Buoni “asili nido” per le famiglie residenti nella Regione Lazio

Alessandra Troncarelli: “Vogliamo continuare a stare accanto ai minori e alle loro famiglie”

Pubblicato l’Avviso da 6 milioni di euro rivolto ai nuclei familiari della Regione Lazio per il pagamento delle rette degli asili-nido. Il bando è diretto alle famiglie residenti nella regione con un ISEE fino a un massimo pari o inferiore a 60mila euro e prevede l’erogazione di buoni di massimo 400 euro al mese per l’accoglienza dei bambini da 3-36 mesi negli asili-nido, che si trovano nel Lazio, per il periodo che va dal 1° settembre 2021 al 31 luglio 2022. 

“Con questo intervento vogliamo continuare a stare accanto ai minori e alle loro famiglie, puntando ad aumentare la fruibilità del servizio degli asili nido – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli -. In particolare, vogliamo intercettare quella fascia di utenza che non riesce ad accedere al servizio pubblico, per mancanza di posti disponibili, per assenza del servizio o per inconciliabilità rispetto alle esigenze di vita quotidiana dei genitori, dovendo, conseguentemente, far ricorso ai servizi privati supportandone i relativi costi”.

Può presentare domanda chi ha la responsabilità genitoriale di un minore iscritto a un asilo-nido accreditato o che abbia effettuato richiesta di accreditamento nel territorio della Regione Lazio.

Saranno ammesse domande riferite a un bambino iscritto a una struttura non ancora accreditata unicamente se quest’ultima ha presentato richiesta di accreditamento entro la data del 31 dicembre 2021.

Nel caso in cui si intenda usufruire dei buoni servizio per più di un minore, il richiedente dovrà formulare una domanda per ciascuno di essi e al momento della presentazione dell’istanza dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti: essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea o di uno stato non facente parte dell’Unione Europea in possesso di regolare permesso di soggiorno; essere residente o domiciliato in uno dei comuni della Regione Lazio; avere la responsabilità genitoriale del minore destinatario del servizio per l’infanzia; essere la persona che sostiene il pagamento delle spese relative all’asilo nido frequentato dal minore.

“Il nostro obiettivo è quello di assicurare le migliori condizioni educative, di socializzazione, di gioco e di inclusione dei bambini, aiutandoli a relazionarsi in modo sano e costruttivo con i loro coetanei – conclude l’assessore -. Inoltre, allo stesso tempo, vogliamo supportare le famiglie aiutandole nella conciliazione delle esigenze private con le aspirazioni professionali e occupazionali, consentendo di mantenere o migliorare la propria condizione formativa e promuovendo in particolar modo la partecipazione delle donne al mondo del lavoro. Si tratta di un aiuto pratico e tangibile che può rappresentare una boccata di ossigeno per i tanti nuclei familiari che si trovano ad affrontare un momento di particolare difficoltà, anche in conseguenza della crisi socio-economica legata alla diffusione del Covid-19”.

I richiedenti devono presentare domanda di partecipazione ai sensi del presente avviso, redatta esclusivamente on-line, accedendo all’apposita piattaforma efamily al seguente indirizzo http://buoninido2122.efamilysg.it; si potrà procedere all’inoltro della richiesta a partire a partire dalle ore 14:00 del giorno 28/10/2021 ed entro le ore 23:59 del 30/06/2022.

L’elenco degli asili nido accreditati è consultabile sul portale regionale S.I.R.S.E Lazio, al seguente indirizzo https://sirse.regione.lazio.it/sinselazio/ (selezionando “Download Elenco Nidi Accreditati”).

Il presente avviso è consultabile al seguente link (https://www.efamilysg.it/buoni-asili-2021-2022/avviso-pubblico.html).




Viterbo, restauro della Cappella Mazzatosta: un’opera tra le più significative della Tuscia del periodo rinascimentale

VITERBO – Proseguono le visite guidate al cantiere di restauro della Cappella Mazzatosta situata nella Chiesa di Santa Maria della Verità a Viterbo.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Carivit con lo scopo di favorire la più ampia divulgazione dell’intervento di restauro del meraviglioso pavimento in maiolica invetriata e degli stucchi quattrocenteschi dell’altare della cappella e per la conoscenza di un’opera che nel suo complesso è considerata tra le più significative della Tuscia del periodo rinascimentale.

Le visite della durata di 30 minuti sono gratuite con prenotazione obbligatoria, si tengono il martedì e il giovedì nella fascia oraria 8.30 – 13.30 e sono condotte dal restauratore Dott. Roberto Della Porta che accompagna i visitatori alla scoperta delle curiosità e dei dettagli sull’intervento di restauro.

Gli interessati alla partecipazione possono chiedere informazioni ed effettuare la prenotazione telefonando alla segreteria della Fondazione Carivit al numero 0761.344222 o scrivendo a segreteria@fondazionecarivit.it

Le visite verranno svolte nel rispetto delle norme vigenti in materia di contenimento del contagio.




Sentenza del Tribunale della famiglia di Tel Aviv: Eitan deve tornare in Italia

Eitan Biran, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, deve tornare in Italia dove c’è la sua residenza abituale. Lo ha stabilito la giudice del Tribunale della famiglia di Tel Aviv.

Lo si apprende da fonti legali. “Il Tribunale non ha accolto la tesi del nonno che Israele è il luogo normale di vita del minore nè la tesi che abbia due luoghi di abitazione”, così scrive la giudice Iris Ilutovich Segal nella sentenza in cui impone il rientro in Italia accogliendo il ricorso di Aya Biran, zia paterna del piccolo e affidataria legale. Il bambino era stato portato in aereo, senza permesso, in Israele dal nonno materno Shmuel Peleg lo scorso settembre dopo essere stato prelevato a casa a Pavia della zia Aya Biran. Il nonno per questo è indagato in Italia per sequestro di persona. Subito dopo Aya Biran si è rivolta al Tribunale della famiglia di Tel Aviv per il “rientro immediato” in Italia in base alla Convenzione dell’Aja. La sentenza della giudice è giunta a circa due settimane dalla fine delle udienze in Tribunale a Tel Aviv.

“La famiglia è determinata a continuare la battaglia in ogni modo possibile nell’interesse di Eitan, il suo benessere e il diritto a crescere in Israele come i suoi genitori si augurano”. Lo dice la famiglia Peleg, il cui portavoce Gadi Solomon ha annunciato ricorso contro la sentenza. “Questa – ha aggiunto la famiglia -riguarda solo il suo allontanamento dall’Italia, il suo arrivo in Israele e non il bene e il futuro del minore”. Purtroppo – ha proseguito la famiglia Peleg – le possibilità e le soluzioni che sono state evocate riguardo i contatti fra il minorenne con le 2 famiglie, non sono state esplorate in maniera adeguata, fino in fondo”.

Per i prossimi sette giorni da oggi – tempo necessario per l’eventuale ricorso da parte del nonno materno Shmuel Peleg alla Corte Distrettuale di Tel Aviv – il piccolo Eitan non potrà lasciare Israele. Lo si apprende da fonti legali. Trascorso questo tempo, ma solo in mancanza di eventuali provvedimenti contrari, il bambino potrà far rientro in Italia in base alla sentenza di oggi della giudice del Tribunale della Famiglia di Tel Aviv.

La giudice Iris Ilutovich Segal ha imposto che il nonno materno del bambino, Shmuel Peleg, paghi le spese processuali pari a 70 mila shekel (oltre 18mila euro). Nella sentenza inoltre si spiega che “non è stato accolta la tesi del nonno secondo cui la zia non aveva il diritto di tutela”. “Con l’arrivo in Israele il nonno – ha proseguito la giudice – ha allontanato il minore dal luogo normale di vita. Un allontanamento contrario al significato della Convenzione e che, così facendo, ha infranto i diritti di custodia della zia sul minore stesso”.

“Pur accogliendo con soddisfazione la sentenza della giudice Ilutovich crediamo che in questo caso non ci siano nè vincitori nè vinti. C’è solo Eitan e tutto quello che chiediamo è che torni presto a casa sua, ai suoi amici a scuola, alla sua famiglia, in particolare per la terapia e gli schemi educativi di cui ha bisogno”. Questo il commento dei legali della famiglia di Aya Biran – gli avvocati Shmuel Moran e Avi Himi – subito dopo la sentenza della giudice che ha deciso in base alla Convenzione dell’Aia di far tornare il bambino in Italia. Ha espresso “grande gioia” la zia paterna Aya Biran, per la decisione del Tribunale di Tel Aviv. Lo si è appreso da fonti legali.

“E’ un giorno disastroso. E’ avvenuto un secondo disastro dopo quello di cinque mesi fa. Si tratta di un disastro nazionale”, ha detto Esther Peleg Cohen, nonna materna di Eitan in tv aggiungendo che si tratta “di un giorno di lutto nazionale”. “Non riesco a capacitarmi del fatto che Israele – ha aggiunto – mi carpisce l’ultimo nipote, il residuo di quello che resta di mia figlia”. La decisione del Tribunale – ha insistito – “è stata influenzata da considerazioni politiche sui rapporti con l’Italia”.

“Io e la collega Grazia Cesaro siamo contenti per la decisione favorevole del Tribunale di Tel Aviv e del fatto che i principi e lo spirito della Convenzione dell’Aja abbiano trovato applicazione”. Lo ha spiegato il legale civilista Cristina Pagni, che rappresenta in Italia, con la collega Cesaro (sul fronte penale c’è l’avvocato Armando Simbari) Aya Biran. “Aspettiamo di capire quando sarà possibile il rientro del bimbo in Italia, lo sapremo forse in serata”, ha chiarito il legale e ciò anche in relazione al fatto che i nonni materni avranno possibilità di impugnare la sentenza del giudice israeliano.

“In base alla Convenzione dell’Aja le decisioni che vengono prese devono essere immediatamente esecutive e quindi il rientro del minore dovrebbe essere rapido, in tempi brevi, anche se la controparte ha la possibilità di impugnare la decisione”. Lo ha spiegato il procuratore dei minori di Milano Ciro Cascone in merito alla sentenza del Tribunale israeliano sul caso di Eitan, chiarendo comunque che “io non posso sapere se nella legislazione israeliana ci siano specifiche previsioni sul punto”, ossia sul tema dell’immediata esecutività della sentenza anche in caso di impugnazione della stessa. “E’ la decisione che mi aspettavo”, ha aggiunto Cascone, il quale ha chiarito che in casi analoghi di decisioni prese in Italia sulla base della Convenzione dell’Aja i provvedimenti sono immediatamente esecutivi anche se c’è possibilità di impugnazione di fronte alla Cassazione. “La sentenza ad ogni modo va in esecuzione subito”, ha proseguito.




Valmontone 1921 (calcio, Promozione), Ansini: “Un po’ di rammarico per il pari con la Pro Roma”

Valmontone (Rm) – Avrebbe voluto festeggiare la seconda vittoria interna consecutiva il Valmontone 1921. Invece nel match di ieri contro la Pro Roma, il gruppo di mister Aurelio Sarnino non è andato oltre l’1-1: il momentaneo vantaggio lo ha siglato ancora Ciampi (al secondo gol stagionale dopo quello di Marino all’esordio), poi nel finale i capitolini hanno trovato il pareggio. “Un po’ di rammarico è rimasto sicuramente – dice senza nascondersi troppo Emanuele Ansini, difensore centrale classe 1989 – La partita l’avevamo condotta bene e stava andando come doveva, abbiamo provato anche a chiuderla dopo l’1-0, ma abbiamo colpito un palo. Alla fine non siamo riusciti a portare a casa i tre punti e questo ci dispiace sicuramente”. Il capitano torna anche sul gol subito in cui la difesa del Valmontone 1921 non è stata “ferrea”: “Tutto è nato da una ripartenza, poi un paio di rimpalli in area di rigore hanno liberato al tiro l’autore del gol che da distanza ravvicinata non ha sbagliato”. E ha trafitto l’ultimo arrivato in casa giallorossa, ovvero il portiere classe 1994 Flavio Provaroni. In ogni caso il Valmontone, ancora falcidiato dalle assenze (su tutti quelle di Matozzo, Pizzuti e Romaggioli), sta cercando di tenere botta e prova a guardare avanti: “Abbiamo fatto cinque punti nelle prime quattro giornate di campionato e non possiamo essere felicissimi – dice Ansini – Gli alibi, però, li lasciamo da una parte: siamo un gruppo completo e forte in tutti i reparti. Siamo sicuri che alla fine inanelleremo le vittorie che ci servono per scalare posizioni. Poi la classifica la vedremo a dicembre e a quel punto capiremo che tipo di campionato potremo fare. Siamo già pronti a ripartire”. Nel prossimo turno i ragazzi di mister Sarnino sfideranno fuori casa l’Atletico Colleferro che li ha eliminato al primo turno della Coppa Italia poco più di un mese fa.




Cynthialbalonga (calcio, serie D), primo successo. Colacicchi: “E’ stata una vittoria da squadra”

Genzano (Rm) – La nuova era di mister Luca Tiozzo inizia con un successo. La Cynthialbalonga ha piegato il Team Nuova Florida per 2-1 al termine di una sfida tirata, nervosa e molto combattuta fino all’ultimo minuto: è la prima vittoria in campionato per il club castellano dopo un inizio davvero complicato. A decidere la sfida interna di ieri è stato il colpo di testa del giovane centrale difensivo classe 2000 Giordano Colacicchi che a inizio ripresa ha siglato anche il suo primo gol in serie D: “Lo dedico alla mia famiglia che mi segue ovunque e mi ha sempre sostenuto”. Anche questa partita era iniziata in salita per i castellani che hanno preso un gol su un errore in disimpegno, poi (dopo un rigore tirato da Alessandro sulla traversa con un “cucchiaio”) D’Agostino ha pareggiato i conti all’ultimo assalto del primo tempo e infine Colacicchi ha siglato la rete del definitivo 2-1. “Una vittoria da squadra, abbiamo messo in campo l’atteggiamento giusto dal primo minuto. Siamo andati sotto con un errore, poi abbiamo messo tanto carattere come chiesto dal mister durante tutta la settimana. Alla fine abbiamo fatto un’esultanza liberatoria perché veniamo da un avvio di campionato che non rende onore al nostro impegno”. Colacicchi, che ha dovuto lasciare il campo anzitempo per un dolore al polpaccio, parla dei primi giorni di lavoro con Tiozzo: “Il mister è stato bravo in pochissimo tempo a darci tutta la voglia che anima anche lui e noi come gruppo ci siamo messi a disposizione. Vogliamo dare continuità a questo risultato positivo”. Nel prossimo turno la Cynthialbalonga affronterà la Vis Artena fuori casa, poi ci sarà l’impegno in Coppa Italia: “Ora non dobbiamo pensare alla classifica – dice Colacicchi – Dobbiamo solo concentrarsi sulla prossima partita, scendere in campo con la giusta mentalità e poi vedere quale sarà il responso del campo”.




Roma, Eur: sorprese a fare la spesa gratis. Arrestate due sorelle

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma EUR hanno arrestato due sorelle, entrambe cittadine romene, di 20 e 27 anni, e domiciliate presso l’insediamento nomadi di via Melibeo, con l’accusa di furto.

Le due donne sono state sorprese da un addetto alla vigilanza di un negozio di articoli per l’igiene della casa nei pressi di via del Tintoretto, mentre occultavano numerosi articoli in due borse, cercando di superare le casse senza pagare.

I Carabinieri, chiamati dalla vigilanza, hanno accertato che le due sorelle erano riuscite ad occultare all’interno delle due borse diversi prodotti, per un valore complessivo di circa 1100 euro.

Entrambe sono state accompagnate in caserma, in attesa del rito direttissimo. La merce recuperata dai militari è stata restituita al direttore del negozio.




Roma, Centocelle: va in giro per il quartiere con 1,2 kg di cocaina nascosto sotto il sedile dell’auto

ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno arrestato un romano di 51 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo è incappato in un posto di controllo dei Carabinieri in via Valmontone, durante il quale ha mostrato un particolare nervosismo.

Quell’atteggiamento ha insospettito i militari che hanno deciso di approfondire le verifiche, eseguendo un’ispezione del veicolo. Sotto i sedili, i Carabinieri hanno rinvenuto un panetto di cocaina del peso di 1,2 Kg.

A quel punto è scattata anche la perquisizione della sua abitazione, dove sono stati rinvenuti e sequestrati più di 1.000 euro in contanti, ritenuti provento della sua attività illecita.

Il 51enne è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.




Criminalità: Milano prima città per denunce di reati, in coda Oristano

Le denunce nei primi sei mesi del 2021 segnano un +7,5% sul 2020 (-17% ancora sul 2019) con più scippi, furti di auto e moto, meno nelle case

Milano resta la prima città italiana per denunce di reati in rapporto alla popolazione residente, seguita da Bologna e Rimini; ultima è invece Oristano, considerata la località più sicura. E’ la classifica del Sole 24 Ore, che ha pubblicato l’Indice di criminalità secondo il quale si confermano le criticità legate alla sicurezza nelle grandi aree metropolitane. Ma è boom anche di reati sul web: oltre 800 al giorno nei primi sei mesi del 2021.

Firenze è la città che si distingue per il calo più marcato di reati nel 2020, in flessione anche nei primi sei mesi del 2021. Padova risulta la cittadina più sotto pressione per i reati di droga, Parma per le rapine nei negozi, Imperia per percosse e lesioni dolose. Roma si classifica al settimo posto.

Le denunce nei primi sei mesi del 2021 segnano un +7,5% sul 2020 (-17% ancora sul 2019) con più scippi, furti di auto e moto, meno nelle case. Dopo la brusca flessione nei mesi di lockdown, anche ladri e rapinatori sembrano tornare in azione. Se i numeri sembrano ancora ridotti rispetto al 2019, tornano a salire i furti con strappo del 35%, e quelli di motocicli e di autovetture del 16%. Continua, invece, il calo dei furti in abitazione rispetto a due anni fa. Le violenze sessuali risultano in crescita del 18% su base annua, con in media 13 denunce al giorno. E aumentano anche le violenze urbane e le risse, con 224 episodi di minacce e percosse ogni 24 ore.




Sicilia, ondata di maltempo: caos e dispersi. Alcamo in ginocchio

Il maltempo che imperversa sulla Sicilia nella serata di domenica ha causato pesanti disagi anche al traffico aereo: a Catania sono stati decine i voli cancellati o dirottati (alcuni anche sullo scalo di Lamezia Terme, in Calabria), mentre consistenti sono i ritardi accumulati da molti altri voli. I problemi nella Sicilia orientale hanno impattato anche sull’aeroporto di Palermo, con voli cancellati e ritardi.

Gravi disagi ad Alcamo

Nella serata di domenica una pioggia torrenziale ha colpito Alcamo (Trapani), allagando strade, abitazioni, negozi e magazzini. Danneggiate alcune auto travolte dalla furia dell’acqua. Gravi disagi alla viabilità in città e nell’hinterland, compresa Alcamo Marina.

Continuano le ricerche della coppia dispersa

A Scordia, nel Catanese, continuano le ricerche della coppia, marito e moglie, lui 67 anni e lei 54, che da domenica sera risulta dispersa. A fare scattare l’allarme era stato un automobilista rimasto bloccato dentro la sua auto per la presenza di un fiume di acqua e fango in strada. Messo in salvo dai vigili del fuoco ha detto loro di avere visto una coppia a bordo di una Ford Fiesta che, in contrada Ogliastro, sarebbe scesa dall’auto e sarebbe stata travolta dalla furia dell’acqua.

Turisti soccorsi nel Catanese

Sempre a Scordia, la Protezione civile ha soccorso cinque turisti stranieri. Il pulmino sul quale viaggiavano è stato investito dalla furia dell’acqua lungo la strada statale 385 che collega con Catania. I turisti hanno dovuto abbandonare il mezzo e sono stati portati in un’area sicura da alcuni volontari della Protezione civile. I passeggeri di un bus di linea hanno invece trovato rifugio presso il vicino stabilimento Oranfrizer. Altri automobilisti sono stati soccorsi dopo essere stati bloccati nelle loro auto a causa dell’acqua che ha allagato le strade della zona.




Reggiano, fatto inginocchiare e poi ucciso: vittima e carnefice entrambi del Crotonese

Assume i contorni di un’esecuzione, la morte di Salvatore Silipo 29enne, originario di Crotone e abitante a Gualtieri, nel Reggiano, ucciso – ieri pomeriggio – all’interno dell’autofficina di ricambi pneumatici ‘Dante Gomme’ a Cadelbosco Sopra.

A quanto si è appreso, l’uomo sarebbe stato fatto inginocchiare e poi ucciso con un colpo diretto al collo.

Per la morte di Silipo è stato arrestato, nella notte, dai Carabinieri – con l’accusa di omicidio, ricettazione e porto illegale di armi e munizioni – il 70enne Dante Sestito, originario di Cutro, nel Crotonese e residente a Cadelbosco Sopra, nel Reggiano, gestore dell’autofficina nella cittadina emiliana. L’uomo, la sorsa notte, è stato interrogato dal pm, la dottoressa Piera Cristina Giannusa, alla presenza del suo legale avvalendosi della facoltà di non rispondere. La pistola usata per il delitto un revolver ‘Smith & Wesson’ calibro 44 Magnum, illegalmente detenuta e risultata rubata, è stata sequestrata insieme a 18 colpi di cui uno esploso. L’arma – sempre a quanto si è appreso – è stata rubata a Pieve di Cento, nel Bolognese, nel gennaio del 2019. Il 70enne era stato bloccato e disarmato dall’intervento di due Carabinieri di una pattuglia della stazione di Castelnovo Sotto – in transito nei pressi dell’azienda di pneumatici e diretti allo stadio per svolgere servizio di ordine pubblico – allertati dalle urla e dalla presenza in strada di un cugino della vittima che si trovava con lui nell’officina.