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Cronaca

Sicilia, continua l’allarme siccità: si attendono (ancora) gli interventi governativi…

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PALERMO – A poco e niente sono servite le piogge degli ultimi giorni che hanno tradito le aspettative e le speranze dei vertici dei Consorzi di Bonifica Siciliani.

L’emergenza idrica continua ad essere alta e occorrono urgenti interventi per riparare le condutture nel capoluogo siciliano e nel resto della Sicilia. La stima dei Consorzi si aggira intorno ai 5 milioni di euro. La cifra comprende anche la creazione di nuove condutture ideali che garantirebbero un forte incentivo di ripresa per l’agricoltura che sta pagando un prezzo salatissimo in special modo nell’Agrigentino, Catania ed Enna.

Serve acqua per fare sopravvivere gli alberi e consentire la sopravvivenza delle colture della prossima stagione primaverile che attualmente appare in serio rischio

I piani programmati in tutta l’isola sono costituiti dal prelievo di grosse quantità d’acqua da torrenti per trasportarle alla diga Mario Francese, (l’ex Garcia) e dallo sfruttamento di alcuni pozzi in una zona limitrofa al fiume Himera per rifornire le campagne delle Madonie in particolar modo per le zone di Sciara e Cerda. Per la zona dell’Agrigentino, in special modo a Bivona serve urgentemente salvare le coltivazioni di pesche e quindi occorre prelevare grossi quantitativi d’acqua da due piccolo laghi limitrofi e avviare parallelamente la costruzione di un acquedotto di circa 3 chilomentri che collegherà la diga Nicoletti che nella provincia di Enna contiene ben 10 milioni di cubi d’acqua fino alla diga Don Sturzo a Caltagirone.

I preventivi di spesa si aggirerebbero intorno ai 2 milioni e mezzo di euro se si includono anche i 6 chilometri di tubature del bacino Sciaguana che occorrono fino alla diga Pozzillo

Stessi interventi sono programmati per la diga Lentini cosi come sono previsti interventi importanti anche per le restanti zone nel Trapanese fino a Gela. Roma risponde alla richiesta espressa direttamente dal Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci che lo scorso 18 Gennaio era volato nella capitale dal Presidente del Consiglio Gentiloni con la richiesta di poteri speciali e la nomina di un commissario che si sarebbe dovuto occupare dell’emergenza, e lo fa tramite la nomina di una sorta di sotto-commissario che andrà ad occuparsi anche dell’annosa urgenza dei rifiuti.

“Ho chiesto a Gentiloni di mettere in condizione la Regione di poter neutralizzare i tempi lunghi per le autorizzazioni, che in situazioni di emergenza sarebbero insopportabili e gli ho chiesto di farlo con un commissario di sua fiducia ossia un tecnico che risponda in modo diretto al governo centrale”. Questo quanto dichiarava il Governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci lo scorso 24 gennaio durante una riunione al dipartimento regionale dell’Acqua in cui erano presenti docenti del dipartimento di Ingegneria Civile dell’università di Palermo che da tempo hanno stilato documenti statistici relativi a previsioni per i prossimi mesi.

Nelle prossime ore si dovrebbero ufficializzare cifre e termini degli interventi governativi. E al momento il cielo siciliano appare coperto e nuvoloso con qualche rovescio isolato ma nulla di più.

Paolino Canzoneri

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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