Rieti, in manette i Bonnie e Clyde dell’Italia centrale

La coppia, che era solita spostarsi a piedi, in bicicletta ed in treno, rendendo così molto difficoltoso il loro pedinamento

RIETI – Arrestati e portati in carcere una coppia di ladri responsabile di numerosi furti aggravati perpetrati nel centro Italia. A mettere le manette ai polsi ai due malviventi gli Agenti della Polizia di Stato che hanno eseguito le ordinanze di custodia in carcere emesse dal Tribunale di Rieti.

Si tratta di I.D., del 1980 e della sua compagna. L.D., anch’essa del 1980, entrambi pregiudicati

L’indagine è partita nel mese di giugno quando, ignoti, erano penetrati all’interno di un negozio di materiali edili reatino ed avevano asportato denaro in contanti ed alcuni utensili di marca per oltre tremila euro di valore.

In quella circostanza, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Rieti, esaminando le immagini della videosorveglianza ed ascoltando le testimonianze di alcuni passanti avevano ricostruito la vicenda, individuando gli autori del furto ed identificandoli per il reatino I.D., di 41 anni, già conosciuto dalle Forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti e per la sua compagna coetanea L.D., residente a Spoleto.

Durante l’attività di indagine, gli Agenti della Polizia di Stato hanno ricostruito tutti gli spostamenti dei due ladri raccogliendo fondati elementi di prova relativi alla responsabilità dei due quarantunenni in numerosi furti in esercizi commerciali ed in danno di cittadini in tutto il centro Italia.

In particolare, la coppia, che era solita spostarsi a piedi, in bicicletta ed in treno, rendendo così molto difficoltoso il loro pedinamento, oltre al furto operato a giugno nel negozio di materiali edili reatino, hanno derubato, in tutta l’estate appena trascorsa, solo a  Rieti, 4 esercizi commerciali, due cittadini, nonché hanno perpetrato un furto in appartamento, in una autovettura in sosta ed all’interno della Cappella dell’Ospedale De Lellis di Rieti, dove avevano causato anche dei danneggiamenti. Per alcuni di questi episodi criminosi, avvenuti in provincia di Rieti, i due ladri erano stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria dai militari dell’Arma dei Carabinieri.

Ma le indagini effettuate dalla Polizia di Stato hanno evidenziato anche la commissione di altri reati contro il patrimonio in altre province del Centro Italia.

Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, che hanno operato, anche liberi dal servizio, una serie di appostamenti e pedinamenti, oltre a numerose attività di tipo tecnico, anche avvalendosi della collaborazione della Polizia Scientifica, hanno raccolto nei confronti dei due ladri una serie interminabile di elementi che hanno evidenziato le loro responsabilità in numerosi reati per i quali sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria che ha emesso, in considerazione della elevata pericolosità sociale dei due, le relative ordinanze di custodia cautelare in carcere che sono state eseguite nei giorni scorsi.

La donna è stata rintracciata a Foligno dagli Agenti del locale Commissariato di P.S. ed è stata condotta presso il carcere femminile di Perugia, mentre l’uomo è stato bloccato dagli Agenti della Squadra Mobile reatina ed associato presso la Casa Circondariale di Rieti Nuovo Complesso.

Nel corso dell’arresto operato dagli investigatori reatini, I.D. è stato trovato anche in possesso di un decespugliatore Makita che era stato asportato, sempre nel mese di giugno di quest’anno, da un locale laghetto di pesca sportiva e che è stato restituito immediatamente agli aventi diritto. Le indagini degli Agenti della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia, in particolare del Lazio, dell’Abruzzo e dell’Umbria, interessate dagli investigatori reatini, proseguono per accertare le responsabilità della coppia in ulteriori furti commessi nei mesi scorsi.




Polisportiva Borghesiana (calcio), la Fiorentini responsabile dell’attività di base e del calcio a 5 rosa

Roma – Tempo di novità nello staff alla Polisportiva Borghesiana. Il club capitolino ha ufficializzato l’ingresso di Daniela Fiorentini che avrà un doppio ruolo: quello di responsabile dell’attività di base (e in particolare dei Piccoli Amici 2013-14 e dei Primi Calci 2015-16), ma anche della nuova prima squadra femminile di calcio a 5 che militerà nel campionato di serie D. “Tutto è nato da una chiacchierata estiva col responsabile del settore calcio Lino Virgili: lui mi aveva chiesto di poter collaborare sull’attività di base e io ho “rilanciato” proponendogli anche di aggiungere il calcio a 5 femminile all’offerta sportiva del club”. D’altronde la Fiorentini già portava avanti questi ruoli nella vicina società del Borussia dove ha lavorato fino alla scorsa stagione: “La risposta delle famiglie del territorio è stata molto buona, ben oltre le nostre aspettative. Le famiglie, evidentemente, hanno voglia di far fare sport ai loro ragazzi dopo una stagione in cui, a causa dell’obbligo di “allenamenti individuali”, avevano perso la possibilità di fare le partitine che sono la loro gioia”. In questo compito la Fiorentini sarà coadiuvata da altre tre ragazze per uno staff tutto al femminile: “Collaboreranno con me Giorgia Domenicale, Martina De Vecchis e Maria Giulia Ceccarelli che giocano con la D del calcio a 5. I gruppi dei Piccoli Amici e dei Primi calci si alleneranno due volte a settimana il lunedì e il giovedì dalle 17,30 alle 19”. E chissà che in un prossimo futuro non si riesca a creare un gruppo di Scuola calcio tutto al femminile: “Mi piacerebbe molto anche perché le ragazzine hanno una capacità di concentrazione superiore ai maschietti. In ogni caso qualche bimba è già venuta a provare in questi giorni e verrà integrata coi gruppi maschili”. La chiusura è sulle aspettative per la serie D di calcio a 5: “Una novità assoluta per la Polisportiva Borghesiana: all’inizio c’era un po’ di scetticismo, ma siamo state accolte molto bene. Assieme alla preparatrice dei portieri Ilaria D’Errico cercheremo di portare questo gruppo ai vertici: giochiamo per competere”.




Ssd Colonna (calcio), Genovese e l’Under 19: “I ragazzi vengono da ben undici paesi diversi”

Colonna (Rm) – Sarà una delle novità nello staff tecnico del Colonna per la stagione 2021-22. A Stefano Genovese è stata affidata l’Under 19 che al momento è provinciale, ma che nutre qualche speranza di ripescaggio nei regionali. “Col Colonna l’accordo è nato quasi per gioco, parlando con il responsabile della Scuola calcio Sergio Raponi e l’ex ds David Pinci. Qui, poi, ho ritrovato il direttore generale Angelo Carletta con cui ho lavorato a Rocca Priora: fu lui, insieme allo stesso Raponi, a propormi di prendere la Juniores anche all’epoca. Ritrovarlo in questo ruolo mi fa molto piacere: è una persona che ha una gran voglia di fare e sa dare indicazioni chiare ai suoi collaboratori”. Genovese fa un passo indietro per “salutare” la sua ultima società, ovvero la Df Academy di Marino: “L’anno scorso avevo l’Under 17 da loro e c’era un programma di tipo biennale: sono stato lì pochi mesi, ma sono stati molto intensi anche se alla fine ho fatto scelte diverse. Ringrazio anche pubblicamente il direttore generale Andrea Piccinno e il presidente Francesco Florio che sono stati squisiti col sottoscritto”. L’allenatore descrive le peculiarità del nuovo gruppo Under 19 del Colonna: “Innanzitutto abbiamo avuto una grande risposta a livello numerico, poi ci ha colpito il fatto che i 23 elementi della nostra rosa arrivino da undici paesi del circondario. Bisognerà lavorare tanto per diventare un gruppo, anche se tecnicamente ci sono delle buone qualità: abbiamo sei ragazzi del 2002, altri del 2003 e molti del 2004. La rosa, quindi, è mediamente sotto età, ma ha voglia e può giocarsela, dimostrando di avere la malizia giusta per affrontare questo campionato. La squadra ha iniziato a lavorare dallo scorso 31 agosto con due allenamenti, poi la “vera” attività ufficiale è iniziata dal 6 settembre. Abbiamo giocato due amichevoli col Garbatella (k.o. per 3-1) e poi a Castelverde (perso 3-2), ma in entrambi i test ho avuto buoni riscontri. Domenica giocheremo in casa con la Vivace Grottaferrata e aspettiamo nuove risposte”.




Cavese Academy 1919 (calcio, Under 17), Proietti: “Cercheremo di giocarcela con tutti”

Cave (Rm) – La Cavese Academy 1919 lo ha fortemente voluto “promuovere” nel settore agonistico. Domenico Proietti Modi sarà l’allenatore dell’Under 17 provinciale del club prenestino: un gruppo composto da 2005 e 2006 che dovrà fare una stagione senza grandi pressioni. “L’obiettivo è quello di divertirci e provare a giocarcela con tutti, ma sia chiaro: non andremo in giro a fare scampagnate, non vogliamo fare brutte figure”. Il campionato inizierà il prossimo 31 ottobre: “Non sappiamo ancora se giocheremo nel girone di Roma o in quello di Frosinone, in ogni caso ci capiterà di giocare su campi difficile – dice Proietti Modi – Se il gruppo è pronto dal punto di vista della personalità? Sono ragazzi e quindi devono crescere sotto vari aspetti, ci aspetta tanto lavoro da fare”. L’allenatore segue la squadra da dieci giorni: “Sinceramente non ci aspettavamo di poter riuscire ad allestire un gruppo così numeroso, anche se composto da una doppia fascia d’età. In tal senso la società e in particolare il responsabile tecnico Armando Zammarelli hanno fatto un gran lavoro: con lui ci conosciamo da una vita ed è quello che ha spinto di più per farmi fare il “salto” nell’agonistica al mio terzo anno da allenatore. Col gruppo dell’Under 17 stiamo imparando a conoscerci e domenica giocheremo la prima amichevole a San Cesareo: la rosa è disomogenea nel senso che ci sono ragazzi più pronti e altri quasi alle prime esperienze calcistiche, ma cercheremo di farli crescere tutti e di formare il giusto spirito di squadra”. L’anno scorso Proietti Modi allenava già nella Cavese Academy 1919: “Mi sono dedicato agli Esordienti in una stagione molto dura a causa della pandemia. Avrei voluto aspettare un pochino prima di tuffarmi nel settore agonistico, ma Zammarrelli assieme al presidente Daniele Flavi e a Emanuele Giacchè hanno insistito molto e quindi ho accettato con entusiasmo. In questa nuova avventura, comunque, mi aiuteranno il vice Graziano Pasquazi e Augusto Marchetti che si occuperà della parte burocratica e dirigenziale del nostro gruppo”.




Atletica Frascati scatenata: ai campionati regionali Cadetti arrivano tre titoli, due argenti e un bronzo

Frascati (Rm) – L’Atletica Frascati si è letteralmente scatenata nel week-end appena messo alle spalle. Gli atleti del club del presidente Sandro Di Paola hanno conquistato tre titoli, due secondi e un terzo posto ai campionati regionali Cadetti (14-15 anni) che sono andati in scena a Rieti. La parte del leone l’ha recitata Ginevra Di Mugno (nella foto Di Marco/Fidal Lazio) che ha dominato nel mezzofondo con i successi sui 1000 e i 2000 metri. Bravissima anche Chiara Padoan campionessa regionale sulla specialità dei 300, ma sono da sottolineare anche i secondi posti di Francesco De Santis (sempre sui 300) e di Diego Carletti (nel triplo), oltre al bronzo di Eleonora Mattogno nei 1200 siepi. Non sono riuscite a salire sul podio finendo al quarto posto, ma hanno comunque ottenuto un risultato di tutto rispetto sia la staffetta 4×100 (composta da Ginevra Di Mugno, Chiara Padoan, Eleonora Mattogno e Chiara Perciballi), sia Emma Valeri nei 1200 siepi e Chiara Padoan negli 80 metri dove Chiara Perciballi ha chiuso al sesto posto, stesso piazzamento di Andrea Scalella nei 1000. Sono già quattro, comunque, i frascatani che hanno ottenuto il pass per i prossimi campionati italiani Cadetti in programma a Parma il 2 e 3 ottobre: si tratta di Ginevra Di Mugno, Chiara Padoan, Francesco De Santis e Diego Carletti.
“Siamo molto contenti di come sono andate le cose, non era facile portare quattro ragazzi alle finali nazionali – dice il presidente Di Paola – Sono stati innalzati gli standard di partecipazione ai campionati italiani a causa del Covid e inoltre da due anni per la pandemia non possiamo fare quel reclutamento scolastico che è stato spesso un punto di forza del nostro vivaio, ma nonostante questo i risultati complessivi sono stati molto positivi. In campo regionale ci stiamo difendendo molto bene, come avevano già dimostrato i recenti risultati del campionato per società Cadetti. In allenamento vediamo lo stato di forma dei nostri ragazzi e sapevamo che potevano essere protagonisti, ma ci sono state anche sorprese come lo splendido secondo posto di Carletti nel triplo dietro al fortissimo tiburtino Aldo Rocchi. Sono convinto che tutti i quattro qualificati potranno giocarsi le loro carte anche a Parma. In ogni caso i risultati che abbiamo ottenuto anche nello scorso fine settimana sono la conferma di un movimento giovanile vivo che riesce a farsi spazio al cospetto di realtà affermate come la stessa Rieti, dove la politica ha sempre difeso una realtà storica come quel club (cosa che non è accaduta qui a Frascati) e le ha messo a disposizione delle strutture di primo livello. Noi speriamo che dopo le elezioni, la nuova amministrazione riesca finalmente a dare ai nostri ragazzi una nuova pista”
Intanto nel prossimo fine settimana sono due gli appuntamenti salienti: una gara a Cecchina (dedicata alle categorie dagli Esordienti ai Cadetti) dove verrà inaugurata proprio la nuova pista e una al “Paolo Rosi” a Roma dove saranno di scena gli Assoluti e tra questi anche Giulio Luciani che tornerà a fare i 400 ostacoli.




Frascati Scherma, Spica: “Sono contenta di essere entrata a far parte di un club così importante”

Frascati (Rm) – E’ uno dei volti nuovi del settore sciabola di questa stagione. Manuela Spica è arrivata al Frascati Scherma da qualche mese, ma ora è anche formalmente una tesserata del club tuscolano. A 17 anni, affronterà il primo anno Giovani ed è pronta a togliersi diverse soddisfazioni: “Prima di venire al Frascati Scherma ero al Gymnasium Raiano, un club abruzzese della mia zona.
Da marzo scorso mi alleno con il maestro Andrea Aquili e vengo a Frascati due volte a settimana direttamente da casa: faccio un’ora e mezzo di viaggio, mi accompagna mio papà Sergio che assieme a mia mamma Lorella e a mio fratello Simone mi hanno sempre sostenuto in questa passione. Perché ho scelto Frascati? Ero venuta varie volte per alcuni allenamenti, mi sono sempre trovata bene. E poi qui ci sono molte atlete di livello assoluto, questo mi permette di crescere e migliorare: sono contenta di far parte di un club così importante”. Anche l’impatto col maestro Aquili è stato molto positivo: “Sin dalla prima lezione c’è stato subito un buon feeling, anche se all’inizio ero abbastanza agitata e timorosa di non essere all’altezza della situazione”. La Spica parla della stagione appena messa alle spalle: “Ho ottenuto un buon terzo posto agli ultimi campionati Cadetti della mia carriera, mentre nei Giovani ho avuto una giornata storta. Mi sono riscattata con gli Assoluti quando per una stoccata non sono riuscita a entrare nei sedici. Comunque sento di essere in crescita dal punto di vista tecnico e atletico, ma anche mentale. Il calendario, al momento, prevede a novembre la prova nazionale Giovani, mentre le gare all’estero sono sempre da confermare: la parte del confronto internazionale mi manca molto. Il mio obiettivo per questa stagione è quello di provare a entrare nella Nazionale Giovani per europei e mondiali, ce la metterò tutta”. La chiusura è sui suoi primi passi nel mondo della scherma: “La passione per questo sport è nata in tv, nel periodo delle Olimpiadi di Londra: successivamente ho stressato i miei genitori per portarmi in palestra. A Sulmona facevano solo la sciabola ed evidentemente questa arma era nel mio destino, perché mi è piaciuta e non ho più cambiato”.




Operazione Mandrakata: giro di truffe a operatori enogastronomici tra Roma, Monterotondo, Bracciano e Cesano

Il GIP di Roma ha ordinato la custodia cautelare in carcere per 5 persone

ROMA – Dalle prime luci dell’alba, in Roma, Monterotondo, Cesano di Roma e Bracciano, i Carabinieri della Compagnia di Roma Parioli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 persone emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, in relazione ad un’ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe e sostituzione di persona.

Gli inquirenti hanno fatto sapere che le indagini sono ancora in fase preliminare e le persone arrestate godono della presunzione di non colpevolezza.

Il provvedimento cautelare trae origine da un’indagine condotta dal dicembre del 2019 al settembre del 2020, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli, nel corso della quale sono state scoperte 14 truffe perpetrate ai danni di operatori commerciali nel settore enogastronomico.

Le modalità poste in essere dai presunti responsabili prevedevano la creazione di account falsi di posta elettronica, attraverso i quali simulare ordini di merce provenienti da note società di forniture di beni e servizi nel settore alimentare; canalizzare la merce, ricevuta mediante artifizi e raggiri, in un sistema di mercato parallelo illecito, presso cui realizzare profitti economici, valutati nell’odine di complessivi 100.000 euro in nove mesi; suddividersi i ruoli, attraverso la designazione della figura deputata alla gestione delle comunicazioni, delle basi di stoccaggio della merce, reperimento degli strumenti per la contraffazione di marchi e la gestione delle risorse nonché la suddivisione dei guadagni illeciti; attrarre nella rete delle vittime società con sedi legali in varie parti del territorio nazionale.




Green pass per dipendenti pubblici e privati: Mattarella ha firmato il decreto

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato in serata il decreto Green pass. Il decreto “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione nell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”può ora andare in Gazzetta ufficiale. 

“Quella del vaccino e quindi del Green Pass obbligatorio per i sanitari è una norma pro tempore, perché non obbligheremo certo i nostri operatori sanitari alla vaccinazione eterna” ha spiegato il sottosegretario al ministero della Salute Pierpaolo Sileri all’Aria che tira su La7.

E’ un momento di emergenza. La cosa più probabile è che in base alla circolazione del virus, in base al numero dei vaccinati verso la fine di novembre, metà dicembre, la norma venga prorogata“. 

“Se avremo ancora il Green Pass per lavorare? Dipenderà dalla circolazione del virus e dalle eventuali altre varianti. Per quanto riguarda il personale sanitario non vaccinato è meno del 2%, ossia 35 mila persone, numero che spero si riduca ulteriormente”, ha aggiunto Sileri. “Il Green Pass è obbligatorio per i i sanitari – ha concluso – perché non si possono mettere a rischio coloro che entrano in ospedale e hanno una malattia. L’ospedale è un luogo di fragilità, i pazienti vanno protetti. Non bastano le mascherine per proteggersi e francamente già ci vorrebbero le Ffp2 e non le chirurgiche”.

Per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “il governo ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione: credo che ci saranno le condizioni per procedere a un ampiamento delle capienze per teatri e cinema. Credo ci possa essere una tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un 75-80% per poi guardare nelle prossime settimane all’obiettivo del 100%”. “Nella valutazione a fine mese – ha detto a ‘Un giorno da pecora’ – potranno essere incluse anche le discoteche cui daremo una risposta: importante è creare condizioni per riaprile e si può anche iniziare – ha detto – con una capienza del 75% col green pass”. Rispondendo poi alla domanda se si dovranno utilizzare le mascherine in discoteca, questa, ha affermato Costa, “è un’altra indicazione che ci darà il Cts, la scienza”. In generale, ha aggiunto, “il vaccino non esclude la possibilità del contagio, quindi ad oggi credo che il tema di togliere le mascherine al chiuso sia un tema da rimandare”. Riferendosi quindi al green pass, “è uno strumento che ci permette di riprendere le attività e con oltre 70 mln di certificati verdi che sono stati scaricati, i cittadini hanno preso coscienza di questo strumento”. Il sottosegretario ha sottolineato che con il green pass c’è stato un incremento delle vaccinazioni e “ci auguriamo che si continui così per arrivare all’obiettivo del 90%, che credo sia raggiungibile”. Quanto alla terza dose di vaccino anti-Covid a tutta la popolazione, “la politica deve attendere le indicazioni della scienza”, ha rilevato, sottolineando di essere inoltre favorevole alla vaccinazione per i bambini una volta che le agenzie regolatorie e l’Aifa si saranno pronunciate in merito.

Credo che sia opportuno l’utilizzo del green pass anche in Parlamento, nel momento in cui lo prevediamo per altri luoghi. Ma c’è tuttavia una valutazione da fare: l’Aula è il luogo dove i parlamentari esprimono il proprio voto, e ci può essere un parlamentare no-vax e questo diventa un problema – ha detto ancora il sottosegretario Costa -. Se introduciamo il green pass e c’è un parlamentare contrario al green pass, rischiamo infatti di negare il diritto al voto e quindi il diritto alla rappresentanza”. “E’ una valutazione non secondaria. C’è un tema di rappresentatività democratica”.




Usa, no vax muore di Covid: lascia 4 figli

“Smascherata, senza museruola e libera pensatrice”. Così si definiva sui social la 40enne della California Kristen Lowery, attivista no-vax e madre di quattro figli morta per il covid il 15 settembre.

Del decesso della donna ha dato notizia la pagina GoFundMe in cui si raccoglievano fondi per le spese del funerale, dove si afferma che Kristen è morta “inaspettatamente”.

All’inizio di settembre invece era stata sua sorella Cassie a scrivere su Facebook che la 40enne era “in ospedale a lottare per la sua vita contro il Covid e la polmonite”. “Per favore, non arrenderti”, aveva aggiunto, precisando che non si trattava di un post politico e che non era interessata a sentire le opinioni di nessuno sui vaccini.

Lowey aveva partecipato a tante manifestazioni no-vax: in una foto postata sui social indossava una maglietta con la scritta “ex pro vaccini, mi fidavo di loro, mai più”, in un’altra mostrava lo slogan “una mamma per la libertà”. Dopo l’annuncio della morte la sua pagina Facebook è stata quasi subito trasformata in privata per evitare che risultassero visibili i commenti degli estranei.