Magliano Romano, discarica a servizio di Roma: “Da Calenda proposte sconclusionate”

“Proposte sconclusionate, quelle di Calenda, che umiliano un territorio e le persone che vi risiedono. Non lo ricordiamo come un efficace ministro nelle vertenze che hanno caratterizzato la sua permanenza al dicastero dello Sviluppo Economico, nè come un illuminato europarlamentare del Partito Democratico, ma questa mattina si é superato indicando il sito di Magliano Romano come discarica di servizio di Roma per togliere Zingaretti e Gualtieri dall’imbarazzo. Al leader di Azione, già in soccorso di Gualtieri dopo il primo fallimento della Pulizia straordinaria della Capitale, non sono bastati 29 professionisti – un uomo e una donna per ciascun settore di competenza – per evitare le scriteriate dichiarazioni sulla discarica di Magliano Romano, che non tengono conto della criticità del sito, né della lunga istruttoria in cui sono stati raccolti i pareri negativi della ASL, del Parco di Veio, dei comuni limitrofi, di quello di Magliano Romano e della Cittá metropolitana. Per questo invieremo allo smemorato di Viale Parioli una ricca documentazione perché possa farsi un’idea sulla necessità della tutela ambientale, sul rispetto del principio di legalità e quale impatto negativo avrebbe su un’area incontaminata come quella del Parco di Veio, dopo sette censure del Tribunale amministrativo del Lazio nei confronti delle autorizzazioni concesse dalla Regione Lazio e le reiterate violazioni riscontrate dall’Arpa Lazio sull’attuale impianto”.
É quanto dichiarano in una nota Antonio Giammusso e Luca Quintavalle, rispettivamente consigliere della Cittá metropolitana e segretario politico della Lega Roma nord, a margine della presentazione della giunta ombra di Azione per Roma Capitale.




Covid, Pfizer annuncia: pronto a marzo il vaccino contro Omicron

L’ad di Pfizer Albert Bourla ha annunciato che il vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo e l’azienda ha già iniziato a produrre le dosi.

Bourla ha spiegato in un’intervista alla Cnbc che il vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti del Covid che stanno circolando.

‘Ema ha iniziato a valutare una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per il medicinale antivirale per via orale orale Paxlovid.

La domanda è di Pfizer Europe. Lo rende noto l’Agenzia Ue. Il risultato è atteso nelle prossime settimane.




Pomezia, smantellato il “Fortino dello spaccio”: arrestate 21 persone

Molti degli indagati sono noti pregiudicati di lunga data

ROMA – I Carabinieri della Compagnia di Pomezia, alle prime luci dell’alba, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di 21 misure cautelari (18 di custodia in carcere, 2 agli arresti domiciliari ed un obbligo di presentazione alla P.G.), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché, in alcuni casi, di spaccio e detenzione ai fini di spaccio in concorso. 

Il provvedimento scaturisce dagli esiti delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Pomezia e della Stazione Roma Divino Amore, le quali hanno consentito di accertare, tra i mesi di febbraio e novembre del 2019, l’esistenza di due distinti sodalizi criminali dediti al traffico di stupefacenti ed allo spaccio al dettaglio, operanti principalmente nella periferia a sud di Roma. La “base” era collocata nell’agglomerato di case popolari di via dei Papiri e via degli Astrini che, per la loro stessa conformazione, veniva denominato “il fortino”.

Non a caso, infatti, la posizione isolata di quei caseggiati circondati dalla campagna ed interamente recintati, consentiva agli indagati, attraverso un sistema di vedette, di avvistare, anche a lunga distanza, qualsiasi veicolo o movimento da loro ritenuto sospetto, rendendo particolarmente complesso ogni tentativo di controllo ed avvicinamento da parte delle Forze dell’Ordine.

In questo contesto, apparentemente impenetrabile, era stata costituita dagli indagati, molti dei quali noti pregiudicati di lunga data, una fitta e strutturata rete, i cui componenti, con ruoli diversi, si procuravano e smerciavano al dettaglio, in modo alquanto redditizio, ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana.

Le indagini sono state condotte anche attraverso attività tecniche d’intercettazione delle conversazioni tra i vari indagati, consistenti perlopiù in dialoghi caratterizzati da linguaggio criptico e simbolico, mentre, in parallelo, un sistema di video ripresa a distanza ed attività di osservazione hanno consentito ai Carabinieri di filmare i movimenti e le relazioni di tutti i principali indagati.

Le attività tecniche, inoltre, sono state corroborate da numerosi riscontri, per lo più attraverso il controllo degli acquirenti, a cui, di volta in volta, veniva sequestrato lo stupefacente acquistato presso “il fortino”, consentendo ai Carabinieri di censire un continuo via vai di persone che si rivolgeva a quella centrale dello spaccio per comprare dosi a qualsiasi ora.

Il quadro probatorio raccolto dagli investigatori dell’Arma e pienamente condiviso dall’Autorità Giudiziaria è apparso così solido da determinare l’emissione, da parte del Tribunale capitolino, degli odierni provvedimenti cautelari.

Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari.