Roma, donna accoltellata in strada: arrestato il compagno per tentato omicidio
114° Gara Ciclistica Milano – Sanremo: sicurezza stradale garantita dalla Polstrada
Finlandese al timone della European Training Foundation, agenzia UE a Torino
Usa, voci su possibile arresto di Donald Trump atteso per martedì. Il Tycon: “Manifestiamo e riprendiamoci il paese”
“Manifestiamo e riprendiamoci il paese”. Donald Trump incita il suo popolo a scendere in piazza e protestare contro il suo arresto, atteso – dice – per martedì a New York.
Un invito che riporta alla memoria l’incubo dell’attacco al Congresso del 6 gennaio e fa temere scontri, oltre a minacciare un’ulteriore spaccatura del paese e a mettere a rischio la campagna elettorale del 2024.
In attesa di una possibile incriminazione a stretto giro, l’ufficio del procuratore di Manhattan ha già chiesto un incontro con le forze dell’ordine per delineare la logistica di quella che è prevista essere una giornata storica, con la prima incriminazione di un ex presidente americano. Precisando che al momento non è arrivata nessuna notifica ufficiale di accuse formali e che le dichiarazioni di Trump sono basate su indiscrezioni dei media, i legali del tycoon fanno sapere che l’ex presidente si consegnerà senza complicazioni alle autorità se incriminato per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels. Trump dovrebbe farsi prendere le impronte digitali ma, riferiscono alcune fonti, non è chiaro se sarà ammanettato o meno.
Di questi dettagli è responsabile il Secret Service. Sul suo social Truth la furia di Trump prende di mira la procura di New York, accusata di essere “corrotta, politicamente motivata” e “finanziata da George Soros”, uno dei nemici giurati dell’ex presidente. Da qui l’invito al suo popolo a manifestare per “riprenderci il paese” e “salvare l’America”. La possibile incriminazione di Trump la prossima settimana piomba sulla campagna elettorale del 2024: il tycoon ha già detto a chiare note che la sua corsa alla Casa Bianca continuerà anche a fronte di accuse formali nei suoi confronti. Per i repubblicani rischia di essere uno scenario da incubo. I conservatori sono già spaccati sull’ex presidente e una sua campagna in queste circostanze potrebbe creare divisioni insanabili nel partito, chiamandolo a scegliere fra Trump e i suoi sfidanti, in primis Ron DeSantis. Sul governatore della Florida, ex alleato di Trump, la pressione è particolarmente elevata. A DeSantis spetta infatti il compito di firmare un’eventuale estradizione di Trump dalla Florida, in una decisione dalle ampie implicazioni politiche e destinata a incidere su una sua possibile candidatura alla Casa Bianca.
Nancy Pelosi attacca Donald Trump per l'”avventato” annuncio su un suo arresto. L’ex Speaker della camera democratica osserva che l’annuncio dell’ex presidente punta solo a “farlo restare rilevante nelle news e a fomentare l’agitazione fra i suoi sostenitori”.
Stop a registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali: le famiglie arcobaleno scendono in piazza
Schlein: “Pronta la legge per il Parlamento”
Famiglie arcobaleno con i loro figli, attivisti, cittadini comuni, politici e personaggi noti.
In 10mila, secondo gli organizzatori, sono scesi in piazza a Milano per protestare contro il governo che ha imposto lo stop al Comune alla registrazione dei figli delle coppie dello stesso sesso.
Alla mobilitazione, promossa da I Sentinelli, Famiglie Arcobaleno e CIG Arcigay, ha partecipato anche il Pd con la segretaria Elly Schlein che ha annunciato una legge, pronta e da calendarizzare in Parlamento, per dare più diritti a queste coppie e ai loro figli, perché “il governo si scaglia contro i bambini”.
E se il tema tornasse al centro del dibattito nelle Aule di Camera e Senato, allora anche il sindaco di Milano Beppe Sala si dice “disposto a riprendere le firme” e quindi le registrazioni delle bambine e dei bambini delle coppie omogenitoriali.
“Ci stiamo già muovendo – ha spiegato Schlein – per portare avanti anche in Parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali”. Se anche i partiti di opposizione si mostrassero compatti, in questa legislatura dovranno però fare i conti con il centrodestra schierato su posizioni opposte. A partire dalla ministra della Famiglia Eugenia Roccella, che in questi giorni punta il dito soprattutto contro la maternità surrogata che “cancella le madri”. Posizioni vicine a quelle di Pro Vita & Famiglia Onlus: “Non esistono genitori dello stesso sesso. Esistono adulti (etero e omo) – secondo il portavoce Jacopo Coghe – che pur di realizzare il loro idilliaco quadretto affettivo non si fanno lo scrupolo di spendere denaro per dotarsi di un bambino”.
La legge a firma Pd è stata preparata e scritta con Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford ed è pronta: “spingeremo perché venga presta calendarizzata”, ha sottolineato la segretaria Pd. “Lavoreremo – ha evidenziato – anche con le altre forze di opposizione perché questa è una battaglia di civiltà che riguarda il futuro dell’Italia e dell’Europa”. E in piazza infatti non c’era solo il Pd, con la segretaria che è stata molto applaudita, anche tutte le altre opposizioni con cui i Dem sono pronto a lavorare, come Sinistra Italiana, +Europa, il Movimento 5 Stelle, perché il Parlamento voti una legge. “Serve il matrimonio egualitario”, ha sottolineato la deputata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino, anche lei in piazza, che da sindaca di Torino aveva trascritto i figli delle coppie gay.
In piazza c’era anche la ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, ora legata civilmente alla cantante Paola Turci, che ha sottolineato come “i diritti sono di tutti, sono anche di Giorgia Meloni e di sua figlia”. L’ex compagna di Berlusconi ha poi definito Matteo Salvini “omofobo”. “E con questo odio – ha evidenziato – hanno seccato”. Una legge per tutelare i loro diritti e quelli dei loro figli è quello che hanno chiesto a gran voce anche le associazioni LGBTQ+ in piazza e le famiglie arcobaleno, che sono arrivate con una maglietta rosa con scritto ‘E’ l’amore che crea una famiglia’. Per protestare contro lo stop alle trascrizioni hanno alzato le penne a sfera al cielo con un flash mob che ha concluso la manifestazione, “per le firme dei sindaci che non si possono più fare”. E hanno chiesto ai sindaci stessi di disobbedire e continuare a garantire quelle firme per i diritti dei loro figli.
E proprio il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è arrivato in piazza a sorpresa dopo avere detto che non avrebbe partecipato alla mobilitazione, ha aperto alla possibilità di tornare a firmare i certificati dei bambini delle coppie omogenitoriali, se il Parlamento riperdonerà il dialogo su questi temi. Il governo, secondo il sindaco di Milano, “sta facendo di tutto per umiliare chi non la pensa come loro e sta cercando di portare le città a destra”, ha concluso assicurando alla piazza: “sono sempre con voi, come lo sono stato dal primo momento”.
“Elly Schlein mi piace molto come persona e come donna perché è una combattente. E’ venuto il momento di smetterla con questi scontri tra destra e sinistra perché i diritti civili sono i diritti di tutti, anche di Giorgia Meloni e di sua figlia”, ha detto Francesca Pascale, la ex compagna di Silvio Berlusconi oggi sposata con la cantante Paola Turci, arrivando in piazza Scala. “Dovrebbe riflettere – ha affermato – perché non è una guerriglia tra chi è omosessuale ed eterosessuale”.
“Vorrei dire che Paola Turci è mia moglie – ha aggiunto -, ma non è mia moglie, sono unita a lei civilmente. Eppure, non mi sento diversa da una coppia eterosessuale: Perché non può esserlo, perché non piace a Salvini? Definisco Salvini omofobo, definisco omofobi i sovranisti, i partiti che si mettono sotto a braccetto con Orban, razzisti e fuori di testa. Non voglio insultare nessuno. Hanno seccato con questo odio. Per questo ho fiducia nella figura di Giorgia Meloni. Non ho mai votato Fratelli d’Italia, ma voglio avere fiducia nella donna che è”.
Migliaia di penne alzate al cielo in piazza Scala a Milano per chiedere diritti per i figli e le figlie delle coppie dei genitori dello stesso sesso: è il flashmob che ha concluso la manifestazione
I manifestanti hanno alzato le penne a sfera al cielo per le firme che i sindaci non possono più fare. “La famiglia è quella che ci costruiamo noi con i nostri affetti, i nostri amori e le nostre amicizie – hanno scandito gli organizzatori dal palco – non permetteremo al governo di decidere chi è figlio di questo Paese”.
Roma, Ostiense: incendiati 22 pulmini scolastici
Paura questa notte a Roma dove ben sei squadre dei vigili del fuoco sono intervenute in via Ostiense 2355 per l’incendio di 22 pulmini adibiti al trasporto scolastico. Sul posto la 13A, l’AB13, AB 12, la 32A e l’Ab 32 più il funzionario di servizio. Non risultano persone intossicate o ferite. Potrebbe trattarsi di un atto vandalico