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“Perdonare non significa dimenticare, ma elaborare il torto subito e riconciliarsi con il mondo, un’esigenza mai come ora così sentita. Quest’anno, pertanto, la scelta non poteva che cadere su una figura, quella di Papa Francesco, che si pregia di racchiudere tutte le caratteristiche del perfetto insignito, in considerazione del forte valore simbolico del premio conferito e ispirato all’amore di Celestino V nei confronti degli ultimi, dei poveri e degli afflitti. Il Santo Padre con la sua presenza straordinaria all’Aquila per l’apertura della Porta Santa e con la concessione eccezionale dell’indulgenza plenaria per un anno, ci ricorda che tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati” ha concluso il primo cittadino.
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Eastern Economico Forum, Putin: “Impossibile isolare la Russia”
“Limitare i prezzi del gas russo è un’altra stupidità che non ha futuro”
Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia costituiscono “una minaccia al mondo intero”, ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo discorso all’Eastern Economico Forum a Vladivistok.
“La pandemia è stata rimpiazzata da nuove sfide globali che pongono una sfida al mondo intero. Mi riferisco alla frenesia delle sanzioni occidentali, agli aggressivi tentativo (dell’Occidente) di imporre un modello di comportamento ad altri Paesi, privandoli di sovranità e soggiogandoli al suo volere”, ha detto il capo del Cremlino.
Putin ha detto che “è impossibile isolare la Russia’, con riferimento alle sanzioni occidentali. Putin, che parla all’Eastern Economic Forum a Vladivostok, ha aggiunto – citato dalla Tass – che “la Russia non ha perso e non sta perdendo nulla a causa dell’Operazione speciale (l’invasione dell’Ucraina, ndr), ma ha anzi rafforzato la propria sovranità”. Il leader russo si è detto certo che “l’economia globale attraversa un periodo difficile, ma la logica della cooperazione vincerà sicuramente”.
La Russia non ha iniziato le azioni di combattimento in Ucraina, ma “sta cercando di mettere fine ad esse, perché è dal 2014 che continuano”, ha detto il presidente russo.
Putin ha affermato di avere in mente di imporre restrizioni sull’esportazione di grano e sementi ucraini verso l’Europa e di volerne discutere con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. “Forse – ha dichiarato Putin da Vladivostok, citato dalla Tass – dovremmo pensare di limitare l’export di grano e altri alimenti lungo questa rotta (fra l’Ucraina e l’Europa, ndr). Credo proprio che ne parlerò con il presidente turco Erdogan. Dopotutto, siano stati noi a elaborare il processo di esportazione dei cereali ucraini”.
“Limitare i prezzi del gas russo è un’altra stupidità che non ha futuro”, ha affermato Putin. “Il mercato europeo delle risorse energetiche – afferma Putin – era un tempo privilegiato, ora non lo è più”. Per il presidente russo, “la domanda di risorse energetiche della Cina cresce e gli accordi energetici con la Russia funzionano”.
Zaporizhzhia, rapporto Aiea: “Situazione insostenibile” e la Russia chiede chiarimenti
Situazione “senza precedenti”, ha avvertito l’Aiea in un rapporto di 52 pagine in cui evidenzia tutte le criticità emerse nella visita
La Russia ha chiesto all’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’Energia atomica, dei “chiarimenti” sul suo rapporto sulla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia – definita nel documento “insostenibile” -, ha dichiarato a Interfax il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. “C’è bisogno di chiarimenti supplementari, perché quel rapporto contiene un certo numero di punti interrogativi. Abbiamo chiesto questi chiarimenti al direttore generale dell’Aiea”, Rafael Grossi. Ieri l’ambasciatore russo all’Onu ha deplorato che il rapporto non “indicasse chiaramente” che sarebbero gli ucraini a bombardare la zona della centrale.
“In attesa della fine del conflitto e del ripristino di condizioni stabili, c’è urgente bisogno di misure ad interim per evitare che un incidente nucleare sia provocato dai danni fisici causati da strumenti militari”. Dopo la missione a Zaporizhzhia, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica denuncia una situazione “insostenibile” e mette nero su bianco i rischi di un disastro nella centrale nucleare più grande d’Europa, da settimane al centro degli scontri in Ucraina, che “può avere un serio impatto nel Paese e oltre i suoi confini”. Per questo, gli esperti dell’Onu lanciano un appello per “l’urgente creazione di una zona di protezione della sicurezza nucleare”. La situazione è “senza precedenti”, avverte l’Aiea in un rapporto di 52 pagine in cui evidenzia tutte le criticità emerse nella visita conclusa poche ore fa, mentre a Zaporizhzhia si sono registrate nuove potenti esplosioni per cui Mosca e Kiev continuano a rinnovarsi accuse reciproche. “E’ la prima volta che un conflitto militare si è svolto tra le strutture” di una centrale di queste dimensioni, sottolinea il documento stilato dai tecnici, che “hanno osservato danni in diverse zone causati dagli eventi segnalati” in relazione al conflitto, “con alcuni dei danni vicino agli edifici del reattore”. Gli esperti, si legge nel testo, “hanno osservato che alcuni lavori di riparazione erano già stati effettuati o erano in corso per alcuni dei danni e hanno notato che ulteriori lavori sarebbero necessari per riparare tutti i danni causati”. Inoltre per l’Aiea, che nella centrale ha lasciato due tecnici come sentinelle per monitorare gli sviluppi, l’attuale situazione “è chiaramente insostenibile” anche per i lavoratori ucraini della centrale, che “operano in condizioni estremamente stressanti sotto il controllo delle forze armate russe”.
In attesa dell’intervento al Consiglio di sicurezza dell’Onu del direttore generale dell’ente, Rafael Grossi, l’appello a fermare i raid è però caduto nel vuoto. Russi e ucraini ancora una volta si sono accusati a vicenda di aver compiuto i bombardamenti che poco dopo mezzogiorno hanno provocato una potente esplosione a Energodar, la città che ospita l’impianto, causando un’immediata interruzione delle forniture di elettricità e acqua ai residenti. I filorussi hanno poi riferito di danni a un serbatoio di olio combustibile, che sarebbe finito nel canale che fornisce acqua per il funzionamento della struttura. Denunce su cui neppure l’Aiea è riuscita a fare pienamente chiarezza, potendo solo verificare gli effetti dei raid. Del resto, ha sottolineato il numero uno dell’ente nucleare ucraino Energoatom, Petro Kotin, la missione sconta un limite di mandato per cui non può pretendere che Mosca ponga fine alla sua “occupazione”, che costituisce “la radice del problema”. Per questo, ha aggiunto, per arrivare a una smilitarizzazione servirebbe piuttosto un intervento di peacekeeping con la partecipazione dei caschi blu dell’Onu. Mentre gli occhi restano puntati su Zaporizhzhia, il conflitto avanza. Dopo il successo simbolico dello stop al referendum in programma a Kherson per l’annessione alla Russia, le forze ucraine hanno rivendicato un’ulteriore avanzata della controffensiva, che trova conferme anche dal Pentagono. Per il consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych, “dall’inizio dell’operazione di liberazione del sud dell’Ucraina, l’esercito ha ripreso diversi insediamenti sulla sponda occidentale del Dnepr” e nelle prossime settimane sarà in grado di accerchiare il nemico sulla sponda opposta del fiume, iniziando a ricacciarlo indietro. Una scommessa che si affianca ai progressi rivendicati sul fronte orientale, mentre un consigliere di Kiev ha detto di aspettarsi a breve l’annuncio di “grandi notizie dal presidente Zelensky sulla controffensiva nella regione di Kharkiv”. E intanto, anche la resistenza continua la sua battaglia. A Berdyansk, sul mar d’Azov vicino a Mariupol, il comandante russo della città “occupata” è rimasto gravemente ferito dall’esplosione di un’autobomba in pieno giorno e in pieno centro.
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Ritorno a scuola: zaini pesanti e schiena a rischio. Ecco i consigli degli esperti
Per questo il Laboratorio di Attività Motoria Adattata (LAMA) dell’Università di Pavia ha svolto delle ricerche sugli effetti dell’esercizio terapeutico. Grazie all’utilizzo di una strumentazione non invasiva e di nuova generazione (spine 3D) che sfrutta la tecnologia LIDAR ha potuto valutare, senza rischi per i ragazzi, i cambiamenti immediati indotti sulla colonna dall’esercizio di auto-correzione, movimento alla base dell’esercizio terapeutico. **
Per educare i più giovani a prendersi cura della propria schiena il dottor Luca Marin, membro del LAMA e responsabile di questa linea di ricerca, ha stilato una serie di consigli utili a prevenire le principali problematiche che colpiscono il sistema scheletrico degli studenti.
SEDENTARIETÀ
Gli alunni più piccoli parrebbero essere poco soggetti a questo rischio. In realtà, i molteplici impegni cui sono sottoposti li espongono, anche se in misura minore, agli stessi rischi dei ragazzi più grandi. L’attività fisica, ludica o sportiva, oltre a prevenire sovrappeso e obesità, è fondamentale per il benessere della schiena. L’importante è programmare momenti attivi durante la giornata e lasciare tempo ai bambini per fare giochi che implicano un impegno fisico e ai ragazzi per praticare lo sport preferito.
SPORT
Se non esistono problemi conclamati, nessuno sport è nemico della schiena, anzi, costringere i figli a praticare sport un tempo ritenuti “preventivi” come il nuoto, può essere inutile o dannoso. Recenti studi hanno dimostrato che in alcuni casi, come per la scoliosi, può essere addirittura controindicato. Inoltre è fondamentale ricordare che allenamenti esasperati, oltre a porre a rischio la salute dei ragazzi, potrebbero creare problemi alla schiena. Se la schiena ha problemi, condividere invece la scelta dello sport con un Medico specialista e un Fisioterapista è la scelta migliore.
DEVICE TECNOLOGICI
I bambini e i ragazzi sotto i 18 anni sono tra i maggiori fruitori della tecnologia; il 35% di loro passa più di tre ore al giorno davanti a uno schermo. Tra i numerosi problemi fisici causati da questo abuso, tra cui rientrano dorsalgie e lombalgie, i ricercatori hanno evidenziato una nuova patologia della colonna cervicale, direttamente correlata all’uso di smartphone e tablet. Contingentare l’uso dei device e/o alternarlo ai momenti attivi anzi citati potrebbe ridurre i problemi.
ZAINI E CARTELLE
È ormai noto che il peso degli zaini trasportati dagli studenti incide negativamente sulla loro schiena e può predisporre/accentuare atteggiamenti posturali scorretti (paramorfismi) o problemi strutturali più importanti, come la scoliosi. Nonostante siano molti gli studenti che adottano zaini/cartelle con le rotelle sono ancora troppi quelli che non lo fanno. Tuttavia, anche tra gli studenti che usano zaini con le rotelle, esistono problemi di colonna, dovuti al trasporto asimmetrico. È consigliato alternare il braccio utilizzato e alleggerire, per quanto possibile, il peso trasportato.
BANCO E SCRIVANIA
Le numerose ore passate sui banchi sono nemiche della schiena. È dimostrato che, in poco tempo, i ragazzi assumono posizioni scorrette che a lungo andare, generano problemi posturali. Per ovviare al problema alcune scuole fanno delle brevi pause (active break) in cui gli studenti si alzano e restando sul posto, fanno dei semplici esercizi. Altre, sostituiscono per alcune ore al giorno, le sedie tradizionali con le fitball, palle utilizzate per gli esercizi posturali, per favorire la corretta postura e l’attivazione dei muscoli deputati a stabilizzare la colonna vertebrale. Entrambi gli interventi si sono dimostrati efficaci per ridurre i problemi di schiena.
COSA FARE A CASA
A casa si può fare molto, senza eccessivi impegni. Il piano della scrivania e la sedia devono essere adeguati alle caratteristiche morfologiche individuali (altezza). Sono corretti se i gomiti sono flessi a formare un angolo di circa 90°, consentendo agli avambracci di poggiare per circa 5/10 cm sul piano d’appoggio e rimanere in linea con i polsi. Anche e ginocchia sono flesse a 90° e i piedi poggiano comodamente a terra. Lo schermo deve trovarsi a 60 cm dagli occhi, a un’altezza che favorisca la posizione corretta del capo e del collo. Per rendere più divertente lo studio e migliorare la postura, si può sostituire la sedia con la fitbalI.
Come a scuola, i ragazzi vanno educati a fare brevi pause attive, anche di soli 5 minuti. I più piccoli faranno dei semplici giochi, mentre gli adolescenti “abbandoneranno” lo schermo per svolgere altre attività.
Per migliorare la loro postura, si può svolgere periodicamente questo esercizio: in piedi, colonna vertebrale ben allineata, braccia distese lungo i fianchi, ginocchia appena flesse, piedi paralleli tra loro e distanti la larghezza delle spalle. Peso del corpo uniformemente distribuito sui due arti.
Inspirare lentamente dal naso, allungarsi verso l’alto, come a voler toccare il soffitto con la testa e ruotare esternamente le braccia allontanandole dal busto sino a formare un angolo di 45 gradi. Non avvicinare eccessivamente le scapole e mantenere la posizione per 3/5 secondi; ritornare espirando dalle labbra socchiuse. Eseguire il movimento per 3/5 volte.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO
In caso di dubbi sulla salute della schiena di un ragazzo, è bene informarsi se la scuola esegue lo screening della schiena degli studenti. In caso contrario, è possibile affidarsi ai centri che si occupano di postura e contattare un Medico Specialista, Fisiatra o Ortopedico pediatrico.
Si rende spesso indispensabile una valutazione della morfologia della colonna vertebrale. La radiografia è l’indagine di elezione, ma sottopone i ragazzi a radiazioni ionizzanti e non può essere ripetuta frequentemente.
Di contro, specialmente se il problema è conclamato, è importante monitorare regolarmente, più volte l’anno, le curve della colonna per capirne l’evoluzione e/o valutare l’efficacia dei trattamenti. Grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica oggi è possibile farlo utilizzando una strumentazione non invasiva, capace di riprodurre tridimensionalmente la forma della colonna, particolarmente adatta ai bambini perchè priva di radiazioni (Spine 3D). Le immagini fornite dallo strumento d’indagine consentono di visionare tutti i parametri necessari per valutare la situazione, fare un’attenta analisi posturale e ottenere informazioni fondamentali per programmare i trattamenti più idonei.