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Cronaca

CHIL POST, SCANDALO: NUOVE CARTE INCHIODANO “I RENZI”

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Tempo di lettura 5 minuti Consigliere Donzelli:" i debiti contratti dall'azienda di famiglia di Renzi erano stati pagati dal Governo Renzi con soldi pubblici e in parte dalla Regione Toscana"

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I debiti dell’azienda pagati dal governo in barba alle regole, anche la Regione Toscana è costretta ad ammettere le violazioni dopo l’interrogazione del consigliere Giovanni Donzelli (FdI)

di Cinzia Marchegiani

Chil Post continua a catalizzare l’attenzione non solo dei politici che vogliono chiarire definitivamente la posizione dei Renzi, ma anche degli imprenditori che effettivamente si trovano in una situazione di crisi economica esasperata e spesso si ritrovano a dover prendere come unica decisione chiudere qualsiasi attività, visto che pochi comprano, molti non hanno un posto fisso o comunque un qualsiasi lavoro. Il 7 gennaio  2015 il Consigliere regionale Giovanni Donzelli in una conferenza stampa aveva denunciato, con documenti sconcertanti, che i debiti contratti dall'azienda di famiglia di Renzi erano stati pagati dal Governo Renzi con soldi pubblici e in parte dalla Regione Toscana tramite Fidi che li aveva garantiti. E il Consigliere Donzelli precisa: “Ero convinto che questa fosse una vicenda indegna e immorale. Ero schifato anche dal fatto che Renzi fosse presidente della Provincia quando l'azienda della sua famiglia, azienda di cui era dirigente, chiedeva a Fidi (partecipata della Provincia stessa) la garanzia del proprio debito, era Sindaco quando il finanziamento era stato garantito ed è Presidente del Governo ora che il Governo ha ripianato il debito contratto dall'azienda della sua famiglia. In una nazione normale un leader politico cade e sparisce per molto meno.”

E ora lo stesso autore, dopo la risposta della giunta della RegioneToscana esclama “Non avrei mai immaginato però che anche l'iter burocratico fosse irregolare.”

La risposta dell’Interrogazione non lascia sbavature, purtroppo è tutto ben chiaro. La garanzia di Fidi, conclude Donzelli, e la controgaranzia del Governo sono state rilasciate a Chil perché era una PMI femminile e toscana. Ma alla fine Governo e finanziaria regionale hanno pagato per Chil Post s.r.l società ligure e maschile. Se queste condizioni fossero state chiare fin dall'inizio la garanzia non sarebbe stata rilasciata. Però è accaduto che quando i Renzi hanno trasformato l'azienda perdendo le condizioni che avevano permesso la garanzia, non hanno comunicato le variazioni alle stesse istituzioni che hanno quindi permesso di mantenere in campo le stesse garanzie.

IL PAPOCCHIO E IL FINANZIAMENTO IN BARBA ALLE REGOLE

Il Decreto Regionale N° 266 del 15 Gennaio 2009 è quello da cui parte il finanziamento e l’allegato B parte integrante del decreto, è il regolamento che stabilisce come deve essere utilizzato il finanziamento e quali devono essere i rapporti tra Azienda e Istituzioni.

Tra queste:

1) L'azienda deve essere Toscana
2) La garanzia al finanziamento deve essere massimo al 60%, può essere elevata all'80% solo per imprese giovani o femminili
3) L'azienda e la banca devono comunicare qualsiasi cambiamento societario ritenuto rilevante inerente all’operazione di garanzia

L'operazione di Chil con Fidi Toscana è garantita all'80% e non al 60% perchè PMI femminile.

Donzelli precisa:”Noi sappiamo da nota ufficiale di FIDI che la garanzia di Fidi Toscana è stata deliberata il 15/6/2009,ma quando il finanziamento è stato erogato due mesi dopo, l'azienda di famiglia dei Renzi era formata solo da Tiziano Renzi (evidentemente non femmina). Incassata la garanzia massima dell'80% come PMI femminile, senza nemmeno aspettare l'erogazione del prestito, i Renzi si erano passati le quote societarie e le femmine di famiglia erano sparite dall'assetto societario. Basta fare una visura camerale per vedere il passaggio di quote avvenuto il 29/07/2009”.

Il 14/10/2010 poi Tiziano Renzi ha anche spostato la sede dell'azienda fuori dalla Toscana, a Genova e ceduto le sue quote per 2000 euro a Gianfranco Massone (ben altro era il valore aziendale presentato alla richiesta del finanziamento garantito).
Nel frattempo era stato ceduto un ramo aziendale alle donne di famiglia, ma il prestito era rimasto alla società che poi è fallita, lasciando il debito da pagare a Regione Toscana e Governo Renzi con i soldi pubblici.

E' stata pagata una garanzia dell'80% per una società femminile e toscana ad una società maschile e ligure.

Il regolamento del finanziamento prevedeva per l'Azienda l'obbligo di comunicare i cambiamenti. A detta di Fidi questo non è mai avvenuto contravvenendo quindi al regolamento e falsando le condizioni previste per la garanzia.

Va ricordato che se l'Azienda a cui è stato pagato il debito fosse stata presentata così al momento della richiesta, non avrebbe ottenuto un solo euro di garanzia.

Invece dopo la violazione del regolamento da parte dei Renzi, Fidi Toscana ha pagato €26.311,47 e il Governo Renzi, tramite il Fondo di Garanzia, € 236.803,23.

E il Consigliere Donzelli precisa: ”questi dati suindicati, che la stessa Giunta in Regione Toscana rispondendo a una mia interrogazione, è costretta ad ammettere che le regole sono state infrante.

Infatti alla risposta all’interrogazione 1289 denominata “Garanzia da parte di Fidi Toscana a società Chil srl per richiesta finanziamento” la giunta Regionale della Regione Toscana rispondeva ai seguenti quesiti:

1) (se quanto descritto in narrativa corrisponde al vero e se il Presidente ne era a conoscenza) dalle verifiche degli atti, effettuata dagli uffici regionali, risulta che la società Chil ha ottenuto l’intervento di garanzia e che successivamente c’è stata l’esecuzione della banca finanziatrice e che per quanto riguarda l’uso dei fondi pubblici, è stato scoperto il finanziamento richiesto per l’80% dalla cassa regionale (a sua volta coperto per il 90% dalla controgaranzia centrale) così come accade per qualunque altro caso di impresa garantita nel momento che diventa inadempiente verso la banca finanziatrice.
2) (se è corretto che la gestione di questi finanziamenti sia affidata a Fidi senza Gara) la Regione, utilizzando le normative vigenti, ha operato un prestito subordinato in conto soci all’unica tra le proprie società partecipate qualificata quale Intermediario Finanziario Vigilato da Bamcas fd’Italia e quindi, in quanto tale, in grado di concedere garanzie a prima richiesta ,in linea con le disposizionidi Basilea 2.
3) (chi e con che criteri in Fidi Toscana ha valutato la domanda di Chil srl) si fa presete che l’istruttoria delle domande di garanzia effettuata sulla base del Regolamento approvato dalla Regione….la delibera di garanzia è infine adottata dall’organo deliberante di Fidi Toscana, individuato sulla base delle relative deleghe. Nel caso in esame, la delibera era di competenza del direttore Generale di Fidi.
4) (se è corretto che Fidi sia informata di cessioni ri rami aziendali di imprese a cui ha offerto garanzia) Fidi Toscana avrebbe dovuto essere informata della cessione del ramo di azienda. Infatti il regolamento del fondo di garanzia prevede che la banca finanziatrice ha l’obbligo di comunicare a Fifi Toscana le informazioni in suo possesso, tra cui quello sull’assetto proprietario delle imprese finanziate. Così come le imprese devono comunicare a Fidi Toscana ogni fatto ritenuto rilevante inerente l’operazione garantita comprese le informazioni all’assetto societario.
5) (se Fidi Toscana può revocare le garanzie in caso di modifiche aziendali che trasformano radicalmente l’azienda e le condizioni che avevano permesso la garanzia di Fidi) Nel caso in cui le verifiche a campione sulle imprese, risultino no rispettate le finalità previste dal regolamento, l’agevolazione è revocata e l’impresa è tenuta a corrispondere l’importo pari a due volte l’agevolazione ricevuta. Inoltre se Fidi Toscana fosse stata informata sulla variazione dell’assetto proprietario avrebbe dovuto, ai sensi di legge procedere ad istruire la variazione secondo le modalità previste per le richieste di ammissione.
6) (se è prerogativa della Regione tramite Fidi pagare i debiti dell’azienda di famiglia del Presidente del Consiglio e del segretario di partito di maggioranza della Regione Toscana mentre imprenditori si suicidano per la crisi) E’ prerogativa di un fondo di garanzia (pubblico o privato che sia) pagare quando l’impresa garantita non rimborsa correttamente il debito contratto con la banca.

L’Assessore alle Attività Produttive al Credito ed al Lavoro, Gianfranco Simoncini conclude:” Ovviamente in questo, come in tutti gli altri casi, è competenza e responsabilità degli organi di Fidi Toscana, valutare se esistono i presupposti per procedere a tutela del proprio patrimonio, di quello assegnatogli, e contro eventuale non rispetto delle norme e dei regolamenti. Noi invitiamo gli organi di Fidi a compiere tale verifica.”

E donzelli chiosa: “ Per molto meno altri sono stati condannati per truffa.”

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Roma, conto alla rovescia per la 4 edizione dell’Hip Hop Cinefest: un fine settimana all’insegna di cinema, musica e cultura

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Venerdì 10 e sabato 11 maggio alla Casa della Cultura di Torpignattara (Via Casilina, 665 – Roma) – Ingresso Libero
 
L’unico evento italiano e uno dei cinque al mondo dedicato alle storie scritte, prodotte e dirette da amanti della cultura Hip Hop, passando per tutti i generi cinematografici compresi quelli sperimentali.
 
La forte vocazione internazionale dell’Hip Hop Cine Fest conferma l’evento come punto di incontro di culture e idee che arrivano da tutto il mondo. Come nelle passate edizioni, oltre alla proiezione delle opere cinematografiche selezionate, l’evento diventa un forum di discussione sui temi complessi della narrazione culturale attuale. La kermesse, nelle varie attività e azioni di cui si compone, è un laboratorio di creazione, condivisione, ispirazione e sperimentazione che si muove oltre le barriere geografiche, favorendo scambi artistici su scala globale. L’Hip Hop Cine Fest esplora le intersezioni tra cinema, musica e le sfide culturali del nostro tempo, celebrando la ricchezza della cultura Hip-Hop e il suo impatto trasformativo nella società.
 
Durante la due giorni, si terranno dibattiti e workshop, con una particolare attenzione ai processi educativi non formali dell’Hip-Hop come strumento pedagogico innovativo. Le categorie in gara includono documentari, fiction, video musicali, e opere sperimentali, sia lunghe che corte. Per l’edizione 2024 sono stati selezionati 112 progetti provenienti da 26 paesi: 22 documentari lunghi, 19 documentari corti, 6 cortometraggi di finzione, 20 progetti sperimentali, 6 progetti web/seriali e 39 videoclip musicali.
 
Tra le opere in concorso i documentari: “Street Heroines” di Alexandra Henry dagli Stati Uniti, la celebrazione del lavoro di tre artiste latine attive nella scena dei graffiti tra NY, Città del Messico e San Paolo, e “Olossa” diretto da F.Randrianambinana, J.O.Tsibeny E M.A.Ramangason, un viaggio nella drill del Madagascar. Tra i progetti di finzione “The last Carreo” dal Perù di P.Malek, 24 ore nella vita di Lucho freestyler di Lima, un action tra contraddizioni e dura realtà. Tra i progetti sperimentali “The graffiti mistery” dalla Francia di C.Diaz, un progetto che esplora il lettering attraverso la settima arte; per i best of the web “Fazilona” di Z.Bandido, M.A.Verdiell, E.d.G.Koperuna, web serie dedicata alla scena delle fanzine di Barcellona. Tra i videoclip musicali “Survaival” del regista cubano A.V.D’Mente.
 
Per tutte la durata della manifestazione, sarà allestita una mostra d’arte curata dalla galleria Croma e una selezione espositiva dell’Italian Hip Hop Museum.
Tutti progetti selezionati saranno trasmessi in streaming gratuito sulla piattaforma filmocracy.com dal 29 aprile al 19 maggio.
 
 
Il programma
 
venerdì 10
ore 13.00 – 21.30
Proiezioni non stop delle opere in concorso
dalle ore 15
graffiti live painting a cura dell’artista peruviano suc
ore 15.00
workshop di Djing con DJ Mixturesse dall’Olanda
ore 16.30 – 17.30
Talk “Hip Hop e Narcostati”, tra gli ospiti il regista Federico Peixoto.
All’interno dei difficili contesti del Latinoamerica dove i narcotrafficanti dettano legge, l’Hip-Hop è capace di veicolare un messaggio di resistenza e fratellanza, il tutto raccontato direttamente da un artista della Costa Rica.
Ore 18.00 – 19.30
Panel “Hip Hop e resistenza: Tunisia, Palestina e Siria”, tra gli ospiti l’artista tunisino Elyes Fatnassi. Testimoni diretti provenienti da tre paesi attualmente infiammati da guerre, oppressioni e instabilità: Palestina, Siria e Tunisia si incontrano sulla scia di un insolito filo conduttore: L’Hip Hop e la sua capacità di diventare strumento di resistenza per cultura anche nei contesti più difficili, restituendo speranza
 
 
Sabato 11
Ore 10.00 – 22.00
Proiezioni non stop delle opere in concorso.
Ore 11.00 – 12.30
Panel “Breaking: dall’arte-educazione alle olimpiadi”, tra gli ospiti il tecnico federale e giudice Edoardo Bernardini.
Partendo dal potere arte-educativo del Breaking, nato tra i vicoli delle periferie, fino alla consacrazione olimpica della disciplina, che futuro si prevede per la “original street dance”? La sua formalizzazione in disciplina olimpionica sarà preponderante, o rimarrà più forte il richiamo della strada?
Dalle ore 13
Graffiti live Painting a cura dell’artista palestinese Hamza Abu Ayyash.
Ore 13.30 – 14.30
Workshop “Hip Hop Filmaking” con il regista olandese Stephan Velema.
Ore 15.00 – 16.30
Panel “Hip Hop – Femminismo – Empowerment”, tra gli ospiti Martha Diaz dell’Hip Hop Education Center di New York.
In questa sezione si cercherà di affrontare le delicate questioni che riguardano il ruolo troppo spesso marginalizzato della donna a livello globale, tanto nella società come anche nella cultura Hip-Hop. È in questo contesto che nascono movimenti come il femminismo hip-hop e l’afro-femminismo, che promuovono l’empowerment femminile e un cambio di paradigma radicale.
18.00-19.30
Tavola rotonda “Storia del cinema hip hop vol. 4”, tra gli ospiti il professore e ricercatore Giuseppe Gatti.
Quarto appuntamento con la riflessione sulla natura e lo stato del cinema Hip-Hop, quest’anno si andranno ad analizzare le prospettive future di questo genere ibrido e le sue possibilità evolutive, sia dal punto di vista produttivo, che soprattutto distributivo.
Ore 21
Cerimonia di premiazione dei vincitori del festival.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

1 maggio, festa dei lavoratori e del lavoro: a Roma tanti gli artisti per il consueto “concertone”

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Festa dei lavoratori o festa del lavoro? Entrambi i termini sono utilizzati in Italia per riferirsi alla giornata del 1° maggio.

“Festa dei lavoratori” mette in risalto il ruolo e l’importanza dei lavoratori, mentre “Festa del lavoro” sottolinea l’azione e l’impegno nel mondo del lavoro stesso. In sostanza, entrambi gli approcci celebrano il contributo dei lavoratori alla società e all’economia. Le manifestazioni in Italia durante questa giornata spesso includono cortei, dibattiti, e incontri per discutere delle condizioni dei lavoratori e delle questioni legate al lavoro.

Cortei, musica, confronti e dibattiti in tantissime città italiane

Da nord e sud Italia anche nel 2024 il Primo Maggio sarà celebrato in tantissime piazze. Per celebrare la Festa dei Lavoratori, dedicata quest’anno all’Europa, i principali sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil, hanno scelto Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, per la tradizionale manifestazione nazionale, che si terrà a partire dalle 10,00 in piazza della Repubblica. Mentre Confsal per la “sua” Festa del Lavoro ha invece scelto Napoli, dove dalle 10, in Piazza del Plebiscito, è in programma l’incontro “1° Maggio 2024: + Dignità al Lavoro, + Salute e Sicurezza, + Equità retributiva, + Sviluppo e Occupazione”.

Tantissime manifestazioni sono in programma in tutta Italia, una su tutte il concertone del 1 Maggio a Roma

Il concerto del Primo Maggio di Roma, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo.

“Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. Così i tre sindacati confederali dedicano la giornata del Primo Maggio 2024 al ruolo strategico dell’Europa quale costruttrice di pace, lavoro e giustizia sociale, in un momento storico attraversato da molte crisi, ambientali, sociali, fino alle troppe guerre ancora in corso. La manifestazione nazionale si terrà nella città di Monfalcone, in diretta su Rai3 dalle 12.10 alle 12.55, e prevederà gli interventi di delegate e delegati, pensionate e pensionati e si concluderà con il comizio dei tre Segretari Generali PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini.

Il concerto del Primo Maggio a Roma avrà inizio alle ore 13.15 con un opening condotto da BigMama (in esclusiva per Rai Play), per entrare poi nel vivo, presentato dall’inedita coppia artistica Noemi e Ermal Meta, a partire dalle ore 15.15 in diretta su Rai 3 e fino alle ore 00.15 (con una pausa dalle ore 19.00 alle ore 20.00 per le edizioni dei telegiornali), oltre che in diretta su Rai Radio2, su RaiPlay e Rai Italia.

Con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura e oltre dieci ore di musica dal vivo e parole, l’edizione 2024 del concertone si terrà per la prima volta al Circo Massimo di Roma e sarà, come sempre, ad ingresso libero.

La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della fervente scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.

Questi sono gli artisti al momento confermati nella lineup di un evento che prova ogni anno ad intercettare e raccontare linguaggi e istanze del panorama musicale attuale italiano: Achille Lauro, Alda, Anna Castiglia, Ariete, BigMama, Bloom, Caffellatte & Giuze, Chiamamifaro, Coez & Frah Quintale, Colapesce Dimartino, Cor Veleno, Cosmo, Dargen D’Amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante di lista, Leo Gassmann, Lina Simons, Mahmood, Malika Ayane, Maria Antonietta e Colombre, Mazzariello, Mille, Morgan, Motta, Negramaro, Noemi, Olly, Piero Pelù, Piotta, Rosa Linn, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai, Teseghella, Tripolare, Tropico, Ultimo, Uzi Lvke, Vale Lp.

Opening (ore 13.15): Albe, Cioffi, Diego Lazzari e Nashley, Etta, Gaudiano, Irbis.

Come ogni anno si esibiranno sul palco del Concerto del Primo Maggio anche i 3 artisti vincitori del Contest 1MNEXT: Atarde (Ancona), Giglio (Torino) e Moonari (Roma). Uno dei 3 sarà scelto dalla Direzione Artistica dell’evento e premiato durante la diretta Tv quale vincitore assoluto di 1MNEXT 2024.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



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