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di Angelo Parca
Nemi (RM) – Questa volta siamo di fronte ad una magia o meglio una chiaroveggenza. E’ una storia curiosa ma la nota triste è che si tratta di una vicenda vera e che riguarda sempre i soldi pubblici ovvero i soldi di noi cittadini.
L’area tecnica del Comune di Nemi affida l’incarico per la sostituzione di due infissi in legno basso emissivi, e sottolineo due, all’interno dell’edificio della scuola media De Santis in Via San Michele.
L’affidamento di fornitura e posa in opera dei nuovi infissi per quasi 5 mila euro (4.880,00 euro) avviene il 27 dicembre 2013, praticamente il giorno dopo Santo Stefano. Però udite, udite, il lavoro viene fatto lo stesso giorno dell’incarico e cioè in tempi record ma l’impresa di Carlo De Luca fa fattura addirittura il 23 dicembre e cioè quattro giorni prima di ricevere l’incarico e quindi di iniziare il lavoro.
Dunque prima ancora di affidare l’incarico e prima ancora di iniziare i lavori arriva la fattura dell’impresa di Carlo De Luca.
Il problema è che nella pubblica amministrazione questa cosa si chiama debito fuori bilancio. Prima si affida, poi si esegue infine si paga. Questa è la stranezza evidenziata. Perché il De Luca ha fatturato ancor prima di ricevere l’incarico e ancor prima di iniziare i lavori?
Certo è che quasi cinquemila euro per sostituire due infissi sembra davvero eccessivo. Infatti chiedendo qua e là qualche preventivo per due infissi c’è venuta fuori una cifra inferiore nonché tante diverse alternative decisamente a costi più contenuti ma non vogliamo assolutamente entrare nel merito dei costi.
Ogni Ente coglie le offerte che desidera, certo anziché infissi in legno pino di Svezia si poteva scegliere un legno nostrano che forse sarebbe costato meno e avrebbe fatto felici le tasche dei contribuenti.
Saranno sicuramente infissi da capogiro, tanto che sarebbe opportuno segnalarli ai turisti e visitatori data la loro unicità e prestigio tanto più che si tratta di infissi messi in opera ancora prima di essere richiesti dall’Ente. Viva l’Italia.