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Roma

ALBERGHIERO DI VELLETRI: NOVE STUDENTI AL PRONTO SOCCORSO

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Tempo di lettura 2 minuti Potrebbe anche trattarsi di psicosi tra gli studenti ai quali è stata negata dalla preside dell'alberghiero la giornata dello studente.

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di Chiara Rai

Velletri (RM) – Studenti in preda a malori piegati in due e distesi a terra fuori l’istituto alberghiero “Ugo Tognazzi” di Velletri: Sirene della polizia e carabinieri, ambulanze e famiglie in preda al panico preoccupate per lo stato di salute dei ragazzi.

Un vero e proprio caos ha animato la mattinata di ieri in viale Salvo D’acquisto. L’origine dei malori degli studenti di Velletri, sarebbe dovuta a presunte esalazioni di detersivi o solventi chimici utilizzati per la pulizia della scuola dopo che dei vandali hanno “giocato” con gli estintori del plesso irrorando pavimenti e mura dell’edificio in occasione di una bravata dopo l’orario scolastico tra lunedì  e martedì. 

Oggi al Tognazzi di Velletri la campanella è suonata ma diversi studenti non saranno presenti. Almeno i nove che ieri sono finiti al pronto soccorso e ai quali il medico ha dato due giorni di prognosi.

A seguire il caso sono i carabinieri di Velletri diretti dal capitano Davide Occhiogrosso e gli uomini del commissariato di polizia. “Gli accertamenti continuano – fa sapere Occhiogrosso – i medici del pronto soccorso ci hanno riferito che le sostanze inalate dai ragazzi non risultano tossiche”. Di fatto gli estintori utilizzati da questi vandali che per ora rimangono ignoti,  sono del tipo a polvere chimica, costituita da composti salini quali il bicarbonato di potassio. Questa polvere estinguente, proprio perché sottilissima, se inspirata potrebbe causare problemi respiratori qualora non sia rimossa con una pulizia efficace o faccia reazione se a contatto con altri agenti chimici. Quindi si presume che qualche problema ci sia stato anche perché sono oltre 20 gli studenti che si sono sentiti male una volta entrati a scuola. Diverse sono le famiglie che si sono rivolte ai carabinieri ma nessuno ha ancora formalmente presentato denuncia.

L’amministrazione comunale è tranquilla: ”Abbiamo sostenuto a nostre spese la pulizia con la Volsca Ambiente – dice l’assessore Luca Masi – che ha utilizzato prodotti ecosostenibili pulendo con la classica lavasciuga. Dopo la bravata di lunedì, l’istituto è rimasto chiuso sia martedì che mercoledì.

Potrebbe anche trattarsi di psicosi tra gli studenti ai quali è stata negata dalla preside dell'alberghiero la giornata dello studente. Insomma niente intossicazioni registrate dall’ospedale”. In molti si chiedono:  sono state lasciate aperte le finestre dopo le pulizie? Forse no e questa potrebbe essere la causa.

Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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