Trento, mobilità sostenibile: al via l’iniziativa “Gara a scuola senz’auto”

La sfida per tutti è raggiungere la scuola utilizzando mezzi sostenibili
 
 
Torna anche quest’anno l’iniziativa “Gara a scuola senz’auto”, promossa dall’ufficio Politiche giovanili nell’ambito del progetto “Bambini a piedi sicuri”, per sensibilizzare bambine e bambini sul tema della mobilità sostenibile. A piedi, in bici, col monopattino oppure in autobus e carpooling: da lunedì 20 marzo a venerdì 24 marzo, non solo i circa 1600 studenti delle scuole primarie, ma anche i loro genitori, gli insegnanti e tutto il personale scolastico sono invitati a raccogliere la sfida e raggiungere la scuola utilizzando mezzi sostenibili.
 
Le classi che nella loro interezza sceglieranno di spostarsi in maniera sostenibile e realizzare un elaborato sulla sostenibilità ambientale riceveranno un premio offerto da una delle realtà culturali del territorio. Azienda per il Turismo – Trento, Castello del Buonconsiglio, Centro servizi culturali Santa Chiara, Fondazione museo storico del Trentino, Galleria Civica, Museo diocesano tridentino, Muse e ufficio Cultura del Comune: sono numerosi gli enti che hanno scelto di partecipare offrendo come riconoscimento per l’impegno dimostrato un premio dal grande valore simbolico. Con “Gara a scuola senz’auto. Camminiamo verso la cultura”, la cultura diviene strumento per conoscere meglio il proprio territorio e promuovere una nuova visione di città sostenibile. 
 
Da aprile a inizio giugno, i vincitori potranno visitare i siti culturali della città, immergersi nel suo paesaggio e scoprire le trasformazioni urbane che lo hanno caratterizzato nel corso del tempo. 
 
Per le classi prime, con Azienda per il Turismo – Trento sarà possibile visitare la città in compagnia della guida illustrata “Trento Sottosopra”, che le condurrà in un percorso alla scoperta delle bellezze di Trento, della sua storia e dei suoi monumenti. Un modo originale per rendere i più piccoli protagonisti dell’esperienza, con curiose attività e due diversi percorsi, uno più canonico tra vie e piazze e l’altro sotterraneo tra il quartiere del Sas, il vecchio corso dell’Adige e l’antica posizione dell’abbazia di San Lorenzo.
 
Il Castello del Buonconsiglio e il Centro servizi culturali Santa Chiara nel mese di giugno proporranno rispettivamente alcune attività da realizzare nei Giardini del Magno Palazzo e una visita del Teatro sociale dedicate alle classi seconde.
 
Tra aprile e maggio, al Museo Diocesano le classi terze potranno prendere parte alla visita guidata della mostra “L’immagine di Trento dal XVI al XX secolo” grazie a una “antica” mappa che le condurrà nei luoghi emblematici della città durante gli avvenimenti salienti del passato. Le classi quarte saranno invece impegnate alla Galleria Civica in un laboratorio tra arte e graphic design o al Muse nella visita guidata alla mostra “Wild city. Storie di natura urbana”, un’occasione per comprendere il nuovo ecosistema urbano tra minacce e opportunità che gli esseri viventi non umani devono fronteggiare.
 
Le classi quinte potranno infine usufruire di due diverse esperienze. La prima, offerta dalla Fondazione Museo storico del Trentino, consisterà in una visita guidata al Forte di Cadine, che nell’Ottocento si ergeva a protezione della città di Trento e oggi, con il riconoscimento European Heritage Label, simboleggia uno spazio d’incontro europeo. L’ufficio Cultura aprirà le porte della Cappella Vantini per un’esperienza di realtà virtuale che insieme al conte Matteo Thun condurrà i curiosi alla scoperta delle torri della città, offrendo la possibilità di conoscere in maniera immersiva ambienti normalmente preclusi al pubblico.
 
Come affermato dall’Assessora Elisabetta Bozzarelli, «In questo progetto, istituzioni e famiglie si alleano per trasformare la città, rispondere alle sfide dell’Agenda 2030 e prendere parte attivamente nella lotta al cambiamento climatico. E lo fanno investendo con i più giovani, investendo nel presente e nel futuro della comunità».
 
 
 




Formello, terremoto in Comune: nasconde detonatori per bombe in casa: arrestato il marito di una Consigliera comunale di maggioranza

Nasconde in casa due detonatori per bombe non facili da reperire sul mercato e tre cartucce per fucili. Per questo motivo è stato arrestato Domenico Verbicaro, marito di Anna Stella, quest’ultima consigliera comunale che siede tra i banchi della maggioranza nel comune di Formello situato alle porte di Roma.

L’uomo è accusato di detenzione illegale di armi

Tutto è nato da una perquisizione fatta lo scorso 4 marzo dai carabinieri della Stazione di La Storta in casa della consigliera comunale a seguito di una segnalazione relativa la presunta detenzione di sostanze stupefacenti.

Nell’abitazione, i militari hanno trovato una piccola quantità di marijuana nella disponibilità del figlio 33enne della coppia e notavano un atteggiamento insofferente da parte di Domenico Verbicaro che tentava di nascondere una scatola. A quel punto i carabinieri hanno preso in mano il pacco e trovato all’interno i due detonatori grandi quanto un chiodo lungo e le tre cartucce. Per Verbicaro è quindi scattato l’arresto con l’accusa di detenzione illegale di armi.

L’uomo è poi risultato avere una parentela con un nipote in rapporti con i clan della ‘ndrangheta stanziali a Roma nord e interrogato dagli investigatori non ha voluto spiegare la provenienza di quel materiale compromettente.

È stato quindi condotto in carcere dove si trova tuttora in attesa di sviluppi investigativi che dovranno ricostruire per quale motivo avesse nella sua disponibilità gli inneschi di bombe che possono essere anche al tritolo. L’accusa al momento è detenzione abusiva di munizionamento e di materiale esplodente.

Il sindaco della cittadina Gian Filippo Santi al momento non ha preso alcuna decisione, anche se in consiglio comunale la notizia dell’arresto ha fatto molto rumore, se non altro per le implicazioni che potrebbe avere sul piano politico.

L’operazione dei carabinieri del Gruppo di Ostia è stata portata a termine all’inizio del mese nell’ambito di un’indagine più vasta.




Al Senato della Repubblica conferito il marchio “Sagra di qualità” a 18 manifestazioni italiane

Questa mattina la cerimonia promossa da Unpli

Da nord a sud, le sagre sono certezza di chi ama scoprire e apprezzare le tante declinazioni di prodotti enogastronomici stagionali e legati ai differenti territori. A salvaguardare e promuovere questi appuntamenti rappresentativi di storia e tradizione si impegna l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli).

È nella sala Koch del Senato della Repubblica che stamattina si è tenuta la cerimonia di consegna del marchio ‘Sagra di qualità’. Su iniziativa del senatore questore Antonio De Poli, alla presenza del presidente dell’Unpli, Antonino La Spina, del consigliere del ministro delle Politiche Agricole, on. Angelo Rossi e del consigliere Enit, Sandro Pappalardo, introdotti e moderati da Adriana Volpe, ecco le 18 sagre certificate nel 2022 con un marchio attribuito al termine di un iter documentale e di rigorose verifiche sul campo, come da apposito disciplinare.

Pietanze legate alla storia e alle tradizioni dei territori; ricette che si tramandano
segretamente, di padre in figlio; piatti strettamente legati a riti centenari e ancora oggi
osservati; ricette semplici e con ingredienti naturali che rappresentano veri e propri spaccati di cultura popolare. Eventi storici che, a testimonianza del loro radicamento nel territorio, hanno superato anche le quaranta edizioni.

“Quando si lavora insieme, in maniera proficua si realizzano le cose più belle- dichiara il
senatore Antonio De Poli – I 600mila volontari delle Pro Loco italiane hanno il cuore e l’anima per le proprie comunità, per i propri territori e per i propri cittadini. Insieme ai sindaci sono il
cuore pulsante dei nostri piccoli grandi comuni. Credo che questo sia il vero significato oggi
della ‘Sagra di qualità’. Il cosiddetto turismo ‘lento’, che significa conoscere i nostri borghi,
le nostre campagne, le nostre montagne, rappresenta l’aspetto fondamentale di un’Italia che deve far innamorare non solo gli italiani ma il mondo intero”.

“Il marchio ‘Sagra di qualità’- spiega il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina- è la
certificazione rilasciata dall’Unione Nazionale Pro Loco e identifica le manifestazioni che
promuovono prodotti tipici storicamente legati al territorio, rappresentative della storia e
della tradizione, che puntano alla promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali.

La nostra organizzazione che in Italia organizza attraverso le Pro Loco circa 20mila sagre, vuole migliorarsi e farsi sempre di più eccellenza.

Attraverso questo marchio di qualità si dà l’occasione ai territori di mettere in mostra i propri
prodotti e le proprie eccellenze locali. Il marchio non è una premiazione ma il riconoscimento per il grande lavoro che viene svolto”.

Le 18 sagre certificate nel 2022, si aggiungono alle 27 che hanno ottenuto il riconoscimento nel 2019 e alle 20 del 2020.

“Le sagre oltre che eventi di promozione della cucina italiana sono eventi culturali. La pandemia ha segnato la vita di tutti di noi- afferma il consigliere del ministro delle Politiche Agricole, on. Angelo Rossi- e le sagre rappresentano uno strumento incredibile nel ricostruire questo senso di comunità: lo stare insieme in nome di un prodotto agro-alimentare e in nome della cucina italiana. Non è giusto che per realizzare manifestazioni del genere si debba stare dietro a una burocrazia a volte dannosa, che ne ostacola l’organizzazione. Essere qui in Senato è certamente un punto di arrivo. Tutto il patrimonio che queste manifestazioni portano con sé è solo italiano.

L’Unpli e le Pro Loco sono dei presidi preziosissimi che valorizzano I nostri territori e per
questo a loro volta vanno valorizzati”.

Fra gli ulteriori requisiti necessari all’attribuzione del riconoscimento ‘Sagra di qualità’, la
promozione degli operatori locali del settore eno-gastronomico e turistico (quali produttori,
ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la
storicità di almeno 5 anni; inoltre, la richiesta di valutazione deve essere inviata almeno 180
giorni prima dell’evento, cui seguono, un’analisi della documentazione e una verifica sul
campo.

“Come agenzia nazionale del turismo siamo molto vicini all’Unpli perché abbiamo tra l’altro firmato un protocollo d’intesa- racconta il consigliere Enit, Sandro Pappalardo- Le Unpli e le Pro Loco sono un valore aggiunto per la nostra nazione. Riescono a rendere vivi quei borghi e quelle aree interne che altrimenti sarebbero forse poco attenzionate. Le sagre sono una grandissima risorsa per il turismo italiano e permettono ai territori di essere vivi e riconoscibili.

Crediamo in questa bellissima iniziativa organizzata dall’Unpli perché valorizzazione dei territori significa anche passare attraverso la vivacità di questi territori e le sagre sono un punto di eccellenza”.

LE SAGRE CERTIFICATE NEL 2022

Sagra dei Fagioli (Cellole, Caserta); Sagra Agosto Donadese (Donada, Rovigo); Sagra del
Maccheroncino di Saragolla (Garrufo, Teramo); Sagra dei maccaruni (Gavignano, Roma); Festa dell’Uva (Giovo, Trento); Sagra del pesce, (Letojanni, Messina); Sagra del Melone (Massanzago, Padova); Sagra dell’Asparago Rosa di Mezzago (Mezzago, Monza e Brianza); Sagra dei Sughitti (Montecassiano, Macerata); Sagra dei ceci e dello zafferano (Navelli, L’Aquila); Sagra degli
Scarpinòcc (Parre, Bergamo); Sagra del Cecatiello (Paupisi, Benevento); Sagra delle Cozze (Pedaso, Fermo); Sagra della Paccozza (Pesco Sannita, Benevento); Sagra della Zucca e del Cappellacio Ferrarese (San Carlo, Ferrara); Sagra del Bacalà (Sandrigo, Vicenza); Sagra delle
Radici di Soncino (Soncino, Cremona); sagra Tovena in festa (Tovena, Treviso).




Ancona, dopo anni di passaggi burocratici demolito il rudere di Sappanico

ANCONA – E’ stato demolito oggi il rudere di Sappanico, come deciso recentemente dalla Giunta e comunicato con la cartellonistica ai residenti. La ditta incaricata è intervenuta questa mattina per finalizzare un intervento che ha avuto bisogno di molto tempo per la definizione dei passaggi amministrativi, in particolare con la Sovrintendenza.
 
ll progetto prevedeva la demolizione della parte di edificio in avanzato stato di degrado e già parzialmente crollato e il consolidamento della parte strutturale in comunione con l’edificio confinante. Contestualmente alla demolizione si è definito l’accordo con la Provincia di Ancona che ha previsto uno stanziamento di 817 mila euro per l’allargamento della strada e la sistemazione di marciapiede e parcheggi. L’accordo tra Provincia e Comune prevede che sia il Comune a realizzare l’opera finanziata dalla Provincia.
 
 
 
 




10 anni dalla scomparsa del Prefetto Antonio Manganelli: la Polizia di Stato lo ha ricordato questa mattina in una celebrazione religiosa

A 10 anni dalla scomparsa del Prefetto Antonio Manganelli, la Polizia di stato lo ha ricordato questa mattina in una celebrazione religiosa che si è tenuta a Roma presso la Basilica dei Santi XII Apostoli. Il Prefetto Manganelli ha esercitato le funzioni di Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza fino alla sua morte, avvenuta nel 2013 a causa di una malattia.
Accanto alla signora Adriana Manganelli e alla figlia Emanuela, hanno partecipato alla cerimonia il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, il Capo della Polizia Lamberto Giannini, gli ex Ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, Marco Minniti, Angelino Alfano ed Enzo Bianco, l’ex presidente del Senato Piero Grasso, l’onorevole Mara Carfagna e gli ex Capi della Polizia Franco Gabrielli e Alessandro Pansa, l’ex Procuratore Generale presso la Cassazione Giovanni Salvi ed il dottor Gianni Letta.
Il rito è stato celebrato da Don Luigi Ciotti e concelebrato da Don Giuseppe Cangiano, Coordinatore nazionale dei Cappellani della Polizia di Stato, e da Padre Antonio Raaidy, Cappellano dell’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno. Un quintetto della Banda Musicale della Polizia di Stato ha accompagnato la celebrazione.
Nel ricordare il Prefetto Manganelli, il Ministro dell’Interno ha richiamato la loro antica e profonda amicizia: “oltre che essere un amico è stato per me un fondamentale punto di riferimento professionale avendo avuto l’opportunità di collaborare a stretto contatto in una fase importante della mia esperienza, da Vice Capo della Polizia”. “Il Prefetto Manganelli è stato un grande rappresentante delle istituzioni e una eccezionale persona. Autorevole, determinato, carismatico, è stato amato dal primo dei questori fino all’ultimo dei poliziotti. Mai il capo di una istituzione così importante è stato cosi apprezzato e la grandezza della persona si respira attraverso il calore che c’è ancora in suo ricordo, dopo 10 anni”, ha concluso il Ministro Piantedosi.
Emanuela Manganelli ha ricordato con orgoglio la figura del padre, un uomo intelligente, empatico, integro e trasparente; un poliziotto brillante e riflessivo allo stesso tempo, un osservatore di persone e di anime, uno straordinario comunicatore che aveva sempre la parola giusta. È stato un padre meraviglioso e sempre presente che è stato di esempio per me e, credo di non esagerare nel dirlo, per tutti noi.



Campagnano Romano, dammi i soldi o ti brucio il locale: in manette 33enne del posto

CAMPAGNANO ROMANO (RM) – In manette un 33enne di Campagnano Romano accusato di estorsione. Ad arrestare l’uomo, lo scorso mercoledì, i Carabinieri della locale Stazione.

Il 33enne si è presentato presso un noto ristorante di Campagnano e, in evidente stato di alterazione, ha iniziato a minacciare il gestore del locale pretendendo che gli consegnasse del denaro. Nonostante il fermo rifiuto opposto dalla vittima, l’uomo non ha desistito dai propri intenti, minacciando di bruciare il locale qualora non avesse ottemperato alla richiesta.

Nel tentativo di evitare che il 33enne passasse dalle parole ai fatti la vittima ha consegnato all’uomo una somma di denaro che, sebbene esigua, è servita a placarne la violenza.

Nel frattempo però il titolare del ristorante aveva avvertito i Carabinieri dell’accaduto e i militari, intervenuti immediatamente, sono riusciti a bloccare il 33enne mentre cercava di allontanarsi con i soldi appena intascati e lo hanno arrestato.

Lo scorso 17 marzo l’uomo è stato giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Tivoli, che ha convalidato l’arresto applicando la misura degli arresti domiciliari.




Valmontone 1921 (calcio, Promozione), l’analisi di Ciampi: “A Lariano un pareggio prezioso”

Valmontone (Rm) – Il Valmontone 1921 ha mantenuto l’imbattibilità in campionato. La squadra di mister Cristiano Di Loreto è uscita indenne anche dall’insidiosa trasferta di Lariano, anche se ha perso due punti rispetto all’Atletico Morena secondo (ora distante 12 lunghezze). E’ l’esterno classe 1997 Gabriele Ciampi, ritratto nella foto di Roberto Benedetti, a parlare dell’ultima sfida: “Avevamo qualche assente, in settimana non ci eravamo potuti allenare benissimo e giocavamo contro un avversario valido che mercoledì giocherà la semifinale di Coppa Italia. Il primo tempo è stato equilibrato con occasioni da entrambe le parti, ma la sfida si è sbloccata in avvio di ripresa con l’Atletico Lariano che ha approfittato di una nostra disattenzione. Successivamente è entrato Gallaccio che ha segnato il gol del definitivo 1-1: alla fine un pareggio giusto e comunque prezioso”. I giallorossi mantengono un vantaggio rassicurante con sette partite ancora da giocare: “Abbiamo fatto un percorso importante in campionato, mentre è rimasto del rammarico per l’eliminazione ai quarti di Coppa Italia. Comunque ora siamo concentrati sull’obiettivo del salto in Eccellenza e quindi scendiamo in campo sempre per vincere a prescindere dal distacco, inoltre anche l’Atletico Morena ha qualche partita insidiosa da qui alla fine della stagione”. Nel prossimo turno il Valmontone 1921 ospiterà il Colonna: “All’andata è stata una delle squadre che ci ha fatto una maggiore impressione, arrivano da una sconfitta col Paliano ma non sono da sottovalutare. Probabilmente recuperiamo qualcuno rispetto all’ultima partita e ovviamente vogliamo conquistare il bottino pieno”. Per Ciampi, che l’anno scorso segnò la bellezza di nove reti in stagione, non è stata un’annata semplice: “Ho avuto meno spazio rispetto all’anno scorso anche in virtù del cambio di modulo, ma mister Di Loreto e lo staff stanno facendo un lavoro strepitoso e io ho sempre rispettato tutte le scelte. Inoltre è molto più soddisfacente centrare un obiettivo di squadra che personale e qui speriamo tutti di poterci togliere una grande soddisfazione nelle prossime settimane”.Valmontone (Rm) – Il Valmontone 1921 ha mantenuto l’imbattibilità in campionato. La squadra di mister Cristiano Di Loreto è uscita indenne anche dall’insidiosa trasferta di Lariano, anche se ha perso due punti rispetto all’Atletico Morena secondo (ora distante 12 lunghezze). E’ l’esterno classe 1997 Gabriele Ciampi, ritratto nella foto di Roberto Benedetti, a parlare dell’ultima sfida: “Avevamo qualche assente, in settimana non ci eravamo potuti allenare benissimo e giocavamo contro un avversario valido che mercoledì giocherà la semifinale di Coppa Italia. Il primo tempo è stato equilibrato con occasioni da entrambe le parti, ma la sfida si è sbloccata in avvio di ripresa con l’Atletico Lariano che ha approfittato di una nostra disattenzione. Successivamente è entrato Gallaccio che ha segnato il gol del definitivo 1-1: alla fine un pareggio giusto e comunque prezioso”. I giallorossi mantengono un vantaggio rassicurante con sette partite ancora da giocare: “Abbiamo fatto un percorso importante in campionato, mentre è rimasto del rammarico per l’eliminazione ai quarti di Coppa Italia. Comunque ora siamo concentrati sull’obiettivo del salto in Eccellenza e quindi scendiamo in campo sempre per vincere a prescindere dal distacco, inoltre anche l’Atletico Morena ha qualche partita insidiosa da qui alla fine della stagione”. Nel prossimo turno il Valmontone 1921 ospiterà il Colonna: “All’andata è stata una delle squadre che ci ha fatto una maggiore impressione, arrivano da una sconfitta col Paliano ma non sono da sottovalutare. Probabilmente recuperiamo qualcuno rispetto all’ultima partita e ovviamente vogliamo conquistare il bottino pieno”. Per Ciampi, che l’anno scorso segnò la bellezza di nove reti in stagione, non è stata un’annata semplice: “Ho avuto meno spazio rispetto all’anno scorso anche in virtù del cambio di modulo, ma mister Di Loreto e lo staff stanno facendo un lavoro strepitoso e io ho sempre rispettato tutte le scelte. Inoltre è molto più soddisfacente centrare un obiettivo di squadra che personale e qui speriamo tutti di poterci togliere una grande soddisfazione nelle prossime settimane”.





United Volley Pomezia (serie B1/f), l’entusiasmo della Oggioni: “Stiamo rendendo come non mai”

Pomezia (Rm) – La serie B1 femminile dello United Volley Pomezia non è stata influenzata negativamente dalla sosta. Le ragazze di coach Gianluca Tarquini, reduci da uno stop forzato come da calendario, hanno ripreso il cammino con una squillante vittoria interna per 3-1 contro Volleyro’ (25-20, 25-18, 9-25 e 25-22). E’ il capitano e palleggiatore classe 1994 Carlotta Oggioni (ritratta nella foto di Fabio Angelini) ad analizzare la sfida e il momento delle pometine: “Siamo in un trend decisamente positivo e abbiamo centrato la quinta vittoria consecutiva, gestendo anche bene il turno di riposo imposto dal calendario. E’ stata una partita decisamente positiva, era uno scontro diretto e un derby regionale, ma soprattutto c’erano in palio tre punti molto pesanti per la classifica. Abbiamo iniziato sempre in salita tutti i set, ma la squadra ha dato spesso prova di carattere. Il terzo parziale? E’ difficile dare una spiegazione, forse è stato il peggiore dell’anno, probabilmente abbiamo pensato che fosse quasi fatta, ma non siamo riuscite ad uscire dal momento difficile e loro sono state brave a non darci spazio per rimontare. Comunque siamo l’unica squadra a vincere con Volleyro’ sia all’andata che al ritorno e questo è un dato significativo perché loro sono una squadra giovane e di grande potenziale”. La Oggioni analizza un po’ più ad ampio raggio la situazione di classifica che vede lo United Volley Pomezia al quinto posto a soli cinque punti da Messina che è seconda, ma ha anche giocato due gare in più: “L’Arzano capoclasse si è un po’ allontanato, ma comunque la zona play off si estende fino al terzo posto. Noi abbiamo scontri diretti in casa con la stessa capoclasse e con Melendugno, ma ora non pensiamo a questo. Finora ci siamo sempre concentrate solo sulla prossima gara e continueremo a ragionare così”. Nel prossimo turno lo United Volley Pomezia è atteso da una trasferta siciliana a Marsala: “Non sarà semplice né a livello logistico che tecnico. All’andata non abbiamo giocato come possiamo fare e loro sono una squadra fastidiosa che ha bisogno di punti per la salvezza”. Lo stato di forma dello United Volley Pomezia, comunque, fa ben sperare: “Probabilmente stiamo rendendo come non mai, grazie anche a una preparazione fisica differente. Questo è un girone più complicato di quello dell’anno scorso quando facemmo benissimo e quindi i risultati attuali assumono un valore ancora maggiore”.





Alice Volpi terza in Coppa del Mondo, Paolucci quinto tra i paralimpici

Frascati (Rm) – Alice Volpi torna a salire sul podio di una prova di Coppa del Mondo Assoluta. A Busan, in Corea del Sud, la forte fiorettista che ormai da tempo si allena nella palestra del Frascati Scherma ha ottenuto la sua terza medaglia dopo i successi di Belgrado e Parigi. Una prova molto convincente per la Volpi, iniziata con il successo per 15-12 sulla francese Blaze e proseguita con il netto 15-6 con cui ha eliminato la coreana Chae. Nell’assalto che valeva un posto tra le migliori otto, la fiorettista senese si è imposta 15-13 sulla cinese Shi, ipotecando un posto in “zona medaglie” grazie al 15-8 dei quarti di finale sulla tedesca Ebert. In semifinale a interrompere la corsa della Volpi è stata la statunitense Lee Kiefer (poi vincitrice della prova) che si è imposta per 15-12. Nella stessa gara da segnalare anche il 22esimo posto di Camilla Mancini, il 33esimo di Francesca Palumbo e il 56esimo di Elena Tangherlini. Nessuno squillo particolare nella prova maschile, tenutasi sempre a Busan: il miglior risultato lo ha ottenuto Daniele Garozzo che però non è andato oltre il 17esimo posto, mentre Carlos Llavador ha chiuso 33esimo, Guillaume Bianchi 44esimo, Michael Siess 64esimo, Damiano Rosatelli 69esimo, Cedrik Serri 70esimo e infine Guilherme Toldo 93esimo. Non solo fioretto, però. Nel fine settimana appena messo alle spalle si è tenuta anche una prova di Coppa del Mondo Assoluta di sciabola femminile a Sint Niklaas (in Belgio), ma anche in questo caso non ci sono stati grandi picchi: il miglior piazzamento lo ha ottenuto Sofia Ciaraglia che ha concluso al 15esimo posto, mentre dietro di loro sono arrivate Chiara Mormile (30esima) e Benedetta Baldini (131esima). La Mormile ha poi aggiunto un ottimo secondo posto nella prova a squadre assieme alle compagne di nazionale Martina Criscio, Rossella Gregorio e Michela Battiston: l’Italia ha ceduto solo in finale al cospetto della Corea che si è imposta 45-42. Infine a Pisa c’è stata una prova di Coppa del Mondo paralimpica a cui ha partecipato (nella categoria B) l’atleta tuscolano Gianmarco Paolucci che ha ottenuto un bel quinto posto nella prova di sciabola e un 18esimo in quella di spada.





Napoli, ucciso a 19 anni “per uno sguardo di troppo”: troppa voglia di imitare serie tv e sentirsi boss

La cronaca racconta un’altra vita spezzata da chi ha bisogno di uccidere e rivendicare una presunta forza da capetto dei bulli falliti per accettarsi ed essere accettato in una società che continua a puzzare di marcio.

La cronaca. Un giovane di 19 anni, Francesco Pio Maimone, è stato ucciso a colpi di pistola nella notte a Napoli. L’omicidio è avvenuto nella zona degli chalet di Mergellina intorno alle 2,30. Maimone, ferito gravemente, è stato trasportato da conoscenti all’ospedale Vecchio Pellegrini dove però è morto. Indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli. Il ragazzo non è ritenuto appartenente alla criminalità organizzata. Secondo le prime risultanze investigative, Maimone sarebbe rimasto coinvolto – ma non è ancora chiaro in che modo – in un litigio tra giovanissimi per futili motivi, forse scoppiato per uno sguardo di troppo. I colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi davanti a un noto chioschetto della zona. La notte dello scorso 12 marzo la zona di Mergellina era stata teatro di un altro fatto di sangue, il ferimento di un giovane ritenuto legato alla camorra, colpito più volte mentre si trovava in auto. Molto gravi le ferite riportate: i killer l’hanno ferito gravemente all’addome e alla zona cervicale.

L’altra sera, ho finito di vedere una serie molto seguita dai ragazzi, una serie dove parlano in napoletano e dove probabilmente nell’ultima puntata, c’è un ragazzo che è grato alla “famiglia” del carcere minorile per avergli “insegnato a vivere”. La serie è fatta benissimo perché lancia anche il messaggio importante di contrastare la criminalità organizzata e che l’amore va oltre l’odio, la rivalità, la delinquenza e l’ho seguita tutta ma da persona cosciente che non è tutto oro quello che luccica. Il carcere dei minori non è affatto un posto dove un ragazzo dei voler desiderare di andare e di rimanere, non è un posto dove “si sta bene”, non è quello il posto dove si può pensare debba nascere una sana amicizia.

Tutto questo può anche succedere, soprattutto con i programmi di inclusione e sociali che fortunatamente aiutano (non sempre purtroppo) i ragazzi che delinquono a capire che hanno scelto una strada sbagliata e intraprendere un percorso diverso attraverso il confronto, il lavoro, il volontariato, la detenzione.

Purtroppo dovremmo interrogarci sulla necessità di offrire certi programmi tv solo se sostenuti da una corretta e massiccia campagna di sensibilizzazione e corretta informazione, altrimenti continueremo ad assistere a un incontrollabile escalation di cronache dove i ragazzi uccidono per uno sguardo di troppo. Troppo virale questa voglia di essere i protagonisti di una società sbagliata, studiamo altri esempi, facciamoci pure le serie tv, parliamo, scriviamo ma per favore non permettiamo che i nostri figli si lascino invaghire dei falsi miti che sono invece soltanto persone che hanno commesso errori enormi, addirittura spesso irreparabili.




Governo, dopo Anastasio che cita Mussolini, un altro scivolone di Rampelli: una rondine non fa primavera ma due….

Certamente di scivoloni, “quelli del Governo della Meloni” ne stanno facendo parecchi. Pensiamo soltanto che poco meno di una settimana fa si è dimesso Claudio Anastasio, presidente di 3-i, la società pubblica che dovrebbe gestire il software di Inps, Istat e Inail. Anastasio è stato al centro di una grande polemica che gli è costata la poltrona a causa di una sua uscita infelice nell’ambito di una mail (finita sui giornali) che ha scritto e dove ha parafrasato il discorso di Mussolini del 1925 rivolgendosi al Cda e parlando di senso dello Stato, patria e responsabilità dei singoli. “Ho fatto un errore pazzesco – ha detto Anastasio – per il contesto storico di quel discorso, che in nessun modo però ho legato al delitto Matteotti”. Anastasio era collaboratore di Romano Mussolini, figlio del Duce, ma ha dichiarato che mai si è comportato ne privatamente, ne pubblicamente da fascista. Chiaramente il popolo non è fesso come diceva un grande attore perché di fatto Anastasio che certamente non vuole creare grattacapi alla Meloni ha anche capito che non era l’uomo giusto nei panni del presidente di una società in stallo, improduttiva e che dovrebbe necessariamente approfittare dei progetti Pnrr legati alla transizione digitale. E che non sia stato considerato giusto dal consiglio di amministrazione lo si è visto per due grandi reazioni: nessuna risposta alla sua mail e perdipiù uno dei sei del Cda ha dato in pasto alla stampa la mail con l’infelice citazione mussoliniana. Fatto sta che Anastasio si è dimesso e la figuraccia l’ha collezionata e ieri sera è toccato a Rampelli che sì avrà detto anche la sua ma non è certamente un pensiero condivisibile soprattutto se pronunciato da rappresentante delle istituzioni.

“Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali”.

Così Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di FdI, nel corso della trasmissione In Onda su La7 ieri sera.

Parole a cui replica l’esponente del Pd Pina Picierno su Facebook: “Una frase cattiva, non soltanto nei confronti delle coppie che scelgono di accogliere con amore un figlio, ma soprattutto nei confronti dei figli stessi, che nemmeno possono difendersi da questa violenza.

Si spacciano per politici degni del governo del Paese – scrive l’esponente Dem – sono solo reazionari violenti.

Possibile che si arrivino a dichiarare certe cose? Purtroppo due bucce di banane cominciano a far vacillare la capacità che hanno alcuni signori di rappresentare degnamente le istituzioni. Una rondine non fa certamente primavera ma qui sembra che si lascino svolazzare certi pennuti per cominciare a potare qualche ramo secco. A pensar male si fa peccato, sicuramente.