Roma, rapine alla festa di Halloween: denunciati 5 ragazzi

ROMA– I Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno denunciato 5 giovani, tra i 17 e i 24 anni, per ricettazione.

I militari della Tenenza di Ciampino sono intervenuti in una nota struttura per eventi a sud della Capitale mentre era in corso una festa danzante a tema Halloween, dove alcuni giovani avevano allertato il 112, denunciando di aver subito alcune rapine nel corso della serata.

In particolare, tre ragazzi hanno raccontato ai Carabinieri che, mentre si trovavano all’interno del locale, erano stati avvicinati da un giovane che, dopo averli colpiti con una testata, ha strappato dal collo le catenine che indossavano, dileguandosi immediatamente.

Le indagini condotte nell’immediatezza dai Carabinieri hanno consentito di individuare nel parcheggio del locale un’autovettura con a bordo 5 ragazzi, subito fermati per un controllo, rinvenendo, occultate in alcuni vani del veicolo, 3 collanine metalliche, con i ganci di chiusura lesionati. I 5 giovani non hanno saputo giustificare la provenienza delle collanine che, pertanto, sono state sequestrate, mentre i 5 sono stati denunciati a piede libero.

Le indagini dei militari continuano per accertare gli autori di analoghi episodi che hanno visto vittime ulteriori partecipanti alla festa di Halloween.




Rocca Priora RDP (calcio, Promozione), Rosi non si nasconde: “Questa squadra deve stare in alto”

Rocca Priora (Rm) – Un’altra prova di maturità per il Rocca Priora RDP. La squadra dei fratelli Stefano e Gianfranco Guazzoli ha violato il difficile campo dell’Atletico Torrenova con un 3-2 che non racconta totalmente la grande prestazione dei castellani. “Potrò sembrare di parte – dice il difensore classe 1999 Adriano Rosi -, ma abbiamo tenuto in mano la partita dal primo all’ultimo minuto, creando davvero tante opportunità da rete contro un avversario forte. Nonostante questo, siamo andati in svantaggio nel finale di primo tempo, ma siamo stati bravi a pareggiare immediatamente i conti con la mia rete sugli sviluppi di un calcio piazzato. Sono felice perché da un po’ di tempo non segnavo e ho voluto condividere questa mia gioia con i componenti della panchina”. Nella ripresa il copione della gara non è cambiato: “Abbiamo ricominciato con lo stesso spirito del primo tempo e siamo andati in vantaggio con Scacchetti, poi nel finale abbiamo triplicato con Ceccarelli: è stata la prima volta che i nostri due attaccanti sono scesi in campo dall’inizio da titolari e loro sono veramente un lusso per questa categoria. Inoltre aspettiamo i rientri di Ulisse e Angelucci che possono rappresentare delle armi in più”. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, la stagione del Rocca Priora RDP sembra poter essere molto promettente: “Il secondo posto attuale pesa – dice Rosi – Nonostante gli infortuni che ci hanno colpito in questa prima parte di stagione siamo ancora imbattuti considerando anche la Coppa. Inoltre siamo spesso andati sotto e siamo sempre stati capaci di reagire. Questo conferma che siamo una squadra competitiva e che dobbiamo puntare in alto, è inutile nascondersi”. Domenica scorsa ha giocato nell’inedito ruolo di esterno sinistro difensivo di una difesa a quattro: “Lo staff tecnico sta valutando varie soluzioni, non avevo mai giocato lì e in special modo a sinistra, ma sono a disposizione. Abbiamo difensori molto forti, l’arrivo di Amico ha reso ancor più solido il reparto”. Nel prossimo turno il Rocca Priora RDP ospiterà la Pro Roma: “Come sempre a fare la differenza sarà l’approccio alla partita che deve essere determinato. Loro non hanno mai vinto e quindi avranno voglia di centrare la posta piena, ma noi vogliamo dare continuità alle ultime vittorie”.




La Rustica RRdP (calcio, Eccellenza), Baroni: “Bisogna convertire gli applausi in punti»

Roma – Un’altra ottima prestazione non “premiata” dal risultato finale. Il La Rustica RRdP ha ceduto di misura sul campo della battistrada Tivoli, finora “macchina perfetta” del girone B di Eccellenza. L’1-0 conclusivo lascia addirittura qualche rammarico ai ragazzi di mister Nunzio Iardino: “Abbiamo fatto un’ottima partita nel complesso – commenta il terzino sinistro classe 1999 Riccardo Baroni – Abbiamo subito un gol da palla inattiva che poteva essere evitato, ma siamo stati bravi a non disunirci nel corso della prima frazione. Nella ripresa, poi, abbiamo creato anche le occasioni per pareggiarla come su una doppia conclusione sugli sviluppi di una mischia e un palo colpito da Ippoliti, ma purtroppo anche stavolta non siamo riusciti a muovere la classifica”. Il La Rustica RRdP sembra essere un po’ stanco di fare delle buone prestazioni senza raccogliere: “Dobbiamo cercare di convertire gli applausi in punti – dice Baroni – Ma è chiaro che le prestazioni della squadra siano in crescita costante, anche per merito del lavoro di mister Iardino e di un gruppo giovane che ha voglia di lavorare. La classifica è bugiarda, avremmo decisamente meritato qualche punto in più. Dove dobbiamo migliorare? Probabilmente ci manca un po’ di esperienza nella gestione di alcuni momenti della partita e facciamo un po’ di fatica nel finalizzare le azioni da rete prodotte”. Il calendario non sta dando una grossa mano al La Rustica RRdP: “Dopo aver affrontato il Tor Sapienza (attuale terza forza del girone, ndr) e domenica scorsa la Tivoli capoclasse, ora ci toccherà l’Anzio secondo. Veniamo da due belle prestazioni e crediamo di potercela giocare con chiunque: alla lunga siamo convinti che proporre un buon calcio ci premierà”. Baroni è uno dei pochissimi “reduci” del vecchio gruppo della scorsa stagione che giocava a Rocca di Papa: “Qui c’è una società seria, che rispetta sempre le sue promesse. Poi sentiamo la dirigenza sempre vicina e il presidente Tonino D’Auria, il direttore generale Marcello Coccimiglio e tutti gli altri dello staff sono sempre presenti al campo”.




Colleferro (calcio, Eccellenza), Calabresi: “Con l’Atletico Lazio l’importante era vincere”

Colleferro (Rm) – Aveva tutto da perdere il Colleferro nella trasferta contro l’Atletico Lazio, fermo a zero punti e zero gol segnati dopo le prime sei giornate. I ragazzi di mister Antonio Battistelli hanno saputo soffrire e portare a casa l’intera posta in palio grazie al gol di Felici in avvio di ripresa. “Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata, in questa categoria non esistono partite semplici – dice il centrale difensivo classe 1986 Simone Calabresi – C’era da fare i conti con l’orgoglio della squadra avversaria e noi avevamo preparato la partita in un certo modo. Il risultato è rimasto sempre in bilico, anche se abbiamo concesso molto poco agli avversari e abbiamo costruito anche delle opportunità per chiudere i conti, ma alla fine la cosa più importante era portare a casa i tre punti e lo abbiamo fatto. D’altronde conosco bene questo girone per averlo vinto con il San Cesareo qualche anno fa: tutte le partite vanno giocate al massimo”. Calabresi (nella foto di Leonardo Pera) è stato uno degli ultimi colpi di mercato del Colleferro: “La prima mia convocazione è stata in occasione del match col Sora, l’anno scorso avevo iniziato la stagione in Promozione con l’ambiziosa Vis Subiaco e poi l’ho conclusa nel “torneino” di Eccellenza finale con l’Atletico Lodigiani. E’ stato il direttore sportivo Pino Di Cori a prospettarmi le idee del Colleferro: qui ho trovato una società sana e una piazza dove c’è tutto per fare calcio, compresi uno staff tecnico e dirigenziale estremamente competenti. Ci sono tutti i presupposti perché questo club continui a scalare categorie…”. I rossoneri, stante anche la particolare formula del campionato di Eccellenza di quest’anno (solo le squadre dal settimo posto in su non giocheranno i play out), devono pensare prima di tutto a mettersi al sicuro, anche se Calabresi invita il gruppo «a non accontentarsi e a scendere in campo ogni domenica per vincere. Accadrà così anche col Città di Anagni che ha un punto in più di noi, tante individualità importanti e una piazza prestigiosa alle spalle. Sarà una partita molto impegnativa, ma potremo contare anche sul sostegno della nostra gente che ci segue con grande entusiasmo”.




Marito e moglie carabinieri no vax contraggono il virus: lui muore

E’ morto a causa del Covid il luogotenente dei carabinieri Marco Mazzone, in forza al Secondo Nucleo sicurezza di Milano. Il 59enne era un convinto no vax, e aveva quindi rifiutato il vaccino. Sulla stessa linea anche la moglie, medico dell’Arma effettiva del Comando interregionale Pastrengo. La donna ha contratto il virus, ma in una forma più leggera. Contagiata anche la figlia di nove anni.

Come riporta il Corriere della sera, Mazzone era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli, dove poi è deceduto. Ad aggravare le sue condizioni sono state complicazioni respiratorie in un quadro clinico già grave fin dall’immediata contrazione del virus. I suoi colleghi del Comando di Moscova lo hanno descritto come “un brav’uomo che però non voleva saperne di vaccinarsi”.




Valmontone 1921 (calcio, Promozione), Barani: “Nel derby di Colleferro meritavamo di più”

Valmontone (Rm) – Un altro pareggio per 1-1 per il Valmontone 1921. La squadra di mister Aurelio Sarnino, nel “monday match” di Ognissanti, non è andata oltre il pari nel derby sul campo dell’Atletico Colleferro. “E’ un risultato che ci sta stretto – dice senza girarci troppo intorno l’attaccante classe 1988 Moreno Barani – Abbiamo subito a inizio gara un gol un po’ sfortunato, frutto di un tiro sbagliato che ha liberato l’autore del gol avversario. Poi abbiamo reagito bene, anche se nel primo tempo siamo andati poco in verticale e sugli esterni. Nella ripresa abbiamo creato tante occasioni, lasciando pochissimi spazi all’avversario. C’è stata un pizzico di imprecisione e sfortuna, oltre ad alcuni importanti interventi del portiere avversario. Poi, dopo la rete del pareggio di Colaiori, ci sono stati annullate altre due reti e comunque nel complesso avremmo meritato di vincere”. Anche se sono passate appena cinque giornate, il Valmontone 1921 non vuole perdere troppo terreno dalle battistrada: “Alla fine questi punti possono pesare, ma è pur vero che le altre candidate non stanno volando e i distacchi sono contenuti – rimarca Barani – L’anno in cui vinsi in questa categoria con la W3 Roma Team avevamo iniziato molto lentamente ed eravamo a quasi dieci punti dalla prima in classifica. E’ pur vero che dobbiamo cominciare a macinare punti”. Magari già dalla sfida interna di domenica contro la Vis Subiaco: “Un avversario da sempre ostico che arriva da una brutta sconfitta interna contro il De Rossi e che avrà tanta voglia di riscatto. Ma anche noi siamo “arrabbiati” per gli ultimi due pareggi e vogliamo tornare alla vittoria al più presto, nella speranza che rientri qualcuno degli infortunati. Questa non è una scusa, ma giocare con una decina di assenti in ogni partita rende tutto più complicato: in tribuna praticamente c’è un’altra squadra, ma cerchiamo di tenere botta nella speranza che rientri l’emergenza al più presto” conclude Barani.




United Volley Pomezia (B1/f), altro colpo in trasferta. Bigioni: “Il gruppo fa sempre la differenza”

Pomezia (Rm) – Un altro successo esterno per la serie B1 femminile dello United Volley Pomezia. Le ragazze del presidente Gianni Viglietti, dopo aver violato nella prima giornata di campionato il campo di Jesi, si sono ripetute sabato scorso imponendosi contro Trevi con un prezioso 3-2 (25-18, 27-29, 19-25, 25-18 e 8-15) che la schiacciatrice classe 1994 Elena Bigioni commenta così: “Siamo entrate un po’ spente e infatti il primo set è stato dominato dalla squadra di casa. Nel secondo abbiamo reagito con forza e siamo riuscite a spuntarla ai vantaggi. Successivamente abbiamo giocato un ottimo terzo parziale, mentre il quarto ce lo siamo lasciate sfuggire a causa di qualche errore di troppo. Il tie break, però, è stato dominato dall’inizio alla fine: forse potevamo conquistare tre punti invece di due, ma di fronte c’era un avversario tosto, esperto e con molto carattere, poi fuori casa non è mai agevole imporsi e quindi va bene così. Forse a livello di prestazione avevamo fatto meglio nella gara precedente persa in casa contro Perugia, ma ora dobbiamo guardare avanti”. Di carattere ne ha da vendere anche la squadra di coach Alessandro Nulli Moroni: “La nostra forza principale è il gruppo – sottolinea la Bigioni ribadendo quello che è quasi un “ritornello” in casa United Volley Pomezia – Giochiamo assieme da un po’ di tempo e non c’è spazio per le forme di individualismo: questo fa la differenza”. Nel prossimo turno di sabato, lo United Volley Pomezia tornerà a giocare tra le mura amiche per un’altra sfida di lusso: “Ospiteremo il Castelfranco Pistoia che al momento comanda la classifica a punteggio pieno assieme alla stessa Perugia e alla Toscanagarden Lucca: il calendario ci ha messo di fronte nelle partite casalinghe subito le favorite del girone e per me è meglio così perché a inizio stagione devono ancora trovare i meccanismi migliori. Inoltre avere un palazzetto pieno di gente ci può aiutare e poi c’è da considerare la difficoltà logistica delle trasferte da affrontare che incide sempre”.




Stimigliano, ruba alcolici al supermercato: in manette 42enne

STIMIGLIANO (RI) – I Carabinieri della Stazione di Stimigliano hanno arrestato in flagranza Z.N., georgiano 42enne, per furto aggravato all’interno di un supermercato.

L’uomo, già noto alle forze di polizia, veniva notato dai militari sulla SR 657, proprio mentre usciva da un supermercato di Forano e, alla vista dei militari dell’Arma, assumeva un atteggiamento circospetto tentando di allontanarsi per eludere i controlli.

Subito bloccato e sottoposto a controllo dai Carabinieri della Stazione di Stimigliano e della Stazione di Collevecchio, a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di alcune bottiglie di alcolici nascoste sotto i vestiti pocanzi sottratte all’interno del supermercato.

Lo straniero, risultato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Stimigliano, è stato segnalato all’A.G. per applicazione di una misura più afflittiva.
La merce sottratta è stata restituita al gestore dell’esercizio commerciale.




Torino, rave party: identificate 3mila persone

La procedura di identificazione e controllo dei partecipanti al rave e dei veicoli è proseguita anche nella notte ed è tuttora in corso

TORINO – Forze di polizia in azione questa mattina tra Nichelino e Borgaretto, alle porte di Torino, nell’area del rave party, dove risultano ancora presenti centinaia di persone, “al fine di impedire l’ulteriore prosecuzione dell’abusiva occupazione di terreni ed edifici”.

Lo rende noto la Questura di Torino. Sino ad ora le forze dell’ordine hanno identificato oltre 3,000 persone e circa 1.500 mezzi tra auto, camper e furgoni. La procedura di identificazione e controllo dei partecipanti al rave e dei veicoli è proseguita anche nella notte ed è tuttora in corso.




Palermo, sgominata una delle più imponenti piazze di spaccio del sud Italia

PALERMO – Alle prime ore di stamattina, nella città di Palermo, i militari della Compagnia Carabinieri di Palermo San Lorenzo hanno dato esecuzione a n.58 provvedimenti cautelari (37in carcere, 20 domiciliari e 1 dell’obbligo di presentazione alla p.g.) emessi dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo sulla base delle risultanze investigative emerse al termine dell’indagine dei militari e diretta dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, coordinata dal Procuratore Aggiunto Salvatore DE LUCA, per le ipotesi di reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, condotta dai Carabinieri tra febbraio e luglio del 2018, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario che è stato sostanzialmente accolto, a richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nel suindicato provvedimento cautelare. Secondo tale provvedimento, per l’appunto, sussistono gravi indizi per affermare l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti e operante nel quartiere Sperone di Palermo e di individuarne struttura, dinamiche e strategie criminali. Tra gli aspetti di rilievo vi è il coinvolgimento negli illeciti traffici di interi nuclei familiari, pronti ad avvalersi anche di minorenni per la cessione di stupefacenti. Si è appurato come gli spacciatori usassero, indistintamente, gli inospitali meandri degli edifici, le strette vie del quartiere, le abitazioni dei promotori e, addirittura, le camerette dei figli minori, con funzioni di stoccaggio, lavorazione e spaccio di stupefacenti.

Sempre secondo l’ordinanza cautelare, sussistono gravi indizi per affermare quanto segue:

  • l’attività di spaccio avveniva nei pressi della scuola del quartiere (aggravante riconosciuta nel provvedimento cautelare eseguito), in favore di innumerevoli acquirenti che accorrevano anche da altre province siciliane. Si è accertato come lo spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana, rappresenti, di sovente, una delle principali fonti di sostentamento per intere famiglie, i cui membri, tranne rari casi di colpevole connivenza, risultano integralmente partecipi alle attività delittuose. Sono, inoltre, stati individuati i due canali diapprovvigionamento degli stupefacenti, gestiti da 3 degli odierni indagati, con precedenti penali e gravitanti nell’orbita della criminalità organizzata;
  • è stato investigativamente delineato l’organigramma dell’associazione, con un vertice che gestiva il rifornimento, le strategie di spaccio e raccoglieva i proventi dell’attività, da cui dipendevano ben tre distinte compagini criminali, ognuna con a capo una famiglia che organizzava autonomamente la propria “piazza di spaccio” e impartiva precise direttive ai propri pusher. L’autonomia gestionale riconosciuta dal vertice del sodalizio ai promotori dei tre gruppi in cui si diramava l’organizzazione conferiva maggiore fluidità rispetto a una struttura rigidamente gerarchizzata, lasciando però intatto il vincolo associativo e la consapevolezza negli indagati del perseguimento di uno scopo comune;
  • un ruolo fondamentale è stato riconosciuto alle madri, alle mogli e alle conviventi dei capi delle compagini, le quali collaboravano nella direzione delle attività criminali, nei contatti con i fornitori e nel tenere la contabilità delle ‘piazze di spaccio’, pronte anche a subentrare, all’occorrenza, per garantire continuità allo spaccio in caso di arresto di uno dei promotori;
  • il presunto sodalizio criminale aveva a disposizione magazzini e interi appartamenti, in cui i sodali si riunivano per decidere le strategie dell’organizzazione, spartirsi i proventi o rifornire i pusher impegnati nelle ‘piazze’. Tali siti venivano utilizzati per lo stoccaggio di marijuana e hashish e come laboratori per “cucinare” e “basare” la cocaina per la produzione del crack.Il vincolo associativo era talmente forte che parte dei profitti erano redistribuiti per il sostentamento delle famiglie dei detenuti e il pagamento delle relative spese legali;
  • i pusher operativi su strada per conto della delineata associazione erano organizzati su turni per garantirne la piena attività anche in orario notturno, con direttive precise sui punti dei cortili condominiali dove occultare lo stupefacente e sulle modalità di consegna agli acquirenti. Le piazze di spaccio garantivano ai tre sodalizi consistenti profitti, stimati nell’ordine di 1,5 milioni di euro su base annua. Nel corso dell’attività sono già state arrestate in flagranza di reato 37 persone, segnalate alla locale Prefettura quali acquirenti 56 soggetti e sequestrati circa 3 kg di stupefacente e oltre 6.000 euro in contanti.

L’operazione di oggi rappresenta una forte e concreta risposta delle Istituzioni al grave fenomeno dello spaccio di stupefacenti in alcune aree di Palermo, peraltro più volte oggetto di servizi televisivi di denuncia su emittenti televisive a carattere nazionale.