ULN Consalvo (calcio), i fratelli Aliberti e una famiglia a tutto campo. “Qui c’è un ambiente sano”

Roma – Quando si dice “sposare una causa”. E’ quello che ha fatto la famiglia Aliberti che ha affidato i suoi tre ragazzi all’ULN Consalvo: Riccardo (classe 2008), Simone (2010) e il piccolo Damiano (2013) sono tutti tesserati nella società cara al professor Umberto Consalvo. E pensare che i genitori Lorenzo e Claudia non sono certo “malati” di calcio: “Non li abbiamo spinti noi a giocare a pallone – racconta la mamma dei tre ragazzi – Tutto è nato dal secondo dei nostri figli, Simone, che ha giocato un anno di calcio tramite la scuola e poi ha “scoperto” l’ULN Consalvo grazie al centro estivo circa quattro anni fa. Una volta entrato nel mondo sportivo del club capitolino, ne siamo immediatamente rimasti affascinati e così abbiamo deciso di portare anche Riccardo e Damiano che si sono appassionati al gioco del calcio grazie a loro fratello. La cosa che rende speciale l’ambiente dell’ULN Consalvo è la familiarità e la passione dei dirigenti ha fatto il resto: sono quotidianamente al campo e si tratta di persone squisite, per questo abbiamo deciso di affidare i nostri tre figli alla società capitolina”. Se si domanda a mamma Claudia chi è il più “malato” dei tre la risposta è immediata: “Indubbiamente il più piccolo, Damiano. Ma, come detto, tutto è partito da Simone, mentre quest’anno Riccardo lo sta vivendo con un’emozione speciale visto che è entrato nel mondo dell’agonistica”. Ad agevolare la famiglia Aliberti è anche la vicinanza della loro abitazione rispetto al campo Consalvo: “Riccardo va addirittura da solo agli allenamenti, mentre papà Lorenzo segue più di me gli allenamenti degli altri due figli”. Anche i week-end non sono di semplicissima gestione, ma la passione della famiglia Aliberti è più forte di tutto: “Quando giocano in trasferta ci dividiamo per accompagnarli e seguirli, mentre quando giocano in casa è tutto più semplice”.




Volley Club Frascati (serie D maschile), Fabio Zampana: “Questa categoria è una grande esperienza”

Frascati (Rm) – E’ stato un week-end speciale per Fabio Zampana. L’opposto (in qualche caso anche martello) classe 2006 del Volley Club Frascati ha fatto la sua prima apparizione nella lista della prima squadra maschile (la serie C), pur senza entrare in campo, e poi è stato protagonista nella gara della serie D contro la Sgvolleyroma. Ai tuscolani non è riuscito di fare punti, anche se la gara è stata molto combattuta come testimoniano i parziali (22-25, 23-25 e 24-26). “Abbiamo avuto di fronte una squadra molto valida e che aveva già vinto la prima partita di campionato, ma noi ci siamo fatti valere – dice Zampana – Nel secondo set siamo partiti molto male, ma siamo comunque riusciti a recuperare e a chiudere con uno scarto minimo. Forse ci è mancato quel pizzico di lucidità nei momenti finali di ogni parziale, l’età media del gruppo è molto bassa e in serie D questo può avere un peso. Comunque abbiamo fatto dei passi avanti evidenti rispetto alla prima gara di campionato col Puntolley, anche se in quell’occasione avevamo portato a casa un set”. Zampana, da tre anni al Volley Club Frascati, fa un passo indietro per parlare di come è iniziata la sua avventura nel mondo della pallavolo: “Ho iniziato sempre in questa società, sulle orme di mio fratello Alessio che è un classe 2004. Con lui abbiamo giocato insieme nell’Under 19 e ora condividiamo le esperienze in serie C e in D: per me ha un significato particolare perché mi dà un grande aiuto. La prima convocazione in C mi ha fatto molto piacere, mi sono reso conto “da vicino” che il livello è ancora molto alto per il sottoscritto. In questo senso un’annata in D mi potrà fare molto bene, anche perché il gruppo è compatto e ha accolto i tanti giovani in maniera propositiva. Il nostro obiettivo di campo è la salvezza, ma la cosa primaria è la crescita di tutti noi. Poi personalmente vivrò al meglio anche i campionati con l’Under 17 e l’Under 19, giocare tanto mi darà la possibilità di migliorare”.




United Volley Pomezia (B1/f), Lanzi dopo il k.o. con Perugia: “Emozionante la cornice di pubblico”

Pomezia (Rm) – La serie B1 femminile dello United Volley Pomezia non è riuscita nell’impresa di bissare la prima vittoria in campionato ottenuta a Jesi. Nel match casalingo contro 3M Pallavolo Perugia la squadra del presidente Gianni Viglietti e di coach Alessandro Nulli Moroni ha ceduto per 3-0 (23-25, 22-25, 21-25), ma lo ha fatto comunque a testa alta come testimonia anche il libero classe 1994 Silvia Lanzi. “Innanzitutto è stato emozionante tornare a giocare davanti a una bellissima cornice di pubblico, sul nostro campo: ci ha caricato tantissimo e ci ha aiutato in alcuni momenti del match. Sapevamo il valore tecnico delle avversarie che annoverano in rosa giocatrici di grande esperienza e che sono partite per fare un torneo importante. Noi abbiamo giocato una buona gara puntando come sempre sulla forza del nostro collettivo. Abbiamo pagato forse un pizzico di inesperienza in questo campionato, il cui livello molto alto. Un po’ di dispiacere per il risultato finale rimane, magari con un pizzico di attenzione e fortuna in più avremmo potuto conquistare almeno un set e far sudare ancor di più le nostre avversarie. Nel primo parziale eravamo pure partite molto bene, poi la gara è stata sempre punto a punto fino al secondo set. Nel terzo eravamo molto stanche, anche se abbiamo accorciato il punteggio nel finale”. La Lanzi, al secondo campionato con la maglia dello United Volley Pomezia, parla delle prospettive stagionali della squadra: “Ovviamente faremo un tipo di campionato diverso dall’ultimo, ma credo che solo alla fine del girone d’andata i valori saranno più chiari: in ogni caso siamo convinte di potercela giocare con tutti. Qui c’è una società molto ambiziosa che ha voglia di fare bene e un presidente molto attento alle esigenze delle sue atlete”. Nel prossimo turno le pometine saranno di scena a Trevi: “So poco di loro, al di là dei cinque punti conquistati nelle prime due partite. Le squadre umbre, così come molte dell’Italia centrale, sono molto attrezzate e competitive. Noi andiamo lì per cercare di fare una buona gara in trasferta, esattamente come accaduto all’esordio in campionato: fuori casa abbiamo la personalità giusta per poterci imporre”.




Colleferro (calcio, Eccellenza), Alessandri: “Felice per Ercoli, la squadra può crescere ancora”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha calato il pokerissimo contro il Morolo. I rossoneri di mister Antonio Battistelli hanno sfoderato un’ottima prestazione contro i frusinati e il portiere classe 1986 Carlo Alessandri la analizza così: “Abbiamo fatto una gara concreta, gestendo al meglio le varie situazioni e capitalizzando le occasioni create. Credo, però, che a livello complessivo il miglior Colleferro si sia visto nel primo tempo con l’Audace oppure nelle gare con Sora e Gaeta. In ogni caso abbiamo archiviato il risultato già nel primo tempo con le reti di Casazza, Tornatore e Carlini, poi lo stesso Tornatore ha siglato altri due gol nella ripresa”. Alessandri (nella foto di Leonardo Pera) per la prima volta ha visto la partita dalla panchina, lasciando spazio al giovanissimo Nicholas Ercoli (classe 2004) tra i pali rossoneri: “Sono felicissimo per lui, lavoriamo a stretto contatto e ne vedo i miglioramenti quotidiani, anche grazie al lavoro fatto col preparatore dei portieri Guido Lanna. Se l’è cavata molto bene”. L’esperto estremo difensore ex Atletico Vescovio parla del suo approdo nel club rossonero: “E’ arrivato in concomitanza col ripescaggio. E’ stato il direttore sportivo Pino Di Cori a contattarmi e a volermi fortemente qui. Non mi sono fatto troppi calcoli pur non essendo logisticamente “comodo” nel venire a Colleferro: quando ti cerca una società così blasonata, è giusto dare la massima considerazione alla proposta. Devo dire che non c’è stata una cosa che mi abbia portato a dire di no e tra gli aspetti che mi hanno spinto qui c’è stata indubbiamente la capacità e la professionalità di mister Battistelli. Ho trovato un gruppo giovane che ogni settimana festeggia l’esordio o il primo gol di qualche ragazzo, ma questa linea verde è stata giustamente “bilanciata” dalla presenza di qualche elemento di esperienza”. E la partenza del Colleferro in campionato è stata di tutto rispetto: “Se dovessi dare un voto, direi tra il 6,5 e il 7, ma semplicemente perché non abbiamo ancora espresso in pieno il nostro potenziale potenziale. Ci sono la speranza e i buoni propositi di poterlo fare al più presto. E poi i nostri otto punti pesano perché abbiamo incontrato tanti club quotati. Che tipo di campionato possiamo fare? La squadra deve pensare a crescere col lavoro: questo è un campionato strano in cui tanti parametri tradizionali sono saltati, quindi dobbiamo rimanere ben ancorati alla realtà”.




Usa, si riaprono le frontiere per i vaccinati: al via la prima fase dall’8 novembre

L’Amministrazione Biden ha svelato nuovi dettagli dei suoi piani per consentire ai cittadini stranieri vaccinati contro il Covid-19 di recarsi nuovamente negli Stati Uniti a partire dall’8 novembre.

Come spiega la Cnn, l’Amministrazione ha pubblicato tre documenti relativi ai requisiti necessari per i viaggi in aereo. Si tratta di un decreto del presidente Joe Biden che stabilisce i requisiti per entrare in America, le indicazioni sui vaccini, i test e la tracciabilità dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), le istruzioni tecniche per l’implementazione.

I nuovi documenti, ha detto ai giornalisti un alto funzionario, “aiuteranno le compagnie aeree e i viaggiatori a prepararsi per l’8 novembre e assicureranno una transizione graduale al nuovo sistema”. Sui vaccini riconosciuti dai Cdc ci sono quelli “attualmente approvati o autorizzati per l’uso di emergenza dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti (vaccini Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson & Johnson)” così come quello di AstraZeneca/Oxford”.

L’Amministrazione è “ben consapevole” che ci sono altri vaccini Covid-19 non presenti nell’elenco, ha affermato un secondo alto funzionario citato dalla Cnn. I ragazzi sotto i 18 anni sono esenti dall’obbligo di vaccinazione, ha affermato un altro funzionario. L’esenzione medica si applica a coloro che hanno avuto “gravi reazioni allergiche anafilattiche a un precedente vaccino contro il Covid”, ha affermato un alto funzionario.

L’Amministrazione ha anche aumentato i requisiti per i test. I cittadini statunitensi non vaccinati, i residenti permanenti legali e i viaggiatori “dovranno fornire un test negativo effettuato entro un giorno dal viaggio”, secondo quanto ha reso noto la Casa Bianca.

I bambini sotto i due anni non hanno bisogno di fare il test, ha spiegato un funzionario. Se un minore di età compresa tra 2 e 18 anni viaggia con un adulto vaccinato può effettuare il test tre giorni prima della partenza. Le nuove linee guida, ha affermato la Casa Bianca, richiederanno a tutte le compagnie aeree che volano negli Stati Uniti di conservare le informazioni di contatto per la tracciabilità dei contatti e di consegnarle “prontamente” al Cdc quando necessario.

I divieti di viaggio negli Stati Uniti sono stati imposti per la prima volta nei primi giorni della pandemia, quando l’allora presidente Donald Trump ha limitato i viaggi dalla Cina nel gennaio 2020. Sono seguite limitazioni per 26 Stati in Europa, tra cui Francia, Germania e Italia, Irlanda e Regno Unito. Brasile, Sud Africa e India sono stati aggiunti successivamente. Chiuse poi anche le frontiere con Canada e Messico. Il presidente Joe Biden ha mantenuto divieti ai viaggi non essenziali, con una crescente lamentela da parte dei governi europei.

Le nuove regole, ha affermato la Casa Bianca, saranno implementate in un modo graduale. La prima fase inizierà all’inizio di novembre, mentre la seconda partirà all’inizio di gennaio 2022.




Latina, clan Di Silvio: in manette 33 persone

Le accuse: associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi

Dalle prime luci dell’alba, è in corso, a Latina, una vasta operazione anticrimine della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma.

Eseguite 33 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, gravemente indiziati dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi.

L’attività investigativa ipotizza l’esistenza di un nuovo sodalizio di matrice mafiosa e di origine autoctona, riconducibile al gruppo di etnia Rom di Di Silvio Giuseppe, detto Romolo, organizzazione strutturata su base familiare e territoriale, già protagonista di gravissimi episodi criminali a Latina, che si è nel tempo sempre più radicata sul territorio, sia per quanto riguarda l’attività di spaccio di stupefacenti, sia in merito ad attività estorsive.

Dalle indagini è emerso come quest’ultima attività riuscisse ad incutere timore, a piegare la volontà delle vittime, in alcuni casi vessate da anni, senza che le stesse sporgessero denuncia.




Trova 4 ladri in casa e ne ammazza uno: in fuga gli altri tre

Il malvivente ucciso, secondo le indiscrezioni trapelate, era armato di pistola.

FROSINONE – Tragedia nel Frusinate a Santopadre, nei pressi di Arpino. Un uomo, sorpreso in casa con altre tre persone, è stato ucciso con un colpo di fucile dal proprietario dell’abitazione.

Il fatto è accaduto, in serata, poco dopo le 20 nel paese tra il Sorano e la Val di Comino. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Sora che hanno subito transennato l’area e avviato gli accertamenti per ricostruire cosa sia esattamente accaduto.

Il proprietario di casa, titolare di una ricevitoria-tabaccheria, era stato già derubato in passato. Si è appreso che l’uomo ucciso è un rumeno di 39 anni.

L’uomo, insieme a tre complici poi fuggiti, si è introdotto nella villetta del tabaccaio credendo non ci fosse nessuno. Al rientro nell’abitazione, i rumori provenienti dal piano superiore hanno insospettito il padrone di casa. Durante la fuga uno dei quattro uomini è stato raggiunto dai colpi di fucile e ucciso.

Il magistrato Marina Marra della Procura di Cassino ha interrogato il tabaccaio che avrebbe agito per legittima difesa. Il malvivente ucciso, secondo le indiscrezioni trapelate, era armato di pistola.