Palermo, la Fanfara dei Carabinieri a “La Domenica Favorita”

PALERMO – Questa mattina, nell’ambito dell’edizione 2021 de ‘La Domenica Favorita’ del Comune di Palermo, l’Arma dei Carabinieri è presente con uno stand con:

  • L’esposizione statica dei mezzi del 12° Reggimento Mobile Carabinieri ‘Sicilia’;
  • Con una rappresentanza di personale ‘operativo’ della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo.

Alle ore 10.30, inoltre, si è esibita la Fanfara del 12° Reggimento ‘Sicilia’, con un repertorio di brani musicali che ha spaziato dalle marce militari, al classico bandistico passando per la musica popolare.




Raid dell’Etna, un successo per tutta la Sicilia

Una manifestazione giunta quest’anno alla 23esima edizione

CATANIA – Settanta equipaggi a bordo di vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo, oltre 140 partecipanti, circa mille chilometri di percorso, visite guidate in numerose ville nobiliari e bellezze artistiche, architettoniche e naturali della Sicilia. In sintesi, Raid dell’Etna 2021: manifestazione – giunta alla 23esima edizione – che, come sempre, rappresenta il perfetto connubio tra competizione, fascino delle auto d’epoca e promozione del territorio, dando grande impulso al turismo sportivo.

“Siamo orgogliosi del risultato ottenuto, arrivato in un periodo non facile a causa della pandemia e delle relative difficoltà nell’organizzazione e nelle autorizzazioni. Anche quest’anno abbiamo raggiunto il nostro scopo: coniugare lo splendore delle vetture storiche a quello della nostra terra. Merito del nostro impegno, ma soprattutto del supporto delle Istituzioni, dello staff della Scuderia del Mediterraneo e degli sponsor che ci hanno accompagnato in questa avventura”. Così hanno commentato gli organizzatori Stefano Consoli e Giovanni Spina al termine della manifestazione.

Vetture e partecipanti provenienti da Svezia, Germania, Svizzera, Polonia, Austria, Colombia e, ovviamente, Italia, hanno fatto tappa in molteplici località dell’Isola. Il Raid ha abbracciato gran parte della Sicilia, da Palermo a Enna, da Siracusa a Catania, aprendo le porte di ville nobiliari chiuse al pubblico e facendo degustare prodotti tipici siciliani, passando per scenari mozzafiato, come quelli offerti dall’Etna o dallo splendore di Ortigia.

L’ultimo atto lo scorso sabato mattina nella città etnea, con l’arrivo in piazza Università, tra tanti curiosi che si sono concessi scatti fotografici accanto ad auto che hanno scritto pagine indelebili della memoria automobilistica. Poi il momento della premiazione, che si è celebrata ufficialmente a Palazzo Manganelli, con tanti riconoscimenti messi in palio: le scuderie con maggior numero di partecipanti, i partecipanti con più presenze nelle 23 edizioni, gli equipaggi provenienti da più lontano, la migliore coppia femminile.

Dando spazio ai risultati, in classifica generale il primato è andato al duo Antonio Belotti e Maria Marchesi del Club Orobico, su Jaguar XK140; a seguire Giancarlo Calise e Rosanna Siervo della Mastroberardino Team, alla guida della Alfa Romeo Giulietta Spider; terza la coppia Fuzzy Walter Kofler e Claudia Kofler della Veteran Car Team Bolzano, a bordo della Porsche 356 A; quarta piazza per Marco Biroli e Luisa Guenzani della SCRT Lugano, su Porsche 911 Targa 4S; quinto posto per i polacchi Artur Moscicki e Adrian Moscicki della Pagoda SL Klub Polska, su Mercedes Benz 280 SL.




Milano, aereo cade su una palazzina: 8 persone morte tra cui un bimbo

Sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi.

MILANO – Un piccolo aereo privato, è precipitato sopra un edificio in via Marignano, a San Donato Milanese (Milano) e le otto persone a bordo sono tutte morte: il pilota, il copilota, cinque adulti e un bambino. Sarebbero tutti morti nello schianto.

L’aereo era decollato da Linate diretto a Olbia

L’aereo è caduto su una palazzina vuota in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio per autobus. Gli abitanti della zona hanno sentito un sibilo fortissimo e poi un’esplosione, causata dall’impatto dell’ultraleggero.

Immediatamente le fiamme hanno avvolto la palazzina di due piani in via 8 ottobre 2001, angolo via Marignano, a pochi passi dalla sede dell’Eni di San Donato e dal capolinea della metropolitana gialla di Milano.

“L’impatto è stato devastante”: lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, accorsi immediatamente a San Donato Milanese (Milano) dove un aereo si è schiantato contro una palazzina. “Attualmente è stato individuato un solo corpo”, ha aggiunto spiegando che l’aereo è finito contro la facciata dall’edificio.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta e disposto l’invio di un’investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall’agenzia, “il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L’aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato”.

Dalle prime informazioni il pilota del Piper era un cittadino tedesco e a bordo, tra i passeggeri, c’era anche una cittadina francese. L’Areu spiega che sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi.

Il racconto dei testimoni

“L’aereo aveva un motore in fiamme ed è venuto giù in picchiata, non si sono viste manovre, ma è proprio precipitato”, così alcun testimoni che hanno visto l’aereo precipitare

“Ho sentito un aeroplano che stava per cadere, con le eliche che si fermavano, poi ho sentito le finestre tremare e, come nei film, sono andato alla finestra e ho visto una colonna di fumo alzarsi”, racconta un ragazzo che abita a poche decine di metri dalla palazzina contro cui si è schiantato l’aereo. Attorno all’area, ci sono ancora i soccorritori che stanno coprendo con dei teli i resti delle 8 vittime.

“Ho visto un aereo perdere il controllo, l’ho visto proprio mentre si é schiantato. L’ho visto cadere in picchiata. L’aereo era basso. E poi molto fumo, le fiamme. In cielo volavano dei pezzi”, è il racconto di Andrea, 19 anni. “Mi sono molto spaventato – ha aggiunto – Poi sono arrivati polizia e carabinieri. La strada fortunatamente era libera, non c’era nessuno”.




Roma, ponte Sisto: scippa un turista e viene subito arrestato dai carabinieri in borghese

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Trastevere hanno arrestato un 33enne del Marocco, accusato di aver scippato la collanina ad un turista olandese di 20 anni, a Ponte Sisto.

Il turista si trovava con dei suoi amici nel bel mezzo della “Movida” serale quando è stato avvicinato alle spalle da un individuo che ha tentato di scippargli la collana in oro che portava al collo ma ha reagito ed ha ingaggiato una colluttazione.

Una pattuglia di Carabinieri in borghese che stava transitando ha notato la scena ed è subito intervenuta. Il 33enne ha tentato di scappare spintonando e cercando di colpire anche i Carabinieri che però lo hanno bloccato e arrestato.

La collana in oro è stata restituita al proprietario e l’arrestato è stato portato in caserma e trattenuto all’interno delle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo.




Valmontone, scoperta una serra di marijuana con oltre 17 piante alte 3 metri

Arrestato 53enne del posto già conosciuto dalle forze dell’ordine

VALMONTONE (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un uomo di 53 anni, residente a Valmontone, con l’accusa di coltivazione di piante destinate alla produzione di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri hanno esteso le verifiche nella sua abitazione, dove sono state rinvenute altre 5 fascine di marijuana, in fase di essiccazione, e 470 grammi di “erba” pronta per essere piazzata.

Il peso complessivo della droga sequestrata ammonta a oltre 11 Kg, pari a 5.310 dosi medie complessive.

Il 53enne, già conosciuto alle forze dell’ordine anche in virtù dei suoi trascorsi proprio con gli stupefacenti, è stato arrestato e a conclusione dell’interrogatorio di garanzia è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora e alla presentazione alla P.G.




Villasanta, investe un centauro e si da alla fuga [VIDEO]

Il pirata stradale è stato rintracciato grazie alle immagini del filmato di una telecamera di sicurezza

VILLASANTA (MB) – Un pirata della strada, alle prime luci dell’alba, ha travolto un motociclista lungo una rettilineo di Villasanta, in provincia di Monza e della Brianza, dandosi poi alla fuga.

La vittima, un 46 enne di Monza, lasciata a terra, è stata soccorsa dai Carabinieri della Compagnia di Monza e dai medici del 118 e ora si trova ricoverata all’ospedale San Gerardo di Monza in gravi condizioni.

Fondamentali per le indagini sono stati i filmati di una telecamera della zona e i frammenti della targa dell’autovettura del pirata della strada, rinvenuti durante i rilievi stradali.

L’uomo è stato rintracciato poche ore dopo l’impatto presso la sua abitazione nel Monzese, risultando ancora sotto l’effetto di alcol.

Per l’arrestato la Procura di Monza ha disposto gli arresti domiciliari. L’accusa è di lesioni stradali e fuga del conducente.




Alessandro Gassmann innamorato del Sud Tirolo – Alto Adige “Grazie-Danke”

È rimasto colpito dell’accoglienza delle persone, dai posti mozzafiato.

“Tre settimane di lavoro intenso – twitta – in Sud Tirolo- Alto Adige. Posti favolosi, gente ospitale , davvero bellissimo. GRAZIE – DANKE . ???”. Di recente aveva speso parole molto forti in difesa degli orsi:

“Noi siamo circa 60.000.000, gli orsi in Trentino circa 80, gli abbiamo invaso ogni spazio, depredato, cementificato, disboscato, sversato, bruciato, e ora ne abbattete uno con prole perché sostenete sia pericoloso ? Lui pericoloso?! Siete degli incapaci e dovete vergognarvi”. Lo scrive Alessandro Gassmann su Twitter in riferimento all’ordinanza di abbattimento dell’orso che ha ferito due uomini sul Monte Peller




Roma, paura per un incendio a Ponte dell’industria

Fiamme nella notte a Roma e tanta paura da parte dei residenti intorno a Ponte dell’Industria.

L’ incendio ha interessato principalmente una delle passerelle per il passaggio di cavi e condotte del gas, crollata parzialmente. I vigili del fuoco di Roma sono riusciti a domare le fiamme. Adesso il Ponte di ferro vicino al Gazometro si presenta carbonizzato. Un pugno nello stomaco per i romani. Non si conoscono ancora le cause del rovo.

Pesanti ripercussioni sul traffico cittadino

Potrebbe riaprire tra mesi il ponte dell’Industria a Roma, coinvolto dal maxi incendio della scorsa notte. E questo significherà pesanti ripercussioni sul traffico cittadino: la struttura infatti collega i due quartieri Marconi e Ostiense.

Sul ponte, chiuso al transito da ieri notte e presidiato dalla polizia locale, è in corso in questa fase una prima verifica statica da parte dei vigili del fuoco. Verranno eseguiti anche complessi accertamenti sulla staticità dei metalli. Alle verifiche seguiranno poi i lavori di riadeguamento degli impianti e il ripristino delle parti crollate, ovvero le gallerie dei servizi.

All’indomani dell’incendio che ha danneggiato il Ponte di Ferro in zona Ostiense, restano i vigili del fuoco e i vigili urbani a presidiare l’area, circondata da transenne. Alla spicciolata arrivano curiosi e abitanti della zona, increduli per quanto successo. Chi scatta foto col cellulare, chi dice di aver visto dalla finestra della propria abitazione il momento in cui un pezzo crollava nel Tevere. “Non ci posso credere – dice Marco, con le mani giunte sul viso – ci passo tutti i giorni, fa male vederlo così”. Un gruppo di maratoneti ferma la propria corsa: “Che spettacolo triste – dicono – Chissà se ritornerà ad essere percorribile”.  I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e al momento non sembrano essere coinvolte persone.

Le fiamme, che poterebbero essere partite dalle baracche sotto il ponte, hanno coinvolto anche una condotta del gas. Alcune parti esterne sono crollate nel Tevere anche se la struttura comunque è restata in piedi.

La Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ha emesso un’ordinanza urgente con misure di interdizione alla navigazione e allo stazionamento di un tratto del Tevere all’altezza del cosiddetto ‘Ponte di ferro’.

La sindaca Virginia Raggi è stata sul posto. “Al momento quello che possiamo dire è che stringe il cuore vedere un pezzo di storia ridotto così – le sue parole -. Già domattina è stato convocato il comitato comunale per vedere i servizi, gas e luce. E poi bisogna vedere la stabilità strutturale. Dopo cercheremo di lavorare sulla riapertura della viabilità. Per ora l’importante è che non risultano persone ferite. Ci sono accertamenti in corso”.

“Sono stato tutta la notte a monitorare la situazione del Ponte di Ferro insieme ai vigili del fuoco. La prima preoccupazione adesso è quella di garantire le utenze a tutto il quadrante. E’ stato ferito un luogo simbolico della nostra città. Tra i primi compiti del sindaco che verrà eletto ci sarà quello di restaurare un bene come il Ponte dell’Industria, non solo per la struttura ingegneristica ma anche per quello che rappresenta a livello storico”. Lo ha detto il minisindaco dell’VIII municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri.

“Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito è andata via la luce e siamo scesi in strada”. A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell’Industria, a Roma conosciuto come il ponte di Ferro, danneggiato dal rogo della scorsa notte. “Si sono sentite anche delle grida di aiuto venire dagli accampamenti lungo il Tevere – racconta un altro – poi abbiamo visto le fiamme. Pian piano abbiamo visto il rogo crescere e avvolgere il ponte”.

Un portavoce Italgas informa che “dalle verifiche condotte già nelle prime ore della mattinata, le condotte del gas che corrono lungo il ponte di ferro all’Ostiense, prontamente isolate chiudendo le valvole a monte e a valle, non hanno subito danni dall’incendio né lo hanno alimentato. Il servizio di distribuzione del gas nella zona prosegue regolarmente e non ha subìto interruzioni. L’esiguità dei consumi di queste ore consente per il momento di poter fare a meno dell’apporto di gas proveniente dalle condotte chiuse”.

Benvenuti (EcoItaliaSolidale): ”Aspettiamo l’accertamento delle responsabilità, ma sono anni che chiediamo lo sgombero e la bonifica delle baraccopoli sulle rive del Tevere”

“Finalmente dopo tante iniziative e proteste una parte della  riva del Tevere all’altezza di Ponte Marconi è stata recentemente  bonificata, ci sono volute anche due interrogazioni parlamentari ai Ministri della Transazione Ecologica e dell’Interno da noi sollecitate,  ma le
baraccopoli sulle due rive del Tevere all’altezza di Ostiense e degli impianti di archeologia industriale compresi quelli sotto il Ponte dell’Industria sono rimaste. Lo storico ponte che caratterizza non solo l’area Ostiense, ma che collega Marconi agli altri quartieri
questa notte è andato a fuoco. Ora saranno gli inquirenti a stabilire le reali responsabilità, ma certamente quelle baracche non ci dovevano essere, come i fuochi che ogni giorno e notte caratterizzano la vita dei rifugi di fortuna non possono essere accesi.” E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che da sempre si è battuto per riqualificare il Tevere e gli argini. “In attesa dell’accertamento  delle responsabilità, ci sono evidenti irresponsabilità di chi ha lasciato nel più totale abbandono le due rive, destra e sinistra dell’area Ostiense con evidenti pericoli e disagi per coloro che abitano  nei palazzi ai confini degli argini per l’inquinamento costante che debbono subire a causa di fuochi anche di sostanze tossiche che mettono in pericolo  gli stessi residenti
abusivi delle baracche. Ora -prosegue Benvenuti- assisteremo al consueto scarica barile sulle responsabilità, intanto -scampato il pericolo non essendoci state vittime o feriti- si dovranno subire forti disagi per la viabilità per un quadrante della città già ampiamente interessato dall’alta percentuale di traffico”.

Casarelli (Forza Italia): “Solo per puro caso non ci sono vittime ne feriti”

“Negli anni sono stati fatti molti esposti al comune di Roma precisamente alla sindaca Virginia Raggi sulle baraccopoli ma come al solito le urla di aiuto sono rimaste inascoltate. – Dichiara Gerardo Casarelli candidato consigliere Forza Italia all’VIII Municipio capitolino – Al momento dell’incendio – prosegue Casarelli – erano presenti bombole di gas nella baraccopoli solo per puro caso non ci sono vittime ne feriti era l’ora di punta della movida e secondo me si è sfiorata una seconda tragedia come il ponte Morandi e di tutto questo è responsabile il comune di Roma lasciando allo sbando 2 interi quadranti in difficoltà di spostamento quel ponte era uno snodo essenziale per i cittadini e ancora più per i mezzi di soccorso.”




Ardea, morte di Graziella Bartolotta: arrestato il figlio con l’accusa di omicidio

ARDEA (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Anzio – dopo il decesso di Graziella Bartolotta, trovata morta all’interno della sua abitazione di via del Pettirosso ad Ardea il 28 settembre 2021, al termine di una articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri e condotta con gli ausili tecnici forniti dalla Sezione Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Gruppo Carabinieri di Frascati – hanno dato esecuzione, nel pomeriggio di ieri, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, che ha concordato pienamente con le ipotesi investigative sostenute dagli inquirenti, nei confronti di Fabrizio Rocchi, primogenito della vittima.

Secondo l’esame autoptico, svoltosi nella giornata di ieri, la causa della morte della donna, di 68 anni, è riconducibile a tre colpi violentissimi inferti con un corpo contundente al capo da un soggetto che gli inquirenti reputano essere proprio l’odierno arrestato.

A carico del Rocchi, al momento unico indagato nell’attuale procedimento, i Carabinieri di Anzio hanno raccolto gravi, precisi, plurimi e concordanti indizi di colpevolezza che hanno consentito alla Procura della Repubblica di Velletri di poter avanzare la richiesta di applicazione, nei suoi confronti, della misura restrittiva in carcere, poi concessa dal Giudice competente.

Arrestato, ieri pomeriggio, presso la sua abitazione di Ardea, monitorata da giorni dai militari della Compagnia Carabinieri di Anzio con continui servizi di osservazione e pedinamento, il Rocchi è stato accompagnato, dapprima, presso la caserma dei Carabinieri di Anzio, e, dopo le notifiche di rito e le operazioni di fotosegnalamento, accompagnato presso la Casa Circondariale di Velletri.

Nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia e dovrà difendersi dalle accuse di omicidio aggravato commesso in danno di ascendente, formulate da parte del G.I.P. che ha emesso la misura cautelare.