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Roma

CASTEL GANDOLFO, CASO TOFANI: ALLACCIO IDRICO AUTORIZZATO DAL CONI. QUERELATA FEDERCANOA PER CALUNNIA

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Tempo di lettura 3 minuti Noi Con Salvini di Castel Gandolfo denuncia. Il Coordinatore di Velletri, Fabio D’Andrea: "Tofani ha sempre operato nella legalità e per la legalità"

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Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Torniamo a parlare del caso Tofani colpito a fine novembre da una bufera giudiziaria, un fulmine a ciel sereno: Tofani è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di allaccio abusivo alla rete idrica della Federazione Canoe in via dei Pescatori sul Lago Albano.Dopo poche ore Tofani è stato rilasciato e tolto lo stato di arresto. Per diritto dovere di cronaca riceviamo e pubblichiamo una nota ricevuta dal coordinatore di Noi Con Salvini per Velletri Fabio D'Andrea

Ecco la nota:   

Comune di Castel Gandolfo : Città Vaticano Secondo, Città dell’Accoglienza, Città della Pace e Città Olimpica, nonché Sito di Importanza Comunitaria e Zona a Protezione Speciale, sottoposta a Vincolo Paesaggistico, ricompreso nel Parco Regionale dei Castelli Romani. La “perla da salvare” per l’ex sindaco Colacchi, il “diamante più prezioso” per il Sindaco Monachesi. Sulla carta. In realtà, il “regno del degrado” che da oltre 30 anni persiste ad imperare assolutamente incontrastato su tutto il Lago Albano. Abusi edilizi a go-gò, a terra ed in acqua, occupazioni senza titolo di arenili e specchi acquei demaniali, pesca, caccia, navigazione a motore e fuochi pirotecnici in barba ai divieti, come pure campeggi, accensione fuochi e pic-nic in mezzo al verde. Sosta selvaggia di auto e moto, spiagge e strade off limits ai disabili. Dulcis in fundo, imprenditori rapiti, natanti bruciati e ristoranti mitragliati. Forse è anche per tutto ciò che Papa Francesco preferisce restare a San Pietro anziché venire a villeggiare nella residenza estiva di Castel Gandolfo.
“L’avvento di Noi con Salvini nella Provincia di Roma – commenta il Coordinatore di Velletri, Fabio D’Andrea – ha diffuso il panico in tutta la cricca politica istituzionale di sinistra che percepisce ingenti stanziamenti di Denaro Pubblico per tutelare il Lago Albano, a cominciare dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero per i Beni Culturali, dalla Regione Lazio e dall’Azienda Regionale Difesa del Suolo, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Castel Gandolfo, dalla Polizia Locale e dal Parco Regionale dei Castelli Romani con i suoi Guardiaparco”.
“Non solo – prosegue D’Andrea – la nomina dell’ex capo reparto dei Vigili del Fuoco Giampiero Tofani a Coordinatore Noi con Salvini di Castel Gandolfo, ha scatenato fin dal primo giorno il vero terrore tra i gli amministratori di sinistra, responsabili del profondo degrado morale e materiale del Lago Olimpico che offende pesantemente l’Ambiente e la Fauna, oltre che i Diritti sacrosanti alla Salute e alla Sicurezza Pubblica sanciti dalla Costituzione Italiana. Da qui, il vile complotto politico ai danni del Coordinatore Tofani da parte di personaggi di bassa macellazione che si sono prestati nel vano intento di neutralizzare l’onerosa Opera di Rimoralizzazione dei suddetti Enti Pubblici da lui intrapresa. Come è concepibile presentare una denuncia per allaccio abusivo alla condotta idrica nei confronti della famiglia Tofani che fin dal 1976 risiede nell’impianto sportivo costruito dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Brunetti” negli anni 1968/1970 ? Oltretutto, con regolare licenza edilizia e con la formale autorizzazione del C.O.N.I. all’allaccio alla condotta idrica a servizio del Villaggio Vogatori ?”

Perciò, la querela per calunnia e diffamazione che Tofani ha presentato ai Carabinieri di Castel Gandolfo nei confronti dei responsabili della Federazione Italiana Canoa Kayak, presieduta da Luciano Buonfiglio, anche Vice Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Oltre all’art. 368 c.p. che prevede la reclusione da 2 a 6 anni, anche l’art. 595 c.p. che prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Nonchè il risarcimento dei danni morali e materiali subiti dal nostro Coordinatore di Castel Gandolfo”. “ Personalmente non ho creduto sin dall’inizio – conclude il Coordinatore di Noi con Salvini – all’accusa infamante rivolta al Coordinatore Tofani. A dimostrazione di ciò, nel corso degli ultimi mesi, il lavoro svolto sui 16 Comuni dei Castelli Romani nel costruire e nell’identificare Quadri Dirigenti seri, onesti e capaci è stato meticolosissimo. Ci sono voluti mesi di approfondimenti personali e tecnico-amministrativi, ma sin dal primo incontro ho riscontrato nella persona di Giampiero Tofani grandi capacità organizzative e puntuali, nel denunciare lo scandalo amministrativo dell’attuale Sindaco, in perfetta continuità con i suoi predecessori. Questa tecnica la conosciamo alla perfezione, è una prassi consolidata dei Democratici di Sinistra atta a demolire, con ogni mezzo, l’immagine e l’ onorabilità di coloro che con serietà e con rispetto dei Contribuenti scoperchia i loro altarini. La Querela per Calunnia e Diffamazione , di Giampiero Tofani, supportata da atti, ne è la prova inconfutabile. Preciso che il Coordinatore Provinciale Pierluigi Campomizzi ed il Capogruppo al Senato Gianmarco Centinaio, hanno già preannunciato un intervento determinato nelle Aule Parlamentari a salvaguardia dei Contribuenti e del Denaro Pubblico”.

Castelli Romani

Velletri, droga ordinata dal carcere e familiari complici: 33 arresti

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Velletri – Ordinavano la droga dal carcere e i familiari pagavano su carte prepagate. Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Compagnia di Velletri, nelle province  di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, con il supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, stanno dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal GIP presso il Tribunale di Velletri – nei confronti di 33persone, per lo più italiane (di cui 5 donne), – 11 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 22 agli arresti domiciliari – gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente (art. 73 D.P.R. 309/90), estorsione (art. 629 c.p.) ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti (art. 391 ter c.p.).  Sedici delle persone destinatarie delle odierne misure cautelari sono già detenute in carcere.
L’articolata e complessa indagine portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine a vari episodi di spaccio all’interno della casa circondariale di Velletri (oltre a due episodi di estorsione, per percosse e minacce subite da uno degli indagati e da alcuni familiari, per forniture di sostanze stupefacenti non pagate), commessi tra gennaio e giugno 2023 all’interno del citato istituto di pena per un volume d’affari di circa 80.000 €.
Nel corso dell’indagine sono emersi elementi indiziari in ordine alla presenza di un collaudato sistema, finalizzato all’ingresso nella casa circondariale dello stupefacente, sia cocaina che hashish, che veniva occultato, unitamente a generi alimentari confezionati sottovuoto e beni di prima necessità, all’interno di pacchi destinati ai detenuti, inviati tramite spedizionieri e una volta all’interno della struttura ceduta anche a terzi. Gli ordini di droga venivano pagati tramite ricariche su carte prepagate da parte di figli, mogli, fidanzate, fratelli, nonni, zii e amici dei detenuti.

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Castelli Romani

Colonna, Nicola Zingaretti incontra i cittadini e il candidato sindaco

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Ieri mattina un piacevole incontro con l’onorevole Nicola Zingaretti che, nell’ambito della sua campagna elettorale in vista delle Elezioni Europee che lo vedono candidato, ha incontrato i cittadini di Colonna nei pressi dei Giardini del Belvedere.
L’onorevole Zingaretti, già segretario nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio, si è fermato a rispondere alle domande dei cittadini che gli chiedevano la sua posizione in merito ad alcune opere che il governo nazionale sta mettendo in atto.

Vede – ha risposto ad un cittadino – credo fortemente sulla necessità di creare infrastrutture necessarie al nostro paese ma che poi restino, come la linea ad alta velocità, nelle mani dei Governi Nazionali. Oggi due competitor utilizzano questa rete favorendo una libera circolazione e, soprattutto, i cittadini e le cittadine hanno la possibilità di scegliere il vettore che possono utilizzare.
Onorevole Zingaretti – gli abbiamo chiesto – ma cosa ne pensa del fatto che oggi, ad esempio, un viaggio in treno da Trapani a Messina dura tra le 10 e le 11 ore su una tratta di poco superiore ai 250 chilometri?
Vede Lei ha toccato un tasto dolente. Ancora oggi sulla rete ferroviaria siciliana insistono tratte monorotaria che rallentano di molto la viabilità per i cittadini dell’isola.
A suo avviso il ponte sullo stretto risolverà da solo questo problema?
Guardi sarebbe più opportuno programmare un piano pluriennale di sviluppo sull’intera rete ferroviaria e stradale dell’isola. Non è possibile pensare che il ponte da solo risolva la critica situazione stradale e ferroviaria della Sicilia. Ci vuole, come dicevo prima per l’alta velocità, una progettazione seria e programmata capace di sviluppare tutte le infrastrutture dei trasporti.
E poi l’abbraccio al candidato sindaco di Colonna, Fausto Giuliani.

l’onorevole Nicola Zingaretti con il sindaco di Colonna Fausto Giuliani

Un grazie all’onorevole Nicola Zingaretti ed al candidato sindaco di Colonna, Fausto Giuliani, per la loro disponibilità.

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Castelli Romani

Scandalo frode nei fondi europei tra Nemi e Bruxelles: l’Italia archivia mentre l’Europa indaga e sanziona

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A Nemi, in Italia, su ordine del tribunale olandese​ sono stati sequestrati diversi immobili

Un caso di presunta frode che coinvolge la società Percuros B.V. e il suo fondatore Alan Chan oltre ad altri soggetti, ha attirato l’attenzione delle autorità europee e italiane. La Procura Europea ha avviato un’indagine approfondita sulla gestione dei fondi europei destinati a progetti di ricerca, in seguito a segnalazioni di irregolarità.

In parallelo, una serie di inchieste giornalistiche di questo quotidiano online L’Osservatore d’Italia ha contribuito a portare alla luce dettagli inquietanti sulla vicenda.

Le Indagini della Procura Europea

Le indagini della Procura Europea si concentrano su presunte manipolazioni e utilizzi impropri dei fondi europei da parte di Percuros B.V., coinvolta in vari progetti scientifici come CHARMED e CANCER. Le autorità hanno rilevato discrepanze significative nei documenti presentati dalla società, tra cui versioni differenti di scambi di e-mail e bilanci manipolati. La situazione si è ulteriormente complicata a causa della mancata restituzione, da parte di Percuros B.V. di Alan Chan, di documenti e dischi rigidi essenziali per l’indagine, nonostante l’intimazione del tribunale dell’AIA​.

Le Connessioni tra Percuros B.V. di Alan Chan e Pilotality di Katja Bierau

L’indagine della Procura Europea sui fondi destinati alla ricerca ha rivelato un vasto schema di frode che coinvolge due società di punta nel settore biomedico: le olandesi Percuros B.V. di Alan Chan e Pilotality gestita da Katja Bierau. Pilotality era registrata all’indirizzo di Alan Chan a Eerbeeklaan a L’Aia. In un messaggio di posta elettronica al quotidiano Omroep West, la Bierau ha negato di essere il socio in affari di Chan. Ma secondo gli ex studenti di dottorato, i due si sono sempre visti insieme. Secondo diversi ex dottorandi, come riportato da Omroep West entrambi hanno anche dato istruzioni di mentire durante i controlli da parte della Commissione europea. Questo scandalo ha portato alla luce una serie di connessioni tra le due aziende, sollevando domande sull’uso dei fondi europei destinati alla ricerca scientifica.

Il Ruolo della Guardia di Finanza Italiana

Parallelamente alle indagini europee, la Guardia di Finanza italiana ha condotto approfondite verifiche che hanno portato a ipotizzare diversi reati, tra cui truffa ai danni dello Stato, malversazione, e associazione per delinquere. Queste indagini hanno coinvolto diverse persone ubicate tra Nemi e Velletri, rivelando una rete complessa di attività illegali connesse ai fondi europei. Nonostante la gravità delle accuse, il Gip italiano ha deciso di archiviare i reati, sollevando controversie e domande sulla gestione del caso in Italia​.

Percuros B.V. e la Leiden University Medical Center

Percuros B.V., con sede nei Paesi Bassi, è stata al centro delle indagini dopo che il vice-presidente del consiglio di amministrazione del Leiden University Medical Center (LUMC), Pancras Hogendoorn, si è dimesso a seguito delle rivelazioni di frode. Le accuse riguardano l’appropriazione indebita di fondi europei destinati a progetti di ricerca attraverso una serie di manipolazioni contabili e false dichiarazioni. Secondo i rapporti, Percuros ha deliberatamente gonfiato i costi e falsificato i risultati per ottenere finanziamenti maggiori​.

Il Ruolo di Pilotality

Pilotality, guidata da Katja Bierau, è stata identificata come un partner chiave in diversi progetti di ricerca con Percuros B.V.. Le due società hanno collaborato in numerosi progetti finanziati dall’Unione Europea, tra cui il progetto ACORN, dove Pilotality ha svolto un ruolo significativo. Le indagini hanno rivelato che questa collaborazione non era solo scientifica ma anche strategica.

Percuros si trasferisce a Napoli e diventa AKA Biotech

Percuros B.V. ha successivamente trasferito parte delle sue operazioni a Napoli, dove la società è stata rinominata AKA Biotech. Questa nuova entità ha continuato a beneficiare dei finanziamenti europei per la ricerca, mantenendo Bierau e Chan come principali soci. AKA Biotech ha dichiarato di focalizzarsi sulla ricerca avanzata in biotecnologie, ma ci sarebbero indagini in corso anche su questa realtà.

Sequestri e misure giudiziarie

A Nemi, in Italia, su ordine del tribunale olandese​ sono stati sequestrati diversi immobili, collegati alle attività di Percuros B.V. e dei suoi collaboratori. Questi sequestri fanno parte degli sforzi per recuperare i fondi europei utilizzati in modo improprio e per prevenire ulteriori irregolarità. Alcuni degli immobili che si trovano nel territorio di Nemi, di proprietà di Alan Chan, amministratore di Percuros B.V. sono stati acquistati in comproprietà con la titolare di Pilotality Katja Bierau. Tuttavia, le indagini in Europa continuano, con la Commissione Europea e l’OLAF (Ufficio europeo per la lotta antifrode) impegnati a fare chiarezza su tutti gli aspetti del caso​​.

L’Inchiesta de L’Osservatore d’Italia

Questo quotidiano online L’Osservatore d’Italia ha svolto un ruolo cruciale nel portare alla luce la vicenda, pubblicando una serie di articoli dettagliati sulle attività di Percuros B.V. e di Pilotality. Le inchieste giornalistiche hanno evidenziato alcuni aspetti poco chiari legati all’utilizzo dei fondi destinati alla ricerca scientifica. Questi articoli hanno alimentato il dibattito pubblico e hanno spinto le autorità europee e italiane a intensificare le indagini​​.

Il caso Percuros B.V. rappresenta un esempio significativo di come la collaborazione tra giornalismo investigativo e autorità giudiziarie possa portare alla luce gravi irregolarità finanziarie. Mentre in Italia alcune accuse sono state archiviate, le indagini europee proseguono, puntando a fare piena luce sulla gestione dei fondi europei e a recuperare le somme utilizzate in modo improprio. Gli sviluppi futuri saranno cruciali per determinare le responsabilità e per prevenire ulteriori frodi nel contesto dei finanziamenti europei.

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