Cassino, incidente dopo il viaggio di nozze: lei muore e lui è in fin di vita

Quattro passi al mercato settimanale di Cassino (Frosinone) per comprare le cose più urgenti che servivano nella casa nuova: Graziella Parente (31 anni di Coreno Ausonio) e Francesco Piccolino (33 anni di Ausonia) ci avevano messo piede da solo quattro giorni, appena rientrati dal viaggio di nozze che li aveva portati in Thailandia.

Non hanno fatto in tempo a sistemarlo come volevano, il loro alloggio: lei è morta, lui è stato portato in condizioni disperate nell’ospedale di Cassino. E’ il bilancio dell’incidente stradale accaduto poco prima delle 13 sulla Regionale 630 Cassino – Formia nel tratto che attraversa San Giorgio a Liri.

A scontrarsi sono stati una Fiat 500 nera guidata da una giovane di San Giorgio a Liri e una moto Yamaha con in sella la coppia di sposi. Un impatto violento che non ha lasciato scampo alla giovane donna: è morta sull’ambulanza che la stava portando in ospedale al Santa Scolastica di Cassino. Cosa sia successo e perché lo stanno ricostruendo il capitano Bartolo Taglietti con i suoi carabinieri della compagnia di Pontecorvo. Hanno chiuso la strada e rilevato ogni dettaglio: la moto rientrava da Cassino e viaggiava verso Ausonia, la macchina non si sa se stesse entrando oppure uscendo da una stradina dove ci sono un bar e un tatuatore; di certo sul lato anteriore sinistro c’è stato l’impatto che ha sbalzato i due sposi.

Avevano celebrato le nozze il 23 luglio nella chiesa di Santa Maria Vergine a Coreno Ausonio, il paese di lei dove il primo giugno il sindaco Simone Costanzo aveva registrato la loro promessa formale di sposarsi. Lei lavorava come cameriera al pub ‘Male e Peggio’ di via Virgilio a Cassino. Lui è operaio in una fabbrica della zona di Frosinone.

Lui è in prognosi riservata

 Nel pomeriggio i medici hanno mantenuto la prognosi riservata per prudenza: attendono le 24 ore in cui possono emergere emorragie interne. Sono convinti che sia fuori pericolo. Ma con un vuoto che lo accompagnerà per sempre.




Roma, i Carabinieri intensificano i controlli al Quarticciolo e Centocelle: 13 persone denunciate e una arrestata

ROMA – Nella giornata di giovedì 7 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina hanno messo in campo un dispositivo articolato di controllo nei quartieri Quarticciolo e Centocelle, alla luce di alcuni fatti di cronaca che si erano verificati nei giorni precedenti, per contrastare ogni forma di illegalità e degrado, con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, che ha portato alla denuncia di 13 persone e all’arresto di un uomo per rapina.
Nello specifico tre persone sono state denunciate per porto di armi od oggetti atti ad offendere, un 34enne trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 18 centimetri, un 36enne romano trovato in possesso di un paio di forbici con una lama da 5 cm e un 40enne italiano trovato in possesso di un taglierino con una lama di 9 cm; un 40enne romeno è stato denunciato poiché, in via Manfredonia, i Carabinieri lo hanno trovato in possesso di un portafoglio, munito di una placca distintiva di quelle in uso alle forze dell’ordine, asportato all’interno di un’autovettura in sosta; denunciato altresì un 18enne romano, trovato in possesso di circa 5 g di hashish, un bilancino di precisione e un coltello a serramanico; sempre in via Manfredonia, a seguito di controlli mirati, i Carabinieri hanno denunciato per ricettazione due ragazzi, di 19 e 20 anni, poiché trovati in possesso di un mazzo di chiavi, che a seguito di accertamenti più approfonditi si è appurato essere di uno scooter rubato, e di circa 11.500 euro, ritenuti provento di pregressa attività illecita; i Carabinieri hanno inoltre denunciato un 40enne cileno, che per favorire i due giovani citati prima, ha tentato di ostacolare i militari nel ritrovamento delle chiavi dello scooter; due cittadini romeni di 21 e 22 anni sono stati denunciati per ricettazione dai Carabinieri poiché fermati a bordo di uno scooter risultato rubato e nel vano sottosella avevano nascosti numerosi prodotti di igiene e casalinghi dal valore complessivo di 2.500 euro di probabile provenienza furtiva; in piazza delle Camelie, un 17enne romano è stato sorpreso mentre tentava di rubare uno scooter, per cui è stato denunciato per il reato di tentato furto; un cittadino originario dell’Ecuador e titolare di un ristorante è stato denunciato e sanzionato amministrativamente dai Carabinieri, per violazioni in materia di prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro e conservazione e tracciabilità degli alimenti, formazione dei dipendenti e igiene dei locali che hanno portato a una sanzione pecuniaria di circa 25.000 euro e al sequestro di 30 kg di alimenti.
Durante una mirata attività di contrasto antidroga, i Carabinieri hanno sorpreso sette persone di età compresa tra i 19 e i 58 anni, in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, tra hashish, cocaina e crack, per un totale di 30 g e li hanno segnalati alla Prefettura di Roma, quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno sanzionato 25 persone ai sensi del codice della strada, tra cui un 70enne è stato sorpreso alla guida di un’auto sprovvista della copertura assicurativa e un 46enne alla guida di un furgone privo della revisione periodica.
L’intensificazione dei servizi è la testimonianza dell’attenzione al territorio. E’ grazie a tali servizi già in atto, che le due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Roma Casilina sono potute intervenire in tempi brevi, intorno alle 12, a seguito di richiesta al 112, dopo la rapina subita da una donna di 90 anni in via Manfredonia, con il conseguente arresto di un uomo che in un video diventato virale si vede aggredito brutalmente da alcuni cittadini.
Dopo l’arresto dell’uomo, gravemente indiziato della rapina, sono state avviate subito le indagini per identificare gli autori dell’aggressione, tuttora in corso.



Milano, rapinavano i giovani all’uscita dei locali di corso Lodi: in manette due minorenni

I Carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte hanno arrestato due minorenni, 17enni, uno italiano e l’altro di origini albanesi, su ordinanza del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Milano, in quanto gravemente indiziati, in concorso tra loro, di 9 episodi delittuosi tra rapine, furti aggravati e ricettazione.

Il provvedimento scaturisce dall’ articolata attività d’indagine condotta dalla Stazione Milano Porta Monforte, che ha permesso di identificare i due autori di numerose rapine, tutte commesse tra i mesi di marzo e giugno 2023 con modalità violente, prevalentemente di notte ed ai danni di giovanissimi, in Corso Lodi, nota via della movida milanese.

A seguito della denuncia presentata da una delle giovani vittime, le indagini sono partite immediatamente dall’esame dei social network, che ha portato ad individuare i profili degli aggressori, permettendo, così di identificarli compiutamente. Le attività investigative si sono, poi, sviluppate attraverso un’accurata analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza ed un approfondito studio di tutti i reati verificatisi con modalità e circostanze di tempo e luogo simili. È stata così ricostruita la dinamica di 4 rapine commesse con un modus operandi ben definito. I due individuavano e raggiungevano le vittime a bordo di scooter rubati, principalmente in zone poco illuminate e più isolate oppure nella confusione dell’uscita dei locali notturni di Corso Lodi. Dopo averle approcciate con una scusa – come la richiesta di un accendino o una sigaretta – le aggredivano e le picchiavano, costringendole, sotto la minaccia di accoltellarle, a consegnare quanto avevano con sé: dallo smartphone agli auricolari bluetooth; dal portafogli alla cintura o al berretto.

Ai due arrestati vengono ricondotti, oltre alle rapine, un tentativo di furto in un esercizio commerciale con effrazione di una saracinesca; il furto di due scooter e di uno smartphone ai danni di un minore nei pressi di un istituto scolastico; la ricettazione di un motociclo. Inoltre, nel corso della perquisizione eseguita al momento dell’arresto, i Carabinieri hanno trovato, nella disponibilità di uno dei due indagati, uno smartphone risultato oggetto di una rapina commessa a Riccione nell’agosto 2023 ai danni di un 20enne.

Il 29 agosto 2023, i due, già gravati da diversi precedenti per reati analoghi, sono stati arrestati e condotti dai Carabinieri – come disposto dal G.I.P. – presso l’istituto penale per i minorenni “Cesare Beccaria”, l’uno, e presso una comunità per minori di Milano, l’altro, di origini albanesi. Quest’ultimo, dopo essersi allontanato dalla comunità, è stato rintracciato ed infine ristretto anch’egli  presso l’istituto penale  per i minorenni “Cesare Beccaria”.




Bolzano, la Provincia autorizza l’abbattimento di due lupi

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha autorizzato l’abbattimento di due lupi nella zona di Selva dei Molini. 

Il provvedimento è stato preso in base alla nuova legge altoatesina e alle perizie e alle valutazioni esterne ricevute. L’abbattimento di due lupi è consentito in un raggio di 10 chilometri quadrati dalle predazioni accertate.

Autorizzato l’abbattimento

 A partire dal mese di giugno infatti, diversi capi di bestiame sono stati predati in quattro alpeggi designati come aree di protezione dei pascoli, informa la Provincia in una nota. La rimozione è di competenza del Corpo forestale provinciale. “Le malghe in questione appartengono al Comune di Selva dei Molini e ai Comuni limitrofi- si legge nel comunicato -I requisiti di base per un’autorizzazione di rimozione sono soddisfatti, secondo la valutazione degli esperti del Servizio forestale provinciale e degli esperti legali della Provincia”.

Viene inoltre precisato che “la popolazione di lupi in Provincia non è affatto in pericolo: vi sono prove evidenti della presenza di 29 animali e la popolazione è cresciuta costantemente negli ultimi 10 anni. Ciò è confermato anche dal parere del docente universitario Klaus Hackländer, direttore dell’Istituto di biologia della fauna selvatica e gestione della caccia della Università delle risorse naturali e delle scienze della vita di Vienna”.




Cagliari, tragico incidente: colpiscono spartitraffico e si ribaltano. Morti quattro ragazzi

A Cagliari quattro giovani (due ragazzi e due ragazze) sono morti e due sono rimasti feriti gravemente in un incidente stradale avvenuto poco dopo le 5.

Le vittime, non ancora identificate, hanno un’età compresa tra i 18 e i 20 anni, mentre due coetanei sono stati trasportati in codice rosso in ospedale. I sei ragazzi viaggiavano a bordo di una Ford Fiesta che, per cause ancora non accertate, ha probabilmente urtato un cordolo spartitraffico ribaltandosi.




Covid, aumentano i contagi: con la riapertura delle scuole torna la paura

Spallanzani: “Serve un nuovo sistema di monitoraggio”

Torna lo spettro del Covid sull’inizio del nuovo anno scolastico in tutta Italia. Dalla prossima settimana, circa 7 milioni di studenti saranno di nuovo sui banchi e, in relazione all’aumento di casi nelle ultime settimane in Italia, “l’indicazione che arriva dai presidi ai professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di scuola”. Lo ha dichiarato Mario Rusconi dell’Associazione Nazionale Presidi.

L’annuncio dei Presidi

 “In molte scuole a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante”.

“L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è consigliato ai docenti e alunni con fragilità. Il nostro è un invito in quanto l’utilizzo non è obbligatorio – prosegue Rusconi -Mi sento, poi, in dovere di lanciare un appello agli enti affinché siano più solleciti nei lavori di ristrutturazione negli istituti scolastici: avere classi con 27-28 alunni, in ambienti non grandi, non può che favorire la trasmissione di qualsiasi virus”.

Le indicazioni del ministero

 Sul rapido diffondersi della variante Eris, il ministero della Salute invita alla calma ma in settimana ci sarà un incontro per fare il punto della situazione. “Evitiamo allarmismi – ammonisce il direttore generale della programmazione del ministero della Salute, Francesco Vaia – Noi adesso abbiamo gli strumenti per la tutela e in questo momento sono sufficienti”.

Al momento comunque non esistono misure restrittive anti-Covid nelle scuole e dunque non vi sono indicazioni specifiche sui comportamenti da adottare ma in una circolare il ministero della Salute raccomanda, comunque, di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie: indossare la mascherina, se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone fragili.

Spallanzani: “Serve un nuovo sistema di monitoraggio”

 I casi di Covid sono aumentati nelle ultime settimane “per l’emergere delle nuove varianti e per gli effetti della stagione estiva, gran parte sono infezioni lievi”. Lo afferma Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell’istituto Spallanzani, sottolineando che il monitoraggio “si deve focalizzare non tanto sull’infezione ma sulla malattia”. La malattia per la persona giovane adulta e sana è infatti giudicata “clinicamente non rilevante”. Al contrario “nei fragili, grandi anziani e immunodepressi, il Covid rimane un problema. Per questo si dovrebbe passare a un monitoraggio che si concentri sui casi ricoverati in ospedale, sui casi gravi”.

La ricerca italiana

Una nuova ricerca dell’Università dell’Insubria sulla variante Eris, coordinata da Fabio Angeli del Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica dell’ateneo, spiega perché stanno aumentando i contagi e tutti gli altri indicatori della pandemia.

La maggiore resistenza agli anticorpi e la inalterata capacità trasmissiva e di legame alle nostre cellule della variante EG.5 rispetto alle precedenti e temute varianti Omicron spiegherebbe l’aumento degli indicatori (numero di casi positivi, tasso di occupazione dei letti di terapia intensiva, decessi e tasso di positività ai tamponi) anche nel nostro Paese (+43,4% i casi positivi, +44,6% i decessi nell’ultima settimana, rispetto la precedente).

I risultati spiegano anche perché questa variante sta diventando dominante (in Italia è presente in almeno il 40% dei sequenziamenti) e fanno affievolire le speranze che le nuove varianti (compresa la Eris) possano diventare col tempo meno diffusive.

Lo studio e’ stata pubblicata oggi sulla rivista European Journal of Internal Medicine da un gruppo di studio dell’Università dell’Insubria coordinato dal professor Fabio Angeli, docente di Malattie dell’apparato cardiovascolare del Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica che ha firmato l’articolo con Martina Zappa, biotecnologa dell’Insubria, Andrea Andolina, infettivologo di Ics Maugeri, e Paolo Verdecchia, ricercatore cardiovascolare di Perugia.

Dopo che il 9 agosto l’Organizzazione mondiale della sanità ha designato la EG.5 come nuova variante “di interesse” del SARS-CoV-2, i ricercatori hanno analizzato quanto e come è cambiata questa variante e quale possa essere il suo contributo all’incremento dei contagi e del tasso di ospedalizzazione e mortalità osservati nelle ultime settimane a livello globale.

Lo studio dell’Università dell’Insubria ha valutato l’effetto di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus, che conferirebbe a questa variante una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali (generate sia da precedenti infezioni che dai vaccini). In particolare, gli autori dello studio hanno dimostrato che questa nuova mutazione fa mantenere ad EG.5 le stesse capacità funzionali e trasmissive delle precedenti varianti Omicron che hanno dominato lo scenario pandemico degli ultimi mesi. “Ora più che mai – spiega Angeli – è importante continuare a studiare e monitorare la diffusione delle varianti del virus, anche per indirizzare le future strategie preventive”.