Primo Maggio, bagno di folla a San Giovanni. Fedez critico

Migliaia di persone presenti a Roma il tradizionale concertone del Primo Maggio. Tantissimi i giovani che già dalle 13 erano pronti per poter entrare nella piazza blindata dalla polizia. Molte le bottiglie di birra e le vampate di marijuana che ogni tanto sembravano volersi mescolare insieme alla folla di persone. La bellezza è vedere tanta gente insieme dopo due anni difficilissimi marchiati a fuoco dalla pandemia. Nessuna mascherina e tanti sorrisi.

A dare il via alla maratona musicale, che torna in una piazza San Giovanni già gremita dopo due anni di pandemia, il gruppo ucraino dei Go_A con alcuni rifugiati che hanno lanciato un messaggio di pace nelle loro lingue prima di intonare Imagine di John Lennon

“La libertà e il lavoro sono diritti di ogni essere umano e non possono prescindere dalla parola rispetto. Ma c’è un diritto in serio pericolo, un diritto in meno: la pace. Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno voluto questo messaggio: “Al lavoro per la pace”. Si commuove Ambra Angiolini, alla conduzione del Concertone del Primo Maggio a Roma per la quinta volta consecutiva, salutando piazza San Giovanni tornata a vivere dopo due anni di pandemia. Il via della maratona è tutto dedicato alla guerra in Ucraina e la showgirl e attrice indossa un maglione con i colori del Paese martoriato, giallo e blu. “Facciamo sentire il male che fa, invochiamo una sacrosanta pace in Ucraina. Ma c’è anche un’altra guerra che non abbiamo terminato e che ha ucciso negli ultimi mesi 189 persone”, ricorda Ambra, facendo riferimento alle morti sul lavoro. Numeroso il pubblico che non si è fatto fermare dal meteo incerto.

“Buon Primo Maggio e buon concertone a tutti. Avrei voluto essere lì ma credo che il mio invito si sia perso”. E’ il messaggio postato in una storia di Instagram da Fedez. L’anno scorso il rapper fu protagonista di una lunga querelle con la Rai e con gli organizzatori, accusati di averlo voluto censurare.




Marsala, incendio distrugge canneto a spiaggia di San Teodoro

L’assessore Michele Milazzo: “Un gesto incivile che comporterà dei ritardi nella pulizia della spiaggia di San Teodoro. In settimana la pulizia della spiaggia di Marausa”

MARSALA (TP) – Questa mattina una brutta sorpresa si è presentata agli occhi dei visitatori della spiaggia di San Teodoro: un incendio di natura probabilmente dolosa ha letteralmente incenerito il canneto prospiciente, danneggiando la spiaggia. 

“Questo comporterà un ritardo nella pulizia di questa spiaggia- spiega l’Assessore Michele Milazzo – pulizia che, peraltro, come da programma, sarebbe avvenuta questa settimana. Quanto accaduto, purtroppo, causerà dei ritardi, perché siamo di fronte a materiali combusti che necessitano di un trattamento e di una procedura che prevedono tempi di smaltimento più lunghi. Siamo di fronte a gesti che danneggiano l’ambiente e l’intera collettività.

Come Amministrazione, – prosegue Milazzo – in queste due prime stagioni estive del nostro mandato, siamo riusciti a programmare e ad anticipare la pulizia delle spiagge per renderle più decorose e accoglienti in vista della bella stagione. Un lavoro che ci viene riconosciuto anche dagli operatori e dai gestori dei lidi. Mai la cura delle spiagge era iniziata così presto. Continueremo a lavorare in questa direzione senza lasciarci scoraggiare da gesti incivili”.

La pulizia delle spiagge, al netto di questo incidente, continuerà secondo programma e nella giornata di domani interesserà la spiaggia di Marausa per poi spostarsi sul versante sud.




L’ANCRI celebra il 1 maggio mettendo al centro la dignità dei lavoratori

Il Primo Maggio, in molti paesi del mondo, si celebra la Festa dei Lavoratori. Le celebrazioni ufficiali sono anche grande occasione per rafforzare il senso civico dei cittadini e promuovere una pubblica riflessione sui valori fondativi repubblicani e sui principi fondamentali della nostra costituzione. E tra i “principi fondamentali”, contenuti nei primi dodici articoli della Costituzione, spicca proprio il diritto “potenziale” dei cittadini, in base al quale lo Stato si impegna ad attuare l’esigenza fondamentale di lavorare.

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, recita l’art. 1, elevando lavoro e democrazia a valori fondanti il nuovo modello statuale cristallizzato in Costituzione. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni, dispone poi l’art. 35 mentre il dettaglio per la promozione delle condizioni che rendano effettivo questo diritto è enunciato nell’art 4

La celebrazione del 1 maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione.
Negli ultimi tempi la pandemia da Covid-19, la Guerra e gli infortuni e le morti sul lavoro stanno mettendo a dura prova il mondo del lavoro.
Abbiamo visto tutti come il tema del lavoro è esploso con una veemenza senza precedenti a seguito della pandemia da Covid-19 così come sono del tutto evidenti le conseguenze per il mondo del lavoro della emergenza energetica causata dalla guerra in Ucraina.
Il tema degli infortuni e delle morti sul lavoro è stato richiamato dal Presidente Mattarella che nel ricordare che Festa dei lavoratori non è una ricorrenza rituale o astratta ha sottolineato che “La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, una necessità, assicurarla un dovere inderogabile.”

Io voglio contribuire alla celebrazione della Festa dei Lavoratori richiamando l’attenzione anche sul diritto alla dignità convinto che ogni individuo che lavora ha diritto a una esistenza conforme alla dignità umana. È la stessa Carta costituzionale agli artt. 2, 3, 27, 32 e 36 a richiamare il principio base dell’ordinamento Repubblicano del diritto al lavoro dignitoso. Perché come ci ha insegnato il grande costituzionalista Costantino Mortati, nella Costituzione italiana, il lavoro è anche mezzo di affermazione della personalità del singolo, garanzia di sviluppo delle capacità umane e del loro impiego.

Prefetto Francesco Tagliente