italia è stato al centro della tappa conclusiva di Itaca20.21.
Rinsaldare i rapporti tra il Comune di Roma e le altre istituzioni, via rifiuti dalle strade, rilanciare i brand del territorio e norme semplici e comprensibili per i cittadini gli impegni per Roma ribaditi da Michetti durante il focus dedicato all’Economia solidale e al futuro di Roma, con Mario Baccini, presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito, moderato dalla giornalista Maria Antonietta Spadorcia.

Baccini ha sottolineato l’importanza del microcredito soprattutto dopo i contraccolpi della pandemia, che hanno aumentato il numero di persone in difficoltà economica. Ha quindi illustrato il progetto sperimentale sul microcredito, di concerto anche con il Comune di Roma, e chiesto ad Enrico Michetti l’impegno a sostenere questa iniziativa.
“Condivido la finalità sociale e l’impegno del Microcredito – ha affermato Michetti – Abbiamo bisogno di una grande banca di Roma, che creda nel territorio e si unisca alle iniziative del Microcredito”.

Quindi ha ricordato l’importanza “di rimettere al centro la collaborazione tra le istituzioni per il bene di Roma come già accade da tempo in altre città come Milano”.

“L’emergenza dell’emergenza a Roma sono i rifiuti – ha aggiunto – bisogna svuotare i cassonetti, creare isole ecologiche e garantire la disponibilità di impianti in numero sufficiente per trattare e smaltire rifiuti. Altra parola d’ordine è semplificazione amministrativa, riducendo il numero di regolamenti amministrativi rendendoli comprensibili ai cittadini. Il dovere di un sindaco – ha aggiunto Michetti – è creare opportunità e lavoro per la propria comunità. Voglio essere un sindaco della gente e per la gente”.

Condivisa infine la necessità dotare Roma di poteri legislativi come emerso durante la presentazione del libro di Francesco Giro “Interesse Capitale” moderato dal politologo Luigi Di Gregorio, che ha visto a confronto l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, e l’ex assessore all’urbanistica del Comune di Roma, Roberto Morassut. “È una priorità – hanno sostenuto tutti i relatori – non più rinviabile per far ripartire Roma e con lei l’Italia”.




Forano, scarica materiale da demolizione nel bosco: denunciato imprenditore di Rieti

L’uomo rischia l’arresto fino a due anni, qualora venisse determinata la pericolosità dei rifiuti abbandonati

FORANO (RI) – Colto in flagrante mentre scarica 60 metri cubi di materiale da demolizione all’interno di un bosco privato. L’uomo, un 57 enne di Rieti, titolare di una ditta di costruzioni, è stato denunciato dai Carabinieri Forestali della Stazione di Montebuono intervenuti sul posto durante la normale attività di perlustrazione del territorio.

I militari hanno inoltre provveduto a sottoporre a sequestro il mezzo di trasporto utilizzato e l’area interessata.

L’imprenditore, che presenta già precedenti di polizia per reati ambientali, dovrà ora rispondere del reato di trasporto di rifiuti in assenza delle autorizzazioni previste, oltre che di abbandono di rifiuti in area che, per rilievo naturalistico e in considerazione delle caratteristiche ambientali e della biodiversità in essa presente, risulta sottoposta a “vincolo ambientale” in base al “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Una condizione questa che rende ancora più gravi le condotte contestate, tenuto altresì conto che, non essendo nota con certezza la provenienza dei materiali abbandonati, gli stessi sono stati cautelativamente considerati “pericolosi”.

Le indagini, curate dalla Procura della Repubblica di Rieti, porteranno a determinare le responsabilità personali e l’entità del danno procurato e le condotte, se confermate, potrebbero portare alla pena dell’arresto sino a due anni, qualora venisse determinata la pericolosità dei rifiuti abbandonati.




Green Pass, le nuove regole da ottobre: si discute estensione per trasporto pubblico locale

Il Green pass obbligatorio per i dipendenti statali, per tutte quelle categorie che lavorano nei luoghi dove è già richiesto e – forse – anche per gli autisti del trasporto pubblico locale e per i passeggeri.

L’ultimo nodo sull’estensione del certificato verde – prevista con un nuovo decreto e con misure in vigore da ottobre – riguarda ora l’accesso al Tpl e il controllo del pass sui mezzi.

Il tutto in attesa dell’incontro tra sindacati e imprese fissato per lunedì 6 settembre, quando Cgil, Cisl e Uil vedranno Confindustria e Confapi per discutere del lasciapassare sui luoghi di lavoro.

Con l’Italia senza cambi di colore per almeno una settimana (in giallo c’è la sola Sicilia, il resto della Penisola è in fascia bianca) l’obiettivo del Governo resta il raggiungimento entro fine settembre dell’80% della platea vaccinale immunizzata. Un dato importante che sembra ormai essere alla portata ma che potrebbe non significare l’immunità di gregge, per la quale mancherebbe ancora il completamento del ciclo vaccinale per almeno altri 7 milioni di persone. Per questo una misura efficace per alzare l’asticella, puntando all’85% di immunizzati tra gli over 12 ad ottobre, potrebbe essere proprio l’allargamento del certificato verde.




Sicilia, i fagioli dei Nebrodi sono un nuovo Presidio Slow Food

Dei circa sessanta fagioli censiti, quelli riconosciuti Presidio Slow Food sono nove

Un Presidio Slow Food che ne racchiude nove, tutti insieme. È quello dei fagioli di carrazzo dei Nebrodi, in provincia di Messina. Scriviamo nove, perché altrettante sono le varietà di fagiolo rampicante (carrazzo, nel dialetto dei Nebrodi, significa proprio rampicante) che in quest’area della Sicilia sono accomunate dalla caratteristica di crescere avvinghiati a tutori fatti con le canne, con i polloni di nocciolo oppure con reti, pur mantenendo forma e colori diversi gli uni dagli altri, oltre che naturalmente un’identità ben precisa esplicitata anche dal nome. 

I Nebrodi, terra di fagioli

C’è il fagiolo lumachedda, di colore marroncino chiaro con venature marrone scuro; il setticanni, dal seme nero; l’ucchittu santanciulisi e l’ucchiuttu di Santa Lucia, al contrario, sono bianchi; c’è il buttuna di gaddu, rosato e nero e il pinuttaru, rosa con venature viola. E poi tre ecotipi chiamati crucchittu, coltivati nell’alta valle del torrente Naso: vanno dal colore rosso vinoso al viola scuro screziato di rosa. Tutti e nove si caratterizzano per la quasi totale assenza di buccia, caratteristica che li rende altamente digeribili, e per rappresentare la tradizione agricola dei Nebrodi. 

Secondo i racconti degli anziani, infatti, nei Nebrodi i fagioli vengono coltivati almeno dalla metà dell’Ottocento, in particolare in prossimità delle sorgenti, tra i 600 metri di altitudine fino ai 1200 metri. Un territorio caratterizzato da forti pendenze e, proprio per questa ragione, ben poco adatto a produzioni intensive. Più semplice, si fa per dire, seminare i fagioli negli appezzamenti di terra pianeggiante ricavati dai terrazzamenti: piccole superfici, che garantivano ai contadini una produzione appena sufficiente per il consumo familiare, magari nella ricetta più tipica e semplice di tutte, lessi e conditi con un filo di olio extravergine (a piatto, come si dice in dialetto). Poi, a partire dagli anni ’60, la presenza degli orti sui Nebrodi ha subito un lento declino.

A spiegarci il progetto di recupero è Salvatore Granata, referente Slow Food del Presidio: «Tutto è nato dalla collaborazione tra il Parco dei Nebrodi e il Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo, che insieme hanno dato vita alla Banca vivente del germoplasma vegetale a Ucria, un luogo destinato alla conservazione della biodiversità e della salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale di varie specie vegetali, sia forestali che agricole, e l’annesso “Giardino dei Semplici”, un orto per la riproduzione dei semi». 

Negli anni, la Banca del germoplasma ha studiato la tradizionale coltivazione di fagioli nel territorio dei Nebrodi, raccogliendo e catalogando i semi di diverse varietà: alla fine, il loro numero sfiorava quota 60. «Come comunità abbiamo pensato che conservare i semi non fosse sufficiente – prosegue Granata – ma che bisognasse diffonderli, inducendo i coltivatori locali a valorizzare queste specie tornando a coltivarle». Gli obiettivi? «Fungere da barriera contro l’omologazione dei fagioli coltivati intensivamente, scongiurare la perdita di varietà e, naturalmente, anche produrre reddito».

Scelta di vita

Dei circa sessanta fagioli censiti, quelli riconosciuti Presidio Slow Food sono nove. La scelta, spiega il referente di Slow Food, è caduta «su quelli antichi, quelli cioè la cui presenza è attestata più indietro nel tempo, e su quelli dalle caratteristiche organolettiche migliori, maggiormente apprezzati dal mercato». 

I produttori che aderiscono al Presidio Slow Food dei fagioli di carrazzo sono otto. Il loro referente, Stefano Lembo, ha meno di 40 anni e una passione nata in un giorno di settembre del 2008: «Era il primo anno che alla Banca del germoplasma venivano piantati i fagioli e le varietà erano già 43 – ricorda -. Quel giorno mio padre, che lavorava lì, mi chiese di accompagnarlo e di aiutarlo a spostare le cassette. Arrivato lì mi trovai di fronte agli occhi un’esplosione di forme e di colori che mi lasciò senza parole: decine di varietà di fagioli tutte diverse… e io che fino ad allora pensavo soltanto ai borlotti e ai cannellini! Fu in quel momento che, inconsciamente, decisi che avrei voluto fare questo lavoro». I tempi, allora, però non erano ancora maturi: «Nel 2014, insieme alla ragazza che oggi è diventata mia moglie, ho piantato 40 varietà di fagioli nell’orto di casa. Per me era un periodo difficile perché non trovavo lavoro, e dopo qualche tempo ci siamo chiesti perché non provare a cominciare a commercializzare la nostra produzione. È cominciata così e poi, come spesso accade, da cosa nasce cosa, fino al riconoscimento come Presidio Slow Food: sono convinto che, per tanti ragazzi come me, questa produzione possa rappresentare una strada, uno sbocco anche professionale». Il Presidio Slow Food dei fagioli di carrazzo dei Nebrodi è sostenuto dal Parco naturale regionale dei Nebrodi, dal Comune di Ucria e dalla Banca vivente del germoplasma vegetale dei Nebrodi. L’area di produzione del Presidio Slow Food dei fagioli di carrazzo dei Nebrodi coincide con i Monti Nebrodi, tra la Vallata del Valdemone e la Vallata del Fitalia, fino all’altopiano di Ucria e il comune di Floresta.




Regione Lombardia premia Lu-Ve tra le aziende eccellenti per l’impegno nella lotta e nella gestione della pandemia

LU-VE Group, multinazionale varesina quotata su MTA tra i primi operatori al mondo nel settore degli scambiatori di calore, ha ricevuto da Regione Lombardia il premio “L’impresa oltre l’impresa”,unica per la provincia di Varese, per il lungo e significativo impegno di crescita e di sviluppo apportato sul territorio anche in un periodo difficile come quello segnato dalla pandemia.

Il riconoscimento, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, è stato consegnato a Palazzo Lombardia dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e dall’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi. Il premio – istituito dall’assessorato allo Sviluppo economico di Regione Lombardia per valorizzare l’impegno delle imprese lombarde nella lotta e nella gestione della pandemia – è stato consegnato a 20 modelli di eccellenza di imprese lombarde che, con la crisi dell’epidemia da Covid 19, si sono distinte con strategie innovative per fronteggiare la crisi a favore dei propri dipendenti, dei clienti, dei fornitori e del territorio di riferimento, per attivare un meccanismo virtuoso di promozione delle buone pratiche riproducibili. A ritirare il premio per LU-VE Group, Fabio Liberali, membro del Cda del Gruppo e responsabile della comunicazione.

Il premio ricevuto rappresenta per noi un importante riconoscimento dell’impegno che abbiamo messo nell’affrontare questo periodo di pandemia, facendo squadra e stando vicini ai nostri collaboratori e a tutto il territorio” ha commentato Fabio Liberali, di LU-VE. ”Ringrazio a nome di tutta l’azienda le donne e gli uomini di LU-VE Group e l’intera struttura per aver dato prova della consueta forza e senso del dovere. Questo atteggiamento ci ha consentito di crescere anche nel 2020”. LU-VE si è distinta nel 2020 per la resilienza dimostrata durante la pandemia e il lockdown imposto per limitare il contagio da Covid-19, riuscendo a raggiungere gli obiettivi fissati a seguito del lockdown. Il diffondersi della pandemia non ha infatti frenato la produttività negli stabilimenti lombardi, come dimostrano i numeri del 2020: un fatturato prodotti cresciuto a €401,5 milioni, +2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. “Abbiamo premiato – ha spiegato il presidente Attilio Fontana – 20 modelli di eccellenza di aziende che, in diversi territori lombardi, si sono distinte con strategie innovative a favore dei propri dipendenti, clienti e fornitori per attivare un meccanismo virtuoso di promozione delle buone pratiche riproducibili. Attività – ha concluso Fontana – che le imprese hanno messo in atto prevalentemente durante tutto il periodo della pandemia da Covid“. Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico ha commentato: “È stato doveroso e lo è tutt’oggi ringraziare i medici, gli operatori sanitari i volontari, ma è arrivato anche il momento di ringraziare le nostre imprese e gli imprenditori. L’iniziativa di oggi vuole essere soprattutto il ringraziamento a chi crea lavoro. Alle tante aziende lombarde tra cui queste venti premiate che hanno fatto tanto per il nostro territorio, le Comunità, i loro dipendenti e per la loro stessa attività”. “Hanno aiutato anche a livello sociale la nostra Regione. Insieme a loro vogliamo passare dalla fase emergenziale alla fase strategica evidenziando gli esempi positivi che saranno riconosciuti con questi premi. Questo è il connubio tra pubblico e privato che resta la ‘ricetta’ vincente di Regione Lombardia e che lo sarà ancora nel futuro”.

La selezione e l’esito della valutazione di tipo qualitativo sono state curate dal Comitato Scientifico composto da valutatori esterni, con caratteristiche di indipendenza e competenza, coordinato dal Sole 24 Ore. Ne hanno fatto parte: Mattia Losi, sviluppo strategico Gruppo 24 Ore in qualità di coordinatore; Daniele Bellasio, già direttore Comunicazione Università Cattolica del Sacro Cuore, ora direttore de ‘La Prealpina’; Maurizio Dallocchio, professore di Finanza Università Bocconi; Rossella Sobrero, presidente della Federazione relazione pubbliche italiana; Cristiana Rogate, presidente Refe – Strategie di Sviluppo Sostenibile; Tiziana dell’Orto, segretario generale EY Foundation onlus e Maria Grazia Andali, Chief marketing officer Credimi.




Firenze, Giardino Corsini: tutto pronto per la mostra “Artigianato e Palazzo”

Un viaggio tra i mestieri d’arte tradizionali – riletti in chiave contemporanea

FIRENZE – La prossima edizione di ‘Artigianato e Palazzo botteghe artigiane e loro committenze’ – in programma dal 16 al 19 settembre 2021 al Giardino Corsini Firenze – sarà un’edizione inedita che accompagnerà il pubblico nel Giardino e nel Palazzo, passando dall’evocazione storica alla realtà contemporanea delle attività manuali.

“Il nuovo concetto espositivo della nostra Mostra – spiegano Sabina Corsini, Presidente dell’Associazione Giardino Corsini e Neri Torrigiani, ideatore ed organizzatore della manifestazione, nasce dall’esigenza di offrire ai visitatori un luogo organico a sottolineare come nel tempo le maestranze artigiane prosperavano attorno al “Palazzo”, un luogo ideale che diventava di volta in volta “vetrina” e “palestra” per la sperimentazione. Perché il sapersi rinnovare dell’artigiano parte proprio da qui”.

Artigianato e Palazzo diventa quindi un’esperienza che invita il pubblico a sviluppare un rapporto con le maestranze al lavoro aprendo per la prima volta alcuni spazi del Palazzo – dalle Sale Monumentali alle Scuderie, dai Garage alla Stanza dei Finimenti, dalla Falegnameria alla Legnaia.

Un viaggio tra i mestieri d’arte tradizionali – riletti in chiave contemporanea – con una nuova selezione di 80 straordinari artigiani, dall’Italia e dall’estero.

La Mostra sarà inoltre accessibile anche dall’ingresso del Palazzo (via Il Prato, 58) oltre che da quello abituale del Giardino (via della Scala, 115), più comodo per chi viene da fuori città in treno, tramvia e auto.

Da ricordare la straordinaria “Mostra Principe” dedicata a “Enrico Magnani Pescia. L’arte della carta a mano dal 1481” nel Salone da Ballo, “Galleria dell’Artigianato: Viaggio in Toscana” promosso da Artex e le tante iniziative che vedono le collaborazioni di importanti personaggi e istituzioni internazionali il cui calendario è riportato sul sito artigianatoepalazzo.it




Alla Milano Design Week “Lunae Lumen” di Felice Limosani

Un momento artistico sospeso tra passato e futuro

“Lunae Lumen” è il titolo della video installazione di Felice Limosani, artista multidisciplinare tra i più importanti esponenti contemporanei dell’arte visiva e delle sue forme emergenti di espressione.

La videoarte dell’opera è resa evocativa dalla voce narrante del Maestro Beatrice Venezi, direttore d’orchestra tra le donne leader del futuro secondo Forbes, e accompagnata da una esecuzione inedita di Clair de Lune, una delle più belle suite per pianoforte scritte da Claude Debussy. È così che il duo artistico guida il visitatore in un’esperienza sensoriale unica nel suo genere.

5.05 minuti per mettere in pausa la quotidianità e lasciarsi guidare dalle parole di Limosani e dalla voce di Beatrice Venezi. Un momento artistico sospeso tra passato e futuro.

Inaugurata lo scorso giugno a Firenze – dopo aver toccato Porto Rotondo, Forte dei Marmi e Cortina d’Ampezzo

La video installazione itinerante termina il suo percorso alla Milano Design Week. Un’opera,“Lunae Lumen”, che si inserisce nell’innovativo linguaggio culturale delle Digital Humanities, celebrandone la creatività e dimostrando come discipline umanistiche e tecnologie digitali possano ibridarsi ed emozionare.

L’accesso all’installazione è riservato ai soli visitatori adulti

Tra le iniziative della Milano Design Week, Philip Morris Italia presenta anche IQOS CLUB, uno spazio presso l’Opificio 31 dedicato a tutti i membri della comunità IQOS e aperto ai visitatori fumatori adulti interessati, con un allestimento immersivo in cui confluiscono elementi di design e tecnologia. Nello stesso spazio sarà anche possibile apprezzare e gustare le “opere culinarie” preparate dallo Chef stellato Felice Lo Basso del Felix Lo Basso Home & Restaurant di Milano.

Felice Limosani (1966)

Artista riconosciuto in ambito internazionale, interprete e innovatore delle Digital Humanities, esperto di avanguardie espressive e linguaggi emergenti. Lavora con l’idea di integrare discipline umanistiche e cultura digitale, attraverso l’arte e il design, per creare nuovi livelli di percezione, di conoscenza e di interazione tra persone, tecnologie ed esperienze sinestetiche.

Basato a Firenze, il suo studio multidisciplinare opera con lo status giuridico di Società Benefit per creare inediti modelli di valorizzazione del patrimonio culturale, anche a supporto di contesti sociali e della sostenibilità ambientale. I suoi lavori spaziano dalle installazioni artistiche, alla costruzione di ambienti immersivi fisici e virtuali, fino alla curatela di progetti benefit su commissione.

Ha creato opere su commissione, esposte al Louvre di Parigi, a Miami Art Basel, a The White Chapel Gallery di Londra, Palazzo Strozzi, Palazzo Vecchio e Accademia di Firenze, Accademia di Francia a Roma, Duomo di Milano, Triennale di Milano e Padiglione Mies Van der Rohe Barcellona.