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Cronaca

Reggio Calabria, colpo alla ndrangheta: sequestrati beni per 84 milioni di euro

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Tempo di lettura 2 minuti 11 persone gravemente indiziate di appartenere alle cosche dei Morabito ed Aquino, ed imprenditori a queste contigui

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di Roberto Ragone

 

REGGIO CALABRIA – Coordinati dalla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, in esecuzione della operazione denominata ‘Mariage 2’, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.)  di Roma, hanno eseguito una misura di prevenzione sia personale (sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, disposta dalla locale Sezione Misure di Prevenzione,) che patrimoniale nei confronti di 11 persone, soggetti gravemente indiziati di appartenere alle cosche di ‘ndrangheta Morabito ed Aquino, ed imprenditori a queste contigui.

 

Sequestrate, in provincia di Reggio Calabria, 8 società commerciali, comprensive di cospicui patrimoni immobiliari (82 immobili e 4 veicoli) e rapporti finanziari per un complessivo importo di circa 84,3 milioni di euro. Confiscati anche noti complessi edilizi residenziali, tra cui ‘S. Rocco 1 ‘, e ‘Residence Vittoria’, nel comune di Bianco, ‘Palm View’, e ‘Stignano Mare’, nel comune di Zeffirio, sempre in provincia di Reggio Calabria.

 

Questo a conclusione di una indagine che ha permesso di aggredire la criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, denominata ‘Operazione Metropolis’, coordinata dalla DDA di RC e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria – G.I.C.O. della GDF di Reggio Calabria, in sinergia con lo S.C.I.C.O.  e con il Gruppo di Locri. Le prime indagini  si concludevano nel 2013 con l’esecuzione di 20 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone, per associazione per delinquere di stampo mafioso, e intestazione fittizia di beni. Venivano quindi ulteriormente indagati: Rocco  Morabito, figlio del boss Giuseppe Morabito, detto ‘Tiradritto’, attualmente detenuto; Fausto Ottavio Strangio, Daniele Scipione, Sebastiano Vottari, della cosca Morabito di Africo; Rocco Aquino, attualmente detenuto; Francesco Arcadi e Domenico Vallone, della cosca di Marina Gioiosa Jonica; Sebastiano Sisto Strangio, Giuseppe Carrozza, Domingo Bernal Diaz  e Sagredo Lamberti, imprenditori vicini alla cosca. Conseguentemente, su richiesta della DDA, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ordinava nel 2014 il sequestro di beni mobili, immobili e societari per un complessivo importo di 419 milioni di euro; nel settembre del 2016 la Sorveglianza Speciale di P.S. nei confronti dell’imprenditore Antonio Cuppari, nonché la confisca di beni immobili, mobili e societari per circa 217,450.000 euro. Con l’ultima operazione, sono stati confiscati ai soggetti succitati beni per il complessivo importo di circa 84,300.000. Comminata inoltre la misura di Sorveglianza Speciale  di P.S. a Rocco Morabito e Rocco Aquino per la durata di cinque anni; a Daniele Scipione per la durata di quattro anni; a Fausto Ottavio Strangio, Sebastiano Vottari, Francesco Arcadi e Domenico Vallone per la durata di tre anni. Confiscate 8 società commerciali, comprensive di capitale sociale e patrimonio aziendale:

‘Mariage’ di Romeo Paola & C. – Bovalino; RC

‘Bella Calabria 2005’ Srl – Bianco RC

‘BC Immobiliare Srl.’ – Bianco RC

‘CA.GI.MM.’ SaS di Scipione Daniele & C. – Bovalino RC

‘Metropolis 2007 Srl.’ – Bianco RC

‘Corsilope Italia Srl. – Reggio Calabria

‘Hit Store Sas’  di Antonio Vallone & C. – Marina Gioiosa Jonica RC

‘Open Space One di Vallone Antonio & C. Sas’ – Bovalino RC

L’amministrazione dei beni suesposti sarà affidata alla ‘Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata’.

 

 

Costume e Società

Roma, una targa in ricordo di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del Roseto

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C’è l’anima dei Castelli Romani nel roseto della città di Roma.
Mary Gayley nata a Birdsboro in Pennsylvania in uno dei viaggi in giro per il mondo incontra e si innamora del conte Giulio Senni di cui divenne moglie nel 1913.
Siamo ai primi del novecento: l’Art Nouveau la fa da padrone, Mascagni e le sue opere sono la colonna sonora e nel mondo letterario Hermann Hesse smuove coscienze e cuori.
La prima guerra mondiale smorza un po’ il sogno di questo inizio secolo ma Mary, ormai la contessa Senni, insieme al marito va a vivere a Grottaferrata, nel cuore dei Castelli Romani.
Nasce qui, nel giardino della sua villa, la passione per il giardinaggio: rose ed iris, in particolare.
La sua biografia ci racconta di un suo viaggio a Parigi e della vista al roseto del Parco di Bagatelle.
Al suo ritorno decide che anche Roma, città di cui è innamorata, debba avere il suo roseto.
Nel 1924 regala al Comune di Roma una prima collezione di rose provenienti dal suo giardino di Grottaferrata ma a causa della poca attenzione dell’allora Commissario Regio le rose vengono piantumate al Pincio: una dimostrazione di scarsa sensibilità che sminuisce il carattere sperimentale dell’iniziativa.
Mary Senni arriva al punto di chiedere la restituzione delle stesse rose talmente è delusa dal fatto.
Proprio a sottolineare la grandezza e l’intuizione di questa donna formidabile va ricordato che Armand Millet, botanico francese, diede il nome “Mary Senni” ad un iris “charmant et femminin” – incantevole e femminile.

l’iris Mary Senni

Dopo la guerra nacque il famoso Roseto di Roma.
Venerdì 17 maggio alle ore 15,00 nel Roseto di Roma Capitale vi sarà una cerimonia di posa della targa in memoria di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del roseto ed ideatrice del Premio Roma per le nuove varietà di rose.
Un riconoscimento importante figlio di una sensibilità accresciuta verso l’universo femminile da sempre foriero non solo di idee ma che realizza, da sempre, sogni.

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Castelli Romani

Frascati, al via la settimana Calasanziana al santuario della Regina delle scuole pie

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Un cartellone ricco di eventi religiosi e culturali

Si parte il 18 maggio alle 19,00 con la rappresentazione sacra La Leggenda di Ognuno messa in scena dal gruppo teatrale amatoriale Amici delle Scuole Pie. A seguire il Triduo di preparazione alla Festa avrà inizio martedì 20 maggio, alle ore 17,00, con la recita del Santo Rosario al quale seguirà la Santa Messa presso il Santuario della Regina delle Scuole Pie in piazza delle Scuole Pie a Frascati.
Mercoledì 22 maggio dopo la Santa Messa ci sarà l’ inaugurazione del Portale artistico opera dello scultore tuscolano Roberto Scardella, già autore della Statua bronzea collocata sul campanile del Santuario.

La statua bronzea di Roberto Scardella posta sul campanile del Santuario

Un’ opera in ferro a maglia poligonale con inserti di terracotta realizzata dalla ditta Fiorella Caroni Ceramiche su matrice originale dello scultore che sarà collocato all’ingresso.
L’ importante è significativo evento artistico sarà accompagnato da un incontro moderato dal noto giornalista Rai Luciano Ghelfi cui prenderanno parte Don Mauro Mantovani, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, Padre Sergio Sereni Preposto provinciale d’ Italia dell’ Ordine dei Padri Scolopi e l’architetto Maria Grazia D’Amelio, docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Giovedì 23 maggio alle 17,30 solenne celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Stefano Russo, vescovo di Frascati. Al termine la tradizionale processione con il quadro La Regina delle Scuole Pie, miracolosa immagine donata da San Giuseppe Calasanzio alla Casa di Frascati nel 1617
Le celebrazioni calasanziane si concluderanno domenica 28 maggio con il concerto del coro gospel One voice previsto alle ore 19,00 nella piazza e diretto dal maestro Simone Negri.

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Castelli Romani

Colonna, elezioni: Fabio Pochesci presenta la sua squadra

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Con un avvio dedicato alla Festa della Mamma ed alla Giornata Internazionale dell’Infermiere un emozionatissimo Fabio Pochesci, nei Giardini Belvedere a Colonna, presenta la squadra di Uniti X Colonna con la quale proverà a diventare il nuovo sindaco della Città.
“Abbracciamo il futuro” è lo slogan che unisce questa gruppo compatto e solare che inizia la kermesse donando alle mamme presenti un fiore per ringraziarle.
La tensione è palpabile, tante le persone in piazza ad ascoltare questo gruppo di ragazze e ragazzi che sperano di poter scrivere una pagina nuova per la città di Colonna.

“Da domani metteremo le scarpe da ginnastica” dice ancora più sorridente Fabio Pochesci che poi, da bravo capitano, presenta uno ad uno i componenti della sua squadra.

Fabio Pochesci con Iughetta Cobucci

“Questo per me è un battesimo … e pensate che sono pure la più longeva del gruppo” dice scherzando Iughetta Cobucci ma che poi con chiarezza esclama “le idee non hanno colore né bandiere, vi chiediamo un voto di fiducia, una delega di fiducia”.
Poi è il turno di Luca Flamini “de chi so’ fijo?” dice scherzando; perché lui a Colonna ci è arrivato per amore e della città si è innamorato.

“Avete la possibilità di scrivere, con il vostro voto, una nuova pagina per Colonna” queste le parole di Alessandro Gelpi, consigliere uscente, che abbraccia fraternamente Fabio Pochesci; tra i due esiste una amicizia consolidata da anni e afferma “è questo uno dei valori aggiunti del nostro gruppo”.

Fabio Pochesci con Alessandro Gelpi

Serena Mazzocco si impegna con estrema decisione a far si che il Cimitero torni ad essere luogo accessibile a tutti “non è possibile che molti dei nostri anziani non possano recarsi dai propri cari defunti”.
Poi è il momento di Danilo Colagrossi, per tutti Archimede, che orgogliosamente ed emozionato come non mai afferma “sono il C900 della squadra, sono nato a Colonna e ci vivo da sempre”.
“Colonna deve diventare un hotspot, il punto di partenza, per chi vuole visitare Roma … abbiamo un obiettivo da realizzare tutti insieme: abbracciare il futuro con Fabio” queste le parole di Annarita Vitale, anche Lei “adottata” dal calore e dall’amore dei colonnesi.

Fabio Pochesci con Emiliano Bultrini

Sale in “cattedra” il prof: Emiliano Bultrini: “La politica è fare per la comunità, per i cittadini” e poi aggiunge tra gli applausi “belle le serrande affrescate ma sarebbero ancora più belle se aperte” impegnandosi a rilanciare il commercio che sta morendo nella città. E chiude con un frase davvero importante “la cultura non è un vezzo, è uno strumento che può e deve produrre ricchezza”. Gli applausi concludono il suo intervento.
Una emozionata Lia Calabrò, da sempre a Colonna, invita a dare fiducia alla squadra e, nel concludere, “è ora di respirare aria pulita”.
Ed è il momento della più piccola della squadra ma quella con la maggiore grinta: Flavia Cappellini.

Fabio Pochesci con Flavia Cappellini

“Poi ve spiego a chi so fija” dice scherzando perché orgogliosamente dice “sono la settima generazione di colonnesi”. E chiude il suo intervento dicendo “Quanto è importante la vita sociale? A Colonna è scomparsa e le strade stanno diventando terreno fertile per la malavita” e tra gli applausi aggiunge “noi giovani siamo troppe volte sottovalutati, dateci una mano a raggiungere l’obiettivo di riportare in alto la nostra Città”.
Il consigliere comunale uscente, Cristian Romagnoli, lo “sportivo del gruppo” invita ad una profonda riflessione: “è ora di coinvolgere in modo attivo e chiaro tutte le associazioni presenti a Colonna rendendole partecipi di ogni progetto” perché “ogni singola persona ha una abilità, una competenza e può di sicuro essere valore aggiunto”.

Fabio Pochesci con Cristian Romagnoli

Un combattivo Francesco Vescovi con estrema chiarezza afferma “siamo pronti a dare a Colonna una alternativa concreta ed un nuovo slancio … si respira un’aria diversa e la sensazione è forte”. Chiude tra gli applausi “noi non abbiamo nulla da perdere, possiamo insieme, stavolta, far vincere davvero la nostra città”.
“Il cambiamento a volte può fare paura ma noi siamo pronti ad ascoltare, a metterci a disposizione della città senza alcuna paura” queste le parole di Daniele Nardi che tra gli applausi lancia il grido “Se non ora, quando?”

E poi è il turno di Fabio Pochesci poche parole ma lo sguardo dritto e fiero da vero combattente “Vedo molto nervosismo tra i miei avversari rinnovo l’invito ad un confronto leale ed onesto” e poi abbraccia la sua squadra … la partita è solo all’inizio.

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