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Politica

Tangenti, arrestata Lara Comi, ex euro deputata di Forza Italia

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Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, coi colleghi di Busto Arsizio, ha arrestato l’ex eurodeputata di FI Lara Comi, l’ad dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni, entrambi ai domiciliari, e il dg di Afol Metropolitana Giuseppe Zingale (in carcere). In un filone dell’indagine ‘Mensa dei Poveri’ l’ordinanza è stata firmata dal gip Raffaella Mascarino e chiesta dai pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri per accuse, a vario titolo, di corruzione, finanziamento illecito e truffa.

“Oggi io dirò che non ho mai preso 17K non ho mai avuto consulenze con Afol né a società a me collegate che non esistono … Se mi chiedono perché dicono questo posso dire che eri tu che facevi loro consulenza”. Così Lara Comi in una conversazione intercettata mentre parla con l’avvocato Bergamaschi, sua collaboratrice, fa riferimento a 17 mila euro che avrebbe ottenuto da Afol. La conversazione del 9 maggio, dopo che il suo nome era emerso nella maxi indagine, si trova nell’ ordinanza cautelare.

“Nonostante la giovane età, Lara Comi ha mostrato nei fatti una non comune esperienza nel fare ricorso ai diversi, collaudati schemi criminosi volti a fornire una parvenza legale al pagamento di tangenti, alla sottrazione fraudolenta di risorse pubbliche e all’incameramento di finanziamento illeciti”. E’ scritto nel’ordinanza di custodia cautelare che ha portato l’ex europarlamentare agli arresti domiciliari.

“Dall’esame degli elementi indiziari (…) emerge la peculiare abilità che l’indagata Comi ha mostrato di aver acquisito nello sfruttare al meglio la sua rete di conoscenze al fine di trarre” dal ruolo pubblico “di cui era investita per espressione della volontà popolare il massimo vantaggio in termini economici e di ampliamento della propria sfera di visibilità”. Lo scrive il gip di Milano Raffaella Mascarino nell’ordinanza di arresto per l’ex europarlamentare e altri due.

Intercettazioni in cui Nino Caianiello, presunto “burattinaio” del sistema di mazzette, finanziamenti illeciti, nomine e appalti pilotati, la insultava anche dandole della “cretina” e poi verbali di indagati, tra cui anche quello del suo ex addetto stampa, che la tiravano in ballo. C’era già questo ed altro su Lara Comi negli atti della maxi inchiesta milanese ‘Mensa dei poveri’ che oggi, con nuovi sviluppi anche basati proprio sui verbali del “grande manovratore” che da tempo sta collaborando coi pm, hanno portato all’arresto dell’ormai ex eurodeputata, oltre a quello dell’ad di Tigros Paolo Orrigoni e del dg di Afol Giuseppe Zingale. “Veniamo sulle due cose, uno questa cretina della Lara a che punto stiamo? (Lara Comi, ndr) perché io la vedo stasera, così gli faccio lo shampoo”, diceva Caianiello, intercettato il 29 novembre 2018, parlando con Zingale che gli rispondeva: “il 17 già liquidato, 21 gli ho fatto il contratto”.

Gioacchino Caianiello, l’ex coordinatore di FI di Varese, ritenuto dalla Procura di Milano il ‘burattinaio’ di un sistema di tangenti in Lombardia, durante un’intercettazione del 25 marzo 2019, nel ristorante Berti di Milano, parlando con Paolo Orrigoni, l’ad di Tigros ai domiciliari da oggi, gli dice che “Tatarella e Bestetti (coordinatore nazionale di FI Giovani, non indagato, ndr) sono suoi ‘figliocci milanesi’ e hanno già ‘imparato’ da lui” e “hanno superato già il papà”. E’ quanto si legge nell’ordinanza del gip.

L’operazione è un nuovo filone della maxi indagine che il 7 maggio portò a 43 misure cautelari eseguite, tra gli altri, nei confronti dell’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello, del consigliere lombardo ‘azzurro’ Fabio Altitonante e dell’allora candidato alle Europee e consigliere comunale in quota FI Pietro Tatarella. Sono state proprio le dichiarazioni ai pm di Caianiello, presunto “burattinaio” del sistema e interrogato molte volte nei mesi scorsi, a confermare un quadro accusatorio già emerso dai primi racconti di imprenditori e indagati in Procura dopo il blitz. Lara Comi risponde di tre vicende. La prima riguarda due contratti di consulenza ricevuti dalla sua società, la Premium Consulting Srl, con sede a Pietra Ligure (Savona), da parte di Afol e, in particolare, dal dg Zingale, “dietro promessa di retrocessione di una quota parte agli stessi Caianiello e Zingale”, come riportato negli atti depositati nella tranche principale. Circostanza messa a verbale da Maria Teresa Bergamaschi, avvocato e stretta collaboratrice dell’ex eurodeputata in un interrogatorio del 14 maggio: “Il 15 dicembre 2018 mi arrivò un messaggio di Lara Comi (…) mi scriveva ‘Zingale vorrà un regalo di Natale'”. E aggiunse : “Mi parlò della necessità di pagare in vista dell’estensione dell’incarico una cifra di 10 mila euro a Zingale”. L’esponente di FI è accusata anche di aver ricevuto un finanziamento illecito da 31 mila euro dall’industriale bresciano titolare della Omr holding e presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. Il versamento sarebbe stato effettuato in vista delle ultime elezioni europee e per una consulenza basata su una tesi di laurea scaricabile dal web dal titolo “Made in Italy: un brand da valorizzare e da internazionalizzare per aumentare la competitività delle piccole aziende di torrefazione di caffè”. Nel terzo episodio (truffa aggravata al Parlamento europeo) è coinvolto anche il giornalista Andrea Aliverti, che collaborava con Comi come addetto stampa, con compenso di mille euro al mese, rimborsati dall’Europarlamento. Interrogato dai pm ha dichiarato di avere ricevuto un aumento a tremila euro, con l’obbligo di restituirne duemila a FI per pagare le spese della sede che Comi non pagava. Di Orrigoni, infine, ex candidato sindaco di Varese, ha invece parlato l’imprenditore Pietro Tonetti. Ha raccontato che, d’intesa con lui, Orrigoni avrebbe versato l’anticipo di 50mila euro della presunta tangente, mascherata sotto forma di incarico a uno studio di ingegneristica, per ottenere la variante di destinazione d’uso di un terreno a Gallarate su cui aprire un nuovo punto vendita Tigros

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Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360° a Mario Spagnoli

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Mario Spagnoli, classe 1969, sposato, papà di Giulia e Gabriele. Una storia, la sua, che in molti conoscono e, soprattutto, dimostra come dopo svariate tempeste della vita la bonaccia torna serena facendo comprendere che il cammino della vita è davvero ricco di esperienze che forgiano dal profondo: un artista, un musicista, una serie di esperienze lavorative altamente formanti con la semplicità di un uomo che ha vissuto ogni istante della sua vita.
Ci incontriamo in uno dei bar di Rocca Priora … prima dell’intervista è uno stringere mani corredato da sorrisi sinceri con le persone che incontriamo prima di sederci al tavolo.

Piacere mio, Mario, io inizio subito con una domanda ed una curiosità: “ama l’arte, fra tutte le menzogne è quella che mente meno”.
Questo pensiero campeggia sulla tua pagina Facebook … cosa ci vuoi dire?

L’arte si esprime a livello istintivo, la leggi con l’anima poi con la testa.
Io, personalmente, vivo la vita di istinti e con il passare degli anni ho compreso sempre di più che per raccontarsi fin nel profondo bisogna avere piena consapevolezza della propria sensibilità.
La sensibilità nella vita è, passami la metafora, come mettere una splendida cornice alle nostre vite

Beh un inizio con il botto, caro Mario (sorride compiaciuto) … ma non è finita qui.


Nel proseguire nella mia “investigazione” sulla tua pagina leggo questo aforisma di Joshua Reynold: “Il vero carattere di un uomo si riconosce in ciò che lo diverte”. Vuoi dire che basta sorridere per avere carattere?
(il suo sorriso si fa serio) Chi mi conosce sa bene che nella mia vita ho dovuto affrontare parecchi momenti pochi felici ma mia madre, fino all’ultimo respiro, ha avuto una straordinaria voglia di sorridere. Questo mi ha fatto comprendere, giorno dopo giorno, che la bellezza delle nostre esistenze sta proprio nell’affrontarle con il sorriso sulle labbra e poi, riflettiamo insieme, quando il peggio è passato, è dietro le nostre spalle, ha senso ancora piangere oppure essere tristi? Io credo proprio di no: diventa un mattone in più nella bellezza che è la vita. E alla vita bisogna sorridere ogni istante.
Non finisci di stupirmi, caro Mario, una persona a te molto cara, di famiglia, mi aveva detto che mi sarei trovato di fronte una “roccia” ma non pensavo che ci fossero così tante belle sfaccettature.

Allora, torniamo a noi: roccapriorese doc … ma di quella Rocca Priora della tua infanzia, della tua giovinezza, oggi, cosa ti manca?
Da dove inizio? (sorride) Il vicinato, la solidarietà, il senso pieno di comunità. Un paese che era una vera e propria famiglia, un paese che aveva un’anima.
Vedi
– aggiunge serio – c’era poco per tutti, ma quel poco riuscivamo a dividerlo e diventava qualcosa di grande per tutti quanti perché c’era un senso pieno di condivisione, di comunità, di famiglia.
Oggi quella identità manca in ogni piccola situazione.

Un’analisi davvero cruda ma che rispecchia il profondo stato di malessere che un partito, il tuo, il Movimento 5 Stelle, evidenziò e proprio ricollegandomi a ciò ti cito una affermazione del grande attore Ivano Marescotti: “Gli attuali partiti di sinistra non mi convincono. E, allora, piuttosto che astenermi o votare scheda nulla, preferisco votare il M5S. Sono gli unici che possono rovesciare il tavolo e cacciare la peggiore classe politica dal dopoguerra ad oggi”. A tuo avviso, vale ancora? E perché?
Assolutamente si – dice con tono deciso -. Nella realtà di Rocca Priora quella vecchia politica è il nostro avversario. In questi giorni io sto ascoltando, insieme alle altre persone che compongono la mia lista, decine e decine di roccaprioresi. Fare politica non è cosa difficile: bisogna avere il coraggio di ascoltare, di mettere a disposizione le nostre esperienze anche perché le cittadine ed i cittadini non ci chiedono castelli in aria ma cose semplici: riparare una buca per la strada, una scuola che funzioni, servizi attenti ai bisogni e tante, troppe volte, ahimè, ci chiedono sicurezza perché un tempo si stava con la porta di casa aperta, oggi, si corre il rischio, anche con il miglior antifurto, di trovarsi i ladri in casa.
Potrei continuare per ore su questo argomento ma in piena sincerità ti dico che la politica deve tornare ad essere di servizio alla collettività e non indirizzata alle troppe convenienze amichevoli … e qui mi fermo.


Nel leggere la tua biografia, che ho cercato di racchiudere nelle poche righe iniziali di questa nostra chiacchierata, ho letto che sei, per passione, un artista. Un pittore, un musicista … ma uno come te che valore aggiunto può portare ad una competizione elettorale e poi, se eletto, nella fase amministrativa?
Guarda io porto la storia della mia vita. I miei successi, le mie debacle, i miei sorrisi, le mie lacrime. Porto Mario tra la gente, per la gente. Porto l’impegno, la dedizione, la credibilità … la mia anima.
Non avrò di certo l’esperienza di governo, e sotto alcuni punti di vista ti dico “meno male” perché significa che ho ancora da imparare e ho la possibilità di mettermi, per l’ennesima volta, in discussione.
Quello che vedo in questi giorni è l’apprezzamento delle persone. Il mio contributo è sulle mie esperienze umane, voglio dare alla mia Rocca Priora il mio animo.


Quindi il tuo impegno è un impegno viscerale?
Certo che si. Ho letto l’intervista che hai fatto al mio amico Mario Falotico. A Rocca Priora oltre ad avere alcuni “testimonial” nel mondo dello sport non dimentichiamoci la nostra gloria canora, Nick Luciani, la voce de “I Cugini di Campagna”.
Rocca Priora è da sempre una realtà che ha sfornato grandi personaggi di cultura, di sport, etc. e credo che oggi, più di sempre, sia necessario che ci siano nella amministrazione delle nostra città persone che facciano della credibilità e dell’impegno il valore aggiunto alla loro candidatura anche perché sia la credibilità che l’impegno sono valori che non possono essere mercificati.

Un’ultima domanda quella che ormai caratterizza le mie interviste: la mia bacchetta magica e due desideri che vorresti che si avverassero, uno per te e per la tua famiglia, uno per Rocca Priora
Prima di venire qui ci ho riflettuto assai: per me, per la mia famiglia chiedo solo di potere avere una buona salute.
Per la mia città vorrei tornasse quella “famiglia” umana, capace di ascoltare, capace di condividere, capace di fare tesoro di quel poco che diventa poi, una volta condiviso, valore aggiunto per tutti.

Grazie a Mario Spagnoli ed a un amico frascatano, originario di Rocca Priora, che è stato uno dei “ganci” di questa intervista.
Credo sempre di più che sia importante conoscere le donne e gli uomini che si candidano alle amministrazioni dei Comuni. Ciò rende la politica più vicina ai bisogni reali delle persone.

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Castelli Romani

Colonna, elezioni: Fabio Pochesci presenta la sua squadra

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Con un avvio dedicato alla Festa della Mamma ed alla Giornata Internazionale dell’Infermiere un emozionatissimo Fabio Pochesci, nei Giardini Belvedere a Colonna, presenta la squadra di Uniti X Colonna con la quale proverà a diventare il nuovo sindaco della Città.
“Abbracciamo il futuro” è lo slogan che unisce questa gruppo compatto e solare che inizia la kermesse donando alle mamme presenti un fiore per ringraziarle.
La tensione è palpabile, tante le persone in piazza ad ascoltare questo gruppo di ragazze e ragazzi che sperano di poter scrivere una pagina nuova per la città di Colonna.

“Da domani metteremo le scarpe da ginnastica” dice ancora più sorridente Fabio Pochesci che poi, da bravo capitano, presenta uno ad uno i componenti della sua squadra.

Fabio Pochesci con Iughetta Cobucci

“Questo per me è un battesimo … e pensate che sono pure la più longeva del gruppo” dice scherzando Iughetta Cobucci ma che poi con chiarezza esclama “le idee non hanno colore né bandiere, vi chiediamo un voto di fiducia, una delega di fiducia”.
Poi è il turno di Luca Flamini “de chi so’ fijo?” dice scherzando; perché lui a Colonna ci è arrivato per amore e della città si è innamorato.

“Avete la possibilità di scrivere, con il vostro voto, una nuova pagina per Colonna” queste le parole di Alessandro Gelpi, consigliere uscente, che abbraccia fraternamente Fabio Pochesci; tra i due esiste una amicizia consolidata da anni e afferma “è questo uno dei valori aggiunti del nostro gruppo”.

Fabio Pochesci con Alessandro Gelpi

Serena Mazzocco si impegna con estrema decisione a far si che il Cimitero torni ad essere luogo accessibile a tutti “non è possibile che molti dei nostri anziani non possano recarsi dai propri cari defunti”.
Poi è il momento di Danilo Colagrossi, per tutti Archimede, che orgogliosamente ed emozionato come non mai afferma “sono il C900 della squadra, sono nato a Colonna e ci vivo da sempre”.
“Colonna deve diventare un hotspot, il punto di partenza, per chi vuole visitare Roma … abbiamo un obiettivo da realizzare tutti insieme: abbracciare il futuro con Fabio” queste le parole di Annarita Vitale, anche Lei “adottata” dal calore e dall’amore dei colonnesi.

Fabio Pochesci con Emiliano Bultrini

Sale in “cattedra” il prof: Emiliano Bultrini: “La politica è fare per la comunità, per i cittadini” e poi aggiunge tra gli applausi “belle le serrande affrescate ma sarebbero ancora più belle se aperte” impegnandosi a rilanciare il commercio che sta morendo nella città. E chiude con un frase davvero importante “la cultura non è un vezzo, è uno strumento che può e deve produrre ricchezza”. Gli applausi concludono il suo intervento.
Una emozionata Lia Calabrò, da sempre a Colonna, invita a dare fiducia alla squadra e, nel concludere, “è ora di respirare aria pulita”.
Ed è il momento della più piccola della squadra ma quella con la maggiore grinta: Flavia Cappellini.

Fabio Pochesci con Flavia Cappellini

“Poi ve spiego a chi so fija” dice scherzando perché orgogliosamente dice “sono la settima generazione di colonnesi”. E chiude il suo intervento dicendo “Quanto è importante la vita sociale? A Colonna è scomparsa e le strade stanno diventando terreno fertile per la malavita” e tra gli applausi aggiunge “noi giovani siamo troppe volte sottovalutati, dateci una mano a raggiungere l’obiettivo di riportare in alto la nostra Città”.
Il consigliere comunale uscente, Cristian Romagnoli, lo “sportivo del gruppo” invita ad una profonda riflessione: “è ora di coinvolgere in modo attivo e chiaro tutte le associazioni presenti a Colonna rendendole partecipi di ogni progetto” perché “ogni singola persona ha una abilità, una competenza e può di sicuro essere valore aggiunto”.

Fabio Pochesci con Cristian Romagnoli

Un combattivo Francesco Vescovi con estrema chiarezza afferma “siamo pronti a dare a Colonna una alternativa concreta ed un nuovo slancio … si respira un’aria diversa e la sensazione è forte”. Chiude tra gli applausi “noi non abbiamo nulla da perdere, possiamo insieme, stavolta, far vincere davvero la nostra città”.
“Il cambiamento a volte può fare paura ma noi siamo pronti ad ascoltare, a metterci a disposizione della città senza alcuna paura” queste le parole di Daniele Nardi che tra gli applausi lancia il grido “Se non ora, quando?”

E poi è il turno di Fabio Pochesci poche parole ma lo sguardo dritto e fiero da vero combattente “Vedo molto nervosismo tra i miei avversari rinnovo l’invito ad un confronto leale ed onesto” e poi abbraccia la sua squadra … la partita è solo all’inizio.

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Castelli Romani

Monte Porzio Catone, elezioni: Carla Carletti presenta la sua squadra

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C’era tutto il calore di un paese, Monte Porzio Catone, ieri sera al Parco Gramsci dove una emozionatissima Carla Carletti ha presentato la sua squadra che punta a governare, per i prossimi cinque anni, il Comune.

Una accoglienza calorosa, che fa comprendere come a volte per far riavvicinare le persone alla politica basti davvero poco: metterci la faccia.
E lo fa una squadra estremamente giovane ma ricca di esperienza e di voglia di fare.
Per primi a salire sul palco i “big” della politica regionale e nazionale:

Filiberto Zaratti

Subito l’onorevole Filiberto Zaratti di Alleanza Verdi e Sinistra che rilancia una “città solidale” e il “riscoprire le tradizioni e la cultura” mettendo al centro “la tutela ambientale” chiudendo, poi, il suo intervento con un concetto chiaro “la politica deve essere sempre presente” e non solo in occasione delle competizioni elettorali.

Piero Famiglietti

Poi è il turno di Piero Famiglietti, coordinatore territoriale del Movimento 5 Stelle, che si impegna a supportare la squadra di Carla Carletti che ha come obiettivo “cambiare il sistema”.

Eleonora Mattia

E poi l’abbraccio di Eleonora Mattia, consigliere regionale del Partito Democratico, che, visibilmente commossa, parla di Carla come “un’amica” che avrà il compito di dimostrare che “la visione di una donna in politica porta, di sicuro, una maggiore sensibilità” dentro le istituzioni.
Chiude l’onorevole Claudio Mancini, anche lui del Partito Democratico, che invita a sostenere Carla Carletti per “riportare una voglia di cambiamento, di riscossa”.

l’onorevole Claudio Mancini

E poi loro, i veri protagonisti della giornata: Adriana Calì che parla di futuro e di città dei diritti;

Alice Intreccialagli con Carla Carletti

Alice Intreccialagli, “la più piccola” del gruppo ma con una grinta da vendere che parla, senza timore alcuno, di “aggregazione”, di “educazione alla scienza” e poi tra gli applausi dei cittadini monteporziani dice “noi giovani siamo un investimento per il futuro”.
Francesca Giusberti che ci ricorda la necessità di “mantenere integro il territorio” eredità viva dei nostri genitori, dei nostri antenati.
Martina Marini che narra la Storia antica di Monte Porzio Catone vissuta, da sempre, come protagonista dai romani fino ai giorni nostri. Ed in un susseguirsi Sergio Dolciotti “Carla ci prendiamo un impegno di piantumare 100 alberi almeno ogni anno?” con lei che risponde un deciso ed urlato “SI!”.
E poi ancora Enrico Sciarra che invita a credere a “Carla in quanto donna e mamma”; Fabrizio Sanitati ed ancora Stefano Costamagna che invita ad una profonda riflessione “Monte Porzio Catone merita sicurezza … nei primi 4 mesi 25 denunce per furti in abitazioni”. La sua è una riflessione forte ma ricorda “non c’è bisogno di sceriffi, abbiamo bisogno di sicurezza”.

Flavio Ciminelli con Carla Carletti

E poi ancora Emiliano Ragno e poi un commosso Flavio Ciminelli che con chiarezza esclama “nessuno deve restare indietro”, “ognuno ha il diritto di fare parte integrante di questa comunità”, basta violenze “va ricucito il territorio” ma soprattutto, citando Carla Carletti, dice “non esistono disabilità ma luoghi disabilitanti” … l’impegno è far in modo che questi ultimi non ci siano più.
Ed alla fine l’abbraccio tra Carla Carletti ed Emanuele Pucci è un virtuale passaggio di consegne.

l’abbraccio tra Carla Carletti ed Emanuele Pucci

“Bisogna assumersi le responsabilità” e sia questo un mese “di dialoghi, di incontri” ma soprattutto sia l’inizio di un colloquio sempre attento con tutti i cittadini.
E poi alla fine Lei, Carla, la sua maglia rossa svetta sul palco: una promessa “faremo in modo che ogni quartiere abbia un suo Comitato che divenga anello di congiunzione tra i cittadini e l’amministrazione” e poi il suo “Fidati” perché la fiducia si ottiene con piccoli gesti, avendo la capacità di ascoltare e fare sintesi.
E poi alla fine: “non votate per abitudine” riprendete in mano la vostra libertà di scelta.
… e la serata si chiude tra gli applausi e gli abbracci sul palco …

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