A Torino psicosi da attentato, Tagliente: "L'imprevedibilità impone la cura dei dettagli da parte di tutti soggetti pubblici e privati"


TORINO
– “Gli ultimi attentati terroristici ci devono far ipotizzare scenari imprevedibili figli della dinamica della folla e ora anche della possibilità del panico improvviso, della paura, del terrore di un attentato terroristico. E l’imprevedibilità degli scenari impone la cura dei dettagli da parte di tutti i soggetti pubblici e privati chiamati alla pianificazione e gestione delle misure organizzative della sicurezza e degli stessi cittadini, tifosi o spettatori, fruitori dell’area. Penso al controllo accessi, al numero delle presenze sull’area interessata in relazione alla capienza, alla vie di fuga, al presidio ininterrotto delle transenne ai varchi di acceso e deflusso”. Lo ha detto Francesco Tagliente, già Questore di Roma e Prefetto di Pisa, intervistato da L'Osservatore d'Italia.  Proseguendo l’intervista Tagliente ha aggiunto che “anche i cittadini che partecipano a eventi di massa devono fare la loro parte collaborando ai controlli agevolando l’attività degli operatori di sicurezza sapendo che le Autorità e le Forze e i Corpi di polizia lavorano per garantire la sicurezza di tutti; devono essere consapevoli che l’allarme terrorismo ha aumentato la possibilità di reazioni di massa e quindi devono cercare di mantenere il più possibile il controllo di se stessi ed evitare il panico; consultare i siti degli organizzatori e delle istituzioni per conoscere organizzazione e consigli; avere la consapevolezza che rispettare le regole significa essere parte sistema di sicurezza; evitare di portare al seguito oggetti contundenti o contenitori in vetro che potrebbero causare feriti”