Regioni, cambi di colore: si valuta lockdown per i non vaccinati

Un green pass ‘rafforzato’, solo per i vaccinati e per le attività ricreative nelle regioni che cambieranno colore. In modo che le restrizioni previste – ancora tenui in giallo, ma pesanti già in arancione – non gravino su chi ha fatto l’iniezione.

Tutto come prima, invece, per il mondo del lavoro, con il certificato verde rilasciato a vaccinati, guariti e chi ha un tampone negativo. E’ la proposta cui cercano di aggregare consenso i governatori che domani si vedranno e porteranno la loro posizione all’attenzione del Governo alla Conferenza Stato-Regioni convocata dal ministro Mariastella Gelmini. Quest’ultima apre: “se la situazione dovesse peggiorare nelle prossime settimane, nei prossimi mesi – dice interpellata dall’ANSA – credo che dovremmo tenere in seria considerazione le istanze delle Regioni”.

Intanto, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ipotizza in caso di aggravamento della situazione lockdown per i non vaccinati in zona arancione. “Lockdown per non vaccinati? Non è la strategia da attuare con i numeri odierni, può essere valutata  – ha detto a Radio Cusano Campus – in caso di passaggio in zona arancione”. 

“Non è la strategia da attuare con i numeri odierni – ha affermato Sileri -. C’è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione, e’ sotto controllo”. 

Il presidente della Regione Marche Francesco Aqauroli ritiene che non siano “utili” ulteriori restrizioni per i non vaccinati o un Green pass rinforzato, “perché anche se il contagio ha ripreso a correre siamo in una fase diversa dallo scorso anno” e anche perché “nonostante il primo e il secondo Green pass, non stiamo vedendo un aumento sconvolgente delle vaccinazioni”. Acquaroli lo ha detto a Sky Tg 24, poco prima dell’incontro delle Regioni che dovrebbe decidere sulla ulteriori misure. Misure che, secondo il governatore marchigiano, rischierebbero di creare “altre tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è”.




La Rustica RRdP (calcio, Eccellenza), Laziz: “Sporting Ariccia in salute, ma vogliamo punti”

Roma – E’ un momento di stagione complicato per il La Rustica RRdP. La formazione del presidente Tonino D’Auria ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva, cedendo per 2-0 domenica scorsa sul campo dell’Atletico Lodigiani. Va detto, però, che i ragazzi di mister Nunzio Iardino hanno affrontato le prime quattro del girone B e dunque anche il calendario non ha aiutato: “Ce la siamo giocata sempre con tutte, fatta eccezione forse per la partita con l’Anzio in cui abbiamo sofferto di più – sottolinea il centrale difensivo classe 2004 Adam Laziz – Domenica scorsa, ad esempio, il primo tempo è stato molto equilibrato e i padroni di casa hanno sbloccato il risultato solo verso la fine della frazione sfruttando un nostro errore individuale. Poi abbiamo costruito le occasioni giuste per pareggiarla e ci siamo sbilanciati per raddrizzare la sfida, anche per questo a metà ripresa abbiamo subito la rete del definitivo 2-0”. Il morale del gruppo, che ha collezionato cinque punti in nove partite, non può essere altissimo: “C’è del rammarico come è giusto che sia, tutta la squadra e lo staff hanno una grande voglia di fare bene anche perché abbiamo capito quanto la società ci tenga a mantenere la categoria. Siamo fiduciosi di poter cambiare questa inerzia anche perché c’è una forte compattezza tra noi e con mister Nunzio Iardino”. Laziz, papà marocchino (che gli ha trasmesso la grande passione per il calcio) e mamma italiana, è sicuramente tra le note liete di questo avvio tanto da essere convocato nella rappresentativa regionale Under 19 di mister Ippoliti: “L’anno scorso giocavo nell’Under 17 Elite dell’Atletico Vescovio e questo è il mio primo anno di prima squadra. Sto accumulando un’importante esperienza, sto trovando spazio e mi sento valorizzato, grazie alla fiducia della società e dell’allenatore”. Nel prossimo turno il La Rustica RRdP ospiterà lo Sporting Ariccia: “Li abbiamo affrontati e battuti per 1-0 in Coppa, ma da allora sono cambiate alcune cose sia nel nostro gruppo che nel loro che hanno addirittura un nuovo allenatore. Troveremo un avversario in salute che viene da tre vittorie consecutive e cinque risultati utili, ma noi abbiamo una grande voglia di tornare a muovere la classifica”.




Atletico Lariano (calcio), inizio di stagione d’oro. Il co-presidente Palmieri: “Continuiamo così”

Lariano (Rm) – L’Atletico Lariano sta vivendo un inizio di stagione d’oro. Delle cinque squadre del settore agonistico, ben quattro sono in testa alla classifica dei rispettivi campionati. Un (mini)bilancio, del tutto parziale, che però non può che far sorridere i presidenti Loris Di Giacomantonio e Riccardo Palmieri: “Siamo ovviamente felici di questo avvio di annata, ma sappiamo bene che c’è tanto lavorare e dobbiamo continuare così” dice Palmieri che entra nello specifico dei vari gruppi. “La Prima categoria, allenata da Damiano Cavola, era partita con tre vittorie su tre gare anche nella passata stagione e dunque non è una sorpresa: i ragazzi sono qui solo per passione e amore del calcio e di questi colori. La nostra filosofia è quella di puntare sui ragazzi del territorio e su alcuni elementi che conosciamo da tempo. La squadra esprime un bel calcio e fisicamente sta benissimo, nell’ultimo turno ha vinto 3-0 a Marino con la doppietta di Mastrella e il gol di Pirone, ma non vogliamo fare voli pindarici: dobbiamo stare sul pezzo e affrontare una partita alla volta”. Ma le cose vanno molto bene anche nel settore giovanile agonistico, coordinato dal responsabile Andrea Colasanti: “L’Under 19 regionale di mister Mirko Leoni ha cominciato con quattro vittorie e un pareggio ed è prima in classifica – rimarca Palmieri – Lo stesso si può dire dell’Under 15 provinciale di mister Fabrizio Cavaterra che ha iniziato con tre vittorie su tre e dell’Under 14 provinciale di mister Walter Fileni che ha aperto con due vittorie su due. Qualche difficoltà in più per l’Under 16 provinciale di mister Andrea Torrice che ha ottenuto un pari e una sconfitta, ma il quadro complessivo è davvero molto positivo ed è completato da un settore di base che ha triplicato i numeri nel giro di cinque anni grazie al lavoro del responsabile Massimiliano Rossi e dello staff di dieci tecnici che lavorano con lui”. L’Atletico Lariano, inoltre, ha stretto un accordo di collaborazione con la Lodigiani che riguarda proprio la formazione degli allenatori (dell’agonistica e della Scuola calcio) con incontri periodici che hanno l’obiettivo di cercare un confronto produttivo e una crescita costante. “Ma la vera forza dell’Atletico Lariano – conclude Palmieri – è il continuo scambio di vedute che c’è tra me e l’altro presidente Di Giacomantonio, oltre alla grande passione e professionalità dello staff di dirigenti che ci supporta”.




Valmontone 1921 (calcio, Under 19 regionale), Luciani: “Possiamo lottare per le prime posizioni”

Valmontone (Rm) – Vittoria nel derby e sorpasso in classifica. L’Under 19 regionale del Valmontone 1921 è tornata al successo dopo il k.o. con l’Atletico Lariano e il successivo rinvio della sfida con la Bi.Ti. Marino (causa casi Covid nella formazione avversaria) e lo ha fatto con uno squillante 3-1 interno contro il Colleferro. Grazie a questi tre punti i giallorossi si sono portati a quota 9 in classifica, scavalcando proprio i colleferrini: “Abbiamo giocato molto bene, siamo soddisfatti di quello che siamo riusciti a esprimere in campo – dice il centrocampista classe 2003 Gabriele Luciani – Solo nel finale è arrivato il gol degli avversari, segno di una partita che abbiamo sempre tenuto sotto controllo”. Al di là dello scivolone con l’Atletico Lariano (capolista del girone assieme all’Atletico Morena), i giallorossi di mister Giuseppe Consalvi sono in una buona posizione di classifica: “Recupereremo mercoledì prossimo la gara con la Bi.Ti. Marino e un altro risultato utile potrebbe farci salire ancora, prima però c’è la complicata partita sul campo del Ceccano terzo della classe. In ogni caso questo gruppo ha delle qualità importanti, può stare in alto e lottare per i primi posti del girone. Pensiamo gara dopo gara cercando di fare il massimo”. Pur non essendo di Valmontone, Luciani è al suo quarto anno in questa società: “Ormai sono perfettamente inserito in questo ambiente e so quanto è importante cercare di onorare questa maglia in ogni match ufficiale”.
Intanto l’Under 19 regionale del Valmontone 1921 festeggia un’altra bella notizia: Andrea Mazzocchi, difensore centrale 2004, e Francesco Proscio, centrocampista nato nello stesso anno, sono stati convocati per il raduno della rappresentativa regionale di categoria che si terrà martedì prossimo al “Francesca Gianni” di San Basilio a Roma. Tra l’altro il Valmontone 1921 è l’unica società della provincia ad avere due ragazzi tra i convocati.




Ssd Colonna (calcio, I cat.), il rammarico di Sgarra: “Questo infortunio ora non ci voleva”

Colonna (Rm) – La Prima categoria del Colonna scoppia di salute. La squadra di mister Luca Esuperanzi anche nel match interno di domenica scorsa contro lo Scalambra Serrone ha dimostrato di essere in un gran momento di forma: dopo le tredici reti realizzate tra Borghesiana e Vjs Velletri, la prima squadra del club castellano ha vinto la terza partita consecutiva, stavolta con un rotondo 4-1 firmato da Giordani, Composto, Bendia e Tiberi. L’unica vera nota negativa è stato l’infortunio rimediato nel finale da Gianluca Sgarra, esterno offensivo classe 1992 che stava vivendo uno splendido avvio di stagione: “Sono caduto male e mi sono procurato la frattura del metacarpo della mano sinistra. Temo che dovrò rimanere fuori almeno fino alla fine dell’anno solare e questo mi farà perdere diverse gare importanti, tra cui quella di Monte Porzio contro la mia ex squadra: un infortunio che non ci voleva”. Sgarra fa un passo indietro per commentare il poker rifilato allo Scalambra: “Nel primo tempo abbiamo fatto la partita, ma la difficoltà maggiore è stata quella di sbloccare lo 0-0. Nella ripresa gli ospiti hanno accorciato le distanze sul 2-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo: dobbiamo correggere qualche difetto sulla fase difensiva nelle situazioni di palla inattiva. In ogni caso abbiamo subito rimesso le cose a posto con il sigillo del 3-1 e nel finale abbiamo chiuso i conti”. Sgarra è tra i “pochi reduci” del gruppo già allestito lo scorso anno, ulteriormente rivoluzionato in estate grazie al sapiente lavoro di un club che si è organizzato in maniera ancora più certosina ed ambiziosa. “E’ stato allestito un organico di qualità che conta su tanti ragazzi di valore, praticamente siamo tutti titolari. Credo che questa sia la squadra più forte tra tutte quelle con cui ho giocato in Prima categoria”. Domenica prossima il Colonna è atteso da un’affascinante sfida sul campo del Valle Martella che condivide con i castellani il terzo posto, a due punti dalla capolista Atletico Lariano: “Sarà una bella partita, giocata sicuramente a viso aperto. Avrei voluto esserci, ma seguirò comunque i miei compagni dalla tribuna”.




Pallavolo Marino (Under 19 Eccellenza maschile), Forcina: “Inizio positivo, ma possiamo crescere”

Marino (Rm) – E’ iniziata di slancio la stagione dell’Under 19 Eccellenza maschile della Pallavolo Marino. La formazione castellana allenata da coach Francesco Ronsini (che ovviamente guida anche la prima squadra di serie B) ha cominciato con due vittorie: dopo il netto 3-0 del primo turno contro l’Armundia Virtus Roma, i marinesi hanno bissato martedì nel match di Viterbo contro il Volley Life Academy. A parlare della sfida e dell’inizio del campionato è il centrale classe 2003 Giorgio Forcina: “E’ stata una partita strana con alcuni alti e bassi. Abbiamo cominciato col piede giusto vincendo il primo set per 25-18, poi nel secondo abbiamo ceduto ai vantaggi (25-27, ndr) e nel terzo i padroni di casa l’hanno spuntata per 23-25. Sinceramente non ho mai avuto paura di perdere questa gara e infatti nel quarto siamo rientrati in campo con lo spirito giusto dominando il parziale con un netto 25-15 e poi facendo lo stesso anche al tie break che abbiamo portato a casa col netto punteggio di 15-8”. Forcina è soddisfatto dell’avvio di campionato dell’Under 19 Eccellenza marinese: “Abbiamo ottenuto i risultati che volevamo, ma l’obiettivo è di fare sempre meglio”. Sulle prospettive della squadra in campionato il centrale ex Velletri ha le idee chiare: “Si può essere protagonisti anche perché qui c’è un gruppo consolidato che ha già dimostrato di poter fare molto bene”. Forcina, accettando la proposta della Pallavolo Marino, ha dimostrato una grande voglia di provare a crescere: “Abito a Formia e vengo qui quattro volte a settimana, ma avevo l’esigenza di confrontarmi con categorie più importanti: ho trovato compagni molto accoglienti e una società molto organizzata. Sento una grande fiducia da parte del coach e di tutto il club, tanto che sono stato subito inserito nel giro della serie B e sto trovando tanto spazio da inizio stagione. Speriamo di riuscire a migliorare i risultati anche con quel gruppo”.




Sassuolo, uccide l’ex convivente, i due figli e la madre di lei poi si toglie la vita

Scampata al massacro un’altra bambina, di qualche anno più grande

Quando i primi soccorritori sono arrivati si sono trovati davanti una scena raccapricciante: cinque cadaveri, uccisi, probabilmente, da un’arma bianca. Fra questi anche due bambini piccolissimi, di due e cinque anni.

Un’intera famiglia sterminata senza che si capisca un perché che forse non si capirà mai: Nabil Dhahri, l’uomo che ha compiuto tutto questo, o almeno questa è l’unica ipotesi che gli inquirenti stanno prendendo in considerazione, dopo aver ucciso la ex convivente, Elisa Mulas, i due loro figli e la madre di lei, si è tolto la vita. E’ invece scampata al massacro un’altra bambina, di qualche anno più grande, nata da una precedente relazione della vittima, che si trovava a scuola.

Ma ogni ricostruzione più puntuale di quanto avvenuto a Sassuolo, in provincia di Modena, avrà bisogno di tempo e di ulteriori approfondimenti. Fino alla tarda serata, infatti, la polizia scientifica era ancora dentro la casa di via Manin, in un quartiere residenziale a poca distanza dal centro storico della città, dove è avvenuta la strage, alla ricerca di indizi e tracce per dare le risposte che i protagonisti non potranno più dare. Sul luogo del massacro anche i carabinieri e la polizia municipale di Sassuolo che hanno transennato l’intera strada per permettere alle indagini di svolgersi. Alla base di quanto successo, secondo le prime risultanze delle indagini, ci sarebbe una separazione: il rapporto fra i due si era logorato e Nabil sarebbe addirittura arrivato a minacciare la ex compagna di morte, come testimonierebbe una registrazione fatta nei giorni scorsi da Elisa. Per questo motivo la donna, insieme ai due figli, da circa un mese si era trasferita a casa della madre, nell’appartamento dove è avvenuto il massacro. Una casa che l’uomo, comunque, frequentava, per vedere i bambini.

Il fatto, è avvenuto nel pomeriggio, ipoteticamente fra le 15 e le 16. Il personale scolastico dell’istituto frequentato dalla bambina si è allarmato quando nessuno è andata a prenderla a scuola. Sono partite le telefonate alle quali non sono arrivate risposte. E’ per questo che i familiari si sono allarmati, andando in via Manin a cercare di capire perché nessuno rispondeva al telefono. Sempre stando ai primi elementi raccolti, non ci sarebbero, invece, particolari problemi di natura economica alla base del gesto. L’uomo che è ritenuto essere l’autore della strage era ben integrato, viveva da tempo a Sassuolo e lavorava in un supermercato della zona. La madre dei suoi figli era invece impiegata come donna delle pulizia in città e accudiva i figli.

Al momento però sono più i punti interrogativi che le certezze. Non c’è che una scena del crimine di un’efferatezza tale che anche esponenti delle forze dell’ordine di grande esperienza non avevano mai visto. E c’è una dinamica che, almeno stando alle primissime risultanze investigative, appare come l’unica plausibile: l’uomo, con un coltello, si sarebbe avventato sui suoi familiari. Sulla suocera, sulla donna con la quale aveva costruito un progetto di famiglia finito male e sui loro due figli, di cinque e due anni. Poi – è da chiarire se utilizzando o meno la stessa arma del delitto che gli inquirenti stanno cercando di identificare – si è tolto la vita. Restano, insomma, poche certezze e molti dubbi che le indagini cercheranno di dissipare, almeno fin dove possibile, dall’esame della scena che i poliziotti della scientifica si sono trovati di fronte e dalle testimonianze che saranno raccolte, sperando di individuare, magari, anche qualche testimone che possa aver assistito, se non al massacro, almeno alle ore che lo hanno preceduto.




Organizzazioni no vax e no green pass: 29 perquisizioni su tutto il territorio nazionale

Per entrare nell’associazione gli affiliati venivano sottoposti a specifici programmi di reclutamento e addestramento

La Polizia di Stato sta eseguendo 29 perquisizioni, su tutto il territorio nazionale, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax – No Green Pass molto attivi su canali Telegram, nei cui confronti vengono ipotizzati reati che vanno, a seconda delle diverse singole posizioni, dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all’istigazione, all’interruzione di pubblico servizio e all’associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti.

La Dda della procura di Genova ha disposto 24 perquisizioni; le altre 5 le sta eseguendo la Digos di Firenze coordinata dalla procura del capoluogo toscano.

Il Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni della Liguria, con il coordinamento del Servizio di Polizia Postale ed in collaborazione con altri Compartimenti regionali e con le Digos delle questure territorialmente competenti, su input della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, sta eseguendo 24 perquisizioni disposte dalla Dda della Procura della Repubblica di Genova.

L’indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e a un medico infettivologo. Sempre dalle prime ore di questa mattina, la Digos della questura di Firenze, coordinata dalla Procura della Repubblica di quel capoluogo e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, sta eseguendo altre 5 perquisizioni a carico di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento “V_V”, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti ed altri reati.

Per entrare nell’associazione gli affiliati venivano sottoposti a specifici programmi di reclutamento e addestramento. Gli organizzatori agganciavano prima su Facebook gli utenti no vax e poi li invitavano su canali Telegram dove venivano mandati video su come organizzare azioni di sabotaggio o danneggiamenti senza essere scoperti. E’ quanto emerge dall’indagine della Polizia postale che ha portato alla perquisizione di 29 persone appartenenti a gruppi No Vax – No Green pass. I proseliti, chiamati ‘guerrieri’, dovevano compiere azioni di vandalismo contro i centri vaccinali, sabotare la campagna vaccinale e pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti. Specifici programmi di reclutamento erano stati previsti per i no vax appartenenti alle categorie dei sanitari, degli insegnanti e degli appartenenti alle forze dell’ordine. L’inchiesta era partita la scorsa estate e tra le persone finite nel mirino dei gruppi c’erano anche il presidente della Regione Giovanni Toti e l’infettivologo Matteo Bassetti.

L’organizzazione No vax scoperta dalla polizia postale della Liguria ha un simbolo formato da una doppia V racchiusa da un cerchio di colore rosso, con ogni probabilità ispirato al film V per vendetta. I proseliti prendevano il nome di Guerrieri ViVi e ricevevano un numero di matricola. Il coordinamento delle azioni di sabotaggio e disturbo si svolgeva attraverso canali Telegram segreti secondo quanto è emerso dalle indagini. Una volta entrati nelle chat di reclutamento, gli aspiranti guerrieri dovevano ascoltare una serie di audio, registrati da una voce contraffatta. Le registrazioni parlavano dell’instaurazione di un nuovo ordine mondiale, governato da intelligenze artificiali e si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l’attuale situazione di emergenza. Finito il percorso di formazione, l’aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per la realizzazione delle prime operazioni.

“Muoversi sempre nei punti ciechi… l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro…”. Era una delle indicazioni fornite dagli organizzatori del gruppo V.V che su canali segreti Telegram organizzava azioni di sabotaggio e disturbo alla campagna vaccinale. “Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto “isola”, e ancora: “Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina”.