9 Monkeys of Shaolin, un beat ‘em up a scorrimento “old style”

9 Monkeys of Shaolin del team russo Sobaka Studio è un picchiaduro a scorrimento laterale incastonato in un contesto ispirato al cinema delle arti marziali che si presta meravigliosamente ad essere adattato al formato videoludico.

Sobaka Studio porta i giocatori nella Cina medievale raccontando la storia di vendetta del mite pescatore Wei Cheng, che ha perso la famiglia durante un attacco al suo villaggio. Teatro delle avventure che si vivranno è il Regno di Mezzo, un luogo maestoso dove centinaia di anni fa apparve il leggendario tempio Shaolin meridionale e dove i suoi abitanti perfezionarono le loro antiche tecniche nel corso dei secoli. Questi monaci erano dediti a difendere il tempio da banditi e forze oscure, ma un giorno decisero di rompere i loro principi per aiutare il paese contro i pirati Wokou orientali che sbarcarono sulle coste meridionali. Tutto tornò alla normalità per i monaci quando riuscirono a sconfiggere il nemico. Sfortunatamente però non è stato così anche per il protagonista, il giovane pescatore Wei Cheng, che ha scoperto che i problemi non sono mai andati via dal suo villaggio e dovrà affrontare un’avventura difficile e piena di sacrifici per compiere la sua vendetta. Il titolo inizia qui, con Wei Cheng che cerca di uccidere tutti i nemici per proteggere la sua casa e riportare la pace nel territorio, ma non sempre la sola forza di volontà basta per risolvere i problemi…

La trama di 9 Monkeys of Shaolin, senza essere niente di troppo originale, è ben narrata e interessante in certi momenti, essendo più elaborata che in altri giochi del genere. I personaggi purtroppo però sono troppo piatti e mancano di carisma, e risultano essere un po’ anonimi.

Apprezzabile invece il fatto che il plot narrativo sia raccontato per mezzo di illustrazioni di alta qualità e che le immagini statiche dei personaggi per le conversazioni siano corredate con testi in italiano, in modo da non avere problemi a seguirle il filo della storia.  Non appena si inizia a giocare, ci sono quattro difficoltà tra cui scegliere: Rookie, Warrior, Master e Legend.

Sono molto ben bilanciate e durante la nostra prova siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla grande sfida che pongono dalla seconda scelta in sù, dove i nemici sono più aggressivi, provocano più danni o possono addirittura uccidere in un colpo solo. Quindi sia che si sia dei neofiti del genere, sia che si voglia affrontare una sfida molto ardua, 9 Monkeys of Shaolin offre davvero la possibilità a tutti di divertirsi.

Il titolo, disponibile per PC via Steam, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, si difende alla grande, nonostante lo stile volutamente retrò, grazie a un gameplay fluido dove è possibile combinare le diverse mosse all’infinito. Tale aspetto diventa ancora più naturale man mano che il gioco progredisce, infatti, ogni volta che si completa un livello, si ricevono dei punti da spendere per migliorare il personaggio e aggiungere nuove mosse o migliorare quelle già imparate. Ci sono diversi alberi di progressione, oltre a quelli inerenti ai tre attacchi base (calcio, colpo squarciante e stoccata), ce ne sono altri riguardanti sia i colpi speciali (tempesta, tifone e frana) che i sigilli (sigillo della leggerezza, dell’attrazione e marchio dell’armonia, tutte abilità ad area). I colpi speciali e i sigilli sono utilizzabili accumulando il chi, la proverbiale energia interiore che in 9 Monkeys of Shaolin si accumula di norma durante il combattimento. Oltre alle abilità, il personaggio dispone di tre spazi dedicati (arma, parte superiore e gambe) tramite i quali è possibile sfruttare diversi equipaggiamenti, anch’essi parte delle ricompense ottenute a fine missione e capaci di contribuire alla varietà del gameplay. A questo si aggiunge la possibilità di una co-op a due giocatori, opzione che apre la porta a ulteriori combinazioni frutto dell’interazione tra i due combattenti. Andando avanti nel gioco si possono eseguire e collegare sempre più mosse e abilità, in modo da far diventare l’ormai ex-pescatore una vera e propria furia del kung-fu. I controlli sono reattivi e, al netto di qualche imprecisione nell’assegnazione dei colpi, il ritmo che ne scaturisce permette di superare i momenti di impasse mantenendo la sensazione di fluidità.

A livello estetico, affidarsi all’Unreal Engine 4 di Epic è una scelta di solidità per Sobaka Studio che ha la possibilità di presentare un prodotto davvero ben fatto. Ma la forza di 9 Monkeys of Shaolin risiede anche nel fatto che è anche un’opera che, per scelta, sembra uscita da una generazione passata e tirata a lucido in maniera estremamente piacevole e con una forte personalità. Che le ambientazioni siano abbastanza stereotipate è un dato di fatto, e la direzione artistica non va mai oltre quella che è una superficiale visione dell’estremo oriente, prendendo architetture e panorami direttamente dalla cultura popolare, senza dimostrare chissà quale ricerca approfondita dietro certe scelte. Però a fare la differenza sono soprattutto le scelte cromatiche sempre interessanti, con il tratto abbastanza stilizzato che aiuta a non prendersi troppo sul serio mentre in sottofondo passano tracce etniche orecchiabili ma assolutamente generiche. Tirando le somme, 9 Monkeys of Shaolin è un beat’em up gradevole, sostenuto soprattutto da un gameplay stratificato e fluido che convince e diverte. Ovviamente non parliamo di una produzione tripla A, ma nel complesso il risultato è gradevole e la resa nel complesso è più che soddisfacente.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7,5

Sonoro: 7,5

Gameplay: 8

Longevità: 7

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise