Roma, campo nomadi via di Salone: identificate 192 persone. 12 trovate prive di documenti

Operazione straordinaria interforze di controllo del territorio
Rispettando le indicazioni emerse in sede di Comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica in Prefettura e sulla base del conseguente Tavolo Tecnico in Questura, nella mattinata di martedì 6 settembre presso il campo nomadi, sito in via di Salone n. 323, ha avuto luogo un’operazione straordinaria di controllo con il concorso del personale della personale della Polizia Locale di Roma Capitale, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato, ognuno per quanto di specifica competenza.
Al termine del servizio sono 192 le persone identificate e 12 quelle accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione poiché prive di documenti di identificazione. 12 i veicoli controllati. I controlli poi sono stati estesi anche nei confronti di persone sottoposte agli arresti domiciliari.




Caccia a Matteo Messina Denaro: 35 persone arrestate

Tra i capi d’accusa: associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altri reati, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose

TRAPANI – Maxi operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani contro l’area grigia dei presunti favoreggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro.

I militari, con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri di Palermo e Catania, del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo, degli Squadroni Eliportati “Cacciatori Sicilia” e “Cacciatori Calabria”, nonché del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, hanno eseguito provvedimenti emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di 70 indagati, 35 dei quali sono stati arrestati.

Sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altri reati, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose. Sono in corso anche decreti di perquisizione e sequestro. L’azione s’inquadra nelle indagini condotte dall’Arma per la cattura del boss Matteo Messina Denaro, latitante ormai da circa trent’anni. L’indagine dei carabinieri ruota attorno ad esponenti di primo piano dei mandamenti mafiosi di cosa nostra trapanese, e conferma il perdurante ruolo di Messina Denaro, il quale sarebbe ancora in grado di impartire direttive funzionali alla riorganizzazione degli assetti nella provincia mafiosa. In particolare è emerso il ruolo di primo piano di un uomo d’onore di Campobello di Mazara, Francesco Luppino, recentemente scarcerato e già protagonista in passato di rapporti con esponenti di vertice di cosa nostra palermitana. Luppino avrebbe avuto indicazioni dirette da parte di Messina Denaro per stabilire i vertici della famiglia, come il reggente di Petrosino. Il boss di Castelvetrano avrebbe anche chiesto conto della nomina del reggente dell’importante mandamento di Mazara del Vallo, rimasto vacante dopo l’operazione Anno Zero.




Parma, alla Casa della Musica la “fase seconda” dell’edizione 2022 di Traiettorie: concerto del pianista finlandese Joonas Ahonen

PARMA – Secondo appuntamento con la “fase seconda” dell’edizione 2022 di Traiettorie – la rassegna di musica moderna e contemporanea ideata e diretta da Martino Traversa e organizzata da Fondazione Prometeo – cominciata nello scorso aprile e tornata una settimana fa dopo la pausa estiva. E tocca questa volta all’unico recital per pianoforte solo di quest’edizione, con il pianista finlandese Joonas Ahonen, che sarà alla Casa della Musica a Parma mercoledì 14 settembre 2022 alle ore 20:30.
 
 
 
Pianista di Klangforum Wien, membro fondatore del Rödberg Trio, specializzato in repertorio classico e romantico su strumenti d’epoca, Joonas Ahonen è interprete interessato tanto alla lettura di Beethoven al fortepiano quanto alla musica del nostro tempo. Fra gli autori più recenti ha eseguito la prima mondiale di “to an utterance – study” di Rebecca Saunders, il Concerto per pianoforte di Unsuk Chin e quello di Philipp Maintz. Ha suonato in duo con la violinista Patricia Kopatchinskaja. Il suo repertorio spazia da Beethoven a Mendelssohn, Ives, Schönberg, Ligeti, Lutosławski, Cage. Di Ligeti ha registrato il Concerto per pianoforte, di Ives le sonate, di Schönberg “Pierrot Lunaire” e di Beethoven le “Variazioni Diabelli”, che eseguirà anche a Traiettorie.
 
 
 
Nel programma del 14 settembre spiccano infatti le monumentali variazioni che Beethoven compì nel 1823 su un tema a valzer proposto dall’editore Anton Diabelli, la più grandiosa sintesi di due secoli di musica attraverso situazioni stilistiche diverse in una costruzione di straordinario rigore formale ed espressivo, destinata a segnare un passaggio decisivo sia nel genere della variazione, sia nella riflessione storico-musicale ottocentesca. Si collegano a questo colosso le Variazioni op. 27 (1936) di Anton Webern, anch’esse frutto di una struttura formale studiatissima e di una rilettura della forma-sonata attraverso le opportunità e i condizionamenti posti dalla nuova sintassi seriale. Il puntillismo di Webern rimanda immediatamente a quello di Niccolò Castiglioni, seppure così diverso nel suo misticismo e nell’aspirazione a una dimensione altra della realtà: in questo caso la rigida simmetria e le ossessive ripetizioni di “He” (1990) sfociano in un vero e proprio congelamento dello scorrere del tempo. In questo quadro, “Peter Parker” (2004) di Bernhard Gander, costruito sulle variazioni gestuali e psicologiche del protagonista di “Spiderman”, rappresenta in realtà un singolare rispecchiamento delle strategie di attesa e ripetizione che si ritrovano anche nelle strutture sonatistiche del mondo beethoveniano.
 




Colleferro, pretende dalla mamma i soldi, poi la minaccia di morte e l’aggredisce violentemente

COLLEFERRO (RM) – Ieri mattina, alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Colleferro è arrivata una richiesta d’intervento da parte di un cittadino che aveva avvertito delle urla provenire dall’interno di un’abitazione del centro colleferrino. Sul posto sono arrivati rapidamente i Carabinieri della locale Compagnia che hanno bussato alla porta dell’appartamento senza ottenere nessuna risposta. È stato quindi richiesto il supporto dei Vigili del Fuoco per forzare la porta quando sul posto giungeva un familiare dell’anziana donna, 79enne, residente nell’abitazione che era munito di chiave e ha permesso l’ingresso.

Il figlio della donna, un 50enne del posto, ha opposto subito resistenza ai Carabinieri richiudendo più volte la porta nel tentativo di impedire l’accesso all’abitazione. Tentativi neutralizzati dai militari che, ricorrendo all’uso di spray al peperoncino, sono riusciti ad accedere all’interno ad immobilizzare il 50enne, posto in sicurezza grazie all’arrivo di altri militari e di una volante del locale Commissariato di Polizia di Stato.

 

I Carabinieri hanno poi soccorso l’anziana madre, rinvenuta nella camera da letto in uno stato di shock con forti dolori alla testa e lividi in varie parti del corpo.

 

La ricostruzione dei Carabinieri eseguita mediante l’escussione della vittima, avvenuta presso il pronto soccorso dell’ospedale di Colleferro, e confermata anche dai vicini, ha consentito di raccogliere elementi per cui l’uomo è gravemente indiziato di aver, poco prima, in evidente stato di alterazione psicofisica e per futili motivi, aggredito la madre, colpendola con calci, pugni e con una sedia di legno, e poi minacciato di gettarla dal balcone qualora non gli avesse restituito il doppio di un debito inesistente, di circa 400 euro.

La vittima, per le lesioni riportate a seguito della violenta aggressione – varie ecchimosi ed un ematoma frontale – è tuttora ricoverata in prognosi riservata, per fortuna non sembra essere in pericolo di vita.

Per il 50enne, al termine delle formalità di rito, si sono spalancate le porte del carcere di Velletri. Dovrà difendersi dall’accusa di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Anche in questo caso la prontezza della risposta dei Carabinieri è conseguente alla specifica preparazione professionale nell’affrontare i casi di “maltrattamenti in famiglia” per i quali è altissima l’attenzione e la sensibilità della Procura della Repubblica di Velletri.

In tale contesto resta di fondamentale importanza la denuncia da parte delle vittime che subiscono tali reati o delle persone che sono più vicine a queste ultime, così da consentire all’Autorità Giudiziaria di intervenire rapidamente a loro tutela.

 

 




Cynthialbalonga (calcio, serie D), mister D’Antoni: “Non ci stiamo esprimendo come possiamo”

Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga è scivolata all’esordio casalingo di campionato con la Vigor Senigallia, “bissando” il k.o. interno di Coppa Italia contro la Tivoli 1919. La squadra di mister David D’Antoni è andata sotto nei primi minuti del match coi marchigiani e poi non è riuscita a rimontare, nonostante i generosi tentativi della ripresa. “Rivedendo la partita, rimane la sensazione che potessimo meritare qualcosa di più a livello di risultato – spiega D’Antoni – Ma nessuno qui è soddisfatto di ciò che siamo riusciti a esprimere in queste prime due gare ufficiali. La società ha messo in piedi una rosa e uno staff con qualità importanti e si deve cercare di fare meglio. Fortunatamente siamo ancora a settembre e possiamo dire ancora la nostra in questo campionato, ma bisogna fare qualcosa di diverso in primis sotto l’aspetto della gestione delle partite. In questo momento paghiamo i particolari, quindi dobbiamo stare più attenti e concentrati e far valere la qualità dei nostri calciatori”. L’aspetto della condizione fisica non sembra preoccupare particolarmente l’ex allenatore del Monterosi: “In questo periodo è difficile trovare squadre già al top, comunque la mezz’ora finale del match di domenica ha visto il nostro gruppo finire in crescendo. Rimango convinto del valore di questa rosa perché sono stati scelti giocatori che conoscono bene questa categoria e anche quelle superiori. Ora c’è da diventare una squadra, bisogna farlo nel minor tempo possibile”. Il calendario mette di fronte alla Cynthialbalonga un secondo esame durissimo, ovvero la visita alla Sambenedettese: “Sicuramente è la squadra accreditata alla vittoria del girone visto il blasone e il mercato fatto. Una compagine che ha mantenuto l’ossatura della rosa con cui hanno vinto i play off, sostenuta da una piazza che merita categorie superiori. Ma noi dobbiamo cercare di essere meno preoccupati e di esprimere le nostre qualità: sono loro che devono avere la pressione maggiore. Siamo convinto di avere tutte le qualità per fare una grande partita, ma c’è da fare qualcosa di diverso rispetto ai primi due match”. La chiusura è sul suo primo scorcio di percorso nella Cynthialbalonga: “Ho trovato una società che conta su tante persone, c’è grande entusiasmo da parte del presidente e di tutti i dirigenti. La partenza rallentata mi spiace soprattutto per loro, perché so che aspettative hanno nei nostri confronti”.
 




Colleferro (calcio, Eccellenza), il ds Di Cori: “Il pari a Ferentino ha lasciato qualche rammarico”

Colleferro (Rm) – Il Colleferro ha cominciato con un pareggio la sua avventura nel nuovo campionato di Eccellenza. I ragazzi di mister Enrico Baiocco hanno impattato 2-2 sul campo del Ferentino al termine di una gara ben giocata, anche se il gol del pari degli avversari è arrivato in pieno recupero. “Rimane un po’ di rammarico per aver subìto gol in extremis, ma c’è anche fiducia per la prestazione dei ragazzi – dice il direttore sportivo Pino Di Cori, ritratto nella foto di Leonardo Pera – A marzo scorso, quando incrociammo il Ferentino in lotta per le prime posizioni del vecchio campionato, il gap era più evidente. Un pareggio qui non è certamente un risultato da buttare. La prima di campionato è sempre un’incognita, ma noi eravamo consapevoli di aver allestito una buona squadra e di esserci preparati nel pre-campionato affrontando avversarie di categoria superiori”. Il diesse entra più nello specifico dell’analisi della gara: “Siamo andati in vantaggio con Amici e abbiamo giocato un primo tempo sicuramente positivo, in cui abbiamo dovuto pure fare i conti con l’infortunio di Cardillo che speriamo non sia nulla di serio (mentre il difensore Paolacci nei giorni scorsi ha rimediato la rottura del crociato anteriore e dovrà stare ai box per qualche mese, ndr). A inizio ripresa è arrivato il gol del pari avversario e poi poco dopo Valentino ha messo a segno il nostro nuovo vantaggio al termine di una bellissima azione manovrata. In pieno recupero, una disattenzione generale ci è costata il pareggio, ma guardiamo avanti”. Domenica per i rossoneri c’è l’esordio casalingo ufficiale contro l’Atletico Torrenova: “Abbiamo già fatto la presentazione davanti ai nostri tifosi nel match di fine agosto contro il Paliano, ma domenica ci saranno in palio i tre punti e ci teniamo a fare bene contro una squadra valida, anche se neopromossa. Vogliamo provare a fare un torneo di vertice e ci potremo riuscire se il gruppo riesce a recepire i messaggi del mister e della società” conclude Di Cori.
 




Modugno, pensionato pestato in casa per 30 euro: rapinatori presi dai carabinieri grazie ai condomini del palazzo

A mettere in fuga i due malviventi l’arrivo dei Carabinieri, allertati dalle chiamate dei condomini che si erano allarmati avendo sentito il loro vicino di casa gridare insistentemente aiuto oltre a udire i rumori del pestaggio
 
I Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno arrestato in flagranza di reato per rapina pluriaggravata e lesioni personali, un 41enne, già noto alle forze dell’ordine, e il complice, un 47enne, entrambi di Modugno. Nel pomeriggio, i due soggetti, attraverso la finestra nella rampa delle scale, sita tra il terzo ed il quarto piano di un condominio, si sarebbero arrampicati sul balcone del piano superiore, introducendosi nell’abitazione di un 62enne del luogo, pensionato. Sorpreso l’uomo in casa, i due lo avrebbero picchiato e, dopo aver messo l’abitazione a soqquadro, rompendo suppellettili, si sarebbero allontanati portando via solo una trentina di euro e le chiavi di casa.
 
A metterli in fuga l’arrivo dei Carabinieri, allertati dalle chiamate dei condomini che si erano allarmati avendo sentito il loro vicino di casa gridare insistentemente aiuto oltre a udire i rumori del pestaggio. Giunti sul posto, i militari hanno trovato l’uomo con il volto tumefatto e la casa cosparsa di sangue, con alcuni mobili devastati, e dopo avere raccolto la deposizione della vittima, riuscivano a ottenere la descrizione degli aggressori, i quali avrebbero agito a volto scoperto. I Carabinieri pertanto si sono messi sulle tracce dei soggetti che sarebbero stati individuati immediatamente dopo, mentre tentavano di confondersi tra i clienti di un bar della zona. Su di loro sarebbero stati ancora evidenti le tracce del pestaggio appena perpetrato, con tanto di indumenti intrisi di sangue. I due, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, ai quali sarebbe stata rinvenuta addosso anche la somma di 15 euro, quale residuo della refurtiva, sono stati arrestati e associati presso le case circondariali di Bari e Trani a disposizione della Procura della Repubblica di Bari che ha chiesto la convalida dell’arresto.
 
Dalla prima ricostruzione degli eventi, pare che a spingere i due a compiere tale gesto, ci sarebbe stata un’incomprensione per un portafoglio smarrito dal 41enne, ritrovato dalla vittima qualche giorno prima e riconsegnato al gestore di un bar. L’assenza del denaro contenuto nel portafogli all’atto della sua restituzione, avrebbe verosimilmente innescato nel proprietario la convinzione che ad appropriarsene fosse stato proprio il 62enne.
 
 
 
 




Risparmiare sul gas: ecco le misure previste

Il Mite ha pubblicato il Regolamento per “realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”.

Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.

“I limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione”. E’ quanto si legge nel Regolamento del Mite per il contenimento dei consumi di gas in cui si precisa tuttavia che sono fatte salve le utenze sensibili (es. ospedali, case di ricovero ecc.)

Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento indicate dal Regolamento pubblicato dal Mite “portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)”. A cui, spiega il Mite, si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.

L’insieme del contributo atteso dalle misure adottate dal Mite assieme a misure comportamentali volontarie nell’uso efficiente dell’energia “porta ad una riduzione dei consumi coerente con il 15% del Regolamento UE, pari quindi almeno a 8,2 miliardi di Smc di gas naturale“. Lo si legge nel testo del Regolamento appena licenziato dal Mite.

“Il blocco del gasdotto Nord Stream 1 aumenta ulteriormente la probabilità di una recessione nell’Eurozona”. Lo affermano in una nota gli analisti di Fitch. “Il fermo completo del gasdotto Nord Stream 1 – spiegano gli esperti dell’Agenzia di rating – riduce ulteriormente i già pochi margini di errore per equilibrare il mercato europeo del gas questo inverno, nonostante la strategia dell’Ue per mitigare i peggiori effetti del blocco sul mercato sia ancora credibile”.




Sport terapia integrata: siglato protocollo d’intesa tra Federazione Italiana Canottaggio e Federsanità

Frittelli e Abbagnale: “Saranno promosse azioni congiunte di educazione, formazione, qualificazione e pratica sportiva finalizzate ad un sano stile di vita e reinserimento, anche sociale, di persone con patologie pregresse, anche di carattere oncologico”.
 
 
Realizzare azioni congiunte tese a promuovere ed attivare percorsi di educazione, formazione, qualificazione e di pratica del canottaggio come attività sportiva tesa allo svolgimento quotidiano di un sano stile di vita e reinserimento, anche sociale, di persone che per motivi di salute hanno affrontato un percorso ospedaliero, anche doloroso.
Con questi obiettivi oggi a Roma, presso la sede della Federazione Italiana Canottaggio (FIC), è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa triennale tra FIC e Federsanità a firma dei due presidenti nazionali Giuseppe Abbagnale e Tiziana Frittelli.
 
La Federsanità associa le Aziende Sanitarie Locali, Ospedaliere e gli Irccs insieme ai rappresentanti dei Comuni associati alle Anci regionali di riferimento, al fine di promuovere linee di indirizzo, di coordinamento e di supporto delle attività degli enti associati; favorire la più efficace sinergia tra Aziende sanitarie e Comuni per rafforzare la rappresentanza delle Aziende e dei Comuni nei rapporti con lo Stato e le Regioni al fine di concorrere alle decisioni pubbliche in materia sanitaria e sociale; attivare i rapporti ed i confronti necessari con gli Organi dello Stato e delle Regioni, con le istituzioni, le forze politiche e le parti sociali per contribuire allo sviluppo della qualità ed efficacia dei servizi di integrazione sociosanitaria e socioassistenziale nazionale e locale, nonché promuovere iniziative di studio e formazione, caratteristiche specifiche utili al presente accordo.
 
La Federazione Italiana Canottaggio (FIC), è una Federazione Sportiva Nazionale, avente lo status di associazione senza fini di lucro con personalità giuridica di diritto privato, riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP). A livello internazionale è affiliata a World Rowing, Federazione internazionale di canottaggio; FIC ha come finalità istituzionale la promozione, lo sviluppo e l’organizzazione in Italia dello sport del canottaggio in tutte le sue specialità ed ha più di 230 circoli affiliati su tutto il territorio nazionale e dispone di un albo nazionale degli allenatori costantemente formati ed aggiornati anche per trasmettere messaggi educativi di sani stili di vita. Con il settore Responsabilità Sociale promuove e sviluppa una serie di progettualità tese al miglioramento sostanziale della qualità della vita dei soggetti che entrano nel mondo remiero.
 
Per la realizzazione degli obiettivi indicati sarà costituito un tavolo tecnico congiunto e attuativo composto da quattro membri individuati da ciascuna delle parti sulla base di specifiche competenze. Tale Gruppo congiunto avrà il compito di predisporre la programmazione delle progettualità, verificare in via preliminare la piena coerenza dei programmi e degli interventi che saranno individuati ed attuati; monitorare in itinere le progettualità, il grado di realizzazione e attuazione, al fine di garantirne la completa realizzazione. Per ogni realtà territoriale verranno individuati sia i riferimenti di Federsanità che della FIC.
 
“Uscire dalla malattia – ha detto la presidente Nazionale di Federsanità Tiziana Frittelli e Direttore Generale dell’AO san Giovanni Addolorata di Roma – significa superarla anche in termini dialettici e poter praticare una disciplina che non si caratterizzi come “riabilitativa” nel senso medico del termine, ma un’attività per il benessere proprio, accessibile a tutti, per una miglior qualità della vita che favorisca naturalmente la prevenzione. Il canottaggio è ideale per la riabilitazione e per scoprire un nuovo stile di vita a contatto con la natura nel quadro ampio del concetto di salute one health e di sinergia tra sport e salute. Lo affermo anche a titolo personale, la pratica all’aria aperta ed il concetto di equipaggio rendono il canottaggio una disciplina eletta per tutti, anche per coloro che hanno affrontato il percorso faticoso della malattia, come ad esempio una patologia oncologica”.
 
“Con la firma di questo protocollo indichiamo la pietra miliare della nostra collaborazione con Federsanità – afferma Giuseppe Abbagnale Presidente della Federazione Italiana Canottaggio e pluricampione olimpico – il canottaggio è sempre più riconosciuto come disciplina sportiva in gradi di migliorare la qualità della vita di quanti remano e può tranquillamente affiancare anche la riabilitazione delle persone che hanno avuto problemi di salute. Lavorare con Federsanità sarà ancora più stimolante poiché questo accordo rientra appieno nel solco della Responsabilità Sociale che la Federazione si è impegnata a promuovere in ogni ambito e contesto. Lavoreremo insieme per sviluppare progettualità e studiare soluzioni in grado di garantire anche un’adeguata prevenzione”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Lavoro, Di Raimondo (Asstel): “Urgente ridurre il divario di genere e promuovere nuove politiche del lavoro

I dati riportati nello studio dell’Osservatorio di The European House – Ambrosetti parlano chiaro: il “gender pay gap” ha un impatto economico annuo fino a 11.200 miliardi di dollari nei Paesi del G20. Un divario retributivo che si attesta mediamente al 14,1% in UE e che è variato solo in minima parte nell’ultimo decennio. In Italia il divario è ancora più ampio circa il 20% in più per gli uomini.

«Il divario di trattamento economico tra donne e uomini nel mondo del lavoro, nel nostro Paese, è davvero preoccupante, e questi dati ritraggono una situazione non più rinviabile.

Siamo, da tempo, impegnati a promuovere e valorizzare l’occupazione femminile con l’obiettivo di favorire le condizioni per permettere alle donne il raggiungimento di una giusta parità salariale e parità di carriera.

Bisogna evitare che le donne siano penalizzate sia dentro sia fuori la sfera lavorativa. La Filiera Tlc e l’associazione sono promotori di molte iniziative: in sede di rinnovo del contratto nazionale e con l’adesione al manifesto per l’occupazione femminile promosso da Valore D, ad esempio. Le imprese sono consapevoli dell’importanza della parità di genere per la competitività dell’Italia. Per questo siamo convinti che vadano anche implementate politiche volte ad aumentare l’accesso femminile alle materie STEM al fine di rispondere ai cambiamenti che l’innovazione tecnologica chiede al mondo del lavoro».  Lo dichiara Laura Di Raimondo Direttore di Asstel.




L’Aquila, spaccio e violenze tra bande minorili: arrestati 13 ragazzi

Le 13 misure cautelari si suddividono in 6 custodie cautelari in carcere e 7 collocamenti in comunità
 
L’AQUILA – Nella mattina di oggi, personale del N.O.R. del Comando Provinciale dei Carabinieri di L’Aquila e della Squadra Mobile della Questura di L’Aquila hanno eseguito 13 misure cautelari disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, su richiesta della Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale per i Minorenni.
 
Le 13 misure cautelari si suddividono in 6 custodie cautelari in carcere e 7 collocamenti in comunità; esse costituiscono il culmine di una complessa attività di indagine che ha riguardato oltre 30 indagati minorenni e neomaggiorenni, accusati di reati gravi quali atti persecutori, violenze, estorsioni, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, risse che hanno afflitto il territorio aquilano negli ultimi mesi. Si è trattato di episodi che hanno destato clamore pubblico, verificatisi all’interno del centro storico, con conseguente allarme sociale nella cittadinanza e con profili di elevata pericolosità anche per la sicurezza e l’incolumità degli stessi minori coinvolti.
 
L’indagine culminata con l’operazione odierna è stata coordinata  dalla Procura della Repubblica  presso il Tribunale  per  i Minorenni  che si è avvalsa dell’eccellente contributo di Carabinieri e Polizia di Stato. Gli organi di polizia giudiziaria hanno operato in stretta sinergia mediante il compimento di attività tradizionali, nonché di complesse attività di intercettazione e videoriprese, che hanno consentito di far luce su uno  spaccato  estremamente allarmante  e di ostacolare un percorso  criminale  in evoluzione.  Ne è conseguita   la  necessità   dell’intervento  repressivo,  che  tuttavia rappresenta il primo tassello di una imprescindibile azione preventiva, nonché di riabilitazione dei minori coinvolti .
 
I soggetti raggiunti da ordinanze cautelari, sono accusati di aver promosso e condotto attività dirette a creare forme di predominio su altri coetanei, di controllo di porzioni di aree urbane, di smercio professionale di sostanze stupefacenti in zone sensibili, in prossimità di scuole, di scontro con altri gruppi antagonisti di minori, verificatisi in diverse zone centrali del capoluogo.
 
La nazionalità degli indagati e varia (Paesi balcanici, nordafricani e Italia) a conferma che il disagio e la devianza minorile non hanno necessariamente una specifica origine geografica . A soggetti ospitati all’interno di comunità di accoglienza (sfuggevoli alle regole comunitarie) si affiancano cittadini italiani o comunque residenti con le famiglie di appartenenza.