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Puglia, emergenza neve: quasi 500 gli interventi dei carabinieri in situazioni di grave criticità

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Tempo di lettura 5 minuti Salvata anche una neonata di appena 40 giorni in grave pericolo di vita

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Red. Cronaca

BARI – L’eccezionale ondata di maltempo, che da giorni imperversa in tutta la Puglia, come previsto, ha creato non pochi disagi, soprattutto agli automobilisti in transito sulle arterie principali, ma anche a persone rimaste isolate nelle zone meno raggiungibili. Le bufere di neve hanno colpito un po’ tutta la regione, sorprendendo coloro che si erano messi in viaggio, nonostante le allerte diramate dalle autorità sulla situazione meteorologica e mettendo in seria difficoltà anche gli abitanti delle zone più isolate delle diverse province.


Non si sono fatti sorprendere, invece, i Carabinieri. La grande capillarità nel territorio dell’Arma e la tempestiva verifica, avviata dai vari reparti dei Carabinieri, della completa dotazione di idonei equipaggiamenti per fronteggiare l’ormai inevitabile avvicinarsi dell’ondata di maltempo è stata di grande aiuto per non vedere mai interrotto un minuzioso monitoraggio delle situazioni di maggiore criticità. Diverse centinaia sono stati infatti gli interventi portati a compimento. Dal soccorso ad automobilisti in grave difficoltà; al conforto portato a contadini rimasti totalmente isolati; al servizio di staffetta ad ambulanze; all’aiuto prestato a degenti e personale sanitario di ospedali rimasti isolati; alle medicine portate a casa di soggetti non deambulanti, ecc. ecc. Ma soprattutto, l’intervento dei militari è stato decisivo nel trasporto urgente di una neonata di soli 40 giorni in grave pericolo di vita. I Carabinieri hanno persino portato del cibo ad un canile rimasto completamente circondato dalla neve.


Un imponente dispositivo, circa 8 mila Carabinieri delle diverse organizzazioni e specialità si sono dati il cambio senza sosta e senza limiti di orario per assicurare una costante presenza in ogni angolo più sperduto ed impervio del territorio, durante le giornate maggiormente interessate dalle precipitazioni nevose. Lo testimonia la gratitudine delle migliaia di persone che sono state destinatarie di uno dei quasi 500 interventi di varia natura effettuati dai militari.


Questi i principali avvenimenti. In località “Masseria Stornello-Sardone” del Comune di Poggiorsini (BA), una pattuglia di Carabinieri ha salvato 4 persone che si erano allontanate la sera precedente per una escursione serale e che erano rimaste bloccate all’interno della loro autovettura fuoristrada.
I militari di Minervino Murge (BT) sono stati invece chiamati ad intervenire lungo la contrada “DI TRIA”, situata a dieci chilometri dal centro murgiano, dove un automobilista era rimasto intrappolato da un metro e mezzo di neve. Il malcapitato è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, venendo così raggiunto dalla pattuglia della locale Stazione Carabinieri che lo ha trovato colto da un principio di ipotermia.


Ad Andria, in contrada “BOSCO FINIZIO”, facente parte del Parco Nazionale della Murgia, i Carabinieri della locale Compagnia sono intervenuti per salvare una intera famiglia, inclusi due minori, anche loro rimasti bloccati per l’abbondante nevicata. Anche in questo caso, il numero di emergenza 112 si è rivelato insostituibile per la celerità dei soccorsi. Nella circostanza non è stato facile, per i militari operanti, raggiungere il luogo, ostacolati da strade impercorribili e da tentativi di contatto con i malcapitati resi vani dall’impossibilità di usare i telefoni cellulari, mentre la temperatura scendeva fino a toccare i -6°. Fortunatamente, anche per loro, la brutta disavventura è finita nel migliore dei modi: soccorsi e rifocillati, la loro auto è stata trainata sino alla più scorrevole SP 234.


I Carabinieri di Altamura, allertati dalla Direzione dell’ospedale della Murgia che, vista l’impossibilità di utilizzare un elicottero, avevano richiesto un trasporto in condizioni di sicurezza entro massimo un’ora e mezza, hanno effettuato un servizio di staffetta ad altissimo rischio nei confronti di un’autoambulanza del 118 con a bordo una neonata di appena 40 giorni. In grave pericolo di vita, è giunta, sana e salva ed in tempo utile, all’ospedale pediatrico di Bari, la cui Direzione Sanitaria ha telefonato ai Carabinieri per ringraziarli.


I militari di Gioia del Colle, allertati al 112, non hanno esitato ad accompagnare una persona, bloccata in casa dalla neve, ad effettuare una dialisi. I Carabinieri di Bitetto hanno prestato soccorso a due famiglie che necessitavano di latte per i loro figli di appena 2 e 4 mesi di vita.
A Cassano delle Murge, i militari della locale Stazione Carabinieri Forestale, utilizzando i propri speciali equipaggiamenti, hanno subito prestato soccorso ai degenti ed al personale sanitario dell’ospedale Maugeri, totalmente isolato. A Gioia del Colle, si sono attivati invece per portare immediato soccorso stradale ad un pullman con 50 passeggeri a bordo, che sono stati tratti in salvo e rifocillati. Ad Acquaviva delle Fonti hanno prestato soccorso sanitario presso una masseria isolata in contrada Corvello. Una persona anziana malata necessitava di cure urgenti ed i militari hanno così agevolato l’arrivo di un medico. Ad Altamura, gli appartenenti a quella Stazione Carabinieri Forestale hanno aiutato una famiglia in grave difficoltà nel dare assistenza ad un proprio familiare disabile residente in un’abitazione totalmente isolata dalla neve.
I Carabinieri di Foggia, allertati sul 112, hanno soccorso tempestivamente una persona, trasportandola in ospedale, poiché doveva essere sottoposta ad un’urgente trasfusione di sangue. I militari della Stazione di San Giovanni Rotondo hanno prestato soccorso ad un gruppo di 8 scout rimasti bloccati dalla neve nella Foresta Umbra.


Non sono mancati gli interventi anche in Provincia di Lecce, ineditamente colpita con violenza dalla tormenta. I Carabinieri della Stazione di Poggiardo hanno rintracciato nella campagna gelata una persona, affetta da gravi patologie psichiche, allontanatasi da casa senza un idoneo abbigliamento. Nella circostanza, il malcapitato è stato di sicuro strappato alla morte. I colleghi della Stazione di Bagnolo del Salento, allertati al 112, hanno prestato soccorso, mediante un servizio di staffetta, al personale sanitario di un’ambulanza del 118, con un malato grave a bordo, che non riusciva a proseguire la strada a causa degli ostacoli venutisi a creare per il maltempo. I Carabinieri della Stazione di Collepasso hanno prestato soccorso ad una persona, non in grado di deambulare, che doveva essere urgentemente sottoposta a dialisi.


Ma anche a Taranto non sono mancate le richieste di intervento. I Carabinieri della Stazione di S. Marzano di San Giuseppe, hanno trasportato con l'autovettura di servizio un anziano gravemente ferito ad un occhio, che, altrimenti, non avrebbe potuto ricevere idonee cure mediche. I militari della Stazione di Marina di Ginosa, allertati dai familiari, hanno soccorso un cardiopatico, consegnando a domicilio farmaci salvavita, non altrimenti reperibili. I colleghi della Stazione di Ginosa hanno rintracciato, utilizzando la geolocalizzazione, una donna in stato di gravidanza bloccata nella neve. Soccorsa, è stata curata dai sanitari che hanno messo in sicurezza la sua gravidanza. I Carabinieri della Stazione di Palagianello hanno prestato soccorso ad una persona in grave difficoltà  da sottoporre a dialisi. I colleghi della Stazione di Laterza e della locale Stazione Carabinieri Forestali si sono adoperati congiuntamente per fornire i soccorsi al locale canile comunale. I poveri animali, trecento in tutto, totalmente invasi dalla neve, sarebbero morti di freddo e di fame se nessuno li avesse messi al coperto e rifocillati. Sempre i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Laterza, hanno prestato soccorso stradale ad un pullman con 30 passeggeri a bordo. Rifocillati, sono stati messi in salvo. Nel medesimo territorio, si sono adoperati per il trasporto di personale medico presso una struttura ospedaliera per un intervento d'urgenza improcrastinabile. A Mottola, invece, il personale della Stazione Carabinieri Forestale ha prestato soccorso a 4 persone dializzate rimaste isolate in abitazioni di campagna. Sempre a Mottola, i militari hanno fornito soccorso stradale ad una famiglia sorpresa dalla bufera di neve a bordo di un’autovettura rimasta priva di carburante. Hanno poi aiutato due famiglie rimaste in difficoltà all’interno di altrettante masserie isolate. Anche a Castellaneta e Martinafranca, i militari delle rispettive Stazioni Carabinieri Forestali sono intervenuti in aiuto di famiglie rimaste isolate dalla neve in abitazioni di campagna. Un’altra famiglia, infine, è stata salvata dal personale della Stazione Carabinieri Forestale di Gioia del Colle in località La Copra, fra Gioia del Colle e Castellaneta.


Tutte le persone soccorse, visibilmente provate e consce di aver scampato un grave pericolo,  dopo essere state rifocillate con bevande calde, hanno ringraziato i Carabinieri e sono state accompagnate a casa dai militari, finendo finalmente al sicuro. Infine, dall’11 gennaio i Carabinieri del Battaglione Puglia stanno concorrendo alle operazioni di soccorso della popolazione di Santeramo in Colle (BA), rimasta in evidente difficoltà per il ghiaccio che ha invaso l’intera rete stradale urbana e di accesso alla cittadina

 

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Guidonia Montecelio, botte tra ladri e padrone di casa: arrestato topo d’appartamento. E’ caccia al complice

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I Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme hanno arrestato in flagranza di reato un 23enne georgiano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata in concorso.
Lo scorso pomeriggio, a Guidonia Montecelio, località Villanova, due soggetti si sono introdotti in un appartamento di via D’Azeglio, di proprietà di un pensionato, in quel momento in vacanza all’estero. Sul cellulare del figlio dell’uomo, che vive a casa con lui, è arrivato il segnale d’allarme dell’impianto di videosorveglianza.
Il giovane nel visionare il filmato delle telecamere in tempo reale, ha effettivamente notato la presenza di 2 persone che si stavano introducendo nell’abitazione, così ha deciso di precipitarsi a casa, chiedendo aiuto anche ad alcuni amici. Arrivati presso l’abitazione, il figlio del proprietario assieme agli amici hanno notato la coppia vista poco prima nel video dell’impianto di video sorveglianza, allontanarsi con in mano dei borsoni pieni di refurtiva, tra cui orologi e gioielli. Ne è nata una violenta colluttazione, durante la quale uno dei due è riuscito a scappare.
Sul posto sono giunti anche i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, allertati tramite 112 dal proprietario di casa, che sono riusciti a bloccare definitivamente il 23enne, che è stato arrestato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria condotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre sono ancora in corso le indagini per rintracciare il complice.

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Torvaianica, non si ferma all’alt dei Carabinieri: arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

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I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 41enne romeno, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato del reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Più nel dettaglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio perlustrativo, nel transitare a Torvajanica sul Lungomare delle Meduse hanno deciso di eseguire un controllo di un’autovettura di grossa cilindrata condotta dal 41enne che viaggiava con a bordo due connazionali. L’uomo, sprovvisto di patente di guida, di documenti d’identità e di assicurazione, si dava improvvisamente alla fuga, dando inizio ad un inseguimento lungo la via Pontina e la via Nettunense, venendo poi bloccato ed arrestato a Campo di Carne.

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1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone

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“Territorio di rilevante importanza strategica, in quanto posto a ridosso della ‘Linea Gustav’ e attraversato dalla via Casilina, maggiore arteria di collegamento tra la Capitale ed il Sud del Paese, dal 10 settembre 1943 fu teatro di una violenta occupazione militare e subì devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio e culturale. La popolazione, oggetto di feroce barbarie e costretta allo sfollamento, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, incrollabile fermezza ed amore patrio”. 1943/1944 – Provincia di Frosinone.
 
È questa la motivazione con la quale stamattina, presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fissato sul gonfalone della Provincia di Frosinone, la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla cerimonia di conferimento, dall’alto profilo istituzionale, accolti dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano, hanno preso parte il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e lo storico e giornalista Paolo Mieli. Presenti in sala anche le massime autorità civili, militari e religiose, gli amministratori provinciali e tantissimi sindaci del territorio.
 
A scandire i vari momenti della cerimonia è stata la presentatrice Valeria Altobelli che ha anche letto una testimonianza di Giuseppina Capuano, nata ad Aquino il 19-10-1905 e residente a Piedimonte San Germano in via Petrone, defunta il 16 aprile 2009, tratta dal libro ‘Tra le pieghe della memoria’ di Elena Montanaro.
 
 
IL PRESIDENTE DI STEFANO: “UN TRIBUTO AI NOSTRI VALOROSI CITTADINI”
 
“La Medaglia D’Oro al Merito Civile è un segno tangibile dell’ammirevole coraggio e della straordinaria resilienza dimostrata dalla nostra provincia durante i terribili eventi legati alla seconda guerra mondiale. Le ferite del passato hanno modellato il nostro presente, ma non hanno mai minato la nostra determinazione e la nostra speranza nel futuro” ha detto il Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano.
 
“Quando ogni pilastro era stato raso al suolo, abbiamo trovato la forza di ricostruire, quando il destino sembrava contro di noi, abbiamo trovato la forza di resistere. Il conferimento di questa alta onorificenza su cui ho l’obbligo morale e istituzionale di ringraziare, per l’impegno profuso, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ci insigne di un compito ancora più importante: quello di impegnarci solennemente ad assicurare che le sofferenze patite non siano vane, che le vite perdute non siano dimenticate, e che le lezioni apprese siano tramandate alle future generazioni”, ha aggiunto.
 
“Questa medaglia rappresenta un tributo ai nostri valorosi cittadini, che hanno dimostrato con la loro forza d’animo che la vita e la speranza possono risorgere anche dalle ceneri della distruzione. In questo giorno solenne, giuriamo di onorare il passato, di abbracciare il presente e di costruire un futuro che rifletta la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto il nostro territorio” ha concluso il Presidente di Stefano.
 
 
IL SINDACO MASTRANGELI: “LA NOSTRA POPOLAZIONE HA SUBITO L’IMMANE DRAMMA DELLE VIOLENZE”
 
Il primo cittadino della città capoluogo di Provincia ha ripercorso brevemente quei drammatici momenti. “La nostra è stata una popolazione civile che ha vissuto sulla propria pelle anche l’immane dramma delle violenze ad opera dei goumiers francesi su donne, uomini e bambini” ha spiegato in un passaggio il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ricordando le ‘marocchinate’. Inoltre ha anche sottolineato “l’altissimo prezzo pagato dalla Città di Frosinone nel corso del sanguinoso conflitto bellico”. 
 
 
LO STORICO PAOLO MIELI: “NON DIMENTICHIAMO QUANTA DIGNITÀ LE NOSTRE FAMIGLIE ABBIANO AVUTO NEL RESISTERE”
 
Una attenta e puntuale lectio magistralis, quella tenuta dallo storico e giornalista, professor Paolo Mieli, ringraziato più volte dal Ministro e dal Presidente della Provincia per la sua presenza. Mieli ha raccontato delle “violenze subite da questa provincia” e delle “marocchinate”, evidenziando come “far passare la storia delle sofferenza di questa area solo per le violenze subite dai liberatori è stato un trucco per omettere le sofferenze degli otto mesi che hanno preceduto la liberazione”, che “sono il motivo della medaglia”. “Se potessi vivere in un mondo in cui tutti si comportano come si comportarono i cittadini di questo territorio né sarei lieto” ha ancora detto, mettendo in evidenza la dignità e la resistenza del popolo ciociaro e raccomandando di “non dimenticare quanta dignità le nostre famiglie abbiano avuto nel resistete, nel non farsi abbattere”.
 
 
IL MINISTRO PIANTEDOSI: “L’INTERA CIOCIARIA FU, IN VIRTÙ DELLA SUA VALENZA STRATEGICA, PESANTEMENTE SEGNATA E COLPITA”
 
“Sono lieto di poter consegnare questa medaglia alla Provincia di Frosinone – ha detto fra l’altro il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. Un importante riconoscimento voluto  a tributo delle ingenti perdite umane, delle immani sofferenze, delle privazioni, dei diffusi fenomeni di distruzione e devastazione che questo territorio ha dovuto patire durante il secondo conflitto mondiale”.
 
“Un conferimento, quello alla Provincia – ha aggiunto il titolare del Viminale in un altro passaggio – a cui tengo particolarmente, nella consapevolezza che l’intera Ciociaria fu, in virtù della sua valenza strategica, pesantemente segnata e colpita nel corso dei tragici eventi bellici”.
 
“Rievocare le pene sofferte dal popolo ciociaro da parte dei nazifascisti, e anche dalla parte di truppe aggregate degli alleati, deve servire a riconoscere il merito di una comunità che, nonostante le immani sofferenze patite, scelse di proiettarsi e credere nel futuro oltre ogni rivendicazione, senza cedere a tentazioni divisive. I ciociari, come il resto degli italiani, compirono enormi sforzi per contribuire, una volta conclusa la tragedia della seconda guerra mondiale, alla rinascita del nostro paese” ha concluso il Ministro dell’Interno.
 
CENNI STORICI
 
La Linea Gustav è stata una linea difensiva tedesca che si estendeva lungo l’Italia centrale durante la seconda guerra mondiale. Costruita nel 1943-1944 in risposta all’inasprimento dell’offensiva alleata in Italia, la Linea Gustav era uno dei principali ostacoli che l’Asse doveva superare per avanzare verso il nord e liberare il Paese dall’occupazione tedesca.
 
La linea si estendeva approssimativamente da Pescara sulla costa adriatica fino a Grosseto sulla costa tirrenica, attraversando montagne, fiumi e terreni difficili. Era costituita da una serie di fortificazioni, bunker, trincee, campi minati e ostacoli naturali, progettati per rallentare e bloccare l’avanzata delle forze alleate.
 
La battaglia per superare la Linea Gustav è stata estremamente feroce e ha visto pesanti combattimenti tra le forze tedesche e alleate. Gli Alleati hanno lanciato diverse offensive lungo la linea, tra cui la battaglia di Monte Cassino, una delle più celebri e sanguinose della guerra. Questa battaglia, in particolare, ha coinvolto scontri durissimi e pesanti perdite su entrambi i fronti, con gli Alleati che hanno cercato di sfondare le difese tedesche per avanzare verso Roma e il nord Italia.
 
Nonostante le difficoltà e le perdite, gli Alleati sono riusciti a rompere la Linea Gustav nell’ambito dell’operazione Diadem nel maggio 1944. Questo successo ha permesso loro di avanzare verso Roma, liberata il 4 giugno 1944, e di continuare la loro campagna per la liberazione dell’Italia settentrionale.
 
L’avanzata alleata per liberare l’Italia dopo aver superato la Linea Gustav ha rappresentato un momento cruciale nella guerra in Europa, portando alla caduta del regime fascista e alla fine dell’occupazione tedesca nel Paese. Tuttavia, la campagna per la liberazione dell’Italia è stata lunga e difficile, e ha comportato ingenti perdite umane e materiali su entrambi i lati.
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com

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