Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Si è parlato tanto del 5G negli ultimi anni, ormai la copertura è a buon punto. La maggior parte dei segnali condivide le frequenze con 4G, diciamo che il 5G con la sua banda dedicata non copre ancora tutta la popolazione. Di certo, i risultati iniziamo già a vederli perché la connessione è migliorata e possiamo goderci i film in streaming e i casino online in live. Vediamo a che punto è l’Italia con l’implementazione dei 5G.
Le zone in cui prende e dove (per ora) no
Oggi il 5G DSS garantisce una copertura molto ampia, perché sfrutta le stesse frequenze del 4G. È il motivo per cui tanti smartphone mostrano il simbolo 5G anche fuori dai grandi centri. Con WINDTRE che indica 97,6% di popolazione coperta in DSS e 79% in TDD, si capisce bene la differenza. Anche iliad si sta dando da fare, ha comunicato di aver superato i 7 mila comuni coperti in 5G, con una mappa pubblica per verificare zona per zona. Dal punto di vista aziendale, Swisscom ha appena acquisito Vodafone Italia ed è stato creato un operatore che converge più di 20 milioni di linee mobili e 5,6 milioni di linee fisse. Questo significa che ci sarà una copertura 5G ancora migliore.
Velocità e differenze tra i vari operatori
La velocità media si avvicina ai 294 Mbps in download (statico) e 232 Mbps in movimento. In alcune città i picchi superano i 320–339 Mbps, per esempio a Bologna, a Torino e a Firenze. Oggi il 5G oggi va forte per lo streaming, per le call video e per il cloud gaming. Sembra che la rete migliore per il 5G per ora sia Vodafone, con TIM, WINDTRE e Fastweb che si contendono il secondo posto. Come sempre, la copertura dipende dal luogo e dalla congestione. Se ti piace giocare alle slot online o ai titoli competitivi mentre sei fuori casa, la banda dedicata (TDD) e le zone meno affollate sono la cosa migliore.
Cosa manca ancora: 5G SA, nuove regole e prossimi passi
Il vero salto di qualità si chiama 5G Standalone (SA), una rete piena 5G, con core dedicato, pensata per la latenza più bassa, lo slicing e i servizi industriali. In Italia, sulle reti mobili pubbliche di massa, il SA non è ancora diffuso come in altri Paesi europei, anche se alcuni operatori hanno annunciato piani e test. Per quanto riguarda le regolamentazioni, AGCOM ha avviato una consultazione sul rinnovo delle frequenze con due strade: un modello misto con obblighi di copertura 5G (velocità minime 150/30 Mbps nelle ore di punta) oppure un rinnovo fino al 2037 vincolato proprio al 5G Standalone e a requisiti più rigidi. È un passaggio che può accelerare il 5G vero anche fuori dai capoluoghi. Intanto prosegue la razionalizzazione delle reti, WINDTRE ha avviato lo spegnimento del 3G. Questo indica che l’ecosistema si sta muovendo verso delle reti più efficienti e che gli italiani possono aspettarsi un miglioramento della connessione entro la fine dell’anno.