Ponte sullo stretto, dagli Stati Generali dell’Export un si all’unanimità

Oggi la terza e conclusiva giornata. A tirare le fila del dibattito sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

Tutti d’accordo per il Ponte sullo Stretto. Dagli Stati Generali dell’Export di Marsala, giunti alla seconda giornata, arriva un appello forte e unanime per realizzare una delle infrastrutture di cui si parla da decenni e che più hanno diviso la politica e l’opinione pubblica.

Dal sottosegretario al Mims Cancelleri al vice presidente della regione Siciliana Armao fino all’ad di Trenitalia Corradi, c’è un’intesa esplicita: il progetto del ponte fra Reggio Calabria e Messina deve essere realizzato nei tempi giusti e con le necessarie compatibilità, ma è necessario

“Il ponte è ineludibile – scandisce Gaetano Armao, che è anche assessore all’economia della giunta Musumeci – ne abbiamo parlato col ministro Giovannini e da questa scelta non si scappa. E’ una infrastruttura strategica, non solo logistica: fa parte del corridoio scandinavo-mediterraneo che uno degli assi previsti dal piano dei trasporti europeo”.

Annuisce e conferma il sottosegretario Giancarlo Cancelleri. Che poi insiste su un punto cruciale per la sfida dell’export: “Il governo deve ascoltare gli imprenditori che lavorano con i mercati esteri, con tavoli di confronto e occasioni di scambio. E se ora c’è l’occasione del Pnrr, è vero anche che non è solo più un tema di fondi o di finanziamenti da far arrivare, ma di come spendere bene questi soldi, con progetti virtuosi”.

“Il nostro sistema delle ferrovie è tra i migliori nel mondo – dice l’ad di Trenitalia Luigi Corradi – e ora con i nostri treni e il nostro know how siamo in Francia, Spagna, Grecia, Gran Bretagna. Portiamo all’estero un pezzo di Italia, anche a bordo del Frecciarossa che presto unirà Milano a Parigi: nelle carrozze ristorante si mangerà italiano!”

Il presidente di Aeroporti di Roma Claudio De Vincenti si sofferma sui giorni difficili di Alitalia-Ita: “Siamo impegnati per facilitare al massimo il passaggio alla nuova Ita, è una crisi difficilissima che si è trascinata per decenni e ora c’è una compagnia nuova, che deve partire nel miglior modo possibile a partire dal 15 ottobre”

“La gestione del dossier Alitalia è frutto di 40 anni di politiche sbagliate – dice Paolo Barletta, investitore e partner imprenditoriale di Chiara Ferragni – ma è una storia che ci fa capire come pubblico e privato devono poter lavorare insieme, per le porte e per l’accoglienza, è un punto fondamentale per un paese come il nostro a forte vocazione turistica”

“La dogana non è solo blocchi e controlli – sostiene il Direttore dell’ADM Marcello Minenna – ma è anche strumento per le aziende. Ad esempio attraverso lo sportello unico doganale o i nostri laboratori chimici: noi siamo una garanzia contro la contraffazione del Made in Italy

Il tema Brexit al centro del dibattito, dalle parole del presidente di Coldiretti Ettore Prandini al fondatore di Eataly Oscar Farinetti nonché nell’intervento del presidente dei Giovani di Confindustria Riccardo Di Stefano: “La nostra associazione svolge diverse attività di supporto alle imprese sulla Brexit: una formazione tecnico specialistica sulle tematiche doganali, per prepararsi ad affrontare tutte le procedure previste dal nuovo assetto delle relazioni fra Ue e Uk; e un vero e proprio “help desk” per le imprese, che finora ha processato oltre 250 richieste di supporto da aziende dei settori agroalimentare, macchinari, piastrelle ecc.”

“Abbiamo voluto lavorare sul tema del movimento, della mobilità di merci e persone – ha detto Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export e ideatore degli Stati Generali – e vogliamo ripetere alle istituzioni e alla politica che gli imprenditori che lavorano con i mercati esteri chiedono una cosa prima di altre: di essere ascoltati”.

Oggi la terza e conclusiva giornata degli Stati Generali dell’Export di Marsala. A tirare le fila del dibattito sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio




Bracciano, elezioni: ecco il confronto tra i candidati

BRACCIANO (RM) – Al Chiostro degli Agostiniani si è tenuto il confronto tra i 5 candidati a sindaco di Bracciano.

L’evento è stato moderato dalle giornaliste Chiara Rai e Graziarosa Villani.

Qui il video del confronto. [Portare il cursore del tempo a 7:34]






Trinitapoli, rubano 7 quintali di uva: due fratelli in manette

I Carabinieri della Stazione di Trinitapoli hanno dato esecuzione nella mattinata odierna alla misura cautelare della custodia in carcere a carico di C.V., classe ’94, pregiudicato e del fratello C.G., classe ’98, anch’egli pregiudicato. I due malviventi, entrambi residenti a Trinitapoli, sono ritenuti responsabili del reato di furto aggravato. L’articolata attività d’indagine dei militari dell’Arma ha permesso di ricostruire i fatti criminosi commessi dagli arrestati, che hanno poi consentito all’A.G. di emettere il provvedimento di custodia in carcere e agli arresti domiciliari.
I fatti sono riconducibili al mese di luglio scorso, allorquando i due fratelli, dopo essersi introdotti all’interno di un vigneto, in località “Coppa Malva Felice” del comune di Trinitapoli, asportavano sette quintali di uva, dal valore complessivo di euro 800,00 ca., per poi dileguarsi a bordo di un’autovettura risultata in uso ad uno dei malfattori.
Le immediate indagini consentivano di individuare nei due fratelli gli autori del furto nonché di accertare che l’autovettura usata dagli stessi per caricare la refurtiva ed allontanarsi fosse riconducibile ad uno di essi.
Così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, C.V. è stato tradotto presso il Carcere di Foggia mentre C.G. è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
L’attività investigativa dell’Arma, si inquadra in una più ampia attività di controllo del territorio e di contrasto al deplorevole fenomeno dei furti all’interno delle aziende e dei terreni agricoli.




Bracciano, tutto pronto per il confronto tra i 5 candidati a Sindaco

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sabato 25 settembre alle ore 16.30 (all’interno il link per seguire)

BRACCIANO (RM) – Tutto pronto per il confronto tra i 5 candidati a Sindaco di Bracciano che sarà moderato dal direttore Responsabile de L’Osservatore d’Italia la giornalista professionista Chiara Rai e dal direttore Responsabile de L’Ortica del venerdì settimanale la giornalista professionista Graziarosa Villani.

L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sabato 25 settembre a partire dalle ore 16.30 sulla pagina Facebook di questo quotidiano all’indirizzo: facebook.com/paginaosservatoreitalia/

Le due giornaliste proporranno una serie di domande ai 5 candidati i quali avranno 3 minuti ciascuno per rispondere a ciascuna domanda e nel caso in cui uno dei candidati tiri in ballo un altro candidato quest’ultimo avrà diritto ad un minuto supplementare per poter replicare.

Una vetrina quella di sabato che darà ampia possibilità ai nostri lettori di conoscere i candidati a sindaco e soprattutto le loro proposte per Bracciano.

Hanno aderito e confermato la loro presenza tutti e cinque i candidati:

  1. Armando Tondinelli sindaco uscente che si propone per il secondo mandato sostenuto da tutto il centrodestra e da una lista civica
  2. Marco Crocicchi candidato di centrosinistra sostenuto da due liste civiche
  3. Alberto Bergodi sostenuto da due liste civiche
  4. Antonio Spica sostenuto da una civica
  5. Renato Cozzella sostenuto dal M5s   



Agriturist (Confagricoltura): voglia di viaggiare e ampi spazi hanno accelerato la ripresa in campagna

Il post pandemia ha velocizzato lo sviluppo sostenibile economico, ambientale e sociale dei territori rurali. Grande protagonista delle vacanze degli italiani è stato indubbiamente l’agriturismo. La stagione è stata decisamente migliore dello scorso anno e, spesso, addirittura meglio del 2019 e le presenze tengono anche per tutto settembre. Certo parlare dell’altra faccia del Covid è esagerato, ma registriamo una vera e propria riscoperta delle vacanze in campagna, con gli ampi spazi, i ritmi, il contatto con la natura, le atmosfere familiari ed il buon cibo. Tocca ora riuscire a cogliere questa opportunità contribuendo, con le nostre offerte uniche, alla promozione dei territori rurali, una ricchezza nazionale da valorizzare di più”. Lo ha detto Augusto Congionti, presidente di Agriturist, facendo un bilancio dell’estate e delineando le prospettive per il settore.

La pandemia, sottolinea l’associazione che riunisce le aziende agrituristiche di Confagricoltura, ha cambiato radicalmente le abitudini di viaggio improntandole su sicurezza e distanziamento, spingendo gli italiani lontano dalla folla e dagli itinerari più battuti. Non è un caso che si siano modificate, di conseguenza, anche le abitudini: meno prenotazioni last minute, soggiorni più lunghi e maggiore attenzione alla sicurezza. A riscoprire la vacanza in campagna, oltre alle famiglie con bambini, anche moltissimi i gruppi di giovani, che hanno premiato soprattutto le strutture vicino al mare o quelle che offrono percorsi esperienziali, capaci, attraverso la scelta di attività inconsuete per chi vive in città, di renderli protagonisti della propria vacanza.

Secondo i dati di Agriturist, mediamente, le presenze italiane nelle 24.000 strutture sono state intorno al 70%, raggiungendo ad agosto anche punte del 90%, e il 30% di turisti provenienti dall’estero. Trend diametralmente opposto in Costiera Amalfitana, Sorrentina e in Veneto dove le città d’arte come Venezia, Verona, Vicenza e Padova hanno attirato molti stranieri, mentre Belluno ha fatto il pieno con soggiorni italiani. Estremamente variegato, ma tutto sommato buono il bilancio della Toscana. Molto bene il Chianti, forte presenza dall’estero e bilancio superiore, per alcuni, anche all’ante Covid, positivo l’andamento nel Senese. Ad Arezzo presenza dall’estero al 75%; al 50%, meglio dello scorso anno a Grosseto e in Maremma dove, in alcune strutture, i risultati sono stati addirittura migliori rispetto a prima della pandemia.

Molto buoni i risultati in Piemonte, che ha registrato numerose presenze di turisti stranieri “di prossimità”; non sono mancati gli italiani che hanno allungato di qualche giorno le permanenze. Soddisfacente anche la stagione in Liguria dove, a sorpresa, è cresciuta la presenza di turisti provenienti dall’est. Il Lazio segnala un andamento positivo, in particolare, vicino ai laghi con presenze estere prevalenti e in Maremma laziale, bene anche le strutture vicine alla Capitale che offrono attività e ristorazione. Continua il boom della Puglia, che si conferma regina dell’estate. Già da metà maggio i turisti, per il 70% italiani, avevano scelto questa meta che registra il tutto esaurito per tutto il mese di settembre.

La Sicilia si è confermata una delle prime regioni ad appeal turistico. Gli agriturismi hanno accolto ospiti prevalentemente italiani. Con la zona gialla e la limitazione a tavoli da quattro, numerose le disdette per feste e banchetti. Ottimi i risultati dell’Alto Adige, che continua a registrare “full booked”. Superiore alle aspettative l’andamento della stagione in Umbria e nelle Marche. Bene la Calabria, così come l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e il Friuli.

“Non sempre è oro tutto quel che luce – conclude Congionti – quest’anno è stato migliore di quel che molti operatori si aspettavano. E’ vero che come offerta agrituristica, come Italia, partiamo con un grande vantaggio: abbiamo paesaggi unici, borghi stupendi e offriamo anche buon cibo e ottimi vini. Le nostre strutture hanno grandi opportunità da sfruttare. Dobbiamo essere capaci di partire dalla riscoperta della campagna da parte dei nostri connazionali e, utilizzando in modo mirato le risorse del PNRR, riuscire a promuovere a pieno lo sviluppo sostenibile, economico e sociale dei nostri territori”.




“La banda dei fuoriclasse” torna in diretta su Rai Gulp

Dal lunedì al venerdì alle ore 15.30

Scienza e tecnologia, curiosità e innovazione, sperimentazione e assaggi di futuro, con una squadra composta da alcune delle ricercatrici e divulgatrici più affermate nel nostro Paese. “La banda dei fuoriclasse” torna in diretta dal 27 settembre, dal lunedì al venerdì, alle ore 15.30 su Rai Gulp (canale 42 sul digitale terrestre e 142 in HD su TivuSat) e su RaiPlay in un’edizione rinnovata, più attenta alla contemporaneità, alla sostenibilità e all’universo delle STEM. Chimica e matematica, fisica e astronomia, informatica ed educazione tecnica e tecnologica: curiosità, nozioni e intrattenimento per accendere tutti i cervelli.

Un’ora di diretta in cui il conduttore Mario Acampa e una scienziata, immersi in una scenografia completamente nuova che richiama il mondo della tecnologia, dell’informatica e delle scienze naturali, intervistano divulgatori, lanciano contenuti video originali, vanno a caccia di nuove scoperte e nuove professioni, esplorano i confini della ricerca.

Novità della nuova stagione è proprio la presenza di cinque giovani scienziate e divulgatrici che, una al giorno, si susseguiranno nel corso della settimana. Si tratta di Mia Canestrini, zoologa, specializzata in conservazione del territorio, Ottavia Bettucci chimica e ricercatrice dell’IIT, Agnese Sonato laureata in scienza dei materiali e co-fondatrice e coordinatrice editoriale della rivista di scienze per bambini PLaNCK!, Linda Raimondo studentessa di fisica, divulgatrice e aspirante astronauta dell’Esa (l’agenzia spaziale europea) e Sharon Spizzichino laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche e dottoranda in “Life Sciences” all’Università di Roma “La Sapienza”.

Con loro si affronta il tema di puntata, che sarà scelto in base ad eventi di larga attualità, di interesse generale e di attinenza con le materie scolastiche. Cercando, con una scrittura moderna e contemporanea, di narrare i principi della scienza di base mostrando le infinite applicazioni quotidiane, così da fare un racconto coinvolgente e sorprendente delle scienze attraverso le loro mille applicazioni.

Attorno al tema di puntata ruoteranno contributi video originali e collegamenti con altri divulgatori coinvolti nel campo scientifico di riferimento, insieme a rubriche sui temi dell’ecologia, della cultura, della tecnologia e della scienza. Oltre ad un appuntamento quotidiano con le notizie e le scoperte di più stretta attualità.

Francesca Buoninconti, giornalista e divulgatrice, dedicherà un particolare TG scientifico a tutte le notizie più interessanti di scienza e tecnologia.

Massimo Temporelli, fisico e divulgatore smonterà oggetti di uso comune ed elettrodomestici per spiegarne il funzionamento e le leggi meccaniche o elettroniche che li comandano. Jessica Redeghieri, esperta di informatica, continuerà il suo viaggio alla scoperta del coding e insegnerà ai ragazzi a programmare robot. Federico Benuzzi, fisico, divulgatore e giocoliere terrà una serie di lezioni sulle principali leggi della fisica spiegate attraverso la giocoleria. Federico Taddia, coautore del programma, terrà una rubrica di libri a tema scientifico.

La Banda dei Fuoriclasse è un programma prodotto da Rai Ragazzi in collaborazione col Ministero dell’Istruzione, scritto da Federico Taddia, Mario Acampa, Giovanna Carboni, Paola Greco, Toni Mazzara e Silvia Righini. Regia di Marta Manassero.




Dipendenti pubblici, dal 15 ottobre si torna in presenza

La modalità ordinaria di lavoro nelle Pubbliche amministrazioni dal 15 ottobre torna ad essere quella in presenza. Lo prevede il Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Le Pa assicureranno che il ritorno in presenza avvenga in condizioni di sicurezza, nel rispetto delle misure anti Covid-19.

 “Con la firma del presidente del Consiglio decreto che fa cessare il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella Pubblica amministrazione, sottolinea, – afferma il ministro della Pubblica Amministrazione – si apre l’era di una nuova normalità e si completa il quadro avviato con l’estensione dell’obbligo di green pass a tutto il mondo del lavoro: dal 15 ottobre i dipendenti pubblici torneranno in presenza, e in sicurezza”.

“Con successivo decreto ministeriale, aggiunge, fornirò apposite indicazioni operative affinché il rientro negli uffici sia rispettoso delle misure di contrasto al Covid-19 e coerente con la sostenibilità del sistema dei trasporti. Nel frattempo, sono in corso le trattative per i rinnovi dei contratti pubblici, che garantiranno, una volta concluse, una regolazione puntuale dello smart working.

Non pregiudicare i servizi, avere strumenti tecnologici per comunicazioni sicure tra amministrazione e dipendenti come “una piattaforma digitale o un cloud” e piano per lo smaltimento degli arretrati. Sono alcune delle condizioni che saranno indicate nel decreto per il rientro graduale dei dipendenti pubblici in ufficio che sta preparando il ministro Renato Brunetta. Per il ricorso dello smart working nella pubblica amministrazione a partire dal 15 ottobre – e finché non arriveranno le regole con il rinnovo del contratto – si tornerà agli accordi individuali. 

Entro il 31 gennaio 2022, inoltre, ogni amministrazione dovrà presentare il Piano integrato di attività e organizzazione, all’interno del quale confluirà il Pola per il lavoro agile”. Con le regole e con l’organizzazione, conclude – “potrà finalmente decollare uno smart working vero, strutturato, ancorato a obiettivi e monitoraggio dei risultati, che faccia tesoro degli aspetti migliori dell’esperienza emergenziale e che assicuri l’efficienza dei servizi, essenziale per sostenere la ripresa del Paese, e la soddisfazione dei cittadini e delle imprese: il mio faro”. 

Su 3,2 milioni di dipendenti pubblici, 320mila, dunque il 10% dell’intera platea, non sarebbero ancora vaccinati. E’ la stima del governo contenuta nella relazione illustrativa che accompagna il Dpcm. 




Fanpage, la Procura di Roma revoca il sequestro del video su Durigon

Alla redazione di Fanpage.it è stata notificata la revoca del decreto di sequestro relativo all’inchiesta giornalistica sui fondi della Lega e sull’ex sottosegretario Claudio Durigon. Lo rende noto la stessa testata: “La Polizia Postale ha inviato alla direzione un nuovo provvedimento, firmato dalla Gip Claudia Alberti, dal procuratore della Repubblica Michele Prestipino Giarritta e dal procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli, con cui si dispone la revoca delle misure che ci erano state notificate poco tempo prima”. 

Il direttore responsabile di Fanpage.it, Francesco Cancellato, ha spiegato in un video quanto accaduto: “Grazie.

È l’unica cosa che riusciamo a dire, dopo queste incredibili ventiquattro ore. La polizia postale ci ha notificato il decreto con cui la Procura di Roma ha disposto la revoca del sequestro preventivo e dell’oscuramento dei video relativi all’inchiesta Follow The Money sui fondi della Lega. Grazie, quindi. Perché senza l’enorme mobilitazione in difesa di Fanpage.it di colleghi, politici e di tanti, tantissimi cittadini, non crediamo che tutto questo sarebbe accaduto. Grazie, anche se non c’è nulla da festeggiare perché abbiamo semplicemente difeso un diritto che credevamo acquisito, quello della libertà della stampa, che invece ci era stato improvvisamente e incredibilmente negato”.

L’inchiesta di Fanpage risale ad alcuni mesi fa, ed aveva dato il via alle polemiche sull’allora sottosegretario all’Economia della Lega Durigon poi riaccese – fino alle dimissioni di fine agosto dall’esecutivo – dalla sua proposta di dedicare un parco di Latina, ora intitolato a Falcone e Borsellino, al fratello del duce, Arnaldo Mussolini. Nel video del giornale on line, ricorda la redazione, “l’onorevole Claudio Durigon diceva a un suo interlocutore che non bisognava preoccuparsi dell’inchiesta della procura di Genova sui 49 milioni di euro che la Lega avrebbe sottratto allo Stato italiano perché il generale della Guardia di Finanza ‘l’abbiamo messo noi'”.

Affermazioni che, secondo il decreto di sequestro del Tribunale capitolino, apparivano “lesive dell’immagine e della reputazione professionale e personale del comandante generale della Guardia di Finanza”, il generale Giuseppe Zafarana. La notizia del sequestro dell’inchiesta di Fanpage aveva suscitato ieri commenti allarmati da parte dell’Ordine dei giornalisti, della Fnsi e di esponenti politici di diversi partiti, dal Pd al M5s a Italia Viva.




Svolta sulla morte dell’ex vigilessa nel Bresciano: arrestate due figlie della donna e il fidanzato della maggiore

Svolta nelle indagini sulla morte di Laura Ziliani, la ex vigilessa di Temù, nel Bresciano, svanita nel nulla l’otto maggio scorso e il cui cadavere è stato trovato tra la vegetazione nel paese dell’Alta Vallecamonica l’otto agosto. Questa mattina sono state arrestate dai carabinieri di Brescia due delle tre figlie della donna e il fidanzato della maggiore.

Silvia e Paola Zani, 27 e 19 anni, e Mirto Milani, residente quest’ultimo in provincia di Lecco, sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brescia.

Contestati i reati di omicidio volontario, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e di occultamento di cadavere. Le indagini, avviate dai militari della Compagnia di Breno, parallelamente alle ricerche, avrebbero evidenziato numerose anomalie nel racconto fornito dai tre arrestati, “inducendo i carabinieri e la Procura a ritenere poco credibile la versione dell’infortunio o del malore in montagna” riferiscono gli inquirenti.

“Il proposito omicidiario è il frutto di una lunga premeditazione e di un piano criminoso che ha consentito loro di celare per lungo tempo la morte e di depistare le indagini”. Lo scrive il gip Alessandra Sabatucci nell’ordinanza di custodia cautelare di due delle tre figlie di Laura Ziliani e del fidanzato della maggiore. Secondo gli inquirenti il movente è di natura economica: “I tre indagati avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura Ziliani nell’amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici”.

“Siamo davanti ad un quadro indiziario. Quattro mesi e mezzo di investigazioni serrate hanno portato però a ribaltare la versione originaria quella della scomparsa e della morte naturale”. Lo ha detto il procuratore capo di Brescia Francesco Prete, commentando gli arresti delle due figlie di Laura Ziliani e del fidanzato della maggiore. “Naturalmente il condizionale si impone nel senso che non abbiamo alcuna certezza. La nostra è un’ipotesi che al momento riteniamo fondata grazie anche al contributo che ha dato l’Istituto di medicina legale di Brescia che ha individuato delle tracce di sostanze che probabilmente hanno determinato la causa della morte o contribuito alla sua determinazione” ha aggiunto il procuratore capo di Brescia. Nel corpo di Laura Ziliani sono state trovate tracce di benzodiazepine.




Cambiamenti climatici, Fridays for Future scende nelle piazze

Fridays for Future scende nelle piazze per lo Sciopero Globale per il Clima. “Dopo tre anni da quando hanno iniziato a scioperare – spiega l’associazione dei giovani ambientalisti in Italia – i responsabili politici continuano a parlare, parlare, parlare. Facendo credere che si stia facendo qualcosa, quando non è così: il 2021 è previsto essere l’anno con le emissioni più alte di sempre”. 

Centinaia di studenti a Venezia, andiamo davanti a Comune – I giovani veneziani rispondono presente all’appello dello sciopero globale per il clima ‘Fridays for future’. Erano circa in 400 attorno alle 9.30 in piazzale Roma, con cartelli e striscioni inneggianti alla salvaguardia dell’ambiente, ma il numero dei partecipanti è cresciuto costantemente con il passare dei minuti. “Abbiamo deciso di essere qui, perché come diciamo da tanto tempo siamo arrivati a un punto di non ritorno e non ne possiamo più – dicono gli attivisti -. Siamo stanchi dell’immobilismo davanti alla crisi climatica. Siamo a Venezia, una delle città che subirà per prima gli effetti del cambiamento climatico e non possiamo stare con le mani in mano”. Dopo il sit-in ai piedi del ponte di Calatrava, gli studenti si muoveranno lungo Strada Nuova: “L’intenzione, – spiegano – è quella di arrivare sotto Ca’ Farsetti (sede del Comune). Il pianeta può cambiare solo da noi giovani, perché chi sta seduto negli uffici deve capire che il pianeta sta morendo e siamo noi quelli che avremo il compito di cambiare il mondo”. Dispiegamento di forze dell’ordine per garantire la sicurezza della manifestazione: erano circa una ventina i carabinieri in antisommossa distribuiti sul ponte di Calatrava e davanti al Palazzo Grandi Stazioni, supportati dagli agenti della polizia locale, impegnati nel far rispettare l’ordine e il distanziamento sociale. 

“Salvare futuro non ha prezzo”, corteo in centro Roma – Al grido “salvare il futuro non ha prezzo” gli studenti del Fridays for future sfilano al centro di Roma. “Gli effetti della crisi climatica sono sempre più devastanti, non possiamo stare fermi mentre il nostro presente e futuro bruciano!” hanno sottolineato gli organizzatori lanciando l’iniziativa. Centinaia i ragazzi che stanno partecipando al corteo che da piazza Vittorio sfilerà per le strade del centro della Capitale fino a piazza della Repubblica.

Giovani Friday for Future tornano in piazza a Torino – Sono migliaia i partecipanti al corteo colorato dei Fridays for Future, primo appuntamento dell’anno con lo sciopero globale per il clima. Il corteo è partito da piazza Statuto a Torino. “Invitiamo i cittadini a leggere i programmi delle diverse coalizioni – spiegano riferendosi alle imminenti elezioni amministrative – La cosa importante non sono le vaghe promesse di intervento, ma una lista di misure precise, rapide e puntuali da adottare come un cronoprogramma che indichi di quanto è in quanto tempo devono essere abbattute le emissioni”. Il corteo percorrerà piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, via Pietro Micca, per concludersi in Piazza castello. Tra gli striscioni “La nostra casa sta andando a fuoco”, “Non c’è un pianeta B”.

Fridays for Future il 1 ottobre in piazza con Greta a Milano – Il primo ottobre un grande sciopero con Greta Thunberg in piazza a Milano. Lo annuncia una delle portavoci dei Fridays for future Italia, Martina Comparelli, ora nelle strade del capoluogo lombardo per la manifestazione globale sul clima, dove – dice – “al momento siamo più di 5mila”.Alla pre-Cop26 a Milano- spiega -“non ci saremo, nessuno di noi entrerà. I Fff Italia sono stati totalmente ignorati da questo governo; ma ci faremo sentire da fuori: il primo ottobre faremo un grande sciopero con Greta a Milano. Le nostre proposte ci sono da tempo – conclude – sono contenute nel documento ‘Ritorno al futuro’,un Piano per ripartire”.

Anche a Bari studenti in piazza dopo due anni – Anche a Bari gli studenti dei Fridays for future sono tornati a scendere in piazza dopo due anni per aderire allo sciopero globale del clima. L’ultimo corteo risale al novembre 2019, prima della pandemia. Alcune centinaia di studenti baresi manifestano per chiedere con striscioni e megafoni “giustizia climatica”. “È ora che cominci la rivoluzione” è scritto su alcuni striscioni. “Cambiamo il sistema non il clima”, “Ci avete rotto i polmoni” sono solo alcuni degli slogan scelti per il sit-in in corso in piazza Libertà, davanti alla sede della Prefettura di Bari. Al centro della manifestazione non soltanto le questioni climatiche, ma anche “la giustizia sociale che deve andare di pari passo con quella ambientale”, e la scuola: “dopo quasi due anni di didattica a distanza a causa della pandemia, pretendiamo una scuola in presenza” dicono i ragazzi, lamentando che “la vera criticità sono i mezzi di trasporto dove si creano assembramenti e per i quali nulla è stato fatto in tutto questo tempo” e chiamando in causa le istituzioni locali.

Giovani tornano in piazza anche a Bolzano – Anche a Bolzano i giovani sono tornati in piazza per manifestare per l’ambiente. Dopo la pausa forzata della pandemia, circa duecento ragazzi e ragazze si sono radunate in piazza Tribunale. “Lasciateci un futuro”, “Non si torna indietro” oppure “Salviamo la terra! E’ l’unico pianeta con la pizza!”, così gli slogan di alcuni cartelli e striscioni. Dalle scalinate del Tribunale sono intervenuti i relatori che hanno rinnovato l’appello a misure tempestive per la salvaguardia del clima.




Valmontone 1921 (calcio, Eccellenza femm.), Canale: “Felice di essere tornato, la società è cresciuta tanto ”

Valmontone (Rm) – Novità… in corso d’opera in casa Valmontone 1921. La società casilina ha annunciato il nome del nuovo tecnico dell’Eccellenza femminile: si tratta di Andrea Casale, allenatore Uefa B molto esperto che ha già avuto esperienze nel calcio “rosa” a Cisterna, Velletri e Lariano. “Per me è un ritorno a Valmontone visto che qui ho allenato i Giovanissimi nel 2010. Ho ritrovato una società molto cresciuta, sia nei numeri che nell’organizzazione. Praticamente si vede professionismo tra i dilettanti”. Canale ha allenato i Pulcini della Vjs Velletri nella passata stagione, ma quando è nata l’opportunità di tornare nel calcio femminile non ci ha pensato un momento: “Il calcio è uno solo, non esistono “classificazioni”, ma a me piace lavorare nel femminile perché sicuramente a livello tecnico le ragazze assorbono di più e poi il movimento ha grossi margini di crescita. Ho trovato un gruppo molto numeroso e venerdì scorso ho diretto il mio primo allenamento. Diverse ragazze sono giovani, visto che abbiamo atlete del 2003, 2004 e 2005. Molte vengono dal calcio a 5 e si devono adattare alla nuova disciplina. Com’è stato l’impatto col gruppo? Con le donne bisogna pesare ancor di più le parole, ma io voglio aiutarle a crescere dal punto di vista tecnico. E poi serve un lavoro sulla forza molto diverso da quello fatto con i ragazzi per evitare il rischio di infortuni”. La chiusura del mister è sugli obiettivi stagionali: “Sono convinto che possiamo stare in una posizione di medio-alta classifica, anche se dobbiamo vedere come si sono attrezzate le avversarie”. Il responsabile del settore femminile Ettore Cacciotti aggiunge che “siamo spiacenti che mister Alessandra Picchi ci abbia lasciato: per noi è bastato un fulmine a ciel sereno quando ci ha comunicato che per vari motivi non avrebbe potuto continuare ad allenare le ragazze. Ma la società si è mossa subito andando a cercare un nuovo mister e la scelta è ricaduta su Andrea Canale, anche lui con esperienze di serie C femminile. Come dico sempre, i problemi ti trovano e le soluzioni si cercano”.