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Cronaca

Palermo, 12° Reggimento Carabinieri Sicilia: cerimonia solenne per il quarantennale della concessione della Bandiera di Guerra

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PALERMO – Nella mattinata oggi, mercoledì 14 marzo, nella “Piazza d’Armi” della storica Caserma “Calatafimi” di corso Vittorio Emanuele, che anticamente costituiva la roccaforte del potere spagnolo, fortificata con superbe mura di cinta dal principe Emanuele Filiberto di Savoia, si è svolta la cerimonia per festeggiare il quarantennale della concessione della Bandiera di Guerra al 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, alla presenza di varie Autorità Civili e Militari, tra cui il Comandante della Divisione Unità Mobili, Generale di Divisione Maurizio Detalmo MEZZAVILLA, da cui dipendono tutti i Reggimenti e Battaglioni dei Carabinieri in Italia, il quale, per rendere omaggio al solenne evento, in ricordo di quel giorno del 1977, in cui il più alto simbolo del Reparto, nel corso di una solenne cerimonia, venne consegnato nella stessa Caserma al Comandante dell’allora 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia”, ha passato in rassegna lo schieramento dei Reparti.

Nel corso della cerimonia c’è stato un momento di particolare commozione quando il Cappellano Militare, Don Salvatore FALSONE, ha benedetto la Bandiera di Guerra del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia, accompagnato dal Comandante del Reggimento, Col. t.ISSMI Salvatore SGROI e dall’allora Allievo Ufficiale dei Carabinieri del 158° Corso dell’Accademia Militare di Modena, ora Generale dei Carabinieri in congedo, Luigi FERRAZZANO e dall’allora Tenente, ora Colonnello dei Carabinieri in congedo, Aldo FOLLIERO, che nel 1977, in quel giorno temporalmente lontano ma ancora vivo e presente nelle loro menti e nei loro cuori come se fosse oggi, ebbero rispettivamente il ruolo di Allievo “Portabandiera” e “Primo Alfiere”.

Il Comandante del Reggimento ha poi preso la parola pronunciando un discorso molto sentito, nel corso del quale ha rivolto un commovente pensiero ai Carabinieri caduti per la difesa della Patria e nella quotidiana lotta alla criminalità, onorando il solenne giuramento davanti alla Bandiera di Guerra di adempiere al proprio dovere fino all’estremo sacrificio.

Ed in particolare: “…La Bandiera è il simbolo dell’onore del Reparto. Un Reparto, il nostro, che con il suo quotidiano servizio in molteplici aree del territorio nazionale, cerca costantemente di conferire lustro e prestigio all’Arma dei Carabinieri, Istituzione che, fedele nei secoli, incarna, senza dubbio alcuno, un sinonimo di professionalità, vicinanza e garanzia di sicurezza senza tempo…omissis…in questo contesto, sovviene spontaneo pensare a coloro che non ci sono più, perché la Bandiera di Guerra rappresenta, prima di ogni altro aspetto, il simbolo del ricordo dei nostri caduti…”.

L’evento è stato, quindi, particolarmente significativo, proprio perché come ha ricordato il Comandante del Reggimento, la Bandiera di Guerra rappresenta per tutto il personale, di ogni ordine e grado, del Reparto militare in armi a cui viene assegnata, il più alto simbolo della Patria che, come hanno già fatto i nostri caduti, deve essere difesa quotidianamente al costo della propria vita. Questo concetto spirituale, oltre che professionale, accomuna tutti i militari del 12° Reggimento “Sicilia”, sentendosi uniti in un unico blocco sotto quel simbolo, nello svolgimento della quotidiana attività, dal semplice intervento operativo sulla strada per garantire la sicurezza della gente, al gettarsi in mare a Lampedusa per salvare la vita di un bambino.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Cronaca

Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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